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===GR 19.30===

‘’Autobomba al palazzo dei Congressi che ospitava una fiera I separatisti baschi hanno avvertito la polizia’’ I separatisti baschi hanno fatto esplodere un'autobomba di media potenza al centro dei Congressi di Madrid poche ore prima che re Juan Carlos inaugurasse, insieme al presidente messicano Vicente Fox, la Fiera dell'Arte Contemporanea (Arco). Trentanove persone, ferite lievemente, sono state ricoverate in tre ospedali della capitale. Immediata la reazione del premier Zapatero, che si trova in visita a Varsavia: "Non c'è posto nella società per i terroristi. L'avvenire del Paese Basco sarà costruito malgrado loro e contro di loro". Mentre l'alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea Javier Solana lancia l'appello alla comunità internazionale per unirsi "in questa lotta contro il terrorismo".

L'autobomba, che conteneva oltre 20 chilogrammi di esplosivo, era stata posta davanti all'edifico 'Bull' che si trova a pochi metri dall'Ifema dove deve essere inaugurata nel pomeriggio con grande pompa l'Arco. Eta aveva avvertito poco più di una mezzora prima il quotidiano basco 'Gara', che a sua volta aveva informato le forze dell'ordine, secondo un copione standard.

L'attentato avviene mentre è in corso a Madrid un processo, che riprenderà venerdì, contro diversi giovani baschi accusati di violenze di piazza in appoggio all'Eta, la cosiddetta 'kale borroka', e che rischiano pene definite "assurde", cioè fino a 111 anni di carcere, dal partito indipendentista fuorilegge Batasuna. L'esplosione è peraltro coincisa con l'arresto di almeno 14 persone nelle province basche, in Navarra e nelle regioni di Valencia e Cadice nel corso della più importante operazione contro l'Eta degli ultimi mesi.

L'Eta ha continuato a fare esplodere bombe di piccolo e medio potenziale negli ultimi mesi che hanno fatto solo feriti leggeri e che sono considerate semplici avvertimenti della sua capacità di colpire malgrado i pesanti insuccessi subiti negli ultimi mesi in particolare con l'arresto del suo vertice politico in Francia. Contemporaneamente l'Eta ha fatto offerte di dialogo a Zapatero che le ha però respinte chiedendo prima la deposizione delle armi. Il governo ha peraltro bocciato l'ipotesi di far partecipare alle prossime elezioni basche di aprile Batasuna, come chiesto anche dal Partito nazionale basco (Pvn) del premier basco Juan Jose Ibarretxe.

Armnaldo Otegi, leader di Batasuna, posto fuorilegge dal governo di Josè Maria Aznar perchè considerato ala politica dell'Eta, ha affermato che tale posizione di Madrid significa che "non vogliono una soluzione". Oggi il quotidiano 'Abc' scrive in prima, citando fonti dei servizi segreti francesi che avrebbero sondato in carcere l'ex capo politico Mikel Antza, che l'Eta sarebbe pronta ad abbandonare le armi in cambio della liberazione di gran parte dei suoi oltre 700 detenuti. ‘’Nuova ondata di arresti nel Paese Basco: 14 persone detenute su ordine del giudice Garzon ‘’

OPERAZIONE POLIZIESCA La Polizia spagnola conferma che ha fermato 14 cittadini baschi La Polizia spagnola ha fermato questa mattina quattordici persone. Le identità sono state diffuse dalle agenzie di informazione citando fonti poliziesche, alcune di esse confermate da Askatasuna. Abitanti di Altsasu si sono concentrati per denunciare le detenzioni, nel momento in cui la Polizia spagnola portava Flores per perquisire il suo domicilio.

SAN SEBASTIAN -. Agenti della Polizia spagnola hanno praticato questa mattina quattordici detenzioni in differenti località basche, ed altre due a Valencia e Cadice. Askatasuna ha reso note le identità di cinque degli undici detenuti. Testimoni oculari delle detenzioni in Altsasu hanno segnalato a GARA che alcuni dei detenuti sono Xabier Flores, ex consigliere comunale per Ehi di Urdiain. All'opinione, Flores è stato arrestato in Iruñea e posteriormente trasferito ad Altsasu durante la perquisizione del suo domicilio. La Polizia spagnola ha diffuso più tardi una lista con l'identità degli arrestati. Tutti gli arrestati hanno età comprese tra i 25 ed i 47 anni, benché nella loro maggioranza siano giovani. Alcuni dei detenuti sono stati trasportati a Madrid. Le agenzie di stampa spagnole, citando fonti poliziesche, relazionano i detenuti con l'organizzazione armata ETA e, in concreto, citano la documentazione presumibilmente sequestrata ad Ibon Fernández Iradi. L'operazione poliziesca è stata ordinata dal giudice dell'Udienza Nazionale spagnola Baltasar Garzón. All'operazione che rimane aperta, hanno preso parte circa 200 poliziotti.

