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ITALIA

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In primo Piano CONTINUA LA PROTESTA DELLE LAVORATRICE E DEI LAVORATORI DI ATESIA CONTRO I LICENZIAMENTI ANTISINDACALI (ascolta)


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ESTERI

IRAQ

SALE A 14 MORTI IL BILANCIO DEI DUE ATTENTATI SUICIDI DI STAMANE A BAGHDAD

E' salito a 14 morti e 27 feriti il bilancio delle vittime dei due diversi attentati suicidi di stamane a Baghdad. Il primo dei due, all'alba, con un minibus fatto esplodere da chi lo guidava di fronte all'hotel Sadeer, gia' obiettivo di precedenti attacchi, ha causato la morte di 12 persone. Il secondo, vicino al quartier generale della Guardia nazionale irachena, nel quartiere di Qadassiya, nei pressi di uno degli ingressi della zona verde, ha visto la morte di due agenti.

Ancora in tarda mattinata un'autobomba a Tikrit è esplosa al passaggio di un convoglio militare americano: imprecisato il numero delle vittime.

INGHILTERRA

PROTESTA DELLA COMUNITA' BRASILIANA CONTRO IL "FAR WEST" Ieri pomeriggio i brasiliani di Londra hanno organizzato una manifestazione di protesta contro la licenza d'uccidere delle unità speciali di polizia che hanno giustiziato il loro compatriota Jean Charles de Menezes, freddato con cinque colpi alla testa venerdì mattino, nella metropolitana della linea Northern, a Stockwell. Con loro, molti attivisti delle associazioni di diverse comunità straniere che si sentono minacciate da questa "ondata di violenza legale". Intanto il presidente brasiliano Lula ha chiesto "spiegazioni" al governo inglese ed ha incaricato il ministro degli Esteri Celso Amorim di formalizzare la protesta e di esigere una severa e rapida inchiesta. Le autorità inglesi hanno risposto che questa è già in corso.

ISRAELE

TEL AVIV, La maledizione cabbalistica della 'Pulsa de Nura' e' stata pronunciata negli ultimi giorni contro il premier israeliano Ariel Sharon. La maledizione e' stata lanciata da 10 rabbini, riunitisi in preghiera in un cimitero della Galilea. Lo ha appreso l'Ansa da uno dei partecipanti. Il rito e' stato celebrato per impedire il ritiro da Gaza. Una cerimonia analoga fu organizzata anche 10 anni fa nei confronti del premier laburista Yitzhak Rabin, poche settimane prima del suo assassinio realizzato però non dalla magia ma da una moderna pistola.

IRAQ

SALE A 14 MORTI IL BILANCIO DEI DUE ATTENTATI SUICIDI DI STAMANE A BAGHDAD

E' salito a 14 morti e 27 feriti il bilancio delle vittime dei due diversi attentati suicidi di stamane a Baghdad. Il primo dei due, all'alba, con un minibus fatto esplodere da chi lo guidava di fronte all'hotel Sadeer, gia' obiettivo di precedenti attacchi, ha causato la morte di 12 persone. Il secondo, vicino al quartier generale della Guardia nazionale irachena, nel quartiere di Qadassiya, nei pressi di uno degli ingressi della zona verde, ha visto la morte di due agenti.

Ancora in tarda mattinata un'autobomba a Tikrit è esplosa al passaggio di un convoglio militare americano: imprecisato il numero delle vittime.

INGHILTERRA

PROTESTA DELLA COMUNITA' BRASILIANA CONTRO IL "FAR WEST" Ieri pomeriggio i brasiliani di Londra hanno organizzato una manifestazione di protesta contro la licenza d'uccidere delle unità speciali di polizia che hanno giustiziato il loro compatriota Jean Charles de Menezes, freddato con cinque colpi alla testa venerdì mattino, nella metropolitana della linea Northern, a Stockwell. Con loro, molti attivisti delle associazioni di diverse comunità straniere che si sentono minacciate da questa "ondata di violenza legale". Intanto il presidente brasiliano Lula ha chiesto "spiegazioni" al governo inglese ed ha incaricato il ministro degli Esteri Celso Amorim di formalizzare la protesta e di esigere una severa e rapida inchiesta. Le autorità inglesi hanno risposto che questa è già in corso.

