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Appunti e note redazionali

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

NAPOLI

NAPOLI

La Digos di Napoli ha comunicato di aver intrapreso una operazione tanotte tra l'Italia e la Francia con numerosi fermi giudiziari.contro una organizzazione che favoriva l'immigrazione ed è sospettata di essere contigua al gruppo dell'integralismo salafita-islamico. L'operazione, che giunge a conclusione di un anno di indagini, e' stata condotta dalla Digos di Napoli, dal servizio centrale antiterrorismo del ministero dell'Interno e dalla direzione nazionale antiterrorismo francese nelle citta' di Napoli, Caserta, Milano e Marsiglia. In Italia sono stati eseguiti almeno sette fermi giudiziari, quasi tutti nei confronti di algerini, mentre la polizia francese sta effettuando altri fermi sul territorio transalpino. Gli indagati sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, di falsificazione di documenti e di essere collegati, appunto, all'area dell'integralismo islamico di matrice salafita.

MEDIO ORIENTE

Le autorità giordane hanno annunciato di aver rinvenuto sul loro territorio un presunto deposito di armi appartenente a una cellula locale del gruppo integralista palestinese Hamas, al governo in Palestina dalla fine di marzo dopo aver vinto le elezioni dello scorso 25 gennaio. La notizia, confermata dal governo di Amman, ha avuto come immediata conseguenza la cancellazione della visita del neo-ministro degli Esteri di Hamas dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp), Mahmoud al-Zahar, che si sarebbe dovuto incontrare domani con esponenti del governo giordano per chiedere nuove donazioni a favore dell’Anp, che da quando sono scattate le sanzioni di Stati Uniti, Unione europea, Israele e Canada non è più in grado di pagare gli stipendi dei 140.000 dipendenti pubblici palestinesi. Hamas ha formalmente smentito di avere depositi di armi in territorio giordano: “Queste accuse sono false e in completo contrasto con il ben noto atteggiamento di Hamas di non intervenire negli affari interni di altri Paesi” ha dichiarato il portavoce del gruppo integralista, Sami Abu Zuhr. Le autorità di Amman sono state però irremovibili.

ISRAELE PALESTINA

L'Alta Corte d'Israele approva muro di Gerusalemme L'Alta corte israeliana ha permesso allo stato israeliano di completare la costruzione della barriera di difesa attorno a Gerusalemme. Lo scrive il quotidiano Haaretz, rendendo noto che i giudici hanno respinto le istanze presentate dagli abitanti dei centri abitati palestinesi di Bir Naballah, Beit Hanina, Al Jib, Jedira, Qalandiyah e Ar Ram, a nord di Gerusalemme.

IRAQ

Sarebbero 19.548 i cittadini iracheni rapiti solo dall’inizio del 2006: lo rivela un rapporto elaborato da una ‘rete’ di 125 organizzazioni non governative (ong) del Paese mediorientale, presentato questa mattina nella città sciita di Kerbala, distante un centinaio di chilometri da Baghdad. La sorte di tutte queste persone, tra cui ci sarebbero anche 2.350 bambini, è ignota, denunciano le ong. È questa la fotografia impietosa di un Paese sempre più in guerra civile, in cui secondo i dati governativi almeno 10.000 famiglie (sicuramente più di 6.000, secondo le ong) hanno dovuto abbandonare le loro case a causa di minacce e intimidazioni e decine di migliaia di persone, secondo un altro recente rapporto, hanno dovuto addirittura abbandonare il Paese e cercare rifugio all’estero. Intanto, mentre è ripreso oggi il processo contro l’ex rais Saddan Hussein per l’accusa di aver fatto uccidere nel villaggio di Dujail, nel 1982, 148 cittadini kurdi, la violenza non si è fermata in tutto il Paese. A Baghdad almeno una persona è morta e una decina sono rimaste ferite in seguito all’esplosione di una bomba non lontano dall'ufficio dell’ex primo ministro iracheno Iyad Allawi, nella parte occidentale della capitale; sei persone, tra cui tre poliziotti, hanno perso la vita nel quartiere Doura, nel sud della capitale dove, nei pressi di un impianto per il trattamento delle acque reflue, sono stati anche rinvenuti i cadaveri di cinque persone uccise a colpi d'arma da fuoco. Un colonnello del disciolto esercito di Saddam Hussein è invece stato assassinato vicino alla sua casa, in una località distante circa 60 chilometri dalla capitale, mentre a Kirkuk, nel nord, un uomo ha assassinato a colpi d’arma da fuoco 5 persone e ne ha ferite altre tre; ammonterebbe infine a 48 il numero dei soldati statunitensi ufficialmente caduti nei primi 18 giorni di aprile, secondo fonti del comando Usa.

