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1) PRIMO PIANORoma: Serpentara. CRONACHE DI UN GIORNO DI SGOMBERO

Il 4 agosto scorso, nonostante (o forse proprio approfittando) dell' afa estiva, un solerte e numeroso gruppo composto da Carabinieri - Municipale - Servizio Veterinario - operai - ruspe - camion - Protezione Civile - ambulanza, si è presentato a via Gaetano Martino 33, nel quartiere di Serpentari a Roma, per effettuare lo sgombero de "La Marmitta", dove era locata anche la sede del centro di documentazione del Faina. Lo sgombero, immediato, ha messo in strada 5 nuclei familiari, privato della sede 2 associazioni (di cui una che opera con i disabili) e iniziato a demolire lo stabile, occupato dal 2000 dopo anni di abbandono e ristrutturato a prezzo di enormi sacrifici. La parte peggiore è il retroscena di questa sorpresina... Considerata nulla la trattativa in corso da 5 anni per risolvere i problemi degli occupanti e consentire l'avvio del progetto in partecipazione con il Comune di Roma di Punto Verde Qualità per l'area dismessa.. Tanti incontri e tante chiacchiere a vanvera... Finchè il luogo alternativo che avrebbe dovuto essere assegnato per lasciare "La Marmitta" viene assegnato ad un'altra associazione... Ora, i locali dell'ex centro anziani di via Capraia sono assegnati... La trattativa è sparita... E si può sgomberare serenamente (il 4 di Agosto!), scaraventare tutti in strada e cominciare a demolire... Alle 12.00 la ruspa demoliva le mura... Dopo un giro di telefonate alcuni compagni sono andati sul "luogo del disastro" per vedere di recuperare qualcosa, soprattutto libri e documentazione. Fra le macerie c'era di tutto, ma i libri e la documentazione del Faina non c'erano più. E' stato detto che tutti i libri e tutti i documenti sono stati raccolti con gran cura e "messi in salvo", in un'area protetta (pare della circoscrizione) e che il tutto sarà consegnato a chi di dovere. Chissà se questi libri troveranno davvero la strada del ritorno. Si tratta di una documentazione di un trentennio di lotte in Italia che riguarda tutti, non solo materiale anarchico, ma testi dell'autonomia operaia e di tutti i movimenti di lotta.

2) Fermati per responsabilita' tragedia nella miniera cinese

Undici persone sono state fermate dalla polizia cinese per presunte responsabilità nell’allagamento della miniera di carbone di Ningxing dove da tre giorni sono intrappolati 123 operai, che si teme, ormai, non possano più essere salvati;Tra i sospettati fermati dalla polizia anche il proprietario, due alti dirigenti e il capo ingegnere della ‘Daxing coal mine’, la società mineraria privata proprietaria della cava; i quattro si erano dati alla fuga subito dopo l’incidente. Ricordiamo l'incidente: domenica scorsa, per ragioni ancora da accertare, 20 milioni di metri cubici d’acqua si sono riversati nelle galleria intrappolando i minatori a 400 metri di profondità; solo quattro operai sono scampati e soltanto un corpo è stato finora recuperato. Tra le persone sotto custodia anche due funzionari pubblici e i sindaci di Mezhou e Xingning accusati di negligenza e sospesi dall’incarico. Quello della sicurezza nelle miniere e' un problema rilevante in Cina: nei primi sei mesi dell’anno sono già deceduti 2700 minatori in tutto il paese.

3) MAURITANIA

Dopo la condanna formale del colpo di Stato con cui la scorsa settimana la giunta militare guidata dal colonnello Ely Ould Mohamed Vall ha preso il potere in Mauritania, gli Stati Uniti hanno ufficialmente fatto sapere di voler trattare con “i ragazzi che adesso controllano il Paese”, ritirando quindi la richiesta che il presidente deposto Maaouiya Ould Taya venga rimesso al proprio posto. In una conferenza stampa tenuta durante la notte, un portavoce del dipartimento di Stato Usa ha poi aggiunto che Washington si impegnerà affinché la giunta golpista “prenda le decisioni giuste”, ovvero “la creazione di un governo che basi il suo potere sul processo costituzionale”. Non molto diversa anche la posizione dell’Unione Africana, almeno secondo le prime dichiarazioni rilasciate alla stampa dal ministro degli Esteri nigeriano (che guida la delegazione dell’Ua arrivata ieri in Mauritania), Oluyemi Adenji, che ieri ha incontrato il capo dei golpisti. Intanto, lo spodestato Taya, che nei giorni scorsi ha annunciato di voler tornare nel Paese e riprendere il suo posto, ha lasciato ieri il Niger per il Gambia.

