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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario BOLIVIA: si e' riunito oggi il parlamento

CHE I COLONI, LEGALEMENTE, SLOGGINO

GLI USA E LE VIOLAZIONI IN IRAQ

CPT: PUGLIA E CALABRIA, QUALCOSA SI MUOVE

SARDERGNA, si vota anche per le SCORIE NUCLEARI

COLOMBIA: si arrendo 29 guerriglieri dell'esercito di liberazione nazionale

La siria e le riforme

dopo 26 morti Torna la calma in Etiopia

Per ora non serve il passaporto biometrico

bergamo sgombero di uno squat

Carceri mai cosi' affollate, soprattutto nel Lazio

Privacy: le aziende spiano la posta elettronica dei dipendenti

In primo Piano

BOLIVIA: si e' riunito oggi il parlamento

Dopo le dimissioni del presidente Carlos Mesa, oggi il Parlamento si è riunito, in sessione a Sucre, 900 chilometri a sud di La Paz, per decidere se accettare le dimissioni di Mesa e ratificare la conseguente nomina del presidente del Senato, Hormando Vaca Díez. Sia il presidente dimissionario, sia i settori sociali che vogliono nuove elezioni, hanno esplicitamente chiesto a Vaca Díez di dimettersi nel caso fosse investito della massima carica dello Stato. Il presidente della Camera Mario Cossio, il secondo in linea di successione dopo Vaca Díez, ha già detto ieri di essere disposto a rinunciare all’incarico.

CORRISPONDEZA

CHE I COLONI, LEGALEMENTE, SLOGGINO

Il ritiro di Israele dagli insediamenti della Striscia di Gaza e della Cisgiordania è legale. Lo ha stabilito la Corte suprema israeliana respingendo i dodici ricorsi presentati al piano di ritiro da associazioni di coloni. Secondo la Corte si può procedere come stabilito dal governo Sharon in quanto non vi è alcuna violazione dei diritti umani dei coloni israeliani. La sentenza della Corte suprema è un'altra sconfitta da parte dei coloni e dei partiti dell'ultradestra religiosa e nazionalista che li sostenevano. Il piano di ritiro inizierà il prossimo 15 agosto.

Giancarlo Lanutti giornalista di Liberazione CORRISPONDENZA da ondadurto

GLI USA E LE VIOLAZIONI IN IRAQ

Gli Stati Uniti detengono in Iraq migliaia di persone private dai diritti giudiziari in violazione della legge internazionale. Lo rivela l'Onu, precisando in un rapporto presentato al Consiglio di sicurezza che seimila dei diecimila prigionieri in Iraq sono detenuti dai militari della forza militare di occupazione. A firma del segretario generale Kofi Annan, il rapporto ricorda cha "La detenzione prolungata senza accesso a un avvocato o un giudice è proibita dalle leggi internazionali, anche durante lo stato d'emergenza". Paola Gasparoli dell'associazione Un ponte per

CORRISPONDENZA DA ondadurto

CPT: PUGLIA E CALABRIA, QUALCOSA SI MUOVE

"E' odioso vedere tante persone, disperate approdate sulle nostre coste, confinate in ambienti in cui la dignità umana viene spesso calpestata, persone segregate dentro un recinto. ". E' quanto sostiene in una nota il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che ha aderito all'appello del collega della Puglia Nichi Vendola. Loiero si è reso disponibile anche ad una azione comune dei presidenti di Regione affinché vengano 'cancellati' i centri di permanenza temporanea. E proprio questa mattina il ministro degli interni a affermato che non verranno aperti altri centri di permanenza temporanea. Il ministro ha comunque sottolineato che i Cpt "sono strutture indispensabili per controllare i clandestini già arrivati. Il commento di Fulvio Vassallo PALEOLOGO dell'ICS che prendiamo da radiondurto

CORRISPONDENZA

SARDERGNA, SCORIE NUCLEARI?

