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'''PARIGI'''

Almeno 839 veicoli incendiati e 186 fermi sono stati registrati fino alle 4 di questa mattina nella 11/a notte consecutiva di rivolta, secondo un bilancio provvisorio della direzione generale della polizia francese. Trentaquattro poliziotti sono rimasti feriti nella banlieue parigina, due più gravi sono stati colpiti da rose di pallini a Grigny, nella periferia a sud della capitale francese. Da quando sono iniziate le rivolte, il 27 ottobre a seguito della morte di due giovani delle periferie che fuggivano dalla polizia, i veicoli bruciati sono stati oltre 4300 e mille le persone fermate.

La rivolta si è estesa alla provincia dove sono state attaccate due chiese, alcune scuole e due posti di polizia, un centro sociale, una tesoreria, un deposito farmaceutico e un magazzino di moto. Il presidente CHIRAC interviene per ribadire l'urgenza di ripristinare l'ordine. Ieri alle 18 si e' riunito il gabinetto ristretto della sicurezza attorno al capo dello stato, Dominique de Villepin annuncera' stasera in diretta tv ai francesi: rinforzi di uomini ovunque si renda necessario sul territorio e una serie di provvedimenti urgenti per rendere piu' accettabile la vita in periferia. Villepin ha anche annunciato una dose massiccia di processi per direttissima e di strumenti eccezionali affinche' i fermati nei disordini possano essere spediti in poche ore davanti al giudice.
Sullo sfondo di questo scenario da guerra civile si gioca fin dal primo giorno la campagna elettorale in vista delle presidenziali 2007. Nonostante la decisione di Chirac di convocare il Consiglio della sicurezza interna al termine del quale Chirac ha boriosamente dichiarato -La Repubblica è totalmente determinata, per sua natura, a essere più forte di coloro che vogliono seminare la violenza o la paura. Costoro saranno individuati, giudicati e puniti-
Il portavoce socialista Julian Dray lo ha accusato di aver fatto ''affermazioni scontate'' laddove i francesi si aspettavano ''fatti''.



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'''CINA'''

Almeno 22 minatori sono morti nel crollo di una cava di gesso nella provincia settentrionale cinese di Hebei, e altri 19 risultano dispersi. Lo riferisce l'agenzia stampa semi ufficiale China news Service, aggiungendo che il crollo sotterraneo ha danneggiato anche due vicini edifici, appartenenti ad altre cave, all'interno dei quali si trovavano 11 persone. L'agenzia ufficiale Xinhua afferma che il numero dei dispersi non e' ancora definitivo e rischia di salire ulteriormente.


'''INDIA E PAKISTAN'''

Pakistan e India hanno aperto un punto di passaggio attraverso la Linea di Confine militarizzata che divide il Kashmir, per facilitare i soccorsi ai sopravvissuti del terremoto dell'otto ottobre. L'apertura riguarda al momento il passaggio di beni, ma nei prossimi giorni potrebbe anche essere estesa alle persone; stamattina è stao fatto transitare un
convoglio di camion provenienti dall’India carichi di tende da consegnare agli sfollati del Pakistan settentrionale. L’unico momento di tensione si è verificato quando la polizia pakistana ha lanciato gas lacrimogeni contro un gruppo di residenti di Titrinote, la località in cui è stato aperto il varco, che inneggiavano al Kashmir libero.

'''CILE'''

L'ex presidente peruviano Alberto Fujimori in carica dal 1990 al 2000, e' stato arrestato a Santiago del Cile. Era appena arrivato dal Giappone, dove si era rifugiato dopo essere fuggito dal Peru'. Le autorita' di Lima avevano chiesto ai cileni il suo arresto immediato in vista dell'estradizione: Fujimori e' accusato di vari reati in patria, fra cui corruzione e omicidio.

'''AZERBAIJAN'''

In Azerbaigian a scrutinio quasi completato il partito del presidente Ilham Aliev si avvia ad ottenere la maggioranza dei seggi. Il movimento "Eni Azerbaigian" avrebbe ottenuto 62 deputati su 125. Al principale movimento d'opposizione, che ha denunciato brogli, sarebbero andati solo cinque seggi. Uno dei leader della coalizione Ali Kerimli, che si è presentato al seggio con una cravatta arancione in riferimento alla rivoluzione ucraina, ha promesso che da domani inizieranno manifestazioni di protesta per chiedere l'annullamento del voto.

