G.R. 19,30

IRAQ : L'ESERCITO DI AL SADR INIZIA A CONSEGNARE LE ARMI I miliziani dell'esercito al Mahdi, fedele al leader radicale sciita Muqtada al Sadr, hanno iniziato oggi a consegnare le armi nelle stazioni di polizia di Sadr City, quartiere sciita di Baghdad. I termini dell'accordo raggiunto da al Sadr con il governo iracheno prevedono che i miliziani consegnino entro cinque giorni, a partire da oggi, le armi pesanti e quelle non di difesa personale; da parte sua, il governo si è impegnato a liberare i miliziani detenuti nelle carceri irachene e a far sospendere le operazioni militari e i bombardamenti Usa su Sadr City. Le operazioni di consegna avvengono sotto strette misure di sicurezza: checkpoint sono stati eretti lungo la strada che porta alla stazione di polizia al Nasr, memtre i membri della Guardia nazionale irachena sono in posizione sui tetti circostanti. Il maggiore di polizia Kadhim Salman ha riferito che i miliziani hanno già consegnato mitragliatrici, dinamite, mine e altri tipi di esplosivi. All'esterno della stazione di polizia di Habibiya, un pickup ha scaricato circa 20 lanciagranate e una dozzina di proiettili di mortaio, stando a quanto trasmesso dall'Associate Press Television News. I soldati Usa controllano le operazioni da una certa distanza. All'Associated Press Television News, il vice presidente iracheno Ibrahim al Jaafari ha salutato l'accordo tra il governo e al Sadr come una "iniziativa positiva", auspicando che altre enclave ribelli possano seguire tale esempio. L'esecutivo del premier iracheno Ayad Allawi si è impegnato a investire più di 500 milioni di dollari nella ricostruzione del quartiere, uno dei più poveri della città, teatro nelle ultime settimane di pesanti combattimenti con le truppe Usa. Un attentatore suicida alla guida di un autocarro imbottito di esplosivo si è scagliato oggi contro un convoglio Usa nella città settentrionale di Mosul, causando diverse vittime. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni - citati da Sky news sul suo sito on line - l'autocarro si è affiancato al convoglio nel quartiere di Yarmouk ed è esploso, lasciando un profondo cratere nella strada. Due iracheni sono stati uccisi e altri tre feriti durante una sparatoria tra marines e insorti a Ramadi, citta' ribelle sunnita 100 km a ovest di Baghdad. Il bilancio e' stato fatto dai medici dell'ospedale. I marines era avanzati circondando alcuni quartieri tenuti dai ribelli, che hanno aperto il fuoco. In southern Baghdad, two US soldiers were killed and five wounded in a rocket attack on Monday at 0500 GMT (8am), a US military statement said. Meanwhile, a South Korean air transport contingent is headed for Kuwait to support the Asian country's troops deployed in a Kurdish province of northern Iraq, South Korea deployed about 2800 troops for a relief and rehabilitation mission to Arbil, a Kurdish-controlled town in northern Iraq, last month. They will be reinforced by another 800 soldiers in November. The South Korean contingent is the third largest of the US-led forces in Iraq.

PALESTINA : STRAGE CONTINUA Un palestinese e' stato ucciso e altri sei feriti questa mattina durante una incursione dell' esercito israeliano nella localita' di Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza: lo hanno indicato fonti palestinesi locali. Maher Khamach e' stato ucciso negli scontri provocati dall'ingresso di una unita' militare a Deir al Balah. Sono due i palestinesi uccisi nel raid aereo di ieri sera nel campo profughi di Jebaliya, nella striscia di Gaza. Lo scrive il sito internet di Haaretz. Una delle due vittime è un ventenne militante delle Brigate dei martiri di al Aqsa.. Altre 23 persone sono rimaste ferite. Un velivolo israeliano ha sparato un missile contro un gruppo di armati. Secondo i militari israeliani, i palestinesi colpiti stavano preparando una bomba. Il primo ministro israeliano Ariel Sharon non intende porre fine all'operazione "Giorni di Penitenza", avviata su larga scala il 29 settembre scorso all'esercito israeliano a Gaza per impedire il lancio di razzi Qassam sui centri abitati del sud del paese, nonostante il parere contrario dei vertici dell'Esercito che suggeriscono invece di ritirare i soldati israeliani dalla Striscia di Gaza. "Giorni della penitenza" ha già provocato la morte di 114 palestinesi, di cui 39 civili e un ventina sotto i 16 anni. L'esercito israeliano ritiene che l'operazione, concentrata soprattutto contro il campo profughi di Jebaliya, nel nord della Striscia, abbia già raggiunto il suo obiettivo. Invece il voto del parlamento israeliano sul progetto di ritiro da Gaza avra' luogo il 25 ottobre. Lo ha detto il premier Sharon.

