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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

‘’’OCCUPAZIONI DI CASE A LAMARO’’’

Da qualche anno la Residenza universitaria “Lamaro Pozzani” di Via Buonamici ha chiuso i battenti ed è stata abbandonata. Se prima era difficile accedervi a causa della sua esclusività, adesso il problema neanche si pone. Agli studenti universitari ma soprattutto ai tanti del quartiere in difficoltà abitativa resta la coabitazione e l’affitto a nero. E’ per questo motivo che oggi è riaperto la Residenza al quartiere: il Lamaro non può morire di assenza d’alloggi e di servizi per il territorio.

‘’’ANCORA SUL CASO ALDROVANDI’’

Il Pm della procura di Ferrara che segue il caso di Federico Aldrovandi ha chiesto l'incidente probatorio. Ora si attende la nomina del nuovo gip, per vedere se accetterà la richiesta e poi riaprire le indagini. Ci spiega le ultime novità Checchino Antonini, giornalista di Liberazione e collaboratore di radiondardurto

CORRISPONDEZA

DIAZ E PASCOLI

Mercoledì 12 aprile udienza interamente dedicata alla stanza che ospitava "radio GAP". Presenti cinque attivisti del circuito radiofonico. Le loro storie circa gli eventi della Pascoli e in particolare del piano di radio GAP sono simili: i poliziotti prima arrivano alla Diaz, poi passano alla pascoli, sfondando al piano terra e salendo rapidamente al secondo piano. Qui, in poco tempo, arrivano alla stanza di radio GAP, dove entrano interrompendo la trasmissione e procedendo a una "perquisizione sommaria". Vanno via dopo poco senza particolari violenze, ne' sequestri, ma tutti notano come le forze dell'ordine si accaniscono su PC, oggetti rinvenuti nelle stanze, e in alcuni casi persone. La testimone FC chiarisce finalmente il punto sui passaggi delle auto della polizia nella strada tra le due scuole: i passaggi sono due, il primo, lento, con una singola macchina, il secondo, più rapido, con una macchina. Si armonizzano, così, delle testimonianze precedenti, che erano sembrate discrepanti. Si chiarisce, inoltre, che nulla viene tirato contro le FFOO durante il secondo passaggio, se non una lattina DOPO che la volante è già passata. F.C. e le persone presenti con lei nel Mediacenter si allarmano, visto il clima, e sospettano che il passaggio delle FFOO possa essere presagio di qualche "visita" notturna, come poi è effettivamente avvenuto. Vengono già da quel momento allertati parlamentari e giornalisti. Sempre FC ricorda che il venerdì pomeriggio un gruppetto di persone travisate passa davanti alla scuola, ma che qualcuno esce dalla Pascoli per spiegare che e' un Mediacenter e che non ha senso che si fermino lì. Il gruppo va, dunque, via, senza fermarsi nella struttura. Rilevante per la ricostruzione di quelle ore c'è anche, al di là del valore processuale, il ricordo di M.S., che durante l'irruzione delle ffoo alla Diaz è affacciato a una delle finestre della Pascoli e vede nel corridoio della scuola di fronte le persone in piedi faccia al muro; ne vede una che viene colpita da un poliziotto senza motivo. Quando le FFOO entrano nel Mediacenter viene chiesto loro se hanno un mandato;"Adesso arriva" e "Non serve" sono le laconiche risposte. Nessun mandato di perquisizione è mai stato mostrato. LG anch'esso redattore di Radio GAP e voce della radio nel momento del blitz vede chiaramente dalla finestra cosa accade nella scuola Diaz, in particolare i poliziotti che manganellano qualcosa o qualcuno steso a terra e invisibile.

