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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


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In primo Piano

Contro la parata

La Festa della Repubblica del 2 giugno da alcuni anni si è trasformata della Festa delle forze armate, una parata militare. Oggi in molte città italiane si sono svolte contestazioni a questa inaccettabile presenza mentre l’esercito italiano è impegnato su diversi fronti di guerra.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Iran

Gli Stati Uniti continuano la pressione politica e mediatica sull’Iran, e oggi è la volta di John Negroponte, ex ambasciatore Usa all'Onu, attuale responsabile della neo-istituita Direzione Nazionale americana per l'Intelligence, ma conosciuto soprattutto per gli squadroni della morte in america latina, di creare le condizioni per un intervento a Teheran. Intervistato dalla radio del network pubblico britanico 'Bbc', Negroponte non ha esitato a definire la Repubblica Islamica "lo Stato principale sponsor del terrorismo nel mondo", dopodiche' ha avvertito: "La stima che abbiamo effettuato e' che prima o poi, fra l'inizio e la meta' del prossimo decenio, gli iraniani potrebbero essere in grado di disporre di una bomba nucleare, fatto che costituisce motivo di enorme preoccupazione". Ieri sera a Vienna i Cinque Grandi membri permanenti del Consigflio di Sicurezza delle Nazioni Unite, vale a dire Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina, piu' la Germania, tra i mediatori europei del cosiddetto Eu-3 insieme a Parigi e Londra, avevano raggiunto un "accordo sostanziale" su un pacchetto misto di incentivi e di deterrenti da sottopporre all’Iran affinche' sospenda l'arricchimento dell'uranio

Mentre gli Stati Uniti si preparano a capire come intervenire in Iran, cominciano ad arrivare i primi rifiuti all’opzione militare dai paesi dell’area. L’ultimo in ordine di tempo viene dal presidente dell’Azerbajan, che in una intervista pubblicata oggi sul quotidiano francese le Figaro dice che non appoggierà nessuan azione militare contro l’Iran, perché ogni ulteriore destabilizzazione avrà un effetto devastante sulla regione. L’azerbajan fa parte della cosidetta “coalizione dei volenterosi” che partecipa all’invasione dell’Iraq dal maggio del 2003, con l’invio di un contingente di 151 soldati.

Palestina

Giornata intensa quella di oggi per l’esercito israeliano, che ha compiuto effettuato prima dell'alba un raid all'ospedale palestinese El Anjili di Nablus in Cisgiordania per arrestare un palestinese, Jawa Qaabi. Decine di soldati isrealiani, accompagnati da un medico dell'esercito, hanno prelevato l'uomo, che era rimasto ferito in maggio nel corso di un'operazionedell'esercito israeliano nella città , ha riferito un medico dell'ospedale, il dottor Tarif Abu Salah. L'esrcito non ha commentato l'accaduto, ma fonti hanno riferito che Qaabi è stato portato in una struttura sanitaria israeliana. Il medico dell'esercito israeliano presente all'arresto ha chiesto al dottor Abu Salah dettagli delle condizioni di Qaabi ela sua cartella clinica prima che l'uomo fosse portato via dall'ospedale. Nella notte, raid dell'esercito israeliano sono avvenuti a Nablus secondo testimoni, e sono state udite numerose esplosioni ma nessun palestinese è rimasto ferito. Le incursioni a Nablus avvengono quasi ogni giorno, di solito per arrestare presunti militanti, e terrorizzare la popolazione stremata. La seconda operazione dell’esercito israeliano si è svolta al confine con l’Egitto, dove i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro tre uomini, uccidendone due. Lo ha reso noto una portavoce dell'Esercito dello Stato ebraico, tenente Michal Luft, senza specificare la nazionalita' delle vittime, che indossavano peraltro divise delle Forze Armate del Cairo. I due uomini abbattuti erano soldatiegiziani, secondo quanto affermato da fonti della sicurezzaegiziana. Secondo queste fonti, si tratta di Mohammed Badaoui Mohammed Sadik e Ayman Saïd Mohammed Hamid, agenti delle forze di sicurezza che avevano oltrepassato per errore la frontiera nel corso di una ronda. "Si sono persi e sono penetrati attraverso il confine, hanno affermato le fonti.

