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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

ITALIA

IL TRIBUNALE DELLA LIBERTA’ ha quest’oggi preso la decisione di accettare tutte le proposte del PUBBLICO MINISTERO in merito alle richieste restrittive della libertà nei confronti dei compagni e delle compagne ritenuti responsabili dei fatti del 6 novembre (iniziativa del movimento contro il caro-vita presso il supermercato Panorama e la libreria Feltrinelli). Le restrizione dlla libertà personale vanno dagli arresti domiciliari (per Nunzio D’Erme e altri/e, mentre è stata richiesta la libertà vigilata (firme in Questura) per altri/e compagni/e Le richieste di restrizione della libertà NON saranno immediatamente operative in quanto dovrà pronunciarsi la Corte di Cassazione. Domani sarà data copia dell’ordinanza agli avvocati e si sapranno le motivazioni e i nomi delle compagne e dei compagni.

CARCERE

Infuria la polemica dopo la morte della detenuta affetta da HIV colpita successivamente da varicella. 21 anni di età detenuta nel carcere femminile di Rebibbia, era stata dichiarata dai medici, alcuni mesi fa, incompatibile con il regime carcerario perché affetta da Aids conclamato. Ma l'incompatibilità pare non sia stata riconosciuta dai magistrati di sorveglianza e così la ragazza di 21 anni, malata di Aids ha contratto la varicella ed è deceduta. Adesso è emergenza nel carcere femminile di Rebibbia a causa dell'epidemia di varicella che si sta diffondendo, in particolare nel settore "Camerotti" del carcere romano, dove si trovano circa 160 detenute. Il reparto femminile di Rebibbia ospita circa 400 detenute di cui 51 in regime di alta sicurezza, quattro in 41bis e 13 collaboratrici di giustizia. "Si tratta di una morte annunciata" dopo il "chiaro allarme" sulle "disastrose condizioni" sanitarie del carcere di Rebibbia, lanciato nei giorni scorsi dal garante dei detenuti Marroni e dai sindacati. Roberto Giachetti della margherita ha presentato un'interrogazione al ministro della Giustizia Castelli chiedendo un'ispezione nel reparto per "controllare la reale situazione igienico-sanitaria, chiarire i motivi che hanno impedito la concessione dei benefici di legge e la rimessa in libertà della donna e verificare le responsabilità di chi ha disatteso le norme che si applicano in questi casi". E un'interpellanza al ministro Castelli è stata annunciata anche dal deputato verde Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera. "La notizia della morte di una detenuta a Rebibbia e quella che da diversi giorni circola dei casi di varicella sono fatti gravi che denunciano una situazione sempre più insostenibile cui sono sottoposte le oltre 300 detenute del carcere romano". "Anche per questo è forte la responsabilità politica che continua a ostacolare quel provvedimento di clemenza che consentirebbe di affrontare l'emergenza carceraria in attesa di una riforma del sistema delle sanzioni penali". Ha concluso Cento. Dopo tutte queste parole si spera che stavolta seguano i fatti e che si ponga mano alle disastrose condizioni di vita all'interno dei penitenziari italiani.

IMMIGRAZIONE - SBARCHI

Sette sbarchi di clandestini in meno di 12 ore nell'isola siciliana di Lampedusa, per un totale di almeno 530 immigrati intercettati dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia costiera. Quattro sbarchi sono avvenuti prima della mezzanotte, per complessivi 379 immigrati. Intorno alle 4 del mattino sono poi giunti nell'isola circa 120 clandestini e all'alba sono stati avvistati altri 31 extracomunitari. È stata inoltre segnalato un barcone diretto verso Lampedusa con un numero imprecisato di persone. Prima di questi sbarchi, nel centro di prima accoglienza ieri sera gli immigrati erano già oltre 300.

UE BLOCCA RIMPATRI

La Corte Europea dei diritti dell'uomo ha sospeso l'espulsione verso la Libia di undici immigrati giunti a marzo a Lampedusa. La decisione e' stata resa nota da un gruppo di senatori dell'Unione. La Corte ha accolto un ricorso urgente presentato il primo aprile da un team di avvocati a nome di 79 immigrati. La Corte aveva chiesto entro il 6 maggio delucidazioni in merito al governo italiano, in particolare sulle procedure di identificazione, sulla presentazione eventuale di richieste d'asilo da parte degli immigrati respinti e sullo status attuale delle loro domande. Le risposte, giunte da Roma a Strasburgo lunedì scorso, indicano provvedimenti di espulsione nei confronti di 11 cittadini stranieri. La Corte ha chiesto formalmente al governo italiano di non espellere queste persone fino a nuova ordinanza. La decisione e' vincolante per le autorita' italiane.

