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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

NEPAL: MASSIMA TENSIONE IN VISTA DELLA GRANDE MANIFESTAZIONE DI DOMANI

Oggi a Katmandu una quindicina di manifestanti sono rimasti feriti durante l'intervento della polizia per disperdere una folla di 2mila persone che per il sesto giorno consecutivo sfidava il coprifuoco. La coalizione anti-monarchica ha organizzato per domani nella capitale una grande manifestazione a cui per la prima volta parteciperanno i sette partiti di opposizione. L'obiettivo e' portare in piazza due milioni di persone che dovrebbero varcare la Ring Road, l'anello circolare che costituisce il limite tollerato dall'esercito durante il coprifuoco. Centinaia di ribelli nepalesi hanno attaccato nella notte la città di Chautara, 100 km a est della capitale, un folto gruppo di ribelli ha attaccato una stazione di polizia, un ufficio dell’amministrazione distrettuale e un carcere, scontrandosi per diverse ore con le forze di sicurezza. Secondo alcune fonti governative, i soldati avrebbero chiesto l’appoggio di elicotteri e mezzi pesanti; cinque ribelli e un soldato sarebbero morti in una furiosa battaglia di sei ore; al momento le comunicazioni con Chautara risulterebbero tagliate e non si hanno altre notizie. Alle manifestazioni nella capitale si salda quindi l'offensiva della guerriglia maoista nelle campagne, che distoglie le forze della sicurezza dalla repressione delle proteste. A novembre i ribelli hanno raggiunto un'intesa con i 7 partiti dell'opposizione per mettere fine al regno di Gyanendra, che dal febbraio 2005 ha assunto i pieni poteri con la giustificazione di dover intensificare la lotta ai maoisti. Gli Usa hanno ordinato ai familiari del personale dell'ambasciata a Katmandu e a tutto lo staff non indispensabile a lasciare il paese a causa della penuria di cibo e medicine causata da 20 giorni di sciopero generale e dei metodi violenti usati dal regime per disperdere le manifestazioni.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ: ATTACCHI CON AUTOBOMBE A BAGHDAD E ANCORA TORTURE IN CARCERE

Almeno 12 morti e 75 feriti sono il bilancio di una serie di attentati con autobomba e di attacchi dei ribelli oggi nel centro di Baghdad e nelle periferie della capitale. Il ministero dell'Interno ha riferito di due automobili imbottite di esplosivo saltate in aria quasi simultaneamente nei pressi dell'università Mustansiriya: almeno tre persone sono morte e altre 15 sono rimaste ferite. Un'altra è esplosa non distante dal ministero della Sanità, nel centro della capitale, e ha fatto almeno 3 morti e 25 feriti. Una quarta autobomba ha fatto otto feriti in una piazza centrale della città. Altre sei persone sono morte in una sparatoria nel comune di Al-Dura e, sempre questa mattina, nel quartiere di Abu-Dishir è stato trovato il cadavere di un uomo impiccato. Cinque militari iracheni di un'unità scelta sono rimasti feriti nell'esplosione di una mina nel quartiere di Al-Baya. Nell'elegante quartiere di Mansur in una sparatoria con i ribelli sono rimasti feriti due poliziotti e due passanti. A Mahmudiyah, poco a sud della capitale, sei soldati iracheni e tre passanti sono rimasti feriti da un ordigno fatto esplodere al transito di una pattuglia. E continuano le torture in carcere. Ispettori statunitensi e iracheni hanno scoperto che in centri di detenzione gestiti dal ministero dell'Interno iracheno i detenuti continuano a subire maltrattamenti. Lo ha scritto oggi il 'Washington Post' Il giornale ha riferito che i militari statunitensi non hanno proceduto al trasferimento dei detenuti per garantirne l'incolumità. Soltanto un esiguo numero di detenuti, quelli in condizioni più gravi, in uno dei sei centri ispezionati sono stati nel frattempo ricoverati in ospedale; altri sono stati invece portati in strutture meno affollate.

