Roma: il punto sul processo 6 Nov. (audio avv. Lucentini)

Il 12 Marzo, su richiesta del PM Vitello, il Tribunale delle Libertà si doveva pronunciare sulla richiesta di arresto per 9 dei 58 denunciati (per gli altri è richiesta l’ obbligo di firma) per le azioni del 6 Novembre 2004. Un nuovo tassello di quella strategia politico / giudiziaria / comunicativa che tende a criminalizzare tutti i conflitti sociali in Italia, affermando i principi della guerra preventiva come sistema ordinativo dei rapporti sociali.

Milano: aggiornamento a due giorni dalla sentenza processo agli antifascisti dell'Orso (audio)

BRESCIA: Presidio ieri a Ghedi contro le atomiche

Le quaranta testate nucleari stoccate a Ghedi - risulta da dichiarazione del parlamento americano e da un documento del Dipartimento Usa Air Force - da usare in caso di attacco atomico innescano preoccupazioni e inquietanti interrogativi. Per questo il circolo Leni di Rifondazione Comunista di Ghedi e il Brescia Social Forum hanno presidiato ieri mattina nella piazza di Ghedi, sostenuti da altri circoli e social forum, dallo Spi Cgil e dai Ds di Ghedi. Il presidio voleva informare i cittadini del circondario che ignorano l’"atomica" convivenza, richiamare l’attenzione sull’assenza di piani di sicurezza note, sensibilizzare sui rischi effettivi che si corrono. «In Inghilterra durante uno spostamento di una bomba simile a quelle presenti nel campo militare di Ghedi - informano i dimostranti - un fulmine ha colpito l’hangar vicino. L’inchiesta ha stabilito che se avesse colpito la bomba vi sarebbe stato il pericolo concreto di un’esplosione». Ma ci sono alti interrogativi, altre questioni. Se come dice un documento ufficiale del governo degli Stati Uniti in Italia sono stoccate 90 testate nucleari di cui 40 conservate nell’aeroporto militare di Ghedi al limite della sua capienza (le altre 50 si trovano ad Aviano), considerato che l’aerobase di Ghedi ha comando totalmente italiano, sorge l’interrogativo: l’Italia è o non è una potenza nucleare? E allora ci si chiede che cosa prevedono gli accordi segreti firmati nel 99 e nel 2001 dei governi italiani e statunitensi, se chi ha stabilito dove stoccare le armi atomiche ha pensato all’alta concentrazione di popolazione in questa zona. E quando si accenna alla realizzazione nei pressi dell’aeroporto di nuovi insediamenti abitativi e produttivi, linee ferroviarie dell’alta velocità, autostrade e stadi, si conosce l’entità del pericolo e le eventuali precauzioni da adottare? E ancora: i comuni interessati, e quindi non solo Ghedi, sono informati in modo ufficiale da parte delle autorità centrali di queste ingombranti presenze? Saprebbero cosa fare e cosa dire alla popolazione in caso di allarme nucleare? Esiste un piano di evacuazione per tutta la popolazione? I dimostranti che sottolineano le interpellanze parlamentari su questo tema che fanno riferimento tra l’altro al decreto legislativo 230 del ’95 che obbliga i prefetti a divulgare piani di emergenza in caso di incidenti nucleari. Si attende ancora che anche il prefetto di Brescia dia notizie in merito.

LAMPEDUSA: SBARCANO OLTRE 500 MIGRANTI

Un'altra imbarcazione carica di migranti e' stata avvistata questa mattina nel Canale di Sicilia al largo di Lampedusa, dove nelle ultime ore sono gia' sbarcati in tre riprese 521 extracomunitari. Dall'isola sono salpate motovedette della Guardia Costiera per raggiungere il natante e scortarlo in porto. Non si sa ancora quante persone siano a bordo. Sono complessivamente 521, di diverse nazionalità, i migranti giunti a Lampedusa a più riprese con tre barconi nella notte. Tra di loro ci sono decine di bambini e diverse donne. Tutti sono stati ospitati nel centro di accoglienza dell'isola, dove sono stati censiti. Dopo due mesi di maltempo che aveva impedito le traversate del Canale di Sicilia, il ritorno di una situazione meteo stabile ha determinato una ripresa dell'ondata di arrivi dal Nord Africa e il centro di accoglienza di Lampedusa è ripiombato nell'emergenza: la struttura può contenere un massimo di duecento persone.