KUWAIT: aiuti ai palestinesi Il Kuwait ha deciso di donare un milione di dollari sotto forma di assistenza umanitaria al popolo palestinese. Lo riferisce l'agenzia kuwaitiana Kuna ricevuta a Roma. Al termine di una riunione del Consiglio dei ministri e' stato diffuso un comunicato nel quale e' rinnovato l'appello del Kuwait alla comunita' internazionale per compiere ogni sforzo possibile per portare fine alla tragica situazione nei territori palestinesi. Nel comunicato e' inoltre scritto che il dono rispecchia la solidarieta' del popolo del Kuwait con quello palestinese di fronte agli atti criminali, di distruzione e di sabotaggio delle autorita' israeliane nella striscia di Gaza.

MASSACRO DI TABA : Le 'Brigate del Martire Abdallah Azzam' rivendicano Le 'Brigate del Martire Abdallah Azzam' rivendicano per la seconda volta gli attentati sul Sinai del 7 ottobre. Le Brigate - che si rifanno al nome della guida spirituale di Osama Bin Laden - hanno diffuso la rivendicazione sul sito web integralista 'El Minbar Al Hor Lil Hewar Al Islami' (Foro libero per il dialogo islamico). Negli attacchi sono morte 34 persone, tra le quali numerosi turisti israeliani e le sorelle italiane Jessica e Sabrina Rinaudo.

IRAN : ATTACCATA LA POLIZIA NEL NORD-OVEST DEL PAESE Tre agenti delle forze di sicurezza iraniane sono stati uccisi e altri tre feriti nell'assalto a una caserma di polizia lanciato da un gruppo armato nella provincia occidentale iraniana dell'Azerbaigian. Lo scrive oggi il quotidiano 'Etemad' di Teheran, citando l'agenzia Bastab. L'attacco, secondo quanto riferito da fonti di polizia, e' stato condotto ieri mattina nella citta' di Miandoab da tre banditi, che sono rimasti anch'essi uccisi. L'azione e' stata compiuta durante la cerimonia dell'alzabandiera. Tra i poliziotti uccisi vi e' anche il comandante della caserma, maggiore Mohammad Ali Razmju. Sempre secondo quanto riferito dalla polizia, gli assalitori apparterrebbero a un gruppo chiamato 'Ali Allahi', ma non e' chiaro quali siano i loro obiettivi. Un altro attacco era avvenuto qualche settimana fa contro una pattuglia di polizia in una strada di un'altra localita' vicina, Uchtapeh. Qui un poliziotto era rimasto ucciso mentre altri due colleghi erano stati feriti.

AFGHANISTAN: ASIFI, BROGLI PROVATI MA LA PARTITA E' CHIUSA Le valutazioni degli osservatori, favorevoli alla validita' delle elezioni, hanno peso. La partita e' chiusa. Non e' realistico chiedere nuove elezioni. Dobbiamo prendere atto che milioni di afghani si sono recati a votare e rispettarli. Cosi' Hamayon Shah Asifi, uno dei candidati alle presidenziali che aveva chiesto nuove elezioni Afghanistan, ha commentato con il quotidiano 'Il Mattino' l'evolversi della situazione dopo la scoperta dei brogli elettorali. C'e' stato qualcuno tra noi - sottolinea Asifi - che ha fatto esplicito riferimento alla possibilita' di ricorrere alla violenza. Erano in due, sono stati zittiti. Ma e' necessario che una commissione lavori per accertare le violazioni della legge elettorale. Posso garantire che si sono verificati in molte province. Non mi riferisco soltanto all'inchiostro non indelebile che ha consentito ad alcuni di votare piu' volte. Noi presenteremo le prove dei brogli. Abbiamo preparato un ricorso - conclude Asifi - dobbiamo solo aspettare. Ma non credo proprio che ci daranno ragione. Ci prepariamo alle prossime elezioni politiche di primavera. Quella sara' la vera battaglia per il nuovo Afghanistan.

