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Altro falso allarme nella sede di Capitalia in via del Corso. Anche in questo caso una telefonata, arrivata alle 11:30 al centralino del gruppo bancario, aveva annunciato la presenza di un ordigno. Per permettere agli artificieri della polizia di accertare l'eventuale presenza dell'ordigno i dipendenti, circa 200, sono stati fatti allontanare dall'edificio. Controlli sono stati effettuati anche nelle altre sedi romane del Gruppo Capitalia, da cui sono stati fatti allontanare i dipendenti.

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano


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ESTERI


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ESTERI


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IRAQ


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Ventiquattro iracheni sono morti e altri 53 sono rimasti feriti in due diversi attentati in Iraq. Nel primo attacco, avvenuto questa mattina a Baghdad contro un centro di reclutamento della polizia nei pressi dell'ex aeroporto di Muthanna, un uomo si è fatto saltare in aria tra i volontari uccidendo 22 persone e ferendone 45. L'altra azione è stata messa a segno a Kirkuk da un'autobomba che si è lanciata contro alcuni uffici del centro della città. Nell'esplosione del veicolo, che ha distrutto anche tre auto parcheggiate nella zona, sono morti due civili e altri otto sono rimasti feriti. Lo ha reso noto il generale comandante dell'esercito iracheno di Kirkuk.

Bacuba - Nove soldati sono stati uccisi stamane in un attacco compiuto da uomini armati contro un posto di blocco all'entrata di Khales. Secondo quanto riferisce la polizia, gli assalitori hanno attaccato con armi leggere un posto di blocco dell'esercito, uccidendo nove militari. Capoluogo della provincia di Diyala, Baquba, circa 100 km da Baghdad, e' abitata sia da sunniti che da sciiti. E' teatro di frequenti attacchi contro le forze dell'ordine e i responsabili locali

CINA

E' di 22 morti e 60 dispersi il bilancio parziale di una esplosione di gas nella miniera di carbone di Shenlong, nella regione dello Xinjiang. Soltanto cinque minatori sono stati trovati vivi fino a questo momento, secondo l'agenzia di stampa Cina nuova. Al momento dell' esplosione - le 4:00 locali (le 22:00 in Italia) - nella miniera erano al lavoro 87 persone.

IRAN

Misure piu' severe nel controllo dell'abbigliamento islamico delle donne e dei comportamenti "portatori di corruzione morale". L'avvertimento, a due settimane dall'elezione dell'ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad, e' stato lanciato dal generale Chamani, vice capo della polizia di Teheran. Chamani ha spiegato la preparazione di un piano per affrontare i simboli della corruzione. Obiettivi soprattutto le donne e la diffusione di canzoni ritenute non consone all'Islam.

COREA

La Corea del Nord ha accettato di tornare al tavolo dei negoziati per risolvere il contenzioso riguardante il proprio programma nucleare, che da oltre due anni la vede in serio contrasto con la comunità internazionale e in particolare con gli Stati Uniti. I colloqui erano in stallo dal giugno del 2004, ma sabato scorso il vice ministro degli Esteri Kim Gaye Gwan ha reso noto che Pyongyang accetta di partecipare a una conferenza ‘a sei’ il 25 luglio prossimo a Pechino, a cui parteciperanno le due Coree, Stati Uniti, Repubblica popolare cinese, Russia e Giappone. Kim ha aggiunto che in quell’occasione i rappresentanti nordcoerani presenteranno una risposta dettagliata alla proposta di accordo di Washingthon, presentata nell’ultimo incontro multilaterale dello scorso anno, in cui si offrivano aiuti umanitari ed economici ma anche garanzie per la sicurezza della Corea del Nord in cambio del completo smantellamento del programma nucleare nordcoreano. Tale accordo era stato rifiutato dal regime di Pyongyang che preferiva ‘congelare’ le attività nucleari e non era disposta ad accettare visite di ispettori internazionali.

