IRAQ: STRAGE CON UN'AUTOBOMBA, OLTRE 110 MORTI E 133 FERITI

L'attentato suicida con autobomba avvenuto a Hilla, citta' a 100 chilometri a sud di

Baghdad, ha provocato secondo l'agenzia France Press 114 morti e 126 feriti, secondo la Cnn

i morti sarebbero almeno 125 e i feriti 150. Si moltiplicano gli appelli alla popolazione per donare il sangue mentre stanno continuando

ad arrivare medici dalle citta' vicine, Karbaka, Najaf e Diwaniyah. Alcune ore dopo l'attentato (il piu' sanguinoso dopo la caduta del regime di Saddam Hussein

nell'aprile 2003) la citta' che ha circa 500.000 abitanti appare deserta e forze di

sicurezza sono dispiegate in tutti i quartieri. Le vittime sono in gran parte ex funzionari dei tempi di Saddam, in fila per sottoporsi a

una visita medica per poter essere reintegrati nell'amministrazione della provincia, ha

detto la polizia. Ma nella zona c'e' anche un mercato, pieno di donne e bambini e il numero

delle vittime continua ad aumentare. Numerosi feriti sono in condizioni disperate. Oggi cinque iracheni, tra cui tre militari e un traduttore, sono stati uccisi in una serie

di attacchi nel triangolo sunnita a nord e a ovest di Baghdad, hanno detto i servizi di

sicurezza iracheni. Nella notte sono proseguiti gli scontri tra insorti e militari americani a Mossul, nell'Iraq

settentrionale. Uomini armati hanno ucciso quattro persone, facendo salire a 16 le vittime

da ieri e a quattro i feriti. Ieri un'esplosione in un edificio governativo a Hamam Al Alil, alla periferia della citta',

ha ucciso otto iracheni e ferito altri due. Diverse delle vittime sono guardie della

sicurezza irachene, mentre quattro poliziotti iracheni sono stati uccisi da uomini armati

mentre pattugliavano la parte occidentale di Mossul. Un soldato americano e' stato ucciso in un quartiere meridionale di Baghdad nella serata di

domenica, mentre era impegnato in un posto di blocco. L'organizzazione per la difesa dei diritti dell'uomo Human Rights Watch denuncia un progetto

americano volto a stabilire un nuovo sistema di mine antipersona in Iraq, Matrix, che

permette di azionare le mine di tipo Claymore a parecchi chilometri di distanza, attraverso

un segnale radio e grazie ad un computer portatile. Un segnale elettronico sullo schermo di

un computer non puo' essere un metodo affidabile per determinare se si e' in procinto di

uccidere un combattente nemico o un civile, avverte l'organizzazione umanitaria. Il

Pentagono deve dare serie garanzie affinche' dei civili non inneschino le mine in maniera

accidentale a rischio della loro vita, ha dichiarato Steve Goose, un esperto militare di

Human Rights Watch. Secondo la rivista statunitense National Defense Magazine di marzo

l'esercito americano prevede di dislocare in Iraq 25 sistemi 'Matrix' da qui al prossimo

Maggio, principalmente per la difesa delle basi militari.

Libano: Il governo Karami si dimette

Il Libano è nel caos. Il governo guidato da Omar Karami si è dimesso dopo che migliaia di

persone sono scese in piazza a Beirut e il Paese si è fermato per lo sciopero generale. E'

il punto più alto della crisi seguita all'assassinio dell'ex premier Rafik Hariri, ucciso in

un attentato il 14 febbraio scorso. Tutte le proteste, oltre ad avere per bersaglio il governo di Karami, hanno un forte

carattere antisiriano. Damasco è infatti accusata di essere dietro la morte del magnate

delle tv ed ex primo ministro libanese. La notizia delle dimissioni ha provocato scene di

giubilo tra i parlamentari dell'opposizione ed è stata accolta da una vera e propria