CILE : LE ORRIBILI VERITA' DELLA DITTATURA DI PINOCHET Almeno 35mila persone furono torturate in Cile durante il regime di Augusto Pinochet (1973-1990), secondo le anticipazioni dei risultati di un'indagine ufficiale, apparsi sul quotidiano La Nacion. Il rapporto, commissionato dal presidente Ricardo Lagos, smentisce la versione di Pinochet e degli alti gradi militari secondo i quali le torture furono frutto di eccessi da parte dei gradi inferiori. Secondo la commissione che ha preparato il rapporto, guidata dal vescovo Sergio Valech, la tortura era una politica approvata dallo stato e veniva praticata in 1200 centri segreti distribuiti nel Paese. Il giornale riferisce anche di terribili particolari, come la tortura dei figli piccoli per far parlare le madri. Negli anni scorsi era stato stabilito che durante la dittatura di Pinochet erano state uccise 3mila persone.

CECENIA-INGUSCEZIA Le forze russe hanno ucciso in Inguscezia tre combattenti indipendentisti ceceni, appartenenti a un gruppo che agisce agli ordini del 'signore della guerra' Shamil Basaiev. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno inguscio. I tre sono caduti nel corso di un'operazione speciale condotta in serata a Nazran, capitale dell'Inguscenzia, Repubblica autonoma russa confinante con la Cecenia.

SOMALIA : ELETTO UN PRESIDENTE DOPO 15 ANNI DI GUERRA CIVILE Eletto predidente della Somalia, a Nairobi, Yusuf, 69 anni di eta', ex colonnello dell'esercito, che ha detto: "Sono pronto a sostenere il nuovo governo in qualsiasi veste auguro al nuovo governo, capeggiato da Abdullahi Yusuf Ahmed, di riportare la pace e la prosperita' in Somalia. Nel primo discorso che ha pronunciato da presidente, Yusuf ha chiesto aiuto alla comunita' internazionale:

NIGERIA : CARO-BENZINA, SCIOPERO NAZIONALE DI QUATTRO GIORNI È iniziato questa mattina in Nigeria lo sciopero generale nazionale di quattro giorni indetto dal principale sindacato del Paese per protestare contro l'aumento del prezzo della benzina. Lo riferisce la stampa locale, precisando che per la terza volta in meno di 18 mesi l'Nlc (National Labour Congress) ha chiesto ai lavoratori di incrociare le braccia contro il rincaro della vendita al dettaglio del prezzo della benzina deciso dal presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, che su questa entrata ha basato parte della nuova finanziaria. I nigeriani si sono preparati per tempo ai quattro giorni di astensione del lavoro e i giornali stamani sottolineano come durante il fine settimana negozi e mercati siano stati presi d'assalto dalla gente che si è preoccupata di fare scorte di cibo e beni di prima necessità. Intanto Adamas Oshiomhole, leader del Nlc, sarebbe stato rilasciato (alcune fonti governative e della polizia, in realtà, smentiscono di aver mai fermato il sindacalista) dalle autorità che lo avevano arrestato 24 ore prima dell'inizio della protesta. Il governo ha già detto di considerare illegale la protesta dei lavoratori, decisa dopo l’aumento vertiginoso (dal 25 al 40%) dei prezzi dei prodotti petroliferi entrato in vigore lo scorso 23 settembre in Nigeria, principale produttore di greggio dell’Africa sub-sahariana con una produzione di circa 2,2-2,5 milioni di barili di petrolio al giorno. Lo sciopero dovrebbe coinvolgere anche i lavoratori del comparto petrolifero. Proprio questo crea le preoccupazioni maggiori al mercato internazionale che, almeno stando agli organi di informazione specializzati, oggi ha visto il prezzo del greggio schizzare oltre i 53 dollari al barile, anche grazie allo sciopero nigeriano. Nonostante la produzione di petrolio, la Nigeria – il Paese più popoloso del continente con oltre 120 milioni di abitanti – è costretta a pagare tariffe alte per l’importazione del carburante anche a causa della cattiva gestione del settore della raffineria di idrocarburi. Quello di oggi è solo l'ultimo capitolo di un braccio di ferro tra Nlc e governo che dura da tempo: da un lato il tentativo di Abuja di aumentare le entrate derivanti dalla vendita al dettaglio del carburante; dall'altro la voce di protesta della popolazione del più grande produttore africano di petrolio che ha sempre considerato il basso livello dei prezzi della benzina come una sorta di imprescindibile beneficio.

