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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

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Sommario

In primo Piano

PARIGI - E' morto il pensionato francese aggredito venerdì sera durante gli incidenti nella Banlieue parigina. Si tratta della prima vittima. L' uomo era stato colpito venerdì sera a Stains, nella banlieue a nord di Parigi, con un pugno da un giovane ed era caduto, battendo violentamente la testa. Intanto nella scorsa notte sono stati 1.408 i veicoli incendiati nelle banlieue di Francia e 395 le persone fermate: dal 27 ottobre, i veicoli bruciati sono stati oltre 4300 e mille le persone fermate. 34 poliziotti sono rimasti feriti nella banlieue parigina, i due più gravi sono stati colpiti da rose di pallini a Grigny (periferia sud), uno a una gamba e l'altro al collo. Gli altri feriti sono stati colpiti perlopiù da sassi e altri oggetti, alcuni anche da bottiglie incendiarie. A mezzanotte, la polizia aveva registrato più incendi di veicoli in provincia (316) che nella regione parigina (212). In provincia sono state attaccate due chiese, numerose scuole e due posti di polizia. Alcuni di questi edifici sono stati totalmente distrutti dali incendi. Nella regione parigina sono stati assaltati un centro sociale, una tesoreria, un deposito farmaceutico e un magazzino di moto. Secondo una fonte della polizia, alle 18:30 di ieri sono stati lanciati sassi contro alcuni autobus a Colombes (banlieue sudovest). Un bimbo di 13 mesi, ferito alla testa, è stato ricoverato in ospedale, ma non si conosce la gravità delle sue condizioni. CHIRAC ha detto: “Si' all'eguaglianza delle opportunita', all'impegno rafforzato dello stato nelle periferie, all'ascolto e al rispetto di tutti; prima, pero', deve essere ripristinato l'ordine”. Dominique de Villepin, il suo fedele premier, annuncera' domani sera in diretta tv ai francesi: rinforzi di uomini ovunque si renda necessario sul territorio e un arsenale di provvedimenti urgenti per rendere piu' accettabile la vita in periferia. Villepin ha annunciato una dose massiccia di processi per direttissima e di strumenti eccezionali affinche' i fermati nei disordini possano essere spediti in poche ore davanti al giudice.

’’’Iraq: Per conquistare Falluja, gli statunitensi usarono fosforo bianco contro i civili’’’

Il nome tecnico è fosforo bianco. In teoria dovrebbe essere usato per illuminare le postazioni nemiche al buio. In pratica fu usato a Novembre del 2004 dall’esercito statunitense come arma chimica nella città ribelle irachena di Falluja. E non solo contro combattenti e guerriglieri, ma contro civili inermi. Si tratta di una strage con armi non convenzionali, la stessa accusa di cui deve rispondere l'ex dittatore iracheno Saddam Hussein. "Ho sentito io l'ordine di fare attenzione perché veniva usato il fosforo bianco su Fallujah. Il fosforo brucia i corpi, addirittura li scioglie fino alle ossa", dice un veterano della guerra in Iraq a Sigfrido Ranucci, inviato di Rai News 24. "Ho visto i corpi bruciati di donne e bambini - aggiunge l'ex militare statunitense - il fosforo esplode e forma una nuvola. Chi si trova nel raggio di 150 metri è spacciato". Contrariamente a quanto dichiarato dal Dipartimento di Stato in una nota del 9 dicembre 2004, l’aviazione USA ha gettato fosforo bianco in maniera indiscriminata e massiccia sui quartieri della città. L'inchiesta di Rai News 24, Fallujah. La strage nascosta, in onda domani anche su Rai3 alle ore 07.35, presenta, oltre alle testimonianze di militari statunitensi che hanno combattuto in Iraq, quelle di abitanti di Fallujah e un’intervista a Giuliana Sgrena, che la denunciò sulle pagine del Manifesto. "Una pioggia di fuoco è scesa sulla città, la gente colpita da queste sostanze di diverso colore ha cominciato a bruciare, abbiamo trovato gente morta con strane ferite, i corpi bruciati e i vestiti intatti", racconta Mohamad Tareq al Deraji, biologo di Falluja. L'inchiesta mostra anche un documento dove si prova l'uso in Iraq di una versione del Napalm, chiamata con il nome MK77. L'uso di queste sostanze incendiarie su civili è vietato dalle convenzioni dell'Onu del 1980. Mentre l'uso di armi chimiche è vietato da una convenzione che gli Stati Uniti hanno firmato nel 1997.