IRAN

L'idea di un'atomica iraniana e' "inaccettabile". Ha abbandonato i toni pacifisti di qualche anno fa il presidente francese Jacques Chirac e, mentre i suoi rappresentanti sono impegnati a Mosca nel negoziato per trovare un approccio comune alla crisi iraniana, rivela in un'intervista a un quotidiano egiziano che "L'atteggiamento attuale dell'Iran" al quotidiano al-Ahram alla vigilia della sua visita in Egitto "e' fonte di preoccupazione per la regione e per la comunita' internazionale. E come se non bastasse, Teheran sta portando avanti un preoccupante programma missilistico". All'indomani dell'avvertimento di George W. Bush, secondo il quale "tutte le opzioni sono sul tavolo", Chirac ha lasciato spazio all'ipotesi di nuovi negoziati internazionali, a condizione che l'Iran adempia alle richieste dell'Aiea e delle Nazioni Unite. "Oggi piu' che mai" ha aggiunto, "la scelta spetta ai leader iraniani. Devono capire che per la comunita' internazionale la prospettiva di un Iran in possesso di un arsenale nucleare e' inaccettabile".

ALGERIA

Sono più di 80 i miliziani che hanno aderito alla 'Carta per la Pace': è quanto ha annunciato oggi il ministro degli Interni algerino, Noureddine Yazid Zerhouni, citato da radio 'Sawà. Il ministro ha aggiornato il numero di combattenti islamici che negli ultimi mesi hanno deciso di arrendersi alle autorità per usufruire della grazia prevista dalla legge contenuta nella 'Carta per la Pacè proposta dal governo. Buona parte dei terroristi islamici che si sono arresi fanno parte del Gruppo salafita per la predicazione ed il combattimento (Gspc).

ETIOPIA

Tre persone sono morte e 37 sono rimaste ferite per un’esplosione avvenuta all’interno di un mercato nella città di Gedo, 150 chilometri ad ovest di Addis Abeba. L’episodio è avvenuto sabato scorso, anche se la notizia è stata diffusa solo ieri dalla televisione di stato etiope. Secondo le poche informazioni in circolazione, il mercato era affollato di gente al momento della deflagrazione. La televisione non ha fornito ulteriori particolari sull’accaduto, salvo ricollegare l’esplosione di Gedo alle altre avvenute negli ultimi mesi nel paese. A marzo (alla fine e all’inizio del mese) una serie di esplosioni ha scosso la capitale etiope Addis Abeba causando la morte di almeno 6 persone, mentre a gennaio alcuni ordigni esplosivi hanno causato danni a vari edifici governativi ed esercizi commerciali sempre nella principale città del paese.

BOLIVIA

Liberati i tre ministri sequestrati a Puerto Suarez Sono stati liberati dall'esercito i tre ministri presi in ostaggio stanotte da un comitato di cittadini di Puerto Suarez per discutere delle condizioni dello sfruttamento della miniera di ferro di Mutun. Gli abitanti di Puerto Suarez intendevano porre pressione al governo perché questo concedesse la licenza ambientale all'impresa siderurgica Mmx, filiale della brasiliana Ebx, per la pratica di fusione del ferro con alimentazione a carbone vegetale. Il divieto del governo nasce dall'ubicazione degli impianti, che si trovano al confine del Brasile e in una zona vietata agli stranieri, e perché considera altamente inquinante l'utilizzo del carbone d'origine vegetale.

