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Sommario

Gli infami attentati di quest'oggi a Londra hanno rimesso in moto quel can can mediatico-politico cui con sempre maggiore rassegnazione assistiamo in queste occasioni. Non per questo rinunciamo a esprimere ancora una volta il nostro sdegno. Quando una delle arterie principali dell'opulento mondo occidentale viene colpita sembra che niente altro al mondo accada. Niente più guerra, sfruttamento, oppressione in giro per il mondo. Solo le bombe! In questo monopolio dell'attenzione vi è una straordinaria convergenza degli interessi di chi le bombe le mette e provoca le stragi e chi dall'alto degli scranni del potere politico, economico e informativo si arroga il diritto di rappresentare la parte lesa ed elaborare strategie per inasprire ulteriormente la repressione e il controllo. Le vittime stanno invece altrove. E in quella direzione si rivolge il nostro sguardo. Sono quegli uomini e donne che senza possibilità di capire e difendersi devono subire le infami mosse di una parte e dell'altra. Sono le persone che a Londra hanno trovato la morte, così come quelle che quotidianamente la incrociano e la sfiorano in Iraq, in Palestina, in Africa e in quelle zone del mondo di cui anche noi con colpevole superficialità non ci occupiamo se non in occasioni speciali. Eccoci allora ancora una volta a gridare il nostro massimo disprezzo contro chi giorno dopo giorno erige muri e barriere di filo spinato, mette bombe ed effettua sequestri, incarcera e controlla per accentuare la separazione tra noi e il resto degli sfruttati e delle vittime del pianeta. E' con questi che ci interessa costruire un mondo nuovo, attraverso la lotta, le trasformazione e la resistenza: dura e radicale, dal basso e senza compromessi con i pupazzi che dall'alto delle loro cricche di potere continuano il sanguinoso gioco dei Buoni e Cattivi.

ISRAELE, MILITARI DISPERDONO CORTEO Protesta contro costruzione muro in Cisgiordania (ANSA) - GERUSALEMME, 8 LUG - L'esercito israeliano ha disperso in Cisgiordania un gruppo di manifestanti contro la costruzione della barriera di separazione. I manifestanti si erano riuniti in un centinaio nel villaggio di Bilin, su parte delle cui terre passerà la barriera, e nel vicino villaggio di Masha. In ripetuti scontri, sono state ferite diverse persone tra soldati e manifestanti, tra cui un palestinese che pare sia in gravi condizioni. Sono state finora arrestate 7 persone.

LONDRA: TIMES, 'CELLULA AL QAIDA' In USA trovati forse segnali in taccuino di un arrestato (ANSA) - LONDRA, 8 LUG - 'The Times' non ha dubbi: gli attacchi che hanno paralizzato ieri Londra sono opera di terroristi in qualche modo legati ad al Qaida. Il quotidiano ipotizza musulmani nati in Gran Bretagna e istruiti all'estero per poi essere trasformati in terroristi. L'intelligence Usa aveva recentemente captato segnali relativi all'attentato a Londra su un taccuino trovato in possesso dei Abu Faraj al Libbi, numero 3 di al Qaida arrestato in Pakistan a maggio e in seguito estradato negli Usa.

G8: DOCUMENTO FINALE, AIUTI AFRICA Gli ambientalisti critici sui mutamenti del clima (ANSA) - GLENEAGLES, 8 LUG - Dal G8 un aumento di 50 mld di dollari per gli aiuti all'Africa con iniziative per pace, sicurezza, educazione, sanità. Così nel documento finale firmato dai leader del G8. Per le cifre da stanziare, vengono riportate le stime dell'Ocse. In questo quadro, il contributo dei paesi dell'Unione europea si attesterà nel 2010 allo 0,51% del PIL, per arrivare allo 0,7% nel 2015. Per gli ambientalisti, nessun vero progresso e' stato fatto sui mutamenti del clima al vertice del G8.