’’’Roma: Boicottaggio Coca-cola sponsor olimpiadi 2006, conf. Stampa in Campidoglio’’’ (audio)

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

’’’IRAQ: esplode autobomba, 9 morti e 10 feriti’’’

esplosione di un’autobomba a Baghdad, nel quartiere meridionale di Dora, teatro di un'altra giornata di attacchi e violenze. Questa mattina il Comando statunitense ha comunicato anche la morte di due marines: il primo è rimasto ucciso dall’esplosione di un ordigno artigianale ieri a Dour, a nord della capitale irachena, mentre il secondo soldato è morto nella notte nei pressi di Hussaybah durante l’offensiva lanciata congiuntamente sabato scorso da forze statunitensi e irachene nelle zone al confine con la Siria. Secondo fonti militari sarebbero almeno 17 i ribelli uccisi finora nell’operazione, secondo fonti mediche, invece, tra le vittime vi sarebbero numerosi civili.

’’’ATTENTATO A MOGADISCIO: AUMENTANO VITTIME, SCONTRI PROSEGUITI FINO A OGGI’’’ Sono diventate dieci le vittime dell’attentato contro il primo ministro del governo di transizione somalo, Mohamd Ali Gedi, uscito illeso da un attacco dinamitardo costato invece la vita a elementi della sua scorta e alcuni civili che si trovavano al bordo della strada di Mogadiscio per salutare il convoglio governativo. Lo hanno riferito fonti dell’ospedale Medina, contattate nella storica capitale dell’ex-colonia italiana, precisando che dei 12 feriti ancora ricoverati in ospedale, 3 versano in condizioni gravissime. Intanto nella stessa zona in cui si è verificato l’attentato di ieri, altre 4 persone sono morte e 6 rimaste ferite in seguito a un attacco contro un cinema avvenuto in tarda serata. Secondo la ricostruzione fornita alla MISNA da fonti del governo di transizione basate a Jowhar (la cittadina di 3000 anime a una novantina di chilometri da Mogadiscio in cui hanno sede provvisoria le istituzioni somale), un gruppo di uomini ha lanciato una granata all’interno di un cinema affollato di giovani che assistevano alla trasmissione di una partita di calcio europea. Nelle ore successive si sarebbero verificati poi combattimenti (durati fino a questa mattina) tra alcuni dei signori della guerra che controllano la zona in questione e il gruppo che aveva preso di mira il cinema. In questo ulteriore episodio di violenza, un altro giovane avrebbe perso la vita.

CINA: ancora strage di minatori

Almeno 22 minatori sono morti nel crollo di una cava di gesso nella provincia settentrionale cinese di Hebei, e altri 19 risultano dispersi. Lo riferisce l'agenzia stampa semi ufficiale China news Service, aggiungendo che il crollo sotterraneo ha danneggiato anche due vicini edifici, appartenenti ad altre cave, all'interno dei quali si trovavano 11 persone. L'agenzia ufficiale Xinhua afferma che il numero dei dispersi non e' ancora definitivo e rischia di salire ulteriormente.

CILE: arrestato l'ex presidente Fujimori

L'ex presidente peruviano Alberto Fujimori in carica dal 1990 al 2000, e' stato arrestato a Santiago del Cile. Era appena arrivato dal Giappone, dove si era rifugiato dopo essere fuggito dal Peru'. Le autorita' di Lima avevano chiesto ai cileni il suo arresto immediato in vista dell'estradizione: Fujimori e' accusato di vari reati in patria, fra cui corruzione e omicidio.