PALESTINA: UN ALTRO MILITANTE UCCISO DALL'ESERCITO ISRAELIANO

I soldati israeliani hanno ucciso un militante palestinese di vent'anni che aveva aperto il fuoco contro una pattuglia al confine tra la striscia di Gaza e lo Stato israeliano. Un carro armato ha risposto al fuoco e ha ucciso il giovane nei pressi del campo profughi di Bureij. E' il terzo palestinese ucciso dagli israeliani in due giorni dopo i due militanti delle Brigate martiri di Al Aqsa morti durante un blitz a Betlemme. Intanto anche la Lega Araba ha dichiarato che trasferità 50 milioni di dollari al governo palestinese guidato da Hamas, nonostante gli sforzi occidentali per isolare il movimento. Secondo il portavoce della Lega i fondi verranno trasferiti solo mercoledì, quando riapriranno le banche egiziane". I fondi, concessi dal Quatar, serviranno a pagare il 40 per cento dei salari di marzo dell'Autorità Palestinese. Anche l'Arabia Saudita ha promesso che donerà 20 milioni di dollari all'Anp.

SRI LANKA: SI RIACCENDE IL CONFLITTO ARMATO CON I TAMIL

Sono almeno sei le persone morte oggi in Sri Lanka, a causa di una serie di attacchi che hanno avuto per protagonisti presunti gruppi di ribelli Tamil e soldati dell’esercito regolare. Nella ultime due settimane oltre 100 morti, rendendo aprile il mese più sanguinoso dalla firma nel 2002 della tregua tra i ribelli delle Tigri per la liberazione della patria Tamil (Ltte) e il governo cingalese. Oggi due persone sono morte nell’est, dove l’esercito ha aperto il fuoco contro un gruppetto di ribelli, mentre tre soldati sono stati uccisi dai ribelli (che hanno rivendicato l’attacco) nelle città settentrionali di Jaffna e Vavuniya. Una donna, infine, è rimasta coinvolta in una sparatoria tra ribelli e soldati nel distretto nord orientale di Trincomalee. Il timore è che l’uccisione, avvenuta domenica, di 6 abitanti in uno dei villaggi a ridosso della zona Tamil, possa scatenare una rappresaglia da parte dei contadini cingalesi. Le nuove violenze sono iniziate all’indomani della decisione dei ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’ (Ltte), attivi dal 1983 per l’indipendenza del nord e dell’est, di sospendere a tempo indeterminato i previsti colloqui di pace con il governo di Colombo. Ufficialmente, il processo diplomatico continua a essere bloccato da questioni minori.

ALGERIA: ATTACCO DI FONDAMENTALISTI ISLAMICI, 10 MORTI

Sospetti militanti islamici hanno ucciso dieci persone presso un falso blocco stradale, vicino alle città di Skikda, in Algeria, 700 chilometri a est della capitale. Alcuni residenti affermano che l'attacco è stato compiuto dal Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento. I miliziani hanno aperto il fuoco contro un camion, mentre stava rallentando per fermarsi a un falso posto di blocco della polizia. Nell'attacco sono morte nove guardie comunali e un civile.

TURCHIA: CONTINUANO GLI SCONTRI ARMATI IN KURDISTAN

L’Esercito Turco (TSK) continua ad agire lungo il confine, nella zona di Şırnak; sab. 22, 100 militari hanno attraversato il posto di frontiera di Habur, penetrando nella Regione Kurda federata nell’Irak. Il battaglione di Şırnak, İkizce e Taburu, con l’aggiunta di tali nuove forze, diverrà un reggimento di enormi proporzioni. Inoltre nella zona di Mavyan, lungo la strada Şırnak-Eruh, sarà costruito un nuovo battaglione dotato di carri armati. I militari che si trovano a Şırnak, Uludere, Beytüssebap, Uzungeçit, Gülyazı e Andaç si stanno spostando verso il confine. Oggi un soldato turco e tre combattenti delle Forze di Difesa Popolari Kurde (HPG) sono morti nella provincia di Sirnak, durante l'annunale "offensiva di primavera" contro i ribelli curdi. Le operazioni dell'esercito continuano. Sono stati dispiegati 40 mila nuovi soldati turchi nel sud est del Paese.