Gli elettori sardi, il 12 ed il 13 giugno prossimo, oltre i quattro quesiti sulla fecondazione assistita si esprimeranno anche sul quesito referendario sulle scorie nucleari. Abrogare o meno la legge regionale numero 8 del 2001 che consente di "introdurre rifiuti considerati come 'materia prima' di origine extra-regionale da utilizzare esclusivamente nei processi produttivi degli impianti industriali ubicati in Sardegna. Proprio sulla definizione di "materie prime" che il fronte del no e quello del sì paiono sostenere l'indicazione di voto. Salvaguardare la salute dei cittadini e perché la Sardegna non diventi una pattumiera le ragioni a sostegno del sì dei Verdi, del comitato Gettiamo le basi, Rifondazione Comunista, Sardigna Natzione. DS, sindacati confederali invitano invece a votare no perché dicono si rischia di contrapporre le questioni ambientali a quelle dei lavoratori della Portovesme srl: 1500 quelli che rischierebbero il posto di lavoro. Mariella Cao, del comitato gettiamo le basi

CORRISPONDENZA da radiondurto

COLOMBIA: si arrendo 29 guerriglieri dell'esercito di liberazione nazionale

Il disarmo volontario di 29 combattenti dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln) potrebbe aprire la strada a un processo di pace col secondo gruppo guerrigliero colombiano: lo ha detto il presidente Alvaro Uribe che ha invitato l’Eln a “pensare alla possibilità di nuovi colloqui” sulla scia del riavvicinamento tra le parti avvenuto all’inizio dell’anno anche grazie alla mediazione del Messico. Quando l’inizio delle trattative sembrava ormai imminente, lo scorso aprile, la guerriglia si era fatta improvvisamente da parte respingendo l’intervento messicano a causa del voto espresso dal governo del presidente Vicente Fox contro Cuba in seno alla Commissione dei diritti umani dell’Onu. Secondo fonti militari, i 29 guerriglieri consegnatisi alle autorità hanno motivato il loro gesto con la volontà di arrendersi di fronte all’offensiva delle truppe regolari e allo stato critico in cui verserebbe il movimento armato, forte di circa 3.500 uomini. Ora entreranno nel programma di reinserimento nella vita civile voluto dal governo di Uribe che ha già accolto negli ultimi due anni circa 12.000 ex-combattenti, tra guerriglieri e paramilitari.

La siria e le riforme

Il decimo congresso del Baath, il partito al potere da oltre un quarantennio in Siria, ha approvato un limitato pacchetto di riforme. Le riforme comprendono una parziale introduzione del multipartitismo e un'allentamento della legge marziale del 1963. Lo ha detto la televisione di stato, precisando che verranno autorizzati i nuovi partiti, ma escludendo quelli a carattere 'etnico o religioso'. Restano fuori quindi dal nuovo sistema i movimenti curdi e quello dei Fratelli Musulmani.

Anche il presidente siriano Assad e' intervenuto, ma con parole meno concilianti, soprattutto contro la rete e la comunicazione libera che essa permette. A suo dire, le tecnologie e il computer "hanno soffocato gli arabi e minacciano la loro esistenza, la loro identità culturale, cosa che ha incrementato i dubbi e lo scetticismo nelle menti degli arabi più giovani". Non è chiaro se l'uscita di Assad, presidente anche della Computer Society siriana, sia foriero di nuove ed ulteriori censure e restrizioni sull'uso della rete e del computing sul proprio territorio. Quel che è certo è che il regime siriano si candida ora a guidare l'ala più conservatrice del mondo arabo, già assai diffidente verso i nuovi media.

Torna la calma in Etiopia

E' tornata la calma ad Addis Abeba, 24 ore dopo i violenti scontri tra polizia e manifestanti che hanno causato la morte di una ventina di persone. La capitale etiopica e' tuttavia paralizzata dallo sciopero dei trasporti e dai timori di nuove manifestazioni. Solo i dipendenti delle aziende pubbliche sono andati al lavoro. Alcune bancarelle e pochi negozi hanno sfidato il pericolo di violente dimostrazioni contro i presunti brogli nelle elezioni del 15 maggio. Il governo ha dispiegato un'imponente forza di polizia per le strade della capitale e ha addossato all'opposizione la responsabilita' di aver fomentato i disordini. Secondo l'esecutivo, la polizia e' stata costretta a usare la violenza per impedire ai manifestanti di prendere d'assalto le banche e un carcere.

Per ora non serve il passaporto biometrico

Gli europei potranno forse evitare di mettere impronte e foto digitali sul nuovo passaporto biometrico entro ottobre. La condizione pero' e'di dover chiedere il visto per entrare negli Usa. Gli Stati Uniti stanno infatti valutando l'ipotesi di ritirare la richiesta fatta ai Paesi europei di adottare il passaporto entro ottobre. Un concentrato di tecnologia impossibile da truccare, il documento contiene un chip 'nascosto' nell'ultima pagina con le impronte del proprietario.