Proteste In Altsasu, nel momento in cui la Polizia portava Díez Aldama, varie persone, mascherate per il continuare delle celebrazioni del carnevale, hanno manifestato il loro appoggio all'arrestato e hanno insultato gli agenti. Si sono vissuti momenti di tensione quando uno dei poliziotti ha colpito una delle 100 persone che si sono concentrate sulla piazza. Una delle prime detenzioni si è prodotta sulle 00:00 nella piazza Santa Cecilia del quartiere di Arrosadia di Iruñea, mentre alla 1:45 si praticava la seconda detenzione nella capitale di Nafarroa, in concreto nella stradar strada Santesteban della Txantrea. Si sono effettuate numerose perquisizioni domiciliatari relazionate con gli arresti. D'altra parte, in Lekeitio, appena verificate le detenzioni alcuni abitanti sono usciti per strada per protestare contro l'operazione poliziesca. La località costiera celebrava ieri sera il carnevale, per cui c'erano numerose persone nel momento della detenzione per strada. Ertzainas e poliziotti spagnoli caricarono congiuntamente contro le persone che protestavano per gli arresti, verso le 2:30 dell'alba.

ARABIA SAUDITA: PRIMA VOLTA ALLE URNE, MA SOLO UOMINI SI RIACCENDE DIBATTITO SU DONNE BEIRUT, 9 FEB - Per la prima volta nella storia del regno, i sauditi vengono chiamati da domani alle urne. Si tratta di semplici elezioni municipali, dalle quali le donne restano escluse e che certamente non cambieranno l'assetto istituzionale del Paese, ma che comunque vengono salutate come un primo importante passo nella giusta direzione e che dimostrano come infine qualcosa sta cambiando.

IRAQ: SGRENA; NUOVO APPELLO UNIONE GIORNALISTI ARABI ANCHE SCRITTRICE AMICA DI GIULIANA SU SETTIMANALE Due nuovi appelli per la liberazione di Giuliana Sgrena sono apparsi oggi al Cairo, il primo da parte della scrittrice Farida El Nakash, nella sua rubrica settimanale pubblicata dal settimanale marxista 'Al Ahaly' ed uno dell' Unione dei giornalisti arabi. Nell' articolo, intitolato 'Liberate Giuliana', El Nakash ricorda di aver conosciuto Giuliana nel 1993, ad un convegno sull' immigrazione a Palermo e di aver poi avviato con lei una grande amicizia. E' una vera professionista ed una giornalista umanitaria - scrive l'egiziana - e non ha avuto paura di restare neppure a Falluja, durante il massacro, un mese e mezzo fa, per testimoniare la barbarie e per scrivere una serie di articoli sulle violazioni americane e sulle sofferenze del popolo di Falluja. Da parte sua l' Unione dei Giornalisti Arabi unisce l' appello per la liberazione di Giuliana Sgrena a quello per la collega francese Florence Aubenas e rileva che chi ha compiuto l' occupazione dell' Iraq si deve assumere ogni responsabilita' verso i giornalisti che lavorano sul campo. Nello stesso documento si condanna l' uccisione del giornalista iracheno Abd Al Hussein Khazaal, corrispondente della tv americana in lingua araba Al Hurra (Libera) a Bassora. La serie di rapimenti e uccisioni di giornalisti in Iraq aumenta e riflette lo stato di instabilita' provocata dall' occupazione.

IRAQ: ANKARA DENUNCIA IRREGOLARITA' ELEZIONI E CHIEDE NUOVE MISURE = FORZA REALE GRUPPI ETNICI NON SARA' RISPECCHIATA Il portavoce del ministero degli esteri turco, Namik Tan, ha denunciato irregolarita' nello svolgimento delle elezioni che si sono svolte in Iraq lo scorso 30 gennaio. Riteniamo che i risultati non riflettano la forza reale dei gruppi etnici ed e' ovvio che devono essere adottate nuove misure per stabilire propriamente la democrazia in Iraq, ha affermato Tan sottolineando che la questione della bassa affluenza alle urne di alcuni gruppi deve essere compensata rapidamente e in modo adeguato.

IRAQ

Un giornalista iracheno della televisione satellitare al Hurra è stato assassinato oggi a Bassora assieme al figlio di dieci anni. Lo riferisce la rete televisiva al Arabiya. L'uomo, Abdel Hussein Jazal, si trovava in macchina con il bambino quando sconosciuti hanno aperto il fuoco contro il veicolo con i loro fucili mitragliatori. La rete al Hurra è finanziata dagli Stati Uniti Diciotto miliziani del movimento sciita libanese Hezbollah sono stati arrestati in Iraq con l' accusa di attivita' terroristiche. Lo ha riferito oggi il ministero degli interni del governo provvisorio iracheno, Falah Al Naqib. Il ministro ha aggiunto che, tra i sospetti terroristi stranieri arrestati in Iraq, la maggioranza sono sudanesi ed egiziani. Gia' in passato, miliziani Hezbollah erano stati arrestati in Iraq, ma sempre in piccoli gruppi due-tre, mai in numero cosi' elevato. Un membro del Consiglio degli Ulema, sheikh Ali al Juburi, e' stato arrestato oggi a Baghdad. Lo hanno riferito fonti giornalistiche locali. Le fonti hanno precisato che sheikh Juburi e' stato arrestato stamani nella zona di Al Karkh, nel centro della capitale irachena. Le fonti non hanno tuttavia indicato i motivi dell'arresto del membro del Consiglio degli Ulema.