'''IRAQ'''

La nuova offensiva congiunta lanciata lo scorso fine settimana in Iraq al confine con la Siria dalle truppe americane e da quelle irachene ha portato all'uccisione di almeno 17 guerriglieri. A darne notizia e' stato l'esercito statunitense, che ha parlato anche di un morto tra i propri uomini.

Intanto si ristabiliscono le relazioni tra Iran e Iraq : un aereo civile iracheno è atterrato nella capitale iraniana, per la prima volta da venticinque anni. I voli regolari tra le due capitali verranno ripristinati a partire dal 16 novembre prossimo.


'''IRAN'''
L'Iran invia una lettera ai tre Paesi europei, auspicando la ripresa di trattative costruttive sul nucleare

Il segretario del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale iraniano Ali Larijani, che è anche il massimo negoziatore iraniano in materia nucleare, ha inviato una lettera ai tre Paesi europei impegnati nelle trattative sul programma nucleare della Repubblica islamica, auspicando la ripresa di negoziati "costruttivi e fondati su principi logici". La lettera, di cui ha dato notizia l'agenzia ufficiale iraniana Irna, è stata consegnata agli ambasciatori di Francia, Germania e Gran Bretagna accreditati a Teheran.


'''SIRIA'''

Una fonte ufficiale siriana ha confermato, citata dalla Reuters, che Damasco ha ricevuto una richiesta formale dalle Nazioni Unite, affinché sei funzionari siriani possano essere interrogati in Libano dalla Commissione internazionale d'inchiesta sull'attentato Hariri.


'''SOMALIA'''

Ieri il primo ministro somalo Ali Mohamed Gedi è sfugito ad un attentato nel quale sono rimaste uccise 9 persone, secondo alcune fonti, e una ventina ferite.
Secondo fonti della MISNA che seguivano il corteo di Gedi un ordigno è esploso alle 16:00 di ieri pomeriggio all'altezza dell Hotel Ramadan; la deflagrazione ha investito in pieno un auto della scorta con a bordo una dozzina di armati; ci sarebbero stati feriti anche tra la piccola folla che si era raccolta ai bordi della strada . Lo scorso maggio, Gedi era sfuggito a un altro attentato in occasione della sua prima visita ufficiale a Mogadiscio. Secondo MISNA, venerdì, nella zona denominata CHILOMETRO 4, non lontano dal centro di Mogadiscio, almeno 4 persone sono state uccise e una dozzina ferite in scontri di incerta natura.


'''ETIOPIA'''

Il principale partito di opposizione etiopico ha ripetuto oggi l'appello a una settimana di sciopero per contestare i risultati delle elezioni, che secondo la sua denuncia sarebbero stati truccati, con una decisione destinata probabilmente ad alimentare nuovi timori per la stabilità del Paese.
Almeno 42 persone sono state uccise in una settimana di scontri tra la polizia antisommossa e sostenitori dell'opposizione, dopo che alcuni giorni fa la Coalizione per l'Unità e la Democrazia (Cud) aveva lanciato un appello a protestare contro il risultato uscito dalle urne nel maggio scorso.
L'appello del CUD giunge mentre gli avvocati del partito hanno presentato un ricorso, oggi stesso, chiedendo il rilascio immediato e senza condizioni dei leader dell'opposizione, arrestati con l'accusa di aver incitato alla violenze, le più gravi registrate nella capitale da diversi mesi a questa parte.

Il primo ministro Meles Zenawi ha detto sabato scorso che sarà istituita una commissione d'inchiesta indipendente sulla rivolta, che ha provocato timori sulla stabilità del paese sub-sahariano. Il premier ha anche detto che i leader dell'opposizione arrestati saranno processati al termine dell'inchiesta.

