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I militari coinvolti nei drammatici episodi di repressione del settembre e ottobre 2003, nel corso della cosiddetta ‘guerra del gas’, sono tenuti a mettersi a disposizione della magistratura boliviana, che sta indagando sull’uccisione di almeno 67 civili, caduti per mano delle forze armate durante le azioni repressive ordinate dall’allora presidente della Repubblica Gonzalo Sánchez de Lozada. I vertici delle forze armate, attraverso il capo dell’esercito, il generale Marcelo Antezana, hanno accettato formalmente l’ordine scritto del capo dello Stato Eduardo Rodríguez, successivo a una sentenza della Corte suprema di giustizia, che lo scorso 19 agosto aveva deciso di togliere il segreto militare ad alcuni documenti in grado di chiarire i fatti svoltisi nell’autunno di due anni fa. Antezana, in una breve dichiarazione pronunciata davanti alla stampa, ha però fatto presente che le forze armate faranno ricorso in appello sia contro la decisione di togliere il segreto dai documenti militari relativi alla ‘guerra dell’acqua’ sia contro l’obbligo per i soldati coinvolti nelle stragi di deporre nelle mani degli inquirenti.

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

I militari coinvolti nei drammatici episodi di repressione del settembre e ottobre 2003, nel corso della cosiddetta ‘guerra del gas’, sono tenuti a mettersi a disposizione della magistratura boliviana, che sta indagando sull’uccisione di almeno 67 civili, caduti per mano delle forze armate durante le azioni repressive ordinate dall’allora presidente della Repubblica Gonzalo Sánchez de Lozada. I vertici delle forze armate, attraverso il capo dell’esercito, il generale Marcelo Antezana, hanno accettato formalmente l’ordine scritto del capo dello Stato Eduardo Rodríguez, successivo a una sentenza della Corte suprema di giustizia, che lo scorso 19 agosto aveva deciso di togliere il segreto militare ad alcuni documenti in grado di chiarire i fatti svoltisi nell’autunno di due anni fa. Antezana, in una breve dichiarazione pronunciata davanti alla stampa, ha però fatto presente che le forze armate faranno ricorso in appello sia contro la decisione di togliere il segreto dai documenti militari relativi alla ‘guerra dell’acqua’ sia contro l’obbligo per i soldati coinvolti nelle stragi di deporre nelle mani degli inquirenti.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

USA - tornado Katrina

Per ovviare ai problemi di approvvigionamento di carburanti provocati dall'uragano Katrina, il presidente Bush ha annunciato di avere ordinato al Ministero dell'energia di mettere a disposizione delle raffinerie nella regione costiera del Golfo del Messico il greggio della Riserva Strategica di Petrolio governativa.

Un convoglio di 85 camion ha raggiunto il Mississippi con un carico di acqua potabile e ghiaccio per i sopravvissuti. I veicoli sono giunti in 23 centri di distribuzione sparsi lungo il Golfo del Messico. Per permettere la distribuzione, le autorita' hanno spostato il coprifuoco dalle sei del pomeriggio alle nove della sera.

A New Orleans regna l'anarchia. I saccheggi prima sporadici si sono ora trasformati in una catena di violenze organizzate, al punto che gli sciacalli non hanno piu' paura della polizia e della guardia nazionale che affrontano con in pugno pistole e fucili rubati nelle armerie dei grandi centri commerciali o negli ipermercati come il Wal-Mart saccheggiato ieri. Ci sono stati casi di sequestri e furti di auto intorno alla zona del Superdome, dove avevano trovato rifugio 25mila persone. "Il problema piu' grave e' la comunicazione" ha detto Henri Whitehorn, capo della polizia dello stato della Louisiana, "non riusciamo a coordinare bene i nostri agenti sul campo: l'inondazione ha spazzato via il nostro sistema di comunicazione e se anche prendessimo i saccheggiatori, non ci sarebbero prigioni agibili in cui rinchiuderli".

Afghanistan - sequestro

Un ingegnere britannico e' stato rapito in Afghanistan in un attacco al convoglio su cui viaggiava. Morti tre poliziotti di scorta. I taleban hanno rivendicato l'azione. Le 3 vittime, britanniche o americane secondo i taleban, sarebbero afghani secondo il governo. La persona rapita e' un ingegnere britannico che lavora per una compagnia che costruisce strade. L'attacco e' stato compiuto la notte scorsa nella provincia di Farah, tra Kandahar (sudovest) e Herat (ovest).

