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G.R. 13,00

LIBANO

OPPOSIZIONE SI RIUNISCE, L'opposizione libanese si riunira' questo pomeriggio nel castello del leader druso Walid Jumblatt a Mukhtara, sulle montagne dello Chouf, per discutere la posizione da assumere nelle consultazioni che il presidente Emile Lahoud si appresta ad avviare per la designazione del successore del premier Omar Karami, dimessosi a sorpresa due giorni fa. Lo hanno riferito oggi fonti dell'opposizione. Sempre oggi, un emissario di Jumblatt, il deputato del suo Partito socialista progressista (Psp), Ghazi Aridi, incontrera' inoltre il leader di Hezbollah, sheikh Hassan Nasrallah, nel tentativo di ottenere il sostegno del movimento sciita libanese alle richieste dell'opposizione per la creazione di un governo transitorio che prepari le prossime elezioni di maggio e per il ritiro dei 14.000 soldati siriani ancora presenti in Libano. In un'intervista alla Tv satellitare araba 'al Jazira', il leader druso - che ha assunto il ruolo di principale portavoce dell'opposizione dopo l'uccisione dell'ex premier Rafik Hariri nell'attentato del 14 febbraio a Beirut - ha intanto lasciato chiaramente intendere ieri sera di puntare anche alle dimissioni del presidente Lahoud. E' parte del problema e parte del crimine, ha detto Jumblatt riferendosi a Lahoud, l'estensione del cui mandato presidenziale per altri tre anni - grazie a una modifica della Costituzione approvata nell'ottobre scorso dal Parlamento di Beirut e appoggiata della Siria - aveva provocato le dimissioni in segno di protesta dell'allora premier Hariri, che era stato sostituito dall'appena dimessosi Karami. Walid Jumblatt ha aggiunto che l'annuncio della Siria sul ritiro delle proprie truppe dal Libano nei prossimi mesi rappresenta "un gesto apprezzabile" ma anche un'indicazione "vaga". Il segretario del Partito Progressista Socialista libanese, auspicando l'indicazione di "una precisa scadenza". "Pochi mesi. La questione del tempo in Medio Oriente è terribilmente vaga. Qui non abbiamo il concetto del tempo", ha detto Jumblatt dopo l'ammissione di Bashar al Assad al Time magazine sul possibile ritiro "nei prossimi mesi".

Da parte loro HEZBOLLAH affermano: Crediamo sia importante abbassare i toni e sederci attorno a un tavolo. Hezbollah ha evitato il confronto delle piazze. Tutti sanno che siamo in grado di mobilitare centinaia di migliaia di persone, ma non abbiamo voluto opporre manifestazioni a manifestazioni proprio per non aumentare la tensione. Nessun libanese vuole la guerra - aggiunge il portavoce Afif - e non cederemo a nessun tentativo di provocazione che possa essere istigato dall'esterno. Di sicuro Hezbollah non userà mai la forza contro i propri fratelli.

Il GENERALE AOUN delle forze reazionarie maronite: Siamo finalmente riusciti a far cadere il governo fantoccio siriano. Questo è solo l'inizio: dopo Bagdad e Beirut toccherà a Damasco, il processo che si è messo in moto non si arresterà. l'ex premier maronita libanese, generale Michel Aoun, intervenendo sull'attuale scenario in Libano. Il Libano -dice Aoun- sta tornando ad essere un modello, e adesso potrebbe succedere in Medio oriente quello che l'Europa ha vissuto nel 1989

Sul giornale israeliano HA'ARETZ, si prospetta la possibilità che le autorità libanesi stiano valutando l'ipotesi di proclamare lo stato d'emergenza e di affidare la guida del paese all'esercito fino alle elezioni di maggio, Secondo la fonte , al momento non sembra esservi un candidato sunnita adatto ad assumere la guida del governo, dopo le dimissioni due giorni fa del primo ministro filo siriano Omar Karame. In base alla costituzione libanese, il primo ministro deve essere sunnita, il presidente cristiano e il presidente del parlamento sciita

PALESTINA

Un giudizio sostanzialmente positivo sulle conclusioni raggiunte ieri dalla Conferenza di Londra e' stato espresso oggi dal capo del Dipartimento per i negoziati dell'Olp Saeb Erekat in una intervista a Voce della Palestina. Il Quartetto (Usa, Ue, Russia, Onu - n.d.r.) - ha rilevato Erekat - si e' espresso per uno Stato palestinese che abbia una continuita' geografica e ha chiesto che sul terreno non vengano realizzate misure che potrebbero mettere in pregiudizio lo status definitivo delle trattative. Adesso e' tempo che si costringa Israele a cessare le sue attivita' di insediamento nei Territori e la costruzione del Muro ha aggiunto il responsabile palestinese. E' arrivato il momento che il Quartetto passi dalla enunciazione di principi ad azioni sul terreno. Erekat ha aggiunto che a Londra e' stato espresso da piu' parti interesse per l'invio nei Territori di osservatori internazionali, sotto il comando degli Stati Uniti. Cio', ha osservato, e' motivo di soddisfazione per i palestinesi che da tempo invocano un provvedimento del genere