IRAQ

Il gruppo iracheno Ansar al Sunna ha rivendicato su internet l'attentato compiuto stamani a Tikrit, dove un'autobomba ha ucciso 38 persone. "Abbiamo preparato un'autobomba - si afferma in un comunicato apparso sul web - e l'abbiamo fatta esplodere a Tikrit, in una piazza frequentata da decine di apostati che lavorano in una base americana". L'attentato e' il piu' grave fra quelli segnalati oggi in Iraq; ci sono anche 84 feriti. Da questa mattina il bilancio degli attacchi è di almeno 64 morti e 120 feriti.

AFGHANISTAN

MORTI E FERITI NEGLI SCONTRI A JALALABAD

Sono quattro i morti e 52 i feriti negli scontri odierni tra polizia e abitanti di Jalalabad, circa 130 chilometri a est della capitale Kabul, in seguito a proteste per presunti ‘atti dissacratori’ contro il Corano avvenuti a Guantanamo. Il bilancio delle vittime delle violenze è stato fornito dal responsabile del dipartimento provinciale della sanità, Fazel Mohammad Ibrahimi, il quale ha specificato di averlo ricevuto da tre diversi ospedali della zona. Testimoni e fonti ufficiali hanno affermato che migliaia di persone sono scese in strada a Jalalabad, appiccando il fuoco a edifici governativi, negozi, sedi di organismi delle Nazioni Unite e missioni diplomatiche, dopo aver appreso la notizia diffusa dal settimanale statunitense ‘Newsweek’ in cui si affermava che, durante gli interrogatori a Guantanamo, copie del Corano sarebbero state “gettate nel water” dal personale americano. Per disperdere la folla, la polizia locale avrebbe aperto il fuoco sui manifestanti, provocando morti e feriti. Nelle stesse ore si sono verificate dimostrazioni in altre parti dell’Afghanistan: un migliaio di studenti ha partecipato a una manifestazione di protesta nella vicina provincia di Laghman, mentre nella città di Khost alcune persone hanno bruciato effigi del presidente statunitense George W. Bush e bandiere americane.

COREA DEL NORD

La Corea del nord ha completato l'estrazione di barre di combustibile spento dal suo reattore nucleare di Yongbyon. Estratte 8.000 barre di combustibile, quantita' sufficiente per la fabbricazione di 2-3 bombe nucleari. Il 10 febbraio scorso il ministero degli esteri nordcoreano aveva annunciato che il paese e' gia in possesso di ordigni atomici e intende rafforzare ulteriormente il suo arsenale a scopi di difesa contro il pericolo di una invasione degli Stati Uniti.

CILE

MALLECO (Cile) - Un giovane mapuche di 15 anni, la cui identità non è ancora conosciuta, è morto questa notte sul viadotto di Malleco, pare investito da un camion, durante i violenti incidenti che dei mapuche del settore di Collipulli avevano provocato in risposta alla distruzione del rehue (spazio sacro – ndt) e di altri elementi culturali da parte di una multinazionale forestale, il cui territorio era stato occupato alcuni giorni prima. L’occupazione del ponte si era ripetuta per la seconda volta in meno di 2 settimane e questa è la prima volta in cui uno degli occupanti viene investito e ucciso per strada. I fatti si sono svolti verso le 21.30 di questa notte, quando un gruppo di mapuche ha installato barricate ed ha incendiato pneumatici nella zona sud di accesso al viadotto, impedendo il transito dei veicoli. In quei momenti, l’autista di un camion che stava ricevendo il lancio di pietre da parte dei manifestanti, ha deciso di proseguire, con il rischio di incendiare il suo mezzo nonostante i disperati segnali dei mapuche a fermarsi. In quell’istante è stato investito il giovane che è morto sul luogo.

Con l’obiettivo di neutralizzare l’azione dei manifestanti, è giunto sul posto un numeroso contingente di polizia, armato con scudi, gas lacrimogeni e bengala agli ordini del commissario di Collipulli, il maggiore Eduardo Osses. Gli agenti hanno sparato numerosi colpi, non è noto se di munizione o a salve; nel frattempo i mapuche continuavano a lanciare pietre contro i veicoli. In seguito, sono fuggiti lungo un margine del río Malleco. Questa notte il cadavere è rimasto steso a terra, nell’attesa del procuratore di turno e della polizia scientifica. * doverosa precisazione: Il quotidiano cileno El Mercurio appartiene ad un impero economico, che vede proprio nelle attività di sfruttamento del legname la principale risorsa. Evidente, quindi, il tentativo di far passare la morte del giovane mapuche come un incidente provocato da balordi che lanciano pietre contro degli innocenti.