ovazione tra i manifestanti riuniti da ormai 24 ore nella Piazza dei Martiri. La situazione a Beirut è molto tesa. Negozi con le serrande abbassate, banche, scuole,

uffici pubblici e privati chiusi, traffico scarso mentre migliaia di persone continuano ad

affluire verso i luoghi affollati dai manifestanti, nonostante il divieto imposto dalle

autorità. Reparti dell'esercito libanese hanno cercato invano di isolare l'intero centro della

capitale. Molti manifestanti hanno abbandonato le loro auto in strada e hanno raggiunto a

piedi la piazza. Secondo l'opposizione, i soldati hanno isolato anche il centro di Sidone,

la città portuale nel sud del Libano di cui Hariri era originario, e quello di Tripoli, nel

nord del paese. Tra i manifestanti riuniti nella Piazza dei Martiri a Beirut, dove Hariri è sepolto a fianco

della Grande Moschea, gli slogan più scanditi sono quelli contro la presenza militare

siriana in Libano: "Non vogliamo un Parlamento ostaggio della Siria", "Non vogliamo un Paese

sotto il tallone della Siria", "Il solo esercito che vogliamo è quello libanese". Ieri sera si erano già dimessi tre ministri: Maurice Saknous (risorse idriche ed

elettriche), Adnan Kassar (commercio e industria) e Ibrahim Daher (riforme amministrative).

Il 18 febbraio si era dimesso il ministro del turismo Farid al Khazem, che aveva denunciato

la "violazione" degli accordi di Taif che nel 1989 hanno posto fine ai 15 anni di guerra

civile libanese e che prevedevano entro il 1992 il ridispiegamento nella Valle della Bekaa

dei circa 14.000 soldati siriani ancora presenti in Libano. Rimasto finora lettera morta, il ridispiegamento delle truppe siriane nella Valle della

Bekaa è stato preannunciato due giorni fa come "imminente" dalle autorità di Damasco,

sottoposte a crescenti pressioni internazionali.

Colombia: 3 massacrati dall'esercito

L' Esercito ha massacrato Luis Eduardo Guerra, di 35 anni, leader della Comunità di Pace di

San Jose de Apartado e membro del Consiglio interno dagli inizi del processo. Luis era uscito sabato 19 febbraio della sua casa di San Jose per dirigersi alla finca che

dista piu o meno sette ore da casa sua, con l'intento di raccogliere del cacao: il suo piano

era di ritornare due giorni dopo. Ma due giorni dopo, il lunedi seguente, in mattinata è

stato arrestato sul fiume Mulatos da alcuni membri della Brigata XI dell'esercito. Luis

stava per tornare verso San Jose con la sua compagna Bellanira, suo figlio Deiner e un altro

giovane, amico fraterno di Luis, che è riuscito a scappare. Luis, Bellanira e Deiner sono

stati portati in località La Resbalosa e da lì verso la casa del signor ALFONSO BOLIVAR. Il giorno dopo il giovane scappato dalla morsa dei soldati si è diretto alla casa di Alfonso

Bolivar per cercare di capire in che condizioni stessero i 3 "fermati". Arriva in questa

casa e trova sangue ovunque, segue le tracce, le orme, fino a raggiungere una fossa scavata

nella terra in cui giaciono i corpi di Luis Eduardo, Bellanira e Deiner, fatti a pezzi.

Luis Eduardo, difensore dei diritti umani, fondatore della comunità di San Jose, da 5 anni

delegato della comunità e coordinatore del comitato per i diritti umani della comunità,

ultimamente ha viaggiato in europa e negli Usa per raccontare la sua esperienza. Andremo a La Resbalosa a reclamare i corpi dei nostri amici. Chiediamo la solidarietà

nazionale e internazionale affinchè si faccia chiarezza sui fatti, affinchè vengano

individuati i responsabili.

