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Gr 19:30

[http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Maggio/050526/050526gror.mp3 ascolta il giornale radio]

Sommario


PRIMO PIANO

Continua a fare vittime il teorema del ministro degli Interni Pisanu contro gli anarchici. Oggi, ennesima operazione repressiva contro i compagni anarchici. Cinque persone sono state arrestate nel corso di un'operazione coordinata dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione in collaborazione con la Digos di Roma. Oltre 26 le perquisizioni domiciliari eseguite in varie regioni. Gli arrestati sono accusati dell'attentato esplosivo al tribunale penale di Viterbo avvenuto nel gennaio 2004 e quattro di loro anche del fallito attentato al C.s.s.a (Centro servizi sociali per adulti) del ministero della Giustizia, sempre a Viterbo, il 23 ottobre 2003.

Alle indagini ha lavorato un gruppo ad hoc costituito a Viterbo e composto da funzionari dell'antiterrorismo della Digos di Roma e Viterbo e del Servizio polizia postale e delle comunicazioni. Le 5 persone arrestate dalla Polizia sono residenti a Pescara e a Viterbo e sono ritenute responsabili di "associazione sovversiva costituitasi in banda armata". Per tre di loro il capo d'imputazione è "l'aver costituito, organizzato e partecipato ad un'associazione diretta a sovvertire violentemente gli ordinamenti economici e sociali costituiti nello Stato, a compiere atti di violenza con fini di eversione dell'ordine democratico, strutturata in modo composito e compartimentato, secondo lo schema eversivo del doppio livello, ed incentrata sulla costituzione di gruppi di affinità".

A BOLOGNA e in varie altre città del centro nord Italia oltre 80 perquisizioni in ambienti anarchici sono state eseguite dalle Digos nell'ambito di indagini avviate dalla Procura di Bologna all'indomani dell'esplosione avvenuta in città nel dicembre del 2003. Due ordigni furono nascosti in cassonetti per l'immondizia collocati nelle vicinanze dell'abitazione del Presidente della Commissione europea Romano Prodi e che scoppiarono a distanza di circa un'ora l'uno dall'altro. Le indagini furono intensificate dopo l'invio, sempre nel dicembre 2003, di plichi incendiari a Prodi e a varie altre istituzioni Ue. Infine su ordine delle Procure di Roma e Bologna questa mattina è stata posta sotto sequestro la pagina web di Crocenera Anarchica

CORRISPONDENZA CON L'AVVOCATO ELIA DE CARO [http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Maggio/050519/bologna_avvocato.mp3 ascolta]

CORRISPONDENZA LECCE [http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Maggio/050519/lecce.mp3 ascolta]


NOTIZIE BREVI

ITALIA

Anchor(2) 2 Titolo:Muore un altro immigrato, è il terzo nelle ultime 2 settimane

TORINO - Giorni di tensione a Torino. Tre extracomunitari morti accidentalmente negli ultimi 15 giorni durante operazioni contro l'immigrazione clandestina e lo spaccio di droga. Proteste e manifestazioni contro il centro di prima accoglienza per gli immigrati in attesa di espulsione.

L'ultimo episodio è di ieri: un clandestino nigeriano è morto cadendo dal terzo piano di uno stabile per sfuggire a un controllo di polizia. Lo scorso 10 maggio un senegalese, Mamadou Diagne, è annegato nel Po mentre cercava di sfuggire a un blitz dei carabinieri al Parco del Valentino. Il giorno auccessivo Cheik Ibra Fall, anche lui senegalese, è stato ucciso da un colpo di pistola esploso accidentalmente da un poliziotto. A queste tragedie va aggiunta poi quella di Sadiri Latifa, una marocchina che nel novembre dello scorso anno era precipitata dal tetto di un palazzo del quartiere di San Salvario mentre cercava di sfuggire ad un' operazione dei vigili urbani di Torino.

La tragedia odierna è avvenuta intorno alle 16 in un palazzone di corso Taranto 179, all'estrema periferia nord della città. Lo stabile è quasi completamente abitato da extracomunitari, la maggior parte dei quali senza permesso di soggiorno. Una ventina di agenti del Commissariato Barriera di Milano ha fatto uno dei tanti controlli.

In un alloggio al terzo piano c'era Ewemade Steve Osakue, 24 anni il prossimo 19 agosto, che era in compagnia della fidanzata e di altre due giovani connazionali. Quando si è accorto del blitz, l'immigrato ha scavalcato la finestra del cucinino e si è messo a penzoloni dal lato del cortile tenendosi solo con le mani al davanzale per sfuggire all' arresto. Non ce l'ha fatta a tenere la presa.