ISRAELE

TEL AVIV, La maledizione cabbalistica della 'Pulsa de Nura' e' stata pronunciata negli ultimi giorni contro il premier israeliano Ariel Sharon. La maledizione e' stata lanciata da 10 rabbini, riunitisi in preghiera in un cimitero della Galilea. Lo ha appreso l'Ansa da uno dei partecipanti. Il rito e' stato celebrato per impedire il ritiro da Gaza. Una cerimonia analoga fu organizzata anche 10 anni fa nei confronti del premier laburista Yitzhak Rabin, poche settimane prima del suo assassinio realizzato però non dalla magia ma da una moderna pistola.

ITALIA

FERROVIE DA STASERA SCIOPERO DI 24 ORE

I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) hanno proclamato a partire dalle 21 di stasera, uno stop di 24 ore di tutto il personale ferroviario, al di là della distinzione per sigle sindacali. Lo sciopero dei ferrovieri, spiegano i lavoratori del settore, è stato proclamato per portare, o meglio riportare, all'attenzione delle FS e del ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, i problemi legati alla sicurezza. I rappresentanti per la sicurezza sono infatti lo stesso gruppo che incrociò le braccia lo scorso 16 gennaio, a pochi giorni dal disastro ferroviario di Crevalcore che costò la vita a 17 persone. Allora l'adesione allo sciopero fu di circa il 90%, nonostante l'agitazione fosse stata proclamata in autonomia da Cgil, Cisl e Uil e dalle altre segreterie dei sindacati di settore. La sicurezza è stata al centro anche dello sciopero del 21 marzo scorso, ma nonostante questo, lamentano i macchinisti, "le condizioni di viaggio dei treni italiani restano immutate sia per la manutenzione che per le regole di circolazione". Le richieste dei ferrovieri sono "la revoca dei provvedimenti disciplinari seguiti alla trasmissione televisiva Report nella quale quattro dipendenti avevano rilasciato interviste contro l'azienda" e difendono "il rifiuto ad un solo macchinista con il cosiddetto 'uomo morto', un pedale che il macchinista dovrebbe manovrare continuamente durante tutta la durata del viaggio". Allo sciopero hanno già aderito Sult e Cub, ma l'adesione dovrebbe essere trasversale e coinvolgere tutti i lavoratori, da quelli direttamente addetti alla circolazione a quelli legati alle "attività strumentali", amministrative o burocratiche. Lo stop durerà 24 ore, dalle 21 di lunedì alle 21 di martedì, intervallo di tempo in cui ad essere garantiti dovrebbero essere solo i treni delle fasce protette

IMMIGRAZIONE

LAMPEDUSA - Non si ferma la nuova ondata di sbarchi sull'isola. Poco dopo le 2.30 sono arrivati sull'isola 136 migranti, tra cui una donna e un bambino, soccorsi poche ore prima da una motovedetta della Guardia di Finanza e da una nave della Marina militare. L'operazione e' stata coordinata dalla Guardia costiera. I 136 migranti erano stati avvistati alle 19.30 a bordo di una barca in legno di appena dieci metri. Ieri pomeriggio, intanto, ne erano arrivati sull'isola altri 41, soccorsi in alto mare a bordo di una piccola imbarcazione. Il centro di Lampedusa è di nuovo superaffollato con gravi disagi dei. ....

MILANO

Precari in sciopero. Presidio anti-micro-nidi.

Presidio, questa mattina alle 10, davanti all’assessorato all’Educazione di via Porpora. Il personale educativo precario ha indetto una giornata di sciopero per protestare contro l’assegnazione di sei asili e 50 micro-nidi comunali alle cooperative. Sotto accusa, spiegano i lavoratori, «la privatizzazione del servizio, la riduzione degli organici e il blocco delle assunzioni. E il precariato a vita». MILANO: OPERAIO SALE SU GRU E CHIEDE DI PARLARE CON CONSOLE DEL MAROCCO Ancora non sono chiari i motivi per cui un operaio marocchino questa mattina e' salito su una gru all'interno di un cantiere in via Bertani angolo via Melzi D'Eril a Milano. L'operaio, chiede di parlare con il console del Marocco. Sul posto sono interventui i carabinieri della compagnia Duomo, quattro mezzi dei vigili del fuoco con una scala da 50 metri e personale del 118.

