Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

TORINO: SCIOPERO METALMECCANICI (audio OdU: 1:14 – 3:08)

Tutte le principali statali e autostrade intorno a Torino sono state bloccate stamattina dai lavoratori metalmeccanici in lotta per il contratto. I lavoratori del polo di Chivasso hanno occupato la Torino-Milano all'altezza dello svincolo di Chiasso centro: un altro blocco, all' altezza di Pescarito, e' stato effettuato da un migliaio di lavoratori dell' Iveco e della New Holland; l' autostrada Torino-Savona è stata bloccata dagli operai della Teksid di Carmagnola, mentre gli operai della Pininfarina di S. Giorgio hanno bloccato la Torino-Aosta e gli operai dell'Avio e della Magneti Marelli hanno bloccato la Torino-Pinerolo. Bloccata dai lavoratori dell’Alenia anche la superstrada per l’aereoporto di Torino. Centinaia di lavoratori hanno manifestato davanti la Bertone bloccando una delle principali vie d’accesso alla città. A Sevagliano nella provincia di Cuneo i lavoratori della Alstom hanno bloccato per 15 minuti la linea ferroviaria Torino-Fossano. Anche a Roma ci sono stati picchetti sotto la COS. Alla Fiat Mirafiori, intanto, secondo la Fiom, l'adesione allo sciopero di 4 ore proclamato unitariamente dai sindacati, sarebbe del 70-80%. I lavoratori dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat - dove si produce la Grande Punto - hanno scioperato la notte scorsa ("in percentuali altissime", secondo la Fiom-Cgil, al 40 per cento secondo l' azienda) Blocchi stradali anche sulla statale 24 ad Alpignano, sulla statale 25 ad Avigliana e in tutte le tangenziali attorno a Torino. E' bloccata anche la 'direttissima' che porta all'aeroporto di Torino Caselle. E' bloccato lo svincolo di Volpiano sulla Torino-Aosta, così come l'imbocco alle tangenziali in corso Orbassano a Torino. Rallentamenti si registrano lungo le statali 24, nei pressi di Albignano e 25 nei pressi di Avigliana mentre è stato rimosso il blocco lungo corso Allamanno. A Milano, domani mattina, si concluderà davanti alla sede di Assolombarda la manifestazione dei metalmeccanici durante lo sciopero generale. Ascoltiamo una valutazione sui motivi di questa lotta (Spera, segr. FIOM Brescia)