4) Arrestata moglie Pinochet

La magistratura cilena ha disposto l'incriminazione e l'arresto di Lucia Hiriart, moglie dell'ex dittatore Augusto Pinochet, per reati di complicita' nell'inchiesta per i conti correnti stranieri all'estero, hanno riferito fonti giudiziarie. Il giudice Sergio Munoz, titolare dell'inchiesta, ha disposto la detenzione della Hiriart nell'ospedale militare di Santiago in considerazione dell'eta' avanzata e dello stato di salute della donna. Il magistrato sta interrogando Marco Antonio Pinochet, figlio minore della coppia, e si prevede che possa anche lui essere incriminato.

5) IRAN: operativa la centrale di Isfahan

L' Organizzazione dell'energia atomica iraniana ha dichiarato oggi la conclusione delle operazioni di rimozione di tutti i sigilli della centrale di Isfahan per la conversione dell'uranio. L'impianto è, quindi, completamente operativo. Funzionari dell'Unione europea hanno,intanto, messo in guardia il governo della Repubblica Iraniana, paventando l'ipotesi di saznioni da parte del Consiglio di Sicurezza Onu. Il governo di Teheran aveva accettato di interrompere ogni attività nucleare nel novembre scorso. La parte più sensibile del programma nucleare iraniano -- l'impianto per l'arricchimento dell'uranio a Natanz -- rimane chiuso e sotto sigilli Onu.

6) Microsoft: windows non e' sicuro!

Alla fine lo ammettono, chissa' perche': Microsoft Corp. ha avvertito ieri gli utenti di avere recentemente trovato tre falle "critiche" nella sicurezza del suo sistema operativo Windows, una delle quali potrebbe - testuali parole - "permettere agli hacker di prendere il completo controllo di un computer. Il maggior produttore mondiale di computer ha diffuso alcune "patch" per la risoluzione dei problemi insieme al suo bollettino mensile sulla sicurezza. Le difficoltà scoperte interessano il sistemo operativo Windows e il browser Web Internet Explorer.

ITALIA

7) LAMPEDUSA: barcone di migranti soccorso in mare, pronte nuove deportazioni

Un barcone con a bordo 165 persone - tra cui 2 donne e molti minorenni – è stato soccorso questa mattina al largo di Lampedusa dalle motovedette della Guardia Costiera. Sono stati gli stessi migranti a lanciare l'Sos, con un telefono satellitare, affermando di trovarsi ad una quarantina di miglia a sud di Lampedusa su un vecchio peschereccio di 10 metri che imbarcava acqua. I 165 sono stati, poi, trasferiti nel CPT di Lampedusa, dove si trovano in questo momento alcune centinaia di altri detenuti.

8) Le carceri romane fanno schifo

Alla fine ci sono arrivati anche loro: "Le condizioni di vita dei detenuti nelle carceri romane di Rebibbia e "Regina Coeli" sono "precarie ed al limite della dignità umana"". Queste le parole riportate in una agenzia e pronunciate dall'assessore regionale al Lavoro Alessandra Tibaldi e dal consigliere regionale dei Verdi Giuseppe Mariani, che sono stati in visita nella giornata di oggi negli istituti penitenziari della Capitale, forse per riempire in qualche modo il buco dell'estate. "La situazione è grave, molto preoccupante e critica sotto ogni profilo" - sostengono gli esponenti della Regione Lazio, che elencano gli annosi problemi delle carceri in Italia e cercano di individuare delle soluzioni possibili - "Durante l'estate, la politica italiana non può permettersi di andare in vacanza e tanto meno di trascurare problemi sociali sempre più allarmanti, come la questione delle carceri". I due propongono la nascita di un osservatorio permanente sui problemi della detenzione - "considerato che la Regione ha competenze sia per la sanità penitenziaria che per la formazione all'interno degli istituti di pena".

9) Piazzale Loreto

Soltanto oltre cinquant'anni dopo, in un tribunale militare italiano, è stato possibile chiedere giustizia. A Torino il Pm Pier Paolo Rivello, al termine di una lunga e rigorosa inchiesta, ha chiesto e ottenuto nel 1999 la condanna all'ergastolo per Saewecke, naturalmente in contumacia. Quel processo, però, avrebbe potuto celebrarsi 50 anni prima, nella primavera del 1953, se il fascicolo che lo riguardava, come peraltro tantissimi altri, non fosse stato nascosto nell'armadio della vergogna, dove rimase sepolto fino al dicembre del 1995. In quel lunghissimo periodo, Saewecke, morto nel 2004, nel proprio letto, alla bella età di 93 anni, non solo non è stato processato, ma ha potuto ricoprire nella RFT incarichi di grosso rilievo: collaboratore dei servizi segreti americani, consigliere del governo federale, direttore delle scuole di polizia, vice capo della polizia di sicurezza, incarico quest'ultimo con il quale il criminale nazista è andato in riposo, fruendo di una lauta pensione. Oggi a Milano la commemorazione di quella tragedia, da parte delle istituzioni nella mattinata (mentre qualcuno nella giunta propone di cambiare nome alla piazza per rimuovere la memoria dell'immagine di Mussolini giustiziato). Questa sera, invece, un appuntamento promosso dall'ANPI e la presenza di uno striscione degli antifascisti milanesi.