U.E. : TOLTO OGGI L'EMBARGO ALLA LIBIA Il Consiglio dei ministri dell'Ue ha deciso oggi di revocare l'embargo alla Libia che ostacola l'attuazione di un accordo italo-libico di contrasto all'immigrazione clandestina. Lo si e' appreso a margine del Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Unione in corso a Lussemburgo. La decisione, definibile storica, visto che ricompone l'attrito tra Ue e Libia creatosi a meta' degli anni Ottanta, era comunque ampiamente attesa almeno da una ventina di giorni. Un accordo infatti era gia' stato impostato a livello di ambasciatori il 22 settembre allo scopo di porre fine all'embargo decretato dall'Unione europea che impedisce, tra l'altro, di fornire alla Libia gli strumenti tecnici per dare un contributo piu' incisivo alla lotta contro l'immigrazione clandestina, ad esempio elicotteri ed aerei per controllare i confini del deserto, motovedette per il pattugliare delle coste, radar e mezzi di avvistamento notturni.

CORSICA/ AJACCIO, TRE FERITI NELL'ATTENTATO A EDIFICIO PUBBLICO Tre persone sono rimaste leggermente ferite ieri sera nell'attentato dinamitardo che ha colpito l'edificio dell'ispezione accademica della Corsica del Sud ad Ajaccio. Secondo la polizia, le tre persone sono il guardiano, la moglie e la figlia di dodici anni. Colpiti da frammenti di vetro, sono stati ricoverati in ospedale ad Ajaccio, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. L'attentato, perpetrato con una bomba di media potenza secondo la polizia, è avvenuto alle 22.40. La deflagrazione, davanti all'ingresso dell'edifficio, ha causato gravi danni materiali all'edificio e ad abitazioni vicine, i cui vetri sono andati in frantumi. Non è stata formulata alcuna rivendicazione. L'attentato è avvenuto all'indomani di una manifestazione nazionalista che si è conclusa con incidenti tra manifestanti e poliziotti ad Ajaccio, al termine della quale quattro giovani sono stati arrestati. Durante gli incidenti, i militanti nazionalisti hanno lanciato sassi e molotov contro i poliziotti che hanno risposto con i lacrimogeni.

LITUANIA: IN TESTA IL PARTITO LABURISTA Il partito Laburista si è piazzato in testa alle elezioni in Lituania, con il 28,6% dei voti mentre la coalizione di governo uscente socialdemocratico-liberale è crollata dal 20,7% rispetto al 50% ottenuto alle precedenti elezioni del 2000. Quattro altri partiti hanno ottenuto fra il sette e il 15%. Lo hanno reso noto le autorità elettorali lituane. L'affluenza alle urne è stata di poco inferiore al 50%, in calo rispetto al 59% del 2000. La frammentazione del voto rendera' necessario il ballottaggio in 66 dei 77 distretti elettorali il prossimo 24 ottobre e solo dopo potranno essere avviati negoziati per la formazione di una nuova coalizione: Il partito laburista, che aveva ottenuto il 30% alle elezioni europee di giugno, è stato fondato nel 2003 dal milionario 45enne Victor Uspaskich, di origine russa, sostenitore di un riavvicinamento all'Occidente.

CAMERUN: alle elezioni presidenziali pochi votanti Scarsa affluenza e denunce di brogli da parte dell'opposizione: a poche ore dal loro avvio le elezioni presidenziali in Camerun sono già al centro di polemiche. La stampa locale, e alcune radio internazionali, sottolineano come il fatto più rilevante della mattinata elettorale sia la scarsa partecipazione popolare a una consultazione che dovrà decidere se il presidente in carica dal 1982 Paul Biya - già uno dei più 'longevi' capi di Stato africani - resterà al potere per altri sette anni. I ventimila seggi sparsi in tutto il Paese per consentire ai votanti di scegliere il nuovo presidente tra i 13 candidati in lizza sarebbero stati disertati finora dalla maggior parte dei 4 milioni di aventi diritto, che hanno preferito restare a casa e approfittare della giornata festiva dichiarata per favorire le operazioni di voto. Intanto i partiti dell'opposizione hanno già cominciato a parlare di brogli, denunciando l'assenza di molti votanti nelle liste elettorali, soprattutto in quelle zone considerate roccaforti dei movimenti anti-Biya. L'attuale presidente è comunque considerato, per l'ennesima volta, il grande favorito di queste elezioni, grazie soprattutto alle nuove divisioni sorte in seno all'opposizione. Organizzazioni per i diritti umani denunciano da tempo le limitazioni alle libertà civili del "regime" di Biya.