VERONA

Il coordinamento regionale del Veneto di Forza Nuova invoca l’immediato sgombero da parte delle autorità, del locale centro occupato La Chimica di Verona.

TORINO

iniziative di solidarietà con gli arrestati martedì 26 luglio dalle h.20.00 presidio al carcere delle vallete (capolinea del 3) giovedì 28 luglio h.19.30 manifestazione cittadina concentramento ai giardini reali.

QUESTO L'appello:

Con l’operazione del 20 luglio 2005 che ha portato all’arresto di 7 compagni, all’inquisizione di altri 10 per devastazione, saccheggio, aggressione, resistenza e al sequestro del Fenix nella nostra città qualcosa è cambiato. Siamo di fronte a degli arresti inconcepibili e denuncie sproporzionate rispetto ai fatti in sé contestati (disordini in pieno centro a seguito di una carica scomposta delle forze dell’ordine), non solo: ci troviamo di fronte a un “monstre” giudiziario in cui il PM Tatangelo cerca di unire avvenimenti diversi (contestazione sotto il cpt di c.so Brunelleschi, manifestazione antifascista del 18 giugno) provando a minacciare l’ipotesi di un reato associativo. Siamo prossimi alle Olimpiadi e chi a vario titolo governa la città vuole ordine e pace sociale. Ma non può esistere pace sociale all’interno di una città che mostra evidenti le sue pesanti contraddizioni e che di fatto è oggi immersa in una crisi che produce precarietà ed esclusione sociale. E che proprio per cancellare la crisi si riscopre vero e proprio laboratorio di repressione e criminalizzazione del dissenso. I migranti sono (anche grazie al clima di paure terroristiche costruito ad hoc) uno dei soggetti sociali più evidentemente esposti: braccati, rinchiusi nel lager di corso Brunelleschi, espulsi o uccisi durante le retate delle forze dell’ordine. Perché a Torino si vuole imporre una svolta legalitaria, che in realtà tutela interessi particolari, e vuole annientare i bisogni materiali e le rivendicazioni sociali di cui si nutrono i conflitti che nel quotidiano fanno vivere forme di autogestione ed auto-organizzazione impossibili da mettere in scaletta nel grande show delle olimpiadi invernali. Gli spazi sociali sgomberati e l’accanimento giudiziario che colpisce ad ampio raggio tutti i settori del movimento antagonista sono tappe di questo percorso. La repressione che ha duramente colpito tutto il movimento torinese rappresenta quindi in quest’ottica l’ennesimo segnale pubblico lanciato da chi tutela i poteri forti della città. E’ un segnale chiaro, che esige una risposta altrettanto chiara che intendiamo dare proprio sul terreno delle lotte sociali che si vorrebbero annientare. Il conflitto non si arresta. Lo dice la Val di Susa con la sua opposizione popolare al TAV, lo dicono i migranti con le fughe e le lotte estreme nel lager di corso Brunelleschi, e lo vogliamo ribadire ancora una volta in piazza: non siamo disposti a fare nessun passo indietro in difesa dei bisogni collettivi, in difesa della nostra agibilità politica e sociale. E’ una battaglia che non può essere solo nostra, ma che deve riguardare la Torino dell’opposizione sociale, a cui chiediamo di scendere in piazza per riaffermare un diritto collettivo di resistenza. Centri Sociali e Case occupate Torino - Coordinamento Antifascista


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FERROVIE DA STASERA SCIOPERO DI 24 ORE