Editoriale

UNIPOL / Alfa Romeo: quando il padrone è anche il sindacato

Un comunicato dello Slai Cobas, citando un articolo del "Corriere della Sera-Economia" di oggi, rivela che la CISL e la UIL nazionali sono azioniste di UNIPOL. Secondo il giornale, lunedì scorso la segreteria nazionale della Cisl, nonostante il parere contrario di Pezzotta, "ha deciso di restare azionista e nel consiglio di amministrazione di Unipol, dove siede Graziano Trerè, ex segretario organizzativo della Cisl stessa". "Nella Uil, invece, l´ipotesi di uscire da Unipol non si è neppure presa in considerazione. .... "La Uil ha nel cda dell´Unipol Rocco Carannante, il tesoriere della confederazione. "Carannante è vicinissimo all´ex segretario generale della Uil, Pietro Larizza, che proprio la scorsa settimana si è iscritto ai DS". La Cgil, invece, "uscì nel 1999 da Unipol" Oggi lo Slai Cobas ha diffuso un volantino dal titolo: L´ "associazione a delinquere" di Fiorani, Gnutti e Consorte padrona di Arese! Ora sappiamo perché i cassintegrati sono ancora sulla strada Basta con il silenzio omertoso di Formigoni! Dunque, tra i proprietari dell´area dell´Alfa Romeo di Arese, c’è dal giugno 2004 Banca Valori, del gruppo Banca Popolare di Lodi di Fiorani, che possiede il 47,5% di Immobiliare Estate sei (amm. Unico Conti), proprietaria dell´area. Banca Valori è anche partecipata dalla Hopa di Gnutti, Fiorani e Consorte, indagati dalla Procura di Milano per "associazione a delinquere e per di più decine di milioni di euro sono finiti sui conti personali di alcuni di loro, transitando da Nazionale Fiduciaria, la società che controlla Arese. Ecco perché, nonostante lo stanziamento di 250 milioni di euro per Arese da parte dello Stato e di Sviluppo Italia (108 milioni), della Regione e dell´Unione Europea, nulla è stato fatto all´Alfa e la società proprietaria cerca in tutti i modi di eliminare dall´Alfa i cassintegrati, nonostante precisi accordi sindacali prevedano la ricollocazione ad Arese di questi lavoratori. Venerdì circa 300 cassintegrati dell´Alfa Romeo di Arese hanno manifestato a Milano con un corteo da piazza Duomo, ove c´è la sede dell´UdC Regionale, il partito dell´on. Riccardo Conti, uno dei proprietari dell’area. La manifestazione si concludeva davanti a palazzo di giustizia, ove i lavoratori dell´Alfa hanno chiesto tempi celeri per portare a termine le indagini sullo sporco Affare Alfa Romeo già avviate dalla Procura della Repubblica con il dott. Gittardi sulla base di una denuncia fatta 2 anni fa da trecento lavoratori dello Slai Cobas. Giovedì prossimo i cassintegrati dell´Alfa manifesteranno davanti al carcere di San Vittore, ove attualmente risiede il nostro padrone, per dire BASTA! alle ruberie fatte sulla pelle dei lavoratori. POI ANDREMO ANCHE A BOLOGNA, SOTTO CASA DI CONSORTE, PER FARCI RESTITUIRE IL MALTOLTO! Formigoni, garante istituzionale degli accordi sull´auto ecologica e la mobilità sostenibile da attuare sull´area di Arese, passate le elezioni dell´aprile scorso, tutto ad un tratto è sparito.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

NIGERIA

Si è concluso con un numero ancora imprecisato di morti e feriti uno scontro armato tra il gruppo "Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger" (Mend) e militari nigeriani a guardia della piattaforma petrolifera di proprietà della compagnia anglo-olandese Shell a Benisede, nello stato di Bayelsa, nel Delta del Niger. Secondo la Shell, le installazioni avrebbero subìto seri danni. Incerto, per ora, il numero delle vittime: negli scontri sarebbero rimasti uccisi almeno 14 militari, e altri feriti; vi sarebbero state perdite anche tra gli aggressori, mentre cinque dipendenti della Shell avrebbero riportato ferite e sarebbero stati trasportati in ospedale. La compagnia ha deciso di richiamare il personale della piattaforma di Benisede e di quelle vicine di Opukushi, Ogbotobo e Tunu a causa del deterioramento delle condizioni di sicurezza della zona. Questo gruppo guerrigliero chiede il rilascio dell’ex-governatore dello Stato di Bayelsa, e del capo del ‘Niger Delta People's Volunteer Force’ (Ndpvf) che aveva avviato una lotta per una migliore distribuzione dei proventi petroliferi a favore della comunità Ijaw ed è stato arrestato nel settembre 2005 dalle autorità nigeriane.

IRAQ

Oltre 2000 esponenti della polizia militare americana saranno assegnati all'addestramento dei poliziotti iracheni in uno sforzo che coinvolgera' tutte le 18 province del paese arabo. La notizia è apparsa stamani sul New York Times. Un elicottero statunitense e' stato abbattuto in Iraq, a nord di Baghdad ed è precipitato nei pressi della cittadina di Mishahda, dopo essere stato centrato da un razzo. A bordo c'erano due persone, pilota e co-pilota, la cui sorte e' in corso di accertamento. Venerdì scorso era stato abbattuto un altro elicottero vicino di Mosul e i due membri dell'equipaggio erano morti; l'abbattimento era poi stato rivendicato dall'Organizzazione di 'al-Qaeda' per la Jihad nella Terra dei Due Fiumi. Le forze USA hanno oggi rilasciato, dopo una detenzione durata più di quattro mesi, senza mai averli accusati di nulla, due giornalisti iracheni che lavoravano per l'agenzia Reuters, arrestati uno nell'agosto e l'altro nel settembre scorso nell'area di Ramadi.