ARGENTINA

Negata estradizione in Spagna per sospetto terrorista Eta La maggioranza dei giudici della Suprema Corte argentina ha respinto la richiesta di estradizione, formulata dal giudice spagnolo Baltasar Garzon, di Jesus Maria Lariz Iriondo, basco sospettato di essere un membro dell'Eta. La richiesta era stata formulata dal giudice spagnolo Baltasar Garzon. Lariz Iriondo, 50 anni, è ricercato per strage e detenzione illegale di armi e esplosivi in merito ad un attentato avvenuto nel 1984. Per la giustizia argentina si tratta di un'azione penale "prescritta" secondo le leggi locali e quindi Lariz Iriondo potrebbe presto essere libero di muoversi.

BOLIVIA

Il presidente della Repubblica Carlos Mesa ha deciso di rinviare alle Camere la legge sugli idrocarburi, approvata dalla Camera dei deputati lo scorso 6 maggio nello stesso testo in precedenza licenziato dal Senato. Il capo dello Stato ha deciso di non promulgare la contestata legge e di chiedere alle Camere una nuova discussione sulla base delle sue osservazioni “di carattere concettuale” poiché, secondo Mesa, l’entrata in vigore nel testo normativo in questo momento rischierebbe di precipitare il Paese nel caos. Il presidente ha spiegato che il rinvio alle Camere della legge si spiega col fatto che “l’unità della Bolivia oggi è seriamente a rischio”. Per queste ragioni, Mesa ha chiesto a Camera e Senato di ridiscutere la legge, alla luce della minaccia di serie agitazioni sociali, proveniente da ampi strati sociali e dell’opposizione. L’approvazione della legge alla Camera, lo scorso 6 maggio, era stata già di per sé un campanello d’allarme, visto che il testo era passato con soli tre voti più del quorum (59 a favore, 48 contro, 3 astenuti).

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

CARCERI

Infuria la polemica dopo la morte della detenuta affetta da HIV colpita successivamente da varicella. 21 anni di età detenuta nel carcere femminile di Rebibbia, era stata dichiarata dai medici, alcuni mesi fa, incompatibile con il regime carcerario perché affetta da Aids conclamato. Ma l'incompatibilità pare non sia stata riconosciuta dai magistrati di sorveglianza e così la ragazza di 21 anni, malata di Aids ha contratto la varicella ed è deceduta. Adesso è emergenza nel carcere femminile di Rebibbia a causa dell'epidemia di varicella che si sta diffondendo, in particolare nel settore "Camerotti" del carcere romano, dove si trovano circa 160 detenute. Il reparto femminile di Rebibbia ospita circa 400 detenute di cui 51 in regime di alta sicurezza, quattro in 41bis e 13 collaboratrici di giustizia. "Si tratta di una morte annunciata" dopo il "chiaro allarme" sulle "disastrose condizioni" sanitarie del carcere di Rebibbia, lanciato nei giorni scorsi dal garante dei detenuti Marroni e dai sindacati. Roberto Giachetti della margherita ha presentato un'interrogazione al ministro della Giustizia Castelli chiedendo un'ispezione nel reparto per "controllare la reale situazione igienico-sanitaria, chiarire i motivi che hanno impedito la concessione dei benefici di legge e la rimessa in libertà della donna e verificare le responsabilità di chi ha disatteso le norme che si applicano in questi casi". E un'interpellanza al ministro Castelli è stata annunciata anche dal deputato verde Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera. "La notizia della morte di una detenuta a Rebibbia e quella che da diversi giorni circola dei casi di varicella sono fatti gravi che denunciano una situazione sempre più insostenibile cui sono sottoposte le oltre 300 detenute del carcere romano". "Anche per questo è forte la responsabilità politica che continua a ostacolare quel provvedimento di clemenza che consentirebbe di affrontare l'emergenza carceraria in attesa di una riforma del sistema delle sanzioni penali". Ha concluso Cento. Dopo tutte queste parole si spera che stavolta seguano i fatti e che si ponga mano alle disastrose condizioni di vita all'interno dei penitenziari italiani.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ

Mentre prosegue e si intensifica l'ondata di attentati in Iraq, i governi che hanno inviato truppe a seguito degli Usa, fanno adesso gara a prenotare la ritirata. Anche il ministro degli esteri Fini annuncia il ritiro del contingente italiano entro il febbraio del 2006, Fini ha precisato che "si tratta di una data in linea con il percorso indicato dall'Onu", ma finora non ha ottenuto il beneplacido dell'alleato maggiore ossia degli USA.. Intanto la cronaca militare segnala una quindicina di marines rimasti uccisi nella provincia di Al Anbar, nel corso di scontri con i guerriglieri.

