GR ORE 19.30

Italia

Sgombero a palermo

E' sotto sgombero il centro sociale S.P.A.R.O di palermo, occupato da poche settimane.

Sequestrati hd siti indymedia

Da ieri non è più visibile il sito di indymedia italia, ma non è il solo.

Le autorità statunitensi hanno emesso un ordine federale imponendo all'ufficio di Rackspace negli Stati Uniti di consegnare loro l'hardware di Indymedia situato a Londra. Rackspace e' uno dei providers che ospitano il web di Indymedia con uffici negli Stati Uniti e a Londra. Rackspace ha acconsentito, senza prima renderlo noto a Indymedia, e ha consegnato i server di Indymedia nel Regno Unito. Questo atto ha colpito più di 20 siti di Indymedia in tutto il mondo. Sono ancora ignote a Indymedia le ragioni di quest'azione. Parlando ai volontari di Indymedia, Rackspace ha affermato che " non possono fornire a Indymedia nessuna informazione riguardante l'ordine ricevuto". Altri Internet service Providers hanno ricevuto in simili situazioni obblighi di riservatezza che impediscono alle parti coinvolte di ricevere aggiornamenti su quello che sta succedendo. Due settimane fa l' FBI ha chiesto che Indymedia rimuovesse un messaggio su Nantes IMC che conteneva delle foto di alcuni agenti della polizia svizzera sotto copertura. Altri attivisti di IMC Seattle sono stati visitati dall' FBI per lo stesso motivo. Probabilmente per colpire il server è stato utilizzato il patrioct act, provvedimento usa contestatissimo, che consente, come putroppo molte altre leggi similari, di agire senza problemi in caso di quello che viene indicato come "attacco alla sicurezza nazionale".

processi a genova

Contuìinaua a genova il processo contro i poliziotti e i loro dirigentio per l'irruzione, e il pestaggio alla scuola Diaz. Le due bottiglie molotov sono girate di mano in mano come nel gioco dell' omino nero - ha detto nel suo intervento l' avv. Ezio Menzione, parte civile nel procedimento a carico di 28 poliziotti, tra dirigenti e funzionari, accusati di falso, calunnia e concorso in lesioni gravi, per l' irruzione nella scuola Diaz, durante il G8. Nessun poliziotto infatti, nel corso delle indagini preliminari, ha ammesso di aver portato o ordinato di portare le molotov dentro la scuola. Secondo l'accusa, inoltre, erano state inserite nei verbali come false prove per l' arresto di 93 no global, poi prosciolti. Nel corso dell' udienza di oggi hanno parlato le numerose parti civili che hanno svolto ciascuna un pezzetto di storia della sanguinosa irruzione in relazione ai reati contestati. E' un processo delicato - hanno sottolineato i legali - perche' sono imputati i massimi vertici dell' antiterrorismo (Francesco Gratteri e Giovanni Luperi, ndr). Se le stesse prove a loro carico le avesse un semplice imputato, questi andrebbe spedito a giudizio o magari avrebbe gia' patteggiato. Il quadro politico di questa vicenda e la catena di comando sono state trattate dagli avv. Laura Tartarini, Emanuele Tambuscio, e Riccardo Passeggi, mentre la parte cruenta, cioe' le ferite riportate dai no global durante il pestaggio, e' stata svolta dall' avv. Stefano Bigliazzi. Bigliazzi ha sottolineato tra l' altro che se fossimo in Inghilterra sarebbero considerate oltraggio alla Corte tutte le bugie raccontate dai poliziotti sulla sanguinosa irruzione: il falso accoltellamento (all' agente romano Massimo Nucera, ndr), il fitto lancio di sassi che avrebbe provocato il blitz contro presunti black bloc, le due bottiglie incendiarie, i falsi verbali. Altro rilievo ai poliziotti e' stato fatto in merito ai verbali firmati senza essere presenti ai fatti. E' estremamente grave che un pubblico ufficiale sottoscriva un verbale senza essere stato presente ai fatti. Invece alla Diaz e' successo anche questo - hanno sottolineato le numerose parti civili. Gli avvocati hanno infine concluso con la richiesta di giudizio per tutti i poliziotti imputati. L' udienza proseguira' lunedi' con altri interventi dei legali di parte civile