COLOMBIA

CAPO GUERRIGLIA ELN ESCLUDE “CESSATE-IL-FUOCO” “Iniziare un processo di pace con una sospensione delle ostilità può generare equivoci. Riteniamo che prima debba essere chiara l’agenda del dialogo”: lo ha detto il capo militare dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln), Antonio García, chiarendo che il secondo gruppo guerrigliero della Colombia non rinuncerà alla lotta armata “fino a quando non si verificheranno cambiamenti strutturali nella società”. García, che beneficia di un salvacondotto concesso dal governo per promuovere ‘colloqui preliminari’ bilaterali, ha ribadito la volontà di avviare un negoziato “per superare le divergenze che hanno dato vita al conflitto interno”; tuttavia, ha sottolineato, “l’Eln non condivide la strategia prevalentemente militare dell’esecutivo che ha comportato un aumento del bilancio delle forze armate per continuare a finanziare la guerra”. Il comandante guerrigliero ha anche espresso riserve sul disarmo dei paramilitari delle Autodifese unite della Colombia (Auc), che nei giorni scorsi è stato dichiarato “concluso” dalle autorità: “Non condividiamo la ‘Ley de Justicia y Paz’ (che concede benefici giuridici agli ex-combattenti, ndr), crediamo che favorirà l’impunità e che rispetti i principi della verità e della riparazione nei confronti delle vittime”. Secondo García “il paese sta aspettando di vedere se davvero c’è stata una smobilitazione, dal momento che esistono ancora gruppi paramilitari presenti nelle amministrazioni locali, al fianco di esercito e polizia.

PERU’

È sempre più serrato il testa a testa tra l’ex presidente della Repubblica Alan García Perez (‘Partido Aprista Peruano’) e la candidata conservatrice di ‘Unidad Nacional’, Lourdes Flores Nano, per aggiudicarsi il diritto a sfidare il leader nazionalista Ollanta Humala (‘Unión por el Perú’ - Upp), la cui vittoria nel primo turno delle elezioni presidenziali dello scorso 9 aprile (per ora con il 30,89% dei voti a favore) è ormai scontata. Secondo i nuovi dati diffusi dalla ‘Oficina Nacional de Procesos Electorales’ (Onpe), con il 91,005% dei voti scrutinati si è drasticamente ridotto il divario tra García Perez, accreditato del 24,32%, e la Flores Nano, salita dal 23,56 al 23,61%. In termini assoluti, il vantaggio per il secondo posto di García si è ridotto da circa 95.000 a meno di 80.000 voti, con ancora circa 1,5 milioni di schede da scrutinare. Tra queste, quelle depositate nelle urne dai peruviani all’estero, con proiezioni che danno la Flores in netto vantaggio su tutti gli altri sfidanti (in Oceania la candidata conservatrice è accreditata addirittura di quasi i due terzi dei voti). Intanto ieri il presidente della repubblica venezuelana Hugo Chávez è tornato a parlare delle elezioni peruviane, prevedendo un secondo turno molto difficile per il suo ‘protetto’ Ollanta Humala: “Il ballottaggio non sarà facile per Ollanta, ma vedremo alla fine chi ce la farà”

HAITI

INGRESSO DEL PAESE IN ‘PETROCARIBE’ In tempi brevi Haiti potrà accedere all’acquisto a prezzi preferenziali di petrolio venezuelano facendo il suo ingresso in PetroCaribe, l’iniziativa di cooperazione energetica promossa da Caracas e Cuba: lo ha annunciato il presidente eletto René Préval al rientro da un viaggio di cinque giorni all’Avana, dove è stato ricevuto da Fidel Castro. Le autorità cubane hanno messo a disposizione “una squadra di tecnici che saranno inviati immediatamente ad Haiti per combattere il problema della mancanza di elettricità” – ha detto Préval, ricordando che attualmente l’erogazione di luce in diversi quartieri della capitale Port-au-Prince è limitata ad appena quattro ore al giorno. PetroCaribe” in sintesi è un meccanismo che consente ai 13 paesi acquirenti di pagare solo il 60% della fattura petrolifera in denaro e il rimanente in beni e servizi. Eletto al primo turno delle presidenziali del 7 febbraio, Préval si insedierà ufficialmente il 14 maggio con l’obiettivo di “rafforzare l’integrazione con l’America Latina e i Caraibi” e promuovere la cooperazione Sud-Sud. Il 21 aprile il paese più povero della regione tornerà alle urne per il secondo turno delle elezioni legislative.

