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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

PALESTINA: SCONTRO ARMATO TRA FATAH E HAMAS

Le tensioni tra le militanti di Fatah e quelle di Hamas sono sfociate in scontri che sono costati la vita a tre persone. Due membri delle forze dell'ordine, legati a Fatah, sono stati uccisi insieme a un militante di Hamas, mentre altre 10 persone sono rimaste ferite. Secondo Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, tutto e' cominciato quando esponenti di Fatah hanno "sequestrato" tre membri delle brigate Ezzedin al-Qassam (braccio armato del movimento) che hanno circondato il luogo in cui erano detenuti i loro compagni e ha a sua volta preso in ostaggio quattro uomini di di Fatah. Ne sono scaturite due sparatorie, nella prima delle quali e' caduto, colpito a morte, un militante di Hamas. Poco dopo i militanti di Hamas hanno ucciso due agenti di Fatah. Il premier palestinese Ismail Haniyeh ha dichiarato di essere deciso a impedire lo scoppio di una guerra civile palestinese. Intanto il presidente palestinese Abu Mazen ha inviato una lettera al Quartetto (Usa, Ue, Russia e Onu) per chiedere la ripresa degli aiuti finanziaria internazionali ai palestinesi.

ATENE: LE DECISIONI DEL FORUM SOCIALE EUROPEO (corr. ROR: 2:34’’)

Editoriale

OCSE: CROLLANO I SALARI IN ITALIA, SORPASSO DELLA GRECIA

Crolla il potere di acquisto dei salari degli italiani: nella classifica Ocse, il livello delle nostre buste-paga scivola quasi in coda alla classifica. Siamo al 23/o posto tra i 30 paesi industrializzati, dietro non solo a Germania, Francia, Giappone, Usa ma anche Spagna e Grecia. L'organizzazione di Parigi ha calcolato "la media annuale delle retribuzioni per una persona single senza figli". I salari, sono espressi valutando la parità del potere di acquisto. Un italiano guadagna al netto mediamente 16.242 euro l'anno, circa 1.350 euro al mese, compresa la tredicesima. Ovvero il 42,1% meno dei coreani, che spiccano in vetta alla classifica insieme agli inglesi. La differenza con la busta-paga di un tedesco è del 23,5%, con quella di un francese del 17,6%. Ma davanti agli italiani in questa classifica troviamo anche spagnoli, greci, irlandesi. Per non parlare poi dell'area scandinava, di Usa e Canada, o di Paesi in cui da sempre gli stipendi sono più sostanziosi, come in Svizzera e in Giappone. I soli sette Paesi dove, a parità di potere d'acquisto, i salari risultano inferiori a quelli del nostro Paese sono: Portogallo, Turchia, Repubblica Ceca, Polonia, Messico, Slovacchia, Ungheria.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ: ALTRA GIORNATA DI STRAGI

Almeno trenta persone sono rimaste uccise da varie autobombe. La più devastante è esplosa a Kerbala, città sacra agli sciiti. Ordigni e kamikaze in azione anche nella capitale, dove sono inoltre rinvenuti i corpi crivellati di 43 persone giustiziate a mani bendate. Intanto nuovi colloqui si sono attivati per la formazione di un nuovo governo di unità nazionale ma le difficoltà rimangono notevoli. Un importante leader dell'organizzazione Ansar al Islam, Ali Uali, è stato ucciso dalle forze di sicurezza irachene sabato in un raid contro un'abitazione di Baghdad, nel quartiere occidentale di Mansur.

NEPAL: IL NUOVO GOVERNO ANNULLA PRECEDENTI DECISIONI DEL RE

Il nuovo governo ha deciso di annullare tutte le nomine effettuate dal deposto re Gyanendra dal febbraio 2005, quando sciolse il Parlamento e instaurò un regime assolutista. Sono stati richiamati 12 ambasciatori nominati dal re: tra questi, i diplomatici di Stati Uniti, Gran Bretagna, Cina, Francia, India e Giappone. Presto saranno revocate anche tutte le nomine nei ministeri e nelle amministrazioni. Il Parlamento ha inoltre annunciato l’elezione di un’assemblea costituente che riscriva la carta costituzionale.