LONDRA

La polizia londinese avrebbe fermato una persona e individuato una trentina probabili sospetti per gli attentati del 7 luglio. Tra loro un siriano che alcune indiscrezioni considerato la mente degli attentati di Madrid, ma non vi è conferma ufficiale. Oggi il premier Tony Blair riferirà in parlamento sulle stragi ribadendo piena fiducia nell'Intelligence. Identiicata intanto la prima vittima. Intanto stamattina un allarme bomba è stato lanciato all'aeroporto londinese di Heathrow, nei pressi del Terminal 3, La polizia sta ancora setacciando l'aeroporto. Intanto tre persone sono state fermate sulla base della legge antiterrorismo, ma non è emerso alcun legame fra loro e gli attentati di giovedì, ha detto il vice capo di Scotland Yard Brian Paddick che ha sottolineato che "sarebbe inappropriato" fare un collegamento; difatti dopo alcune ore i tre sono stati rilasciati.

CILE

Furono almeno 112 gli oppositori del regime militari torturati e assassinati nella ‘Colonia Dignidad’, vasta fattoria con una superficie di 15.000 ettari, situata 380 chilometri a sud di Santiago, fondata nel 1961 dall’ex-gerarca nazista Paul Schaefer: lo rivelano gli archivi dell’enclave tedesca, scoperti casualmente durante una perquisizione della polizia effettuata il 15 giugno scorso. Secondo il quotidiano ‘La Tercera’, gli incartamenti contengono 40.000 schede relative ad altrettanti ‘desaparecidos’, stilate dalla Dina, la temuta polizia segreta della dittatura di Augusto Pinochet Ugarte (1973-1990). Tra i documenti, ve ne sono alcuni relativi al sequestro e alla ‘sparizione forzata’ di alcuni esponenti della direzione clandestina dell’allora Partito socialista, come l’ex-deputato Carlos Lorca Tobar e il dirigente Exequiel Ponce. Gli investigatori ritengono che Manuel Contreras, già capo della Dina, mantenesse stretti rapporti con Schaefer e si recasse frequentemente a ‘Colonia Dignidad’ per trascorrere le vacanze.

BRASILE

È Tarso Genro, ministro dell’Istruzione, il nuovo presidente del ‘Partito dei lavoratori’ (Pt), in sostituzione del dimissionario José Genoino: lo ha deciso la direzione nazionale dello schieramento del capo dello Stato Luiz Inácio Lula da Silva, riunita in sessione straordinaria a San Paolo. “Assumo la presidenza del Pt per un processo di transizione in un momento di difficoltà verso un processo di normalizzazione e di ricomposizione con la base sociale e col governo” ha detto Genro, riferendosi alle accuse per corruzione che hanno recentemente raggiunto il partito. La settimana scorsa Lula ha rimpiazzato tre ministri con altrettanti esponenti del ‘Partito del movimento democratico brasiliano’ (Pmdb) formazione di centro che vanta la maggioranza in Senato ed è la seconda forza parlamentare nella Camera dei Deputati


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Ventiquattro iracheni sono morti e altri 53 sono rimasti feriti in due diversi attentati in Iraq. Nel primo attacco, avvenuto questa mattina a Baghdad contro un centro di reclutamento della polizia nei pressi dell'ex aeroporto di Muthanna, un uomo si è fatto saltare in aria tra i volontari uccidendo 22 persone e ferendone 45. L'altra azione è stata messa a segno a Kirkuk da un'autobomba che si è lanciata contro alcuni uffici del centro della città. Nell'esplosione del veicolo, che ha distrutto anche tre auto parcheggiate nella zona, sono morti due civili e altri otto sono rimasti feriti. Lo ha reso noto il generale comandante dell'esercito iracheno di Kirkuk.

