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GR. 19.30

CORTEO PER GIULIANA SGRENA

Domani corteo ore 15.00 P.za Esedra, ascoltiamo la voce di un redattore del manifesto.

FIAT

Gli operai della Mirafiori in sciopero oggi, con un’adesione del 70%, ascoltiamo la corrispondenza di un rappresentante del sin cobas.

ENEA

Il prossimo marzo iniziano a scadere i contratti di alcuni dipendenti a tempo determinato e da giugno scadranno gli assegni di ricerca. A tutt\'oggi non è stata ancora diffusa pubblicamente alcuna comunicazione da parte della Dirigenza riguardo l\'intenzione di rinnovare tali contratti.

A fronte delle continue assicurazioni e promesse da parte della Dirigenza, sulla soluzione del problema della precarietà in ENEA, non esiste una pianta organica e tanto meno una politica del personale. Nessuna misura è stata presa contro il blocco delle assunzioni varato dal governo come accaduto in altri Istituti di Ricerca e ancora non è chiaro, salvo vaghe comunicazioni sindacali, se e come saranno utilizzate le deroghe concesse per il 2004.

In ENEA, le forme contrattuali di lavorio precario aumentano inesorabilmente, rendendo sempre più difficile la programmazione delle attività di ricerca, tendendo sempre più a frammentare i lavoratori e le lavoratrici e non riconoscendo diritti fondamentali quali maternità, sussidio di disoccupazione, malattia, ecc. Nel frattempo i conflitti interni ai vertici dell\'ente paralizzano il regolare svolgimento dei lavori da parte della Dirigenza.

TERNI

LUNEDI' IN SCIOPERO = (AGI) - Terni, 18 feb. - La rabbia dei lavoratori dell'Acciai Speciali Terni sia i 360 per i quali e' scattata la Cassa Integrazione nel reparto magnetico che altri cento messi in liberta' dalla Thyssen Krupp nelle ultime ore con esecutivita' del provvedimento da lunedi', sta montando dinanzi ai cancelli di viale Brin. Continuano le mobilitazioni a Terni, la prossima è prevista per la giornata di lunedì. Ascoltiamo lla corrispondenza.

IRAQ

ESPLOSIONI IN MOSCHEE SCIITE A BAGHDAD NEL GIORNO DELL’‘ASHURA’ Sarebbe di almeno diciotto morti e 27 feriti il bilancio – ancora parziale – di due attentati ad altrettante moschee sciite, avvenuti stamani a Baghdad, nel giorno in cui i musulmani sciiti celebrano l’Ashura, la ricorrenza in cui si ricorda la morte dell’imam Hussein, figlio di Alì, genero del profeta Maometto. La prima deflagrazione è avvenuta nella moschea di Kazimain, nel sobborgo di Abu Dishr, nella zona sud-occidentale della capitale irachena. Un kamikaze che indossava una cintura esplosiva si è fatto esplodere in mezzo ai fedeli all’interno dell’edificio: diciassette persone sono morte e 23 rimaste ferite. Una seconda violenta esplosione ha provocato di nuovo morte e terrore, questa volta nella zona della moschea di Ali al-Bayaa, nella parte ovest di Baghdad. Stando alle prime informazioni, vi sarebbero al momento almeno una vittima e quattro feriti Un kamikaze ha ucciso due poliziotti e un agente della Guardia nazionale irachena oggi a Baghdad, nel quarto attentato nella capitale. L'attacco e' avvenuto nella zona principalmente sunnita di Athamiya. Un altro attentato, il quinto, sarebbe avvenuto nel quartiere sciita di Shula, ma non ci sono notizie di vittime. Negli attentati di oggi, giorno di inizio della festa sciita della Ashura, sono gia' morte almeno 27 persone.