PALESTINA

RITIRO GAZA, - Attacco a sorpesa del ministro degli esteri israeliano Silvan Shalom (Likud) al premier Ariel Sharon. La scorsa notte, mentre il primo ministro era appena rientrato dal vertice di Sharm el-Sheikh (Egitto), Shalom si e' presentato in uno studio televisivo da dove ha annunciato che d'ora in poi si impegnera' per sottoporre il ritiro da Gaza - voluto da Sharon - ad un referendum popolare. Questa ipotesi viene da mesi respinta da Sharon, che la considera alla stregua di un espediente da parte della destra nazionalista per impedire il ritiro. Stamane si e' appreso che nel Likud e' gia partita una iniziativa volta a convocare il Comitato centrale per discutere l'idea del referendum. Secondo alcuni opinionisti, l'iniziativa di Shalom desta preoccupazione negli ambienti vicini a Sharon. Il ministro degli interni Ophir Pines (laburista), in un'intervista alla radio, ha espresso l'opinione che l'iniziativa di Shalom sia anche l'espressione di un suo malumore per non essere stato invitato ieri al vertice di Sharm el-Sheikh, dove erano presenti invece altri ministri degli esteri

ISRAELE LIBERERA' 500 PALESTINESI LA SETTIMANA PROSSIMA - La scelta dei nomi dei primi 500 prigionieri da rilasciare sara' discussa dal consiglio dei ministri di domenica prossima. "La commissione inter-ministeriale sui prigionieri si riunira' subito prima della prossima riunione settimanale del gabinetto, per discutere i 500 prigionieri che Israele si e' impegnato a rilasciare", dice un comunicato diffuso dall'ufficio del primo ministro Ariel Sharon. La commissione e' capeggiata dallo stesso Sharon, e ne fanno parte, fra gli altri, il vice-primo minisro Shimon Peres, il ministro degli esteri Silvan Shalom ed il ministro della difesa Shaul Mofaz.

UK, la frontiera è biometria Il Governo di Tony Blair sceglie la via americana. Obbligatori i dati dei passeggeri in arrivo nel paese, impronte digitali e database più dinamici. Attivate anche le postazioni per la scansione dell'iride.

Il titolare degli Interni, Charles Clarke, ha sostenuto che le nuove misure si rendono necessarie nell'ambito degli sforzi dell'amministrazione Blair per garantire un più alto livello di sicurezza ai cittadini britannici e, allo stesso tempo, controllare i flussi migratori. Il primo passo, infatti, riguarda proprio l'immigrazione: entro il 2008, tutti coloro che arriveranno su territorio britannico da paesi nei quali è richiesto un visto dovranno sottoporsi alla rilevazione delle impronte digitali.

Il database delle impronte diventerà così parte integrante del progetto e-borders, che dallo scorso dicembre in via sperimentale è impegnato a registrare, classificare e conservare i dati degli immigranti che si spostano attraverso le principali stazioni portuali ed aeroportuali. Questo apparato impone alle compagnie aeree, ad esempio, di trasmettere alle autorità di frontiera tutti i dati disponibili sui propri passeggeri affinché, prima del loro arrivo, la polizia britannica sia in grado di condurre analisi e cross-check dei dati stessi. Sebbene sarebbe considerata una sorpresa con questo sistema riuscire a individuare un criminale o un terrorista, si ritiene che le nuove tecnologie e procedure possano fungere da deterrente o siano almeno capaci di ostacolare gli spostamenti di chi non è "gradito" alle autorità britanniche.

Una maggiore sorveglianza sugli immigranti viene considerata essenziale dall'Home Office anche per differenziare le modalità di concessione dei permessi di soggiorno. Con il nuovo sistema, infatti, verranno ad esempio agevolati i lavoratori dell'ICT, i formatori tecnologici e altre professionalità altamente specializzate.

CINA: CAPODANNO COL BOIA, AMNESTY DENUNCIA FORTE AUMENTO ESECUZIONI Speriamo che i leader dell'Unione Europea si ricorderanno di queste persone quando decideranno se abolire l'embargo sulle armi, che venne imposto in risposta agli abusi dei diritti umani commessi nel 1989 - ha proseguito Bertotto - il governo cinese ha agito con grande velocita', negli ultimi anni, per adeguare le proprie leggi sul commercio alle regole del Wto. Ora ha ildovere, nei confronti dei propri cittadini, di mostrare analoga determinazione adeguando le proprie leggi al diritto internazionale dei diritti umani. Quando il mondo si riunira' a Pechino nel 2008 per 'celebrare l'umanita' sotto la bandiera olimpica' - ha concluso Bertotto - le esecuzioni dovranno essere cessate e la pena di morte abolita nelle leggi e nella prassi. Amnesty International si oppone alla pena di morte in ogni circostanza, in quanto pena estremamente crudele, inumana e degradante che viola il diritto alla vita.