I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) hanno proclamato a partire dalle 21 di stasera, uno stop di 24 ore di tutto il personale ferroviario, al di là della distinzione per sigle sindacali. Lo sciopero dei ferrovieri, spiegano i lavoratori del settore, è stato proclamato per portare, o meglio riportare, all'attenzione delle FS e del ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, i problemi legati alla sicurezza. I rappresentanti per la sicurezza sono infatti lo stesso gruppo che incrociò le braccia lo scorso 16 gennaio, a pochi giorni dal disastro ferroviario di Crevalcore che costò la vita a 17 persone. Allora l'adesione allo sciopero fu di circa il 90%, nonostante l'agitazione fosse stata proclamata in autonomia da Cgil, Cisl e Uil e dalle altre segreterie dei sindacati di settore. La sicurezza è stata al centro anche dello sciopero del 21 marzo scorso, ma nonostante questo, lamentano i macchinisti, "le condizioni di viaggio dei treni italiani restano immutate sia per la manutenzione che per le regole di circolazione". Le richieste dei ferrovieri sono "la revoca dei provvedimenti disciplinari seguiti alla trasmissione televisiva Report nella quale quattro dipendenti avevano rilasciato interviste contro l'azienda" e difendono "il rifiuto ad un solo macchinista con il cosiddetto 'uomo morto', un pedale che il macchinista dovrebbe manovrare continuamente durante tutta la durata del viaggio". Allo sciopero hanno già aderito Sult e Cub, ma l'adesione dovrebbe essere trasversale e coinvolgere tutti i lavoratori, da quelli direttamente addetti alla circolazione a quelli legati alle "attività strumentali", amministrative o burocratiche. Lo stop durerà 24 ore, dalle 21 di lunedì alle 21 di martedì, intervallo di tempo in cui ad essere garantiti dovrebbero essere solo i treni delle fasce protette

IMMIGRAZIONE

LAMPEDUSA - Non si ferma la nuova ondata di sbarchi sull'isola. Poco dopo le 2.30 sono arrivati sull'isola 136 migranti, tra cui una donna e un bambino, soccorsi poche ore prima da una motovedetta della Guardia di Finanza e da una nave della Marina militare. L'operazione e' stata coordinata dalla Guardia costiera. I 136 migranti erano stati avvistati alle 19.30 a bordo di una barca in legno di appena dieci metri. Ieri pomeriggio, intanto, ne erano arrivati sull'isola altri 41, soccorsi in alto mare a bordo di una piccola imbarcazione. Il centro di Lampedusa è di nuovo superaffollato con gravi disagi dei. ....

MILANO

Precari in sciopero. Presidio anti-micro-nidi.

Presidio, questa mattina alle 10, davanti all’assessorato all’Educazione di via Porpora. Il personale educativo precario ha indetto una giornata di sciopero per protestare contro l’assegnazione di sei asili e 50 micro-nidi comunali alle cooperative. Sotto accusa, spiegano i lavoratori, «la privatizzazione del servizio, la riduzione degli organici e il blocco delle assunzioni. E il precariato a vita». MILANO: OPERAIO SALE SU GRU E CHIEDE DI PARLARE CON CONSOLE DEL MAROCCO Ancora non sono chiari i motivi per cui un operaio marocchino questa mattina e' salito su una gru all'interno di un cantiere in via Bertani angolo via Melzi D'Eril a Milano. L'operaio, chiede di parlare con il console del Marocco. Sul posto sono interventui i carabinieri della compagnia Duomo, quattro mezzi dei vigili del fuoco con una scala da 50 metri e personale del 118.

VERONA

Il coordinamento regionale del Veneto di Forza Nuova invoca l’immediato sgombero da parte delle autorità, del locale centro occupato La Chimica di Verona.

TORINO

iniziative di solidarietà con gli arrestati martedì 26 luglio dalle h.20.00 presidio al carcere delle vallete (capolinea del 3) giovedì 28 luglio h.19.30 manifestazione cittadina concentramento ai giardini reali.

QUESTO L'appello:

Con l’operazione del 20 luglio 2005 che ha portato all’arresto di 7 compagni, all’inquisizione di altri 10 per devastazione, saccheggio, aggressione, resistenza e al sequestro del Fenix nella nostra città qualcosa è cambiato. Siamo di fronte a degli arresti inconcepibili e denuncie sproporzionate rispetto ai fatti in sé contestati (disordini in pieno centro a seguito di una carica scomposta delle forze dell’ordine), non solo: ci troviamo di fronte a un “monstre” giudiziario in cui il PM Tatangelo cerca di unire avvenimenti diversi (contestazione sotto il cpt di c.so Brunelleschi, manifestazione antifascista del 18 giugno) provando a minacciare l’ipotesi di un reato associativo. Siamo prossimi alle Olimpiadi e chi a vario titolo governa la città vuole ordine e pace sociale. Ma non può esistere pace sociale all’interno di una città che mostra evidenti le sue pesanti contraddizioni e che di fatto è oggi immersa in una crisi che produce precarietà ed esclusione sociale. E che proprio per cancellare la crisi si riscopre vero e proprio laboratorio di repressione e criminalizzazione del dissenso. I migranti sono (anche grazie al clima di paure terroristiche costruito ad hoc) uno dei soggetti sociali più evidentemente esposti: braccati, rinchiusi nel lager di corso Brunelleschi, espulsi o uccisi durante le retate delle forze dell’ordine. Perché a Torino si vuole imporre una svolta legalitaria, che in realtà tutela interessi particolari, e vuole annientare i bisogni materiali e le rivendicazioni sociali di cui si nutrono i conflitti che nel quotidiano fanno vivere forme di autogestione ed auto-organizzazione impossibili da mettere in scaletta nel grande show delle olimpiadi invernali. Gli spazi sociali sgomberati e l’accanimento giudiziario che colpisce ad ampio raggio tutti i settori del movimento antagonista sono tappe di questo percorso. La repressione che ha duramente colpito tutto il movimento torinese rappresenta quindi in quest’ottica l’ennesimo segnale pubblico lanciato da chi tutela i poteri forti della città. E’ un segnale chiaro, che esige una risposta altrettanto chiara che intendiamo dare proprio sul terreno delle lotte sociali che si vorrebbero annientare. Il conflitto non si arresta. Lo dice la Val di Susa con la sua opposizione popolare al TAV, lo dicono i migranti con le fughe e le lotte estreme nel lager di corso Brunelleschi, e lo vogliamo ribadire ancora una volta in piazza: non siamo disposti a fare nessun passo indietro in difesa dei bisogni collettivi, in difesa della nostra agibilità politica e sociale. E’ una battaglia che non può essere solo nostra, ma che deve riguardare la Torino dell’opposizione sociale, a cui chiediamo di scendere in piazza per riaffermare un diritto collettivo di resistenza. Centri Sociali e Case occupate Torino - Coordinamento Antifascista


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Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

IRAQ

BAGHDAD: ALTRE DUE AUTOBOMBA; 8 MORTI E 17 FERITI

Almeno otto persone sono state uccise e altre 17 ferite questa mattina in due nuovi attacchi suicida con autobomba a Baghdad, secondo un responsabile del ministero dell'Interno iracheno. Il primo attentato è avvenuto alle 06:15 ora locale (04:15 in Italia) e ha riguardato l'hotel Al-Sadir, nel centro della capitale: sei i morti e dieci i feriti. Il kamikaze ha fatto esplodere la sua automobile dinanzi alla porta dell'hotel, e la maggior parte delle vittime sono guardie di sicurezza dell'albergo, già varie volte obiettivo di attacchi. Verso le 08:30 (le 04:30 in Italia), la seconda autobomba è esplosa contro una pattuglia della polizia, sotto il ponte Harithiyah, nella zona occidentale di Baghdad, uccidendo due poliziotti e ferendone altri sette, ha indicato la stessa fonte.

EGITTO

SHARM EL SHEIKH: LA POLIZIA HA L'IDENTIKIT DI UNO DEGLI ATTENTATORI

La polizia egiziana afferma di essere riuscita a costruire l'identikit di uno degli attentatori di Sharm el Sheikh sulla base delle testimonianze raccolte fra la gente. Lo riferiscono fonti della sicurezza.

Non e' stato detto se l'uomo di cui ora si conoscerebbe il volto sia quello fuggito dalla vettura che era stata fermata all'incrocio dove sorge il vecchio suk pieno di egiziani della citta' sul Mar Rosso ed e' quindi esplosa forse prima di raggiungere l'obiettivo. Oppure se sia la faccia di colui che ha lasciato uno zaino con una bomba in un parcheggio di taxi vicino alla strada commerciale principale di Naama Bay, al centro della nuova Sharm.