ITALIA

’’’NO TAV IN VAL DI SUSA’’’

Sono un centinaio le denunce nei confronti degli oppositori alla Tav in val di Susa, scoppiata con dirompenza lunedi scorso in occasione dell'inizio dei rilievi per l'inizio dei lavori. Ci sono sindaci della Valle di Susa, rappresentanti delle istituzioni locali, giovani dei centri sociali e gente comune. Varie le ipotesi di reato formulate, a seconda dei casi, dagli investigatori: da inosservanza dei provvedimenti dell' autorità di Pubblica sicurezza a violazione dell'art. 18 del Tulps per manifestazione non preavvertita, da resistenza a violenza a pubblico ufficiale. Sentiamo Antonio Fermentino, presidente della comunità montana bassa val di Susa. (audio: 0:00 – 1:42)

’’’Roma: ASSEMBLEA NAZIONALE, ieri, DELLE RETI STUDENTESCHE’’’

Si è svolta ieri a Roma presso la Facolta' di Scienze Politiche alla Sapienza Occupata l'assemblea nazionale delle reti studentesche per confrontarsi e capire come andare avanti nelle iniziative contro il ddl Moratti.Due le mobilitazioni previste: il 17 novembre , giornata europea della ricerca e il 3 dicembre , giornata di mobilitazione per i diritti dei migranti.

’’’Torino: Accordo fatto tra Fiat e Ford’’’

Fiat e Ford hanno siglato l'accordo di collaborazione definitiva per lo sviluppo congiunto e per la produzione di vetture del segmento A, gia' annunciato nelle scorse settimane. L'intesa porterà sul mercato due nuovi modelli, per Fiat la nuova 500 e per Ford la futura Ka. L' attuale piattaforma della Panda sarà la base per lo sviluppo dei nuovi modelli, che saranno prodotti nello stabilimento Fiat di Tychy in Polonia, dove i tecnici della Ford contribuiranno allo sviluppo dei loro modelli. I veicoli utilizzeranno motori e cambi Fiat prodotti in Polonia ed Italia. Le nuove vetture saranno immesse sul mercato nel periodo 2007-2008. I volumi annui previsti sono di circa 240.000 unità, ugualmente suddivisi.

’’’ROMA : il governo lancia l’amo all’opposizione, qualcuno abboccherà’’’

"Governo e opposizione credo possano convergere su un' ipotesi di ritiro graduale" dei militari italiani dall' Iraq, subordinato alla effettiva situazione sul campo, dove iniziano ad operare i reparti militari e di polizia formati e addestrati dalle forze internazionali. Lo ha detto il ministro della Difesa, Antonio Martino, intervenendo a un convegno dei Ds su 'Le nuove sfide per la difesa italiana'. Ma – ha aggiunto - ritiro non significa fuga, perché quest'ultima sarebbe un tradimento e farebbe incendiare il Medio Oriente – chissà come si dovrebbe definire allora la situazione attuale: leggermente turbolenta?

Siparietto

Ascolta corrispondenze su: http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Novembre/051107/


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

CINA

Almeno 22 minatori sono morti nel crollo di una cava di gesso nella provincia settentrionale cinese di Hebei, e altri 19 risultano dispersi. Lo riferisce l'agenzia stampa semi ufficiale China news Service, aggiungendo che il crollo sotterraneo ha danneggiato anche due vicini edifici, appartenenti ad altre cave, all'interno dei quali si trovavano 11 persone. L'agenzia ufficiale Xinhua afferma che il numero dei dispersi non e' ancora definitivo e rischia di salire ulteriormente.

INDIA E PAKISTAN

Pakistan e India hanno aperto un punto di passaggio attraverso la Linea di Confine militarizzata che divide il Kashmir, per facilitare i soccorsi ai sopravvissuti del terremoto dell'otto ottobre. L'apertura riguarda al momento il passaggio di beni, ma nei prossimi giorni potrebbe anche essere estesa alle persone; stamattina è stao fatto transitare un convoglio di camion provenienti dall’India carichi di tende da consegnare agli sfollati del Pakistan settentrionale. L’unico momento di tensione si è verificato quando la polizia pakistana ha lanciato gas lacrimogeni contro un gruppo di residenti di Titrinote, la località in cui è stato aperto il varco, che inneggiavano al Kashmir libero.

CILE

L'ex presidente peruviano Alberto Fujimori in carica dal 1990 al 2000, e' stato arrestato a Santiago del Cile. Era appena arrivato dal Giappone, dove si era rifugiato dopo essere fuggito dal Peru'. Le autorita' di Lima avevano chiesto ai cileni il suo arresto immediato in vista dell'estradizione: Fujimori e' accusato di vari reati in patria, fra cui corruzione e omicidio.