Costa Smeralda, banda albanese dietro al traffico di cocaina

OLBIA - Lo gestiva una banda di albanesi il giro di cocaina in Costa Smeralda. L'approvvigionamento veniva dal nord, dalle raffinerie olandesi, e raggiungeva la Sardegna attraverso corrieri albanesi. Li hanno arrestati i carabinieri del Ros nel porto di Olbia. Sommando la droga che avevano in tasca allo stupefacente che nascondevano un paio di donne loro complici, i carabinieri hanno sequestarato più di un chilo di cocaina.

Arrivate le condanne sul caso D'Antona

La II Corte D'assise di Roma presieduta da Mario Lucio D'Andria ha condannato all'ergastolo Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi e Marco Mezzasalma per l'omicidio del professor Massimo D'Antona, il consulente del ministero del Lavoro ucciso il 20 maggio del 1999 in via Salaria dalle Brigate Rosse. È stata invece assolta dall'accusa di concorso in omicidio Federica Saraceni, che ha però riportato una condanna a 4 anni e 6 mesi perchè ritenuta responsabile di associazione sovversiva. I suoi avvocati sono tuttavia convinti di riuscire a scagionarla del tutto in appello. Assolti anche i fratelli Fabio e Maurizio Viscido, Alessandro Costa e Roberto Badel che erano imputati di banda armata. Per Costa e Badel, per i quali erano stati richiesti rispettivamente 5 anni e 3 anni e 6 mesi è stata disposta la scarcerazione dal presidente della Corte.

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Gli infami attentati di quest'oggi a Londra hanno rimesso in moto quel can can mediatico-politico cui con sempre maggiore rassegnazione assistiamo in queste occasioni. Non per questo rinunciamo a esprimere ancora una volta il nostro sdegno. Quando una delle arterie principali dell'opulento mondo occidentale viene colpita sembra che niente altro al mondo accada. Niente più guerra, sfruttamento, oppressione in giro per il mondo. Solo le bombe! In questo monopolio dell'attenzione vi è una straordinaria convergenza degli interessi di chi le bombe le mette e provoca le stragi e chi dall'alto degli scranni del potere politico, economico e informativo si arroga il diritto di rappresentare la parte lesa ed elaborare strategie per inasprire ulteriormente la repressione e il controllo. Le vittime stanno invece altrove. E in quella direzione si rivolge il nostro sguardo. Sono quegli uomini e donne che senza possibilità di capire e difendersi devono subire le infami mosse di una parte e dell'altra. Sono le persone che a Londra hanno trovato la morte, così come quelle che quotidianamente la incrociano e la sfiorano in Iraq, in Palestina, in Africa e in quelle zone del mondo di cui anche noi con colpevole superficialità non ci occupiamo se non in occasioni speciali. Eccoci allora ancora una volta a gridare il nostro massimo disprezzo contro chi giorno dopo giorno erige muri e barriere di filo spinato, mette bombe ed effettua sequestri, incarcera e controlla per accentuare la separazione tra noi e il resto degli sfruttati e delle vittime del pianeta. E' con questi che ci interessa costruire un mondo nuovo, attraverso la lotta, le trasformazione e la resistenza: dura e radicale, dal basso e senza compromessi con i pupazzi che dall'alto delle loro cricche di potere continuano il sanguinoso gioco dei Buoni e Cattivi.

Sommario LONDRA: TIMES, 'CELLULA AL QAIDA'

GB: CLARKE, RIVENDICAZIONE E' SERIA

G8: DOCUMENTO FINALE, AIUTI AFRICA

ISRAELE, MILITARI DISPERDONO CORTEO

CIPRO: 60 MORTI IN MINISTERO NICOSIA

Iraq, ucciso soldato americano

Delitto D'Antona, 3 ergastoli "Saraceni non partecipò all'omicidio"