MILANO: SENTENZA PER IL DISASTRO ALL'AEROPORTO

Linate, 3 assoluzioni e 4 condanne - Tre assoluzioni e quattro condanne per il disastro aereo di Linate del 2001. Questo il verdetto nel processo bis contro 7 imputati giudicati con rito abbreviato. Assolti due funzionari della Sea, condannati con pene da 4 anni e 4 mesi a 3 anni e 4 mesi Fabio Marzocca, direttore generale Enav, Raffaele Perrone, responsabile centro assistenza volo, Nazareno Patrizi e Santino Ciariello, funzionari Enav.

SCIOPERI ALITALIA

Mercoledi' 16 marzo si fermeranno per 24 ore gli assistenti di volo dell'Alitalia. Il Sult ha confermato lo sciopero di 24 ore di hostess e steward di mercoledi' con un comunicato del 13 marzo:IL SULT CONFERMA LO SCIOPERO DI 24 ORE DALLE 00.01 ALLE 24.00 DEL 16 MARZO PER TUTTI I VOLI IN PARTENZA DA ROMA E DA MILANO. VERRANNO ASSICURATI TUTTI I VOLI GARANTITI E I VOLI NELLE FASCE ORARIE 07.00 – 10.00 E 18.00- 21.00. RETTIFICHIAMO PERTANTO QUANTO CONTENUTO IN ALCUNE AGENZIE CHE FANNO ERRONEAMENTE RIFERIMENTO AD

UNA SOSPENSIONE DEL SUDDETTO SCIOPERO CREANDO CONFUSIONE NELL'UTENZA. INFATTI, E' STATO DIFFERITO DAL 16 MARZO AL 15 APRILE, SU INTERVENTO DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA LO

SCIOPERO INDETTO DAL SULT DEL PERSONALE DI TERRA ALITALIA (INTERVENTO DA NOI COMUNQUE CONSIDERATO

ILLEGITTIMO E SUL QUALE STIAMO RICORRENDO AL TAR), MA ALLO STATO ATTUALE RESTA CONFERMATO QUELLO

DEGLI ASSISTENTI DI VOLO ALITALIA. TALE DECISIONE GIA' COMUNICATA ALLA STAMPA NEI GIORNI 8 IL 10 E 11 MARZO E CONTEMPORANEAMENTE

RICONFERMATA L'11 MARZO ALL'ALITALIA, AL MINISTERO DEI TRASPORTI ED ALLA COMMISSIONE DI GARANZIA. QUESTA E' INFATTI CONSEGUENTE ALLA MANCANZA DI RISPOSTE CONCRETE PER L'AVVIO DI UN CONFRONTO PIU'

VOLTE RICERCATO CON L'AZIENDA E CON GLI ENTI ISTITUZIONALI IN MERITO ALLE NOSTRE PREOCCUPAZIONI E

SOLLECITAZIONI RIGUARDANTI LA GRAVE ED UNILATERALE APPLICAZIONE DELL'INTESA CONTRATTUALE DI

SETTEMBRE U.S. CHE HA CREATO FIN DALL'INIZIO DI QUEST'ANNO, I PRESUPPOSTI PER UNA SITUAZIONE DI GRAVE

PERICOLO PER LA SALUTE DEI LAVORATORI E PER LA STESSA SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE. IN TAL SENSO L'ACCORDO SIGLATO DA 5 ORGANIZZAZIONI SINDACALI NON HA RISOLTO ALCUNA DELLE QUESTIONI DA