VENEZUELA: PETROLIO, GREGGIO A CINA ATTRAVERSO PANAMA Il passaggio del petrolio venezuelano diretto in Cina potrebbe avvenire attraverso Panama, e non la Colombia. Il ministro degli esteri venezuelano, Alì Rodriguez Araque, ha dichiarato oggi che discuterà della possibilità di utilizzare l'oleodotto di Panama, sebbene, secondo gli esperti, questa soluzione imporrebbe costi ingenti per il Venezuela. Il presidente Hugo Chavez ha firmato a dicembre importanti accordi commerciali con Pechino che prevedevano un esplorazione congiunta nel campo del petrolio in Venezuela. Lo sconto ai cinesi potrebbe essere l'accollarsi, da parte del Venezuela, di maggiori costi per il trasporto. Le trattativa tra Venezuela e Panama sarebbero comunque già in corso per quanto riguarda una possibile riduzione delle spese epr l'utilizzo dell'oleodotto. Per agosto i primi carichi potrebbero arrivare in Cina, considerano alcuni analisti venezuelani. La necessità di trovare un oleodotto alternativo a quello venezuelano-colombiano sarebbe importante per Caracas anche per i rischi di possibili raffreddamenti nelle relazioni commerciali con Bogotà, con cui il Venezuela è appena uscito da una grave crisi diplomatica.

PERU RIVOLTA NEL CARCERE DI LURIGANCHO, MORTI E FERITI Almeno cinque detenuti sono morti e una ventina sono rimasti feriti in una rivolta scoppiata nel carcere di Lurigancho, nel settore sudorientale di Lima: José Avila, della ‘Defensoria del Pueblo’ (ufficio governativo per i diritti civili), è stato tra i primi a dare l’allarme quando un gruppo di detenuti, in possesso di armi da fuoco e esplosivi, ha aggredito una banda di rivali per il controllo dello spaccio di droga e alcol nel carcere. Proiettili ed esplosioni si sono uditi in un’ala dell’edificio, seminando il panico per diverse ore, fino a quando le forze dell’ordine sono intervenute per sedare la sommossa. Secondo Wilfredo Pedraza, direttore dell’Istituto penitenziario nazionale (Inpa), il bilancio dei disordini non è ancora definitivo, ma al momento “la rivolta sarebbe totalmente rientrata”. Per il sovraffollamento, i continui incidenti, la mancanza di uno stretto controllo da parte della polizia, il carcere di Lurigancho è considerato una ‘bomba a tempo’. Costruito per 1.800 detenuti, attualmente ne ospita 8.400, in larga parte divisi in gruppi che si contendono la vendita di generi alimentari e stupefacenti nei diversi padiglioni. Nei giorni di visita, il numero di persone all’interno della struttura supera facilmente le 20.000 unità, una folla che, in caso di rivolta, sarebbe estremamente difficile da contenere. Secondo un’inchiesta del quotidiano ‘El Comercio’, i familiari dei detenuti arrivano a pagare anche 1.000 dollari ai secondini per assicurarsi che i loro congiunti abbiano una cella comoda, senza contatti con i criminali più pericolosi.

ITALIA

RIFIUTI

La polizia di stato di Siracusa ha sequestrato un' area di 5.000 metri quadrati all' interno dello stadio comunale di Melilli sulla quale era stata realizzata una discarica abusiva. Secondo l' accusa, infatti, da circa un decennio mezzi di proprieta' dell' amministrazione vi riversavano rifiuti speciali. Nell' ambito della stessa operazione la polizia ha denunciato un dirigente dei settore Lavori pubblici del Comune di Melilli e un caposquadra degli operai dello stesso settore. Il reato ipotizzato nei loro confronti e' di apertura e gestione di una discarica abusiva. Nello stadio di contrada Cugno Cappuccini gli investigatori hanno trovato rifiuti speciali da demolizione e scavo, beni durevoli di arredamento, banchi, sedie comunemente utilizzati nelle scuole, giochi ludici posti di solito nei giardini e nelle piazzole, scarti vegetali provenienti da potature del verde pubblico e una bombola di gas. Indagini sono in corso su incendi che sono stati appiccati ai rifiuti che, ipotizza la polizia, sarebbero serviti a eliminare ogni traccia dell' illecito servizio.

RIFIUTI: BENEVENTO; RIMOSSO ULTIMO BLOCCO TORNA ALLA NORMALITA' VIABILITA' IN VALLE CAUDINA - E' stato rimosso questa mattina l'ultimo blocco stradale realizzato dai cittadini della zona sulla strada statale Appia per protestare contro la decisione di aprire una discarica regionale in localita' 'Tre Ponti' a Montesarchio. Nel corso della notte Polizia stradale, Carabinieri, Polizia e squadre dell'Anas hanno lavorato intensamente per ripristinare l'agibilita' dell'arteria, rimasta ostruita dai blocchi proprio nel tratto di strada piu' pericoloso. Nei pressi e' rimasto in stato di allerta il presidio dei Comitati cittadini che si oppongono alla discarica. Ritorna dunque alla normalita' la circolazione stradale in tutta la Valle Caudina, paralizzata per due giorni dalle barricate dei manifestanti.

italia e irak: Si rifiutarono di volare in Iraq assolti: non fu per "codardia" "Non fu per paura: quei velivoli presentavano carenze tecniche"

"Abbiamo dimostrato - ha detto il loro difensore, Franco Coppi - che non lo hanno fatto per paura, ma solo per spirito professionale, dopo aver evidenziato carenze tecniche dei loro mezzi".