IL MINISTRO ESTERI GIORDANO SABATO E DOMENICA IN ISRAELE - Il ministro giordano degli Affari Esteri, Hani Moulki, si recherà sabato e domenica in Israele per quella che rappresenta la prima visita di un alto esponente del governo di Amman allo Stato ebraico dall'inizio della Seconda Intifada

Abu Mazen chiede aiuto": il presidente palestinese durante la conferenza di Londra per la riforma delle istituzioni dell'Autorità palestinese ha lanciato un Sos alla comunità internazionale perché sostenga la ricostruzione del suo paese.

IRAQ

MOSSUL, RAPITO FIGLIO CAPO LOCALE POLIZIA, DUE MORTI - Il figlio di un capo della polizia irachena della provincia di Ninive e' stato rapito da uomini armati a Mossul, nel nord dell'Iraq, dove, in altri due attacchi separarti, sono stati uccisi altri due poliziotti. Degli episodi, avvenuti ieri, si ha notizia da fonti diverse solo oggi. Quattro sconosciuti a bordo di un'automobile Opel hanno rapito ieri nel pomeriggio il figlio del tenente-colonnello Fathi Mohammed Ali nel quartiere di Suker, nel nord di Mossul, ha dichiarato il portavoce della polizia della provincia di Ninive, di cui Mossul e' capoluogo, Adnan Daud. Gia' un fratello del ten.col. Fathi, gen. Mohammed Ahmed Khalaf al-Juburi, era stato rapito due mesi fa e rilasciato recentemente dai suo sequestratori. Quanto ai due poliziotti uccisi, il primo e' stato colpito da due uomini armati a bordo motocicletta nel quartiere di Shifa; il secondo all'uscita di casa nel quartiere di Wadi Hajar.

COREA NORD

CI SONO SPIRAGLI PER I NEGOZIATI - Tre settimane dopo l'improvvisa 'porta sbattuta in faccia' con l'annuncio ufficiale il 10 febbraio scorso di possedere ordigni atomici e di voler boicottare a tempo indeterminato i negoziati con Usa e loro alleati, la Corea del Nord lancia ora messaggi in codice per un ritorno al tavolo delle trattative sulla crisi innescata dalle sue ambizioni atomiche. Ci sono nuovi sviluppi da discutere, ha detto oggi al suo arrivo a Seul il vice ministro degli esteri cinese Wu Daiwei prima di cominciare colloqui con il ministro degli esteri sudcoreano, Ban Ki Moon. Wu, che e' il massimo rappresentante della Cina ai colloqui a sei sulla crisi nucleare nordcoreana (a cui partecipano le due Coree, Stati Uniti, Cina, Russia e Giappone), partiti al rallentatore nel 2003 e ora bloccati dopo tre tornate di colloqui infruttuosi per l'atteggiamento intransigente di Pyongyang, non ha voluto specificare il contenuto dei nuovi sviluppi e se si tratti di novita' tali da indurre ad un cauto ottimismo. So - ha detto rivolto a Ban Ki Moon - che alcuni giorni fa ha parlato per telefono con il il nostro ministro degli esteri, Li Zhaoxing. Dal momento che sono emersi nuovi sviluppi, sono stato pregato di venirne a discutere con lei qui a Seul.

CECENIA

UN POLIZIOTTO UCCISO E 16 FERITI IN AGGUATO - Un ufficiale della polizia e' morto e altri 16 agenti sono rimasti feriti nelle ultime ore in un attacco compiuto nella notte dalla guerriglia islamico- separatista contro un commissariato nella localita' di Sunzha, nella regione ribelle russa della Cecenia (Caucaso del Nord). Lo riferisce oggi agenzia Itar-Tass. L'attacco e' stato compiuto da un commando armato con mitra e lanciagranate, che prima di disperdersi ha sparato anche contro altri posti di polizia nei dintorni, ma senza fare ulteriori vittime. L'ufficiale ucciso e' un maggiore dei reparti speciali del ministero dell'interno russo, mentre la maggior parte dei feriti sono agenti della polizia locale dipendente dal governo unionista ceceno, fedele all'autorita' di Mosca. Scontri e attentati restano ricorrenti nella devastata Cecenia, malgrado il Cremlino ritenga ormai chiusa la fase di guerra vera e propria dopo un decennio di conflitto sanguinoso tra le forze federali e quelle cecene filo-russe da una parte e la guerriglia dall'altra. Nella regione si trova intanto da ieri il procuratore generale russo Vladimir Ustinov per controllare personalmente le indagini sulle persone scomparse, che continuano a contarsi a centinaia, e in particolare sul denunciato sequestro di alcuni parenti del leader politico della guerriglia Aslan Maskhadov.