Iraq

Secondo un avvocato difensore citato dalla Ap da San Diego in California, la giustizia militare americana si prepara a incriminare per omicidio e altri reati sette marines e un marinaio, per la morte di un civile iracheno in aprile. La vicenda non ha nulla a che vedere con la strage di Haditha, avvenuta nel novembre 2005, ma la notizia esce mentre si attendono le conclusioni dell'inchiesta su quel massacro di 24 civili ad opera di marines. L'omicidio contestato agli otto avvenne il 26 aprile a ovest di Baghdad. L'indagine relativa venne annunciata, senza ulteriori commenti da parte militare, il 26 aprile.

Iraq 2

Un video di cui la BBC e' entrata in possesso dimostrerebbe che 11 civili iracheni, tra cui cinque bambini e quattro donne, sono stati uccisi deliberatamente da militari americani durante un'operazione condotta il 15 marzo scorso a Ishaqi, a un centinaio di chilometri a nord di Baghdad. E' quanto riferisce nel suo sito Internet la stessa radiotelevisione pubblica britannica, precisando di avere ottenuto il nastro da un gruoppo radicale sunnita contrario alla presenza del contingente multinazionale in Iraq. Un portavoce delle forze americane in Iraq ha detto alla BBC che sull'episodio e' stata aperta un inchiesta. Citando fonti americane, l'emittente riferisce che le forze americane erano intervenute a Ishaqi dopo avere avuto la segnalazione della presenza di un esponente di Al Qaida in un edificio della cittadina. Le forze Usa hanno poi ammesso che, in seguito al pesante sbbarrammento di fuoco cui era stato sottoposto, l'edifcio era crollato e che tra le macerie erano stati trovati quattro morti: il presunto membro di Al Qaida, una donna e un bambino. La polizia irachena, pero', aveva subito contestato questa versione dei fatti, affermando che le forze americane avevano deliberatamente ucciso 11 civili, di cui cinque bambini e quattro donne, prima di far saltare in aria l'edificio. Nel video di cui la BBC e' entrata in possesso, secondo il sito dell'emittente, si vedono i corpi di varie persone, tra cui diversi bambini, con chiari segni di colpi di arma da fuoco. Stando alla BBC, il filmato sembra smentire la versione dei fatti fornita dagli americani.

Iraq 3

Il giornalista iracheno Ali' al-Mashhadani, che lavora per l'agenzia Reuters, e' stato rilasciato oggi, dopo essere rimasto per 12 giorni prigioniero dei militari statunitensi nel carcere di Abu Ghraib, alla periferia di Baghdad. Mashhadani, 37 anni di eta', era stato arrestato dai Marines americani nella sua citta', a Ramadi, il 20 maggio scorso, quando si era recato ad una base militare USA per recuperare alcuni telefoni della Reuters, che gli erano stati sequestrati all'inizio della settimana. Nessuna accusa gli e' stata mossa, ma, su sua richiesta, le autorita' americane gli hanno risposto che la sua presenza costitituiva un pericolo. L’associazione dei gironalisti iracheni ha denunciato più volte, sia al governo sia alle associazioni internazionali, gli arresti arbitrari e gli omicidi di giornalisti avvenuti nel paese dal 2003, anno dell’occupazione americana. In tutti quetsi anni, nel rapporto annuale di reporter sens frontiere, l’Iraq è risultato il paese più pericoloso al mondo per i media.

Iraq 4

Due bombe sono esplose oggi in un affollato mercato nel centro di Baghdad, uccidendo almeno quattro persone e ferendone una cinquantina. Lo hanno detto fonti della polizia. Al momento non sono disponibili altre informazioni. In un altri attacco, in un quartiere orientale di Baghdad, una bomba collocata su una strada e' esplosa uccidendo due persone e ferendone quattro.

Turchia

Esplosione questa mattina in una miniera di carbone in Turchia. Su 57 minatori che si trovavano all'interno della miniera al momento dell'esplosione, 40 sono riusciti a scappare, ha spiegato in tv il ministro aggiungendo: Purtroppo abbiamo perduto 17 dei nostri minatori. La tragedia e' accaduta in una miniera gestita da una compagnia privata a Odakoy, nella provincia di Balikesir.