NOI SOLLEVATE FIN DAL MESE DI NOVEMBRE 2004 E CHE HANNO PORTATO IL SULT, DA GENNAIO, AD UN PERCORSO

DI LOTTA NELLA CATEGORIA ASSISTENTI DI VOLO SFOCIATO NEGLI SCIOPERI DEL 4 E DEL 21 FEBBRAIO CON LA

CANCELLAZIONE DI CENTINAIA DI VOLI. SULT SETTORE ASSISTENTI DI VOLO

IRAQ: UCCISO CAMERAMAN DI UNA TV CURDA A MOSUL

Un cameraman iracheno che lavorava per una tv in lingua curda e' stato ucciso a Mosul, nel nord dell'Iraq, era stato sequestrato due settimane fa. Lavorava per il canale satellitare del Partito democratico del Kurdistan di Masoud Barzani. A fine febbraio era stata uccisa Raeda Wazzan, la producer della tv al-Iraqiyah (affiliata curda della tv di Stato irachena) rapita insieme al figlio di 10 anni. Almeno 50 tra giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi in Iraq dall'invasione angloamericana di due anni fa. Sempre a Mosul, ieri un elicottero statunitense, raggiunto da colpi d'arma da fuoco, ha sparato ferendo almeno cinque civili e uccidendo tre persone, una donna e due bambini. Nella città di Hilla ieri sono stati uccisi due statunitensi che lavoravano per una compagnia di sicurezza privata. Intanto è fallita la trattativa sul nuovo governo tra il blocco sciita vincitore delle elezioni e i curdi. Quattro guardie del corpo sono rimaste ferite a Baghdad in un attentato contro l'auto del direttore generale del ministero della Salute iracheno, Saad al-Amili.

PALESTINA: INCONTRO ANNAN - ABU MAZEN

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, si è detto oggi “molto incoraggiato” dopo un colloquio con il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas), e dopo l’incontro di ieri a Gerusalemme con il primo ministro israeliano Ariel Sharon. “La comunità internazionale è determinata a lavorare con entrambe le parti per procedere nel processo di pace e nell’attuazione della Roadmap, per far sì che il giorno della nascita di uno Stato palestinese che vive al fianco di Israele non sia toppo lontano” ha detto Annan, che stamani è arrivato nella ‘capitale’ palestinese Ramallah, per incontrare anche il premier Abu Ala. ”. Alcune centinaia di dimostranti Comitato nazionale contro la costruzione del muro hanno contestato Annan all’ingresso della ‘Muqata’, la sede del governo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), per non aver voluto visitare di persona i lavori di costruzione della gigantesca barriera, che in molti punti divide villaggi e comunità palestinesi. Oggi, intanto, dovrebbe svolgersi un incontro tra il ministro israeliano della difesa Shaul Mofaz e il generale palestinese Nasser Yussef, ministro degli Interni nel governo palestinese.

LIBANO: Opposizione in piazza a Beirut

Un numero imprecisato ma enorme di dimostranti - forse un milione - in un Paese che conta meno di 4 milioni di abitanti, riempie il centro della capitale Beirut, per la manifestazione anti-siriana promossa dall’opposizione a un mese esatto dall’uccisione dell’ex-primo ministro Rafik Hariri. L’opposizione chiede un’inchiesta internazionale per chiarire le responsabilità dell’attentato in cui lo scorso 14 febbraio Hariri è stato ucciso insieme ad altre nove persone, il ritiro immediato e totale delle truppe siriane e la rimozione del capo dei servizi segreti, considerato fedele al governo di Damasco. A differenza delle precedenti manifestazioni anti-siriane, a quella odierna – che appare la più massiccia da un mese ad oggi – partecipano anche moltissimi musulmani sunniti a fianco di drusi e cristiani; lo stesso Hariri era un sunnita. Ieri sera, nel sud del Libano, gli Hezbollah avevano invece promosso una manifestazione di sostegno alle truppe di Damasco, con circa 200mila persone. Un appello a porre fine a questa “esibizione di muscoli nelle strade” è stato rivolto ieri dal patriarca cristiano maronita Nasrallah Sfeir, il quale teme che le continue proteste di piazza possano avere un impatto negativo sulla stabilità e sull’economia del Libano.