IRAQ: PRIMI RITIRI DA SETTEMBRE

Minacce a Berlusconi su internet - Pisanu da Ciampi nel pomeriggio

Costa Smeralda, banda albanese dietro al traffico di cocaina

In primo Piano LONDRA: TIMES, 'CELLULA AL QAIDA' In USA trovati forse segnali in taccuino di un arrestato (ANSA) - LONDRA, 8 LUG - 'The Times' non ha dubbi: gli attacchi che hanno paralizzato ieri Londra sono opera di terroristi in qualche modo legati ad al Qaida. Il quotidiano ipotizza musulmani nati in Gran Bretagna e istruiti all'estero per poi essere trasformati in terroristi. L'intelligence Usa aveva recentemente captato segnali relativi all'attentato a Londra su un taccuino trovato in possesso dei Abu Faraj al Libbi, numero 3 di al Qaida arrestato in Pakistan a maggio e in seguito estradato negli Usa.

GB: CLARKE, RIVENDICAZIONE E' SERIA Evacuata stamani stazione ferroviaria di Euston (ANSA) - LONDRA, 8 LUG - La Gran Bretagna prende sul serio la rivendicazione degli attacchi di Londra apparsa su internet, dice il ministro dell'Interno GB Clarke. La rivendicazione era di un gruppo sconosciuto denominatosi 'Gruppo dell'organizzazione segreta della Jihad di al Qaida in Europa'. "La rivendicazione via web e' seria, quindi la prendiamo in seria considerazione, ma non abbiamo eliminato nessuna spiegazione alternativa", ha detto Clarke. Intanto stamani e' stata evacuata la stazione ferroviaria di Euston.

G8: DOCUMENTO FINALE, AIUTI AFRICA Gli ambientalisti critici sui mutamenti del clima (ANSA) - GLENEAGLES, 8 LUG - Dal G8 un aumento di 50 mld di dollari per gli aiuti all'Africa con iniziative per pace, sicurezza, educazione, sanità. Così nel documento finale firmato dai leader del G8. Per le cifre da stanziare, vengono riportate le stime dell'Ocse. In questo quadro, il contributo dei paesi dell'Unione europea si attesterà nel 2010 allo 0,51% del PIL, per arrivare allo 0,7% nel 2015. Per gli ambientalisti, nessun vero progresso e' stato fatto sui mutamenti del clima al vertice del G8.

ISRAELE, MILITARI DISPERDONO CORTEO Protesta contro costruzione muro in Cisgiordania (ANSA) - GERUSALEMME, 8 LUG - L'esercito israeliano ha disperso in Cisgiordania un gruppo di manifestanti contro la costruzione della barriera di separazione. I manifestanti si erano riuniti in un centinaio nel villaggio di Bilin, su parte delle cui terre passerà la barriera, e nel vicino villaggio di Masha. In ripetuti scontri, sono state ferite diverse persone tra soldati e manifestanti, tra cui un palestinese che pare sia in gravi condizioni. Sono state finora arrestate 7 persone.

CIPRO: 60 MORTI IN MINISTERO NICOSIA A rivelarlo in un'intervista il leader turco - cipriota Talat (ANSA) - NICOSIA, 8 LUG - Rinvenuti nella sede del cosiddetto 'ministero degli esteri della Repubblica turca a Cipro i resti di almeno 60 greco - ciprioti. Lo rivela il leader turco-cipriota Talat in un'intervista al quotidiano greco - cipriota Politis. I corpi, chiusi in contenitori in ambiente refrigerato, sono stati trovati negli scantinati di un edificio della parte Nord di Nicosia, sotto occupazione turca, sede del cosiddetto ministero degli esteri della non riconosciuta Repubblica turca di Cipro Nord.

IRAQ, UCCISO SOLDATO AMERICANO Salgono a 1737 i soldati USA morti dal marzo 2003 (ANSA) - BAGHDAD, 8 LUG - Un soldato americano e' stato ucciso e altri 3 sono rimasti feriti per l'esplosione di un ordigno a 70 chilometri da Baghdad. Lo ha reso noto il comando militare americano. I 4 sarebbero stati colpiti da una bomba artigianale esplosa vicino al loro veicolo nei pressi di Balad. Con il militare ucciso oggi salgono a 1737 i soldati americani morti in Iraq dal marzo 2003, secondo un bilancio ottenuto sulla base delle cifre diffuse dal Pentagono.