Il dramma è avvenuto poco prima che gli agenti bussassero alla porta dell'alloggio dove si trovava Osakue: la fidanzata ha aperto dicendo che era sola, ma, nascoste nel cucinino, sono state trovate le altre due senegalesi, entrambe clandestine. Ad avvertire che c'era un cadavere nel cortile è stato un abitante del palazzo: gli agenti hanno poi capito che l'uomo era precipitato dal terzo piano.

La tragedia ha provocato molta tensione tra la comunità nigeriana, che affolla in maggioranza l' edificio al numero 179 di corso Taranto e il vicino 181. Gli amici della vittima hanno raccontato che Ewemade Steve Osakue non viveva lì da molto tempo: in precedenza il suo domicilio era stato a Modena, città da cui era arrivato proprio ieri dopo un breve viaggio. In tasca aveva la tessera di una mensa e di un circolo Arci.

Editoriale: [http://lab.dyne.org/edito050519 270bis, ter, quater...]


Anchor(3) 3 Titolo:Rivolta nella notte al cpt di corso brunelleschi a Torino

Questa notte è scoppiata una rivolta all'interno del cpt torinese di c.so brunelleschi. I detenuti hanno incendiato i materassi, spaccato i vetri. Adesso sono in sciopero della fame, che sembra attuato da tutti i detenuti. La celere è entrata in forze questa mattina nell'istituto per sedare la protesta. Nella rivolta un detenuto è rimasto ferito ed è stato portato all'ospedale; altri dieci immigrati, pare di nazionalità rumena, sono stati portati fuori dal centro, sembra per essere rimpatriati. La lotta tuttora continua.

CORRISPONDENZA DAL PRESIDIO A CORSO BRUNELLESCHI [http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Maggio/050519/torino_cpt.mp3 ascolta]


Si è svolta questa mattina la manifestazione in Campidoglio per l'approvazione della Delibera sulle politiche abitative. "Nel ribadire la ferma volontà a difendere con tutte le nostre forze le persone costrette ad occupare e chi è sotto sfratto, invitiamo tutta la città a sostenere il movimento di lotta per la casa Giovedì 19 Maggio, a partire dalle ore 11.00, alla manifestazione che si terrà in Campidoglio perché sia approvata la Delibera sulle politiche abitative.

CORRISPONDEZA COORDINAMENTO CITTADINO DI LOTTA PER LA CASA [http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Maggio/050519/casa_campidoglio.mp3 ascolta]


Anchor(5) 5 Titolo: La Federazione Nazionale della Stampa Italiana si è costituita parte civile

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana si è costituita parte civile nel processo in corso a Genova a carico di 28 poliziotti per la violenta irruzione e i pestaggi nelle scuole Diaz-Pascoli nel 2001. Il sindacato dei giornalisti italiani punta il dito sui danni morali e materiali subiti da alcuni giornalisti prima e durante l'irruzione nelle scuole. Lorenzo Guadagnucci, giornalista ,uno dei 93 che il 21 luglio del 2001 furono assaliti, picchiati e poi arrestati mentre dormivano nella scuola Diaz, denuncia «Quelle irruzioni sono state coperte politicamente».

CORRISPONDENZA DA RADIONDARDURTO


ESTERI

Tra aprile e maggio, 14 detenuti sono morti “di fame” nel solo carcere di Mbuji Mayi, capoluogo del distretto diamantifero del Kasai Orientale nel sud est della Repubblica democratica del Congo. La denuncia arriva dalla Missione delle Nazioni Unite in Congo (Monuc) che ha svolto un’indagine sulle condizioni in cui versano gli ‘ospiti’ delle principali carceri congolesi. “I prigionieri sembrano scheletri o cadaveri. Viste le condizioni in cui versano gli istituti di pena è come se i prigionieri di fatto fossero già stati condannati a morte” ha detto in una conferenza stampa il direttore della divisione Diritti Umani della Monuc. “Come per la prigione centrale della capitale Kinshasa – ha aggiunto – non esiste un finanziamento pubblico per l’alimentazione dei prigionieri nelle altre carceri del Paese”. Nel caso di Mbuji Mayi, ad esempio, la Monuc sottolinea che oltre alle morti registrate spicca il sovraffollamento della struttura: 350 detenuti, invece dei 50 per cui era stata pensata. Nel carcere di Goma, la Monuc ha trovato 219 prigionieri (su una capacità di 150) che “non ricevevano cibo da almeno 3 giorni”.


