ORE 13,00

M.O.: PER LA PRIMA VOLTA, HAMAS RICONOSCE CONFINI 1967

Il Movimento Islamico Hamas ha redatto e distribuito un documento interno in cui l'organizzazione, per la prima volta e in forma inequivocabile, riconosce le frontiere del 1967 e adotta le linee guida di Fatah, il movimento nazionalista del presidente dell'Anp, Abu Mazen (Mahmoud Abbas). Il documento, di cui da' conto il quotidiano israeliano 'Haaretz' nel suo sito on-line, e' la combinazione di materiale elaborato negli ultimi due anni; ma ha subito una serie di rimaneggiamenti negli ultimi giorni, subito dopo l'incontro tra Abu Mazen e i leader di Hamas, Mahmoud al-Zahar, Ismail Haniya e Said al-Siam. Hamas esorta a una leadership congiunta con Fatah "in un compromesso per porre fine all'occupazione e stabilire uno Stato indipendente e completamente sovrano, la cui capitale sia Gerusalemme". Finora la principale organizzazione islamica palestinese aveva sempre parlato di un cessate-il fuoco ('Hudna') di lungo termine, ma non aveva mai riconosciuto i principi politici del movimento Fatah. Il docuemnto enfatizza "la legittimita' della lotta armata e politica e tutti i mezzi della 'Jihad' che il popolo palestinese ha utilizzato e utilizza per conquistare la liberta' e l'indipendenza; e condanna l'occupazione in tutte le sue forme in Palestina, Iraq, Afghanistan e in qualunque altro centimetro occupato da truppe straniere". Il documento pero' contiene anche un passaggio in cui si esorta a migliorare le relazioni con il mondo in generale e con l'Occidente in particolare "su una base morale e principi politici che preservino i diritti del nostro popolo e garantiscano la fine delle aggressioni". Secondo il quotidiano, che cita fonti vicine all'Anp, il documento e' il risultato delle forti pressioni esercitate da Abu Mazen sui leader di Hamas, nel corso della riunione in cui il presidente palestinese ha anche reso nota la sua intenzione di dispiegare gli agenti palestinesi a nord della Striscia di Gaza per impedire attentati contro Israele.

E' cresciuto il numero dei coloni ebrei nella striscia di Gaza malgrado la politica enunciata un anno fa dal premier Ariel Sharon relativa alla necessita' di un ritiro unilaterale e totale di Israele da quella zona. Tale sgombero dovrebbe inziare fra cinque mesi. Eran Sternberg, il portavoce dei coloni di Gaza, ha reso noto oggi che nel 2004 il numero degli israeliani residenti nella Striscia e' cresciuto dell'11 per cento: in questo lasso di tempo la popolazione e' passata da 7820 a 8693, ha precisato. Nei tre anni precedenti (2000-2003) la popolazione era cresciuta complessivamente del 10 per cento.