Delitto D'Antona, 3 ergastoli "Saraceni non partecipò all'omicidio" ROMA - Tre ergastoli per l'omicidio di Massimo D'Antona. La seconda Corte d'Assise di Roma, presieduta da Marco Lucio D'Andria, ha emesso le condanne per l'assassinio del giuslavorista, ucciso a Roma il 20 maggio del 1999, nei confronti di Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi e Marco Mezzasalma. Lo scorso 20 giugno, nella requisitoria, i pm romani Franco Ionta, Erminio Amelio e Pietro Saviotti avevano avanzato le loro richieste: quattro ergastoli in tutto, e un totale di oltre ottanta anni di reclusione.

IRAQ: PRIMI RITIRI DA SETTEMBRE Berlusconi, missione italiana però continua (ANSA) - GLENEAGLES, 8 LUG - Resta il programma di un ritiro iniziale di 300 militari italiani dall'Iraq a partire da settembre. Lo conferma Berlusconi dal G8. Il premier ha rilevato che sul fronte della presenza dei nostri militari "la situazione non e' cambiata" ma ha poi precisato che "la missione in Iraq andrà avanti, secondo le modalità fissate dall'ONU".

Minacce a Berlusconi su internet - Pisanu da Ciampi nel pomeriggio Riferimenti alla guerra in Iraq e al rapimento dei bodyguard ROMA - "Berlusconi non ha pagato ancora il suo conto". E' questa la minaccia rivolta oggi a Silvio Berlusconi su un sito islamico da un non meglio precisato "combattente, fratello e professore Louis Atiat Allah". Gli attentati di Londra, secondo il misterioso messaggio, farebbero parte di una "guerra storica", ed è esplicito il riferimento alla vicenda del rapimento dei quattro bodyguard italiani in Iraq, nella primavera del 2004. Il messaggio, però, è stato presto oscurato e al suo posto ora si legge che quello "che state cercando non esiste". Nel pomeriggio, intanto, il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, andrà dal presidente della Repubblica Ciampi per illustrare le misure prese contro la minaccia terroristica dopo gli attentati di Londra.

Costa Smeralda, banda albanese dietro al traffico di cocaina OLBIA - Lo gestiva una banda di albanesi il giro di cocaina in Costa Smeralda. L'approvvigionamento veniva dal nord, dalle raffinerie olandesi, e raggiungeva la Sardegna attraverso corrieri albanesi. Li hanno arrestati i carabinieri del Ros nel porto di Olbia. Sommando la droga che avevano in tasca allo stupefacente che nascondevano un paio di donne loro complici, i carabinieri hanno sequestarato più di un chilo di cocaina.

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Gli infami attentati di quest'oggi a Londra hanno rimesso in moto quel can can mediatico-politico cui con sempre maggiore rassegnazione assistiamo in queste occasioni. Non per questo rinunciamo a esprimere ancora una volta il nostro sdegno. Quando una delle arterie principali dell'opulento mondo occidentale viene colpita sembra che niente altro al mondo accada. Niente più guerra, sfruttamento, oppressione in giro per il mondo. Solo le bombe! In questo monopolio dell'attenzione vi è una straordinaria convergenza degli interessi di chi le bombe le mette e provoca le stragi e chi dall'alto degli scranni del potere politico, economico e informativo si arroga il diritto di rappresentare la parte lesa ed elaborare strategie per inasprire ulteriormente la repressione e il controllo. Le vittime stanno invece altrove. E in quella direzione si rivolge il nostro sguardo. Sono quegli uomini e donne che senza possibilità di capire e difendersi devono subire le infami mosse di una parte e dell'altra. Sono le persone che a Londra hanno trovato la morte, così come quelle che quotidianamente la incrociano e la sfiorano in Iraq, in Palestina, in Africa e in quelle zone del mondo di cui anche noi con colpevole superficialità non ci occupiamo se non in occasioni speciali. Eccoci allora ancora una volta a gridare il nostro massimo disprezzo contro chi giorno dopo giorno erige muri e barriere di filo spinato, mette bombe ed effettua sequestri, incarcera e controlla per accentuare la separazione tra noi e il resto degli sfruttati e delle vittime del pianeta. E' con questi che ci interessa costruire un mondo nuovo, attraverso la lotta, le trasformazione e la resistenza: dura e radicale, dal basso e senza compromessi con i pupazzi che dall'alto delle loro cricche di potere continuano il sanguinoso gioco dei Buoni e Cattivi.