GUERRIGLIERI FARC: “INGRID BETANCOURT E ALTRI OSTAGGI STANNO BENE” “Ingrid, Clara Rojas, i tre statunitensi agenti della Cia, i deputati e i parlamentari, tra

gli altri ostaggi ‘scambiabili’, sono in buono stato di salute. (...) Come i guerriglieri

privati della loro libertà, attendono con molta impazienza il loro rilascio”: lo afferma il

portavoce dei guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), Raúl

Reyes, in un’intervista scritta rilasciata via Internet al quotidiano francese ‘Le Figaro’.

Nel documento, datato 22 febbraio, vigilia del terzo anniversario del sequestro della

ex-candidata presidenziale franco-colombiana Ingrid Betancourt e della direttrice della sua

campagna elettorale Clara Rojas, Reyes ribadisce che “le Farc insisteranno sempre di più per

ottenere la firma di un accordo umanitario” che consenta di scambiare i prigionieri, alcuni

in ostaggio da diversi anni, con circa 500 guerriglieri detenuti nelle carceri nazionali.

Una proposta che nei mesi scorsi il governo si era detto disposto ad accogliere in linea di

massima , ma riservandosi di stabilire tempi, luoghi e il numero dei ribelli eventualmente

rilasciabili e respingendo la richiesta delle Farc di smilitarizzare un’area nel sud del

Paese. Secondo Reyes, “lo scambio sarà possibile se governi amici come Francia, Svizzera e

Spagna, come altri Paesi della regione, contribuiranno in maniera decisiva”. Per iniziare i

negoziati, attraverso il suo portavoce la guerriglia chiede ora “il ritiro della forza

pubblica” da due comuni della regione di Cali, “affinché i portavoce delle Farc possano

sedersi in totale sicurezza con i rappresentanti del governo per raggiungere un accordo".

Brasile: delegazione degli sfollati di Goiania nella capitale

Una delegazione va a Brasilia per rompere l' isolamento politico degli sfollati di Sonho

Real di Goiania. Giovedi 23 Febbraio, e' partita da Goiania uma delegazione di organizzazioni, gruppi

organizzati e dalla Chiesa cattolica verso Brasilia e si sono riuniti con i ministri Márcio

Thomaz Bastos, della Giustizia, e Nilmário Miranda, per i Diritti Umani. In questa riuione

sono stati presentati vari resoconti di quello che sta succedendo a Goiania e Dossier con le

denunce delle violazioni dei diritti umani e'stato consegnato ai ministri. in questo dossier

sono stati inclusi numerose testimonianze, foto, video e spezzoni dei telegiornali

riguardanti lo sgombero. La delegazione ha sollecitato la verifica e la punizione dei responsabili di tutte le

violazioni, oltre a inoltrare la richiesta di aprire un indagine federale. Dopo la riunione,

Nilmario Miranda ha affermato che sara' creata una commisione nazionale per la difesa della

persona umana. Nella sera dello stesso giorno, la delegazione di supporto agli abitanti di

Sonho Real ha ricevuto anche l´ appoggio della CNBB e della Commisione dei Diritti Umani

della OAB. E´ stata presentata una lamentela rigurdante la condotta della OAB dello stato di

Goias in merito a questo sgombero, poiche´ il presidente regionale della organizzazione,

Miguel Cançado, e' allo stesso tempo uno degli avvocati della proprieta' del terreno. Oggi la situazione degli sfollati e' gravissima. Con le case e tutti i beni distrutti, alla

maggior parte sono rimasti a mala pena i vestiti. Circa mille persone sono alloggiate in due

palestre di Goiania, una a Bairro Capuava e l'altra a Novo Horizonte. Profughi nella loro stessa citta, gli sfollati di Sonho Real soffrono sempre piu'

umiliazioni. La paura la fa da padrona e molte persone non escono per paura delle retate

della polizia. Il clima torrido degli ultimi giorni ha portato molti a prendere malattie.

