ORE 13,00
LIBANO: ESERCITO IN STATO DI ALLERTA, DOMANI FUNERALI HARIRI
L'esercito ha preso misure preventive in varie regioni per salvaguardare la stabilità, ha dispiegato pattuglie nelle strade della capitale e in altre regioni e ha istituito checkpoint, prosegue la nota, precisando che sono stati richiamati tutti i militari in permesso e le ferie sono state sospese. Intanto, mentre nel Paese dei cedri è iniziato il primo dei tre giorni di lutto per le vittime del più devastante attentato dalla fine della guerra civile (1975-1990), la stampa di Beirut dà voce ai timori che l'uccisione di Hariri possa destabilizzare il Libano, aprendo la strada a un rafforzamento dell'intervento internazionale. La preoccupazione maggiore al momento è come impedire che il Libano vacilli sull'orlo dell'abisso - scrive in un editoriale il quotidiano Daily Star - La leadership di Beirut e Damasco devono agire molto velocemente per evitare un intervento internazionale che potrebbe di nuovo far ripiombare il Levante nel caos. Il giornale di sinistra As-Safir ha citato quelle che sarebbero state le ultime parole pronunciate dall'ex premier con alcuni giornalisti in un caffé fuori dal Parlamento, qualche minuto prima di essere ucciso: Errori sono stati commessi e continuano a essere commessi...Tutti dovrebbero capire che il Libano non può continuare senza un accordo internazionale e uno con la Siria.
IRAQ
Un soldato americano e' stato ucciso e altri tre feriti dall'esplosione di un ordigno nei pressi di Baquba, 65 chilometri a nord di Baghdad. Lo hanno detto oggi le forze armate degli Usa. I soldato erano di pattuglia quando la bomba collocata da ribelli e' esplosa. Sono stati recuperati questa mattina i cadaveri di quattro soldati americani, il cui veicolo era finito nel fiume Ishaqi, a nord di Baghdad. Lo hanno reso noto fonti militari statunitensi, precisando che altri quattro soldati sono rimasti feriti nell'incidente avvenuto ieri nei pressi di Balad, a un centinaio di chilometri a nord della capitale irachena.
CINA: 203 MORTI IN MINIERA, PEGGIOR INCIDENTE ULTIMI 15 ANNI
Almeno 203 minatori sono morti, e 22 sono rimasti feriti, per un' esplosione di grisu' in una miniera di carbone vicino alla citta' di Fuxin, nel nordest della Cina. Con ogni probabilita' il bilancio e' provvisorio, perche' almeno 13 altri operai sono intrappolati tra le macerie, secondo testimoni. Si tratta piu' grave incidente negli ultimi 15 anni nell' industria mineraria cinese, che e' la piu' grande e la piu' pericolosa del mondo. Zhang Yunfu, uno dei dirigenti della Fuxin Coal Mines, la societa' proprietaria della miniera, ha detto che l' esplosione si e' verificata improvvisamente alle 15 locali di ieri (le 8 in Italia), in una galleria che si trova a 242 metri di profondita'. Nel 2004, secondo calcoli approssimativi, almeno 5.000 minatori sono morti in Cina in incidenti sul lavoro. Nel piu' grave dei frequenti incidenti minerari, l'anno scorso 166 operai hanno perso la vita, sempre per un' improvvisa esplosione di grisu', nella provincia dell' Henan, nella Cina settentrionale. In Cina la domanda di energia cresce costantemente, sia per il fabbisogno dell' industria che per l' aumento dei consumi privati. Il paese e' ricco di riserve di carbone che vengono sfruttate in tutti i modi, spesso da piccoli imprenditori che non sono in grado di garantire i minimi margini di sicurezza. Secondo calcoli degli esperti, la possibilita' di un minatore cinese di morire in un incidente sul lavoro e' cento volte superiore a quella di un minatore statunitense e trenta volte superiore a quella di un minatore sudafricano.
FIAT: MIRAFIORI SI FERMA PER UNA SETTIMANA A MARZO
Lo stabilimento Fiat di Mirafiori si fermerà per una settimana di cassa integrazione a marzo, dal 14 al 20. Il provvedimento, annunciato oggi dall'azienda ai sindacati, interesserà gli addetti delle presse e della carrozzeria per un totale complessivo di 6 mila persone. Mentre su importanti quotidiani i vertici Fiat ci chiedono di essere tifosi per l'auto italiana, e noi lo siamo sempre stati, per la terza volta consecutiva in pochi mesi si ferma lo stabilimento di Mirafiori -sottolinea il segretario provinciale della Fiom Giorgio Airaudo-. Il sindacato, pertanto, ribadisce le sue richieste, investimenti, nuovi prodotti, missione produttiva degli stabilimenti a partire da quello di Mirafiori. E' questa -conclude- la vera trattativa che deve vincere l'ad della Fiat.
ALITALIA: SULT, RISPOSTE CHIARE O SCIOPERO 21/2 CONFERMATO
- Il Sult torna oggi al tavolo delle trattative con Alitalia. L'incontro, spiega una nota del sindacato, riguarda l'applicazione contrattuale tra il Sult e l'Alitalia: "se dovessimo riscontrare ancora una volta atteggiamenti di chiusura, con il chiaro intento di procedere come sin qui operato, sara' inevitabile prendere atto della totale indisponibilita' aziendale e, conseguentemente, confermare lo sciopero del 21 febbraio". Il Sult ricorda che "le condizioni di grave squilibrio nel quale vive il trasporto aereo nel nostro paese richiedono la ripresa di un tavolo ministeriale che affronti e risolva i problemi che la concorrenza sfrenata pone quotidianamente: senza certezze sui criteri e sulle regole alle quali tutti gli operatori devono sottostare si continueranno a generare fenomeni negativi sulla regolarita', efficienza e sicurezza nell'intero comparto". La vertenza aperta dal Sult su questi temi e' peraltro "aggravata, per quanto riguarda la compagnia Alitalia, dal rifiuto costante a definire modalita' applicative del contratto assistenti di volo firmato il 18 settembre 2004 e dal privilegiare l'adozione di atti unilaterali, creando condizioni estremamente preoccupanti sotto il profili della fatica operativa e dei carichi di lavoro".