ESTERI

‘’’Giordania‘’’

Rivolta in un carcere in Giordania. La polizia ha circondato il penitenziario di Qafqafa, a nord di Amman, dopo che i detenuti hanno preso in ostaggio almeno due guardie carcerarie. Lo ha riferito una fonte della sicurezza giordana. Nel penitenziario sono rinchiusi anche alcuni fondamentalisti islamici. Il primo marzo c'erano state rivolte con la cattura di ostaggi (tra cui il responsabile del governo per gli istituti di pena) in due carceri della Giordania e la situazione era stata riportata sotto controllo dopo 12 ore. In quell'occasione le sommosse erano dirette a ottenere la liberazione di Azmi Jayussi, un collaboratore del leader di Al Qaeda in Iraq, Abu Musab al-Zarqawi, condannato a morte a novembre perche' pianificava un attacco chimico contro il quartier generale dei servizi segreti di Amman.

‘’’Colera in Angola, quasi 500 nuovi casi al giorno. Appello urgente di MSF al governo: sono necessari maggiori sforzi per combattere la crisi’’’

Mentre l'epidemia di colera si estende rapidamente nella capitale dell'Angola, Luanda, e in altre zone del paese, l'organizzazione internazionale umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) chiede urgentemente alle autorità angolane di dichiarare ufficialmente l'epidemia e prendere immediatamente tutte le misure necessarie per controllarla. Oggi il numero totale di casi confermati di colera è fermo a 8,930, con 413 decessi. Alla fine della settimana scorsa, quasi 250 nuovi pazienti arrivavano ogni giorno nei centri di trattamento del colera di MSF. Questa settimana il numero è raddoppiato, arrivando a quasi 500 nuovi casi al giorno. "Siamo preoccupati per il fatto che l'epidemia sia ormai fuori controllo" afferma Richard Veerman, capo missione per MSF in Angola. "Il colera si sta già diffondendo ad una velocità molto elevata. Ieri ha iniziato a piovere, il che rende ancora più difficile fermare l'epidemia".

Ciad

Sarebbe stato respinto l'assalto alla capitale del Ciad, N'Djamena, sferrato all'alba dai miliziani del Fuc, il Fronte Unito per il Cambiamento, che puntavano a espugnarla per rovesciare il presidente in carica, Idriss Deby Itno: lo ha annunciato all'emittente 'Radio France Internationale' lo stesso Deby, secondo cui dopo aspri combattimenti le truppe regolari avrebbero ricacciato indietro gli avversari, riassumendo il "pieno controllo della citta'". Il capo dello Stato ha confermato che avanguardie degli insorti erano riuscite a sfondare le linee di difesa erette in periferia dai governativi e a penetrare nel perimetro urbano, ma ha puntuializzato che ormai "le colonne dei ribelli sono state completamente distrutte". Deby ha inoltre ribadito che le elezioni presidenziali, in programma nel Paese africano per il 3 maggio prossimo, si svolgeranno regolarmente alla data stabilita. Il presidente ha piu' volte accusato il confinante Sudan di appoggiare il Fuc con l'intento di impadronirsi dei giacimenti ciadiani d'idrocarburi; soprattutto il nord del territorio e' ricco anche di uranio.

Mezzi blindati dell’esercito israeliano sono entrati oggi nella Striscia di Gaza per ispezionare il terreno sul quale ieri i soldati hanno ucciso due miliziani delle Brigate dei martiri di Al Aqsa: lo hanno segnalato fonti dei servizi di sicurezza palestinesi. Secondo Nafez Azzam, referente locale della Jihad Islamica, un altro dei gruppi integralisti che si oppongono in armi allo Stato di Israele, lo sconfinamento dei tank israeliani non dovrebbe essere il preludio di un’operazione militare, poiché Tel Aviv nei mesi scorsi ha evacuato la Striscia di Gaza proprio per ridurre le perdite umane tra le sue truppe. Fonti israeliane sembrano confermare indirettamente questa versione, affermando che l’ingresso dei blindati nella Striscia di Gaza è stato deciso per verificare se i due palestinesi uccisi avessero con sé esplosivo per eventuali attentati contro posizioni israeliane. Intanto oggi un palestinese è stato trovato cadavere nella sua auto bruciata, a Gerico, in Cisgiordania, ucciso da un colpo d’arma da fuoco alla testa. Secondo gli inquirenti, potrebbe trattarsi di un regolamento di conti, forse con una famiglia israeliana, per la proprietà di un immobile.