AFGHANISTAN

ARRIVANO SOLDATI ITALIANI IN ZONA OCCIDENTALE Nell'ambito della missione Isaf della Nato Kabul, 2 mar. (Ap) - Sono arrivati nell'Afghanistan occidentale i soldati italiani, che insieme ad altri militari dei Paesi Nato sostituiranno gradualmente le truppe Usa dispiegate nella nazione. Lo ha annunciato il tenente generale Ethem Erdagi, il comandante turco dell'Isaf (Forza di assistenza alla sicurezza), la missione a guida Nato per la stabilizzazione in Afghanistan. L'Italia assumerà il comando dagli Stati Uniti nella base di Heart, la città principale nella zonan occidentale. Spagna e Lithuania allestiranno nuove basi in limitrofe province di Badghis e Ghor provinces, mentre un avamposto americano a Farah passerà anch'esso sotto il controllo Nato. Una prima parte del contingente italiano è "già iniziata ad arrivare", ha dichiarato Erdagi. Le autorità Nato hanno precisato che diverse decine di italiani si trovano già a Herat e il comandante Isaf ha comunicato che il trasferimento della regione dovrebbe essere completato entro giugno

ITALIA

CARCERI: SUICIDIO SULMONA; CASTELLI, DATO PREOCCUPANTE (ANSA) - PORTO AZZURRO (LIVORNO), 2 MAR - A Sulmona c'e' un dato preoccupante perche', in confronto alla media nazionale, c'e' un numero di suicidi piuttosto elevato. Lo ha detto il Ministro della Giustizia Roberto Castelli, oggi in visita ufficiale al carcere di Porto Azzurro (Livorno), commentando il suicidio del detenuto nel carcere di Sulmona. I suicidi a livello nazionale stanno diminuendo - ha detto Castelli - e questo e' un dato positivo. Per quanto riguarda Sulmona, ho gia' parlato con il capo dell'Amministrazione penitenziaria: vedremo di approfondire la questione perche' questo dato ci preoccupa. Il ministro Castelli ha confermato che verra' avviata una indagine anche dal Ministero.

PRECARI UNIVERSITA' - Si è svolta questa mattina alle 11 ed è proseguitra per tutta la mattinata un corteo di studenti, ricercatori precari PER L'IMMEDIATO RITIRO DEL DDL MORATTI contro la dequalificazione della ricerca e della didattica, il corteo ingrossatosi via via, si è diretto verso il ministero delle finanze al grido di FUORI LA PRECARIETA' DALL'UNIVERSITA'

G.R. 9,30

IRAQ

SECONDO GIUDICE FERITO GRAVEMENTE 'Un giudice e' stato ferito gravemente con tre colpi di pistola sparati da sconosciuti in un agguato. Il magistrato, Wayed al-Jadr, secondo una fonte del ministero della giustizia, non e' legato al Tribunale speciale iracheno (Tsi), impegnato nel processo ai dirigenti dell'ex regime di Saddam Hussein, come lo era invece il giudice Barwize Mohammed Marwane, di etnia curda, assassinato stamani presto, sempre a Baghdad, insieme al figlio Arayan, anche lui membro del Tsi

CASO AUBENAS - Il ministro della giustizia francese Dominique Perben, parlando oggi all'emittente Radio classique, ha sottolineato che il deputato Didier Julia - menzionato nel suo appello video da Florence Aubenas - ha piena libertà di movimento, "contrariamente a quanto è stato insinunato da qualcuno". Ieri Julia, deputato dell'Ump, il partito di Jacques Chirac, aveva chiesto allo stato francese di restituirgli la sua "libertà d'azione", libertà che l'inchiesta sul suo comportamento nel caso del sequestro degli altri due giornalisti Chesnot e Malbrunot secondo lui gli avrebbe tolto. Per Perben questo non è vero. Julia, dice, "ha piena libertà di movimento e può andre e venire come crede... nei suoi confronti non c'è alcuna misura di controllo giudiziario". Per quanto riguarda un possibile viaggio di Julia in Iraq, Perben si è limitato a ricordare che per questo c'è bisogno di un visto