Bacuba - Nove soldati sono stati uccisi stamane in un attacco compiuto da uomini armati contro un posto di blocco all'entrata di Khales. Secondo quanto riferisce la polizia, gli assalitori hanno attaccato con armi leggere un posto di blocco dell'esercito, uccidendo nove militari. Capoluogo della provincia di Diyala, Baquba, circa 100 km da Baghdad, e' abitata sia da sunniti che da sciiti. E' teatro di frequenti attacchi contro le forze dell'ordine e i responsabili locali

CINA

E' di 22 morti e 60 dispersi il bilancio parziale di una esplosione di gas nella miniera di carbone di Shenlong, nella regione dello Xinjiang. Soltanto cinque minatori sono stati trovati vivi fino a questo momento, secondo l'agenzia di stampa Cina nuova. Al momento dell' esplosione - le 4:00 locali (le 22:00 in Italia) - nella miniera erano al lavoro 87 persone.

IRAN

Misure piu' severe nel controllo dell'abbigliamento islamico delle donne e dei comportamenti "portatori di corruzione morale". L'avvertimento, a due settimane dall'elezione dell'ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad, e' stato lanciato dal generale Chamani, vice capo della polizia di Teheran. Chamani ha spiegato la preparazione di un piano per affrontare i simboli della corruzione. Obiettivi soprattutto le donne e la diffusione di canzoni ritenute non consone all'Islam.

COREA

La Corea del Nord ha accettato di tornare al tavolo dei negoziati per risolvere il contenzioso riguardante il proprio programma nucleare, che da oltre due anni la vede in serio contrasto con la comunità internazionale e in particolare con gli Stati Uniti. I colloqui erano in stallo dal giugno del 2004, ma sabato scorso il vice ministro degli Esteri Kim Gaye Gwan ha reso noto che Pyongyang accetta di partecipare a una conferenza ‘a sei’ il 25 luglio prossimo a Pechino, a cui parteciperanno le due Coree, Stati Uniti, Repubblica popolare cinese, Russia e Giappone. Kim ha aggiunto che in quell’occasione i rappresentanti nordcoerani presenteranno una risposta dettagliata alla proposta di accordo di Washingthon, presentata nell’ultimo incontro multilaterale dello scorso anno, in cui si offrivano aiuti umanitari ed economici ma anche garanzie per la sicurezza della Corea del Nord in cambio del completo smantellamento del programma nucleare nordcoreano. Tale accordo era stato rifiutato dal regime di Pyongyang che preferiva ‘congelare’ le attività nucleari e non era disposta ad accettare visite di ispettori internazionali.

LONDRA

La polizia londinese avrebbe fermato una persona e individuato una trentina probabili sospetti per gli attentati del 7 luglio. Tra loro un siriano che alcune indiscrezioni considerato la mente degli attentati di Madrid, ma non vi è conferma ufficiale. Oggi il premier Tony Blair riferirà in parlamento sulle stragi ribadendo piena fiducia nell'Intelligence. Identiicata intanto la prima vittima. Intanto stamattina un allarme bomba è stato lanciato all'aeroporto londinese di Heathrow, nei pressi del Terminal 3, La polizia sta ancora setacciando l'aeroporto. Intanto tre persone sono state fermate sulla base della legge antiterrorismo, ma non è emerso alcun legame fra loro e gli attentati di giovedì, ha detto il vice capo di Scotland Yard Brian Paddick che ha sottolineato che "sarebbe inappropriato" fare un collegamento; difatti dopo alcune ore i tre sono stati rilasciati.