Chi soffre maggiormente per questa situazione sono i bambini, vivendo in condizioni disumane

senza una casa, senza una alimentazione adeguata, con tanta paura e poca speranza.

IRAN: LA RUSSIA GARANTISCE PER LA CENTRALE NUCLEARE

La centrale nucleare iraniana di Bushehr, alla cui realizzazione la Russia sta contribuendo,

puo' essere utilizzata esclusivamente per scopi pacifici e non viola nessuna delle norme

internazionali in materia di non proliferazione. Lo ha affermato oggi Aleksandr Rumiantsev,

capo dell'agenzia atomica russa (Rosatom), al rientro da Teheran dove ieri ha firmato un

accordo decisivo per la futura entrata in funzione dell'impianto iraniano. L'intesa - vista

con sospetto dagli Usa e dall'Occidente - formalizza l'avvio dell'impianto (pur rinviandone

l'inaugurazione di almeno 16 mesi), ma anche la restituzione di tutto il combustibile

esausto a Mosca, onde evitare che possa essere riutilizzato a scopi militari. In base ai

documenti che abbiamo firmato, l'Iran ha assunto l'impegno di riportare tutto il

combustibile nucleare esausto da Bushehr in Russia, ha notato oggi Rumiantsev, sottolineando

che la cooperazione tra Teheran e Mosca non viola alcuna norma o impegno internazionale e

che la Russia sta costruendo la centrale di Bushehr a scopi esclusivamente pacifici, nel

pieno rispetto della Carta dell'Aiea.

SOMALIA: VIOLENTO SCONTRO A FUIOCO NELLA CAPITALE

questa mattina, all'alba, per il controllo di un importante check point (e relativi pedaggi)

sulla strada che dalla capitale somala porta verso la città di Galad. Lo riferiscono fonti

vicine al nuovo parlamento somalo, precisando che la battaglia è esplosa nel quartiere di

Huriwa alle 5.50 locali ed è durata per oltre un'ora e mezzo. Dal 1991, anno della caduta

del dittatore Siad Barre, l’ex colonia del Corno d’Africa è piombata in una sorta di

anarchia che la vede da 14 anni priva di una qualsivoglia autorità nazionale in cui bande di

‘signori della guerra’ si contendono il controllo di fette di territorio o di lucrativi

affari. Anche se le nuove istituzioni somale (Presidente, governo e Parlamento) sono state

create cercando di integrare tutte le ‘anime’ della guerra somala degli ultimi 14 anni, a

Mogadiscio restano forze che continuano a opporsi al ritorno alla normalità del Paese. Nelle

ultime settimane, una catena impressionante di omicidi mirati contro tutti coloro che a

Mogadiscio avevano pubblicamente appoggiato il ritorno delle istituzioni in Somalia. BURUNDI

È cominciato il referendum sulla nuova Costituzione del Burundi. Circa 3 milioni di aventi

diritto al voto si recheranno oggi nei seggi sparsi per il Paese per esprimere il proprio

parere sulla nuova Carta Nazionale frutto del processo di pace concretizzatosi lo scorso

anno. ".

Venezia E MILANO: arresti di questa notte (3 audio)

Questa notte sono stati aggrediti dai nazisti e carabinieri compagni del Lab. Morion di

Venezia, 2 compagni sono tutt’ora in stato di arresto questo fatto segue di pochi giorni il

fermo, ancora in corso di un attivista a seguito della mobilitazione si Sabato contro il CPT

di Gradisca, e coincide con l’arresto sempre eseguito questa notte di un militante del cs

Vittoria di Milano...