IRAN: CONFERMATA L’INTENZIONE DI CONTINUARE IL PROGRAMMA NUCLEARE

A quattro giorni dalla scadenza dell'ultimatum del Consiglio di Sicurezza ONU il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha ribadito che l'Iran non rinuncerà al suo programma nucleare. Ahmadinejad si e' detto certo che non n saranno imposte sanzioni. Ahmadinejad ha ripetuto la minaccia di uscire dal Trattato di Non Proliferazione nucleare (Npt). "La nostra politica - ha affermato - è lavorare entro i limiti imposti dal Npt e dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea). Ma se ci accorgiamo che non vogliono riconoscere il nostro diritto non ci interessa cosa potra' accadere". Intanto, il quotidiano israeliano 'Haaretz' ha pubblicato una notizia secondo la quale i responsabili dei servizi d'intelligence dello Stato israeliano avrebbero discusso un piano per l'uccisione del presidente della Repubblica islamica.

BULGARIA: NUOVE BASI MILITARI STATUNITENSI

La Bulgaria ha accettato di cedere l'uso di tre basi militari agli Stati Uniti che vi schiereranno 2.500 soldati pronti a intervenire in Medio Oriente o in altre regioni. Lo ha riferito il "Washington Times", spiegando che l'accordo sara' firmato dal segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, nel corso della visita che compira' nei Balcani questa settimana. Secondo fonti bulgare citate dal quotidiano Usa, la Rice firmera' con il nuovo alleato della Nato un ampio accordo di cooperazione militare che autorizza la presenza di truppe straniere sul suo suolo per la prima volta in 1.325 anni di storia. I soldati americani potranno essere inviati in Paesi terzi senza bisogno di un permesso specifico da Sofia. La possibilita' di diventare la rampa di lancio per azioni contro un Paese islamico come l'Iran o la Siria ha suscitato vivaci proteste in Bulgaria, che ha una consistente minoranza musulmana. Un partito nazionalista bulgaro ha pianificato manifestazioni di protesta durante la visita della Rice. All'estremo oriente gli Stati Uniti e il Giappone hanno annunciato di aver trovato un accordo sulla divisione dei costi relativa allo spostamento di 8.000 soldati statunitensi da Okinawa all'isola di Guam. Né Tokyo né Washington hanno specificato i dettagli dell'intesa, definita tra i due ministri della Difesa, Donald Rumsfeld e Fukishiro Nukaga. I due Paesi erano in trattativa da mesi sulla ripartizione dei costi dell'operazione (10 miliardi di dollari), parte di una rivoluzione strategica delle forze Usa nel Pacifico. Washington voleva che il Giappone si facesse carico del 75 per cento dei costi, pari a 7,5 miliardi di dollari, mentre Tokyo si era offerta di coprire solo costi per 3 miliardi di dollari. In Giappone al momento sono presenti 40mila soldati Usa, metà dei quali nell'isola di Okinawa.

UCRAINA: ALLARME SULLA CENTRALE NUCLEARE DI CERNOBYL (r.o.d’u.)

Greenpeace lancia l'allarme sulle possibili conseguenze sanitarie nella zona di Cernobyl dovute all'alto grado di radioattività. Secondo l'organizzazione ambientalista il livello è "da 10 a 25 volte superiore rispetto ai limiti che la Commissione Europea ha stabilito per definire una sostanza come rifiuto radioattivo". Pertanto Greenpeace ha consegnato alla sede dell'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica), a Vienna, un campione di suolo radioattivo prelevato fuori dell'area interdetta di Cernobyl, a 40-50 chilometri di distanza dal reattore. Nel campione, già esaminato, è stato trovato anche un grano di combustibile esausto, che è stato espulso dal reattore al momento dell'esplosione. "L'Aiea - sottolinea l'organizzazione ambientalista - continua a minimizzare l'impatto di Cernobyl. Eppure il caso di oggi e il rapporto sulle conseguenze sanitarie pubblicato la scorsa settimana da Greenpeace dimostrano il contrario.