Londra, il giorno dopo la tragedia

La capitale britannica cerca di tornare alla normalità dopo l'attentato che ieri ha causato, secondo la polizia, almeno 37 morti (38 per la Bbc) e 700 feriti. Ripresa la circolazione su alcune linee della metropolitana. Vasta operazione dell'intelligence per trovare i responsabili

Ognuna delle bombe esplose ieri a Londra conteneva meno di 5 chili di esplosivo ad alto potenziale : lo ha riferito oggi, in una conferenza stampa, Andy Hayman, capo del dipartimento anti-terrorismo. Gli ordigni erano stati deposti sul pavimento dei treni della metropolitana e, nel caso dell'autobus, sul pavimento o su un sedile.

Il capo di Scotland Yard, Ian Blair, ha detto che non ci sono indicazioni al momento che gli attentati di ieri siano stati effettuati da terroristi suicidi, ma nessuna pista può essere ancora esclusa.

La polizia metropolitana comunica che i morti sono più di 50. E precisa che è ancora impossibile stabilire il numero esatto delle vittime perché ci sono ancora corpi nelle gallerie della metropolitana e sui bus. I feriti sono 700.

REAGISCONO BENE TUTTE LE BORSE INTERNAZIONALI

Dopo l'umore nero di ieri, il 'sentiment' odierno degli operatori è relativamente positivo sulla scorta della convinzione che i danni sull'economia inglese saranno limitati proprio come avvenne in occasione degli attentati dell'11 settembre 2001 e dello scorso anno a Madrid. "Il mercato azionario è vaccinato contro questo tipo di attacchi - ha commentato Jacques-Antoine Bretteil, che gestisce 522 milioni di dollari per International Capital Gestion a Parigi - non c'è un serio impatto economico e quindi non possiamo farci prendere dal panico".

Alla reazione positiva delle borse fanno da contrasto le difficoltà della sterlina che stamane ha toccato il nuovo minimo da 19 mesi sul dollaro, a 1,7363. La moneta britannica ha risentito in particolare dei nuovi allarmi bomba in diverse stazioni di Londra (fortunatamente infondati) che si sono diffusi stamane. La sterlina è rimasta invece stabile sull'euro a 68,54.

Perde colpi anche l'euro, che si riporta vicinissimo ai minimi dell'ultimo anno contro il dollaro. La moneta unica ha toccato questa mattina un minimo di seduta a 1,1898, non lontano dagli 1,889 dollari toccati il 4 luglio scorso, che hanno rappresentato il livello più basso dal maggio 2004.

Petrolio: barile Usa nuovo record a 61 dollari

Quotazioni in rialzo per il petrolio, che nelle contrattazioni elettroniche di New York guadagna 81 centesimi a 61,54 dollari al barile.Le quotazioni sono tuttavia sotto il record di 62,10 dollari al barile segnato ieri mattina dal futures con consegna ad agosto. Ad alimentare il rialzo oggi, secondo i trader, pesano le preoccupazioni per l'uragano Dennis, che potrebbe interrompere i trasporti marittimi di greggio nel Golfo del Messico, dove transita il 38% del greggio destinato

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Filippine: lasciano otto ministri

Il giorno dopo la richiesta di dimissioni da parte della presidente Arroyo, otto ministri filippini hanno lasciato il governo. Gli otto hanno a loro volta chiesto alla Arroyo di passare il potere al suo vice presidente, Noli de Castro. La presidente, accusata dall'opposizione di frode elettorale alle elezioni dell'anno scorso, ha fatto sapere che non si dimettera'. Il capo di stato maggiore dell'esercito, Efren Abu, ha ordinato alle truppe di non interferire nella crisi politica.