AZERBAIJAN

In Azerbaigian a scrutinio quasi completato il partito del presidente Ilham Aliev si avvia ad ottenere la maggioranza dei seggi. Il movimento "Eni Azerbaigian" avrebbe ottenuto 62 deputati su 125. Al principale movimento d'opposizione, che ha denunciato brogli, sarebbero andati solo cinque seggi. Uno dei leader della coalizione Ali Kerimli, che si è presentato al seggio con una cravatta arancione in riferimento alla rivoluzione ucraina, ha promesso che da domani inizieranno manifestazioni di protesta per chiedere l'annullamento del voto.

IRAQ

La nuova offensiva congiunta lanciata lo scorso fine settimana in Iraq al confine con la Siria dalle truppe americane e da quelle irachene ha portato all'uccisione di almeno 17 guerriglieri. A darne notizia e' stato l'esercito statunitense, che ha parlato anche di un morto tra i propri uomini.

Intanto si ristabiliscono le relazioni tra Iran e Iraq : un aereo civile iracheno è atterrato nella capitale iraniana, per la prima volta da venticinque anni. I voli regolari tra le due capitali verranno ripristinati a partire dal 16 novembre prossimo.

IRAN L'Iran invia una lettera ai tre Paesi europei, auspicando la ripresa di trattative costruttive sul nucleare

Il segretario del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale iraniano Ali Larijani, che è anche il massimo negoziatore iraniano in materia nucleare, ha inviato una lettera ai tre Paesi europei impegnati nelle trattative sul programma nucleare della Repubblica islamica, auspicando la ripresa di negoziati "costruttivi e fondati su principi logici". La lettera, di cui ha dato notizia l'agenzia ufficiale iraniana Irna, è stata consegnata agli ambasciatori di Francia, Germania e Gran Bretagna accreditati a Teheran.

SIRIA

Una fonte ufficiale siriana ha confermato, citata dalla Reuters, che Damasco ha ricevuto una richiesta formale dalle Nazioni Unite, affinché sei funzionari siriani possano essere interrogati in Libano dalla Commissione internazionale d'inchiesta sull'attentato Hariri.

SOMALIA

Ieri il primo ministro somalo Ali Mohamed Gedi è sfugito ad un attentato nel quale sono rimaste uccise 9 persone, secondo alcune fonti, e una ventina ferite. Secondo fonti della MISNA che seguivano il corteo di Gedi un ordigno è esploso alle 16:00 di ieri pomeriggio all'altezza dell Hotel Ramadan; la deflagrazione ha investito in pieno un auto della scorta con a bordo una dozzina di armati; ci sarebbero stati feriti anche tra la piccola folla che si era raccolta ai bordi della strada . Lo scorso maggio, Gedi era sfuggito a un altro attentato in occasione della sua prima visita ufficiale a Mogadiscio. Secondo MISNA, venerdì, nella zona denominata CHILOMETRO 4, non lontano dal centro di Mogadiscio, almeno 4 persone sono state uccise e una dozzina ferite in scontri di incerta natura.

ETIOPIA

Il principale partito di opposizione etiopico ha ripetuto oggi l'appello a una settimana di sciopero per contestare i risultati delle elezioni, che secondo la sua denuncia sarebbero stati truccati, con una decisione destinata probabilmente ad alimentare nuovi timori per la stabilità del Paese. Almeno 42 persone sono state uccise in una settimana di scontri tra la polizia antisommossa e sostenitori dell'opposizione, dopo che alcuni giorni fa la Coalizione per l'Unità e la Democrazia (Cud) aveva lanciato un appello a protestare contro il risultato uscito dalle urne nel maggio scorso. L'appello del CUD giunge mentre gli avvocati del partito hanno presentato un ricorso, oggi stesso, chiedendo il rilascio immediato e senza condizioni dei leader dell'opposizione, arrestati con l'accusa di aver incitato alla violenze, le più gravi registrate nella capitale da diversi mesi a questa parte.

Il primo ministro Meles Zenawi ha detto sabato scorso che sarà istituita una commissione d'inchiesta indipendente sulla rivolta, che ha provocato timori sulla stabilità del paese sub-sahariano. Il premier ha anche detto che i leader dell'opposizione arrestati saranno processati al termine dell'inchiesta.