CAMPAGNA: AGGIORNAMENTO SULLA PROTESTA (3 audio)

1) la truffa di Bertolaso 2) mi tirano per la giacca 3) polemica contro la stampa di sinistra (n.2)

28 Feb. 1978: Roberto Scialabba veniva assassinato

Il 28/02/1978 cadeva sotto il piombo di Stato, Roberto Scialabba, assieme a Lui veniva

ferito ad una gamba suo fratello Nicola, esecutori materiali i fascisti prezzolati servi di

Stato, di quello stesso Stato che con le sue leggi e i suoi pistoleros, impone, da sempre,

la galera, la morte, il dominio di classe. La campagna diffamatoria del “berlingueriano PCI”, che congedava l’episodio nell’ambito di

un regolamento di conti legato allo spaccio della droga, la dice lunga su come veniva

stravolto, anche in quel caso, elemento determinatosi innumerevoli volte, un omicidio di

Stato in un quartiere proletario come Cinecittà. Quartiere nel quale era forte la lotta

contro l’eroina, lotta nella quale Roberto era in prima fila, così come contro il dominio

borghese esercitato attraverso la repressione. Uscire dalla mera commemorazione antifascista, riaffermare il legame Stato – fascisti è

quello che dobbiamo fare, se vogliamo realmente far vivere le idee di Roberto e di tutti

coloro che sono morti sotto il piombo di Stato. E’ chiaro che ci aspetta un futuro di guerra, in tutti i sensi, fatto anche di flessibilità

lavorativa e precarizzazione di ogni aspetto della vita. Per cui a distanza di 27 anni,

intendiamo ricordare Roberto, con rinnovata e prorompente rabbia e con una mai sopita voglia

di tornare a comunicare con le nuove generazione di proletare/i, anche per riallacciare quel

filo della memoria, sunto di un incalcolabile patrimonio di lotte espresso in quegli anni.

MERIDIANA: SCIOPERO BIANCO

Stato di agitazione e proclamazione dello sciopero bianco dei dipendenti della Meridiana in seguito all’annuncio della Compagnia aerea che ha dichiarato l’esubero di 192 unità, su un potenziale attuale di circa 1.400 dipendenti. È evidente l’intenzione di attuare la razionalizzazione delle risorse umane: in una parola, la messa in mobilità di oltre il tredici per cento delle forze lavorative. Da oggi cominciano le proteste: uno sciopero bianco di quattro ore: dalle 12 alle 16 gli assistenti di volo si asterranno dal fornire ai passeggeri servizi commerciali a bordo, una forma alternativa per non danneggiare più seriamente l’utenza. I voli partiranno regolarmente ma durante il viaggio non sarà fornita la consueta assistenza con la somministrazione di bevande e alimenti. Dal primo marzo e a tempo indeterminato lo sciopero bianco sarà attuato tutti i giorni, in tutte le ore e su tutti i voli delle tratte servite.

Firenze: E' morto il poeta Mario Luzi

Si è spento questa mattina nella sua casa, a Firenze. Era nato nel 1914. Due giorni fa era

intervenuto al forum contro la guerra, svoltosi nella sua città. Leggiamo una delle sue più recenti poesie.

Muore ignominiosamente la repubblica. Ignominiosamente la spiano i suoi molti bastardi nei suoi ultimi tormenti. Arrotano ignominiosamente il becco i corvi nella stanza accanto. Ignominiosamente si azzuffano i suoi orfani, si sbranano ignominiosamente tra di loro i suoi sciacalli. Tutto accade ignominiosamente, tutto meno la morte medesima - cerco di farmi intendere dinanzi a non so che tribunale di che sognata equità. E l'udienza è tolta.

G.R. 13,00

IRAQ

Strage ad Hilla, dove l'autobomba esplosa questa mattina davanti ad centro medico ha ucciso almeno 110 e ne ha ferito altre 130. Lo confermano fonti mediche e della Mezzaluna Rossa della cittadina sciita teatro di quello che viene considerato l'attacco più sanguinoso dalla caduta del regime di Saddam. Secondo le prime ricostruzioni, un kamikaze era alla guida dell'auto imbottita di esplosivo che si è andata a schiantare contro la fila di persone che si trovava all'esterno dell'edificio. Si trattava di civili iracheni in attesa di ottenere il certificato medico necessario per essere assunti come impiegati nelle strutture della nuova amministrazione irachena. Molte vittime anche nel vicino mercato, a quell'ora affollato di donne e bambini. Fonti mediche parlano delle strutture ospedaliere di Hilla ormai all'estremo con tutti i reparti pieni di feriti, mentre stanno arrivando squadre di soccorso, medici e medicine, inviate dalla Mezzaluna Rossa che teme che il bilancio dei morti sia destinato a salire, visto l'alto numero dei feriti.