PALESTINA: Ancora arresti in Cisgiordania

in prossimità delle elezioni. Tra ieri sera e l'alba di oggi 28 palestinesi sono stati arrestati in varie aeree della West Bank, da Jenin a Ramallah, da Nablus a Qalqiliya. Molti sono sospettati di appartenere a organizzazioni quali Hamas o Jihad islamica. Intanto, l'artiglieria israeliana ha continuato a martellare il nord della striscia di Gaza con l'intento di impedire il lancio di razzi Qassam da parte palestinese. Abu Mazen non intende ricandidarsi alla presidenza dell'Anp: lo ha dichiarato in un'intervista congiunta ai tre principali quotidiani palestinesi, in occasione del suo primo anno dalla sua successione ad Arafat, quando alla scadenza del mandato manca ancora un triennio. Rispetto alle elezioni del 25 gennaio, al momento non è ancora chiaro se il preteso divieto israeliano ad Hamas nella città occupata di Gerusalemme riguardi solo la campagna elettorale dei candidati del movimento islamico o addittura anche la rimozione dei loro nomi dalla scheda elettorale.

IRAN: chi rischia di più da eventuali sanzioni

Il ministro dell'Economia iraniano Davoud Danesh-Jafari ha dichiarato che qualsiasi sanzione imposta all'Iran potrebbe, oltreché danneggiare l'economia iraniana, far aumentare il prezzo del petrolio ben oltre i livelli che l'Occidente s'immagina. Il vice ministro degli Esteri tedesco Gernot Erler, intervistato da Inforadio Berlino, ha detto che a causa della situazione internazionale nel settore energetico "siamo veramente distanti da ogni concreta ipotesi di sanzione" ai danni di Teheran. Erler ha aggiunto che ogni provvedimento restrittivo di carattere commerciale può arrecare danni più all’Occidente che all'Iran. Il presidente Putin ha affermato oggi che la Russia intende cooperare con Unione europea e Stati Uniti per risolvere il problema del nucleare iraniano, ma invita i diretti interessati a muoversi con cautela, anche perché il ministero degli esteri iraniano non escludere in futuro l'arricchimento in Russia dell'uranio.

STRASBURGO: dure proteste dei portuali contro la liberalizzazione nei porti Portuali e polizia francese si fronteggiando davanti alla sede del Parlamento europeo a Strasburgo. I portuali, provenienti da diversi paesi europei, protestano contro la legge che liberalizza i servizi portuali. Dopo aver percorso alcune vie della citta', lanciando potenti petardi e danneggiando anche alcune vetture, i manifestanti si sono radunati davanti al palazzo del Parlamento dove questo pomeriggio e' in programma l'apertura della sessione plenaria di gennaio, la prima del 2006. Gruppi di portuali hanno cominciato a lanciare sassi ed oggetti vari contro la polizia che presidia la sede dell'europarlamento rispondendo con getti d'acqua e lacrimogeni. Secondo alcune indiscrezioni due agenti sono rimasti leggermente feriti. Un razzo sparato dai portuali ha rotto un vetro del palazzo.

COLOMBIA: riprende il disarmo dei paramilitari

Dopo mesi di sospensione è ripreso il processo di disarmo delle squadre paramilitari delle famigerate Auc autrici di numerosi massacri della popolazione colombiana: 1.200 paramilitari del ‘Bloque Mineros’ si apprestano a consegnare i loro fucili. L’operazione, prevista inizialmente la settimana scorsa, è stata ritardata dopo la notizia di una presunta incursione delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) vicino alla zona della smobilitazione. Secondo il consigliere per la pace Jaime Fajardo, il ‘Bloque Mineros’ controlla da 12 anni due regioni del nord e sud del paese, ricche di coltivazioni di coca; il suo capo, Ramiro Vanoy, alias ‘Cuco’, è uno dei dirigenti ‘storici’ delle Auc. Il disarmo dovrebbe essere completato entro febbraio.