"Sarà sciopero 24 ore" Trenitalia: possibili disagi per i passeggeri da domani sera

A ribadire la linea dura è il segretario nazionale della Uil-trasporti,, che rivendica la legittimità dell'azione di sciopero proclamato all'indomani della tragedia di Crevalcore con lo scopo di ottenere un servizio ferroviario più sicuro: "L'azienda continua ad annunciare uno sciopero di 8 ore quando sarà di 24.

Intanto Trenitalia, temendo "disagi" per i treni in partenza da domani sera, annuncia che "a partire dalle 12.00 di domani effettuerà aggiornamenti ogni ora al programma di circolazione dei treni". Lo ha annunciato la stessa società ricordando appunto che le organizzazioni sindacali "hanno confermato lo sciopero dalle ore 21 del 10 alle ore 21 dell'11 febbraio 2005". Leggiamo dal comunicato stampa dei lavoratori del trasporto aereo: Lo sciopero interesserà tutti i lavoratori di terra degli aeroporti italiani e gli assistenti di volo di Alitalia, impegnati in due vertenze differenti che però sono sicuramente riconducibili ad una situazione di estremo disagio del trasporto aereo. La mancanza di regole certe e rispettate da tutti gli operatori del settore, l'inesistenza di contratti nazionali e di clausole sociali, l'assoluta carenza di indirizzo politico del settore e la mancata individuazione di aeroporti a rilevanza nazionale, il venir meno della centralità della sicurezza, il peggioramento sostanziale delle condizioni di lavoro, l'annullamento delle relazioni industriali, i problemi occupazionali e quelli legati ad un precariato sempre più disumano: questa è la cronaca annunciata della scomparsa del trasporto aereo in Italia e l'asservimento a politiche ed a logiche estranee alla cultura aeronautica ed agli interessi nazionali del nostro Paese.

I lavoratori non possono stare a guardare e reagiranno con determinazione: questo primo sciopero rappresenta quindi un momento di apertura di una vertenza che sarà lunga ed impegnativa.

La latitanza del governo ed il silenzio della maggioranza dei partiti (di maggioranza e di minoranza) e lo stesso silenzio di gran parte degli organi di stampa che hanno “oscurato” quest'azione di lotta dimostrano che gli interessi in campo sono enormi.

‘’Cpt lamezia. Interpellanza parlamentare sulla morte Sai Zigoui’’ Un gruppo di parlamentari di Ds, Prc, Pdci, Verdi e Margherita hanno presentato un' interrogazione al Ministro dell' Interno per chiedere che si faccia luce sulle circostanze della morte di un cittadino marocchino Sai Zigoui, gia' rinchiuso nel Centro di permanenza temporanea Malgrado Tutto di Lamezia Terme, deceduto dopo essere stato ricoverato in ospedale a causa di forti dolori addominali. I parlamentari Giovanni Russo Spena (Prc), Maura Cossutta (Pdci), Gloria Buffo e Pietro Folena (Ds), Ermete Realacci (Margherita) e Luana Zanella (Verdi), nell' interrogazione al ministro Pisanu, evidenziano che Zigoui dopo essere stato ricoverato dapprima nell' ospedale di Lamezia Terme e' stato trasferito per le gravi ferite riportate in una caduta nel policlinico universitario di Messina dove poi e' morto. Nell' interrogazione si rileva, inoltre, che il Cpt di Lamezia Terme e' stato oggetto di ripetute critiche e denunce in seguito alle numerose visite effettuate da parlamentari, associazioni e giornalisti. Piu' volte, infatti, le condizioni di vita a causa della situazione socio sanitaria e degli abusi sono state definite disumane. I parlamentari, dopo avere richiamato i contenuti di un rapporto di Medici senza Frontiere e altre testimonianze di giornalisti, religiosi e parlamentari sulle condizioni della struttura, chiedono di sapere per quali motivi il signor Said Zigoui e' stato rinchiuso presso il Cpt 'Malgrado tutto' e quali siano i motivi che hanno provocato il suo ricovero presso l' ospedale di Lamezia Terme. Inoltre, gli interroganti sollecitano una risposta sul perche' gli organismi competenti non hanno deciso la chiusura del Cpt di Lamezia, nonostante le numerose denunce fatte in questi anni.

G.R. 13,00

IRAQ

Un giornalista iracheno della televisione satellitare al Hurra è stato assassinato oggi a Bassora assieme al figlio di dieci anni. Lo riferisce la rete televisiva al Arabiya. L'uomo, Abdel Hussein Jazal, si trovava in macchina con il bambino quando sconosciuti hanno aperto il fuoco contro il veicolo con i loro fucili mitragliatori. La rete al Hurra è finanziata dagli Stati Uniti Diciotto miliziani del movimento sciita libanese Hezbollah sono stati arrestati in Iraq con l' accusa di attivita' terroristiche. Lo ha riferito oggi il ministero degli interni del governo provvisorio iracheno, Falah Al Naqib. Il ministro ha aggiunto che, tra i sospetti terroristi stranieri arrestati in Iraq, la maggioranza sono sudanesi ed egiziani. Gia' in passato, miliziani Hezbollah erano stati arrestati in Iraq, ma sempre in piccoli gruppi due-tre, mai in numero cosi' elevato. Un membro del Consiglio degli Ulema, sheikh Ali al Juburi, e' stato arrestato oggi a Baghdad. Lo hanno riferito fonti giornalistiche locali. Le fonti hanno precisato che sheikh Juburi e' stato arrestato stamani nella zona di Al Karkh, nel centro della capitale irachena. Le fonti non hanno tuttavia indicato i motivi dell'arresto del membro del Consiglio degli Ulema.

