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CORRISPONDENZA
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QUELLO che non delude mai, dei vertici Wto, sono le proteste. Per la sesta edizione che si apre oggi a Hong Kong si è già visto sfilare un enorme hamburger di cartapesta dal quale spuntavano membra umane, metafora facile del tritacarne della globalizzazione. E un minaccioso Wtosauro con le sembianze di un dragone cinese. I no global, stimano le preoccupate autorità locali, saranno circa 10 mila, a fronte di 6 mila delegati dei 149 (l'Arabia Saudita è entrata due giorni fa) paesi membri dell'Organizzazione mondiale del commercio. Che riprenderanno sino a domenica il discorso iniziato a Doha nel 2001 su come, in pratica, aumentare il libero scambio per ridurre le disparità di ricchezza nel mondo. Ed è qui che le aspettative della maggior parte degli osservatori si fanno fosche. "Un terzo fallimento dopo Seattle '99 e Cancun 2003 - fa osservare l'Economist - sarebbe disastroso". Mentre il direttore generale Pascal Lamy avverte che "senza un'intesa si tornerebbe alla legge della giungla". Ma per l'accordo serve una difficilissima unanimità.

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

sgombero occupanti bulk

Questa mattina alle ore 6,00 circa polizia e carabinieri si sono presentati in via Piranesi,76 per procedere allo sgombero dell’area occupata ieri dai ragazzi del Deposito Bulk. L’occupazione era solo un momento di un percorso che stiamo portando avanti di rivendicazione della necessita’ di avere spazi sociali e dell’importanza che questi hanno nella citta’ di Milano. Questo sgombero avviene a seguito di numerose e imbarazzanti dichiarazioni da parte del vicesindaco De Corato, che ha annunciato addirittura un’ interrogazione parlamentare rivolta al ministro degli interni. A chi ci considera semplici giovinastri ideologizzati rispondiamo che le nostre ideologie le rivendichiamo oggi, come facciamo da ormai 8 anni in questa citta’.

CORRISPONDENZA

Oggetto: convocazione manifestazione no tav del 17 dicembre

L’assemblea del popolo no tav riunitasi a Bussoleno il 12 dicembre 2005 alle ore 18 all’unanimità ha indetto una giornata di lotta che comincerà alle ore 14 con il concentramento alla stazione di porta susa da cui partirà alle ore 15 il corteo in direzione del parco della Pellerina, dove è previsto uno happening no tav con diverse figure dello spettacolo. Determinati e pacifici porteremo a Torino le ragioni del no tav.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

UCCISO CONTADINO AL CONFINE TRA GAZA E ISRAELE, SCONTRI A NABLUS Altro Altro, Brief

Un contadino palestinese, Mohammed Fara di 45 anni, è stato ucciso da un colpo sparato da un carro armato israeliano mentre stava lavorando nel suo campo nel villaggio di Abbasam, nella striscia di Gaza, nei pressi del confine con Israele; l’incidente è stato confermato da fonti ospedaliere ma l’esercito israeliano non ha ancora rilasciato dichiarazioni a riguardo. Fonti di stampa israeliane ricordano che i mezzi pesanti che pattugliano normalmente il confine alle volte sparano colpi causali di notte e all’alba perché la nebbia impedisce loro di capire chi si sta avvicinando alla frontiera. Sempre questa mattina scontri tra soldati israeliani e palestinesi a Nablus, in Cisgiordania, hanno provocato almeno 5 feriti. I militari, che stavano conducendo una retata in cerca di estremisti, hanno aperto il fuoco contro un gruppo di giovani che lanciava pietre contro di loro; la stampa israeliana riferisce che tra i feriti 3 sono palestinesi, di cui due versano in gravi condizioni. Secondo altre fonti i feriti sarebbero invece 11.

BUSH: 30.000 MORTI DA INIZIO GUERRA, POI CASA BIANCA SMENTISCE

Per la prima volta dall’inizio della guerra in Iraq, esplosa nel marzo 2003, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush nel corso di un discorso ufficiale ha ammesso che “più o meno 30.000 iracheni sono morti mentre noi in Iraq abbiamo perso 2.140 soldati” in questi primi 33 mesi di occupazione. Bush ha centrato soprattutto il suo discorso sulla cosiddetta “strategia per la vittoria”, da qualche settimana suo cavallo di battaglia, e ha parlato del 2005 come “dell’anno che sarà ricordato come un momento cruciale nella storia dell’Iraq, del Medio Oriente e della democrazia”. Molti organi di informazione hanno dato soprattutto rilievo alle cifre sulle vittime riferite da Bush; alla fine dell’intervento del presidente, tuttavia, la Casa Bianca ha smentito che quelle riferite fossero cifre ufficiali, definendole semplicemente dati riportati dalla stampa ai quali il capo dello Stato nordamericano ha fatto riferimento.

SALVADOR - L’arcivescovo di San Salvador, Fernando Sáenz Lacalle, si è espresso contro la permanenza in Iraq delle truppe salvadoregne. In particolare, alla domanda su che cosa ne pensi dell’invio di un sesto contingente nel Paese mediorientale, il religioso ha risposto che preferirebbe un Iraq in cui non fosse presente nessun soldato del Salvador.

COLOMBIA-BRASILE - I presidenti Alvaro Uribe e Luiz Inácio Lula da Silva si incontreranno nei prossimi giorni per la firma di nuovi accordi di cooperazione per ampliare l’interscambio bilaterale nell’ambito della Can (Comunidad Andina de Naciones) e del Mercosur (Mercado Común del Sur), cui rispettivamente appartengono Bogotá e Brasilia. I due Paesi vorrebbero raddoppiare il valore dello scambio commerciale, che oggi supera il miliardo di dollari e va soprattutto ad appannaggio del Brasile (quasi un miliardo di dollari di introiti contro circa 130 milioni di dollari per la Colombia).

QUELLO che non delude mai, dei vertici Wto, sono le proteste. Per la sesta edizione che si apre oggi a Hong Kong si è già visto sfilare un enorme hamburger di cartapesta dal quale spuntavano membra umane, metafora facile del tritacarne della globalizzazione. E un minaccioso Wtosauro con le sembianze di un dragone cinese. I no global, stimano le preoccupate autorità locali, saranno circa 10 mila, a fronte di 6 mila delegati dei 149 (l'Arabia Saudita è entrata due giorni fa) paesi membri dell'Organizzazione mondiale del commercio. Che riprenderanno sino a domenica il discorso iniziato a Doha nel 2001 su come, in pratica, aumentare il libero scambio per ridurre le disparità di ricchezza nel mondo. Ed è qui che le aspettative della maggior parte degli osservatori si fanno fosche. "Un terzo fallimento dopo Seattle '99 e Cancun 2003 - fa osservare l'Economist - sarebbe disastroso". Mentre il direttore generale Pascal Lamy avverte che "senza un'intesa si tornerebbe alla legge della giungla". Ma per l'accordo serve una difficilissima unanimità.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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Appunti e note redazionali

ore 17-19 Assemblea in Campidoglio coordinamenti maestre asili nido e scuola materna (Comunicato in spazio comunicazioni)

Servizi audio della giornata


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gror051213 (last edited 2008-06-26 09:51:11 by anonymous)