UNGHERIA: VITTORIA ELETTORALE DEL GOVERNO USCENTE

Netta affermazione dei socialisti e dei loro alleati liberali nel secondo turno delle elezioni legislative in Ungheria. La maggioranza di governo si è assicurata 209 seggi su 386. Per la prima volta infatti nella storia recente del Paese un governo è stato riconfermato alle urne dopo i quattro anni di mandato.

ITALIA

MILANO: INIZIATIVA PER LA LIBERTA’ DEGLI ANTIFASCISTI ARRESTATI (r.o.d’u.: audio)

Dove vado evado. La campagna di informazione e solidarietà con gli antifascisti arrestati l'11 marzo a Milano durante un corteo contro la Fiamma tricolore vedrà oggi un appuntamento pubblico, in piazza Santo Stefano, alle 18. Domani l'appuntamento è alle 14,00 in Piazza S.Babila, con lo scopo di attraversare la manifestazione per il sessantunesimo anniversario della liberazione con iniziative e momenti comunicativi volti a chiedere la scarcerazione di tutti gli antifascisti arrestati l'11 marzo una parola d'ordine che non può mancare in un giorno dedicato alla memoria e al ricordo della liberazione dal nazifascismo dell'Italia, un giorno che dovrebbe essere espressione di libertà, solidarietà e rivendicazione dei diritti per tutti. Blicero ci presenta l'iniziativa di oggi e domani.

FRIULI: Costituito il Comitato NO-TAV

Oggi a Perteole di Ruda si è costituito il Comitato NO-TAV Friuli , contro la realizzazione della linea ad alta velocità. Il comitato è stato fondato da cittadini dei comuni di : Aquileia, Aiello del Friuli, Cervignano del Friuli, Muzzana del Turgnano, Porpetto, Ruda, Terzo, Torviscosa e Villa Vicentina. Il comitato cercherà “di unire tutte le comunità del Friuli, in un impegno importante di partecipazione e di informazione, mobilitando e dando una voce al nostro territorio di un NO deciso alla distruzione del territorio, con il passaggio di un'opera ad alto impatto ambientabile, destinata a impoverire drasticamente l’area interessata e ad arricchire solamente i costruttori e gestori dell'infrastruttura in questione. Le strutture esistenti, se adeguate, possano egregiamente soddisfare le esigenze per un collegamento efficace con gli altri paesi, con un costo notevolmente inferiore.” Il comitato rivendica il diritto all'autodeterminazione sulla qualità della vita, chiede il rispetto delle autonomie locali, rifiuta i diktat dei poteri forti dell'economia.

ECONOMIA: DEFICIT ITALIA AL 4,1% DEL P.I.L.

Eurostat ha confermato oggi che il rapporto deficit-pil dell'Italia si e' attestato nel 2005 al 4,1% (rispetto al 3,4% del 2004) e che il rapporto debito-pil, sempre nel 2005, e' salito al 106,4% dal 103,8% dell'anno precedente.

Sono quattro i paesi dell'area euro che nel 2005 hanno registrato un rapporto deficit-pil superiore al 'tetto' del 3% fissato dal Patto di stabilita' e crescita.


Gr 13:00

NEPAL

Le proteste in Nepal sembrano scandire le ultime ore per il regime del monarca assolutista Gyanendra. Nelle ultime manifestazioni sarebbero oltre un centinaio le persone ferite dalla polizia ieri a Katmandu, secondo fonti locali. La polizia ha fatto abbondante uso di gas lacrimogeni, causando la perdita della vista ad almeno due dimostranti. Il soccorso dei feriti è reso arduo dall'impossibilita' del personale sanitario di monitorare la situazione in loco. Continuano infatti a essere negati i permessi per medici, giornalisti e difensori dei diritti umani di osservare le manifestazioni. Intanto, nelle strade della capitale continua il coprifuoco. E' consentito allontanarsi dalla propria abitazione solo tre volte in tutto il periodo, anche se relativo a giorni differenti. La polizia è autorizzata a sparare contro chi contravviene agli ordini.