PALESTINA

RICE accusa la SIRIA = Gli Stati Uniti hanno chiare prove del fatto che l'attentato suicida di venerdì scorso a Tel Aviv sia stato pianificato e coordinato in territorio siriano dalla Jihad Islamica. Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano Condoleezza Rice in un'intervista alla rete televisiva Abc. Vi sono chiare prove che la Jihad Islamica palestinese con basi a Damasco non solo sapeva di questo attacco, ma è stata coinvolta nella sua pianificazione, ha detto, parlando dell'attentato kamikaze. Gli Stati Uniti -ha aggiunto- sono pronti a parlare di questo con gli israeliani, i palestinesi e altri nella regione.

OGGI ABU MAZEN A BRUXELLES, VEDE SOLANA, BORRELL E BARROSO - Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) sarà oggi a Bruxelles per incontrare i dirigenti europei, di ritorno dalla Conferenza internazionale tenutasi oggi a Londra. Abu Mazen vedrà successivamente il rappresentante Ue per la politica estera Javier Solana, il presidente dell'Europarlamento Josep Borrell e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Il leader palestinese incontrerà anche il presidente di turno dell'Unione, Jean-Claude Juncker e il premier belga Guy Verhofstadt. Abu Mazen oggi ha annunciato a Londra di aver preso una "decisione definitiva" sulla razionalizzazione e l'accorpamento dei servizi di sicurezza dell'Autorità palestinese, ed ha annunciato di aver intrapreso iniziative per trovare e punire i colpevoli dell'attentato di Tel Aviv di sabato scorso. La conferenza ha applaudito oggi il progetto di riforme presentato da Abu Mazen, definito "un progresso importante verso la realizzazione degli impegni della Road Map".

BLAIR Premier auspica rapido completamento - Gli impegni dell'Anp, la disponibilità generale di Israele, il sostegno della comunità internazionale. Nonostante l'assenza di una delegazione israeliana, la Conferenza di Londra sulle riforme palestinesi ha sancito un nuovo passo avanti verso la conclusione del conflitto israelo-palestinese e Tony Blair, grande promotore del meeting, può guardare con maggiore fiducia al futuro: "spero - dice in un'intervista al Guardian - che si possa entrare nella road map entro quest'anno". Il premier non conferma l'indiscrezione di una prossima conferenza internazionale di pace a Washington per il mese di settembre ("non è stata presa alcuna decisione")

LIBANO

GENERALE AOUN- NON CI FIDIAMO, E' SOLO L'INIZIO = Siamo finalmente riusciti a far cadere il governo fantoccio siriano. Questo è solo l'inizio: dopo Bagdad e Beirut toccherà a Damasco, il processo che si è messo in moto non si arresterà. Lo afferma al Corriere della Sera l'ex premier maronita libanese, generale Michel Aoun, intervenendo sull'attuale scenario in Libano. Il Libano -dice Aoun- sta tornando ad essere un modello, e adesso potrebbe succedere in Medio oriente quello che l'Europa ha vissuto nel 1989. Allora, quando io cercai di fare prevalere laicità e democrazia su terrorismo e tirannia, la regione non era ancora pronta. Abbiamo perso 15 anni -aggiunge l'ex premier- ma stavolta ce la possiamo fare. Le autorità siriane -sottolinea- hanno perso ogni credibilità, continuano a promettere un ritiro mai avvenuto. La nostra lotta continua esattamente come se questa dichiarazione non fosse stata pronunciata. Finora -dice ancora il generale Aoun- non pensavo di candidarmi personalmente alle elezioni di maggio. Potrei farlo in caso eccezionale, se mi venisse chiesto. Ho l'appoggio popolare più vasto. Per Aroun, inoltre, adesso dobbiamo restare uniti, senza ripetere l'eterno errore di dividerci in fazioni.

USA; ESECUZIONE IN GEORGIA, LA SECONDA DEL 2005 - Un uomo che aveva ucciso con un colpo alla testa il proprietario di una pizzeria durante una rapina nel 1991, e' stato messo a morte in Gerogia con un'iniezione letale dopo che anche i suoi ultimi appelli erano stati respinti. Stephen Mobley, 39 anni, e' stato sottoposto all'iniezione letale nel carcere di Jackson, dopo che la Corte suprema degli Stati Uniti aveva rifiutato di fermare l'esecuzione. Quella di oggi e' stata la seconda esecuzione in Georgia dall'inizio dell'anno

gror050302 (last edited 2008-06-26 10:07:12 by anonymous)