Questa mattina il bilancio degli attacchi è di almeno 64 morti e 120 feriti. L'attacco piu' sanguinoso e' avvenuto a Tikrit, 175 chilometri a nord di Baghdad, dove un kamikaze a bordo di un'autobomba si e' fatto esplodere davanti a una stazione di pullman affollata da pendolari, uccidendo almeno 31 persone, fra cui un poliziotto, e ferendone una settantina. In citta' e' stato imposto un coprifuoco. Piu' a nord, a Hawija, a ovest della citta' petrolifera di Kirkuk, un kamikaze imbottito di esplosivo e' entrato in un centro di reclutamento delle forze armate e si e' fatto esplodere, uccidendo almeno 30 persone e ferendone 31, secondo quanto ha detto una fonte ospedaliera della citta'. Infine a Baghdad un'autobomba con a bordo un kamikaze e' esplosa accanto a un commissariato nel quartiere meridionale di Dora, facendo tre morti e otto feriti, secondo una fonte del ministero dell'Interno iracheno. Sempre a Baghdad, ma nella zona occidentale, sono esplose altre due autobomba: nel quartiere al-Jadida (due feriti) e in quello di Mansur (nove feriti). Sei persone infine sono state ferite dall'esplosione di un ordigno nel quartiere di Jamia, sempre a Baghdad ovest.

RAPITO GOVERNATORE PROVINCIA ANBAR

Raja Nawaf, il governatore della provincia sunnita ribelle di Anbar, nell'Iraq occidentale, e' stato rapito ieri assieme a quattro guardie del corpo da un gruppo di uomini armati. Lo ha reso noto il fratello Hemed. Secondo quanto ha detto Hamed Nawaf all'agenzia Reuters, il governatore e le sue guardie del corpo sono stati catturati lungo la strada che collega le citta' di Qaim, nei pressi del confine con la Siria, e di Ramadi. I sequestratori, secondo Hamed Nazwaf, chiedono che il governatore intervenga per porre fine agli scontri in corso da settimane a Qaim tra le forze della coalizione e i seguaci di Abuy Mussab al-Zarqawi.

'AFGHANISTAN

E' salito a quattro afghani morti, e circa 50 feriti, il bilancio degli scontri scoppiati stamane a Jalalabad, in Aghanistan. La manifestazione anti americana e' nata in seguito a notizie di stampa sulla dissacrazione del Corano compiuta dai soldati Usa a Guantanamo durante gli interrogatori ai prigionieri. Durante la protesta di oggi i manifestanti danno appiccato il fuoco a edifici dell'Onu e di associazioni Ong e svaligiato i negozi.

FILIPPINE

Ventiquattro persone sono morte e nove sono rimaste ferite in un incidente che ha coinvolto un autobus nel nord delle Filippine. L'autobus, da quanto si e' appreso, ha urtato una grossa pietra che era sul bordo della strada di montagna, nei pressi della citta' di Tuba, a circa 210 km a nord di Manila.

NEPAL

L’India ha annunciato che riprenderà a fornire armi al Nepal per la sua lotta alla guerriglia, spiegando la decisione con la revoca nel regno himalayano dello ‘stato di emergenza’. New Delhi aveva sospeso l’approvvigionamento di mezzi militari e addestratori alla nazione confinante poco più di tre mesi fa, all’indomani della decisione di re Gyanendra di licenziare il governo e di prendere nuovamente il controllo dei poteri esecutivi.

ITALIA

IMMIGRAZIONE

Sette sbarchi in meno di 12 ore a Lampedusa. Quattro sono avvenuti prima della mezzanotte per complessivi 379 immigrati intercettati dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia costiera. Intorno alle 4 sono poi giunti nell'isola circa 120 clandestini e all'alba altri 31 migranti sono stati avvistati dalla Guardia di Finanza. La stessa motovedetta rientrando in porto ha ricevuta una segnalazione di un barcone diretto verso l'isola con un numero imprecisato di immigrati. Prima di questi sbarchi, nel centro di prima accoglienza ieri sera gli immigrati erano gia' oltre 300.