Più grave anche il bilancio degli incidenti avvenuti ieri nel carcere di Kaliti, alla periferia di Addis Abeba, dove gli agenti hanno aperto il fuoco per fermare quello che hanno definito come un tentativo di evasione avvenuto il 3 novembre : i morti sarebbero almeno 17; tra loro non è escluso che vi siano anche alcuni detenuti politici. Oggi, riferisce l'agenzia MISNA, la situazione ad Addis Abeba sembra tranquilla, non ci sono taxi in strada e la maggior parte dei negozi e degli edifici commerciali sono chiusi, mentre ogni angolo della città è presidiato dalla polizia e dalla forze speciali dell’esercito

ITALIA

MANIFESTAZIONE DEI PESCATORI A GENOVA

Un centinaio di pescatori che operano nel Mar Ligure protestano da stamani a Genova, in occasione dello sciopero nazionale della pesca contro il caro gasolio e per la richiesta di maggiori aiuti da parte dello Stato italiano. Disagi al traffico. I pescatori si sono radunati alla Darsena e hanno iniziato a sfilare in corteo inalberando cartelli con le scritte: 'Fermi per un giorno per non fermarsi per sempre' e 'Pesca sostenibile = sostenere la pesca'. Il corteo da Via San Lorenzo ha attraversato Piazza de Ferrari per raggiungere la Prefettura e chiedere un incontro con il Prefetto Giuseppe Romano. La manifestazione si concludera' alla Capitaneria di Porto. Alla manifestazione aderiscono i lavoratori di Confcooperative, Federcoopesca Liguria, Agci-Pesca e Legapesca Liguria.

TORINO

Riparte oggi all'ospedale Sant'Anna di Torino la sperimentazione della pillola abortiva ru486. Il progetto riprende dopo lo stop, che e' durato alcune settimane, imposto dal ministro della Salute Storace. Dopo le modifiche apportate dall'ospedale al protocollo per la sperimentazione, da oggi la pillola abortiva potra' di nuovo essere somministrata alle donne che sceglieranno di interrompere la gravidanza senza l'intervento chirurgico

FIAT

Gr 13:00

In primo Piano

PARIGI

Almeno 839 veicoli incendiati e 186 fermi sono stati registrati fino alle 4 di questa mattina nella 11/a notte consecutiva di rivolta, secondo un bilancio provvisorio della direzione generale della polizia francese. Trentaquattro poliziotti sono rimasti feriti nella banlieue parigina, due più gravi sono stati colpiti da rose di pallini a Grigny, nella periferia a sud della capitale francese. Da quando sono iniziate le rivolte, il 27 ottobre a seguito della morte di due giovani delle periferie che fuggivano dalla polizia, i veicoli bruciati sono stati oltre 4300 e mille le persone fermate.

La rivolta si è estesa alla provincia dove sono state attaccate due chiese, alcune scuole e due posti di polizia, un centro sociale, una tesoreria, un deposito farmaceutico e un magazzino di moto. Il presidente CHIRAC interviene per ribadire l'urgenza di ripristinare l'ordine. Ieri alle 18 si e' riunito il gabinetto ristretto della sicurezza attorno al capo dello stato, Dominique de Villepin annuncera' stasera in diretta tv ai francesi: rinforzi di uomini ovunque si renda necessario sul territorio e una serie di provvedimenti urgenti per rendere piu' accettabile la vita in periferia. Villepin ha anche annunciato una dose massiccia di processi per direttissima e di strumenti eccezionali affinche' i fermati nei disordini possano essere spediti in poche ore davanti al giudice. Sullo sfondo di questo scenario da guerra civile si gioca fin dal primo giorno la campagna elettorale in vista delle presidenziali 2007. Nonostante la decisione di Chirac di convocare il Consiglio della sicurezza interna al termine del quale Chirac ha boriosamente dichiarato -La Repubblica è totalmente determinata, per sua natura, a essere più forte di coloro che vogliono seminare la violenza o la paura. Costoro saranno individuati, giudicati e puniti- Il portavoce socialista Julian Dray lo ha accusato di aver fatto affermazioni scontate laddove i francesi si aspettavano fatti.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

CINA

Almeno 22 minatori sono morti nel crollo di una cava di gesso nella provincia settentrionale cinese di Hebei, e altri 19 risultano dispersi. Lo riferisce l'agenzia stampa semi ufficiale China news Service, aggiungendo che il crollo sotterraneo ha danneggiato anche due vicini edifici, appartenenti ad altre cave, all'interno dei quali si trovavano 11 persone. L'agenzia ufficiale Xinhua afferma che il numero dei dispersi non e' ancora definitivo e rischia di salire ulteriormente.