ARABIA SAUDITA: ESEGUITE SEI CONDANNE A MORTE

Quattro cittadini filippini e due sauditi sono stati messi a morte ieri in due diverse località dell’Arabia Saudita, in relazione a distinti episodi. Il ministro dell’Interno di Riad ha reso noto che la condanna dei filippini è stata eseguita nella città orientale di Taif; gli imputati erano accusati di un’aggressione contro un loro connazionale, derubato e poi morto in seguito alle percosse subite. La stessa fonte, citata dall’agenzia di stampa statale ‘Spa’, riferisce anche della decapitazione di due cittadini sauditi, ritenuti colpevoli dell’omicidio di un loro conoscente, che li avrebbe sorpresi in atteggiamento “indecoroso”. Nel timore di una sua

denuncia alla polizia, i due lo avrebbero ucciso. L'esecuzione, precisa il ministero, è avvenuta nella località di Arar, non lontana

dalla frontiera con l’Iraq. Con queste ultime, è salito a 35 il numero delle esecuzioni dall’inizio del 2005.

FILIPPINE: RIVOLTA MILIZIANI AL QAEDA IN CARCERE, 6 MORTI

In un carcere di massima sicurezza delle Filippine, alcuni detenuti hanno sopraffatto le guardie e dopo un tentativo di fuga fallito in

cui sono morte almeno sei persone si sono asserragliati in un'ala del fabbricato. Centinaia di tiratori scelti e di agenti dei reparti

speciali hanno circondato il penitenziario di Camp Bagong Diwa, pronti all'irruzione. Il tentativo di fuga e' scattato durante l'appello

mattutino dei 435 detenuti, 129 dei quali sono membri della milizia islamica Abu Sayyaf. I miliziani sono riusciti a impossessarsi

di tre pistole e c'e' stata una lunga sparatoria in cui sono morti quattro detenuti e due guardie. Subito dopo sono cominciati i

negoziati condotti dalla polizia con gli altoparlanti.

CECENIA: LA GUERRIGLIA ATTACCA NELLA CAPITALE

Granate sono state lanciate a piu' riprese oggi a Grozny contro la sede del comando militare locale. I feriti sono almeno quindici.

Tra i feriti (14 soldati e una donna delle pulizie) due sono stati ricoverati in gravi condizioni. Le forze di sicurezza russe hanno

rafforzato i controlli a Grozny da un paio di giorni, dopo aver appreso che la guerriglia indipendentista prepara nuove operazioni

anche per vendicare il suo leader politico, Aslan Mashkadov, ucciso dai 'federali' l'8 marzo.

BURUNDI: ATTACCO DEI RIBELLI, UCCISI 4 CIVILI

Due uomini, una donna e un bambino sono rimasti uccisi la notte scorsa a Gihosha Rural, alla periferia nordorientale della capitale

Bujumbura, in un’azione armata dei ribelli delle Forze nazionali di liberazione (Fnl): secondo un portavoce dell’esercito, i

combattenti delle Fnl avrebbero attaccato alcune postazioni militari delle Forze per la difesa della democrazia (Fdd), ex-gruppo

ribelle integrato nelle forze armate burundesi; dopo la sparatoria, avrebbero inoltre saccheggiato alcune abitazioni e un negozio. Le

Fnl, ultimo movimento armato ancora in lotta contro il governo di Bujumbura ma che a febbraio si è detto disposto al dialogo con

l’esecutivo, hanno ammesso di aver attaccato le basi delle Fdd ma hanno negato ogni responsabilità nell’uccisione dei civili,

rigettandola sugli ex-ribelli. Già la settimana scorsa le Fnl avevano colpito altre due località dell’area di Bujumbura, Gikoto e