CILE

Furono almeno 112 gli oppositori del regime militari torturati e assassinati nella ‘Colonia Dignidad’, vasta fattoria con una superficie di 15.000 ettari, situata 380 chilometri a sud di Santiago, fondata nel 1961 dall’ex-gerarca nazista Paul Schaefer: lo rivelano gli archivi dell’enclave tedesca, scoperti casualmente durante una perquisizione della polizia effettuata il 15 giugno scorso. Secondo il quotidiano ‘La Tercera’, gli incartamenti contengono 40.000 schede relative ad altrettanti ‘desaparecidos’, stilate dalla Dina, la temuta polizia segreta della dittatura di Augusto Pinochet Ugarte (1973-1990). Tra i documenti, ve ne sono alcuni relativi al sequestro e alla ‘sparizione forzata’ di alcuni esponenti della direzione clandestina dell’allora Partito socialista, come l’ex-deputato Carlos Lorca Tobar e il dirigente Exequiel Ponce. Gli investigatori ritengono che Manuel Contreras, già capo della Dina, mantenesse stretti rapporti con Schaefer e si recasse frequentemente a ‘Colonia Dignidad’ per trascorrere le vacanze.

BRASILE

È Tarso Genro, ministro dell’Istruzione, il nuovo presidente del ‘Partito dei lavoratori’ (Pt), in sostituzione del dimissionario José Genoino: lo ha deciso la direzione nazionale dello schieramento del capo dello Stato Luiz Inácio Lula da Silva, riunita in sessione straordinaria a San Paolo. “Assumo la presidenza del Pt per un processo di transizione in un momento di difficoltà verso un processo di normalizzazione e di ricomposizione con la base sociale e col governo” ha detto Genro, riferendosi alle accuse per corruzione che hanno recentemente raggiunto il partito. La settimana scorsa Lula ha rimpiazzato tre ministri con altrettanti esponenti del ‘Partito del movimento democratico brasiliano’ (Pmdb) formazione di centro che vanta la maggioranza in Senato ed è la seconda forza parlamentare nella Camera dei Deputati


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ITALIA

Allarme bomba stamane nella capitale. La sede della Banca di Roma nel quartiere Eur è stata evacuata dopo una telefonata anonima che annunciava la presenza di un ordigno. Nell'edificio sono presenti circa 700 persone. Polizia e carabinieri stanno effettuando i controlli.

Altro falso allarme nella sede di Capitalia in via del Corso. Anche in questo caso una telefonata, arrivata alle 11:30 al centralino del gruppo bancario, aveva annunciato la presenza di un ordigno. Per permettere agli artificieri della polizia di accertare l'eventuale presenza dell'ordigno i dipendenti, circa 200, sono stati fatti allontanare dall'edificio. Controlli sono stati effettuati anche nelle altre sedi romane del Gruppo Capitalia, da cui sono stati fatti allontanare i dipendenti.

Intanto sull'onda di queste paure, domani il ministro dell'interno Pisanu illustrerà alla Camera un pacchetto di misure antiterrorismo che contiene una serie di restrizioni che vanno dal sequestro preventivo dei beni alle espulsioni più facili. Ma il governo guarda anche alla riunione straordinaria dei ministri dell’Interno e della Giustizia della Ue di mercoledì prossimo in attesa di una linea comune che indichi la strategia di difesa.

CAROVANA DELLA PACE aggredita dalla polizia croata

Secondo INDYMEDIA Croazia sabato la polizia croata avrebbe colpito con pugni gli attivisti della Carovana per la Pace, che al confine Sloveno/Croato di Bregane stavano protestando tenendo le mani in alto per essere stati bloccati. Tutto sarebbe nato dalla perquisizione di una delle automobili della carovana, dove è stato trovato un kalashnikov di plastica. Scattato l'allarme, la carovana è stata bloccata, perquisita, e alcuni attivisti sarebbero stati interrogati dai servizi segreti. A nulla sono serviti gli interventi delle ambasciate francese e tedesca. Inoltre un'attivista palestinese (residente a Barcellona) è stato fermato poché non aveva il visto per la Croazia. Non volendo proseguire senza un loro membro, i pacifisti sono rimasti per protesta sul valico. Al che un cordone di una trentina di agenti avrebbe aggredito con pugni gli attivisti che protestavano tenendo le mani in alto, minacciando di arresto una giornalista croata. L'attivista palestinese è stato bloccato con la forza dagli agenti e arrestato, poi espulso in Slovenia, impedendo al suo avvocato di intervenire. Dopo essere stata ferma per 7 ore, la carovana è stata costretta a proseguire scortata dalla polizia.