SRY LANKA

Uccisi 5 Tamil nel nord del Paese Cinque Tamil sono stati uccisi nello Sri Lanka del nord, mentre continuano gli sforzi per ripristinare la pace. La polizia ha trovato i corpi vicino a Jaffna. Il sito 'TamilNet' ha condannato i militari singalesi, che non hanno commentato. Nel frattempo, almeno quattro persone sono state ferite da una mina. Durante gli attacchi dell'ultima settimana sono morte almeno 60 persone. Intanto prosegue la missione dell'inviato norvegese Jon Hanssen-Bauer, da ieri a Colombo nel tentativo di salvare i colloqui di pace, sospesi pochi giorni fa per il rifiuto delle Tigri Tamil di partecipare all'incontro previsto per la prossima settimana in Svizzera. Hanssen-Bauer ha già parlato con il presidente Mahinda Rajapakse e dovrebbe recarsi domani nel nord del Paese per incontrare i leader delle 'Tigri per la liberazione della patria Tamil'.

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

IRAN

L'idea di un'atomica iraniana e' "inaccettabile". Ha abbandonato i toni pacifisti di qualche anno fa il presidente francese Jacques Chirac e, mentre i suoi rappresentanti sono impegnati a Mosca nel negoziato per trovare un approccio comune alla crisi iraniana, rivela in un'intervista a un quotidiano egiziano che "L'atteggiamento attuale dell'Iran" al quotidiano al-Ahram alla vigilia della sua visita in Egitto "e' fonte di preoccupazione per la regione e per la comunita' internazionale. E come se non bastasse, Teheran sta portando avanti un preoccupante programma missilistico". All'indomani dell'avvertimento di George W. Bush, secondo il quale "tutte le opzioni sono sul tavolo", Chirac ha lasciato spazio all'ipotesi di nuovi negoziati internazionali, a condizione che l'Iran adempia alle richieste dell'Aiea e delle Nazioni Unite. "Oggi piu' che mai" ha aggiunto, "la scelta spetta ai leader iraniani. Devono capire che per la comunita' internazionale la prospettiva di un Iran in possesso di un arsenale nucleare e' inaccettabile".

MESSICO

Il governo messicano ha condannato la nuova legge elettorale approvata lunedì dallo Stato della Georgia. Il portavoce presidenziale Ruben Aguilar ha detto che il provvedimento discrimina i messicani e che i diplomatici vigileranno sulla sua applicazione. La legge, che entrerà in vigore il prossimo anno, impedisce agli immigrati di fruire di numerosi servizi sociali. In base al provvedimento, polizia e datori di lavoro sono tenuti a denunciare i cittadini senza documenti al Servizio immigrazione.

USA

Onu chiederà maggiori informazioni su condizioni detenuti Il comitato dell'Onu contro la tortura incontrerà una delegazione Usa per chiedere maggiori informazioni sulle condizioni dei detenuti in patria e dei sospetti terroristi nelle carceri di Iraq, Afghanistan e Guantanamo a Cuba.

E intanto un giudice militare ha ordinato ieri al generale delle forze armate statunitensi Geoffrey D. Miller di comparire come testimone in uno dei processi sullo scandalo delle torture di Abu Ghraib: Miller, già alla direzione del carcere militare di Guantanamo Bay a Cuba, sarà chiamato davanti alla corte marziale nell'ambito del dibattimento contro il sergente Santos A. Cardona, accusato di aver torturato i detenuti terrorizzandoli con il suo cane.

