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## Titolo:
## FONTE E DATA Fonte:
## Testo:
## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO Audio:

=== Gr 19:30 ===

'''Sommario'''

'''In primo Piano'''

'''Editoriale'''

'''NOTIZIE BREVI'''

'''ESTERI'''

'''ITALIA'''

'''Siparietto'''

----
=== Gr 13:00 ===

'''In primo Piano'''

'''Contro la parata'''

La Festa della Repubblica del 2 giugno da alcuni anni si è trasformata della Festa delle forze armate, una parata militare. Oggi in molte città italiane si svolgeranno contestazioni a questa inaccettabile presenza mentre l’esercito italiano è impegnato su diversi fronti di guerra.

Abbiamo ascoltato poco fa la corrispondenza da BOlogna, ma anche in altre città si sfvolgono manifestazioni diprotesta.
A Venezia la celebrazione della Festa del 2 giugno è prevista alle 10.30 e si svolge davanti alla Basilica di San Marco con un picchetto delle forze armate. Verso le ore 9.30 con un blitz è stato occupato lo spazio dove doveva svolgersi il picchetto.
Su uno dei pennoni davanti alla Basilica le bandiere ufficiali sono state sostituite dalla bandiera della pace.
A Roma la manifestazione è tutt'ora in corso, e al termine del gr sentiremo un primo collegaento.


'''NOTIZIE BREVI'''

'''ESTERI'''
 
'''Iran'''

Gli Stati Uniti continuano la pressione politica e mediatica sull’Iran, e oggi è la volta di John Negroponte, ex ambasciatore Usa all'Onu, attuale responsabile della neo-istituita Direzione Nazionale americana per l'Intelligence, ma conosciuto soprattutto per gli squadroni della morte in america latina, di creare le condizioni per un intervento a Teheran. Intervistato dalla radio del network pubblico britanico 'Bbc', Negroponte non ha esitato a definire la Repubblica Islamica "lo Stato principale sponsor del terrorismo nel mondo", dopodiche' ha avvertito: "La stima
che abbiamo effettuato e' che prima o poi, fra l'inizio e la meta' del prossimo decenio, gli iraniani potrebbero essere in grado di disporre di una bomba nucleare, fatto che costituisce motivo di enorme preoccupazione". Ieri sera a Vienna i Cinque Grandi membri permanenti del Consigflio di Sicurezza delle Nazioni Unite, vale a dire Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina, piu' la Germania, tra i mediatori europei del cosiddetto Eu-3 insieme a Parigi e Londra, avevano raggiunto un "accordo sostanziale" su un pacchetto misto di incentivi e di deterrenti da sottopporre all’Iran affinche' sospenda l'arricchimento dell'uranio

Mentre gli Stati Uniti si preparano a capire come intervenire in Iran, cominciano ad arrivare i primi rifiuti all’opzione militare dai paesi dell’area. L’ultimo in ordine di tempo viene dal presidente dell’Azerbajan, che in una intervista pubblicata oggi sul quotidiano francese le Figaro dice che non appoggierà nessuan azione militare contro l’Iran, perché ogni ulteriore destabilizzazione avrà un effetto devastante sulla regione.
L’azerbajan fa parte della cosidetta “coalizione dei volenterosi” che partecipa all’invasione dell’Iraq dal maggio del 2003, con l’invio di un contingente di 151 soldati.




'''Palestina'''

Giornata intensa quella di oggi per l’esercito israeliano, che ha compiuto effettuato prima
dell'alba un raid all'ospedale palestinese El Anjili di Nablus in
Cisgiordania per arrestare un palestinese, Jawa Qaabi. Decine di soldati isrealiani,
accompagnati da un medico dell'esercito, hanno prelevato l'uomo, che era rimasto ferito in maggio nel corso di un'operazionedell'esercito israeliano nella città , ha riferito un medico dell'ospedale, il dottor Tarif Abu Salah.
L'esrcito non ha commentato l'accaduto, ma fonti hanno riferito che Qaabi è stato portato in una struttura sanitaria israeliana.
Il medico dell'esercito israeliano presente all'arresto ha chiesto al dottor Abu Salah dettagli delle condizioni di Qaabi ela sua cartella clinica prima che l'uomo fosse portato via
dall'ospedale.
Nella notte, raid dell'esercito israeliano sono avvenuti a Nablus secondo testimoni, e sono state udite numerose esplosioni ma nessun palestinese è rimasto ferito. Le incursioni a Nablus avvengono quasi ogni giorno, di solito per arrestare presunti militanti, e terrorizzare la popolazione stremata.
La seconda operazione dell’esercito israeliano si è svolta al confine con l’Egitto, dove i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro tre uomini, uccidendone due. Lo ha reso noto una portavoce
dell'Esercito dello Stato ebraico, tenente Michal Luft, senza specificare la nazionalita' delle vittime, che indossavano peraltro divise delle Forze Armate del Cairo. Intorno all'alba i tre avevano, secondo quanto afferma il governo israeliano, violato la frontiera tra i due Paesi nei pressi del monte Saguy, in Israele, antistante la localita' egiziana di Bir el-Ma'in.