SOMALIA: BATTAGLIA A MOGADISCIO, MORTI E FERITI

Almeno una dozzina di morti ed oltre 30 feriti, e' il bilancio provvisorio di una violenta battaglia a Mogadiscio. Tra le vittime numerosi civili. Secondo ultime testimonianze, i combattimenti si starebbero allargando e molti abitanti delle zone a rischio sarebbero in fuga. Lo scontro, almeno inizialmente, ha visto coinvolte truppe legate alle Corti Islamiche della capitale somala ed una milizia irregolare facente capo ai signori della guerra.

SRI LANKA: SCONTRI ESERCITO-TIGRI TAMIL

Almeno 11 persone sono morte in scontri tra forze governative e i ribelli delle Tigri per la liberazione della patria Tamil (Ltte) e un inviato giapponese è giunto ieri nel paese per tentare di risollevare i colloqui di pace, mentre continua la spirale di scambi di accuse reciproche tra le due parti.

LIBERIA: SFRUTTAMENTO SESSUALE DI BAMBINE NEI CAMPI PROFUGHI

Ragazzine e bambine, anche di 8 anni appena, sono sfruttate sessualmente nei campi profughi in Liberia e i loro aguzzini sono talvolta lavoratori di organizzazioni umanitarie che dovrebbero proteggerle. La denuncia è di “Save the Children”, Ong che si dedica alla protezione dell' infanzia: numerose minorenni hanno rapporti sessuali nei campi profughi in cambio di cibo o di denaro. Gli uomini che abusano delle minorenni possono essere commercianti o altro personale che lavora nei campi, membri delle forze dell'ordine, insegnanti, perfino lavoratori umanitari di Ong o soldati delle forze internazionali di mantenimento della pace. Numerose dodicenni - afferma l'Ong - hanno relazioni sessuali regolari con uomini nei campi profughi. Lo studio di Save the Children è stato fatto sulla base di interviste con 315 persone: il 23% ragazzi, il 26% ragazze, il 27% uomini e il 24% donne. La metà degli intervistati risiede ancora nei campi profughi, gli altri sono stati ascoltati dopo il rientro a casa.

ANGOLA: PEGGIORA L’EPIDEMIA DI COLERA

Non accenna a rallentare l’epidemia di colera in Angola dove nelle ultime 24 ore sono state registrate 7 nuove vittime e 677 contagi, portando il bilancio complessivo a 1145 morti e 30.011 contagiati in 10 delle 18 province del paese. Per affrontare l’epidemia, iniziata 11 settimane fa con il primo caso registrato nella capitale Luanda, le autorità sanitarie hanno predisposto alcuni ‘centri di reidratazione’ nella capitale e nelle zone colpite, mentre si moltiplicano gli appelli alla prevenzione attraverso la radio e la televisione; ma il governo non ha per il momento chiesto aiuti internazionali. Nei giorni scorsi l’Unicef, tra le agenzie umanitarie che stanno cercando di contenere l’epidemia, ha chiesto alla comunità internazionale un milione di dollari necessari per continuare la distribuzione di sali minerali, disinfettante, sapone, guanti e altri mezzi igenico-sanitari utili a prevenire il contagio. L’ultima epidemia in Angola risale al 1988. L’epicentro del contagio resta la capitale Luanda e i territori circostanti, con 217 vittime e 15.145 contagi; ma il maggior numero di morti si è registrato nella provincia di Benguela, con 484 vittime su 6.817 malati.

IRAN: PROPOSTA DI ACCORDO AGLI STATI UNITI

Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha inviato una lettera al presidente americano George W. Bush in cui afferma di volere aprire un dialogo per "uscire dall'attuale situazione delicata e vulnerabile nel mondo". Nel caso specifico, sarà inoltrata a Washington dall'ambasciata svizzera a Teheran, che cura gli interessi americani nella Repubblica islamica dopo la rottura delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, nel 1980. Nel suo scritto Ahmadinejad lancia un appello alla cooperazione per individuare "i problemi che stanno alla radice dell'attuale situazione internazionale" e per trovare "una nuova strada per uscire dall'attuale, delicata e vulnerabile situazione nel mondo". Intanto, i ministri degli Esteri dei cinque paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza e della Germania si riuniranno domani a New York per arrivare a un'intesa sulla bozza di risoluzione presentata da Francia e Regno Unito, e sostenuta da Washington, sulla questione nucleare iraniana. Le divergenze con Russia e Cina vertono sulla menzione dell'articolo VII della carta Onu, che in nome della pace e della sicurezza internazionale consente eventuali sanzioni economiche o, in ultimo, al ricorso alla forza. La bozza di risoluzione chiede all'Iran di sospendere il suo programma di arricchimento dell'uranio, sospettato di finalità militari dietro la copertura della produzione di energia, senza citare sanzioni.