Gr 9:30

ESTERI

LONDRA

Un allarme bomba è stato lanciato stamani all'aeroporto londinese di Heathrow, nei pressi del Terminal 3. Tre persone sono state fermate sulla base della legge antiterrorismo, ma non è emerso alcun legame fra loro e gli attentati di giovedì, ha detto il vice capo di Scotland Yard Brian Paddick che ha sottolineato che "sarebbe inappropriato" fare un collegamento. La polizia sta ancora setacciando l'aeroporto.

TURCHIA

ANKARA - La bomba esplosa ieri in una località turistica turca ha provocato 20 feriti. Lo ha reso noto la polizia. Il fatto è avvenuto a Cesme, nella Turchia occidentale, sul mar Egeo. Nell'attentato non risultano al momento italiani coinvolti. Lo si è appreso alla Farnesina. "E' stato accertato che si è trattato di una bomba", ha detto alla Reuters un ufficiale di polizia di Cesme. Non è chiaro tuttavia al momento chi possa essere dietro l'attentato. Nessuno dei feriti è in gravi condizioni, ha detto l'ufficiale di polizia. La televisione turca Ntv ha detto che l'esplosione è avvenuta in una piazza centrale di Cesme, in un contenitore della spazzatura situato vicino alla succursale di una banca.

IRAQ

Ventiquattro iracheni sono morti e altri 53 sono rimasti feriti in due diversi attentati suicidi in Iraq. Lo riferisce la polizia irachena. Nel primo attacco, avvenuto questa mattina a Baghdad contro un centro di reclutamento della polizia nei pressi dell'ex aeroporto di Muthanna, un uomo che indossava una cintura esplosiva si è fatto saltare in aria tra i volontari uccidendo 22 persone e ferendone 45. L'altra azione suicida è stata messa a segno a Kirkuk da un kamikaze che alla guida di un'autobomba si è lanciato contro alcuni uffici del centro della città. Nell'esplosione del veicolo, che ha distrutto anche tre auto parcheggiate nella zona, sono morti due civili e altri otto sono rimasti feriti. Lo ha reso noto il generale Anwar Mohammed Amin, comandante dell'esercito iracheno di Kirkuk.

E' stato inoltre assassinato Ali Shakir, il capo della federazione irachena di karate rapito giovedì scorso a Latifiyah. Il suo corpo senza vita, e con diversi fori di proiettile, è stato ritrovato in un fiume all'altezza della città di Kut, a sudest di Baghdad. La polizia è riuscita a identificarlo dopo aver trovato i documenti di identità nelle tasche dei vestiti che ancora portava. Shakir aveva 38 anni.

Nel quartiere orientale di Baladiyat, a Baghdad, un commando armato ha fatto irruzione in un'abitazione ed ha ucciso sette membri di una famiglia, alcuni dei quali bambini, mentre stavano dormendo. La famiglia apparteneva alla comunità scita. E a proposito dell'intensificarsi di scontri tra sciti e sunniti in Iraq, l'ex primo ministro ad interim iracheno, Iyad Allawi, in un'intervista al 'Sunday Times' ha messo in guardia sul rischio di una guerra civile in Iraq in seguito all'intensificarsi delle violenze tra sciiti e sunniti. E avverte: le conseguenze potrebbero essere molto serie sia per l'Europa e per gli Stati Uniti che per il Medio Oriente se la crisi non viene risolta. Il problema è che gli americani non hanno una visione chiara né una politica precisa su come agire in Iraq, ha dichiarato l'ex premier sciita, da lungo tempo alleato di Washington. La politica - afferma - dovrebbe essere quella di costruire l'unità nazionale in Iraq. Senza questo arriveremo sicuramente alla guerra civile. Mentre sto parlando siamo già al primo stadio di una guerra civile. Secondo Allawi, l'unica via per scongiurarne il rischio passa attraverso l'unità nazionale, la costruzione delle istituzioni, l'economia e una politica estera stabile e pacifica. Senza questi fattori, la situazione nel Paese peggiorerà.