INDIA E PAKISTAN

Pakistan e India hanno aperto un punto di passaggio attraverso la Linea di Confine militarizzata che divide il Kashmir, per facilitare i soccorsi ai sopravvissuti del terremoto dell'otto ottobre. L'apertura riguarda al momento il passaggio di beni, ma nei prossimi giorni potrebbe anche essere estesa alle persone; stamattina è stao fatto transitare un convoglio di camion provenienti dall’India carichi di tende da consegnare agli sfollati del Pakistan settentrionale. L’unico momento di tensione si è verificato quando la polizia pakistana ha lanciato gas lacrimogeni contro un gruppo di residenti di Titrinote, la località in cui è stato aperto il varco, che inneggiavano al Kashmir libero.

CILE

L'ex presidente peruviano Alberto Fujimori in carica dal 1990 al 2000, e' stato arrestato a Santiago del Cile. Era appena arrivato dal Giappone, dove si era rifugiato dopo essere fuggito dal Peru'. Le autorita' di Lima avevano chiesto ai cileni il suo arresto immediato in vista dell'estradizione: Fujimori e' accusato di vari reati in patria, fra cui corruzione e omicidio.

AZERBAIJAN

In Azerbaigian a scrutinio quasi completato il partito del presidente Ilham Aliev si avvia ad ottenere la maggioranza dei seggi. Il movimento "Eni Azerbaigian" avrebbe ottenuto 62 deputati su 125. Al principale movimento d'opposizione, che ha denunciato brogli, sarebbero andati solo cinque seggi. Uno dei leader della coalizione Ali Kerimli, che si è presentato al seggio con una cravatta arancione in riferimento alla rivoluzione ucraina, ha promesso che da domani inizieranno manifestazioni di protesta per chiedere l'annullamento del voto.

IRAQ

La nuova offensiva congiunta lanciata lo scorso fine settimana in Iraq al confine con la Siria dalle truppe americane e da quelle irachene ha portato all'uccisione di almeno 17 guerriglieri. A darne notizia e' stato l'esercito statunitense, che ha parlato anche di un morto tra i propri uomini.

Intanto si ristabiliscono le relazioni tra Iran e Iraq : un aereo civile iracheno è atterrato nella capitale iraniana, per la prima volta da venticinque anni. I voli regolari tra le due capitali verranno ripristinati a partire dal 16 novembre prossimo.

IRAN L'Iran invia una lettera ai tre Paesi europei, auspicando la ripresa di trattative costruttive sul nucleare

Il segretario del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale iraniano Ali Larijani, che è anche il massimo negoziatore iraniano in materia nucleare, ha inviato una lettera ai tre Paesi europei impegnati nelle trattative sul programma nucleare della Repubblica islamica, auspicando la ripresa di negoziati "costruttivi e fondati su principi logici". La lettera, di cui ha dato notizia l'agenzia ufficiale iraniana Irna, è stata consegnata agli ambasciatori di Francia, Germania e Gran Bretagna accreditati a Teheran.

SIRIA

Una fonte ufficiale siriana ha confermato, citata dalla Reuters, che Damasco ha ricevuto una richiesta formale dalle Nazioni Unite, affinché sei funzionari siriani possano essere interrogati in Libano dalla Commissione internazionale d'inchiesta sull'attentato Hariri.