E mentre la capitale Kathmandu era scossa dagli scontri tra dimostranti e polizia, centinaia di ribelli nepalesi hanno attaccato nella notte la citta di Chautara, 100 km a est della capitale, un folto gruppo di ribelli ha attaccato una stazione di polizia, un ufficio dell’amministrazione distrettuale e un carcere, scontrandosi per diverse ore con le forze di sicurezza. Secondo alcune fonti governative, i soldati avrebbero chiesto l’appoggio di elicotteri e mezzi pesanti; al momento le comunicazioni con Chautara risulterebbero tagliate e non si hanno altre notizie.un folto gruppo di ribelli ha attaccato una stazione di polizia, un ufficio dell’amministrazione distrettuale e un carcere, scontrandosi per diverse ore con le forze di sicurezza. Secondo alcune fonti governative, i soldati avrebbero chiesto l’appoggio di elicotteri e mezzi pesanti; al momento le comunicazioni con Chautara risulterebbero tagliate e non si hanno altre notizie. Intanto anche oggi a Kathmandu è stato imposto un nuovo coprifuoco fino alle 18:00 (ora locale) nel tentativo di impedire nuove manifestazioni anti-monarchiche: i sette principali partiti dell’opposizione hanno annunciato che porteranno ugualmente in strada migliaia di persone.

IRAN

Il quotidiano israeliano 'Haaretz' ha pubblicato una notizia secondo la quale i responsabili dei servizi d'intelligence dello Stato israeliano avrebbero discusso un piano per l'uccisione del presidente della Repubblica islamica, Mahmud Ahmadinejad. Immediato il commento da Teheran. "Un'altra pagina nera per il regime sionista", che conferma la sua "natura terrorista", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Hamid Reza Asefi. "Prima ancora dell'Iran, una risposta al terrorismo di Stato israeliano dovrebbe essere data dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu e dalla comunità internazionale", ha aggiunto Asefi. "È deplorevole che i Paesi europei, gli Usa e il Consiglio di Sicurezza - ha affermato ancora il portavoce - non abbiano prestato alcuna attenzione a questo terrorismo di Stato".

PALESTINA

I soldati israeliani hanno ucciso un militante palestinese di vent'anni che aveva aperto il fuoco contro una pattuglia al confine tra la striscia di Gaza e lo Stato israeliano. Un carro armato ha risposto al fuoco e ha ucciso il giovane nei pressi del campo profughi di Bureij. E' il terzo palestinese ucciso dagli israeliani in due giorni dopo i due militanti delle Brigate martiri di Al Aqsa morti durante un blitz a Betlemme.

Intanto anche la Lega Araba ha dichiarato che trasferità 50 milioni di dollari al governo palestinese guidato da Hamas, nonostante gli sforzi occidentali per isolare il movimento. Secondo il portavoce della Lega i fondi verranno trasferiti solo mercoledì, quando riapriranno le banche egiziane". I fondi, concessi dal Quatar, serviranno a pagare il 40 per cento dei salari di marzo dell'Autorità Palestinese. Anche l'Arabia Saudita ha promesso che donerà 20 milioni di dollari all'Anp.

BASI STATUNITENSI

La Bulgaria ha accettato di cedere l'uso di tre basi militari agli Stati Uniti che vi schiereranno 2.500 soldati pronti a intervenire in Medio Oriente o in altre regioni. Lo ha riferito il "Washington Times", spiegando che l'accordo sara' firmato dal segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, nel corso della visita che compira' nei Balcani questa settimana. Secondo fonti bulgare citate dal quotidiano Usa, la Rice firmera' con il nuovo alleato della Nato un ampio accordo di cooperazione militare che autorizza la presenza di truppe straniere sul suo suolo per la prima volta in 1.325 anni di storia. I soldati americani potranno essere inviati in Paesi terzi senza bisogno di un permesso specifico da Sofia. La possibilita' di diventare la rampa di lancio per azioni contro un Paese islamico come l'Iran o la Siria ha suscitato vivaci proteste in Bulgaria, che ha una consistente minoranza musulmana. Un partito nazionalista bulgaro ha pianificato manifestazioni di protesta durante la visita della Rice.