Anchor(7) 7 Scontri tra minatori e polizia a La Paz

Dalla mattina boliviana a La Paz ci sono scontri tra i minatori e la polizia. Allo stesso tempo marcie da diversi punti del paese si stanno mettonendo in moto per arrivare lunedì alla capitale del paese, dove i movimento sociali si danno appuntamento per entrare in Parlamento e dichiararlo chiuso. Diversi sono i punti che sono alla base di questa crisi: due giorni fa il Presidente Mesa ha rinviato al parlamento la legge sugli idrocarburi, il che vuol dire che è proprio il Parlamento che la deve promulgare, legge che non tiene conto delle richieste sociali di nazionalizzazione del gas, quelle stesse che erano dietro alle lotte che in ottobre hanno fatto 60 morti, 400 feriti e sono finite con la cacciata del Presidente Gonzalo Sanchez de Lozada. Con la nuova legge si continuano a garantire i guadagni per le multinazionali lasciando alla Bolivia solo il 18 % dei guadagni delle vendite del loro gas. Altro punto di scontro tra la popolazione e il governo sono le autonomie, proposte principalmente da Santa Cruz (la città ricca e bianca del paese), e poco fa il Parlamento ha votato per il referendum proautonomie, referendum boicottato dai movimenti sociali lo perchè considerano che delle autonomie si debba discutere dentro la Costituente.

sciopero civico ed è bloccato, il che vuol dire che non si puo raggiungere l'aeroporto. Da domani il blocco sarà indefinito, mentre cinque minatori si sono messi in sciopero della fame.


Da 20 giorni i circa 50.000 dipendenti pubblici dello stato del Chiapas (37.000 insegnanti e 13.000 medici, paramedici e dipendenti amministrativi del settore sanitario) sono in sciopero perché in disaccordo con l’ammontare dei fondi stanziati dal governo locale a favore di educazione e salute. La protesta dei dipendenti pubblici si è radicalizzata in seguito alla decisione del governatore del Chiapas, Pablo Salazar Mendiguchía, di avviare le pratiche per il licenziamento di 400 insegnanti e 1.200 impiegati amministrativi nel settore sanitario, i più attivi tra gli organizzatori dello sciopero che si protrae ormai dal 1° maggio scorso. In risposta, i manifestanti hanno chiesto le dimissioni di Mendiguchía.


Sei operatori umanitari che lavoravano per un’agenzia delle Nazioni Unite sono stati assassinati nelle notte nel sud dell’Afghanistan. Le vittime, tutte di nazionalità afgana, viaggiavano su un fuoristrada bianco con la sigla dell’Onu nella provincia di Zabul. Inoltre, oggi i presunti rapitori delle cooperante italiana Clementina Cantoni, sequestrata il 16 maggio da ignoti, hanno lanciato un nuovo ultimatum minacciando di uccidere l’ostaggio se non saranno accolte le loro richieste; ma da Tokyo, dove è in visita diplomatica, il ministro degli Esteri afgnano, Abdullah Abdullah, ha detto che da informazioni in suo possesso la giovane donna sta bene e che funzionari della sicurezza afghana sono al lavoro per la sua liberazione.



Autobus, tram e metropolitane si fermeranno domani per uno sciopero di otto ore del trasporto pubblico locale proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Al centro della protesta la volontà delle controparti, Asstra e Anav, di disdire unilateralmente, dal primo giugno prossimo, l’attuale trattamento economico del periodo di malattia degli autoferrotranvieri.



Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Iraq

E' di almeno tre morti, oltre al kamikaze, e di sei feriti il bilancio dell'ennesimo attacco suicida con un'auto-bomba avvenuto di primo mattino in piena Baghdad, nel miserabile quartiere nord-occidentale di Shola. Lo hanno reso noto fonti del ministero dell'Interno iracheno, secondo cui l'attentatore ha guidato la vettura fino ad affiancare una pattuglia fissa delle forze dell'ordine, quindi si e' fatto saltare in aria accanto a essa. Tra le persone uccise due erano poliziotti, al pari di quattro tra i feriti; le altre vittime erano semplici passanti.

Euskadi

Arnaldo Otegi, dirigente del disciolto partito basco Batasuna, e' stato arrestato per appartenenza a banda armata. Potra' uscire dietro il pagamento di 400.000 Euro. Otegi, interrogato per diverse ore ieri pomeriggio, durante la notte e' uscito dall'Audiencia Nacional in manette e trasportato al carcere madrileno di Soto del Real dove restera' sino all'eventuale pagamento della cauzione. Dovra' poi presentarsi regolarmente al giudice e non lasciare la Spagna.