Migranti

Continua la protesta dei migranti e degli immigrati a Piazza della repubblica, dove ormai da giorni sono in sciopero della fame quattro persone. oggi si son svolti presidi sotto numerose prefetture di città italiane. Dokmenica, a Roma, ci sarà una manifestazione cittadina che vedrà anche la parteciopazione di delegazioni dalle latre regioni. Stasera a via dei volsci 26 si terrà un'assemblea per discutere della situazione.

Intanto l'alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha chiesto alla Libia di poter parlare con le centinaia di persone rispedite sulle coste di Tripoli dall'Italia per immigrazione clandestina. Il portavoce dell'Unhcr, Jennifer Pagonis, ha detto che i metodi sbrigativi utilizzati dall'Italia per espatriare i clandestini non hanno consentito a chi ne aveva il diritto di fare domanda di asilo politico. Siamo convinti che molte persone che avevano bisogno di protezione sono stati rimpatriati a forza senza poter depositare la domanda di asilo, ha detto la fonte del commissariato. Per questo abbiamo chiesto alle autorita' di Tripoli di consentirci l'accesso alle centinaia di persone rispedite dall'Italia in Libia. Quanto al centro di Lampedusa, il portavoce dell'Unhcr si e' lamentato del fatto che il personale dell'Onu ha ottenuto l'accesso alla struttura solo mercoledi' scorso, cioe' cinque giorni dopo aver fatto domanda alle autorita' italiane. Nei giorni scorsi, ha riferito il ministro libico per la sicurezza nazionale, Nasser al-Mabrouk, almeno 40.000 persone avrebbero lasciato il paese africano volontariamente. Ma l'Unhcr non ne e' affatto convinto. E' una delle nostre piu' grandi preoccupazioni. Non abbiamo piu' notizie di queste persone

Intanto Pisanu incalza: intervenendo alla Camera per una informativa urgente sull'immigrazione clandestina, ha proposto la creazione di altre strutture lager, altri cpt da aggiungere a quelli già esistenti. Lui li chiama strutture polifunzionali.

fiat

Un corteo di circa 500 lavoratori della lastratura e del montaggio delle carrozzerie di Mirafiori (250 sui 2.000 in turno, secondo la Fiat) e' uscito dallo stabilimento nel corso di uno sciopero contro l'annuncio che cessera' la produzione dei motori e delle vetture di gamma alta. I lavoratori si sono fermati davanti alla Porta 2, dove si trova il cantiere del Pala Tazzoli, uno degli impianti per gli sport del ghiaccio in costruzione per le Olimpiadi di Torino 2006. Hanno voluto segnalare alla citta' - sottolinea Vittorio De Martino, responsabile della Fiom di Mirafiori - che i Giochi Olimpici non sono la soluzione dei problemi. I lavoratori hanno raggiunto poi il cancello delle Meccaniche dove da due settimane i lavoratori della Powertrain in cassa integrazione hanno allestito un gazebo per spiegare le conseguenze della fine della produzione del motore.