'''Iraq'''

Secondo un avvocato difensore citato dalla Ap da San Diego in California, la giustizia
militare americana si prepara a incriminare per omicidio e altri reati sette marines e un marinaio, per la morte di un civile iracheno in aprile.
La vicenda non ha nulla a che vedere con la strage di Haditha, avvenuta nel novembre 2005, ma la notizia esce mentre si attendono le conclusioni dell'inchiesta su quel massacro di
24 civili ad opera di marines. L'omicidio contestato agli otto avvenne il 26 aprile a ovest di Baghdad. L'indagine relativa venne annunciata, senza ulteriori commenti da parte militare,
il 26 aprile.

'''Iraq 2'''

Un video di cui la BBC e' entrata in possesso dimostrerebbe che 11 civili iracheni, tra cui cinque
bambini e quattro donne, sono stati uccisi ''deliberatamente'' da militari americani durante un'operazione condotta il 15 marzo scorso a Ishaqi, a un centinaio di chilometri a nord di Baghdad.
E' quanto riferisce nel suo sito Internet la stessa radiotelevisione pubblica britannica, precisando di avere ottenuto il nastro da un gruoppo radicale sunnita contrario alla
presenza del contingente multinazionale in Iraq. Un portavoce delle forze americane in Iraq ha detto alla BBC che sull'episodio e' stata aperta un inchiesta.
Citando fonti americane, l'emittente riferisce che le forze americane erano intervenute a Ishaqi dopo avere avuto la segnalazione della presenza di un esponente di Al Qaida in un edificio della cittadina.
Le forze Usa hanno poi ammesso che, in seguito al pesante sbbarrammento di fuoco cui era stato sottoposto, l'edifcio era crollato e che tra le macerie erano stati trovati quattro morti:
il presunto membro di Al Qaida, una donna e un bambino.
La polizia irachena, pero', aveva subito contestato questa versione dei fatti, affermando che le forze americane avevano deliberatamente ucciso 11 civili, di cui cinque bambini e quattro donne, prima di far saltare in aria l'edificio.
Nel video di cui la BBC e' entrata in possesso, secondo il sito dell'emittente, si vedono i corpi di varie persone, tra cui diversi bambini, con chiari segni di colpi di arma da fuoco.
Stando alla BBC, il filmato sembra smentire la versione dei fatti fornita dagli americani.

'''Iraq 3'''

Il giornalista iracheno Ali' al-Mashhadani, che lavora per l'agenzia Reuters, e' stato
rilasciato oggi, dopo essere rimasto per 12 giorni prigioniero dei militari statunitensi nel carcere di Abu Ghraib, alla periferia di Baghdad.
Mashhadani, 37 anni di eta', era stato arrestato dai Marines americani nella sua citta', a Ramadi, il 20 maggio scorso, quando si era recato ad una base militare USA per recuperare alcuni telefoni della Reuters, che gli erano stati sequestrati all'inizio della settimana.
Nessuna accusa gli e' stata mossa, ma, su sua richiesta, le autorita' americane gli hanno risposto che la sua presenza costitituiva un pericolo.
L’associazione dei gironalisti iracheni ha denunciato più volte, sia al governo sia alle associazioni internazionali, gli arresti arbitrari e gli omicidi di giornalisti avvenuti nel paese dal 2003, anno dell’occupazione americana. In tutti quetsi anni, nel rapporto annuale di reporter sens frontiere, l’Iraq è risultato il paese più pericoloso al mondo per i media.

'''Iraq 4'''

Due bombe sono esplose oggi in un affollato mercato nel centro di Baghdad, uccidendo almeno
quattro persone e ferendone una cinquantina. Lo hanno detto fonti della polizia.
Al momento non sono disponibili altre informazioni.
In un altri attacco, in un quartiere orientale di Baghdad, una bomba collocata su una strada e' esplosa uccidendo due persone e ferendone quattro.

