Anchor(top)

[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva]

[#appunti Appunti e note redazionali]

[:RorFonti: Fonti]

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

RUSSIA

OTTO MORTI IN INCENDIO A VLADIVOSTOCK

Almeno otto persone sono morte e altre 15 sono rimaste ferite in un incendio che si e' sviluppato in un edificio nel centro di Vladivostock. Le fiamme si sono sviluppate all'ottavo piano di un palazzo di nove dove si trovano numerosi uffici, ha riferito un funzionario del dipartimento emergenze citato dall'agenzia stampa Itar Tass. Degli otto morti, cinque sono periti dopo essersi buttati dalle finestre. I soccorritori sono ancora al lavoro e si teme che il numero dei morti possa salire. Al momento s'ignorano le cause dell'incendio.

IRAQ

Un elicottero statunitense e' stato abbattuto in Iraq, a nord di Baghdad: lo hanno riferito testimoni oculari, secondo cui il velivolo e' stato raggiunto da colpi di arma da fuoco partiti dal suolo. L'accaduto e' stato confermato anche dal Comando Usa a Baghdad, secondo cui il velivolo e' precipitato nei pressi della cittadina di Mishahda, dopo essere stato centrato da un razzo. A bordo c'erano due persone, pilota e co-pilota, la cui sorte e' in corso di accertamento. I testimoni hanno raccontato che il luogo dove l'elicottero e' caduto e' stato rapidamente circondato da truppe americane sopraggiunte nel frattempo, che hanno disposto un cordone di sicurezza. E' il secondo episodio del genere in pochi giorni: venerdi' scorso era stato abbattuto un elicottero americano nei pressi di Mosul, e i due membri dell'equipaggio erano morti nello schianto; l'abbattimento era poi stato rivendicato dall'Organizzazione di 'al-Qaeda' per la Jihad nella Terra dei Due Fiumi.

Intanto: le forze di occupazione americane in Iraq hanno oggi rilasciato, dopo una detenzione durata più di quattro mesi, senza mai averli accusati di nulla, due giornalisti iracheni che lavoravano per l'agenzia Reuters, arrestati uno nell'agosto e l'altro nel settembre scorso nell'area di Ramadi.

PALESTINA -ISRAELE

L'ex leader laburista Shimon Peres si e' dimesso ieri da parlamentare con un fax inviato al presidente della Knesset, Ruby Rivlin. La decisione e' stata presa per poter tornare in Parlamento come deputato del nuovo partito Kadima - il partito fondato dal premier Ariel Sharon - dopo le elezioni del 28 marzo prossimo. Secondo quanto riferito dai media israeliani, le dimissioni di Peres erano attese anche dopo che il procuratore generale Menahem Mazuz aveva fatto sapere che non avrebbe potuto fare il ministro - l'ex leader laburista potrebbe sostituire il dimissionario titolare degli Esteri Sylvan Shalom, dimessosi insieme ad altri tre colleghi del Likud - prima del voto, non essendo confluito in Kadima.

E da parte Palestinese, Abu Mazen non intende ricandidarsi alla presidenza dell'Anp: lo ha dichiarato in un'intervista congiunta ai tre principali quotidiani palestinesi, in occasione del suo primo anno dalla sua successione ad Arafat, quando alla scadenza del mandato manca ancora un triennio. "Potrei ricandidarmi, questo lo so, ma posso dirvi che cio' non avverra' - ha dichiarato il leader dell'Autorita' Palestinese - Mi limitero' a completare i tre anni del mandato che mi restano. Non mi ripresentero'. E' categorico". Il presidente palestinese, soprattutto di recente, e' stato molto criticato, sia in ambito interno sia a livello internazionale, per l'incapacita' di garantire ordine e sicurezza nei Territori.

Rispetto alle elezioni del 25 gennaio, al momento non è ancora chiaro se il preteso divieto israeliano ad Hamas nella città occupata di Gerusalemme riguardi solo la campagna elettorale dei candidati del movimento islamico o addittura anche la rimozione dei loro nomi dalla scheda elettorale. Nella serata di ieri si è tenuto un colloquio tra funzionari israeliani e la Commissione elettorale palestinese, nel quale si sono affrontati i passi concreti da compiere per organizzare il voto nella città occupata; si teme che il divieto israeliano alla presenza di liste di Hamas sulla scheda elettorale a Gerusalemme Est provochi per reazione un aumento di voti della formazione islamica palestinese.

IRAN

Il ministro dell'Economia iraniano Davoud Danesh-Jafari ha dichiarato che qualsiasi sanzione imposta all'Iran potrebbe, oltreché danneggiare l'economia iraniana, far aumentare il prezzo del petrolio ben oltre i livelli che l'Occidente s'immagina. Il vice ministro degli Esteri tedesco Gernot Erler, intervistato da Inforadio Berlino, ha detto che a causa della situazione internazionale nel settore energetico "siamo veramente distanti da ogni concreta ipotesi di sanzione" ai danni di Teheran.

Erler ha aggiunto che ogni provvedimento restrittivo di carattere commerciale può arrecare danni più a una parte che all'altra: una forma elegante per dire che se il prezzo del petrolio dovesse schizzare a cento dollari al barile, l'Occidente ne patirebbe molto le conseguenze, probabilmente più dell'Iran

LIBERIA

E' una donna che si insedierà oggi come presidente nello stato africano della Liberia. Si tratta di Ellen Johnson-Sirleaf, 67 anni, economista, ex prigioniera politica e poi esule. E' la prima donna a ricoprire in Africa il ruolo di presidente di uno stato.


Anchor(appunti)

Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


[#top Torna a inizio pagina]