L'Ashura, il decimo giorno del mese di Muharram, è la festività più importante del calendario sciita, in cui si commemora la morte dell'imam Hussein, il nipote di Maometto. . L’anno scorso nella città santa di Najaf e a Baghdad il bilancio complessivo delle violenze fu di 170 morti. . L’anno scorso nella città santa di Najaf e a Baghdad il bilancio complessivo delle violenze fu di 170 morti. -La tensione in citta' e' alle stelle, nel timore di altri attentati degli estremisti sunniti come appunto quelli del 2004. Sfidando il pericolo in mattinata aveva tenuto un comizio davanti alla folla oceanica, migliaia di persone riversatesi nelle strade in corteo, Abdul Aziz al-Hakim, leader del Supremo Consiglio per la Rivoluzione Islamica in Iraq: la formazione principale facente parte dell'Alleanza, che rivendica per se' la carica di premier. L'occasione religiosa aveva assunto cosi' anche una netta caratterizzazione politica.

M.O.

Potranno tornare a casa venti dei 39 palestinesi esiliati al termine dell'assedio della basilica della Natività a Betlemme. Non è chiaro però se fra questi venti vi saranno i 13 esiliati in Europa, tre dei quali sono in Italia, o parte dei 26 inviati a Gaza. A quanto scrive oggi il Jerusalem Post, il ministro israeliano della Difesa Shaul Mofaz ha affermato ieri sera che Israele permetterà a venti palestinesi esiliati senza sangue sulle mani di ritornare a casa dopo aver trasferito all'Anp il controllo su Betlemme. Fonti a lui vicine non hanno voluto rivelare se si parla degli esiliati a Gaza o in Europa. E sempre il ministro della Difesa ha ordinato di porre fine alle distruzioni delle abitazioni di militanti palestinesi coinvolti in attacchi contro obiettivi israeliani, accogliendo le raccomandazioni presentate dalla commissione militare nominata dal Capo dello stato maggiore, Moshe Yàalon. Lo scrive oggi il quotidiano israeliano ‘Haaretz’, precisando che Israele si riserva comunque il diritto di riconsiderare la propria posizione nel caso di “drammatici cambi di circostanza”. L’abbattimento di case palestinesi – definito in passato “operazione immorale di punizione collettiva e accanimento su civili innocenti” da quattro ufficiali dissidenti dell’unità d’élite dell’aviazione israeliana – era stata più volte condannata in modo unanime dalla comunità internazionale come violazione del diritto umanitario. Secondo la stessa fonte, inoltre, il viceprimo ministro laburista Shimon Peres non ha escluso che l’esercito di Tel Aviv – ritirandosi da Gaza – possa anche lasciare libera la cosiddetta ‘Philadelphia route’, la strada che segna il confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto.

ITALIA

BOSSI-FINI La Corte costituzionale ha dichiarato l' illegittimita' di un articolo della legge Bossi-Fini sull' immigrazione e di uno della legge sulla legalizzazione del lavoro degli extracomunitari nella parte in cui le due norme vietano la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari che siano stati semplicemente denunciati per un reato per il quale e' previsto l' arresto obbligatorio e facoltativo. Le due norme sono state ritenute in contrasto con l' articolo 3 della Costituzione (uguaglianza dei cittadini davanti alla legge). Cluster bombs 29 senatori presentano disegno di legge per la messa al bando delle cluster bombs. La proposta sarà illustrata in una conferenza presso il Senato martedì prossimo, 22 febbraio.

"L'esperienza delle organizzazioni umanitarie impegnate in teatri bellici e postbellici - Iraq, Afghanistan, Eritrea, Kosovo per citarne solo alcuni - dimostra chiaramente che le submunizioni rilasciate dalle cosiddette bombe cluster (o “a grappolo”) si trasformano, quando rimangono inesplose sul terreno, in potentissime mine antipersona", spiega un comunicato della Campagna italiana contro le Mine. “La proposta di estendere la proibizione riguardante le mine antipersona a questa nuova categoria di ordigni, è il giusto riconoscimento del fatto che hanno gli stessi devastanti effetti delle mine sulla vita delle popolazioni colpite,” dichiara Simona Beltrami, coordinatrice della Campagna Italiana contro le Mine.