'''Turchia'''

Esplosione questa mattina in una miniera di carbone in Turchia. Su 57 minatori che si trovavano all'interno della miniera al momento dell'esplosione, 40 sono
riusciti a scappare, ha spiegato in tv il ministro aggiungendo: ''Purtroppo abbiamo perduto 17 dei nostri minatori''.
La tragedia e' accaduta in una miniera gestita da una compagnia privata a Odakoy, nella provincia di Balikesir.
 
'''CILE'''

Il presidente del Cile Michelle Bachelet ha annunciato la notte scorsa nuovi
provvedimenti nel settore scolastico, venendo parzialmente incontro alle richieste avanzate dagli studenti delle scuole superiori nelle proteste di massa iniziate questa settimana.
In un discorso alla televisione ieri sera tardi, Bachelet, la prima donna presidente del Cile, ha avvertito pero' che non puo' concedere agli studenti tutto cio' che essi chiedono, come ad
esempio gli autobus gratis, perche' non ci sono i soldi per tale agevolazione. Tuttavia la capitale continua a essere presidiata dalla polizia in assetto antisommossa.
Questa settimana circa 800.000 studenti sono scesi in piazza
in tutto il Paese chiedendo piu' fondi pubblici per il settore dell'Istruzione, di cui denunciano la carenza di insegnanti e perfino di strutture igieniche. Bachelet ha detto che il governo, fra le altre
misure, puo' al massimo concedere tariffe agevolate agli studenti per i biglietti degli autobus, ma non i trasporti gratis.
Un portavoce degli studenti ha detto che il movimento prendera' in considerazione le proposte della presidente oggi in un'assemblea, prima di decidere se proclamare un altro sciopero
nazionale per l'inizio della prossima settimana.
Prima del discorso televisivo di Bachelet, studenti e professori delle universita' avevano annunciato che si uniranno alla protesta degli studenti delle superiori la settimana prossima, se le loro richieste non verranno esaudite.

'''Spagna'''

Otto membri di Batasuna, tra cui il leader ArnaldoOtegi, che sono comoarsi mecoledì scorso davanti ad un giudice dell’Audiencia National per presunte minacce terroriste, sono stati rimessi in libertà senza condizioni. L’unico ad essere costretto all’obbligo di firma è Joseba Permach. Il governo spagnolo ha avviato un “processo di pace” con l’ETA.





'''ITALIA'''

'''Ambiente'''

Un decreto per fermare al piu' presto l'operativita' della Delega Ambientale e arginare il grave
contenzioso tra Stato e Regioni generatosi e l'apertura di un tavolo di confronto permanente: questo il "segnale forte" che 14 associazioni ambientaliste chiedono formalmente al Ministro
dell'Ambiente e della Tutela del territorio, Alfonso Pecoraro Scanio con un documento unitario.
I firmatari del documento - tra gli altri, Acli Anni Verdi, Amici della Terra, FAI-Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, WWF Italia - sollecitano tempi brevi anche
"per evitare di acuire il contrasto tra l'Italia e la Commissione Europea, viste le numerose disposizioni in contrasto con le norme comunitarie, ad esempio, in materia di rifiuti, contenute nel testo approvato alla fine della scorsa legislatura". Le associazioni ambientaliste "guardano con
preoccupazione al caos istituzionale: sempre piu' regioni annunciano di voler ricorrere alla Corte Costituzionale per vedere ristabilite le competenze sottratte illegittimamente con la Delega ambientale". Chiedono, dunque, al Ministro Pecoraro "un forte segnale di discontinuita', rispetto alla politica seguita negli ultimi 5 anni, istituendo un tavolo permanente di concertazione per una migliore definizione delle politiche e delle norme ambientali presso il Ministero dell'Ambiente,
composto dalle associazioni ambientaliste, delle organizzazioni di categoria e dei sindacati.