Lunedi' sara' il giorno delle assemblee allo stabilimento Fiat di Termini Imerese: la prima dalle 10.20 alle 11.20, la seconda dalle 17.50 alle 18.50. Poi tocchera' alle aziende dell'indotto. All'ordine del giorno il nuovo piano industriale presentato il 6 a Torino che, se da una parte conferma per la primavera del 2005 l'assegnazione della nuova Ypsilon al di quale dello Stretto, dall'altro dice a chiare lettere che la fabbrica siciliana e' per loro la piu' cara del gruppo: a Termini, infatti, un'ora di lavoro costerebbe 90 euro, piu' che altrove. Preoccupazione per le sorti dell'indotto: una decina di aziende che da' lavoro a circa 700 dipendenti: gia' oggi alla Lear (paraurti), 35 dei 174 dipendenti sono interessati dalla cassa integrazione a rotazione, stessa cosa alla Bienne Sud (verniciatura paraurti) dove il provevdimento coinvolge 10 dei circa 70 lavoratori, mentre proprio in queste ore la Pulitecnica ha avviato la procedura per la mobilita' di 15 dei circa 40 dipendenti. Anche qui, da lunedi', sono in programma le assemblee sindacali, teatro di uno scetticismo crescente e ancora piu' motivato di quello che matura tra i colleghi della Fiat.

Napoli, manifestazioni

Una mattinata di tensioni e di blocchi stradali: Napoli ha vissuto un altro venerdi' all'insegna delle proteste. Lavoratori in lotta per lo stipendio, disoccupati in piazza per un posto che non c'e'. Diverse manifestazioni di protesta si sono svolte in centro. Davanti a palazzo San Giacomo, dove ha sede la Giunta comunale, circa 200 dipendenti del bacino Napoli 5 hanno protestato per la mancata erogazione degli ultimi stipendi. I lavoratori, dopo aver urlato slogan per ore, sul finire della mattinata, si sono spostati nella parte bassa di piazza Municipio, occupando via Marina. Per convincere i manifestanti ad andare via e' intervenuta la polizia: l'opera di convincimento, durata qualche minuto, ha avuto i suoi frutti: i dipendenti del bacino Napoli 5 sono andati via. Contemporaneamente, sempre in piazza Municipio, hanno manifestato anche una settantina di lavoratori della Asia, l'azienda incaricata della raccolta dei rifiuti a Napoli. I manifestanti si sono poi uniti nella protesta ai lavoratori del bacino Napoli 5. Contemporaneamente, nella zona della stazione, in piazza Mancini, si erano dati appuntamento circa 200 senza lavoro aderenti al Movimento di lotta per il lavoro, Movimento disoccupati autorganizzati di Acerra. Il corteo, diretto presso al centro direzionale, dove ha sede il Consiglio regionale e l'assessorato regionale alla formazione professionale, dopo pochi metri si e' fermato: i manifestanti hanno occupato piazza Garibaldi e il corso Garibaldi.

Nuove Br

Resta in carcere Roberto Badel, il dipendente dell'Istat arrestato il 16 luglio scorso perche' sospettato di essere il responsabile della sicurezza informatica delle Brigate rosse. Lo ha deciso il gip di Roma, Carmelita Russo, che ha respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dagli avvocati Caterina Calia e Flavio Rossi Albertini. All'istanza dei due difensori avevano dato parere positivo i pm Franco Ionta e Pietro Saviotti ritenendo che si fossero attenuate le esigenze di custodia cautelare in carcere di Badel. Il giudice, invece, e' stato di diverso parere perche' ha ritenuto che a carico dell'indagato "il quadro indiziario sia rimasto inalterato" e che le accuse contestate (associazione eversiva e banda armata) siano gravi e rilevanti. A fine settembre gli avvocati Calia e Rossi Albertini si erano rivolti alla procura di Roma perche' intervenisse sul Dap e sulla direzione del carcere di Viterbo, dove e' detenuto Badel, per consentire all'indagato di essere ammesso al regime di vita in comune. Per circa due mesi, infatti, a parte pochi giorni, il dipendente Istat - che peraltro ha sempre respinto le accuse - e' stato messo in una cella in regime di isolamento totale "in aperta violazione delle disposizioni dell'autorita' giudiziaria che ne aveva disposto fin dal 17 luglio la revoca". Il problema e' stato risolto alcuni giorni fa dalla stessa direzione carceraria: "Badel - fanno sapere i due penalisti - e' adesso in socialita' con gli altri detenuti. Quel regime degradante e inumano cui era stato sottoposto finalmente e' cessato".