ALFA DI ARESE: LICENZIATI 494 OPERAI (audio) La Fiat ha comunicato ai sindacati il licenziamento di 494 lavoratori in cassa integrazione dell'Alfa di Arese. Lo ha annunciato Corrado Delle Donne dello Slai Cobas, il quale ha spiegato che l'azienda ha convocato oggi alle 15.30 tutti i delegati sindacali per comunicare la richiesta della procedura di mobilita' per i 494 lavoratori'.

ROMA: SCONTRI DAVANTI P. CHIGI

Sarebbero 5 o 6 i lavoratori della ditta Xfin di Marcianise (AV) di componenti elettronici, feriti dalla polizia oggi davani a palazzo Chigi, verso le 12.00. Secondo la versione della Questura, i manifestanti avrebbero cercato di sfondare i cordoni di poliziotti e carabinieri in via dei Bergamaschi: a questo punto scattava la carica contro i lavoratori, i quali avrebbero lanciato alcuni petardi. Diversa la versione dei manifestanti: non ci aspettavamo la carica, hanno detto, i petardi sono scoppiati quando la polizia ci ha caricato. L'Xfin produce piastre elettroniche per le aziende Merloni, Marelli e Marconi. Una delegazione sindacale ha ottenuto l'impegno del governo per una riunione con i vertici aziendali il 13 ottobre.

INDYMEDIA : il giudice parlerà il 14 In merito all'ipotesi che il sequestro dei server di indymedia sia avvenuto a seguito di una richesta partita dalla procura di bologna relativa alle indagini sulla federazione anarchica informale, la pm Marina Plazzi ha dichiarato che verranno dati chiarimenti su questa ipotesi giovedì 14 ottobre. La giudice svizzera ha dichiarato alla stampa che avrà dichiarazioni da fare soltanto domani, martedì 12, dopo un silenzio del tutto inusuale per la svizzera durato ben cinque giorni. A Napoli, sono invitate tutte le realta' che "usano e fanno" indymedia, ad un'assemblea per discutere di eventuali mobilitazioni per difendere la liberta' di informazione mercoledi' 13 ott presso il Lab. Occ. SKA

BENZINA & GASOLIO : NUOVI MASSIMI DEI PREZZI Ancora nuovi record per i prezzi dei carburanti con la benzina che sfiora ormai, in alcuni distributori italiani, quota 1,19 euro ed il gasolio vicinissimo agli 1,02 euro. Shell ha portato infatti il prezzo di vendita consigliato ai propri gestori sulla rete stradale a quota 1,189 euro al litro ed il gasolio a 1,019 euro.

G.R. 9,30

PALESTINA

RAID AEREO JEBALIYA, Sono due i palestinesi uccisi nel raid aereo di ieri sera nel campo profughi di Jebaliya, nella striscia di Gaza. Lo scrive il sito internet di Haaretz. Una delle due vittime è un ventenne militante delle Brigate dei martiri di al Aqsa.. Altre 23 persone sono rimaste ferite. Un velivolo israeliano ha sparato un missile contro un gruppo di armati. Secondo i militari israeliani, i palestinesi colpiti stavano preparando una bomba. Dal 29 settembre è in corso un'offensiva dello Stato israelina con la scusa di fermare i lanci di razzi Qassam contro le città israeliane di confine, in realtà l'operazione tende alla realizzazione di zone cuscinetto ottenute attraverso la demolizione di case palestinesi. Oltre 100 persone sono state uccise finora.