Un soldato americano e' stato ucciso in un quartiere meridionale di Baghdad nella serata di domenica. Secondo quanto riferito dal comando Usa, il militare era impegnato in un posto di blocco quando gli hanno sparato.

L'organizzazione per la difesa dei diritti dell'uomo Human Rights Watch ha espresso domenica sera il suo allarme per un progetto americano volto a stabilire un nuovo sistema di mine antipersona in Iraq. Questo nuovo sistema, chiamato 'Matrix', permette di azionare le mine di tipo 'Claymore' a parecchi chilometri di distanza, attraverso un segnale radio e grazie ad un computer portatile. Secondo l'organizzazione l'esercito americano non avrebbe dato risposte chiare alle critiche mosse sul pericolo potenziale che queste mine rappresentano per la popolazione civile. Le mine di tipo 'Claymore', che ora possono uccidere in un raggio di 60 metri, avranno con il nuovo sistema una potenza che si sviluppera' per oltre 300 metri, ha accusato HRW. Un segnale elettronico sullo schermo di un computer non puo' essere un metodo affidabile per determinare se si e' in procinto di uccidere un combattente nemico o un civile, avverte l'organizzazione umanitaria. Il Pentagono deve dare serie garanzie affinche' dei civili non inneschino le mine in maniera accidentale a rischio della loro vita, ha dichiarato Steve Goose, un esperto militare di Human Rights Watch. Secondo la rivista statunitense National Defense Magazine di marzo l'esercito americano prevede di dislocare in Iraq 25 sistemi 'Matrix' da qui al prossimo Maggio, principalmente per la difesa delle basi militari.

IRAN

La centrale nucleare iraniana di Bushehr, alla cui realizzazione la Russia sta contribuendo, puo' essere utilizzata esclusivamente per scopi pacifici e non viola nessuna delle norme internazionali in materia di non proliferazione. Lo ha affermato oggi Aleksandr Rumiantsev, capo dell'agenzia atomica russa (Rosatom), al rientro da Teheran dove ieri ha firmato un accordo decisivo per la futura entrata in funzione dell'impianto iraniano. L'intesa - vista con sospetto dagli Usa e dall'Occidente - formalizza l'avvio dell'impianto (pur rinviandone l'inaugurazione di almeno 16 mesi), ma anche la restituzione di tutto il combustibile esausto a Mosca, onde evitare che possa essere riutilizzato a scopi militari. In base ai documenti che abbiamo firmato, l'Iran ha assunto l'impegno di riportare tutto il combustibile nucleare esausto da Bushehr in Russia, ha notato oggi Rumiantsev, sottolineando che la cooperazione tra Teheran e Mosca non viola alcuna norma o impegno internazionale e che la Russia sta costruendo la centrale di Bushehr a scopi esclusivamente pacifici, nel pieno rispetto della Carta dell'Aiea.

LIBANO: SCIOPERO PARALIZZA BEIRUT, RIUNITO - Beirut e' stata paralizzata oggi dallo sciopero generale indetto dall'opposizione in concomitanza del dibattito in Parlamento sull'uccisione dell'ex premier Rafik Hariri e sulla mozione di sfiducia nei confronti del governo guidato da Omar Karami, mentre nella centralissima Piazza dei Martiri migliaia di dimostranti sono riuniti in segno di aperta sfida al divieto del ministro degli interni Suleiman Frangieh.