ITALIA

Ancora arresti tra gli anarchici

Continua a fare vittime il teorema del ministro degli Interni Pisanu contro gli anarchici. Oggi, ennesima operazione repressiva contro i compagni anarchici. Cinque persone sono state arrestate nel corso di un'operazione coordinata dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione in collaborazione con la Digos di Roma.

Oltre 26 le perquisizioni domiciliari eseguite in varie regioni. Gli arrestati sono accusati dell'attentato esplosivo al tribunale penale di Viterbo avvenuto nel gennaio 2004 e quattro di loro anche del fallito attentato al C.s.s.a (Centro servizi sociali per adulti) del ministero della Giustizia, sempre a Viterbo, il 23 ottobre 2003.

Alle indagini ha lavorato un gruppo ad hoc costituito a Viterbo e composto da funzionari dell'antiterrorismo della Digos di Roma e Viterbo e del Servizio polizia postale e delle comunicazioni.

Le 5 persone arrestate dalla Polizia sono residenti a Pescara e a Viterbo.

I 5 sono ritenuti responsabili di "associazione sovversiva costituitasi in banda armata". Per tre di loro il capo d'imputazione è "l'aver costituito, organizzato e partecipato ad un'associazione diretta a sovvertire violentemente gli ordinamenti economici e sociali costituiti nello Stato, a compiere atti di violenza con fini di eversione dell'ordine democratico, strutturata in modo composito e compartimentato, secondo lo schema eversivo del doppio livello, ed incentrata sulla costituzione di gruppi di affinità".

A BOLOGNA e in varie altre città del centro nord Italia oltre 80 perquisizioni in ambienti anarchici sono state eseguite dalle Digos nell'ambito di indagini avviate dalla Procura di Bologna all'indomani dell'esplosione avvenuta in città nel dicembre del 2003.

Due ordigni furono nascosti in cassonetti per l'immondizia collocati nelle vicinanze dell'abitazione del Presidente della Commissione europea Romano Prodi e che scoppiarono a distanza di circa un'ora l'uno dall'altro. Le indagini furono intensificate dopo l'invio, sempre nel dicembre 2003, di plichi incendiari a Prodi e a varie altre istituzioni Ue.

scioperi

Posticipi e riduzioni degli scioperi gia' indetti nel comparto del trasporto aereo sono stati ordinati dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi. In particolare, si legge in una nota, ha ordinato il posticipo alle ore 12 (anziche' dalle ore 10 alle ore 14) dello del 28 maggio dello sciopero nazionale dei dipendenti della societa' Sea Handling delle biglietterie degli aeroporti di Linate e Malpensa, sciopero proclamato dai Cub Trasporti. Lunardi ha altresi' ordinato la riduzione a 4 ore, e cioe' dalle ore 12 alle ore 16, della durata dello sciopero nazionale del personale dell'Enav proclamato invece per 8 ore da Anpcat, Licta, Cila-Av, Sacta. Per lo stesso giorno il ministro ha ordinato la riduzione a 4 ore dello sciopero del personale di terra del trasporto aereo, gia' proclamato dalle ore 10 alle ore 18 dal Sul.ta.

Sanita'

57 persone sono indagate in tutta Italia nell'ambito di un'indagine della guardia di finanza di Agrigento sulle forniture di farmaci a una struttura sanitaria. Nei loro confronti vengono ipotizzati a vario titolo reati associativi, truffa aggravata e continuata in danno del Servizio sanitario nazionale, peculato, corruzione, abuso in atti d'ufficio, omissione in atti d'ufficio, detenzione di farmaci scaduti. Perquisizioni sono state effettuate nelle sedi di oltre 25 fornitori della struttura sanitaria, tra produttori e distributori di farmaci ed altri presidi sanitari, nelle province di Milano, Sondrio, Varese, Genova, Catania, Caltanissetta e Palermo. E' stata acquisita documentazione amministrativa contabile e bancaria. La truffa e il danno erariale accertato ammontano a 2.712.410 euro.