CILE

Almeno 35mila persone furono torturate in Cile durante il regime di Augusto Pinochet (1973-1990), secondo le anticipazioni dei risultati di un'indagine ufficiale, apparsi sul quotidiano La Nacion. Il rapporto, commissionato dal presidente Ricardo Lagos, smentisce la versione di Pinochet e degli alti gradi militari secondo i quali le torture furono frutto di eccessi da parte dei gradi inferiori. Secondo la commissione che ha preparato il rapporto, guidata dal vescovo Sergio Valech, la tortura era una politica approvata dallo stato e veniva praticata in 1200 centri segreti distribuiti nel Paese. Il giornale riferisce anche di terribili particolari, come la tortura dei figli piccoli per far parlare le madri. Negli anni scorsi era stato stabilito che durante la dittatura di Pinochet erano state uccise 3mila persone.

IL QUOTIDIANO INGLESE THE GUARDIAN

mette oggi in primo piano lo sconcerto degli scienziati davanti al drastico aumento dell'anidride carbonica nell'atmosfera per il secondo anno consecutivo: "Timore per il clima di fronte all'aumento dei livelli di anidride carbonica". Nel Regno Unito oggi "Blair affronta un duro interrogatorio sull'Iraq davanti al Parlamento", dopo la pubblicazione dell'ultimo rapporto Usa sulle armi non convenzionali di Saddam Hussein e l'esecuzione di Kenneth Bigley.

CECENIA-INGUSCEZIA

Le forze russe hanno ucciso in Inguscezia tre combattenti indipendentisti ceceni, appartenenti a un gruppo che agisce agli ordini del 'signore della guerra' Shamil Basaiev. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno inguscio. I tre sono caduti nel corso di un'operazione speciale condotta in serata a Nazran, capitale dell'Inguscenzia, Repubblica autonoma russa confinante con la Cecenia.

SOMALIA

YUSUF ELETTO PRESIDENTE A NAIROBI - All'annuncio del risultato, Yusuf, 69 anni di eta', ex colonnello dell'esercito, si e' alzato in piedi accanto alla bandiera somala e ha detto: "Sono pronto a sostenere il nuovo governo in qualsiasi veste auguro al nuovo governo, capeggiato da Abdullahi Yusuf Ahmed, di riportare la pace e la prosperita' in Somalia. Nel primo discorso che ha pronunciato da presidente, Yusuf ha chiesto aiuto alla comunita' internazionale:

IRAQ

MILIZIA SADR ATTENDE ORDINI PER CONSEGNARE LE ARMI SECONDO GLI ACCORDI FATTI A BAGHDAD SABATO SCORSO - La milizia sciita di Sadr City a Baghdad ha raccolto le armi e aspetta ordini per consegnarle alla polizia irachena. Lo ha detto stamane una fonte della milizia. Stiamo aspettando la parola finale per consegnare le armi raccolte, ha dichiarato la fonte. Secondo gli accordi stipulati sabato tra autorita' e il leader Moqtada Sadr i punti di consegna per le armi pesanti sono tre, l'edificio del Consiglio comunale e due stazioni di polizia. I miliziani di sadr hanno precisato che vi sono cinque giorni di tempo per le operazioni di disarmo.

GR ORE 13,00

MO:

Un palestinese e' stato ucciso e altri sei feriti questa mattina durante una incursione dell' esercito israeliano nella localita' di Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza: lo hanno indicato fonti palestinesi locali. Maher Khamach e' stato ucciso negli scontri provocati dall'ingresso di una unita' militare a Deir al Balah. Sale cosi' a 111 il bilancio dei morti palestinesi, stando a fonti palestinesi, dall'inizio dell'operazione 'Giorni di Pentimento' avviata su larga scala il 29 settembre scorso all'esercito israeliano a Gaza per impedire il lancio di razzi Qassam sui centri abitati del sud del paese.

  • Il primo ministro israeliano Ariel Sharon non intende porre fine all'operazione "Giorni di Penitenza", nonostante il parere contrario dei vertici dell'Esercito che suggeriscono invece di ritirare i soldati israeliani dalla Striscia di Gaza. L'operazione quindi continuerà, annuncia Haaretz online. Iniziata dieci giorni fa e volta ad impedire ai militanti di Hamas di lanciare missili verso gli insediamenti israeliani, "Giorni della penitenza" ha già provocato la morte di 114 palestinesi, di cui 39 civili e un ventina sotto i 16 anni. L'esercito israeliano ritiene che l'operazione, concentrata soprattutto contro il campo profughi di Jebaliya, nel nord della Striscia, abbia già raggiunto il suo obiettivo. E suggerisce un ritiro dei soldati israeliani