'''Siparietto'''
----
=== Gr 9:30 ===


'''ESTERI'''

'''ITALIA'''
Line 4: Line 159:
= Gr Flash di giovedi 6 giugno - ore 9.30 =
Line 6: Line 160:
== DAL MONDO ==
PALESTINA - E' durata sei ore la rappresaglia israeliana a Ramallah cominciata la notte scorsa. Le forze israeliane hanno lasciato stamani la città autonoma palestinese, ha indicato una fonte della sicurezza palestinese. Fonti sul posto hanno riferito che lo Stato ebraico ha ritirato i carri armati e i soldati che erano entrati nel quartier generale del presidente Yasser Arafat, anche se fonti militari parlano di ritiro solo parziale. Le truppe israeliane hanno fatto saltare in aria gli uffici dei servizi di intelligence dell'Autorità palestinese, situati a circa settanta metri dal quartier generale di Yasser Arafat. Lo riferiscono testimoni oculari. Illeso Arafat, che con il volto stanco ma disteso, è
iapparso all'esterno del quartier generale due ore dopo il ritiro israeliano. L'incursione è costata la vita ad una guardia della sicurezza dell'Anp. "Questo farà solo aumentare la determinazione della nostra gente", ha dichiarato Arafat riferendosi all'attacco israeliano. Questa mattina i soldati israeliani si sono ritirati fino alla periferia della città. Una fonte militare citata dalla radio pubblica israeliana ha ribadito che l'incursione a Ramallah deve essere interpretata come "un avvertimento all'autorità palestinese che è direttamente responsabile degli attentati terroristi". Queste le dichiarazioni degli israeliani.

ARGENTINA - Un gruppo di Madri della Plaza de Mayo argentine ha occupato la scorsa notte la cattedrale di Buenos Aires per protestare contro “la situazione di fame che vivono i bambini del Paese”. Lo riferisce l’edizione on line del quotidiano ‘Clarin’. “Non si può andare avanti così - ha commentato la signora Hebe de Bonafini, esponente di spicco dell’ala oltranzista del movimento - e ho voglia di piangere. I bambini argentini stanno mangiando rospi e topi, è una follia. Poche ore prima della inizio della protesta nella cattedrale metropolitana, erano state mostrate in televisione le immagini della tragica situazione a 'Villa Iapi' di Quilmes, in provincia di Buenos Aires, dove secondo gli insegnanti della locale 'Scuola 65', i bambini sono costretti a cibarsi di rane e topi. MISNA

PARAGUAY - Il Congresso democratico del popolo – rete che riunisce diversi settori sociali, sindacali, politici e universitari del Paraguay – ha lanciato l’allarme per il rischio di nuovi scontri tra civili e polizia in occasione della manifestazione di protesta che si terrà oggi ad Asuncíon. L’organismo ha convocato i cittadini a riunirsi nelle prossime ore di fronte alla sede del parlamento per protestare contro la legge 1.615 sulle privatizzazioni. Nelle stesse ore, il Senato sarà riunito per discutere se disporre una sospensione della normativa proprio a causa della pressione esercitata nelle ultime settimane dall’opposizione. Le autorità hanno deciso di impedire con ogni mezzo che i
dimostranti raggiungano il palazzo del parlamento chiudendo le principali strade d’accesso alla piazza. Allo stesso tempo hanno proceduto all’arresto di oltre 400 persone che si avvicinavano alla capitale da diverse zone del Paese per prendere parte alla manifestazione. "Comunichiamo all’esecutivo che adotteremo tutte le misure necessarie affinché il diritto alla mobilitazione popolare venga rispettato", ha annunciato in una nota il Congresso democratico del popolo. Alla dimostrazione odierna partecipano, tra gli altri, i militanti del Coordinamento delle organizzazioni contadine (Mcnoc), dell’Organizzazione nazionale contadina (Onac) e della Centrale nazionale dei lavoratori (Cnt). In incidenti scoppiati fra agenti e contadini che intendevano raggiungere la capitale per partecipare alla manifestazione, martedì sera un ‘campesino’ è rimasto ucciso e altri tre feriti.
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Line 16: Line 163:
=== Dall'Italia ===
ROMA - Una folta schiera di Ong, organizzazioni sociali, associazioni, movimenti e altre realtà della società civile di tutto il mondo ha aderito all’appello per la marcia in favore della sovranità alimentare, in programma a Roma sabato prossimo, 8 giugno, alla vigilia del Vertice mondiale sull’alimentazione e del Forum delle Ong. L’iniziativa verrà presentata ufficialmente oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa convocata alle 11:30 presso la Sala Assunta di via degli Astalli 17. L'appello per la marcia di sabato giunge da dietro le sbarre di numerose prigioni del mondo, dal
Brasile alle Filippine, dall'Indonesia al Bangladesh, dove sono rinchiusi i 33 agricoltori, sindacalisti e rappresentanti delle popolazioni indigene che lo hanno sottoscritto. Si tratta di persone, secondo quanto sottolineano gli organizzatori della marcia, imprigionate per aver dato voce alle speranze dei poveri e degli emarginati di tutto il pianeta. Il documento, intitolato “Terra e dignità”, invoca lo sviluppo di modelli di produzione agricola che rispettino la diversità dei metodi contadini, una remunerazione adeguata per tutti i lavoratori agricoli, il rilancio dei programmi di riforma agraria, la sottrazione dell'alimentazione dalla giurisdizione dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), e una moratoria internazionale sull'utilizzo degli Organismi geneticamente modificati (Ogm). La marcia di sabato farà da preludio al Forum per la Sovranità Alimentare che, da domenica 9 a giovedì 13 giugno, in parallelo al Vertice Mondiale sull'Alimentazione, vedrà riunirsi al Palazzo dei Congressi di Roma diverse centinaia di esponenti dei movimenti, delle organizzazioni non governative e della società civile di tutto il mondo.
'''Appunti e note redazionali'''
Line 20: Line 165:
-------------