All'estremo oriente gli Stati Uniti e il Giappone hanno annunciato di aver trovato un accordo sulla divisione dei costi relativa allo spostamento di 8.000 soldati statunitensi da Okinawa all'isola di Guam. Né Tokyo né Washington hanno specificato i dettagli dell'intesa, definita tra i due ministri della Difesa, Donald Rumsfeld e Fukishiro Nukaga. I due Paesi erano in trattativa da mesi sulla ripartizione dei costi dell'operazione (10 miliardi di dollari), parte di una rivoluzione strategica delle forze Usa nel Pacifico. Washington voleva che il Giappone si facesse carico del 75 per cento dei costi, pari a 7,5 miliardi di dollari, mentre Tokyo si era offerta di coprire solo costi per 3 miliardi di dollari. In Giappone al momento sono presenti 40mila soldati Usa, metà dei quali nell'isola di Okinawa.

IRAQ

Nonostante il cambio al vertice del governo iracheno dopo il ritiro di Al Jafari, almeno tre persone sono morte e altre 25 sono rimaste ferite nell'esplosione di un'autobomba nei pressi del ministero della Sanita' a Baghdad. Lo hanno riferito fonti del ministero degli Interni.

Una quarta autobomba ha provocato otto feriti a Baghdad. Gli attacchi di stamane, che seguono quello avvenuto ieri quando un razzo ha ucciso sette persone, sono considerati tentativi per scoraggiare l'iniziativa politica del primo ministro: Jawad al-Maliki sta tentando di dar vita ad un nuovo governo di unità nazionale, unica via alternativa alla guerra civile. Intanto, è ripreso nel tribunale di Bagdad il processo all'ex presidente iracheno Saddam Hussein, accusato insieme a sette gerarchi del suo deposto regime per la strage di 148 sciiti nel villaggio di Dujail nel 1982. La polizia irachena ha scoperto oggi 17 cadaveri nella zona di Baghdad. Quindici corpi sono stati rinvenuti ad Abu Ghraib, a ovest della capitale, chiusi in un autocarro. Gli altri due sono stati scoperti invece nel quartiere meridionale di Dora.

UNGHERIA

Netta affermazione dei socialisti e dei loro alleati liberali nel secondo turno delle elezioni legislative in Ungheria. La maggioranza di governo si è assicurata 209 seggi su 386 del parlamento magiaro e potrà, così, formare un nuovo esecutivo. Per la prima volta infatti nella storia recente del Paese un governo è stato riconfermato alle urne dopo i quattro anni di mandato. Secondo i risultati finali, il partito socialista di maggioranza relativa Mszp ha conquistato al secondo turno 97 seggi. In totale, dei 386 seggi complessivi del Parlamento magiaro, la coalizione guidata dal premier Ferenc Gyurcsany ne ha conquistati 189. Il partito liberale Szdsz, alleato di governo, ne ha ottenuti ulteriori 20.

SRI LANKA

Ancora violenze alla vigilia dei colloqui di pace di Ginevra che sarebbero dovuti iniziare domani, ma che ormai sembrano destinati a saltare. Secondo le autorità governative, i ribelli tamil dell'Ltte hanno rapito e ucciso sei contadini cingalesi. Sempre oggi le Tigri Tamil avevano sferrato alcuni attacchi, terminati con la morte di almeno 3 guerriglieri. Nelle ultime due settimane la ripresa degli scontri armati ha causato circa cento morti, facendo temere il collasso definitivo della tregua del 2002 e la riesplosione della guerra civile - iniziata nel 1983 e costata finora almeno 65 mila morti.