Esteri

Palestina

Una bambina palestinese di 9 anni e' stata uccisa questo pomeriggio a Beit Hanoun, nel nord della striscia di Gaza, da un proiettile sparato dai soldati israeliani: lo hanno indicato fonti palestinesi locali. La bambina, Samaj Nasser, e' stata colpita mortalmente all' addome mentre giocava davanti alla porta di casa, stando alle fonti. Una massiccia operazione militare israeliana e' in corso nel nord della striscia di Gaza da 10 giorni . Gli scontri sono frequenti fra i soldati israeliani e di miliziani palestinesi nel nord della striscia. Dall'inizio dell'operazione 95 palestinesi sono stati uccisi, stando ai dati diffusi da fonti palestinesi Ma la giornata di morte non è cessata : un contadino palestinese e' stato ucciso da un cecchino mentre era al lavoro nella serra di un insediamento israeliano nella striscia di Gaza.

Iraq, ucciso Bigley

E' stato ucciso l'ostaggio britannico Ken Bigley. Lo ha annuciato una televisione araba, e la conferma si è avuta anche dai familiari, che hanno avuto "prove inoppugnabili". Il fratelo di Bigley ha accusato Blair di avere le mani sporche di sangue. Kenneth Bigley è stato decapitato perché il governo di Tony Blair non ha accolto la richiesta di liberare le donne detenunte in Iraq. Così affermano i militanti del gruppo Tawhid wal Jihad nel video che mostra la decapitazione dell'ostaggio britannico. Kenneth Bigley sarebbe stato decapitato ieri pomeriggio nei pressi di Baghdad. Lo hanno reso fonti degli insorti di Falluja, secondo cui l'ostaggio britannico sarebbe stato ucciso a Latifiya, città a 35 chilometri a sudovest della capitale irachena. Le stesse fonti non hanno voluto dire in che modo hanno ottenuto le loro informazioni.

Iraq, festa di nozze

E' salito a 13 il numero delle vittime del raid aereo Usa di questa notta a Fallujah, 65 chilometri a ovest di Baghdad, in cui altre 17 persone sono rimaste ferite. Lo ha riferito il medico Ahmed Saeed, aggiungendo che tra le vittime c'è uno sposo alla sua prima notte di nozze, mentre la sposa e diversi suoi parenti sono rimasti feriti (secondo la Bbc, 9 donne e 6 bambini sono fra i feriti).L'incursione aerea americana, effettuata prima dell'alba sulla cosiddetta roccaforte dei ribelli sunniti, ha ucciso 11 persone e ne ha ferito 17. Il comando Usa ha dichiarato per l'ennesima volta che era stata colpita una casa dove erano riuniti uomini del giordano Abu Musab Zarkawi, sul quale pende una taglia di 25 milioni di dollari. Medici locali hanno invece detto che nel luogo colpito si era appena conclusa una festa di nozze, e che tra i feriti ci sono nove persone di sesso femminile, dai 5 ai 50 anni. L'esercito americano ha detto di aver ricevuto informazioni da "fonti d'intelligence credibili". Un vicino di casa della sposa rimasta ferita, Mohammed Jawad, ha raccontato di aver appena fatto in tempo a lasciare la sua casa prima dell'inizio dei bombardamenti. Il fratello di Jawad e sei suoi nipoti sarebbero rimasti uccisi nel corso dell'offensiva, che ha danneggiato l'abitazione. "Questo attacco dimostra che non c'è un luogo sicuro a Fallujah - ha detto Jawad tra le lacrime, mentre i medici gli medicavano le ferite riportate a un braccio e al volto - e che gli americani non fanno differenza tra civili e uomini armati". Dall'inzio dei raid contro Falluja, sono centinaia e centinaia le vitime civili dei cosidetti raid mirati, che continuano a colpire la popolazione civile.