PALESTINA

Il ritiro israeliano da Gaza sara' enormemente costoso e per questo il governo Sharon ha pensato di fare appello alle casse di Washington. Secondo fonti politiche, Israele chiedera' 2,2 miliardi di dollari alla Casa Bianca per le operazioni di sgombero, il finanziamento piu' imponente mai chiesto dal principale alleato di Washington nella regione. Stando alle fonti, il finanziamento straordinario verrebbe utilizzato per trovare una nuova sistemazione a novemila coloni che il mese prossimo lasceranno 21 insediamenti nella Striscia di Gaza e quattro in Cisgiordania. "E' la piu' esosa richiesta di aiuto che io ricordi" ha detto una fonte di Gerusalemme, "il che non deve stupire, vista la portata del piano di disimpegno". Il quotidiano 'Haaretz' afferma che il premier Ariel Sharon approfittera' dell'incontro tra i suoi consiglieri ed Eliott Abrams, del Consiglio di sicurezza nazionale americano, per presentare la richiesta di finanziamento, contando sul via libera gia' concesso da Washington a sostenere economicamente il ritiro nella speranza che serva a consolidare la tregua che va avanti da cinque mesi. Israele e' gia' il maggiore recettore di aiuti statunitensi, con 2.8 miliardi di dollari l'anno, soprattutto spesi soprattutto in forniture militari.

CAROVANA DELLA PACE aggredita dalla polizia croata

Secondo INDYMEDIA Croazia sabato la polizia croata avrebbe colpito con pugni gli attivisti della Carovana per la Pace, che al confine Sloveno/Croato di Bregane stavano protestando tenendo le mani in alto per essere stati bloccati. Tutto sarebbe nato dalla perquisizione di una delle automobili della carovana, dove è stato trovato un kalashnikov di plastica. Scattato l'allarme, la carovana è stata bloccata, perquisita, e alcuni attivisti sarebbero stati interrogati dai servizi segreti. A nulla sono serviti gli interventi delle ambasciate francese e tedesca. Inoltre un'attivista palestinese (residente a Barcellona) è stato fermato poché non aveva il visto per la Croazia. Non volendo proseguire senza un loro membro, i pacifisti sono rimasti per protesta sul valico. Al che un cordone di una trentina di agenti avrebbe aggredito con pugni gli attivisti che protestavano tenendo le mani in alto, minacciando di arresto una giornalista croata. L'attivista palestinese è stato bloccato con la forza dagli agenti e arrestato, poi espulso in Slovenia, impedendo al suo avvocato di intervenire. Dopo essere stata ferma per 7 ore, la carovana è stata costretta a proseguire scortata dalla polizia.

ITALIA

Allarme bomba stamane nella capitale. La sede della Banca di Roma nel quartiere Eur è stata evacuata dopo una telefonata anonima che annunciava la presenza di un ordigno. Nell'edificio sono presenti circa 700 persone. Polizia e carabinieri stanno effettuando i controlli.

Intanto sull'onda di queste paure, domani il ministro dell'interno Pisanu illustrerà alla Camera un pacchetto di misure antiterrorismo che contiene una serie di restrizioni che vanno dal sequestro preventivo dei beni alle espulsioni più facili. Ma il governo guarda anche alla riunione straordinaria dei ministri dell’Interno e della Giustizia della Ue di mercoledì prossimo in attesa di una linea comune che indichi la strategia di difesa.