USA

RICE, EUROPEI TROPPO TENERI CON L'IRAN - Gli europei sono troppo teneri con l'Iran e non hanno manifestato con sufficiente chiarezza la minaccia di sanzioni se Teheran non fermera' il suo programma nucleare. A Bruxelles, dove e' per una delle tappe piu' intense del suo primo tour europeo da segretario di stato, Condoleezza Rice ha invitato Germania, Francia e Gran Bretagna ad assumere un atteggiamento piu' determinato nei confronti del regime degli ayatollah con il quale l'anno scorso hanno concluso un accordo di sospensione delle attivita' atomiche. "Gli iraniani devono sentirsi dire che se non rispetteranno l'accordo allora la questione passera' al Consiglio di sicurezza" ha detto la Rice in un'intervista all'emittente 'Fox News'. A Bruxelles il capo della diplomazia americana incontra i ministri degli Esteri della Nato (tra cui l'italiano Gianfranco Fini) con i quali affrontare' i temi caldi in agenda: le differenze di atteggiamento nei confronti dell'Iran e della Cina e delle questioni irachena e agfhana. Europa e Stati Uniti sono divise su come affrontare la crisi nucleare con l'Iran. Washington sollecita maggiore pressione internazionale attraverso la minaccia dell'uso della forza, mentre Germania, Francia e Gran Bretagna cercano di coinvolgere Washington in un negoziato che prevede concessioni economiche in cambio di garanzie sulla sicurezza.

IRAN

Una persona e' stata condannata all'ergastolo in Iran per avere passato a un Paese estero informazioni riservate sul programma nucleare iraniano. Lo ha detto il portavoce della magistratura, Jamal Karimi Rad, citato oggi dal quotidiano 'Etemad'. Karimi Rad non ha fornito il nome del condannato, ma ha aggiunto che la sentenza e' ancora in attesa di essere approvata dalla Corte suprema. Altre tre persone, ha sottolineato il portavoce, sono in attesa di giudizio per lo stesso reato.

SPAGNA

Ha provocato almeno ventisette feriti, nessuno dei quali pero' in condizioni serie, l'attentato avvenuto in mattinata nei pressi del 'Campo de la Naciones', il principale centro congressi di Madrid, situato alla periferia settentrionale della capitale spagnola. Lo hanno riferito fonti vicine agli inquirenti, confermando che pochi istanti prima dell'esplosione al quotidiano basco 'Gara' era arrivata una telefonata a nome dell'Eta, con cui era stato preannunciato quando stava per succedere. In mattinata sarebbe prevista l'inaugurazione di una fiera internazionale d'arte, 'Arco 2005', alla presenza di re Juan Carlos e di Vicente Fox, presidente del Messico. Sono almeno 39 le persone rimaste ferite, in maniera lieve, in seguito all'attentato di questa mattina a Madrid. Fra loro vi sono cinque poliziotti e molti impiegati della società Bull, davanti alla cui facciata è esplosa l'autobomba. Al momento 25 dei feriti sono stati trasferiti in ospedali della capitale, mentre gli altri sono stati curati sul posto. I feriti hanno riportato lesioni ai timpani, oppure tagli al capo e al volto per i frammenti di vetro.

CINA

Amnesty International ha denunciato oggi un notevole aumento delle esecuzioni in Cina in occasione delle celebrazioni per il nuovo anno lunare. Secondo dati comunque incompleti, le esecuzioni nelle ultime due settimane sono state 200. Tra dicembre e gennaio, i mezzi d'informazione cinesi hanno riferito di almeno 650 esecuzioni. C'e' un baratro tra quello che la Cina afferma e quello che fa' - ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International - il governo di Pechino dichiara di applicare la pena di morte con 'cautela', ma il picco di esecuzioni cui stiamo assistendo in questi giorni rende questa parola priva di significato. Va sottolineato inoltre - ha proseguito Bertotto - il rischio assai concreto che molte persone messe a morte fossero innocenti. Il sistema giudiziario cinese semplicemente non garantisce processi equi. Secondo fonti ufficiali, le recenti esecuzioni (anche di gruppi di dieci o piu' persone) vengono giustificate come un modo per proteggere la stabilita' sociale e assicurare alla popolazione un sicuro, gioioso e felice anno nuovo. Tra le 200 persone messe a morte, molte erano state condannate per reati che non contemplavano violenza contro persone o di natura economica.