ITALIA

ALITALIA: nuovamente vietato dal ministro Lunardi uno sciopero Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, ha ordinato il differimento ad altra data dello sciopero nazionale del personale dipendente delle Societ del Gruppo Alitalia del giorno 19 gennaio 2006 della durata di 8 ore - dalle ore 10.00 alle ore 18.00 proclamato dalle Organizzazioni sindacali: FILT-CGIL. FIT-CISL, UILT-UIL, UGL Trasporto Aereo, Unione Piloti.

Milano: solidarietà ai rifugiati di via Lecco (Indy)

Oggi pomeriggio a Milano (alle 17 in piazza della Scala) Arci, Emergency, Cgil e le associazioni Naga e Todo Cambia hanno organizzato la manifestazione in solidarietà con i rifugiati che avevano occupato la palazzina di via Lecco, per chiedere al consiglio comunale una soluzione equa ed umana. Da più di due mesi i rifugiati e richiedenti asilo aspettano una sistemazione. Nel corso del consiglio comunale di questo pomeriggio, l'assessora alle politiche sociali del comune di Milano, Tiziana Maiolo, deve relazionare su questo tema. Gli organizzatori lanciano un appello alla partecipazione a tutti i milanesi: soltanto il dialogo, la collaborazione e la solidarietà tra tutti possano permettere una rapida soluzione della situazione in cui si trovano ormai da due mesi i 'rifugiati di via Lecco'. La risoluzione di questa situazione specifica può segnare un passo in avanti verso il riconoscimento dei diritti dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei titolari di protezione umanitaria. Milano ha bisogno di politiche specifiche, responsabilità sociale e programmazione di interventi che garantiscano la necessaria accoglienza e integrazione a coloro che, fuggendo da situazioni di guerra e persecuzioni personali, chiedono all'Italia e alla città protezione e sostegno.

I SCIOPERO AVVOCATI PENALISTI

Inizia oggi lo sciopero dei tre giorni degli avvocati penalisti. La motivazione è l’opposizione alla legge ex- Cirielli considerata incostituzionale in particolare per l’obbligo delle aggravanti in fase processuale per i recidivi (coloro che commettono lo stesso reato due volte)


Gr 13:00

In primo Piano

TORINO

SCIOPERO METALMECCANICI

Tutte le principali statali e autostrade intorno a Torino sono state bloccate dai lavoratori metalmeccanici in lotta per il contratto. I lavoratori del polo di Chivasso hanno occupato questa mattina la Torino-Milano all' altezza dello svincolo di Chiasso centro: poco prima delle 10 l' autostrada e' stata liberata, ma attualmente la circolazione procede molto a rilento a causa delle lunghe code che si sono formate; un altro blocco, all' altezza di Pescarito, e' stato effettuato da un migliaio di lavoratori dell' iveco e della new holland; l' autostrada Torino-Savona e' bloccata dalle tute blu della teksid di Carmagnola, mentre gli operai della pininfarina di san Giorgio manifestano sulla torino-aosta. Blocchi stradali interessano anche la superstrada per l’aereoporto di Torino – Caselle dove protestano i lavoratori dell’Alenia. Alcune centinaia di lavoratori manifestano davanti la Bertone bloccando una delle principali vie d’accesso alla città. A Sevagliano nella provincia di Cuneo i lavoratori della Alstom hanno bloccato per 15 minuti la linea ferroviaria Torino – Fossano. Anche a Roma ci sono stati picchetti sotto la COS e nel pomeriggio effettueranno un presidio sotto le sedi istituzionali.

ESTERI

IRAQ

Oltre 2000 esponenti della polizia militare americana saranno assegnati all'addestramento dei poliziotti iracheni in uno sforzo che coinvolgera' tutte le 18 province del paese arabo. La notizia è apparsa stamani sul New York Times.

Intanto stamattina un elicottero delle forze di occupazione Usa in Iraq è precipitato a nord di Baghdad, nel pressi del villaggio di Mishahda, dopo essere stato attaccato da terra con dei razzi. Fonti militari americane hanno confermato l'episodio. L'area è stata isolata dai soldati statunitensi.