CAROVANA DELLA PACE aggredita dalla polizia croata

Secondo INDYMEDIA Croazia sabato la polizia croata avrebbe colpito con pugni gli attivisti della Carovana per la Pace, che al confine Sloveno/Croato di Bregane stavano protestando tenendo le mani in alto per essere stati bloccati. Tutto sarebbe nato dalla perquisizione di una delle automobili della carovana, dove è stato trovato un kalashnikov di plastica. Scattato l'allarme, la carovana è stata bloccata, perquisita, e alcuni attivisti sarebbero stati interrogati dai servizi segreti. A nulla sono serviti gli interventi delle ambasciate francese e tedesca. Inoltre un'attivista palestinese (residente a Barcellona) è stato fermato poché non aveva il visto per la Croazia. Non volendo proseguire senza un loro membro, i pacifisti sono rimasti per protesta sul valico. Al che un cordone di una trentina di agenti avrebbe aggredito con pugni gli attivisti che protestavano tenendo le mani in alto, minacciando di arresto una giornalista croata. L'attivista palestinese è stato bloccato con la forza dagli agenti e arrestato, poi espulso in Slovenia, impedendo al suo avvocato di intervenire. Dopo essere stata ferma per 7 ore, la carovana è stata costretta a proseguire scortata dalla polizia.

Gr 9:30

ESTERI

LONDRA

Un allarme bomba è stato lanciato stamani all'aeroporto londinese di Heathrow, nei pressi del Terminal 3. Tre persone sono state fermate sulla base della legge antiterrorismo, ma non è emerso alcun legame fra loro e gli attentati di giovedì, ha detto il vice capo di Scotland Yard Brian Paddick che ha sottolineato che "sarebbe inappropriato" fare un collegamento. La polizia sta ancora setacciando l'aeroporto.

TURCHIA

ANKARA - La bomba esplosa ieri in una località turistica turca ha provocato 20 feriti. Lo ha reso noto la polizia. Il fatto è avvenuto a Cesme, nella Turchia occidentale, sul mar Egeo. Nell'attentato non risultano al momento italiani coinvolti. Lo si è appreso alla Farnesina. "E' stato accertato che si è trattato di una bomba", ha detto alla Reuters un ufficiale di polizia di Cesme. Non è chiaro tuttavia al momento chi possa essere dietro l'attentato. Nessuno dei feriti è in gravi condizioni, ha detto l'ufficiale di polizia. La televisione turca Ntv ha detto che l'esplosione è avvenuta in una piazza centrale di Cesme, in un contenitore della spazzatura situato vicino alla succursale di una banca.

IRAQ

Ventiquattro iracheni sono morti e altri 53 sono rimasti feriti in due diversi attentati suicidi in Iraq. Lo riferisce la polizia irachena. Nel primo attacco, avvenuto questa mattina a Baghdad contro un centro di reclutamento della polizia nei pressi dell'ex aeroporto di Muthanna, un uomo che indossava una cintura esplosiva si è fatto saltare in aria tra i volontari uccidendo 22 persone e ferendone 45. L'altra azione suicida è stata messa a segno a Kirkuk da un kamikaze che alla guida di un'autobomba si è lanciato contro alcuni uffici del centro della città. Nell'esplosione del veicolo, che ha distrutto anche tre auto parcheggiate nella zona, sono morti due civili e altri otto sono rimasti feriti. Lo ha reso noto il generale Anwar Mohammed Amin, comandante dell'esercito iracheno di Kirkuk.

E' stato inoltre assassinato Ali Shakir, il capo della federazione irachena di karate rapito giovedì scorso a Latifiyah. Il suo corpo senza vita, e con diversi fori di proiettile, è stato ritrovato in un fiume all'altezza della città di Kut, a sudest di Baghdad. La polizia è riuscita a identificarlo dopo aver trovato i documenti di identità nelle tasche dei vestiti che ancora portava. Shakir aveva 38 anni.