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ITALIA

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ESTERI

IRAQ

4 SOLDATI USA UCCISI, 6 FERITI IN ATTACCO Quattro soldati americani sono stati uccisi e sei sono rimasti feriti in un attacco contro la loro pattuglia la notte scorsa vicino alla citta' irachena di Baiji (nord). Lo hanno detto oggi i militari Usa. La polizia della citta' petrolifera ha detto che sono anche stati bruciati due veicoli Humvee e un blindato piu' grande. Il comunicato militare Usa dice che quattro soldati sono stati uccisi e sei feriti quando terroristi hanno attaccato la loro pattuglia vicino a Baiji (a 200 km a nord di Baghdad) verso le 23:30 (le 21:30 in Italia) del 9 agosto. Non fornisce altri dettagli, in particolare sul tipo di armi usate. Nelle ultime settimane ci sono stati numerosi attacchi a pattuglie americane con ordigni collocati sulle strade, costati la vita a molti soldati. La scorsa settimana 14 marines hanno perso la vita vicino a Haditha, a ovest di Baghdad: una mina aveva fatto saltare in aria il loro blindato.

GRAN BRETAGNA

Un attacco terroristico contro il distretto finanziario di Londra e' inevitabile, nonostante il rafforzamento delle misure di sicurezza dopo gli attentati di luglio contro la rete di trasporti della capitale britannica. Lo ha detto il capo della polizia della City of London, James Hart, in un'intervista pubblicata sul sito internet del Financial Times. Hart ha precisato che la polizia ha sventato diverse operazioni di ricognizione ostile della City, ma senza fare arresti. Il capo della polizia non ha precisato quali edifici siano stati tenuti sotto sorveglianza, limitandosi ad affermare che si e' trattato di centri di affari, siti simbolici e altri importanti edifici.

MAURITANIA

Dopo la condanna formale del colpo di Stato con cui la scorsa settimana la giunta militare guidata dal colonnello Ely Ould Mohamed Vall ha preso il potere in Mauritania, gli Stati Uniti hanno ufficialmente fatto sapere di voler trattare con “i ragazzi che adesso controllano il Paese”, ritirando quindi la richiesta che il presidente deposto Maaouiya Ould Taya venga rimesso al proprio posto. In una conferenza stampa tenuta durante la notte, un portavoce del dipartimento di Stato Usa ha poi aggiunto che Washington si impegnerà affinché la giunta golpista “prenda le decisioni giuste”, ovvero “la creazione di un governo che basi il suo potere sul processo costituzionale”. Non molto diversa anche la posizione dell’Unione Africana, almeno secondo le prime dichiarazioni rilasciate alla stampa dal ministro degli Esteri nigeriano (che guida la delegazione dell’Ua arrivata ieri in Mauritania), Oluyemi Adenji, che ieri ha incontrato il capo dei golpisti. “La Mauritania ritroverà il suo posto all’interno dell’Unione Africana dopo che saranno state organizzate elezioni libere e democratiche e il governo nato da questo voto si sarà installato” ha detto il ministro nigeriano, sottolineando di aver chiesto ai golpisti mauritani di organizzare le elezioni il prima possibile. Intanto, lo spodestato Taya, che nei giorni scorsi ha annunciato di voler tornare nel Paese e riprendere il suo posto, ha lasciato ieri il Niger per il Gambia

ITALIA

Arresti Domiciliari ai Compagni di Torino

Ai domiciliari da ieri i compagni di Torino, arrestati il 20 luglio scorso e accusati di devastazione e saccheggio dopo una carica da parte da parte della polizia durante il corteo antifascista del 18 giugno. L'operazione aveva portato, oltre all'arresto dei sette, all'inquisizione di altre 10 persone e al sequestro dell'osservatorio contro la repressione "Fenix" e che è legata alla creazione di un “monstre” giudiziario in cui la procura torinese ha cercato di unire avvenimenti diversi (la contestazione sotto il cpt di corso Brunelleschi e la manifestazione antifascista del 18 giugno), provando a minacciare l’ipotesi di un reato associativo.