Nel frattempo la popolarità di Bush continua a colare a picco, dopo l'effimera ripresa d'inizio anno, sta ormai tornando al minimo storico dello scorso novembre: attualmente si attesta infatti al 35 per cento. E' quanto risulta dal piu' recente sondaggio, pubblicato oggi sul quotidiano finanziario 'The Wall Street Journal'.

'IRAQ

I cadaveri di cinque persone sono state trovate in una vasca di un impianto per il trattamento delle acque nell'area di Rustamiya, a sud di Baghdad. Secondo quanto riferito dal capitano Ahmed Abdullah, i cinque uomini, che hanno le mani legate dietro la schiena, sarebbero stati torturati prima di essere uccisi con colpi d'arma da fuoco alla testa e al torace.

Questa mattina due bombe sono esplose a Baghdad uccidendo almeno due persone e ferendone altre 15. Sempre nella capitale, alcuni uomini armati hanno ucciso almeno sei persone. Una bomba aveva come bersaglio una pattuglia della polizia ed è esplosa nel quartiere di Harthiya, uccidendo un civile e ferendo 11 persone, tra cui due poliziotti e un militare. L'altra è scoppiata vicino all'ospedale di al-Kindi, nell'est della capitale, uccidendo un civile e ferendone quattro. In separati attacchi, quattro persone sono morte nel quartiere meridionale di Dora e un medico è stato ucciso nel distretto occidentale di Amariyah. A Baquba un'autobomba, in cui vi era un cadavere, ha ferito due civili.

PAKISTAN

Un leader sciita è stato ucciso insieme al suo autista a Faisalabad, 200 chilometri a sud della capitale Islamabad. Fazal Hussain Alvi, 50 anni, cui era stato proibito di tenere discorsi in pubblico da parte delle autorità pakistane e il suo autista sono rimasti completamente carbonizzati nell'incendio dell'auto, il cui serbatoio è stato colpito dai proiettili.

SRI LANKA

Riprendono gli scontri tra il governo nazionalista di Colombo e la guerriglia Tamil. Circa un migliaio di persone sono fuggite dalle loro case nella città portuale di Trincomalee, nello Sri Lanka nord-orientale. Negli ultimi giorni sono state uccise più di 30 persone, secondo molti per mano dei ribelli delle Tigri Tamil, che tuttavia hanno negato ogni responsabilità. Intanto prosegue la missione dell'inviato norvegese Jon Hanssen-Bauer, da ieri a Colombo nel tentativo di salvare i colloqui di pace, sospesi pochi giorni fa per il rifiuto delle Tigri Tamil di partecipare all'incontro previsto per la prossima settimana in Svizzera. Hanssen-Bauer ha già parlato con il presidente Mahinda Rajapakse e dovrebbe recarsi domani nel nord del Paese per incontrare i leader delle 'Tigri per la liberazione della patria Tamil'.

ETIOPIA

Tre persone sono morte e 37 sono rimaste ferite per un’esplosione avvenuta all’interno di un mercato nella città di Gedo, 150 chilometri ad ovest di Addis Abeba. L’episodio è avvenuto sabato scorso, anche se la notizia è stata diffusa solo ieri dalla televisione di stato etiope. Secondo le poche informazioni in circolazione, il mercato era affollato di gente al momento della deflagrazione. La televisione non ha fornito ulteriori particolari sull’accaduto, salvo ricollegare l’esplosione di Gedo alle altre avvenute negli ultimi mesi nel paese. A marzo (alla fine e all’inizio del mese) una serie di esplosioni ha scosso la capitale etiope Addis Abeba causando la morte di almeno 6 persone, mentre a gennaio alcuni ordigni esplosivi hanno causato danni a vari edifici governativi ed esercizi commerciali sempre nella principale città del paese.

BOLIVIA

Tre ministri del governo boliviano sono stati sequestrati ieri dagli abitanti di Puerto Suarez, citta' boliviana nel sud del paese al confine con il Brasile. Lo ha reso noto il Ministro della Difesa boliviano Walker San Miguel. I tre membri dell'esecutivo si erano recati nella citta' per negoziare con il locale comitato civico i particolari della gara internazionale per lo sfruttamento della miniera di ferro del Mutun, una delle piu' importanti del Sudamerica.