Kanyosha, senza causare vittime tra la popolazione. Le violenze registrate nelle ultime settimane nella zona della capitale

contrastano con l’evoluzione positiva del clima politico, marcato dalla recente approvazione della nuova Costituzione e dai buoni

risultati ottenuti con il programma di disarmo e di reinserimento degli ex-combattenti della decennale guerra civile burundese. [

UGANDA: IMBOSCATA RIBELLI LRA IN SUD SUDAN

Sono almeno 4 le persone uccise in Sud Sudan dai ribelli ugandesi dell'Esercito di resistenza del signore (Lra, Lord's resistance

army). Venerdì sera hanno teso un'imboscata a un convoglio di macchine dirette verso la città di Juba, una delle principali del

Sudan meridionale, non lontano dal confine col Nord Uganda. L'Lra opera da 18 anni prevalentemente in nord Uganda; il governo

ugandese ha inviato rinforzi nel distretto nord occidentale di Adjumani, dove la scorsa settimana i ribelli del Lra avevano lanciato

una serie di rapidi attacchi contro alcuni villaggi. Dal 1986 i ribelli del Lra hanno ucciso oltre centomila persone, sequestrato

25.000 minori e provocato più di un milione di sfollati. A dicembre erano stati avviati negoziati di pace con il governo, che in queste

settimane si sono bloccati.

G.R. 13,00

UCCISO CAMERAMAN DI UNA TV CURDA A MOSUL - Un cameraman iracheno che lavorava per una tv in lingua curda e' stato ucciso a Mosul, nel nord dell'Iraq, era gia' stato vittima di un sequestro due settimane fa. Questa mattina gli hanno sparato in un quartiere settentrionale della citta'. Il cameraman era dipendente del canale satellitare del Partito democratico del Kurdistan di Masoud Barzani. A fine febbraio era stata trovata cadavere Raeda Wazzan, la producer della tv al-Iraqiyah (affiliata curda della tv di Stato irachena) rapita insieme al figlio di 10 anni. Almeno 50 tra giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi in Iraq dall'invasione angloamericana di due anni fa.

Quattro guardie del corpo sono rimaste ferite a Baghdad in un attentato contro l'auto del direttore generale del ministero della Salute iracheno, Saad al-Amili. Lo hanno riferito fonti ospedaliere. La bomba e' esplosa al passaggio della vettura nel quartiere occidentale di Al-Ghazaliyah.

Elicottero Usa spara, feriti 5 civili - A Mosul, nel nord dell'Iraq, ieri un elicottero statunitense, raggiunto da colpi d'arma da fuoco, ha sparato ferendo almeno cinque civili; fonti ospedaliere hanno però riferito che sono rimaste uccise tre persone, una donna e due bambini. Nella città di Hilla ieri sono stati uccisi due americani che lavoravano per una compagnia di sicurezza privata. Intanto è fallita la trattativa sul nuovo governo tra il blocco sciita vincitore delle elezioni e i curdi.

PALESTINA

ANNAN DA ABU MAZEN, - Il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, ha incontrato a Ramallah il presidente palestinese Abu Mazen e si e' detto "molto incoraggiato" da questo colloquio e da quello avuto domenica con il premier israeliano Ariel Sharon. "La comunita' internazionale e' determinata a lavorare con entrambe le parti per procedere nel processo di pace e nell'attuazione della Roadmap", ha assicurato Annan. "Penso", ha aggiunto, "che i possibili sviluppi ci offrono la possibilita' di riattivare il processo e di lavorare per far si' che il giorno della nascita di uno Stato palestinese che vive al fianco di Israele non sia toppo lontano" nel futuro. Nel colloquio con Abu Mazen si e' parlato del disimpegno israeliano dalla striscia di Gaza e dalla cessione del controllo della sicurezza ai palestinesi in alcune citta' della Cisgiordania. Su quest'ultimo Annan si e' detto convinto che nonostante lo stallo degli ultimi giorni si raggiungera' "presto" un accordo. Per Annan si tratta della prima visita in Medio Oriente in quattro anni.