E tanto precisi sono gli attacchi condotti dalle forze della coalizione in Iraq, che non risparmiano neanche i soldati italiani. Una pattuglia della task force desert five, appartenente alla Brigata aeromobile Friuli, e' stata improvvisamente centrata oggi da alcuni colpi di arma da fuoco. I due veicoli italiani sono stati illuminati da fari di un blindato rumeno, appartenente alla stessa task force multinazionale, anche questo in servizio di pattugliamento con un altro automezzo. I colpi sono partiti dalla mitragliatrice del blindato rumeno: schegge del parabrezza e metalliche hanno ferito due componenti della pattuglia italiana. Questi sono stati immediatamente soccorsi in elicottero e trasportati all' ospedale militare da campo. Ma se fossero stati uccisi, e se non fossero appartenuti alle forze della coalizione, sarebbe bastato dire che erano un obiettivo militare, tanto in Iraq nessuno può contestare più nulla.

egitto, esplosione hotel

Tre esplosioni a catena hanno devastato nella notte la parte occidentale della penisola del Sinai in Egitto. L'esplosione più grave ha colpito l'Hotel Hilton di Taba e fatto crollare diversi piani dell'edificio. Circa due ore più tardi, sempre nella penisola dei Sinai, due esplosioni hanno devastato i camping situati nelle località di Ras Satan e Nueiba, causando due vittime nel primo caso, e decine di feriti nel secondo. Gli attentati, probabilmente opera di kamikaze, sono stati rivendicati da due gruppi islamici.

Il bilancio delle vittime dell'attacco all'Hilton di Taba e a Ras Satan fissato, a 31, viene ridimensionato da fonti israeliane a 26. La Bbc parla invece di 28 morti. Oltre 120 i feriti. Le vittime sono in gran parte israeliane.

I gruppi radicali palestinesi della Jihad islamica e di Hamas hanno comunicato oggi di non essere coinvolti negli attacchi della notte scorsa . Penso che i palestinesi non hanno nulla a che vedere con questa operazione, ha dichiarato Khaled al-Batch, portavoce della Jihad islamica, spiegando che i gruppo armati della resistenza palestinese combattono nei propri territori occupati e non all'estero.

parigi, esplosione ambasciata

Poteva avere un bilancio grave l'esplosione che all'alba di oggi ha gravemente danneggiato la facciata dell'edificio che ospita a Parigi l'ambasciata di Indonesia, provocando il ferimento leggero di dieci persone. Michel Barnier, ministro degli Esteri, afferma che nessuno e' al riparo dal terrorismo. A Parigi, rafforzate le misure di sicurezza. Si tratta di un'azione a scopo criminale - ha dichiarato poco dopo l'esplosione Dominique de Villepin, il ministro degli Interni accorso sul posto - la polizia e' sul posto per condurre l'inchiesta, avremo conclusioni nei tempi piu' rapidi possibili. A nostra conoscenza e allo stato attuale - ha aggiunto de Villepin - non c'erano minacce specifiche, ma l'inchiesta permettera' di verificare anche questo. De Villepin ha convocato una riunione urgente dei collaboratori piu' stretti. Al termine dell'incontro, si e' appreso che gli Interni hanno deciso l'immediato rafforzamento delle misure di sicurezza attorno ai siti a rischio, in particolare le rappresentanze diplomatiche. Nessuna rivendicazione e' giunta per ora a firmare l'esplosione di media potenza di un ordigno che qualcuno aveva depositato, dentro una borsa di plastica, proprio davanti al portone della sede diplomatica di Giakarta, in corrispondenza del pennone con la bandiera. Il presidente indonesiano, Susilo Bambang Yudhoyono, ha duramente condannato l'atto e ha affermato di sperare che Parigi consegni al piu' presto i colpevoli alla giustizia. L'Australia aveva espresso recentemente il timore di rischi di attentati in Indonesia all'avvicinarsi della strage di Bali (12 ottobre 2002, 202 morti), per la quale e' stata accusata la rete locale che fa capo ad al Qaida. Meta' dei dieci feriti, nove dei quali erano ancora stamane in ospedale sotto choc e con le piccole ferite provocate dalle schegge di vetro piovute in un raggio di 30 metri dall'esplosione, si trovavano all'interno dell'ambasciata.