Più grave anche il bilancio degli incidenti avvenuti ieri nel carcere di Kaliti, alla periferia di Addis Abeba, dove gli agenti hanno aperto il fuoco per fermare quello che hanno definito come un tentativo di evasione avvenuto il 3 novembre : i morti sarebbero almeno 17; tra loro non è escluso che vi siano anche alcuni detenuti politici.
Oggi, riferisce l'agenzia MISNA, la situazione ad Addis Abeba sembra tranquilla, non ci sono taxi in strada e la maggior parte dei negozi e degli edifici commerciali sono chiusi, mentre ogni angolo della città è presidiato dalla polizia e dalla forze speciali dell’esercito



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'''MANIFESTAZIONE DEI PESCATORI A GENOVA'''

Un centinaio di pescatori che operano nel Mar Ligure protestano da stamani a Genova, in occasione dello sciopero nazionale della pesca contro il caro gasolio e per la richiesta di maggiori aiuti da parte dello Stato italiano. Disagi al traffico. I pescatori si sono radunati alla Darsena e hanno iniziato a sfilare in corteo inalberando cartelli con le scritte: 'Fermi per un giorno per non fermarsi per sempre' e 'Pesca sostenibile = sostenere la pesca'. Il corteo da Via San Lorenzo ha attraversato Piazza de Ferrari per raggiungere la Prefettura e chiedere un incontro con il Prefetto Giuseppe Romano. La manifestazione si concludera' alla Capitaneria di Porto. Alla manifestazione aderiscono i lavoratori di Confcooperative, Federcoopesca Liguria, Agci-Pesca e Legapesca Liguria.
 

'''TORINO'''

Riparte oggi all'ospedale Sant'Anna di Torino la sperimentazione della pillola abortiva ru486. Il progetto riprende dopo lo stop, che e' durato alcune settimane, imposto dal ministro della Salute Storace. Dopo le modifiche apportate dall'ospedale al protocollo per la sperimentazione, da oggi la pillola abortiva potra' di nuovo essere somministrata alle donne che sceglieranno di interrompere la gravidanza senza l'intervento chirurgico

'''FIAT'''

Fiat e Ford hanno siglato l'accordo di collaborazione definitiva per lo sviluppo congiunto e per la produzione di vetture del segmento A, gia' annunciato nelle scorse settimane. L'intesa portera' sul mercato due nuovi modelli, per Fiat la nuova 500 e per Ford la futura Ka.

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[#appunti Appunti e note redazionali]

[:RorFonti: Fonti]

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

PARIGI

Almeno 839 veicoli incendiati e 186 fermi sono stati registrati fino alle 4 di questa mattina nella 11/a notte consecutiva di rivolta, secondo un bilancio provvisorio della direzione generale della polizia francese. Trentaquattro poliziotti sono rimasti feriti nella banlieue parigina, due più gravi sono stati colpiti da rose di pallini a Grigny, nella periferia a sud della capitale francese. Da quando sono iniziate le rivolte, il 27 ottobre a seguito della morte di due giovani delle periferie che fuggivano dalla polizia, i veicoli bruciati sono stati oltre 4300 e mille le persone fermate.

La rivolta si è estesa alla provincia dove sono state attaccate due chiese, alcune scuole e due posti di polizia, un centro sociale, una tesoreria, un deposito farmaceutico e un magazzino di moto. Il presidente CHIRAC interviene per ribadire l'urgenza di ripristinare l'ordine. Ieri alle 18 si e' riunito il gabinetto ristretto della sicurezza attorno al capo dello stato, Dominique de Villepin annuncera' stasera in diretta tv ai francesi: rinforzi di uomini ovunque si renda necessario sul territorio e una serie di provvedimenti urgenti per rendere piu' accettabile la vita in periferia. Villepin ha anche annunciato una dose massiccia di processi per direttissima e di strumenti eccezionali affinche' i fermati nei disordini possano essere spediti in poche ore davanti al giudice. Sullo sfondo di questo scenario da guerra civile si gioca fin dal primo giorno la campagna elettorale in vista delle presidenziali 2007. Nonostante la decisione di Chirac di convocare il Consiglio della sicurezza interna al termine del quale Chirac ha boriosamente dichiarato -La Repubblica è totalmente determinata, per sua natura, a essere più forte di coloro che vogliono seminare la violenza o la paura. Costoro saranno individuati, giudicati e puniti- Il portavoce socialista Julian Dray lo ha accusato di aver fatto affermazioni scontate laddove i francesi si aspettavano fatti.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

CINA

Almeno 22 minatori sono morti nel crollo di una cava di gesso nella provincia settentrionale cinese di Hebei, e altri 19 risultano dispersi. Lo riferisce l'agenzia stampa semi ufficiale China news Service, aggiungendo che il crollo sotterraneo ha danneggiato anche due vicini edifici, appartenenti ad altre cave, all'interno dei quali si trovavano 11 persone. L'agenzia ufficiale Xinhua afferma che il numero dei dispersi non e' ancora definitivo e rischia di salire ulteriormente.