ITALIA


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Camera: ok a dl missioni militari

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> moto quel can > can mediatico-politico cui con sempre maggiore rassegnazione > assistiamo in > queste occasioni. Non per questo rinunciamo a esprimere ancora > una volta il > nostro sdegno. Quando una delle arterie principali dell'opulento > mondo > occidentale viene colpita sembra che niente altro al mondo accada. > Niente > più guerra, sfruttamento, oppressione in giro per il mondo. Solo > le bombe! > In questo monopolio dell'attenzione vi è una straordinaria convergenza > degli > interessi di chi le bombe le mette e provoca le stragi e chi > dall'alto degli > scranni del potere politico, economico e informativo si arroga > il diritto di > rappresentare la parte lesa ed elaborare strategie per inasprire > ulteriormente la repressione e il controllo. Le vittime stanno > invece > altrove. E in quella direzione si rivolge il nostro sguardo. > Sono quegli > uomini e donne che senza possibilità di capire e difendersi devono > subire le > infami mosse di una parte e dell'altra. Sono le persone che a > Londra hanno > trovato la morte, così come quelle che quotidianamente la incrociano > e la > sfiorano in Iraq, in Palestina, in Africa e in quelle zone del > mondo di cui > anche noi con colpevole superficialità non ci occupiamo se non > in occasioni > speciali. Eccoci allora ancora una volta a gridare il nostro > massimo > disprezzo contro chi giorno dopo giorno erige muri e barriere > di filo > spinato, mette bombe ed effettua sequestri, incarcera e controlla > per > accentuare la separazione tra noi e il resto degli sfruttati > e delle vittime > del pianeta. E' con questi che ci interessa costruire un mondo > nuovo, > attraverso la lotta, le trasformazione e la resistenza: dura > e radicale, dal > basso e senza compromessi con i pupazzi che dall'alto delle loro > cricche di > potere continuano il sanguinoso gioco dei Buoni e Cattivi.

ESTERI

GB il giorno dopo attentati di ieri

La GB cerca di riprendersi dagli attentati a Londra mentre resta incerto il numero dei morti:52 per il premier australiano, 38 per la Bbc.Solo 2 linee della metro londinese restano chiuse tutte le altre riprendono a funzionare, anche se alcune con servizio ridotto. Si e' intanto aperta la ricerca degli autori degli attentati con un massiccio impegno delle forze di sicurezza, mentre in Scozia i leader del G8 si apprestano oggi a concludere i lavori del vertice.

Nessun problema per la borsa: New York chiude positiva

Chiusura positiva per la seduta di Wall Street, con l'indice Dow Jones che sale dello 0,31% a 10.302,29 punti. In rialzo anche il Nasdaq a quota 2.075,66 (+0,34%) e lo Standard & Poor's 500 a 1.197,86 punti (+0,24%). Al termine delle contrattazioni sul mercato valutario di New York, l'euro chiude in rialzo a 1,1943 contro il dollaro, a fronte degli 1,1928 dollari di ieri.

Hanno reagito bene anche le borse asiatiche, che hanno mostrato di aspettarsi un impatto limitato degli attacchi sui mercati. Ora si attende l'apertura delle borse europee, ma c'è ottimismo.

Egitto conferma morte ambasciatore

Il ministero degli esteri egiziano ha confermato con un comunicato la morte dell'ambasciatore Ihab el Sherif rapito a Baghdad. Sulla morte dell'ambasciatore ha diffuso un comunicato anche la Presidenza dello Stato spiegando che 'ha perso la vita per colpa del terrorismo che gioca con l'Islam ma non ha religione o patria. E' stato un atto di terrore che non dissuadera' l'Egitto dal mantenere un ruolo di sostegno al popolo iracheno'. Mubarak ha fatto le condoglianze alla famiglia.

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gror050708 (last edited 2008-06-26 09:52:46 by anonymous)