PUBBLICO IMPIEGO

Il rinnovo del contratto del pubblico impiego e' al centro di un vertice di ministri che con Silvio Berlusconi e' riunito a Palazzo Grazioli. Con il premier sono il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco, il ministro al Welfare Roberto Maroni, il ministro alla Funzione pubblica Mario Baccini. Anche il segretario dell'Udc Marco Follini e il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli sono giunti questa mattina a Palazzo Grazioli.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

IRAQ

Mentre prosegue l'ondata di attentati in Iraq: e si contano almeno 60 vittime in due attentati messi a segno a Tikrit e a Hawija, vicino a Kirkuk, i governi che hanno inviato truppe a seguito degli Usa, fanno a gara a prenotare la ritirata. Anche il ministro degli esteri Fini annuncia il ritiro del contingente italiano entro il febbraio del 2006, Fini ha precisato che "si tratta di una data in linea con il percorso indicato dall'Onu", ma finora non ha ottenuto il beneplacido dell'alleato maggiore ossia degli USA.. Intanto anche una quindicina di marines sono rimasti uccisi nella provincia di Al Anbar, nel corso di scontri con i guerriglieri. Ieri nella stessa zona, è stato sequestrato il governatore della provincia

CINA

Si continua a scavare nel villaggio della Cina settentrionale dove lunedì scorso si è abbattuta una frana. 24 le persone sepolte vive.

KASHMIR

L’esplosione di un’autobomba che aveva come bersaglio un convoglio di tre mezzi paramilitari ha ucciso un civile ed ha ferito altre 40 persone questa mattina a Jawahar Nagar, una zona di Srinagar, capitale del Jammu e Kashmir, il Kashmir indiano. A riferirlo e’ stata la polizia locale, precisando che l’esplosione e’ avvenuta in una zona affollata.

ITALIA

IMMIGRAZIONE

Nuova ondata di sbarchi a Lampedusa. Circa 400 gli immigrati arrivati la notte scorsa a bordo di 5 diverse imbarcazioni. Mentre è di poco fa la notizia di un altro avvistamento a circa 50 miglia dall'isola. Il centro di accoglienza è di nuovo in tilt.

CARCERI

Infuria la polemica dopo la morte della detenuta per varicella che era stata dichiarata, alcuni mesi fa, incompatibile dai medici con il regime carcerario perché affetta da Aids conclamato. Ma l'incompatibilità pare non sia stata riconosciuta dai magistrati di sorveglianza e così una ragazza di 21 anni, malata di Aids ha contratto la varicella ed è deceduta. Adesso è emergenza nel carcere femminile di Rebibbia a causa dell'epidemia di varicella che si sta diffondendo, in particolare nel settore "Camerotti" del carcere romano, dove si trovano circa 160 detenute. Il reparto femminile di Rebibbia ospita circa 400 detenute di cui 51 in regime di alta sicurezza, quattro in 41bis e 13 collaboratrici di giustizia. "Si tratta di una morte annunciata" dopo il "chiaro allarme" sulle "disastrose condizioni" sanitarie del carcere di Rebibbia, lanciato nei giorni scorsi dal garante dei detenuti Marroni e dai sindacati. E' quanto ha affermato Roberto Giachetti, coordinatore della Margherita di Roma. Sull'argomento Giachetti ha presentato un'interrogazione al ministro della Giustizia Castelli chiedendo un'ispezione nel reparto per "controllare la 'reale' situazione igienico-sanitaria, chiarire i motivi che hanno impedito la concessione dei benefici di legge e la rimessa in libertà della donna e verificare le responsabilità di chi ha disatteso le norme che si applicano in questi casi". E un'interpellanza al ministro Castelli è stata annunciata anche dal deputato verde Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera. "La notizia della morte di una detenuta a Rebibbia e quella che da diversi giorni circola dei casi di varicella sono fatti gravi che denunciano una situazione sempre più insostenibile cui sono sottoposte le oltre 300 detenute del carcere romano" ha detto Cento, sottolineando che c'è un'emergenza che continua a essere negata dal ministro Castelli e che invece richiede interventi immediati. "Anche per questo è forte la responsabilità politica che continua a ostacolare quel provvedimento di clemenza che consentirebbe di affrontare l'emergenza carceraria in attesa di una riforma del sistema delle sanzioni penali". Dopo tutte queste parole si spera che stavolta seguano i fatti e che si ponga mano alle disastrose condizioni di vita all'interno dei penitenziari italiani


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gror050511 (last edited 2008-06-26 10:06:50 by anonymous)