FILIPPINE

Proseguono i combattimenti tra guerriglia ed esercito nel sud della Filippine con un bilancio che negli ultimi tre giorni ha raggiunto i 60 morti. L'esercito ha annunciato di aver bombardato le posizioni della guerriglia islamica sull'isola di Jolo in un'operazione cui hanno preso parte anche 3.000 truppe di terra. Da martedi', abbiamo perso 20 uomini - ha detto il tenente colonnello Buenaventura Pascual - ed abbiamo ucciso circa 40 ribelli in una azione punitiva. Le montagne di Jolo sono la roccaforte del gruppo terroristico Abu Sayyaf, responsabile nel passato di numerosi sequestri e varie decapitazioni ed anche di alcune frange estremistiche del Movimento Moro di liberazione nazionale, (Mnlf) che nel 1996 ha firmato un accordo con il governo filippino.

RIFIUTI

La polizia di stato di Siracusa ha sequestrato un' area di 5.000 metri quadrati all' interno dello stadio comunale di Melilli sulla quale era stata realizzata una discarica abusiva. Secondo l' accusa, infatti, da circa un decennio mezzi di proprieta' dell' amministrazione vi riversavano rifiuti speciali. Nell' ambito della stessa operazione la polizia ha denunciato un dirigente dei settore Lavori pubblici del Comune di Melilli e un caposquadra degli operai dello stesso settore. Il reato ipotizzato nei loro confronti e' di apertura e gestione di una discarica abusiva. Nello stadio di contrada Cugno Cappuccini gli investigatori hanno trovato rifiuti speciali da demolizione e scavo, beni durevoli di arredamento, banchi, sedie comunemente utilizzati nelle scuole, giochi ludici posti di solito nei giardini e nelle piazzole, scarti vegetali provenienti da potature del verde pubblico e una bombola di gas. Indagini sono in corso su incendi che sono stati appiccati ai rifiuti che, ipotizza la polizia, sarebbero serviti a eliminare ogni traccia dell' illecito servizio.

RIFIUTI: BENEVENTO; RIMOSSO ULTIMO BLOCCO TORNA ALLA NORMALITA' VIABILITA' IN VALLE CAUDINA - E' stato rimosso questa mattina l'ultimo blocco stradale realizzato dai cittadini della zona sulla strada statale Appia per protestare contro la decisione di aprire una discarica regionale in localita' 'Tre Ponti' a Montesarchio. Nel corso della notte Polizia stradale, Carabinieri, Polizia e squadre dell'Anas hanno lavorato intensamente per ripristinare l'agibilita' dell'arteria, rimasta ostruita dai blocchi proprio nel tratto di strada piu' pericoloso. Nei pressi e' rimasto in stato di allerta il presidio dei Comitati cittadini che si oppongono alla discarica. Ritorna dunque alla normalita' la circolazione stradale in tutta la Valle Caudina, paralizzata per due giorni dalle barricate dei manifestanti.

G.R. 9,30

PALESTINA

RITIRO GAZA, - Attacco a sorpesa del ministro degli esteri israeliano Silvan Shalom (Likud) al premier Ariel Sharon. La scorsa notte, mentre il primo ministro era appena rientrato dal vertice di Sharm el-Sheikh (Egitto), Shalom si e' presentato in uno studio televisivo da dove ha annunciato che d'ora in poi si impegnera' per sottoporre il ritiro da Gaza - voluto da Sharon - ad un referendum popolare. Questa ipotesi viene da mesi respinta da Sharon, che la considera alla stregua di un espediente da parte della destra nazionalista per impedire il ritiro. Stamane si e' appreso che nel Likud e' gia partita una iniziativa volta a convocare il Comitato centrale per discutere l'idea del referendum. Secondo alcuni opinionisti, l'iniziativa di Shalom desta preoccupazione negli ambienti vicini a Sharon. Il ministro degli interni Ophir Pines (laburista), in un'intervista alla radio, ha espresso l'opinione che l'iniziativa di Shalom sia anche l'espressione di un suo malumore per non essere stato invitato ieri al vertice di Sharm el-Sheikh, dove erano presenti invece altri ministri degli esteri

ISRAELE LIBERERA' 500 PALESTINESI LA SETTIMANA PROSSIMA - La scelta dei nomi dei primi 500 prigionieri da rilasciare sara' discussa dal consiglio dei ministri di domenica prossima. "La commissione inter-ministeriale sui prigionieri si riunira' subito prima della prossima riunione settimanale del gabinetto, per discutere i 500 prigionieri che Israele si e' impegnato a rilasciare", dice un comunicato diffuso dall'ufficio del primo ministro Ariel Sharon. La commissione e' capeggiata dallo stesso Sharon, e ne fanno parte, fra gli altri, il vice-primo minisro Shimon Peres, il ministro degli esteri Silvan Shalom ed il ministro della difesa Shaul Mofaz.

IRAQ

BALAD, SOLDATI USA UCCIDONO IRACHENO- I militari americani affermano di aver ucciso la scorsa notte un iracheno sospettato di essere sul punto di piazzare un ordigno artigianale lungo una strada nei pressi di Balad, cittadina situata un settantina di chilometri a nord di Baghdad. Una pattuglia - si legge in una nota diffusa dai militari Usa -ha ricevuto informazioni circa un individuo che era in procinto di piazzare un ordigno esplosivo.