INDIA (Kashmir)

Quattro persone, di cui tre poliziotti, sono state ferite in un attacco contro un seggio elettorale a Pattan, nel Kashmir indiano, mentre sono in corso delle elezioni statali supplettive. La polizia ha accusato dei sospetti militanti, ma i testimoni affermano che dietro all'attacco vi sarebbero i sostenitori di un candidato. L'attacco, compiuto con delle granate, è avvenuto tre ore dopo l'inizio del voto.

HAITI

Non sarebbe stato superiore al 28%, in base ai primi risultati parziali diffusi dalle autorità, il tasso di affluenza alle urne al secondo turno delle elezioni legislative di venerdì scorso, necessarie per la formazione del nuovo Parlamento davanti al quale il presidente René Préval dovrà prestare giuramento il prossimo 14 maggio

NICARAGUA

Contrariamente a quanto auspicato dall’ambasciatore statunitense a Managua Paul Trivelli, al centro di accese polemiche, i principali partiti della destra hanno annunciato candidature separate alle presidenziali del prossimo 5 novembre nel tentativo di evitare la possibile vittoria del ‘Frente sandinista de liberación nacional’ (Fsln) di Daniel Ortega. La ‘Alianza liberal nicaraguense’ (Aln) presenterà l’ex-ministro degli Esteri e suo fondatore Eduardo Montealegre, definito “l’unica alternativa per salvare il paese”, attualmente favorito nei sondaggi con il 22% delle intenzioni di voto; il ‘Partido liberal constitucionalista’ (Plc, al governo) ha candidato l’ex-vicepresidente José Rizo, sostenuto da Arnoldo Alemán, l’ex-presidente condannato a 20 anni di carcere per corruzione. Il fallito tentativo di Trivelli di unire le destre, oggetto di contestazioni anche da parte di vasti settori della società civile nicaraguense, è stato intanto criticato anche dal presidente venezuelano Hugo Chávez che ha annunciato il suo appoggio totale a Ortega, ospitandolo nella sua trasmissione radiofonica domenicale.

ALGERIA

Sospetti militanti islamici hanno ucciso dieci persone presso un falso blocco stradale, vicino alle città di Skikda, in Algeria, 700 chilometri a est della capitale. Alcuni residenti affermano che l'attacco è stato compiuto dal Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento. I miliziani hanno aperto il fuoco contro un camion, mentre stava rallentando per fermarsi a un falso posto di blocco della polizia. Nell'attacco sono morte nove guardie comunali e un civile.

TURCHIA

Un soldato turco e tre membri del Partito del lavoratori curdi (Pkk) sono morti negli scontri nel sud est della Turchia. La battaglia è avvenuta nella provincia di Sirnak, durante l'annunale "offensiva di primavera" contro i ribelli curdi. Le operazioni dell'esercito continuano anche oggi. Gli scontri di Sirnak coincidiono con il dispiegamento di 40 mila nuovi soldati turchi nel sud est del Paese per fronteggiare le previste incursioni del Pkk.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

NEPAL

Le proteste in Nepal sembrano scandire le ultime ore per il regime del monarca assolutista Gyanendra. Nelle ultime manifestazioni sarebbero oltre un centinaio le persone ferite dalla polizia ieri a Katmandu, secondo fonti locali. La polizia ha fatto abbondante uso di gas lacrimogeni, causando la perdita della vista ad almeno due dimostranti. Il soccorso dei feriti è reso arduo dall'impossibilita' del personale sanitario di monitorare la situazione in loco. Continuano infatti a essere negati i permessi per medici, giornalisti e difensori dei diritti umani di osservare le manifestazioni. Intanto, nelle strade della capitale continua il coprifuoco. E' consentito allontanarsi dalla propria abitazione solo tre volte in tutto il periodo, anche se relativo a giorni differenti. La polizia è autorizzata a sparare contro chi contravviene agli ordini.

E mentre la capitale Kathmandu era scossa dagli scontri tra dimostranti e polizia, centinaia di ribelli nepalesi hanno attaccato nella notte la citta di Chautara, 100 km a est della capitale, dando il via a una battaglia con le forze di sicurezza di cui al momento non si conosce il bilancio in termini di vittime, anche perché le linee di comunicazione sono state interrotte. Un funzionario ha detto alla Reuters che l'attacco si è concentrato contro una prigione e alcuni palazzi governativi. L'area è considerata una roccaforte della guerriglia. Intanto, nella capitale i partiti di opposizione hanno programmato per oggi una grande manifestazione contro re Gyanendra, nella quale sperano di portare fino a 500mila manifestanti.