Camorra

La polizia napoletana, su disposizioni della sezione misure di prevenzione del tribunale, ha posto sotto sequestro beni della camorra per 40 mln di euro. Una indagine degli uomini della questura partenopea ha infatti accertato che gli immobili e i conti correnti sequestrati appartenevano ad Antonio Bifulco, elemento di spicco del clan Pesacane, attualmente detenuto e rinviato a giudizio per estorsione nei confronti di un imprenditore. Il clan e' attivo soprattutto nei comuni vesuviani, dove gestisce il commercio di droga e, appunto, le estorsioni. Gli immobili sequestrati, tra i quali un intero fabbricato e un grande ristorante, sono tutti nel territorio tra Boscotrecase e Torre Annunziata; sigilli anche per un deposito titoli in un istituto di credito con valori per ben 2.800.000 euro.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

Iraq

E' di almeno tre morti, oltre al kamikaze, e di sei feriti il bilancio dell'ennesimo attacco suicida con un'auto-bomba avvenuto di primo mattino in piena Baghdad, nel miserabile quartiere nord-occidentale di Shola. Lo hanno reso noto fonti del ministero dell'Interno iracheno, secondo cui l'attentatore ha guidato la vettura fino ad affiancare una pattuglia fissa delle forze dell'ordine, quindi si e' fatto saltare in aria accanto a essa. Tra le persone uccise due erano poliziotti, al pari di quattro tra i feriti; le altre vittime erano semplici passanti.

L'Organizzazione di 'al-Qaeda' per la Jihad nella Terra dei Due Fiumi, il gruppo fondamentalistico guidato dal super-terrorista di origini giordane Abu Musab al-Zarqawi, ha annunciato la nomina di un vicario dopo il recente ferimento del suo leader, considerato il luogotenente in Iraq di Osama bin Laden. La notizia e' stata resa nota dallo stesso movimento estremistico mediante un comunicato diffuso attraverso un sito filo-islamico su Internet. La nomina, si precisa, restera' valida fino a quando Zarqawi non sara' in grado di riassumere il pieno comando.

Euskadi

Arnaldo Otegi, dirigente del disciolto partito basco Batasuna, e' stato arrestato per appartenenza a banda armata. Potra' uscire dietro il pagamento di 400.000 Euro. Otegi, interrogato per diverse ore ieri pomeriggio, durante la notte e' uscito dall'Audiencia Nacional in manette e trasportato al carcere madrileno di Soto del Real dove restera' sino all'eventuale pagamento della cauzione. Dovra' poi presentarsi regolarmente al giudice e non lasciare la Spagna.

ITALIA

Ancora arresti tra gli anarchici

Continua a fare vittime il teorema del ministro degli Interni Pisanu contro gli anarchici. Oggi, ennesima operazione repressiva contro i compagni anarchici. Cinque persone sono state arrestate nel corso di un'operazione coordinata dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione in collaborazione con la Digos di Roma.

Oltre 26 le perquisizioni domiciliari eseguite in varie regioni. Gli arrestati sono accusati dell'attentato esplosivo al tribunale penale di Viterbo avvenuto nel gennaio 2004 e quattro di loro anche del fallito attentato al C.s.s.a (Centro servizi sociali per adulti) del ministero della Giustizia, sempre a Viterbo, il 23 ottobre 2003.

Alle indagini ha lavorato un gruppo ad hoc costituito a Viterbo e composto da funzionari dell'antiterrorismo della Digos di Roma e Viterbo e del Servizio polizia postale e delle comunicazioni.

Le 5 persone arrestate dalla Polizia sono residenti a Pescara e a Viterbo.

I 5 sono ritenuti responsabili di "associazione sovversiva costituitasi in banda armata". Per tre di loro il capo d'imputazione è "l'aver costituito, organizzato e partecipato ad un'associazione diretta a sovvertire violentemente gli ordinamenti economici e sociali costituiti nello Stato, a compiere atti di violenza con fini di eversione dell'ordine democratico, strutturata in modo composito e compartimentato, secondo lo schema eversivo del doppio livello, ed incentrata sulla costituzione di gruppi di affinità".

A BOLOGNA e in varie altre città del centro nord Italia oltre 80 perquisizioni in ambienti anarchici sono state eseguite dalle Digos nell'ambito di indagini avviate dalla Procura di Bologna all'indomani dell'esplosione avvenuta in città nel dicembre del 2003.

Due ordigni furono nascosti in cassonetti per l'immondizia collocati nelle vicinanze dell'abitazione del Presidente della Commissione europea Romano Prodi e che scoppiarono a distanza di circa un'ora l'uno dall'altro. Le indagini furono intensificate dopo l'invio, sempre nel dicembre 2003, di plichi incendiari a Prodi e a varie altre istituzioni Ue.


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Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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