IRAQ

Sale il bilancio delle vittime dell'autobomba esplosa all'esterno di una moschea sciita a Baghdad: sono 14 i morti e una quarantina i feriti, secondo fonti ospedaliere. L'autobomba è esplosa davanti alla Moschea Al Taf, in un quartiere sud-occidentale di Baghdad, quando i fedeli stavano lasciando la moschea dopo aver celebrato una delle principali festività musulmane, "Eid ul-Adha", la Festa del Sacrificio, che coincide con i giorni del pellegrinaggio alla Mecca. Numerosi automezzi parcheggiati nei pressi dell'autobomba hanno preso fuoco. Sul luogo dell'attentato sono immediatamente arrivati uomini della polizia irachena e dell'esercito americano. Si tratta del secondo attacco contro una moschea sciita a Baghdad nel corso di questa settimana. Mercoledì scorso una serie di ordigni è esplosa davanti a un'altra moschea sciita, poco prima della preghiera di mezzogiorno, senza provocare vittime. Gli attacchi contro la comunità sciita sono aumentati in numero ed intensità con l'avvicinarsi della data delle elezioni, il prossimo 30 gennaio. Gli sciiti sono favorevoli al voto, mentre la minoranza sunnita vuole boicottare le elezioni. Ieri, in un messaggio audio diffuso su internet, il leader di Al Qaida in Iraq, Abu Musab al Zarqawi, ha denunciato gli sciiti iracheni per aver preso posizione a fianco delle truppe di occupazione americane. Al Zarqawi ha attaccato direttamente la massima autorità religiosa sciita, il Grand Ayatollah Ali al Sistani, accusandolo di avere delle responsabilità nell'offensiva americana contro la roccaforte sunnita di Fallujah Un gruppo di uomini armati ha assaltato una stazione di polizia irachena a nord di Baghdad e l'ha fatta esplodere. Lo hanno riferito le forze dell'ordine locali, che hanno precisato che nessuno è rimasto ferito nell'attacco. I miliziani hanno fatto irruzione nella centrale, che in quel momento era praticamente vuota per la festività musulmana dell'Eid al Adha, e hanno sistemato esplosivi al suo interno. La successiva esplosione, ha comunicato il capitano di polizia Abdullah al Hiti, ha distrutto la stazione di Hit, circa 165 chilometri a nordovest di Baghdad. Un soldato americano è stato ucciso e un altro ferito durante un raid compiuto alle prime ore di stamane contro presunti insorti a Duluiya, 100 chilometri a nord di Baghdad. Lo ha reso noto l'esercito statunitense. Alla data di giovedì 21 gennaio è di almeno 1.368 il numero delle vittime americane dall'inizio delle operazioni militari in Iraq nel marzo 2003, secondo i conteggi dell'Associated Press, che comprendono tre dipendenti civili dell'esercito. Fra le vittime, almeno 1.073 sono morte in seguito ad azioni ostili.

SPAGNA: ETA; DA MESI CONTATTI GOVERNO PER NEGOZIATO, STAMPA

ALITALIA: SULT ATTACCA SU LIVELLI SICUREZZA

Trasporto aereo: la crisi di Delta e Continental

Continua la crisi del trasporto aereo statunitense. Delta, terza compagnia del paese per traffico, ha registrato perdite per 2,2 miliardi di dollari nel quarto trimestre. Continental, quinto operatore nazionale, che l'anno scorso aveva un attivo di 46 milioni di dollari, e' sotto di 206 milioni di dollari. Per entrambe, sottolinea il Wall Street Journal, la ripresa si preannuncia difficile, a causa dell'elevato prezzo del petrolio e della forte competizione sulle tariffe. La contrazione delle spese, escluse quelle del carburante, appare ancora insufficiente: Delta, ad esempio, pur avendo ridotto del 32 per cento le retribuzioni dei piloti, ha annunciato che i suoi costi complessivi scenderanno solo del 9-10 per cento nel 2005. Continental, che ha gia' programmato un abbattimento dei costi di 1,1 miliardi di dollari, intende tagliare ulteriori 500 milioni di dollari, soprattutto su salari e benefici sociali: sono in corso, infatti, trattative sindacali con le rappresentanze di piloti, assistenti di volo e meccanici, per le quali e' stata fissata la scadenza del 28 febbraio.

FIAT/ TERMINI, RIMOSSA OCCUPAZIONE STABILIMENTO AZIENDA INDOTTO

Martedì saranno pagati lo stipendio di dicembre e la tredicesima mensilità. Ad annunciarlo ieri, nella tarda serata, è stata la Camera del Lavoro di Palermo agli operai della Valdostana Plastici, l'azienda dell'indotto Fiat a Termini, così, immediatamente, è cessata la forma di protesta attuata dai dipendenti con l'occupazione dello stabilimento. Gli operai sono tornati a lavoro, ed hanno iniziato con il turno notturno, per riprendere la produzione delle imbottiture dei sedili da fornire alla Fiat di Termini Imerese e Melfi.