INDIA E PAKISTAN

Pakistan e India hanno aperto un punto di passaggio attraverso la Linea di Confine militarizzata che divide il Kashmir, per facilitare i soccorsi ai sopravvissuti del terremoto dell'otto ottobre. L'apertura riguarda al momento il passaggio di beni, ma nei prossimi giorni potrebbe anche essere estesa alle persone; stamattina è stao fatto transitare un convoglio di camion provenienti dall’India carichi di tende da consegnare agli sfollati del Pakistan settentrionale. L’unico momento di tensione si è verificato quando la polizia pakistana ha lanciato gas lacrimogeni contro un gruppo di residenti di Titrinote, la località in cui è stato aperto il varco, che inneggiavano al Kashmir libero.

CILE

L'ex presidente peruviano Alberto Fujimori in carica dal 1990 al 2000, e' stato arrestato a Santiago del Cile. Era appena arrivato dal Giappone, dove si era rifugiato dopo essere fuggito dal Peru'. Le autorita' di Lima avevano chiesto ai cileni il suo arresto immediato in vista dell'estradizione: Fujimori e' accusato di vari reati in patria, fra cui corruzione e omicidio.

AZERBAIJAN

In Azerbaigian a scrutinio quasi completato il partito del presidente Ilham Aliev si avvia ad ottenere la maggioranza dei seggi. Il movimento "Eni Azerbaigian" avrebbe ottenuto 62 deputati su 125. Al principale movimento d'opposizione, che ha denunciato brogli, sarebbero andati solo cinque seggi. Uno dei leader della coalizione Ali Kerimli, che si è presentato al seggio con una cravatta arancione in riferimento alla rivoluzione ucraina, ha promesso che da domani inizieranno manifestazioni di protesta per chiedere l'annullamento del voto.

IRAQ

La nuova offensiva congiunta lanciata lo scorso fine settimana in Iraq al confine con la Siria dalle truppe americane e da quelle irachene ha portato all'uccisione di almeno 17 guerriglieri. A darne notizia e' stato l'esercito statunitense, che ha parlato anche di un morto tra i propri uomini.

Intanto si ristabiliscono le relazioni tra Iran e Iraq : un aereo civile iracheno è atterrato nella capitale iraniana, per la prima volta da venticinque anni. I voli regolari tra le due capitali verranno ripristinati a partire dal 16 novembre prossimo.

IRAN L'Iran invia una lettera ai tre Paesi europei, auspicando la ripresa di trattative costruttive sul nucleare

Il segretario del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale iraniano Ali Larijani, che è anche il massimo negoziatore iraniano in materia nucleare, ha inviato una lettera ai tre Paesi europei impegnati nelle trattative sul programma nucleare della Repubblica islamica, auspicando la ripresa di negoziati "costruttivi e fondati su principi logici". La lettera, di cui ha dato notizia l'agenzia ufficiale iraniana Irna, è stata consegnata agli ambasciatori di Francia, Germania e Gran Bretagna accreditati a Teheran.

SIRIA

Una fonte ufficiale siriana ha confermato, citata dalla Reuters, che Damasco ha ricevuto una richiesta formale dalle Nazioni Unite, affinché sei funzionari siriani possano essere interrogati in Libano dalla Commissione internazionale d'inchiesta sull'attentato Hariri.

