ORE 9,30
IRAQ
Sale il bilancio delle vittime dell'autobomba esplosa all'esterno di una moschea sciita a Baghdad: sono 13 i morti e una quarantina i feriti. Lo riferiscono fonti ospedaliere- L'autobomba è esplosa davanti alla Moschea Al Taf, in un quartiere sud-occidentale di Baghdad, quando i fedeli stavano lasciando la moschea dopo aver celebrato una delle principali festività musulmane, "Eid ul-Adha", la Festa del Sacrificio, che coincide con i giorni del pellegrinaggio alla Mecca. Numerosi automezzi parcheggiati nei pressi dell'autobomba hanno preso fuoco. Sul luogo dell'attentato sono immediatamente arrivati uomini della polizia irachena e dell'esercito americano. Si tratta del secondo attacco contro una moschea sciita a Baghdad nel corso di questa settimana. Mercoledì scorso una serie di ordigni è esplosa davanti a un'altra moschea sciita, poco prima della preghiera di mezzogiorno, senza provocare vittime. Gli attacchi contro la comunità sciita sono aumentati in numero ed intensità con l'avvicinarsi della data delle elezioni, il prossimo 30 gennaio. Gli sciiti sono favorevoli al voto, mentre la minoranza sunnita vuole boicottare le elezioni. Un soldato americano è stato ucciso e un altro è rimasto ferito nel corso di un'offensiva nei pressi di Dhuluiya, a nord di Baghdad. Lo ha reso noto l'esercito americano. "Un soldato della Prima divisione fanteria è stato ucciso e un altro ferito in un'operazione vicino a Dhuluiya, verso la mezzanotte di ieri".
Un civile americano che lavorava in Iraq e che venne ucciso in un agguato l'8 dicembre, poco dopo avere lasciato una base militare irachena a nord di Baghdad, aveva da poco accusato funzionari del ministero della difesa iracheno di corruzione. E' quanto risulta da documenti cui ha avuto accesso il Los Angeles Times, che attribuisce le sue informazioni anche a fonti anonime dell'Amministrazione statunitense. L'uccisione di Dale Stoffel, 43 anni, assassinato insieme a un suo collega, Joseph Wemple, 49 anni, era stata inizialmente attribuita a insorti sunniti o a terroristi. Ma le circostanze ora emerse hanno fatto prendere alle indagini una piega diversa. L'Fbi conduce l'inchiesta per accertare se Stoffel, che era originario della Pennsylvania e s'occupava della vendita d'armi, non sia stato vittima di una vendetta per la denuncia.
BOLIVIA: PROTESTE, MOZIONE DI CENSURA PER QUATTRO MINISTRI
Il presidente boliviano Carlos Mesa ha subito ieri un duro colpo politico per la decisione del Parlamento di approvare una mozione di censura contro quattro suoi ministri e per l'acutizzarsi della protesta a Santa Cruz, principale polo industriale del paese, causata dal recente decreto che ha aumentato il prezzo del carburante. Ieri pomeriggio il Comitato civico Pro Santa Cruz ha respinto senza mezzi termini la decisione del Capo dello stato di ridurre del 6% il prezzo del diesel, approvando invece il proseguimento delle manifestazioni e dello sciopero della fame cominciato giovedi' scorso. Secondo fonti giornalistiche, il governo avrebbe ormai perso il controllo di Santa Cruz dove ieri sera si e' svolta una delle manifestazioni piu' importanti degli ultimi anni, con 15.000 persone che hanno sfilato per chiedere le dimissioni del prefetto, di nomina presidenziale. La riduzione del prezzo del carburante non ha impedito neppure l'approvazione da parte del Parlamento di una mozione di censura contro quattro ministri - che prevede le loro dimissioni in assenza di una conferma esplicita da parte del Capo dello stato - e che ha toccato i titolari del ministero degli Idrocarburi (Guillermo Torres), dello Sviluppo economico (Horst Grebe), delle Finanze (Luis Jemio) e della Presidenza (Jose' Galindo).
M.O./ GAZA, INIZIATA OPERAZIONE FORZE DI SICUREZZA PALESTINESI
E' iniziato il dispiegamento delle forze di sicurezza palestinesi nel nord della Striscia di Gaza, con l'obiettivo di interrompere gli attacchi dei gruppi armati con razzi Qassam contro obiettivi israeliani, e scongiurare un'offensiva militare su larga scala da parte di Tsahal. Un gruppo di poliziotti ha preso posizione nelle prime ore di stamattina dal lato palestinese del valico di Erez, dove un anno fa un attentato kamikaze è costato la vita a quattro israeliani. Centinaia di agenti palestinesi saranno coinvolti nelle manovre odierne, che rappresentano il primo risultato della rinnovata cooperazione fra la dirigenza dell'Anp e il governo di Ariel Sharon per riavviare il colloqui di pace.