ISRAELE

Ehud Olmert è stato eletto dai deputati del partito Kadima come leader ad interim del partito di centro fondato da Ariel Sharon. Olmert ha convocato oggi la prima riunione del Kadima da quando Sharon e' stato ricoverato dieci giorni fa. Potra' ora avvallare decisioni procedurali in seno al partito, anche per gli aspetti finanziari.

PALESTINA

Ancora arresti in Cisgiordania in prossimità delle elezioni. Tra ieri sera e l'alba di oggi 28 palestinesi sono stati arrestati in varie aeree della West Bank, da Jenin a Ramallah, da Nablus a Qalqiliya. Molti sono sospettati di appartenere a organizzazioni quali Hamas o Jihad islamica. Intanto, l'artiglieria israeliana ha continuato a martellare il nord della striscia di Gaza con l'intento di impedire il lancio di razzi Qassam da parte palestinese.

IRAN

Il ministro degli Esteri saudita principe Saud al Faisal ha detto alla Bbc che l'attuale crisi inerente al programma nucleare di Teheran è colpa dell'Occidente che ha aiutato lo Stato israeliano a sviluppare un proprio arsenale nucleare. Per il ministro l'unica soluzione risiede nelle trattative diplomatiche. Oggi è atteso nella capitale britannica un vertice tra Ue, Stati Uniti, Russia, Cina per discutere come portare la questione di fronte al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

AFGHANISTAN

Il presidente afghano, Hamid Karzai, ha precisato che la sua offerta di apertura al leader dei talebani, il Mullah Omar, non e' priva di condizioni. Karzai afferma: Non ho detto che il Mullah Omar puo' tornare in Afghanistan. Abbiamo detto invece che il Mullah Omar deve tornare e rispondere alle domande del popolo afghano. Deve dire perche' ha messo gli afghani in una catastrofe di tali dimensioni. Deve spiegare perche' ha dato fuoco alle case della gente, ai giardini. Perche' ha distrutto le moschee. Perche' ha deprivato gli afghani dell'istruzione. Perche' ha distrutto il paese e dietro quali ordini lo ha fatto.

PAKISTAN

Migliaia di pachistani sono scesi in piazza ieri per il secondo giorno consecutivo per manifestare contro gli Stati Uniti, colpevoli dell’attacco al villaggio di , in cui sono rimaste uccise almeno 17 persone. L’attacco è stato effettuato per il sospetto di presenze di al Queid.

DARFUR

Il governo del Sudan, dopo aver respinto la richiesta di affidare la missione di pace all' ONU anzichè all'unione Africana, ha proposto la creazione di una forza tripartita, che comprenda anche l’esercito e i ribelli. I due principali gruppi ribelli del Darfur hanno invece espresso l’apprezzamento per l’ipotesi che le Nazioni Unite assumano la guida della missione di osservazione in Darfur.

NIGERIA

Si è concluso con un numero ancora imprecisato di morti e feriti uno scontro armato tra il gruppo "Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger" (Mend) e militari nigeriani a guardia della piattaforma petrolifera di proprietà della compagnia anglo-olandese Shell a Benisede, nello stato di Bayelsa, nel Delta del Niger. Secondo la Shell, le installazioni avrebbero subìto seri danni. Incerto, per ora, il numero delle vittime: negli scontri sarebbero rimasti uccisi almeno 14 militari, e altri feriti; vi sarebbero state perdite anche tra gli aggressori, mentre cinque dipendenti della Shell avrebbero riportato ferite e sarebbero stati trasportati in ospedale. La compagnia ha deciso di richiamare il personale della piattaforma di Benisede e di quelle vicine di Opukushi, Ogbotobo e Tunu a causa del deterioramento delle condizioni di sicurezza della zona. Questo gruppo guerrigliero chiede il rilascio dell’ex-governatore dello Stato di Bayelsa, e del capo del ‘Niger Delta People's Volunteer Force’ (Ndpvf) che aveva avviato una lotta per una migliore distribuzione dei proventi petroliferi a favore della comunità Ijaw ed è stato arrestato nel settembre 2005 dalle autorità nigeriane.

LIBERIA

E' una donna che si insedierà oggi come presidente nello stato africano della Liberia. Si tratta di Ellen Johnson-Sirleaf, 67 anni, economista, ex prigioniera politica e poi esule. E' la prima donna a ricoprire in Africa il ruolo di presidente di uno stato.