Le munizioni cluster rischiano di causare una crisi umanitaria ancora più grave di quella dovuta alle mine, anche a causa dell'altissimo numero di submunizioni innescate che lasciano al suolo. Per esempio, si calcola che le munizioni cluster usate in Iraq nei soli mesi di marzo e aprile 2003 contenessero tra 1,8 e 2 milioni di submunizioni, molte delle quali non sono esplose all'impatto con il terreno.

FRANCIA

Sua morte non e' un omicidio, stabilisce tribunale Metz (ANSA) - PARIGI, 18 FEB - La giustizia francese conferma che il feto non e' una persona e che la sua morte non puo' essere qualificata come omicidio. Questa la sentenza d'appello del tribunale di Metz che ha riconosciuto un omicidio colposo a carico di un camionista all'origine di un incidente stradale costato la vita a una donna incinta. Il marito, che chiedeva la condanna per duplice omicidio, quello della moglie e quello del nascituro, ha fatto sapere di voler arrivare fino in Cassazione.

GERMANIA

SU RESTRIZIONI RADUNI OBIETTIVO E' IMPEDIRE MANIFESTAZIONE NPD IN 60/MO FINE GUERRA (ANSA) - BERLINO, 18 FEB - Il Bundestag, la Camera bassa del parlamento tedesco, esamina oggi in prima lettura il progetto di legge del governo sulla restrizione del diritto di raduno e manifestazione. Il provvedimento e' stato messo a punto dalla coalizione rossoverde (Spd e Verdi) una settimana fa con l'obiettivo primario di impedire una manifestazione indetta alla Porta di Brandeburgo a Berlino dal partito neonazista della Npd per l'8 maggio prossimo, 60/mo anniversario della capitolazione della Germania nazista. La decisione sulle limitazioni a manifestare nei confronti dei neonazisti e' stata presa dopo gli scandali delle ultime settimane che hanno visto protagonisti esponenti della Npd. Al parlamento regionale della Sassonia, alla vigilia del 60/mo della liberazione di Auschwitz, i deputati di tale partito avevano abbandonato l'aula al momento di osservare un minuto di silenzio per le vittime dell'Olocausto. Con la nuova legge si vuole proibire l'organizzazione di cortei e dimostrazioni di estremisti di destra nelle vicinanze di monumenti, Memoriali e altri luoghi di particolare significato e rilevanza storica, come ad esempio il Memoriale alle vittime dell'Olocausto in via di completamento a Berlino. L'opposizione conservatrice (Cdu-Csu e liberali Fdp) ha presentato una propria versione del provvedimento restrittivo, e non e' esclusa una soluzione concordata. Esponenti di governo e Cdu-Csu si sono mostrati infatti concilianti a questo riguardo. Il voto finale sulla nuova legge e' previsto per la prossima settimana.

ARGENTINA

SCANDALO NARCOTRAFFICO, RIMOSSO CAPO DELLE FORZE AEREE Il presidente Néstor Kirchner ha sostituito il capo delle forze aeree argentine, Carlos Rodhe, dopo la scoperta del trasferimento di un consistente carico di cocaina verso la Spagna dall’aeroporto internazionale di Ezeiza, avvenuto lo scorso settembre. La vicenda, su cui indaga da mesi la magistratura, venne a galla quando quattro valigie scaricate da un volo di una linea aerea privata all’aeroporto Barajas di Madrid non furono ritirate dai presunti proprietari; dopo un controllo, si scoprì che contenevano 60 chilogrammi di droga. Le gravi omissioni nell’ispezione dei bagagli sono imputate alla polizia aeronautica nazionale, che dipende strettamente dalle forze aeree: l’Argentina è infatti uno dei pochi Paesi al mondo che affida all’aeronautica militare il controllo degli aeroporti e del traffico aereo, un retaggio dell’ultima dittatura militare (1976-’83) che resta in vigore ancora oggi. Oltre a Rodhe, sanzioni potrebbero essere adottate anche nei confronti di altri vertici delle forze aeree, convocati oggi dal ministro della Difesa José Pampuro.

gror050218 (last edited 2008-06-26 09:58:50 by anonymous)