GRECIA

Fonti della Marina mercantile greca hanno comunicato che sono impegnate da stamani all'alba nella operazione di salvataggio di un folto gruppo di immigrati naufragati su uno scoglio al largo dell'isola di Milos, nelle Cicladi. Hanno precisato che l'operazione e' cominciata subito dopo che una telefonata anonima aveva avvertito la Capitaneria di porto di Milos della presenza degli immigrati, non si sa ancora quanti uomini e quante donne, sullo scoglio di Ananes, 10 miglia nautiche a Sud-Ovest dell'isola. Secondo fonti sul posto, le persone finite sullo scoglio sembra in seguito al naufragio dell'imbarcazione sulla quale viaggiavano e gia' tratte in salvo sono almeno una sessantina ma proseguono alacremente le ricerche di eventuali superstiti ancora in mare.

SOMALIA Sono almeno 5 le persone morte oggi a Mogadiscio nel violento scontro a fuoco esploso questa mattina, all'alba, per il controllo di un importante check point (e relativi pedaggi) sulla strada che dalla capitale somala porta verso la città di Galad. Lo riferiscono fonti vicine al nuovo parlamento somalo, precisando che la battaglia è esplosa nel quartiere di Huriwa alle 5.50 locali ed è durata per oltre un'ora e mezzo. Dal 1991, anno della caduta del dittatore Siad Barre, l’ex colonia del Corno d’Africa è piombata in una sorta di anarchia che la vede da 14 anni priva di una qualsivoglia autorità nazionale in cui bande di ‘signori della guerra’ si contendono il controllo di fette di territorio o di lucrativi affari. Anche se le nuove istituzioni somale (Presidente, governo e Parlamento) sono state create cercando di integrare tutte le ‘anime’ della guerra somala degli ultimi 14 anni, a Mogadiscio restano forze che continuano a opporsi al ritorno alla normalità del Paese. Nelle ultime settimane, una catena impressionante di omicidi mirati contro tutti coloro che a Mogadiscio avevano pubblicamente appoggiato il ritorno delle istituzioni in Somalia. BURUNDI È cominciato il referendum sulla nuova Costituzione del Burundi. Circa 3 milioni di aventi diritto al voto si recheranno oggi nei seggi sparsi per il Paese per esprimere il proprio parere sulla nuova Carta Nazionale frutto del processo di pace concretizzatosi lo scorso anno. ".

G.R. 9,30

PALESTINA

Si apre la CONFERENZA di LONDRA - Il segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa, ed il ministro degli esteri egiziano, Ahmed Abul Gheit, sono partiti stamane dal Cairo per Londra, dove domani e dopodomani parteciperanno alla Conferenza internazionale sul processo di pace israelo-palestinese. Nella capitale britannica, dove sono attesi per domani anche il segretario generale dell' Onu, Kofi Annan, ed il segretario di stato Usa, Condoleezza Rice, e' gia' arrivato il presidente palestinese, Abu Mazen. Sulla conferenza incombe lo spettro del primo attentato compiuto in Israele - che ha provocato cinque morti e decine di feriti - dopo l' elezione di Abu Mazen e la riorganizzazione dell' Autorita' Nazionale Palestinese, dopo la morte di Yasser Arafat. E' anche il primo incontro internazionale dopo il vertice quadripartito di Sharm El Sheikh (8 febbraio) L' Egitto continua a sollecitare le due parti a mantenere gli impegni presi, mentre il presidente egiziano Mubarak ricorda ai palestinesi che la presenza di Sharon al governo e' un' occasione da non perdere per la pace

IRAQ

AUTOBOMBA 25 MORTI E 71 FERITI - Sono almeno 25 i morti e 71 i feriti dell'autobomba esplosa questa mattina a Hilla, capoluogo della provincia di Babilonia, 100 km a sud di Baghdad. Tutte civili le vittime, tra le quali alcune donne, secondo fonti ospedaliere. Numerosi feriti sono in gravi condizioni. L'autobomba e' esplosa vicino a un centro sanitario, in una strada affollata della citta' dell'Iraq settentrionale. Le vittime sono sopratutto funzionari che erano tali al tempo di Saddam Hussein, in parte poi licenziati dagli americani, che erano in fila per sottoporsi a una visita medica per poter essere poi reintegrati nell'amministrazione della provincia, ha detto la polizia.