‘’’Maxi operazione contro i talebani’’’

Le forze Usa hanno lanciato una vasta offensiva nell'est dell'Afghanistan per riconquistare un territorio strategico. L'operazione si chiama 'Il Leone di montagna-Puma', vi partecipano circa 2.500 militari americani e afghani con l'appoggio dell'aeronautica americana. Ieri sera, il primo bombardamento aereo sulla valle di Pech, nella provincia del Kunar. La regione orientale e' un territorio strategico occupato ormai dai ribelli taleban, che vi hanno seminato il terrore.

‘’’BANGLADESH - MANIFESTAZIONI CONTRO INFLAZIONE, SI AGGRAVA BILANCIO DELLE VITTIME’’’

È di sei vittime e un centinaio di feriti, inclusi 20 agenti, il bilancio ufficiale dei violenti scontri tra dimostranti e polizia avvenuti ieri a Kansat, cittadina nel nordovest del Bangladesh che negli ultimi mesi è diventata l’epicentro di proteste contro l’innalzamento dei prezzi che interessano tutto il paese. Il quotidiano ‘Daily Star’ riferisce che la popolazione infuriata ha portato in processione per le vie della città i corpi delle persone uccise dagli agenti che hanno aperto il fuoco sulla folla, tra essi anche un bambino di dieci anni. Nella notte, aggiunge la testata, la polizia ha fatto irruzione nelle case.

‘’’NEPAl - PROSEGUE PROTESTA, ANCORA FERITI E ARRESTI TRA MANIFESTANTI’’’

Oltre una decina di persone sono rimaste ferite e più di 50 sono state arrestate dopo che la polizia ha aperto il fuoco oggi contro una manifestazione di avvocati nella capitale Kathmandu, l’ultima di una serie di proteste anti-monarchiche in corso da giorni in Nepal. Secondo fonti di stampa locali, i poliziotti hanno inizialmente cercato di bloccare i quasi 400 legali della ‘Nepal Bar Association’ (Nba) mentre uscivano dalla sede dell’associazione per prepararsi alla manifestazione ma, non essendovi riusciti, improvvisamente avrebbero cominciato a sparare sul corteo. I cronisti locali avrebbero udito alcuni agenti motivare l’inaspettata reazione sostenendo che “tutti i giornalisti e gli avvocati sono maoisti”. L’Nba, che rappresenta oltre 5.000 legali in tutto il paese, è stato il primo organismo professionale a definire incostituzionale il colpo di mano politico con cui, il primo febbraio 2005, il re Gyanendra assunse su di sé pieni poteri con lo scopo dichiarato di annientare la guerriglia maoista attiva dal 1996. Già ieri la polizia aveva aperto il fuoco contro una manifestazione antimonarchica a Nawalparasi, 200 chilometri a ovest di Kathamandu, uccidendo un dimostrante e ferendone sei. Analoghi incidenti erano avvenuti a Jhapa, ad est della capitale, mentre in varie zone erano scattati decine di arresti di oppositori.

ITALIA

INVALSI: Se chi valuta è precario

Sono entrati in agitazione permanente i precari e le precarie dell'Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema Educativo dell'Istruzione e della Formazione (INVALSI): è l'ente di ricerca pubblico che, dalla sua sede di Frascati, valuta le politiche scolastiche italiane. Nell'ente lavorano attualmente un centinaio di persone, di cui 72, ricercatori e sistemisti informatici, sono precarie. Dopo il taglio del 40% imposto dall'ultima finanziaria sulle collaborazioni negli enti di ricerca, 51 precari perderanno il loro posto di lavoro a luglio. Si tratta di collaboratori che da anni (5 in media) garantiscono il funzionamento dell'Istituto: alcuni di loro, "collaborano" con l'INVALSI da nove anni nove.

