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IRAQ

Due bombe, una di seguito all'altra, domenica sera hanno compiuto una strage a Baghdad. Le bombe sono esplose nelle adiacenze della moschea sciita di Ahl al Beit, in un'affollata zona di mercato. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di una quindicina di morti e di almeno quaranta feriti.

È invece di sette agenti di polizia sono morti e altre 26 persone sono rimaste ferite nell'esplosione di due autobombe nei pressi di un'accademia di polizia di Tikrit, la città natale di Saddam Hussein situata nel nord del Paese. E tre soldati americani sono rimasti uccisi in tre diversi attacchi nelle ultime ore. Due marines sono rimasti uccisi sabato in attacchi separati ma entrambi circoscritti nella provincia di Al Anbar, nella parte occidentale dell'Iraq. Un terzo soldato americano è morto in Iraq per l'esplosione di una bomba al passaggio di un convoglio Usa nella zona est di Baghdad.

A Tikrit, secondo quanto ricostruito dalle autorità, domenica mattina un kamikaze a bordo di un'auto imbottita di esplosivo si è schiantata contro un gruppo di poliziotti, uccidendo e ferendone alcuni. Mentre poliziotti e passanti accorrevano in aiuto delle persone rimaste coinvolte nell'esplosione, un secondo kamikaze è entrato nel recinto ha fatto esplodere il secondo veicolo.

Un medico dell'ospedale di Tikrit, Mohammed Ayash, ha detto che sono stati portati nella struttura sette cadaveri - e non otto - e che 26 persone sono rimaste ferite. Tutte le vittime erano poliziotti, mentre tra i feriti ci sono anche civili. Gli attentati si sono verificati nel bel mezzo di un'escalation di violenza in Iraq, dove questo mese sono aumentati esplosioni, attacchi suicidi, imboscate e omicidi. Le due autobombe di Tikrit sono state rivendicate in serata da Abu Moussab al Zarqawi, capo della rete terrorista al Qaida in Iraq. Il suo gruppo negli ultimi mesi ha rivendicato il maggior numero di attentati in Iraq.

La polizia irachena ha dichiarato domenica di aver arrestato Hader Musawi, ex capo delle guardie del corpo del ministro dell'Interno durante il regime di Saddam. E che Musawi, interrogato, ha detto di aver avuto, insieme con altri ex gerarchi baathisti, stretti contatti con Al Zarkawi, dal quale sostiene di aver ricevuto cospicui finanziamenti per organizzare attentati contro le forze di sicurezza irachene e le truppe del contingente multinazionale.

A quasi tre mesi dalle elezioni del 30 gennaio scorso, dovrebbbe essere annunciata in giornata la lista dei ministri del nuovo governo iracheno. Lo ha riferito il braccio destro del primo ministro designato Ibrahim al-Jaafari. Nell'esecutivo saranno rappresentati sciiti, sunniti e curdi. Esclusi, invece, i sostenitori di Allawi, premier uscente.

ESTERI

GIAPPONE

L'incidente ferroviario di stamani sulla linea Fukuchiyama nella citta' di Amagasaki, prefettura di Hyogo tra Osaka e Kobe, con un bilancio provvisorio di 49 morti e circa 300 feriti, e' il peggiore in Giappone negli ultimi 40 anni, piu' grave dei 42 morti in un incidente nel 1991 sulla linea ferroviaria 'Shiragaki Kogen' nella vicina prefettura di Shiga.Fonti delle squadre di soccorso hanno reso noto che le operazioni di estrazione dei passeggeri rimasti incastrati nei vagoni deragliati del convoglio di pendolari hanno incontrato grosse difficolta', soprattuto nei due vagoni volati fuori dei binari e andatisi a schiantare contro un condominio di otto piani costruito ad appena sei metri di distanza dalla linea ferroviaria. I due vagoni sono rimasti appiattiti come saponette uno sopra l'altro contro i muri del condominio. Solo sette ore dopo l'incidente, le squadre di soccorso sono riuscite ad ultimare le operazioni di estrazione dei passeggeri dal vagone finito contro la casa e hanno avviato ora la ricerca di eventuali superstiti nel vagone rovesciatosi e sprofondato sotto il primo.Si e' intanto appreso che il conducente 23/enne del convoglio deragliato, e' gravemente ferito, mentre il capotreno e' rimasto illeso. La polizia sospetta che l'incidente, avvenuto in una curva, sia stato provocata dall'eccesso di velocita'. Il capotreno aveva segnalato al centro di controllo della linea che il convoglio viaggiava con un ritardo di un minuto e mezzo sul previsto. Nelle ore di punta i convogli di pendolari interurbani viaggiano in rapida successione sulle linee punteggiate di numerose stazioni, con tempi medi di percorrenza di due-tre minuti dall'una all'altra, e ogni piccolo ritardo provoca scompensi generalizzati sull'insieme dei convogli in movimento.