COREA DEL SUD

Isole contese, tensione tra Tokyo e Seul "Siamo pronti a rinunciare a decenni diplomazia silenziosa" pur difendere le isole di Dokdo dall'"aggressività nipponica". Lo ha dichiarato il presidente sudcoreano Roh Moo hyun in risposta ai piani di Tokyo di compiere una ricognizione marittima nella zona contestata. Un'apposita nave della Guardia costiera giapponese è partita la notte scorsa per la regione, situata a est dello stretto di Tsushima, con lo scopo di stenderne una mappa idrografica e definire meglio le 'zone economiche esclusive' delle due parti. Le autorità marittime sudcoreane hanno preannunciato una "dura risposta", con lo schieramento di 18 motovedette pronte a sequestrare qualsiasi imbarcazione che superasse i limiti della zona contestata.

URUGUAY

Estradizione in Cile per tre militari coinvolti nell'Operazione Condor Le autorità di Montevideo hanno autorizzato l'estradizione in Cile di tre militari uruguayani accusati dell'assassinio del chimico e agente segreto cileno Eugenio Berríos. È la prima volta che Montevideo concede il deferimento di suoi cittadini a un tribunale straniero per crimini commessi nell'ambito della 'Operación Condor', la strategia di repressione congiunta voluta negli anni '70 e '80 dalle dittature latinoamericane. Gli ex-colonnelli Tomas Casella, Welington Sarli e Eduardo Radaeli sono imputati per associazione illecita e sequestro nei confronti di Berrios, considerato uno scomodo testimone dell'omicidio dell'ex-ministro degli Esteri cileno Orlando Letelier, trovato cadavere nel 1995 su una spiaggia della capitale uruguayana. Riporta la notizia l'agenzia stampa missionaria 'Misna'.

GIORDANIA

Annullata visita ministro Esteri palestinese La Giordania ha annullato la visita del ministro degli Esteri del nuovo governo palestinese in programma per domani. La decisione, ha fatto sapere il portavoce del governo giordano Nasser Judeh, è stata presa dopo il sequestro di missili e armi automatiche che sarebbero state introdotte in Giordania da alcuni attivisti vicini ad Hamas.

Nicaragua

Gli Stati Uniti hanno avviato delle azioni diplomatiche di persuasione del popolo nicaraguense nel tentativo di convincerlo a non votare per 'figure che hanno screditato il passato politico del paese'. Il riferimento è diretto soprattutto all'ex presidente sandinista Daniel Ortega, dato per favorito per la vittoria delle elezioni del prossimo 5 novembre. I principali partiti della destra nicaraguense stanno intanto discutendo sulla possibilità di costituire un'alleanza forte che possa opporsi al dirigente sandinista.

ITALIA'

NAPOLI

La Digos di Napoli ha comunicato di aver intrapreso una operazione tanotte tra l'Italia e la Francia con numerosi fermi giudiziari.contro una organizzazione che favoriva l'immigrazione ed è sospettata di essere contigua al gruppo dell'integralismo salafita-islamico. L'operazione, che giunge a conclusione di un anno di indagini, e' stata condotta dalla Digos di Napoli, dal servizio centrale antiterrorismo del ministero dell'Interno e dalla direzione nazionale antiterrorismo francese nelle citta' di Napoli, Caserta, Milano e Marsiglia. In Italia sono stati eseguiti almeno sette fermi giudiziari, quasi tutti nei confronti di algerini, mentre la polizia francese sta effettuando altri fermi sul territorio transalpino. Gli indagati sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, di falsificazione di documenti e di essere collegati, appunto, all'area dell'integralismo islamico di matrice salafita.