Un esponente del clero musulmano e' stato decapitato dai talebani ieri notte nella provincia di Helmand, nel sud dell'Afghanistan. I ribelli hanno rivendicato l'uccisione del mullah Amir Mohammad motivandola con la sua candidatura alle elezioni del 18 settembre scorso. Fonti ufficiali hanno tuttavia precisato che Mohammad si era limitato ad appoggiare un esponente politico, e non era nella lista dei candidati. Salgono cosi' a nove gli omicidi collegati alle ultime consultazioni, boicottate dai talebani. Ancora oggi, la sicurezza e' il problema maggiore del Paese: solo quest'anno si sono gia' contate mille vittime, tra cui 48 militari statunitensi. Numerosi gli attacchi ad esponenti del clero musulmano, colpevoli di aver appoggiato i governi post-talebani.

Cina e Nepal - diritti umani

l’Alto commissario per i diritti umani Louise Arbour e il vice ministro degli Esteri Shen Goufang hanno firmato un ‘Memorandum d’intenti’ con cui Onu e Pechino si impegnano a collaborare in una serie di progetti per migliorare la tutela dei diritti umani in Cina. Nell’accordo le Nazioni Unite offrono collaborazione per assistere le autorità locali a trovare modi per applicare pene alternative alla detenzione, riformare il sistema legale e giudiziario incluso il codice di procedura penale. L’Onu avrà inoltre un ruolo nel rafforzare l’insegnamento dei diritti umani nelle strutture educative come università e scuola primaria e secondaria. L’iniziativa fa parte di un dialogo aperto dal 1998 tra l’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani e la Cina con lo scopo di giungere in futuro alla firma dei principiali trattati e raccomandazioni Onu in materia, incluso il ‘Patto per i diritti politici e civili’ del 1966 e i documenti del ‘Comitato sui diritti economici, sociali e culturali’. La visita di Arbour si concluderà domani.

L’esercito reale nepalese ha accettato di creare un registro dei detenuti presenti nelle carceri del Paese; lo riferisce l’ufficio nepalese dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani che più volte aveva richiesto al governo la creazione di questo strumento. Finora, infatti, nel Paese non esisteva un sistema di registrazione centralizzata dei detenuti. Uno dei principali problemi in materia di diritti umani in Nepal è sempre stato quello degli arresti arbitrari, dei maltrattamenti, delle torture e della successiva scomparsa di persone trattenute nelle caserme militari ha detto Ian Martin, rappresentante Onu a Kathmandu. Abbiamo ricevuto moltissime denunce di familiari, associazioni e giornalisti su persone di cui non si è più saputo nulla dopo il loro arresto. Non possiamo dire quanti siano complessivamente gli scomparsi, ma stimiamo siano centinaia. Il Nepal, Paese che dal 1996 affronta un conflitto maoista che ha provocato quasi 13.000 vittime, è oggi una delle nazioni con il maggior numero di persone scomparse. La legge nepalese non autorizza l’esercito a trattenere in prigionia civili nelle caserme o in centri segreti, ma questo accade sistematicamente anche per mancanza di altre strutture carcerarie. Critiche al governo nepalese per il preoccupante fenomeno, che comprende anche intimidazioni agli attivisti dei diritti umani e ai familiari che cercano i propri cari, sono giunte direttamente anche dalla sede centrale dell’agenzia Onu a Ginevra.

ITALIA

Benzina

Nuovi rincari benzina con Total e Api che aumentano i prezzi di vendita consigliati ai gestori di 0,005 euro al litro a quota 1,294 euro. Le due compagnie - secondo gli ultimi dati disponibili del Ministero delle Attivita' Produttive - si avvicinano cosi' al record storico, toccato nei giorni scorsi dalla Erg a quota 1,295 euro al litro.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

USA - tornado Katrina

Per ovviare ai problemi di approvvigionamento di carburanti provocati dall'uragano Katrina, il presidente Bush ha annunciato di avere ordinato al Ministero dell'energia di mettere a disposizione delle raffinerie nella regione costiera del Golfo del Messico il greggio della Riserva Strategica di Petrolio governativa.