Montenegro

Il Parlamento di Podgporica proclamerà domani formalmente l'indipendenza del Montenegro a due settimane dal referendum nel quale il 55,5% della popolazione ha sancito la volontà di staccarsi dall'Unione con la Serbia. Secondo quanto riporta il quotidiano locale «Vijesti», il Parlamento dovrebbe adottare una dichiarazione nella quale si afferma che il Montenegro è uno stato democratico, basato sul rispetto dei diritti umani e delle minoranze e sullo stato di diritto e fondato sull'armonia multinazionale e multiconfessionale».

La stessa dichiarazione richiederebbe un riconoscimento dello Stato del Montenegro da parte dell'Unione Europea alla metà di giugno, in occasione del Consiglio dei capi di Stato e di Governo, e dell'ingresso nelle Nazioni Unite durante l'Assemblea generale di settembre.

CILE

Il presidente del Cile Michelle Bachelet ha annunciato la notte scorsa nuovi provvedimenti nel settore scolastico, venendo parzialmente incontro alle richieste avanzate dagli studenti delle scuole superiori nelle proteste di massa iniziate questa settimana. In un discorso alla televisione ieri sera tardi, Bachelet, la prima donna presidente del Cile, ha avvertito pero' che non puo' concedere agli studenti tutto cio' che essi chiedono, come ad esempio gli autobus gratis, perche' non ci sono i soldi per tale agevolazione. Tuttavia la capitale continua a essere presidiata dalla polizia in assetto antisommossa. Questa settimana circa 800.000 studenti sono scesi in piazza in tutto il Paese chiedendo piu' fondi pubblici per il settore dell'Istruzione, di cui denunciano la carenza di insegnanti e perfino di strutture igieniche. Bachelet ha detto che il governo, fra le altre misure, puo' al massimo concedere tariffe agevolate agli studenti per i biglietti degli autobus, ma non i trasporti gratis. Un portavoce degli studenti ha detto che il movimento prendera' in considerazione le proposte della presidente oggi in un'assemblea, prima di decidere se proclamare un altro sciopero nazionale per l'inizio della prossima settimana. Prima del discorso televisivo di Bachelet, studenti e professori delle universita' avevano annunciato che si uniranno alla protesta degli studenti delle superiori la settimana prossima, se le loro richieste non verranno esaudite.

Spagna

Otto membri di Batasuna, tra cui il leader ArnaldoOtegi, che sono comoarsi mecoledì scorso davanti ad un giudice dell’Audiencia National per presunte minacce terroriste, sono stati rimessi in libertà senza condizioni. L’unico ad essere costretto all’obbligo di firma è Joseba Permach. Il governo spagnolo ha avviato un “processo di pace” con l’ETA.

ITALIA

Ambiente

Un decreto per fermare al piu' presto l'operativita' della Delega Ambientale e arginare il grave contenzioso tra Stato e Regioni generatosi e l'apertura di un tavolo di confronto permanente: questo il "segnale forte" che 14 associazioni ambientaliste chiedono formalmente al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio, Alfonso Pecoraro Scanio con un documento unitario. I firmatari del documento - tra gli altri, Acli Anni Verdi, Amici della Terra, FAI-Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, WWF Italia - sollecitano tempi brevi anche "per evitare di acuire il contrasto tra l'Italia e la Commissione Europea, viste le numerose disposizioni in contrasto con le norme comunitarie, ad esempio, in materia di rifiuti, contenute nel testo approvato alla fine della scorsa legislatura". Le associazioni ambientaliste "guardano con preoccupazione al caos istituzionale: sempre piu' regioni annunciano di voler ricorrere alla Corte Costituzionale per vedere ristabilite le competenze sottratte illegittimamente con la Delega ambientale". Chiedono, dunque, al Ministro Pecoraro "un forte segnale di discontinuita', rispetto alla politica seguita negli ultimi 5 anni, istituendo un tavolo permanente di concertazione per una migliore definizione delle politiche e delle norme ambientali presso il Ministero dell'Ambiente, composto dalle associazioni ambientaliste, delle organizzazioni di categoria e dei sindacati.

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gror060602 (last edited 2008-06-26 09:59:10 by anonymous)