SAMARRA, ORDIGNO UCCIDE QUATTRO POLIZIOTTI Almeno quattro poliziotti iracheni sono morti e altri due sono rimasti feriti nell'esplosione di un ordigno artigianale sul ciglio di una strada avvenuta al passaggio di una pattuglia nel centro della citta' di Samarra, a nord di Baghdad. Lo rende noto la polizia. Quattro agenti sono stati uccisi e due feriti dall'esplosione, che ha distrutto due veicoli della pattuglia, ha dichiarato il colonnello Nayef Hammid

SGRENA - I rapimenti come quello di Giuliana Sgrena distorcono e diffamano la resistenza del popolo iracheno all'occupazione americana. Lo ha dichiarato stamani all'Ansa a Baghdad uno degli esponenti piu' autorevoli del Consiglio degli Ulema sunniti, sheikh Abdul Salam al Kubaisi. Il religioso sunnita ha poi ricordato che il mese scorso il Consiglio degli Ulema aveva emesso una dichiarazione contro tali azioni e affermando che non devono esserci rapimenti ai danni di giornalisti, ma molti gruppi dall'identita' sconosciuta, alcuni dei quali non di natura politica, forse allo scopo di ottenere il pagamento di riscatti, hanno cominciato a compiere sequestri, sostenendo di farlo come parte della resistenza, il cui nome in realta' diffamano e distorcono. RAPITO A BAGHDAD ALTO FUNZIONARIO MINISTERO INTERNO - E' stato sequestrato da ignoti in piena Baghdad un alto funzionario del ministero dell'Interno iracheno. Lo hanno reso noto fonti di polizia, che hanno identificato la vittima come Riyadh Katei Aliwi, un colonnello addetto alla direzione operativa del dicastero. Secondo quanto riferito, in mattinata Aliwi e' stato bloccato da un commando armato a bordo della sua vettura nella parte meridionale di Baghdad; gli aggressori lo hanno costretto a scendere e lo hanno poi trascinato via con loro.

RUSSIA

ESPLOSIONE IN MINIERA IN SIBERIA, MORTI E DISPERSI - Almeno nove persone sono morte e altre 17 sono disperse in seguito ad un'esplosione in una miniera di carbone nella regione siberiana di Kamerovo, in Russia. Lo si apprende da fonti dell'amministrazione locale. Un squadra di soccorso composta di 30 minatori e' stata inviata nella miniera alla ricerca dei compagni. Non e' ancora chiara la natura dell'incidente, anche se nelle prime ore della giornata si era verificata un'esplosione di metano i profondita' nella minera

USA

MAESTRA RISCHIA 100 ANNI DI CARCERE - Rischia una condanna a cento anni di carcere una maestra elementare di McMinnville, nel Tennessee, che ha avuto a piu' riprese rapporti sessuali con uno studente di 13 anni, che frequentava lo stesso istituto scolastico dove lei insegnava. Pamela Turner, 27 anni, insegnante di educazione fisica e allenatrice di basket, e' stata arrestata e poi messa in liberta' su cauzione di 50 mila dollari. La scuola di McMinnville, che sarebbe stata teatro di alcuni incontri sessuali tra lei e il ragazzo, l'ha sospesa. Gli inquirenti sospettano che i reati siano avvenuti, oltre che a scuola, anche a casa del ragazzo, dove la Turner fu ospite per qualche tempo

ANGOLA

Il governo portoghese vuole favorire la convocazione di una conferenza dei donatori per poter procedere alla ricostruzione dell’Angola. Lo ha reso noto il presidente della Repubblica portoghese Jorge Sampaio, spiegando che si sta rivolgendo agli altri Paesi dell’Unione europea (Ue), agli Stati Uniti e al Giappone per trovare il denaro necessario a finanziare il rientro degli angolani profughi all’estero e alla ricostruzione delle infrastrutture essenziali nelle province in cui è diviso il Paese. I fondi dovrebbero essere stanziati in occasione di una vera e propria conferenza sulla ricostruzione, della cui organizzazione di occuperebbe il Portogallo e che si svolgerebbe in Europa, in una della capitali dei Venticinque. “Stiamo lavorando per trovare circa 20 milioni di dollari per ciascuna delle 18 province” angolane, oltre a 157 milioni di dollari per finanziare il rientro nelle loro case, molte delle quali da ricostruire, degli angolani costretti a fuggire all’estero durante il lungo conflitto che ha insanguinato l’Angola.

MAREMOTO INDONESIA, SUPERATE LE 243.000 VITTIME = Continua a salire in Indonesia il bilancio delle persone uccise dal maremoto che il 26 dicembre scorso colpi' l'Oceano Indiano: secondo il ministero della Sanita' di Giacarta sono infatti ormai state superate le 243.000 unita'. Per la precisione, il computo si e' attestato adesso a 243.530 vittime, dopo il ritrovamento di altri 1.183 cadaveri. Il dicastero ha specificato che ammontano a 115.628 i morti accertati, ai quali e' stata gia' data sepoltura; i dispersi, dei quali si presume il decesso, sono invece sempre 127.774. Per costoro non vi sara' comunque una dichiarazione ufficiale di morte prima di un anno

gror050209 (last edited 2008-06-26 09:51:18 by anonymous)