IRAN

Tre agenti delle forze di sicurezza iraniane sono stati uccisi e altri tre feriti nell'assalto a una caserma di polizia lanciato da un gruppo armato nella provincia occidentale iraniana dell'Azerbaigian. Lo scrive oggi il quotidiano 'Etemad' di Teheran, citando l'agenzia Bastab. L'attacco, secondo quanto riferito da fonti di polizia, e' stato condotto ieri mattina nella citta' di Miandoab da tre banditi, che sono rimasti anch'essi uccisi. L'azione e' stata compiuta durante la cerimonia dell'alzabandiera. Tra i poliziotti uccisi vi e' anche il comandante della caserma, maggiore Mohammad Ali Razmju. Sempre secondo quanto riferito dalla polizia, gli assalitori apparterrebbero a un gruppo chiamato 'Ali Allahi', ma non e' chiaro quali siano i loro obiettivi. Un altro attacco era avvenuto qualche settimana fa contro una pattuglia di polizia in una strada di un'altra localita' vicina, Uchtapeh. Qui un poliziotto era rimasto ucciso mentre altri due colleghi erano stati feriti.

IRAQ

I miliziani dell'esercito al Mahdi, fedele al leader radicale sciita Muqtada al Sadr, hanno iniziato oggi a consegnare le armi nelle stazioni di polizia di Sadr City, quartiere sciita di Baghdad. I termini dell'accordo raggiunto da al Sadr con il governo iracheno prevedono che i miliziani consegnino entro cinque giorni, a partire da oggi, le armi pesanti e quelle non di difesa personale; da parte sua, il governo si è impegnato a liberare i miliziani detenuti nelle carceri irachene e a far sospendere le operazioni militari e i bombardamenti Usa su Sadr City. Le operazioni di consegna avvengono sotto strette misure di sicurezza: checkpoint sono stati eretti lungo la strada che porta alla stazione di polizia al Nasr, memtre i membri della Guardia nazionale irachena sono in posizione sui tetti circostanti. Il maggiore di polizia Kadhim Salman ha riferito che i miliziani hanno già consegnato mitragliatrici, dinamite, mine e altri tipi di esplosivi. All'esterno della stazione di polizia di Habibiya, un pickup ha scaricato circa 20 lanciagranate e una dozzina di proiettili di mortaio, stando a quanto trasmesso dall'Associate Press Television News. I soldati Usa controllano le operazioni da una certa distanza. All'Associated Press Television News, il vice presidente iracheno Ibrahim al Jaafari ha salutato l'accordo tra il governo e al Sadr come una "iniziativa positiva", auspicando che altre enclave ribelli possano seguire tale esempio. L'esecutivo del premier iracheno Ayad Allawi si è impegnato a investire più di 500 milioni di dollari nella ricostruzione del quartiere, uno dei più poveri della città, teatro nelle ultime settimane di pesanti combattimenti con le truppe Usa. Sim

AFGHANISTAN: ASIFI, BROGLI PROVATI MA LA PARTITA E' CHIUSA

CORSICA/ AJACCIO, TRE FERITI NELL'ATTENTATO A EDIFICIO PUBBLICO

Tre persone sono rimaste leggermente ferite ieri sera nell'attentato dinamitardo che ha colpito l'edificio dell'ispezione accademica della Corsica del Sud ad Ajaccio. Secondo la polizia, le tre persone sono il guardiano, la moglie e la figlia di dodici anni. Colpiti da frammenti di vetro, sono stati ricoverati in ospedale ad Ajaccio, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. L'attentato, perpetrato con una bomba di media potenza secondo la polizia, è avvenuto alle 22.40. La deflagrazione, davanti all'ingresso dell'edifficio, ha causato gravi danni materiali all'edificio e ad abitazioni vicine, i cui vetri sono andati in frantumi. Non è stata formulata alcuna rivendicazione. L'attentato è avvenuto all'indomani di una manifestazione nazionalista che si è conclusa con incidenti tra manifestanti e poliziotti ad Ajaccio, al termine della quale quattro giovani sono stati arrestati. Durante gli incidenti, i militanti nazionalisti hanno lanciato sassi e molotov contro i poliziotti che hanno risposto con i lacrimogeni.