BRUXELLES: PER LA U.E. PEGGIORANO I CONTI ITALIANI

La Commissione europea stima per l'Italia un rapporto deficit-pil al 4,1% quest'anno e al 4,5%, e un rapporto debito-pil 2006 in crescita al 107,4% dal 106,4% dell'anno scorso e al al 107,7% nel 2007, senza interventi di correzione. La correzione del rapporto deficit-pil italiano nel 2006 è nettamente inferiore alle richieste fatte all'Italia da Bruxelles a luglio dell'anno scorso, quando il consiglio Ecofin ha aperto una procedura per deficit eccessivo. La crescita economica dovrebbe attestarsi invece all'1,3% nel 2005 per diminuire lievemente, all'1,2%, l'anno prossimo. La Commissione stima per l'area euro una crescita pari al 2,1% quest'anno e all'1,8% nel 2007. Nell'Ue-25, invece, il pil dovrebbe aumentare, rispettivamente, del 2,3% e del 2,2%.

ITALIA

TORINO: 500 NO-TAV IN PRESIDIO CONTRO LE INTIMIDAZIONI GIUDIZIARIE (corrisp. ROR: 1:33’’)

BOLOGNA: PROTESTA LAVORATORI ATC IN CONSIGLIO COMUNALE

Il consiglio comunale di Bologna è stato sospeso nel pomeriggio per alcuni minuti dopo la protesta di un gruppo di lavoratori del sindacato di base RDB, dell’azienda municipale dei trasporti ATC, che hanno srotolato uno striscione contro la privatizzazione: “ATC agli amici, solo per loro benefici”. Contestato l’assessore alla mobilità Maurizio Zamboni (ex Rif. Com.), che un tempo era contro la privatizzazione. I lavoratori hanno annunciato che, se il Comune voterà la privatizzazione, proclameranno uno sciopero di 24 ore il 30 maggio.

QUIRINALE: AL PRIMO VOTO, CE. SIN. SCHEDA BIANCA, CE. DES. LETTA

I due poli prendono tempo, e si presentano senza accordo alla prima votazione per il presidente della Repubblica. Alla prima votazione, il centrosinistra voterà scheda bianca per non 'bruciare' la candidatura Napolitiano e lasciare spazio alla trattativa con il centrodestra. Il centrodestra voterà il suo candidato Gianni Letta: così è stato deciso nella riunione dei capogruppi della coalizione.



Gr 13:00

ESTERI

IRAQ

Non si ferma la violenza in Iraq. Almeno trenta persone sono rimaste uccise da varie autobombe. La più devastante è esplosa a Kerbala, città sacra agli sciiti. Ordigni e kamikaze in azione anche nella capitale, dove sono inoltre rinvenuti i corpi crivellati di 43 persone giustiziate a mani bendate. Intanto nuovi colloqui si sono attivati per la formazione di un nuovo governo di unità nazionale ma le difficoltà rimangono notevoli.

PALESTINA

Le tensioni tra le militanti di Fatah e quelle di Hamas sono sfociate in scontri che sono costati la vita a tre persone. Due membri delle forze dell'ordine, legati a Fatah, sono stati uccisi insieme a un militante di Hamas, mentre altre 10 persone sono rimaste ferite. Non sono serviti gli sforzi del presidente palestinese, Abu Mazen, e del premier Ismail Haniyeh, di risolvere le dispute sul controllo delle forze di sicurezza e di trovare un'intesa per superare il blocco dei finanziamenti che sta creando una crisi umanitaria in Palestina e mette in grosse difficoltà l'ANP. Secondo Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, tutto e' cominciato quando esponenti di Fatah hanno "sequestrato" tre membri delle brigate Ezzedin al-Qassam (braccio armato del movimento) che hanno circondato il luogo in cui erano detenuti i loro compagni e ha a sua volta preso in ostaggio quattro uomini di di Fatah. Ne sono scaturite due sparatorie, nella prima delle quali e' caduto, colpito a morte, un militante di Hamas. Poco dopo i militanti di Hamas hanno ucciso due agenti di Fatah. Abu Zuhri ha definito l'accaduto "uno spiacevole incidente" e ha assicurato l'impegno di Hamas a "fare ogni sforzo per porre fine la braccio di ferro e impedire un'ulteriore deterioramento" della situazione.