ORE 9,30

IRAQ

Sale il bilancio delle vittime dell'autobomba esplosa all'esterno di una moschea sciita a Baghdad: sono 13 i morti e una quarantina i feriti. Lo riferiscono fonti ospedaliere- L'autobomba è esplosa davanti alla Moschea Al Taf, in un quartiere sud-occidentale di Baghdad, quando i fedeli stavano lasciando la moschea dopo aver celebrato una delle principali festività musulmane, "Eid ul-Adha", la Festa del Sacrificio, che coincide con i giorni del pellegrinaggio alla Mecca. Numerosi automezzi parcheggiati nei pressi dell'autobomba hanno preso fuoco. Sul luogo dell'attentato sono immediatamente arrivati uomini della polizia irachena e dell'esercito americano. Si tratta del secondo attacco contro una moschea sciita a Baghdad nel corso di questa settimana. Mercoledì scorso una serie di ordigni è esplosa davanti a un'altra moschea sciita, poco prima della preghiera di mezzogiorno, senza provocare vittime. Gli attacchi contro la comunità sciita sono aumentati in numero ed intensità con l'avvicinarsi della data delle elezioni, il prossimo 30 gennaio. Gli sciiti sono favorevoli al voto, mentre la minoranza sunnita vuole boicottare le elezioni. Un soldato americano è stato ucciso e un altro è rimasto ferito nel corso di un'offensiva nei pressi di Dhuluiya, a nord di Baghdad. Lo ha reso noto l'esercito americano. "Un soldato della Prima divisione fanteria è stato ucciso e un altro ferito in un'operazione vicino a Dhuluiya, verso la mezzanotte di ieri".

Un civile americano che lavorava in Iraq e che venne ucciso in un agguato l'8 dicembre, poco dopo avere lasciato una base militare irachena a nord di Baghdad, aveva da poco accusato funzionari del ministero della difesa iracheno di corruzione. E' quanto risulta da documenti cui ha avuto accesso il Los Angeles Times, che attribuisce le sue informazioni anche a fonti anonime dell'Amministrazione statunitense. L'uccisione di Dale Stoffel, 43 anni, assassinato insieme a un suo collega, Joseph Wemple, 49 anni, era stata inizialmente attribuita a insorti sunniti o a terroristi. Ma le circostanze ora emerse hanno fatto prendere alle indagini una piega diversa. L'Fbi conduce l'inchiesta per accertare se Stoffel, che era originario della Pennsylvania e s'occupava della vendita d'armi, non sia stato vittima di una vendetta per la denuncia.

BOLIVIA: PROTESTE, MOZIONE DI CENSURA PER QUATTRO MINISTRI

Il presidente boliviano Carlos Mesa ha subito ieri un duro colpo politico per la decisione del Parlamento di approvare una mozione di censura contro quattro suoi ministri e per l'acutizzarsi della protesta a Santa Cruz, principale polo industriale del paese, causata dal recente decreto che ha aumentato il prezzo del carburante. Ieri pomeriggio il Comitato civico Pro Santa Cruz ha respinto senza mezzi termini la decisione del Capo dello stato di ridurre del 6% il prezzo del diesel, approvando invece il proseguimento delle manifestazioni e dello sciopero della fame cominciato giovedi' scorso. Secondo fonti giornalistiche, il governo avrebbe ormai perso il controllo di Santa Cruz dove ieri sera si e' svolta una delle manifestazioni piu' importanti degli ultimi anni, con 15.000 persone che hanno sfilato per chiedere le dimissioni del prefetto, di nomina presidenziale. La riduzione del prezzo del carburante non ha impedito neppure l'approvazione da parte del Parlamento di una mozione di censura contro quattro ministri - che prevede le loro dimissioni in assenza di una conferma esplicita da parte del Capo dello stato - e che ha toccato i titolari del ministero degli Idrocarburi (Guillermo Torres), dello Sviluppo economico (Horst Grebe), delle Finanze (Luis Jemio) e della Presidenza (Jose' Galindo).

M.O./ GAZA, INIZIATA OPERAZIONE FORZE DI SICUREZZA PALESTINESI

E' iniziato il dispiegamento delle forze di sicurezza palestinesi nel nord della Striscia di Gaza, con l'obiettivo di interrompere gli attacchi dei gruppi armati con razzi Qassam contro obiettivi israeliani, e scongiurare un'offensiva militare su larga scala da parte di Tsahal. Un gruppo di poliziotti ha preso posizione nelle prime ore di stamattina dal lato palestinese del valico di Erez, dove un anno fa un attentato kamikaze è costato la vita a quattro israeliani. Centinaia di agenti palestinesi saranno coinvolti nelle manovre odierne, che rappresentano il primo risultato della rinnovata cooperazione fra la dirigenza dell'Anp e il governo di Ariel Sharon per riavviare il colloqui di pace.

gror050121 (last edited 2008-06-26 09:56:08 by anonymous)