Spagna, legge per i diritti delle donne

Il parlamento spagnolo ha approvato all'unanimita' la proposta di legge contro la "violenza di genere". Questa normativa, spiega El Pais, prevede l'applicazione di alcune misure legali, educative e lavorative per proteggere le vittime della violenza maschile. Nell'ultimo anno, riferisce l'editoriale pubblicato oggi, 55 donne sono morte vittime di violenza domestica. Il voto favorevole del Partito popolare ha un grande significato, dato che nella precedente legislatura il partito aveva bocciato questa legge perche' la riteneva inutile. Il Partito socialista, invece, con l'approvazione di questa normativa ha adempiuto a una delle promesse principali del suo programma di governo. Nonostante l'approvazione all'unanimita', la legge rischia di essere dichiarata "incostituzionale" per alcune disposizioni che prevedono l'aggravamento delle sanzioni contro gli uomini responsabili di violenza domestica e il mantenimento della discriminazione positiva a favore della donna in ambito penale

Cina

Almeno trenta contadini sono stati arrestati nella provincia dello Shaanxi (Cina settentrionale) mentre protestavano per l' espropriazione delle loro terre. Un residente di uno dei villaggi coinvolti nella disputa, di nome Gao, ha detto che gli arresti sono stati effettuati tra il 3 ed il 4 ottobre, quando i contadini che avevano occupato un appezzamento di terreno sono stati evacuati con la forza da 1.600 poliziotti. Le dispute sul possesso della terra, che non e' regolato con precisione dalle leggi in vigore, sono frequenti in Cina. Gao ha riferito che la protesta e' partita quando i contadini hanno scoperto che la terra, che era stata pagata loro 300 yuan (circa 30 euro) a mu (0,06 ettari), e' stata rivenduta ai costruttori a 35mila yuan per mu. Secondo la stampa di Hong Kong, Pechino ha ordinato la scorsa settimana ai giornali di limitare le notizie sulle requisizioni di terreno, che hanno innescato una lunga serie di proteste popolari.

Colombia

I paramilitari di destra delle Autodifese unite della Colombia (Auc) hanno comunicato al governo un piano per smobilitare fra il 5 novembre e il 31 dicembre almeno 3.000 degli oltre 15.000 uomini di cui dispongono. Lo ha reso noto l'emittente radiofonica Caracol. La proposta, comunicata al governo dal capo delle forze militari delle Auc, l'italo-colombiano Salvatore Mancuso, e' stata accolta con soddisfazione dal Commissario per la pace governativo Luis Carlos Restrepo. Da oltre un anno governo e Auc discutono, fra mille difficolta', sulle modalita' di ritorno alla vita civile dei paramilitari. Il 15 luglio 2003 le parti hanno firmato un accordo a Santa Fe de Ralito ai termini del quale in linea di principio il processo di reinserimento dei miliziani terminera' prima del 31 dicembre 2005. L'accordo che il governo sta tentando viene fortemente contestato da molti settori della società, che chiedono invece che le auc suìiano messe in astato di accusa per la morte di centinaia di persone da loro assassinate cn l'omertà dello stesso governo.