Intanto in un'intervista concessa alla tv al Arabiya, re Abdallah di Giordania ha detto che non rimangono che due anni per negoziare un accordo di pace israelo-palestinese, scaduto il quale, non resterà più nulla ai palestinesi da negoziare. Il riferimento del sovrano si riferisce al piano israeliano di Ehud Olmert, il quale ha affermato che se non ci sono trattative, lo Stato israeliano stabilirà unilateralmente i suoi confini permanenti per il 2010. Ma potrebbe anche riferirsi al fatto che, scaduto il mandato presidenziale di Abu Mazen, il futuro presidente dell'Anp sarà probabilmente un rappresentante di Hamas.

IRAN

Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha inviato una lettera al presidente americano George W. Bush in cui afferma di volere aprire un dialogo per "uscire dall'attuale situazione delicata e vulnerabile nel mondo". Lo ha detto il portavoce del governo iraniano Gholam Hossein Elham. La lettera, ha precisato Elham durante una conferenza stampa, sarà recapitata al capo della Casa Bianca attraverso i canali diplomatici. Nel caso specifico, sarà inoltrata a Washington dall'ambasciata svizzera a Teheran, che cura gli interessi americani nella Repubblica islamica dopo la rottura delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, nel 1980. Nel suo scritto Ahmadinejad lancia un appello alla cooperazione per individuare "i problemi che stanno alla radice dell'attuale situazione internazionale" e per trovare "una nuova strada per uscire dall'attuale, delicata e vulnerabile situazione nel mondo".

Intanto una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza, stilata da Gran Bretagna e Francia e sostenuta dagli Stati Uniti, chiederà che l'Iran sospenda le proprie attività di arricchimento dell'uranio.

THAILANDIA

Sono incostituzionali le elezioni thailandesi del 2 aprile, boicottate dall'opposizione e all'origine delle dimissioni del primo ministro Thaksin Shinawatra. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale thailandese che ha ordinato lo svolgimento di una nuova tornata elettorale. "La corte" ha detto uno dei giudici, "ha votato con 8 voti a favore e 6 contrari l'incostituzionalita' delle elezioni e con 9 voti a favore e 5 contrari per lo svolgimento di nuove consultazioni". L'opposizione del partito Democratico, che aveva definito illegittimo il voto di aprile, si e' detta pronta a partecipare alle prossime elezioni. Thaksin aveva deciso di votare con tre anni di anticipo per far fronte a un'ondata di proteste popolari contro il suo governo.

NEPAL

Il nuovo governo ha deciso di annullare tutte le nomine effettuate dal deposto re Gyanendra dal febbraio 2005, quando sciolse il Parlamento e instaurò un regime assolutista. Sono stati richiamati 12 ambasciatori nominati dal re: tra questi, i diplomatici di Stati Uniti, Gran Bretagna, Cina, Francia, India e Giappone. Presto saranno revocate anche tutte le nomine nei ministeri e nelle amministrazioni. Il Parlamento ha inoltre annunciato l’elezione di un’assemblea costituente che riscriva la carta costituzionale.

SRI LANKA

Almeno 11 persone sono morte in scontri tra forze governative e i ribelli delle Tigri per la liberazione della patria Tamil (Ltte) e un inviato giapponese è giunto ieri nel paese per tentare di risollevare i colloqui di pace, mentre continua la spirale di scambi di accuse reciproche tra le due parti.