Nel quartiere orientale di Baladiyat, a Baghdad, un commando armato ha fatto irruzione in un'abitazione ed ha ucciso sette membri di una famiglia, alcuni dei quali bambini, mentre stavano dormendo. La famiglia apparteneva alla comunità scita. E a proposito dell'intensificarsi di scontri tra sciti e sunniti in Iraq, l'ex primo ministro ad interim iracheno, Iyad Allawi, in un'intervista al 'Sunday Times' ha messo in guardia sul rischio di una guerra civile in Iraq in seguito all'intensificarsi delle violenze tra sciiti e sunniti. E avverte: le conseguenze potrebbero essere molto serie sia per l'Europa e per gli Stati Uniti che per il Medio Oriente se la crisi non viene risolta. Il problema è che gli americani non hanno una visione chiara né una politica precisa su come agire in Iraq, ha dichiarato l'ex premier sciita, da lungo tempo alleato di Washington. La politica - afferma - dovrebbe essere quella di costruire l'unità nazionale in Iraq. Senza questo arriveremo sicuramente alla guerra civile. Mentre sto parlando siamo già al primo stadio di una guerra civile. Secondo Allawi, l'unica via per scongiurarne il rischio passa attraverso l'unità nazionale, la costruzione delle istituzioni, l'economia e una politica estera stabile e pacifica. Senza questi fattori, la situazione nel Paese peggiorerà.

PALESTINA

Il ritiro israeliano da Gaza sara' enormemente costoso e per questo il governo Sharon ha pensato di fare appello alle casse di Washington. Secondo fonti politiche, Israele chiedera' 2,2 miliardi di dollari alla Casa Bianca per le operazioni di sgombero, il finanziamento piu' imponente mai chiesto dal principale alleato di Washington nella regione. Stando alle fonti, il finanziamento straordinario verrebbe utilizzato per trovare una nuova sistemazione a novemila coloni che il mese prossimo lasceranno 21 insediamenti nella Striscia di Gaza e quattro in Cisgiordania. "E' la piu' esosa richiesta di aiuto che io ricordi" ha detto una fonte di Gerusalemme, "il che non deve stupire, vista la portata del piano di disimpegno". Il quotidiano 'Haaretz' afferma che il premier Ariel Sharon approfittera' dell'incontro tra i suoi consiglieri ed Eliott Abrams, del Consiglio di sicurezza nazionale americano, per presentare la richiesta di finanziamento, contando sul via libera gia' concesso da Washington a sostenere economicamente il ritiro nella speranza che serva a consolidare la tregua che va avanti da cinque mesi. Israele e' gia' il maggiore recettore di aiuti statunitensi, con 2.8 miliardi di dollari l'anno, soprattutto spesi soprattutto in forniture militari.

CAROVANA DELLA PACE aggredita dalla polizia croata

Secondo INDYMEDIA Croazia sabato la polizia croata avrebbe colpito con pugni gli attivisti della Carovana per la Pace, che al confine Sloveno/Croato di Bregane stavano protestando tenendo le mani in alto per essere stati bloccati. Tutto sarebbe nato dalla perquisizione di una delle automobili della carovana, dove è stato trovato un kalashnikov di plastica. Scattato l'allarme, la carovana è stata bloccata, perquisita, e alcuni attivisti sarebbero stati interrogati dai servizi segreti. A nulla sono serviti gli interventi delle ambasciate francese e tedesca. Inoltre un'attivista palestinese (residente a Barcellona) è stato fermato poché non aveva il visto per la Croazia. Non volendo proseguire senza un loro membro, i pacifisti sono rimasti per protesta sul valico. Al che un cordone di una trentina di agenti avrebbe aggredito con pugni gli attivisti che protestavano tenendo le mani in alto, minacciando di arresto una giornalista croata. L'attivista palestinese è stato bloccato con la forza dagli agenti e arrestato, poi espulso in Slovenia, impedendo al suo avvocato di intervenire. Dopo essere stata ferma per 7 ore, la carovana è stata costretta a proseguire scortata dalla polizia.

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gror050711 (last edited 2008-06-26 10:01:02 by anonymous)