SOMALIA

Ieri il primo ministro somalo Ali Mohamed Gedi è sfugito ad un attentato nel quale sono rimaste uccise 9 persone, secondo alcune fonti, e una ventina ferite. Secondo fonti della MISNA che seguivano il corteo di Gedi un ordigno è esploso alle 16:00 di ieri pomeriggio all'altezza dell Hotel Ramadan; la deflagrazione ha investito in pieno un auto della scorta con a bordo una dozzina di armati; ci sarebbero stati feriti anche tra la piccola folla che si era raccolta ai bordi della strada . Lo scorso maggio, Gedi era sfuggito a un altro attentato in occasione della sua prima visita ufficiale a Mogadiscio. Secondo MISNA, venerdì, nella zona denominata CHILOMETRO 4, non lontano dal centro di Mogadiscio, almeno 4 persone sono state uccise e una dozzina ferite in scontri di incerta natura.

ETIOPIA

Il principale partito di opposizione etiopico ha ripetuto oggi l'appello a una settimana di sciopero per contestare i risultati delle elezioni, che secondo la sua denuncia sarebbero stati truccati, con una decisione destinata probabilmente ad alimentare nuovi timori per la stabilità del Paese. Almeno 42 persone sono state uccise in una settimana di scontri tra la polizia antisommossa e sostenitori dell'opposizione, dopo che alcuni giorni fa la Coalizione per l'Unità e la Democrazia (Cud) aveva lanciato un appello a protestare contro il risultato uscito dalle urne nel maggio scorso. L'appello del CUD giunge mentre gli avvocati del partito hanno presentato un ricorso, oggi stesso, chiedendo il rilascio immediato e senza condizioni dei leader dell'opposizione, arrestati con l'accusa di aver incitato alla violenze, le più gravi registrate nella capitale da diversi mesi a questa parte.

Il primo ministro Meles Zenawi ha detto sabato scorso che sarà istituita una commissione d'inchiesta indipendente sulla rivolta, che ha provocato timori sulla stabilità del paese sub-sahariano. Il premier ha anche detto che i leader dell'opposizione arrestati saranno processati al termine dell'inchiesta.

Più grave anche il bilancio degli incidenti avvenuti ieri nel carcere di Kaliti, alla periferia di Addis Abeba, dove gli agenti hanno aperto il fuoco per fermare quello che hanno definito come un tentativo di evasione avvenuto il 3 novembre : i morti sarebbero almeno 17; tra loro non è escluso che vi siano anche alcuni detenuti politici. Oggi, riferisce l'agenzia MISNA, la situazione ad Addis Abeba sembra tranquilla, non ci sono taxi in strada e la maggior parte dei negozi e degli edifici commerciali sono chiusi, mentre ogni angolo della città è presidiato dalla polizia e dalla forze speciali dell’esercito

ITALIA

MANIFESTAZIONE DEI PESCATORI A GENOVA

Un centinaio di pescatori che operano nel Mar Ligure protestano da stamani a Genova, in occasione dello sciopero nazionale della pesca contro il caro gasolio e per la richiesta di maggiori aiuti da parte dello Stato italiano. Disagi al traffico. I pescatori si sono radunati alla Darsena e hanno iniziato a sfilare in corteo inalberando cartelli con le scritte: 'Fermi per un giorno per non fermarsi per sempre' e 'Pesca sostenibile = sostenere la pesca'. Il corteo da Via San Lorenzo ha attraversato Piazza de Ferrari per raggiungere la Prefettura e chiedere un incontro con il Prefetto Giuseppe Romano. La manifestazione si concludera' alla Capitaneria di Porto. Alla manifestazione aderiscono i lavoratori di Confcooperative, Federcoopesca Liguria, Agci-Pesca e Legapesca Liguria.

TORINO

Riparte oggi all'ospedale Sant'Anna di Torino la sperimentazione della pillola abortiva ru486. Il progetto riprende dopo lo stop, che e' durato alcune settimane, imposto dal ministro della Salute Storace. Dopo le modifiche apportate dall'ospedale al protocollo per la sperimentazione, da oggi la pillola abortiva potra' di nuovo essere somministrata alle donne che sceglieranno di interrompere la gravidanza senza l'intervento chirurgico

FIAT

Fiat e Ford hanno siglato l'accordo di collaborazione definitiva per lo sviluppo congiunto e per la produzione di vetture del segmento A, gia' annunciato nelle scorse settimane. L'intesa portera' sul mercato due nuovi modelli, per Fiat la nuova 500 e per Ford la futura Ka.

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