LIBANO

Opposizione in piazza a Beirut - Ancora tensione in Libano. Oggi a Beirut nuova manifestazione dell'opposizione per protestare contro la nuova nomina di Karame a primo ministro dopo le dimissioni avvenute a seguito delle numerose manifestazioni dell'opposizione in piazza. Karame ritenuto troppo filo siriano a ribadito la sua legittimità grazie alla enorme manifestazione di Hezbollah di quasi un milione di persone a Beirut.. E ancora ieri oltre 200mila persone erano scese in piazza a Nabatia, nel libano meridionale, contro il ritiro della Siria. Damasco, dal canto suo, ha promesso di ritirare un terzo dei propri soldati entro la fine del mese.

ARABIA SAUDITA

ESEGUITE SEI CONDANNE A MORTE - Quattro cittadini filippini e due sauditi sono stati messi a morte ieri in due diverse località dell’Arabia Saudita, in relazione a distinti episodi. Il ministro dell’Interno di Riad ha reso noto che la condanna dei filippini è stata eseguita nella città orientale di Taif; gli imputati erano accusati di un’aggressione contro un loro connazionale, derubato e poi morto in seguito alle percosse subite. La stessa fonte, citata dall’agenzia di stampa statale ‘Spa’, riferisce anche della decapitazione di due cittadini sauditi, ritenuti colpevoli dell’omicidio di un loro conoscente, che li avrebbe sorpresi in atteggiamento “indecoroso”. Nel timore di una sua denuncia alla polizia, i due lo avrebbero ucciso. L’esecuzione, precisa il ministero, è avvenuta nella località di Arar, non lontana dalla frontiera con l’Iraq. Con queste ultime, è salito a 35 il numero delle esecuzioni dall’inizio del 2005.

TURCHIA

Nuova scossa sismica, cinque i feriti - Una nuova forte scossa di terremoto ha colpito la Turchia orientale. Crollati alcuni edifici già gravemente danneggiati dal sisma di due giorni fa. 5 sarebbero i feriti.

CECENIA

Attentato contro sede esercito russo, feriti - Attentato a Grozny, in Cecenia, contro l'ufficio di un comandante dell'esercito russo. L'agenzia Itar-Tass riferisce di sei esplosioni che avrebbero provocato un numero imprecisato di feriti.

IMMIGRAZIONE ANCORA SBARCHI - Un'altra imbarcazione carica di migranti e' stata avvistata questa mattina nel Canale di Sicilia al largo di Lampedusa, dove nelle ultime ore sono gia' sbarcati in tre riprese 521 extracomunitari. Dall'isola sono salpate motovedette della Guardia Costiera per raggiungere il natante e scortarlo in porto. Non si sa ancora quante persone siano a bordo. Sono complessivamente 521, di diverse nazionalità, i migranti giunti a Lampedusa a più riprese con tre barconi nella notte. Tra di loro ci sono decine di bambini e diverse donne. Tutti sono stati ospitati nel centro di accoglienza dell'isola, dove sono stati censiti. Dopo due mesi di maltempo che aveva impedito le traversate del Canale di Sicilia, il ritorno di una situazione meteo stabile ha determinato una ripresa dell'ondata di arrivi dal Nord Africa e il centro di accoglienza di Lampedusa è ripiombato nell'emergenza: la struttura può contenere un massimo di duecento persone. Forse già nel pomeriggio potrebbero iniziare le operazioni di trasferimento dei migranti con un ponte aereo presso altre strutture di detenzione temporanea. Il primo gruppo formato da 174 immigrati era giunto nella tarda serata a bordo di una imbarcazione di circa 12 metri, scortata da motovedette della Guardia di Finanza. Erano stati poi avvistati un secondo barcone con a bordo 176 persone e il terzo con 171. I due scafi erano stati individuati nel Canale di Sicilia, e quindi raggiunti e condotti in porto da unità della Guardia costiera. Ieri pomeriggio, sulle coste di Marina di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, erano approdati altri 37 immigrati, due dei quali colpiti da broncopolmonitre e ricoverati nell'ospedale di Licata.