MOSSUL, - Uomini armati hanno ucciso quattro persone, e ne hanno ferito due, ieri notte a Mossul, ha detto oggi l'esercito americano, portando a sedici i morti di ieri nella citta', e a quattro i feriti. Non ci sono al momento altri particolari sull'episodio. Ieri, nella stessa citta' del nord dell'Iraq un'esplosione in un edificio governativo alla periferia della citta', ha ucciso otto persone e ferito almeno altri due cittadini iracheni (alcune vittime sono guardie della sicurezza irachene), mentre quattro poliziotti iracheni sono stati uccisi da uomini armati mentre pattugliavano la parte occidentale di Mossul.

INTANTO AUMENTA IL PREZZO DEL PETROLIO I prezzi del petrolio volano verso i 52 dollari al barile sui mercati asiatici e anche il Brent schizza ai massimi da 17 settimane. I future sul Light crude sono quotati 51,80 dollari in rialzo di 31 cent, dopo aver toccato un picco di 51,88 dollari, mentre i future sul Brent salgono a 50 dollari al barile in aumento di 39 cent. A far lievitare i prezzi e' l'aumento del freddo negli Usa cha fa temere sulla tenuta delle scorte di combustibili da riscaldamento.

LIBANO CONTINUA QUESTA MATTINA MANIFESTAZIONE ANTISIRIANA A BEIRUT - Migliaia di libanesi continuano questa mattina a manifestare contro la Siria dopo aver passato tutta la notte nella centrale piazza dei Martiri a Beirut. La dimostrazione, che era stata vietata, si svolge mentre è previsto oggi in parlamento il voto di fiducia al governo filo siriano del primo ministro Omar Karami. La sessione parlamentare sarà la prima ad affrontare l'attentato che il 14 febbraio ha causato la morte dell'ex premier Rafik Hariri e di altre 16 persone. L'opposizione chiederà spiegazioni sull'uccisione che molti attribuiscono alla Siria. I manifestanti sono circondati da reparti militari e hanno passato la notte cantando l'inno nazionale e lanciando slogan contro Damasco, che di fatto esercita un protettorato sul paese. L'esercito ha bloccato da ieri sera l'accesso al centro della città, impedendo a molti dimostranti di raggiungere la piazza dei martiri. Altri sono riusciti a passare, anche grazie alla complicità di alcuni soldati. Fra i manifestanti anche deputati dell'opposizione, con indosso le sciarpe bianche e rosse diventate il simbolo della protesta.

IRAN

Mosca fornira' il combustibile nucleare a Teheran, che potra' avviare il suo primo reattore tra la seconda meta' e la fine del 2006. Questo, secondo Washington, mette la Repubblica iraniana in condizione di completare la sua corsa alla bomba atomica, cambiando gli scenari strategici in Medio Oriente. Affermazione smentita da Iran e Russia che cooperano per la costruzione della centrale di Bushehr avviata già dai tempi dello Shah. Poi i lavori erano stati bloccati dall'avvento degli ayatollah e dalla lunga guerra con l'Iraq, che aveva danneggiato l'impianto. Teheran, pero', aveva ripreso l'iniziativa alla prima occasione, firmando un contratto con la Russia per completare la centrale al costo di 800 milioni di dollari. Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, gia' nel 1987 l'Iran aveva acquistato i piani per realizzare la bomba dallo scienziato pakistano Abdul Khan.

gror050228 (last edited 2008-06-26 09:55:43 by anonymous)