SRI LANKA

Ancora violenze alla vigilia dei colloqui di pace di Ginevra che sarebbero dovuti iniziare domani, ma che ormai sembrano destinati a saltare. Secondo le autorità governative, i ribelli tamil dell'Ltte hanno rapito e ucciso sei contadini cingalesi. Sempre oggi le Tigri Tamil avevano sferrato alcuni attacchi, terminati con la morte di almeno 3 guerriglieri. Nelle ultime due settimane la ripresa degli scontri armati ha causato circa cento morti, facendo temere il collasso definitivo della tregua del 2002 e la riesplosione della guerra civile - iniziata nel 1983 e costata finora almeno 65 mila morti.

IRAN

Il quotidiano israeliano 'Haaretz' ha pubblicato una notizia secondo la quale i responsabili dei servizi d'intelligence dello Stato israeliano avrebbero discusso un piano per l'uccisione del presidente della Repubblica islamica, Mahmud Ahmadinejad. Immediato il commento da Teheran. "Un'altra pagina nera per il regime sionista", che conferma la sua "natura terrorista", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Hamid Reza Asefi. "Prima ancora dell'Iran, una risposta al terrorismo di Stato israeliano dovrebbe essere data dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu e dalla comunità internazionale", ha aggiunto Asefi. "È deplorevole che i Paesi europei, gli Usa e il Consiglio di Sicurezza - ha affermato ancora il portavoce - non abbiano prestato alcuna attenzione a questo terrorismo di Stato".

PALESTINA

I soldati israeliani hanno ucciso un militante palestinese di vent'anni che aveva aperto il fuoco contro una pattuglia al confine tra la striscia di Gaza e lo Stato israeliano. Un carro armato ha risposto al fuoco e ha ucciso il giovane nei pressi del campo profughi di Bureij. E' il terzo palestinese ucciso dagli israeliani in due giorni dopo i due militanti delle Brigate martiri di Al Aqsa morti durante un blitz a Betlemme.

BASI USA IN EUROPA

La Bulgaria ha accettato di cedere l'uso di tre basi militari agli Stati Uniti che vi schiereranno 2.500 soldati pronti a intervenire in Medio Oriente o in altre regioni. Lo ha riferito il "Washington Times", spiegando che l'accordo sara' firmato dal segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, nel corso della visita che compira' nei Balcani questa settimana. Secondo fonti bulgare citate dal quotidiano Usa, la Rice firmera' con il nuovo alleato della Nato un ampio accordo di cooperazione militare che autorizza la presenza di truppe straniere sul suo suolo per la prima volta in 1.325 anni di storia. I soldati americani potranno essere inviati in Paesi terzi senza bisogno di un permesso specifico da Sofia. La possibilita' di diventare la rampa di lancio per azioni contro un Paese islamico come l'Iran o la Siria ha suscitato vivaci proteste in Bulgaria, che ha una consistente minoranza musulmana. Un partito nazionalista bulgaro ha pianificato manifestazioni di protesta durante la visita della Rice.

IRAQ

Nonostante il cambio al vertice del governo iracheno dopo il ritiro di Al Jafari, almeno tre persone sono morte e altre 25 sono rimaste ferite nell'esplosione di un'autobomba nei pressi del ministero della Sanita' a Baghdad. Lo hanno riferito fonti del ministero degli Interni.

UNGHERIA

Netta affermazione dei socialisti e dei loro alleati liberali nel secondo turno delle elezioni legislative in Ungheria. La maggioranza di governo si è assicurata 209 seggi su 386 del parlamento magiaro e potrà, così, formare un nuovo esecutivo.

ITALIA


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gror060424 (last edited 2008-06-26 09:50:30 by anonymous)