MILANO

Linate, 3 assoluzioni e 4 condanne - Tre assoluzioni e quattro condanne per il disastro aereo di Linate del 2001. Questo il verdetto nel processo bis contro 7 imputati giudicati con rito abbreviato. Assolti due funzionari della Sea, condannati con pene da 4 anni e 4 mesi a 3 anni e 4 mesi Fabio Marzocca, direttore generale Enav, Raffaele Perrone, responsabile centro assistenza volo, Nazareno Patrizi e Santino Ciariello, funzionari Enav.

ROMA

Processo D'Antona, - In programma oggi la seconda udienza, nell'aula bunker di Rebibbia, del processo contro le cosiddette nuove Br per l'omicidio di Massimo D'Antona, il giuslavorista ucciso a Roma nel 1999. Oggi sono in programma le prime audizioni dei testi. Gli imputati sono quindici, accusati di banda armata e associazione sovversiva. Cinque sono direttamente accusati dell'agguato in Via Salaria.

SCIOPERI ALITALIA

Mercoledi' 16 marzo si fermeranno per 24 ore gli assistenti di volo dell'Alitalia. Il Sult ha confermato lo sciopero di 24 ore di hostess e steward di mercoledi' con un comunicato del 13 marzo:

G.R, 9,30

FILIPPINE RIVOLTA MILIZIANI AL QAEDA IN CARCERE, 6 MORTI

In un carcere di massima sicurezza delle Filippine, alcuni detenuti hanno sopraffatto le guardie e dopo un tentativo di fuga fallito in cui sono morte almeno sei persone si sono asserragliati in un'ala del fabbricato. Centinaia di tiratori scelti e di agenti dei reparti speciali hanno circondato il penitenziario di Camp Bagong Diwa, pronti all'irruzione. Il tentativo di fuga e' scattato durante l'appello mattutino dei 435 detenuti, 129 dei quali sono membri della milizia islamica Abu Sayyaf. I miliziani sono riusciti a impossessarsi di tre pistole e c'e' stata una lunga sparatoria in cui sono morti quattro detenuti e due guardie. Subito dopo sono cominciati i negoziati condotti dalla polizia con gli altoparlanti.

IRAQ ATTENTATO CONTRO FUNZIONARIO PUBBLICO, 4 FERITI

Quattro guardie del corpo sono rimaste ferite a Baghdad in un attentato contro l'auto del direttore generale del ministero della Salute iracheno, Saad al-Amili. Lo hanno riferito fonti ospedaliere. La bomba e' esplosa al passaggio della vettura nel quartiere occidentale di Al-Ghazaliyah.

Elicottero Usa spara, feriti 5 civili - A Mosul, nel nord dell'Iraq, ieri un elicottero statunitense, raggiunto da colpi d'arma da fuoco, ha sparato ferendo almeno cinque civili; fonti ospedaliere hanno però riferito che sono rimaste uccise tre persone, una donna e due bambini. Nella città di Hilla ieri sono stati uccisi due americani che lavoravano per una compagnia di sicurezza privata. Intanto è fallita la trattativa sul nuovo governo tra il blocco sciita vincitore delle elezioni e i curdi.

SIRIA

La Siria ha promesso di ritirare un terzo dei suoi soldati dal Libano entro la fine del mese di marzo, mentre il 7 aprile si riuniranno le autorità dei due Paesi per fissare la data del ritiro definitivo delle truppe di Damasco. Il presidente siriano al-Assad ha anche promesso di chiudere il quartier generale delle sue forze di intelligence a Beirut.