VENEZUELA

Il presidente Chavez sospende cooperazione militare con Usa (ANSA) - CARACAS, 24 APR -Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha deciso la sospensione della cooperazione militare con gli Usa ed ha espulso 5 militari americani.I militari sono stati accusati di giudizi negativi sul Venezuela. 'Lo scambio di ufficiali con gli stati Uniti e' sospeso fino a che non potremo avere rapporti trasparenti e rispettosi', ha annunciato Chavez. 'Abbiamo ritenuto che fosse meglio allontanare i cinque ufficiali che avevamo qui per la loro stessa sicurezza, per proteggerli'.

TOGO

Una non meglio precisata ‘fonte diplomatica occidentale’ avrebbe visto i corpi di tre giovani uomini uccisi ieri a Lome durante scontri successivi alla conclusione della giornata elettorale; da un ospedale si ha notizia anche di una dozzina di feriti., ma sembra che il numero complessivo posa essere di qualche decina. Gli scontri tra forze dell’ordine e attivisti si sono sviluppati in seguito al diffondersi di voci su frodi e brogli. Boukar Mai Manga, inviato della Cedeao/Ecowas (Comunità economica dell’Africa Occidentale) - accusata dall’opposizione togolese di aver malvestito la crisi apertasi il 5 febbraio scorso la crisi apertasi dopo la morte del presidente Gnassingbe Eyadema (da 38 anni al potere) - dichiarandosi “soddisfatto” per lo svolgimento della consultazione ha aggiunto che è troppo presto per pronunciarsi su eventuali irregolarità. Nel Paese permane uno stato di tensione. Non è chiaro quando saranno noti i risultati del voto ma si temono altre violenze al momento dell’annuncio del vincitore.

ISRAELE

Il ritiro dal Libano delle truppe e dei servizi segreti siriani potrebbe essere il preludio alla pace tra Israele e il Paese dei Cedri: e' l'auspicio espresso dal ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Sylvan Shalom, in un'intervista rilasciata alla radio pubblica. "Speriamo che la ritirata della Siria apra la via alla pace con il Libano, nei cui confronti", ha sottolineato Shalom, "non abbiamo alcun conflitto territoriale. Ora che quel Paese sta per essere liberato", ha continuato il capo della diplomazia israeliana, "esiste la possibilita' che le autentiche forze nazionali libanesi si rendano conto del fatto che vivere in pace con Israele e' nel loro interesse". Al contempo pero' un duro monito tanto a Damasco quanto a Beirut e' venuto dal generale Gal Hirsh, comandante del contingente schierato nel distretto settentrionale di Galilea, cioe' a ridosso della frontiera libanese: l'alto ufficiale ha minacciato entrambi gli Stati confinanti di ritorsioni se continueranno ad appoggiare i miliziani integralisti sciiti di Hezbollah, che ancora ieri hanno compiuto un attacco dinamitardo contro un comvoglio militare israeliano nei pressi della localita' di Har Dov, seppure senza conseguenze. Hirsh ha sottolineato che, nonostante il ripiegamento delle sue truppe, la Siria continua a mantenere stretti legami con Hezbollah, appoggiato pure dall'Iran; e che il Libano non fa nulla per fermarne le attivita' di guerriglia.

CINA

Una trentina di lavoratori risultano dispersi in seguito all'ennesima sciagura mineraria avvenuta in Cina, nel giacimento di Tengda, situato nella provincia settentrionale dello Jilin, alle porte della citta' di Jiahoe. Questa volta all'origine del disastro non c'e' stata un'esplosione provocata da una fuga di gas grisu' bensi' l'allagamento delle gallerie, inondate ieri da un'enorme flusso di acqua piovana defluita dalla vicina miniera di Jian, che si estende qualche centinaio di metri piu' in la'. Altri 39 minatori sono invece stati estratti ancora vivi dai cunicoli, oppure sono riusciti a mettersi in salvo per proprio conto: tutti, dopo un giorno e una notte trascorsi in condizioni penose, sono apparsi ai soccorritori deboli e provati sul piano fisico, ma senza lesioni di rilievo. Le squadre di ricerca sono tuttora impegnate a localizzare i dispersi, ma per procedere nel sottosuolo e tentare di raggiungerli occorrera' prima abbattere quanto resta di un muro di sostegno, accartocciatosi sotto l'enorme presisone della massa d'acqua. Le speranze di trovare ancora in vita qualcuno si vanno facendo nel frattempo sempre piu' esili: anche perche', senza scorte di ossigeno o almeno la presenza di sacche d'aria residua, per i lavoratori operai rimasti intrappolati a 175 metri di profondita' si prospetta un'atroce morte per asfissia.

ITALIA

Domani la presentazione al governo italiano della relazione della commissione d'inchiesta Italo-statunitense sull'uccisione di Nicola Calipari durante la liberazione di Giuliana Sgrena in Iraq. Il documento non sarà firmato dai rappresentanti italiani, che hanno abbandonato il tavolo comune contestando le conclusioni dell'inchiesta, che scagiona i militari americani, adossando le responsabilità allo stesso funzionario del Sismi.


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gror050425 (last edited 2008-06-26 09:57:14 by anonymous)