SUDAN

“Abbiamo deposto le armi una volta per tutte avviando la realizzazione degli accordi di pace”: lo ha detto un portavoce della fazione dell’Esercito di liberazione del Sudan (Sla), che venerdì scorso ha firmato in Nigeria un’intesa con il governo di Khartoum per porre fine al conflitto nella regione del Darfur, non sottoscritta però da un’ala dissidente del movimento e da un’altra formazione ribelle. Ieri, secondo la stampa sudanese, il governo ha espresso “gratitudine” all’Unione Africana (Ua) per gli sforzi compiuti nel favorire il processo di pace in Darfur fino al raggiungimento dell’accordo. Nelle stesse ore era giunta una prima apertura alla presenza di truppe dell’Onu in Darfur, in sostituzione dei circa 7.000 soldati dell’Unione Africana, finora sempre respinta da Khartoum. “Il governo valuterà se ha bisogno oppure no di assistenza di militari stranieri e potrebbe decidere di chiedere il dispiegamento dell’Onu”, ha detto ieri un portavoce del ministero degli Esteri di Khartoum. Nell’accordo di pace di Abuja è garantito un accesso illimitato per tutte le organizzazioni umanitarie. Intanto il rappresentante dell'Onu, Egeland, operatori e giornalisti hanno dovuto lasciare un campo nel Darfur perche' attaccati dai profughi. Una manifestazione di migliaia di rifugiati, che chiedevano truppe internazionali a loro difesa, e' degenerata quando una donna ha urlato che uno degli operatori umanitari era uno Janjaweed, la milizia araba che attacca i profughi. La folla ha allora assaltato un veicolo dell'Onu costringendo Egeland e i suoi collaboratori ad andare via.

SOMALIA

Almeno 11 morti e 15 feriti sono il bilancio di scontri a fuoco scoppiati ieri nel settore settentrionale di Mogadiscio tra milizie somale rivali. Lo hanno riferito fonti mediche locali. Tra le vittime un bambino di due anni e una donna incinta. A darsi battaglia sono state le milizie delle corti islamiche e quelle della Coalizione antiterrorismo di Mogadiscio, un'alleanza tra "signori della guerra" costituitasi lo scorso febbraio con l'intento di assumere il controllo della capitale.

MESSICO

A centinaia tra poliziotti dello Stato e federali invadono la zona di San Salvador Atenco, municipio di Texcoco, a 30 km da Città del Messico e danno il via ad un violentissimo tentativo di sgombero: il risultato dell'azione è stato di un quattordicenne morto, decine di feriti e oltre 260 persone fermate. L'occupazione consisteva nella presenza dei venditori di fiori e piante sui marciapiedi del mercato di "Belisario Dominguez". Il presidente del Municipio aveva stabilito che quella presenza era deleteria all'immagine della città stessa ed ha fatto intervenire le forze dell'ordine. I contadini di Atenco, appartenenti al Fronte dei popoli in difesa della Terra che è attivamente impegnato al fianco dell'EZLN nella Otra Campaña e il cui stesso leader Del Valle è stato arrestato, hanno ricevuto la solidarietà di tutti gli abitanti del villaggio e hanno resistito in strada all'invasione dei militari, a cui ormai non concedevano un solo centimetro della loro terra dalle mobilitazioni di oltre tre anni fa contro il progetto di costruzione di un aereoporto nella zona. Il giorno successivo la polizia è tornata alla carica, occupando il villaggio di Atenco e completando l'azione repressiva anche se le mobilitazioni a sostegno degli abitanti di Atenco in Chiapas e in tutto il Messico non si sono fatte attendere. Intanto il 4 maggio, alle ore 19:00 circa, a San Blas (Oxaca) è stato assassinato anche Faustino Acevedo Bailon tesoriere della Giunta Popolare Autonoma, in partenza per partecipare al IV Congresso Nazionale Indigeno che si è tenuto nello Stato di México i giorni 5 e 6 maggio.

ITALIA

ITALIA

Presidio di solidarietà stamattina a Torino nei confronti degli 8 indagati per la lotta NO_TAV

I MANIFESTANTI, FRA DECINE DI BANDIERE BIANCHE CON LA SCRITTA NO TAV IN ROSSO, SI SONO ACCALCATI NELL' ATRIO DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA. FRA I PRIMI AD USCIRE E' STATO A. P., UNO DEI LEADER DEL MOVIMENTO, CHE E' STATO ACCOLTO DA GRIDA E SLOGAN COME L' ORMAI FAMOSO "SARA' DURA!". "MI SONO CHIARITO CON I MAGISTRATI - HA DETTO AI GIORNALISTI - ED HO SPIEGATO LORO COSA E' SUCCESSO. DICONO CHE HO MINACCIATO UN TENENTE DEI CARABINIERI, MA E' UNA COSA FUORI DAL MONDO. CI ERAVAMO SOLO SCAMBIATI DELLE OPINIONI". LE AUDIZIONI DEGLI ALTRI INDAGATI SONO ANCORA IN CORSO.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

IRAQ

Non si ferma la violenza in Iraq. Almeno trenta persone sono rimaste uccise da varie autobombe. La più devastante è esplosa a Kerbala, città sacra agli sciiti. Ordigni e kamikaze in azione anche nella capitale, dove sono inoltre rinvenuti i corpi crivellati di 43 persone giustiziate a mani bendate.