CILE

Sono noti i risultati ufficiali dell’elezione di Michelle Bachelet, prima presidente femminile del Cile: ha ottenuto il 53, 5% dei voti contro il 46,5% ottenuti dal rivale Sebastian Pinera del partito "Alleanza per il Cile".

COLOMBIA

Dopo mesi di sospensione è ripreso il processo di disarmo delle squadre paramilitari delle famigerate Auc autrici di numerosi massacri della popolazione colombiana: 1.200 paramilitari del ‘Bloque Mineros’ si apprestano a consegnare i loro fucili. L’operazione, prevista inizialmente la settimana scorsa, è stata ritardata dopo la notizia di una presunta incursione delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) vicino alla zona della smobilitazione. Secondo il consigliere per la pace Jaime Fajardo, il ‘Bloque Mineros’ controlla da 12 anni due regioni del nord e sud del paese, ricche di coltivazioni di coca; il suo capo, Ramiro Vanoy, alias ‘Cuco’, è uno dei dirigenti ‘storici’ delle Auc. Il disarmo dovrebbe essere completato entro febbraio.

RUSSIA

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e' partita stamane per Mosca per il suo primo vertice con il Presidente russo, Vladimir Putin. L'agenda dei colloqui sara' incentrata sulla relazione strategica russo-tedesca predisposta dal cancelliere precedente Schroeder. Pur intendendo proseguire il corso della relazione bilaterale, Merkel ha precisato di non intendere nascondere alcuni punti critici.

OLANDA

I carabinieri del Ros hanno arrestato ad Amsterdam Rose Ann Scrocco, cittadina italo-americana di 44 anni. Su di lei pesano due condanne definitive a 30 anni di reclusione per concorso in sequestro di persona e per associazione con finalità di terrorismo e di eversione. Il 30 dicembre 2005 la Procura generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Roma aveva emesso contro di lei un mandato d'arresto europeo. L'arresto della donna rientra in un'ampia operazione investigativa dei carabinieri del Ros che si è estesa anche al Belgio e all'Olanda. Proprio in questo paese i militari aveva da poco rintracciato Ann Scrocco, da tempo inserita dal ministero dell'Interno nell'elenco dei 30 latitanti più ricercati.

ITALIA

SCIOPERO AVVOCATI PENALISTI

Inizia oggi lo sciopero dei tre giorni degli avvocati penalisti. La motivazione è l’opposizione alla legge ex- Cirielli considerata incostituzionale in particolare per l’obbligo delle aggravanti in fase processuale per i recidivi (coloro che commettono lo stesso reato due volte)

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

RUSSIA

OTTO MORTI IN INCENDIO A VLADIVOSTOCK

Almeno otto persone sono morte e altre 15 sono rimaste ferite in un incendio che si e' sviluppato in un edificio nel centro di Vladivostock. Le fiamme si sono sviluppate all'ottavo piano di un palazzo di nove dove si trovano numerosi uffici, ha riferito un funzionario del dipartimento emergenze citato dall'agenzia stampa Itar Tass. Degli otto morti, cinque sono periti dopo essersi buttati dalle finestre. I soccorritori sono ancora al lavoro e si teme che il numero dei morti possa salire. Al momento s'ignorano le cause dell'incendio.

IRAQ

Un elicottero statunitense e' stato abbattuto in Iraq, a nord di Baghdad: lo hanno riferito testimoni oculari, secondo cui il velivolo e' stato raggiunto da colpi di arma da fuoco partiti dal suolo. L'accaduto e' stato confermato anche dal Comando Usa a Baghdad, secondo cui il velivolo e' precipitato nei pressi della cittadina di Mishahda, dopo essere stato centrato da un razzo. A bordo c'erano due persone, pilota e co-pilota, la cui sorte e' in corso di accertamento. I testimoni hanno raccontato che il luogo dove l'elicottero e' caduto e' stato rapidamente circondato da truppe americane sopraggiunte nel frattempo, che hanno disposto un cordone di sicurezza. E' il secondo episodio del genere in pochi giorni: venerdi' scorso era stato abbattuto un elicottero americano nei pressi di Mosul, e i due membri dell'equipaggio erano morti nello schianto; l'abbattimento era poi stato rivendicato dall'Organizzazione di 'al-Qaeda' per la Jihad nella Terra dei Due Fiumi.