MIGRAZIONI

RIPRESI SBARCHI A LAMPEDUSA Sono oltre 400 i migranti approdati tra ieri sera e la notte scorsa a Lampedusa, dove con il ristabilirsi di buone condizioni meteo dopo due mesi di maltempo riprende massicciamente il flusso di arrivi dalle coste del Nord Africa. Il centro di accoglienza dell'isola e' dunque di nuovo saturo, con oltre il doppio di ospiti rispetto alla sua capienza. Gli immigrati sono arrivati in tre riprese: la prima imbarcazione, di una dozzina di metri, e' stata scortata in porto dalla Guardia di Finanza: a bordo c'erano 174 stranieri, tra i quali una donna e una bambina di un anno.

SCIOPERI ALITALIA

Mercoledi' 16 marzo si fermeranno per 24 ore gli assistenti di volo dell'Alitalia. Il Sult ha confermato lo sciopero di 24 ore di hostess e steward di mercoledi' con un comunicato del 13 marzo: IL SULT CONFERMA LO SCIOPERO DI 24 ORE DALLE 00.01 ALLE 24.00 DEL 16 MARZO PER TUTTI I VOLI IN PARTENZA DA ROMA E DA MILANO. VERRANNO ASSICURATI TUTTI I VOLI GARANTITI E I VOLI NELLE FASCE ORARIE 07.00 – 10.00 E 18.00- 21.00. RETTIFICHIAMO PERTANTO QUANTO CONTENUTO IN ALCUNE AGENZIE CHE FANNO ERRONEAMENTE RIFERIMENTO AD UNA SOSPENSIONE DEL SUDDETTO SCIOPERO CREANDO CONFUSIONE NELL'UTENZA. INFATTI, E' STATO DIFFERITO DAL 16 MARZO AL 15 APRILE, SU INTERVENTO DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA LO SCIOPERO INDETTO DAL SULT DEL PERSONALE DI TERRA ALITALIA (INTERVENTO DA NOI COMUNQUE CONSIDERATO ILLEGITTIMO E SUL QUALE STIAMO RICORRENDO AL TAR), MA ALLO STATO ATTUALE RESTA CONFERMATO QUELLO DEGLI ASSISTENTI DI VOLO ALITALIA. TALE DECISIONE GIA' COMUNICATA ALLA STAMPA NEI GIORNI 8 IL 10 E 11 MARZO E CONTEMPORANEAMENTE RICONFERMATA L'11 MARZO ALL'ALITALIA, AL MINISTERO DEI TRASPORTI ED ALLA COMMISSIONE DI GARANZIA. QUESTA E' INFATTI CONSEGUENTE ALLA MANCANZA DI RISPOSTE CONCRETE PER L'AVVIO DI UN CONFRONTO PIU' VOLTE RICERCATO CON L'AZIENDA E CON GLI ENTI ISTITUZIONALI IN MERITO ALLE NOSTRE PREOCCUPAZIONI E SOLLECITAZIONI RIGUARDANTI LA GRAVE ED UNILATERALE APPLICAZIONE DELL'INTESA CONTRATTUALE DI SETTEMBRE U.S. CHE HA CREATO FIN DALL'INIZIO DI QUEST'ANNO, I PRESUPPOSTI PER UNA SITUAZIONE DI GRAVE PERICOLO PER LA SALUTE DEI LAVORATORI E PER LA STESSA SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE. IN TAL SENSO L'ACCORDO SIGLATO DA 5 ORGANIZZAZIONI SINDACALI NON HA RISOLTO ALCUNA DELLE QUESTIONI DA NOI SOLLEVATE FIN DAL MESE DI NOVEMBRE 2004 E CHE HANNO PORTATO IL SULT, DA GENNAIO, AD UN PERCORSO DI LOTTA NELLA CATEGORIA ASSISTENTI DI VOLO SFOCIATO NEGLI SCIOPERI DEL 4 E DEL 21 FEBBRAIO CON LA CANCELLAZIONE DI CENTINAIA DI VOLI. SULT SETTORE ASSISTENTI DI VOLO

gror050314 (last edited 2008-06-26 09:55:11 by anonymous)