SOMALIA

Ieri il primo ministro somalo Ali Mohamed Gedi è sfugito ad un attentato nel quale sono rimaste uccise 9 persone, secondo alcune fonti, e una ventina ferite. Secondo fonti della MISNA che seguivano il corteo di Gedi un ordigno è esploso alle 16:00 di ieri pomeriggio all'altezza dell Hotel Ramadan; la deflagrazione ha investito in pieno un auto della scorta con a bordo una dozzina di armati; ci sarebbero stati feriti anche tra la piccola folla che si era raccolta ai bordi della strada . Lo scorso maggio, Gedi era sfuggito a un altro attentato in occasione della sua prima visita ufficiale a Mogadiscio. Secondo MISNA, venerdì, nella zona denominata CHILOMETRO 4, non lontano dal centro di Mogadiscio, almeno 4 persone sono state uccise e una dozzina ferite in scontri di incerta natura.

ETIOPIA

Il principale partito di opposizione etiopico ha ripetuto oggi l'appello a una settimana di sciopero per contestare i risultati delle elezioni, che secondo la sua denuncia sarebbero stati truccati, con una decisione destinata probabilmente ad alimentare nuovi timori per la stabilità del Paese. Almeno 42 persone sono state uccise in una settimana di scontri tra la polizia antisommossa e sostenitori dell'opposizione, dopo che alcuni giorni fa la Coalizione per l'Unità e la Democrazia (Cud) aveva lanciato un appello a protestare contro il risultato uscito dalle urne nel maggio scorso. L'appello del CUD giunge mentre gli avvocati del partito hanno presentato un ricorso, oggi stesso, chiedendo il rilascio immediato e senza condizioni dei leader dell'opposizione, arrestati con l'accusa di aver incitato alla violenze, le più gravi registrate nella capitale da diversi mesi a questa parte.

Il primo ministro Meles Zenawi ha detto sabato scorso che sarà istituita una commissione d'inchiesta indipendente sulla rivolta, che ha provocato timori sulla stabilità del paese sub-sahariano. Il premier ha anche detto che i leader dell'opposizione arrestati saranno processati al termine dell'inchiesta.

Più grave anche il bilancio degli incidenti avvenuti ieri nel carcere di Kaliti, alla periferia di Addis Abeba, dove gli agenti hanno aperto il fuoco per fermare quello che hanno definito come un tentativo di evasione avvenuto il 3 novembre : i morti sarebbero almeno 17; tra loro non è escluso che vi siano anche alcuni detenuti politici. Oggi, riferisce l'agenzia MISNA, la situazione ad Addis Abeba sembra tranquilla, non ci sono taxi in strada e la maggior parte dei negozi e degli edifici commerciali sono chiusi, mentre ogni angolo della città è presidiato dalla polizia e dalla forze speciali dell’esercito

ITALIA

MANIFESTAZIONE DEI PESCATORI A GENOVA

Un centinaio di pescatori che operano nel Mar Ligure protestano da stamani a Genova, in occasione dello sciopero nazionale della pesca contro il caro gasolio e per la richiesta di maggiori aiuti da parte dello Stato italiano. Disagi al traffico. I pescatori si sono radunati alla Darsena e hanno iniziato a sfilare in corteo inalberando cartelli con le scritte: 'Fermi per un giorno per non fermarsi per sempre' e 'Pesca sostenibile = sostenere la pesca'. Il corteo da Via San Lorenzo ha attraversato Piazza de Ferrari per raggiungere la Prefettura e chiedere un incontro con il Prefetto Giuseppe Romano. La manifestazione si concludera' alla Capitaneria di Porto. Alla manifestazione aderiscono i lavoratori di Confcooperative, Federcoopesca Liguria, Agci-Pesca e Legapesca Liguria.

TORINO

Riparte oggi all'ospedale Sant'Anna di Torino la sperimentazione della pillola abortiva ru486. Il progetto riprende dopo lo stop, che e' durato alcune settimane, imposto dal ministro della Salute Storace. Dopo le modifiche apportate dall'ospedale al protocollo per la sperimentazione, da oggi la pillola abortiva potra' di nuovo essere somministrata alle donne che sceglieranno di interrompere la gravidanza senza l'intervento chirurgico

FIAT

Fiat e Ford hanno siglato l'accordo di collaborazione definitiva per lo sviluppo congiunto e per la produzione di vetture del segmento A, gia' annunciato nelle scorse settimane. L'intesa portera' sul mercato due nuovi modelli, per Fiat la nuova 500 e per Ford la futura Ka.

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gror051107 (last edited 2008-06-26 09:58:54 by anonymous)