LAMPEDUSA: barcone di migranti soccorso in mare, pronte nuove deportazioni

Un barcone con a bordo 165 persone - tra cui 2 donne e molti minorenni – è stato soccorso questa mattina al largo di Lampedusa dalle motovedette della Guardia Costiera. Sono stati gli stessi immigrati a lanciare l'Sos, con un telefono satellitare, affermando di trovarsi ad una quarantina di miglia a sud di Lampedusa su un vecchio peschereccio di 10 metri che imbarcava acqua. Gli extracomunitari sono stati poi trasferiti nel centro di permanenza temporanea di Lampedusa, dove si trovano in questo momento alcune centinaia di immigrati. Questa mattina una settantina di loro dovrebbero essere rimpatriati in Libia con un ponte aereo

Roma: Serpentara. CRONACHE DI UN GIORNO DI SGOMBERO

Il 4 agosto nonostante (o forse proprio approfittando) dell' afa estiva, un solerte e numeroso gruppo composto da Carabinieri - Municipale - Servizio Veterinario - operai - ruspe - camion - Protezione Civile - ambulanza, si è presentato a via Gaetano Martino 33, nel quartiere di Serpentari a Roma, per effettuare lo sgombero de "La Marmitta"dove era locata anche la sede del centro di documentazione del Faina.

Lo sgombero, immediato, ha messo in strada 5 nuclei familiari, privato della sede 2 associazioni (di cui una che opera con i disabili) e iniziato a demolire lo stabile, occupato dal 2000 dopo anni di abbandono e ristrutturato a prezzo di enormi sacrifici. La parte peggiore è il retroscena di questa sorpresina...

La trattativa, che era in corso da 5 anni per risolvere i problemi degli occupanti e consentire l'avvio del progetto in partecipazione con il Comune di Roma di Punto Verde Qualità per l'area dismessa (assegnato nel 1995... E da lì al 2000?), è stata considerata nulla... Tanti incontri e tante chiacchiere a vanvera... Da parte dei Servizi Sociali, Dipartimento X, Assessorato per le politiche ambientali e Ufficio giardini, Assessorato per la casa, Municipio IV, etc, etc... Sempre in confronto con il "compagno" imprenditore della cooperativa assegnataria... Finchè il luogo alternativo che avrebbe dovuto essere assegnato per lasciare "La Marmitta", magicamente viene assegnato ad un'altra associazione... Ora, i locali dell'ex centro anziani di via Capraia sono assegnati... La trattativa è sparita... E si può sgomberare serenamente (il 4 di Agosto!), scaraventare tutti in strada e cominciare a demolire... Alle 12.00 la ruspa smontava le mura...

Dopo un giro di telefonate alcuni compagni sono andati sul luogo del disastro per vedere di recuperare qualcosa, soprattutto libri e documentazione. Fra le macerie c'era di tutto, erano rimasti anche gli scaffali dove c'erano i libri, ma i libri e la documentazione del Faina non c'erano più. E' stato detto che tutti i libri e tutti i documenti sono stati raccolti con gran cura e "messi in salvo", in un'area protetta, pare della circoscrizione e che il tutto sarà consegnato a chi di dovere, anzi alcuni signori, quattro vestiti di nero, e un distinto signore di mezza età qualificatosi professore hanno preso il nominativo di una compagna per recapitare libri e carte a casa sua.

Ora vedremo se questi libri troveranno la strada del ritorno a chi li custodiva, si tratta di una documentazione di un trentennio di lotte in Italia che riguarda tutti, non solo materiale anarchico, ma testi dell'autonomia operaia e di tutti i movimenti di lotta.

Proprio un agosto caldo caldo, fra una marea di compagni al gabbio e luoghi di aggregazione sgombrati, arresti, e sgombri dal Capolinea Occupato a Lecce, al Fenix di Torino, i rastrellamenti al Vittorio di Ostia e ora la Marmitta di Roma.

S.LORENZO PIOGGIA DI STELLE

Ci sara' la luna nuova quest'anno ad accompagnare lo sciame delle Perseidi, ma la sua sara' una presenza discreta e permettera' comunque di assistere allo spettacolo delle stelle cadenti. Da stasera bastera' quindi avere la pazienza di aspettare fino alla mezzanotte e, naturalmente, allontanarsi il piu' possibile dalle luci delle citta' per raggiungere luoghi lontani da fonti di inquinamento luminoso. Vedere le stelle cadenti sara' possibile fin da stanotte, ma l'appuntamento piu' spettacolare e' fissato, come tutti gli anni, per la notte di venerdi' 12 agosto, quando si avra' il picco di attivita'. Le ore ideali per catturare il passaggio delle meteore (questo il nome corretto delle stelle cadenti) sono quelle che vanno dalla mezzanotte fino alle quattro del mattino.

Siparietto


Gr 9:30

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gror050810 (last edited 2008-06-26 09:59:44 by anonymous)