ITALIA

bergamo sgombero di uno squat

Alle 6.20 sbirri e pompieri sono arrivati a “salvarci” dallo stabile cosiddetto pericolante per “preservare” la nostra incolumità. Tre ragazzi sono stati inseguiti, manganelli e spranghe di ferro alla mano, fermati nei pressi dello stabile e portati in questura. Qui sono stati sottoposti a pressioni psicologiche culminate nel far loro credere che quattro loro amici fossero morti cadendo dai tetti. Tra Bergamo e provincia ci sono poco più di 900.000 abitanti e 116.000 appartamenti sfitti per la maggior parte di proprietà dei comuni, della curia e delle agenzie immobiliari, che vengono tenute appositamente vuoti per anni affinché la domanda abitativa sia sempre in aumento e di conseguenza il prezzo medio degli affitti salga sproporzionatamente. S A B A T O 1 0 dalle ore 15.00 PRESIDIO davanti alla Ka’naglia Squat

CORRISPONDENZA

Carceri mai cosi' affollate, soprattutto nel Lazio

Le carceri italiane non sono mai state così affollate: il 1° giugno 2005 è stato toccato il picco nella storia nazionale con 58.388 persone detenute in 286 istituti di pena, di cui ben 5.691 nelle 18 carceri in Lazio, cui vanno aggiunte quelle in regime di semilibertà, con obbligo di firma e sottoposte a misure alternative per un totale di oltre 100.000 persone. Numeri impressionanti che acuiscono sempre più l'emergenza socio-sanitaria e in particolare la diffusione di gravi malattie come tumori ma anche Aids ed epatiti, infezioni sottostimate dai dati ufficiali.

Privacy: le aziende spiano la posta elettronica dei dipendenti

Il 63% delle aziende con più di mille impiegati si intromettono nella corrispondenza elettronica dei propri dipendenti. Lo fanno per motivi di sicurezza informatica, per tutelare la proprietà intellettuale e i segreti aziendali, per il buon andamento degli affari, e altro ancora: il 36,1% delle aziende scruta le email dei dipendenti, mentre un altro 26,5% intende farlo a breve, impiegando personale appositamente «addestrato» al ruolo di guardia giurata delle caselle postali. Ancora più grave la situazione nelle strutture con più di 20 mila dipendenti: nel 40% di questi casi esistono già professionalità abilitate a sorvegliare sul traffico postale online e nel 32% dei casi è stata riscontrata l'intenzione di sorvegliare al più presto. Sempre secondo Proofpoint negli ultimi 12 mesi un'azienda su tre ha avviato indagini su email sospettate di trattare informazioni strettamente confidenziali e una su quattro ha licenziato un impiegato per aver violato a questo proposito la linea di condotta aziendale.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

M.O.

Con una sentenza storica la Corte Suprema d'Israele ha respinto oggi in unica soluzione dodici diversi ricorsi presentati dai legali di coloni ebrei o di associazioni a essi vicini, con cui si chiedeva d'invalidare, o quanto meno di modificare profondamente, le norme di legge che corredano il piano del primo ministro Ariel Sharon per il ritiro unilaterale dalla Striscia di Gaza, adottato dal governo un anno fa e la cui realizzazione avra' inizio a partire dal prossimo 15 agosto. La decisione della Corte apre dunque la via, di diritto e di fatto, all'attuazione della controversa iniziativa alla quale, stando agli ultimi sondaggi, l'opinione pubblica israeliana non e' piu' in maggioranza favorevole.

Etiopia

E' tornata la calma ad Addis Abeba, 24 ore dopo i violenti scontri tra polizia e manifestanti che hanno causato la morte di una ventina di persone. La capitale etiopica e' tuttavia paralizzata dallo sciopero dei trasporti e dai timori di nuove manifestazioni. Solo i dipendenti delle aziende pubbliche sono andati al lavoro. Alcune bancarelle e pochi negozi hanno sfidato il pericolo di violente dimostrazioni contro i presunti brogli nelle elezioni del 15 maggio. Il governo ha dispiegato un'imponente forza di polizia per le strade della capitale e ha addossato all'opposizione la responsabilita' di aver fomentato i disordini. Secondo l'esecutivo, la polizia e' stata costretta a usare la violenza per impedire ai manifestanti di prendere d'assalto le banche e un carcere.