Intanto: le forze di occupazione americane in Iraq hanno oggi rilasciato, dopo una detenzione durata più di quattro mesi, senza mai averli accusati di nulla, due giornalisti iracheni che lavoravano per l'agenzia Reuters, arrestati uno nell'agosto e l'altro nel settembre scorso nell'area di Ramadi.

PALESTINA -ISRAELE

L'ex leader laburista Shimon Peres si e' dimesso ieri da parlamentare con un fax inviato al presidente della Knesset, Ruby Rivlin. La decisione e' stata presa per poter tornare in Parlamento come deputato del nuovo partito Kadima - il partito fondato dal premier Ariel Sharon - dopo le elezioni del 28 marzo prossimo. Secondo quanto riferito dai media israeliani, le dimissioni di Peres erano attese anche dopo che il procuratore generale Menahem Mazuz aveva fatto sapere che non avrebbe potuto fare il ministro - l'ex leader laburista potrebbe sostituire il dimissionario titolare degli Esteri Sylvan Shalom, dimessosi insieme ad altri tre colleghi del Likud - prima del voto, non essendo confluito in Kadima.

E da parte Palestinese, Abu Mazen non intende ricandidarsi alla presidenza dell'Anp: lo ha dichiarato in un'intervista congiunta ai tre principali quotidiani palestinesi, in occasione del suo primo anno dalla sua successione ad Arafat, quando alla scadenza del mandato manca ancora un triennio. "Potrei ricandidarmi, questo lo so, ma posso dirvi che cio' non avverra' - ha dichiarato il leader dell'Autorita' Palestinese - Mi limitero' a completare i tre anni del mandato che mi restano. Non mi ripresentero'. E' categorico". Il presidente palestinese, soprattutto di recente, e' stato molto criticato, sia in ambito interno sia a livello internazionale, per l'incapacita' di garantire ordine e sicurezza nei Territori.

Rispetto alle elezioni del 25 gennaio, al momento non è ancora chiaro se il preteso divieto israeliano ad Hamas nella città occupata di Gerusalemme riguardi solo la campagna elettorale dei candidati del movimento islamico o addittura anche la rimozione dei loro nomi dalla scheda elettorale. Nella serata di ieri si è tenuto un colloquio tra funzionari israeliani e la Commissione elettorale palestinese, nel quale si sono affrontati i passi concreti da compiere per organizzare il voto nella città occupata; si teme che il divieto israeliano alla presenza di liste di Hamas sulla scheda elettorale a Gerusalemme Est provochi per reazione un aumento di voti della formazione islamica palestinese.

IRAN

Il ministro dell'Economia iraniano Davoud Danesh-Jafari ha dichiarato che qualsiasi sanzione imposta all'Iran potrebbe, oltreché danneggiare l'economia iraniana, far aumentare il prezzo del petrolio ben oltre i livelli che l'Occidente s'immagina. Il vice ministro degli Esteri tedesco Gernot Erler, intervistato da Inforadio Berlino, ha detto che a causa della situazione internazionale nel settore energetico "siamo veramente distanti da ogni concreta ipotesi di sanzione" ai danni di Teheran.

Erler ha aggiunto che ogni provvedimento restrittivo di carattere commerciale può arrecare danni più a una parte che all'altra: una forma elegante per dire che se il prezzo del petrolio dovesse schizzare a cento dollari al barile, l'Occidente ne patirebbe molto le conseguenze, probabilmente più dell'Iran

LIBERIA

E' una donna che si insedierà oggi come presidente nello stato africano della Liberia. Si tratta di Ellen Johnson-Sirleaf, 67 anni, economista, ex prigioniera politica e poi esule. E' la prima donna a ricoprire in Africa il ruolo di presidente di uno stato.


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina

gror060116 (last edited 2008-06-26 10:07:14 by anonymous)