PALESTINA

Le tensioni tra le militanti di Fatah e quelle di Hamas sono sfociate in scontri che sono costati la vita a tre persone. Nel piu' grave episodio di violenza dall'insediamento del governo guidato dal movimento fondamentalista, due membri delle forze dell'ordine, legati a Fatah, sono stati uccisi insieme a un militante di Hamas, mentre altre 10 persone sono rimaste ferite. Prova che a niente sono serviti gli sforzi del presidente palestinese, Abu Mazen, e del premier Ismail Haniyeh, di risolvere le dispute sul controllo delle forze di sicurezza e di trovare un'intesa per superare il blocco dei finanziamenti che ha messo in ginocchio l'Anp. Secondo Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, tutto e' cominciato quando esponenti di Fatah hanno "sequestrato" tre membri del braccio armato del movimento, le brigate Ezzedin al-Qassam che hanno circondato il luogo in cui erano detenuti i loro compagni e ha a sua volta preso in ostaggio quattro uomini di di Fatah. Ne sono scaturite due sparatorie, nella prima delle quali e' caduto, colpito a morte, un militante di Hamas. Poco dopo i militanti di Hamas hanno ucciso due agenti di Fatah. Abu Zuhri ha definito l'accaduto "uno spiacevole incidente" e ha assicurato l'impegno di Hamas a "fare ogni sforzo per porre fine la braccio di ferro e impedire un'ulteriore deterioramento" della situazione.

In un'intervista concessa alla tv al Arabiya, di cui la Reuters ha ottenuto delle anticipazioni, re Abdallah di Giordania ha detto che non rimangono che due anni per negoziare un accordo di pace israelo-palestinese, scaduto il quale, non resterà più nulla ai palestinesi da negoziare.

Il riferimento del sovrano potrebbe riguardare il piano israeliano di Ehud Olmert, il quale ha affermato che se non ci sono trattative, lo Stato israeliano stabilirà unilateralmente i suoi confini permanenti per il 2010. Ma potrebbe anche riferirsi al fatto che, scaduto il mandato presidenziale di Abu Mazen, il futuro presidente dell'Anp sarà probabilmente un rappresentante di Hamas.

IRAN

L'Iran ha minacciato ieri di essere pronta a respingere una risoluzione dell'Onu che chieda la sospensione delle attività di arricchimento dell'uranio e ha ribadito la propria minaccia di seguire l'esempio della Corea del Nord nell'abbandonare il Trattato di non-proliferazione nucleare. Una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza, stilata da Gran Bretagna e Francia e sostenuta dagli Stati Uniti, chiederà che l'Iran sospenda le proprie attività di arricchimento dell'uranio.Ahmadinejad avrebbe detto, secondo l'agenzia di stampa Irna: "Dovrebbero sapere che gli iraniani distruggeranno la loro illegittima risoluzione".

SOMALIA

Almeno 11 morti e 15 feriti sono il bilancio di scontri a fuoco scoppiati ieri nel settore settentrionale di Mogadiscio tra milizie somale rivali. Lo hanno riferito fonti mediche locali. Tra le vittime un bambino di due anni e una donna incinta. A darsi battaglia sono state le milizie delle corti islamiche e quelle della Coalizione antiterrorismo di Mogadiscio, un'alleanza tra "signori della guerra" costituitasi lo scorso febbraio con l'intento di assumere il controllo della capitale.

THAILANDIA

Sono incostituzionali le elezioni thailandesi del 2 aprile, boicottate dall'opposizione e all'origine delle dimissioni del primo ministro Thaksin Shinawatra. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale thailandese che ha ordinato lo svolgimento di una nuova tornata elettorale. "La corte" ha detto uno dei giudici, "ha votato con 8 voti a favore e 6 contrari l'incostituzionalita' delle elezioni e con 9 voti a favore e 5 contrari per lo svolgimento di nuove consultazioni". L'opposizione del partito Democratico, che aveva definito illegittimo il voto di aprile, si e' detta pronta a partecipare alle prossime elezioni. Thaksin aveva deciso di votare con tre anni di anticipo per far fronte a un'ondata di proteste popolari contro il suo governo.


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gror060508 (last edited 2008-06-26 09:54:10 by anonymous)