LITUANIA: IN TESTA IL PARTITO LABURISTA

Il partito Laburista si è piazzato in testa alle elezioni in Lituania, con il 28,6% dei voti mentre la coalizione di governo uscente socialdemocratico-liberale è crollata dal 20,7% rispetto al 50% ottenuto alle precedenti elezioni del 2000. Quattro altri partiti hanno ottenuto fra il sette e il 15%. Lo hanno reso noto le autorità elettorali lituane. L'affluenza alle urne è stata di poco inferiore al 50%, in calo rispetto al 59% del 2000. La frammentazione del voto rendera' necessario il ballottaggio in 66 dei 77 distretti elettorali il prossimo 24 ottobre e solo dopo potranno essere avviati negoziati per la formazione di una nuova coalizione: Il partito laburista, che aveva ottenuto il 30% alle elezioni europee di giugno, è stato fondato nel 2003 dal milionario 45enne Victor Uspaskich, di origine russa, sostenitore di un riavvicinamento all'Occidente.

KUWAIT

Il Kuwait ha deciso di donare un milione di dollari sotto forma di assistenza umanitaria al popolo palestinese. Lo riferisce l'agenzia kuwaitiana Kuna ricevuta a Roma. Al termine di una riunione del Consiglio dei ministri e' stato diffuso un comunicato nel quale e' rinnovato l'appello del Kuwait alla comunita' internazionale per compiere ogni sforzo possibile per portare fine alla tragica situazione nei territori palestinesi. Nel comunicato e' inoltre scritto che il dono rispecchia la solidarieta' del popolo del Kuwait con quello palestinese di fronte agli atti criminali, di distruzione e di sabotaggio delle autorita' israeliane nella striscia di Gaza.

FIAT ARESE/ LAVORATORI AL POLITECNICO,PROTESTA CONTRO MONTEZEMOLO

Tre persone sono rimaste leggermente ferite ieri sera nell'attentato dinamitardo che ha colpito l'edificio dell'ispezione accademica della Corsica del Sud ad Ajaccio. Secondo la polizia, le tre persone sono il guardiano, la moglie e la figlia di dodici anni. Colpiti da frammenti di vetro, sono stati ricoverati in ospedale ad Ajaccio, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. L'attentato, perpetrato con una bomba di media potenza secondo la polizia, è avvenuto alle 22.40. La deflagrazione, davanti all'ingresso dell'edifficio, ha causato gravi danni materiali all'edificio e ad abitazioni vicine, i cui vetri sono andati in frantumi. Non è stata formulata alcuna rivendicazione. L'attentato è avvenuto all'indomani di una manifestazione nazionalista che si è conclusa con incidenti tra manifestanti e poliziotti ad Ajaccio, al termine della quale quattro giovani sono stati arrestati. Durante gli incidenti, i militanti nazionalisti hanno lanciato sassi e molotov contro i poliziotti che hanno risposto con i lacrimogeni.

FRANCIA

Archeologi e storici francesi dell'eta antica contro Asterix. L'accusa e' precisa: i celebri album di fumetti mistificano la vera storia dei Galli. Capelli biondi e lunghi baffi, cinghiali arrostiti e villaggi di irriducibili: gli esperti contestano i cliches diffusi dalla popolare serie di disegni, perche' presentano un popolo antico assai lontano dalla verita'. A farsi portavoce della necessita' di ristabilire la verita' in sede archeologica e storica e' il professor Christian Goudineau, professore del College de France, autore di un pamphlet di prossima pubblicazione. Contrariamente a Obelix e Asterix, i popolari personaggi creati a Rene' Goscinny e Albert Uderzo, i Galli non mangiavano i cinghiali. Erano un popolo di allevatori, che mangiavano piuttosto i maiali, precisa Goudineau. Altrettanto falsa e' l'idea che i Galli vivessero in piccoli villaggi di irriducibili. La verita' e' un'altra: il fiero popolo che combatte' contro gli invasori romani, viveva in grandi agglomerati fortificati, che si potevano estendere anche per centinaia di ettari. Neanche la rappresentazione dei Galli sempre con i baffi e' corrispondente al vero: le testimonianze archeologiche dimostrano che questa usanza presso la popolazione maschile fu, in alcune epoche, assai rara.

gror041011 (last edited 2008-06-26 09:55:16 by anonymous)