CORRISPONDENZA

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Giordania

Rivolta in un carcere in Giordania. La polizia ha circondato il penitenziario di Qafqafa, a nord di Amman, dopo che i detenuti hanno preso in ostaggio almeno due guardie carcerarie. Lo ha riferito una fonte della sicurezza giordana. Nel penitenziario sono rinchiusi anche alcuni fondamentalisti islamici. Il primo marzo c'erano state rivolte con la cattura di ostaggi (tra cui il responsabile del governo per gli istituti di pena) in due carceri della Giordania e la situazione era stata riportata sotto controllo dopo 12 ore. In quell'occasione le sommosse erano dirette a ottenere la liberazione di Azmi Jayussi, un collaboratore del leader di Al Qaeda in Iraq, Abu Musab al-Zarqawi, condannato a morte a novembre perche' pianificava un attacco chimico contro il quartier generale dei servizi segreti di Amman.

Ciad

Sarebbe stato respinto l'assalto alla capitale del Ciad, N'Djamena, sferrato all'alba dai miliziani del Fuc, il Fronte Unito per il Cambiamento, che puntavano a espugnarla per rovesciare il presidente in carica, Idriss Deby Itno: lo ha annunciato all'emittente 'Radio France Internationale' lo stesso Deby, secondo cui dopo aspri combattimenti le truppe regolari avrebbero ricacciato indietro gli avversari, riassumendo il "pieno controllo della citta'". Il capo dello Stato ha confermato che avanguardie degli insorti erano riuscite a sfondare le linee di difesa erette in periferia dai governativi e a penetrare nel perimetro urbano, ma ha puntuializzato che ormai "le colonne dei ribelli sono state completamente distrutte". Deby ha inoltre ribadito che le elezioni presidenziali, in programma nel Paese africano per il 3 maggio prossimo, si svolgeranno regolarmente alla data stabilita. Il presidente ha piu' volte accusato il confinante Sudan di appoggiare il Fuc con l'intento di impadronirsi dei giacimenti ciadiani d'idrocarburi; soprattutto il nord del territorio e' ricco anche di uranio.

M.O.

Miliziani armati delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa hanno fatto irruzione nella sede dell'ufficio del primo ministro dell'Autorita' Nazionale Palestinese a Ramallah, in Cisgiordania. Lo hanno denunciato finti delle forze di sicurezza dell'Anp, secondo cui gli assalitori sarebbero una ventina. Le Brigate sono il braccio armato del partito ufficialista al-Fatah, acerrimo rivale dei radicali di Hamas che controllano attualmente il governo palestinese, grazie alla vittoria a sorpresa nelle elezioni del 25 gennaio scorso.

Afghanistan

Un razzo lanciato da ignoti assalitori si e' abbattuto in piena Kabul a poche centinaia di metri dal Palazzo Presidenzale, piombando in un vicino complesso appartenente al ministero della Difesa afghano. Lo ha reso noto Yousuf Stanizai, portavoce del ministero dell'Interno, secondo cui l'attacco risale al pomeriggio di ieri, e fa seguito al massacro del giorno prima ad Asadabad, nell'Afghanistan orientale, dove un analogo ordigno aveva colpito il cortile di una moschea adibito a scuola elementare, uccidendo almeno sette alunni in tenera eta'; un secondo razzo aveva centrato un commissariato di polizia, ma senza provocare vittime. Il portavoce ministeriale non ha imputato la responsabilita' del nuovo assalto ad alcuno in particolare, anche se in casi del genere gli inquirenti puntano sistematicamente il dito contro i miliziani ultra-fondamentalisti dell'ex regime dei Talebani; Stanizai ha comunque precisato che nel momento in cui nella capitale il razzo si e' schiantato al suolo, il presidente Hamid Karzai era assente: si trovava infatti in India per una visita ufficiale. Nessun'altra persona ha riportato ferite.

ITALIA

Camorra

Il capo clan Salvatore Terracciano, le sue quattro sorelle, il figlio e altre sei persone affiliate al clan sono stati arrestati su mandato della Direzione distrettuale antimafia dalla polizia di Napoli. Secondo quanto si e' appreso, le accuse a carico dei componenti della "famiglia" egemone nel cuore antico del capoluogo partenopeo, vanno dall'associazione a delinquere di stampo mafioso, all'estorsione continuata, lesioni personali, violenza privata aggravata, porto e detenzione di armi.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror060413 (last edited 2008-06-26 09:59:01 by anonymous)