ITALIA

SGOMBERATO SQAT A BERGAMO

Alle 6.20 sbirri e pompieri sono arrivati a “salvarci” dallo stabile cosiddetto pericolante per “preservare” la nostra incolumità. Tre ragazzi sono stati inseguiti, manganelli e spranghe di ferro alla mano, fermati nei pressi dello stabile e portati in questura. Qui sono stati sottoposti a pressioni psicologiche culminate nel far loro credere che quattro loro amici fossero morti cadendo dai tetti. Tra Bergamo e provincia ci sono poco più di 900.000 abitanti e 116.000 appartamenti sfitti per la maggior parte di proprietà dei comuni, della curia e delle agenzie immobiliari, che vengono tenute appositamente vuoti per anni affinché la domanda abitativa sia sempre in aumento e di conseguenza il prezzo medio degli affitti salga sproporzionatamente. S A B A T O 1 0 dalle ore 15.00 PRESIDIO davanti alla Ka’naglia Squat

CORRISOPINDENZA

Furti poste

La polizia postale e delle comunicazioni di Milano sta eseguendo 15 arresti e 23 denunce di persone in stato di liberta', tutti dipendenti di Poste italiane. I trentotto operatori postali, tutti addetti alle operazioni di lavorazione della corrispondenza presso il centro di meccanizzazione postale di Peschiera Borromeo, alla periferia sud della citta', a ridosso della pista di Linate, e nei confronti dei quali sono in corso le perquisizioni domiciliari, sono accusati di peculato, ricettazione e sottrazione di corrispondenza. L'operazione, denominata "Poste sicure", coordinata dal servizio polizia postale di Roma e realizzata in stretta collaborazione con la "Funzione sicurezza" di Poste italiane, e' stata condotta con speciali sistemi di riprese video che hanno messo in luce una serie di furti di valori dalla corrispondenza.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

M.O.

Con una sentenza storica la Corte Suprema d'Israele ha respinto oggi in unica soluzione dodici diversi ricorsi presentati dai legali di coloni ebrei o di associazioni a essi vicini, con cui si chiedeva d'invalidare, o quanto meno di modificare profondamente, le norme di legge che corredano il piano del primo ministro Ariel Sharon per il ritiro unilaterale dalla Striscia di Gaza, adottato dal governo un anno fa e la cui realizzazione avra' inizio a partire dal prossimo 15 agosto. La decisione della Corte apre dunque la via, di diritto e di fatto, all'attuazione della controversa iniziativa alla quale, stando agli ultimi sondaggi, l'opinione pubblica israeliana non e' piu' in maggioranza favorevole.

Etiopia

E' tornata la calma ad Addis Abeba, 24 ore dopo i violenti scontri tra polizia e manifestanti che hanno causato la morte di una ventina di persone. La capitale etiopica e' tuttavia paralizzata dallo sciopero dei trasporti e dai timori di nuove manifestazioni. Solo i dipendenti delle aziende pubbliche sono andati al lavoro. Alcune bancarelle e pochi negozi hanno sfidato il pericolo di violente dimostrazioni contro i presunti brogli nelle elezioni del 15 maggio. Il governo ha dispiegato un'imponente forza di polizia per le strade della capitale e ha addossato all'opposizione la responsabilita' di aver fomentato i disordini. Secondo l'esecutivo, la polizia e' stata costretta a usare la violenza per impedire ai manifestanti di prendere d'assalto le banche e un carcere.

ITALIA

Furti poste

La polizia postale e delle comunicazioni di Milano sta eseguendo 15 arresti e 23 denunce di persone in stato di liberta', tutti dipendenti di Poste italiane. I trentotto operatori postali, tutti addetti alle operazioni di lavorazione della corrispondenza presso il centro di meccanizzazione postale di Peschiera Borromeo, alla periferia sud della citta', a ridosso della pista di Linate, e nei confronti dei quali sono in corso le perquisizioni domiciliari, sono accusati di peculato, ricettazione e sottrazione di corrispondenza. L'operazione, denominata "Poste sicure", coordinata dal servizio polizia postale di Roma e realizzata in stretta collaborazione con la "Funzione sicurezza" di Poste italiane, e' stata condotta con speciali sistemi di riprese video che hanno messo in luce una serie di furti di valori dalla corrispondenza.


Appunti e note redazionali

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gror050609 (last edited 2008-06-26 09:56:23 by anonymous)