Un convoglio di 85 camion ha raggiunto il Mississippi con un carico di acqua potabile e ghiaccio per i sopravvissuti. I veicoli sono giunti in 23 centri di distribuzione sparsi lungo il Golfo del Messico. Per permettere la distribuzione, le autorita' hanno spostato il coprifuoco dalle sei del pomeriggio alle nove della sera.

A New Orleans regna l'anarchia. I saccheggi prima sporadici si sono ora trasformati in una catena di violenze organizzate, al punto che gli sciacalli non hanno piu' paura della polizia e della guardia nazionale che affrontano con in pugno pistole e fucili rubati nelle armerie dei grandi centri commerciali o negli ipermercati come il Wal-Mart saccheggiato ieri. Ci sono stati casi di sequestri e furti di auto intorno alla zona del Superdome, dove avevano trovato rifugio 25mila persone. "Il problema piu' grave e' la comunicazione" ha detto Henri Whitehorn, capo della polizia dello stato della Louisiana, "non riusciamo a coordinare bene i nostri agenti sul campo: l'inondazione ha spazzato via il nostro sistema di comunicazione e se anche prendessimo i saccheggiatori, non ci sarebbero prigioni agibili in cui rinchiuderli".

Afghanistan - sequestro

Un ingegnere britannico e' stato rapito in Afghanistan in un attacco al convoglio su cui viaggiava. Morti tre poliziotti di scorta. I taleban hanno rivendicato l'azione. Le 3 vittime, britanniche o americane secondo i taleban, sarebbero afghani secondo il governo. La persona rapita e' un ingegnere britannico che lavora per una compagnia che costruisce strade. L'attacco e' stato compiuto la notte scorsa nella provincia di Farah, tra Kandahar (sudovest) e Herat (ovest).

Cina e Nepal - diritti umani

l’Alto commissario per i diritti umani Louise Arbour e il vice ministro degli Esteri Shen Goufang hanno firmato un ‘Memorandum d’intenti’ con cui Onu e Pechino si impegnano a collaborare in una serie di progetti per migliorare la tutela dei diritti umani in Cina. Nell’accordo le Nazioni Unite offrono collaborazione per assistere le autorità locali a trovare modi per applicare pene alternative alla detenzione, riformare il sistema legale e giudiziario incluso il codice di procedura penale. L’Onu avrà inoltre un ruolo nel rafforzare l’insegnamento dei diritti umani nelle strutture educative come università e scuola primaria e secondaria. L’iniziativa fa parte di un dialogo aperto dal 1998 tra l’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani e la Cina con lo scopo di giungere in futuro alla firma dei principiali trattati e raccomandazioni Onu in materia, incluso il ‘Patto per i diritti politici e civili’ del 1966 e i documenti del ‘Comitato sui diritti economici, sociali e culturali’. La visita di Arbour si concluderà domani.

L’esercito reale nepalese ha accettato di creare un registro dei detenuti presenti nelle carceri del Paese; lo riferisce l’ufficio nepalese dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani che più volte aveva richiesto al governo la creazione di questo strumento. Finora, infatti, nel Paese non esisteva un sistema di registrazione centralizzata dei detenuti. Uno dei principali problemi in materia di diritti umani in Nepal è sempre stato quello degli arresti arbitrari, dei maltrattamenti, delle torture e della successiva scomparsa di persone trattenute nelle caserme militari ha detto Ian Martin, rappresentante Onu a Kathmandu. Abbiamo ricevuto moltissime denunce di familiari, associazioni e giornalisti su persone di cui non si è più saputo nulla dopo il loro arresto. Non possiamo dire quanti siano complessivamente gli scomparsi, ma stimiamo siano centinaia. Il Nepal, Paese che dal 1996 affronta un conflitto maoista che ha provocato quasi 13.000 vittime, è oggi una delle nazioni con il maggior numero di persone scomparse. La legge nepalese non autorizza l’esercito a trattenere in prigionia civili nelle caserme o in centri segreti, ma questo accade sistematicamente anche per mancanza di altre strutture carcerarie. Critiche al governo nepalese per il preoccupante fenomeno, che comprende anche intimidazioni agli attivisti dei diritti umani e ai familiari che cercano i propri cari, sono giunte direttamente anche dalla sede centrale dell’agenzia Onu a Ginevra.

ITALIA


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gror050901 (last edited 2008-06-26 10:00:05 by anonymous)