Gr 9:30

IRAN

L'idea di un'atomica iraniana e' "inaccettabile". Ha abbandonato i toni pacifisti di qualche anno fa il presidente francese Jacques Chirac e, mentre i suoi rappresentanti sono impegnati a Mosca nel negoziato per trovare un approccio comune alla crisi iraniana, rivela in un'intervista a un quotidiano egiziano che "L'atteggiamento attuale dell'Iran" al quotidiano al-Ahram alla vigilia della sua visita in Egitto "e' fonte di preoccupazione per la regione e per la comunita' internazionale. E come se non bastasse, Teheran sta portando avanti un preoccupante programma missilistico". All'indomani dell'avvertimento di George W. Bush, secondo il quale "tutte le opzioni sono sul tavolo", Chirac ha lasciato spazio all'ipotesi di nuovi negoziati internazionali, a condizione che l'Iran adempia alle richieste dell'Aiea e delle Nazioni Unite. "Oggi piu' che mai" ha aggiunto, "la scelta spetta ai leader iraniani. Devono capire che per la comunita' internazionale la prospettiva di un Iran in possesso di un arsenale nucleare e' inaccettabile".

USA

Onu chiederà maggiori informazioni su condizioni detenuti Il comitato dell'Onu contro la tortura incontrerà una delegazione Usa per chiedere maggiori informazioni sulle condizioni dei detenuti in patria e dei sospetti terroristi nelle carceri di Iraq, Afghanistan e Guantanamo a Cuba.

COREA DEL SUD

Isole contese, tensione tra Tokyo e Seul "Siamo pronti a rinunciare a decenni diplomazia silenziosa" pur difendere le isole di Dokdo dall'"aggressività nipponica". Lo ha dichiarato il presidente sudcoreano Roh Moo hyun in risposta ai piani di Tokyo di compiere una ricognizione marittima nella zona contestata. Un'apposita nave della Guardia costiera giapponese è partita la notte scorsa per la regione, situata a est dello stretto di Tsushima, con lo scopo di stenderne una mappa idrografica e definire meglio le 'zone economiche esclusive' delle due parti. Le autorità marittime sudcoreane hanno preannunciato una "dura risposta", con lo schieramento di 18 motovedette pronte a sequestrare qualsiasi imbarcazione che superasse i limiti della zona contestata.

CINA

L'ambiente in Cina è "gravemente inquinato". E' lo stesso Primo ministro Wen Jiabao a sottolineare la drammaticità della situazione, provocata dalla "scarsa consapevolezza, l' insufficiente pianificazione e il debole quadro legislativo". Wen è intervenuto ad un convegno sull'ambiente in corso a Pechino in questi giorni.

URUGUAY

Le autorità di Montevideo hanno autorizzato l'estradizione in Cile di tre militari uruguayani accusati dell'assassinio del chimico e agente segreto cileno Eugenio Berríos. È la prima volta che Montevideo concede il deferimento di suoi cittadini a un tribunale straniero per crimini commessi nell'ambito della 'Operación Condor', la strategia di repressione congiunta voluta negli anni '70 e '80 dalle dittature latinoamericane. Gli ex-colonnelli Tomas Casella, Welington Sarli e Eduardo Radaeli sono imputati per associazione illecita e sequestro nei confronti di Berrios, considerato uno scomodo testimone dell'omicidio dell'ex-ministro degli Esteri cileno Orlando Letelier, trovato cadavere nel 1995 su una spiaggia della capitale uruguayana. Riporta la notizia l'agenzia stampa missionaria 'Misna'.

GIORDANIA

Annullata visita ministro Esteri palestinese La Giordania ha annullato la visita del ministro degli Esteri del nuovo governo palestinese in programma per domani. La decisione, ha fatto sapere il portavoce del governo giordano Nasser Judeh, è stata presa dopo il sequestro di missili e armi automatiche che sarebbero state introdotte in Giordania da alcuni attivisti vicini ad Hamas.

NEPAL Ucciso manifestante durante le proteste contro il re Un manifestante è stato ucciso ieri dall'esplosione di un lacrimogeno nell'ovest del Nepal. Sono così salite a sei le persone morte nel corso di manifestazioni contro il re dall'inizio del movimento di protesta, due settimane fa.

ITALIA


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gror060419 (last edited 2008-06-26 09:59:00 by anonymous)