ORE 13,00

EGITTO: SALITI A 26 I MORTI DEGLI ATTENTATI, ISRAELE ACCUSA AL-QAEDA

IRAQ/ FALLUJAH, RAID USA SU FESTA NUZIALE: 13 MORTI, 17 FERITI

E' salito a 13 il numero delle vittime del raid aereo Usa di questa notta a Fallujah, 65 chilometri a ovest di Baghdad, in cui altre 17 persone sono rimaste ferite. Lo ha riferito il medico Ahmed Saeed, aggiungendo che tra le vittime c'è uno sposo alla sua prima notte di nozze, mentre la sposa e diversi suoi parenti sono rimasti feriti (secondo la Bbc, 9 donne e 6 bambini sono fra i feriti). L'esercito americano ha detto di aver colpito un edificio in cui era in corso un vertice dei dirigenti del movimento Tawhid al Jihad (Monoteismo e Jihad), del terrorista giordano Abu Musab al Zarqawi, secondo le informazioni ricevute da "fonti d'intelligence credibili". Un vicino di casa della sposa rimasta ferita, Mohammed Jawad, ha raccontato di aver appena fatto in tempo a lasciare la sua casa prima dell'inizio dei bombardamenti. Il fratello di Jawad e sei suoi nipoti sarebbero rimasti uccisi nel corso dell'offensiva, che ha danneggiato l'abitazione. "Questo attacco dimostra che non c'è un luogo sicuro a Fallujah - ha detto Jawad tra le lacrime, mentre i medici gli medicavano le ferite riportate a un braccio e al volto - e che gli americani non fanno differenza tra civili e uomini armati". Nel comunicato diffuso dal comando Usa si precisa che raid aerei come quello di questa notte hanno inferto un "colpo significativo" al movimento di Zarqawi, uccidendone diverse figure chiave, tra cui il luogotenente capo Mohammed al Lubnani e il consigliere spirituale Abu Anas al Shami.

SPAGNA: PAESE BASCO; ATTACCHI CON MOLOTOV E PICCOLI ORDIGNI

Sconosciuti hanno attaccato questa notte con bombe molotov una sede del governo locale ad Alava, nel Paese Basco spagnolo mentre un ordigno di costruzione artigianale e' stato fatto esplodere in Biscaglia presso un tribunale di pace. Entrambe le azioni, di carattere apparentemente dimostrativo, non hanno provocato vittime e solo danni non gravi. Il delegato del governo nel Paese Basco, Paulino Lesma ha deciso di recarsi sul luogo dell'attacco con bombe molotov avvenuto a pochi giorni dalla grande operazione poliziesca che ha portato all'arresto dei principali leader dell'organizzazione indipendentista basca Eta in territorio francese.

FRANCIA: BOMBA ESPLODE DAVANTI AMBASCIATA INDONESIA, DIECI FERITI

Dieci persone sono rimaste leggermente ferite questa mattina a Parigi nell'esplosione di un ordigno davanti alla sede dell'ambasciata indonesiana. La bomba e' stata piazzata vicino alla sede diplomatica intorno alle cinque di questa mattina, hanno reso noto le forze di sicurezza sul luogo dell'attentato. La deflagrazione ha scavato un cratere al suolo. Quattro dei dieci feriti - colpiti da schegge di vetro e ricoverati in ospedale, ha reso noto il ministro dell'Interno Dominique de Villepin - si trovavano all'interno della sede diplomatica al momento della deflagrazione.

FBI sequestra i server di Indymedia nel Regno Unito

Le autorità statunitensi hanno emesso un ordine federale imponendo all'ufficio di Rackspace negli Stati Uniti di consegnare loro l'hardware di Indymedia situato a Londra. Rackspace e' uno dei providers che ospitano il web di Indymedia con uffici negli Stati Uniti e a Londra. Rackspace ha acconsentito, senza prima renderlo noto a Indymedia, e ha consegnato i server di Indymedia nel Regno Unito. Questo atto ha colpito più di 20 siti di Indymedia in tutto il mondo.