Fonti giornalistiche hanno riferito che l'autobomba del suk era un camioncino verde. Come l'altra autobomba, scagliata da due kamikaze contro l'ingresso del Ghazala Gardens Hotel, era entrata in Egitto da Taba.

TERZA RIVENDICAZIONE PER GLI ATTENTATI DI SHARM EL SHEIKH

Una terza rivendicazione degli attentati di Sharm El Sheikh di venerdi scorso e' stata diffusa stasera nel web, dopo la prima di ieri delle 'Brigate di Abdullah Azzam' e la seconda oggi delle 'Brigate dei Martiri del Sinai'. E' firmata dai 'Mujahiddin di Egitto', una sigla sconosciuta, nella quale si sostiene che una precedente rivendicazione degli attentati e' falsa. Fonti della sicurezza egiziana hanno reso noto che gli attentatori hanno utilizzato 500 chili di materiali altamente esplosivi collocati dentro due autobomba ed in una valigetta.

SHARM: MANDATO DI CATTURA CONTRO NOVE PAKISTANI

La polizia egiziana ha emesso un mandato di cattura contro nove pachistani ricercati in relazione agli attentati a Sharm el Sheikh. Al Jazira ha dato nomi e foto di due di loro: Imsaddak Hussein, 18 anni, e Mohammed Akhtar, 30 anni.

LONDRA

PROTESTA DELLA COMUNITA' BRASILIANA CONTRO IL "FAR WEST"

Ieri pomeriggio i brasiliani di Londra hanno organizzato una manifestazione di protesta contro la licenza d'uccidere delle unità speciali di polizia che hanno giustiziato il loro compatriota Jean Charles de Menezes, freddato con cinque colpi alla testa venerdì mattino, nella metropolitana della linea Northern, a Stockwell. Con loro, molti attivisti delle associazioni di diverse comunità straniere che si sentono minacciate da questa "ondata di violenza legale". Intanto il presidente brasiliano Lula ha chiesto "spiegazioni" al governo inglese ed ha incaricato il ministro degli Esteri Celso Amorim di formalizzare la protesta e di esigere una severa e rapida inchiesta. Le autorità inglesi hanno risposto che questa è già in corso.

ITALIA

FERROVIE, DA STASERA SCIOPERO DI 24 ORE

I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) hanno proclamato a partire dalle 21 di stasera, uno stop di 24 ore di tutto il personale ferroviario, al di là della distinzione per sigle sindacali. Lo sciopero dei ferrovieri, spiegano i lavoratori del settore, è stato proclamato per portare, o meglio riportare, all'attenzione delle FS e del ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, i problemi legati alla sicurezza. I rappresentanti per la sicurezza sono infatti lo stesso gruppo che incrociò le braccia lo scorso 16 gennaio, a pochi giorni dal disastro ferroviario di Crevalcore che costò la vita a 17 persone. Allora l'adesione allo sciopero fu di circa il 90%, nonostante l'agitazione fosse stata proclamata in autonomia da Cgil, Cisl e Uil e dalle altre segreterie dei sindacati di settore. La sicurezza è stata al centro anche dello sciopero del 21 marzo scorso, ma nonostante questo, lamentano i macchinisti, "le condizioni di viaggio dei treni italiani restano immutate sia per la manutenzione che per le regole di circolazione". Le richieste dei ferrovieri sono "la revoca dei provvedimenti disciplinari seguiti alla trasmissione televisiva Report nella quale quattro dipendenti avevano rilasciato interviste contro l'azienda" e difendono "il rifiuto ad un solo macchinista con il cosiddetto 'uomo morto', un pedale che il macchinista dovrebbe manovrare continuamente durante tutta la durata del viaggio". Allo sciopero hanno già aderito Sult e Cub, ma l'adesione dovrebbe essere trasversale e coinvolgere tutti i lavoratori, da quelli direttamente addetti alla circolazione a quelli legati alle "attività strumentali", amministrative o burocratiche. Lo stop durerà 24 ore, dalle 21 di lunedì alle 21 di martedì, intervallo di tempo in cui ad essere garantiti dovrebbero essere solo i treni delle fasce protette


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gror050725 (last edited 2008-06-26 09:52:24 by anonymous)