Dal momento che l'ingiunzione e' stata inoltrata a Rackspace e non a Indymedia sono ancora ignote a Indymedia le ragioni di quest'azione. Parlando ai volontari di Indymedia, Rackspace ha affermato che " non possono fornire a Indymedia nessuna informazione riguardante l'ordine ricevuto". Altri Internet service Providers hanno ricevuto in simili situazioni obblighi di riservatezza che impediscono alle parti coinvolte di ricevere aggiornamenti su quello che sta succedendo.

A Indymedia non e' chiaro come e perchè un server che e' fuori dalla giuridisdizione statunitense possa essere sequestrato dalle autorità degli Stati Uniti.

Allo stesso tempo, sempre a Rackspace, un secondo server e' stato disconnesso: si tratta di un server che ospita trasmissioni live di diverse stazioni radio, BLAG (linux distro), e un'altra serie di cose utili.

Negli ultimi mesi il governo federale degli Stati Uniti ha condotto numerosi attacchi ai danni di vari Indymedia nel mondo. In agosto i servizi segreti hanno cercato di interrompere il NYC IMC prima della convention repubblicana provando a sequestrare i logs da un provider internet negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi. Il mese scorso la Commissione Federale per le Comunicazioni (FCC) ha chiuso numerose radio comunitarie in tutti gli Stati Uniti.

Due settimane fa l' FBI ha chiesto che Indymedia rimuovesse un messaggio su Nantes IMC che conteneva delle foto di alcuni agenti della polizia svizzera sotto copertura. Altri attivisti di IMC Seattle sono stati visitati dall' FBI per lo stesso motivo. Per contro, Indymedia ed altre organizzazioni di media indipendenti hanno recentemente vinto importanti cause, come ad esempio contro la Diebold (compagnia che fornisce sistemi di votazione elettronica, coinvolta nei conteggi scandalo delle ultime elezioni USA) e contro il "Patriot Act" (una legge che consente all'FBI in nome della sicurezza nazionale e della lotta al terrorismo di monitorare sistematicamente, senza richiedere l'autorizzazione della magistratura, la corrispondenza ordinaria ed elettronica, la navigazione sul Web, e perquisire le case dei cittadini americani e non, negli Usa e all'estero). In questo quadro le autorità degli Stati Uniti hanno deciso di chiudere decine di "Indymedia Centers" in tutto il mondo

FIAT: MANIFESTAZIONE SPONTANEA DEI LAVORATORI DI MIRAFIORI

Manifestazione spontanea dei lavoratori di Mirafiori a sostegno della piattaforma presentata da Fim, Fiom, Uilm e Fismic in cui si chiedono garanzie produttive e occupazionali per lo stabilimento torinese della Fiat. Alcune centinaia di addetti alle carrozzerie, 500 secondo i sindacati 250 secondo l'azienda, sono usciti questa mattina in corteo dalla porta 2 per dirigersi davanti al cantiere olimpico della pista di pattinaggio. Dopo una manifestazione simbolica i manifestanti stanno dirigendosi ora davanti alle meccaniche dove da settimane e' allestito un gazebo dai cassintegrati della Powertrain che protestano contro lo spostamento del motore Torque da Torino. E' evidente che l'amministratore delegato di Fiat Auto Herbert Demel non ha convinto -sottolineano il segretario torinese della Fiom, Giorgio Airaudo e il responsabile della quinta lega Fiom, Vittorio De Martino- il ritiro del motore Torque da Torino e l'uscita dalla gamma medio alta non garantiscono il futuro della fabbrica torinese e dell'auto in Italia. Fiat deve cambiare i suoi piani riportando nel capoluogo piemontese motore e nuovi prodotti mentre il sindacato deve raccogliere questi scioperi per costruire una mobilitazione nazionale del gruppo Fiat con assemblee in tutti i luoghi di lavoro, hanno concluso.

gror041008 (last edited 2008-06-26 09:56:45 by anonymous)