= Gr Flash di giovedi 6 giugno - ore 11.00 =

== Dal MONDO ==
AFRICA - Si è aperto ieri a Durban (Sudafrica) il summit economico dei Paesi africani con la presenza, del presidente della Banca mondiale James Wolfensohn che si è detto pronto a sostenere, in sede internazionale, le legittime richieste dei partecipanti, presidente che però certo non è proprio una garanzia di reale possibilità di miglioramento. Il programma prevede tre giorni di intensi lavori per discutere un pacchetto di proposte da sottoporre al G8 in programma il mese prossimo in Canada: al centro delle discussioni il Nuovo partenariato per lo sviluppo (Nepad). Stando alle dichiarazioni ufficiali, si tratta dell’organismo che dovrebbe imprimere il cambiamento di rotta all’Africa. Sulla carta, il Nepad esige standard accettabili di democrazia, vale a dire: libere elezioni, libertà di stampa e amministrazione responsabile dei fondi pubblici. I Paesi industrializzati dal canto loro devono rivedere le politiche economiche per consentire all'Africa d'entrare a pieno titolo nel mercato globale, senza sottostare al dictat protezionistico. Altra questione da rivedere è quella degli investimenti stranieri che hanno implicato in questi anni, paradossalmente, il trasferimento di ricchezza fuori dai confini del continente. È bene ricordare che vi sono Paesi africani che a tutt’oggi non conoscono la quota di petrolio prelevata nei propri bacini ed esportata all’estero. L’Angola
è uno tra questi. Se di garanzie bisogna parlare, hanno già fatto intendere i governi africani, non possono essere solo loro a darle. Anche perché i focolai di tensione, come nell’ex Zaire, sono in gran parte legati al controllo delle materie prime di un continente ricco e al contempo drammaticamente povero. Sono quarantotto i Paesi rappresentati al vertice di Durban . MISNA

ZIMBABWE - Il consiglio della 'Law Society of Zimbabwe' ha espresso la propria preoccupazione per l'arresto di due avvocati operato ieri dalla polizia di Harare. Il presidente della Lsz, Sternford Moyo, e il suo segretario Wilbert Mapombere sono stati fermati due giorni fa in base alla legge sull'ordine pubblico e la sicurezza (conosciuta anche come 'Posa', 'Public order and Security Act'). Ad entrambi viene contestata la responsabilità del contenuto di una lettera indirizzata a uffici governativi britannici e al principale partito di opposizione nel Paese, il Movimento per il cambiamento democratico (Mdc) di Morgan Tsvangirai, avversario di Mugabe alle scorse presidenziali. Nel documento si troverebbero i piani per l'organizzazione di imponenti manifestazioni di massa ad opera dello Mdc. Moyo e Mapombere sono stati anche accusati di aver tenuto, il 4 marzo scorso, un incontro segreto durante il quale si sarebbero valutate soluzioni per "rovesciare il governo legalmente eletto". I difensori dei due avvocati, hanno fatto prontamente notare come il 4 marzo le elezioni cui si fa riferimento nell'accusa non si fossero ancora tenute. MISNA

=== DALL'ITALIA ===
'''Servizi audio della giornata'''
Line 33: Line 168:
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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

Contro la parata

La Festa della Repubblica del 2 giugno da alcuni anni si è trasformata della Festa delle forze armate, una parata militare. Oggi in molte città italiane si svolgeranno contestazioni a questa inaccettabile presenza mentre l’esercito italiano è impegnato su diversi fronti di guerra.

Abbiamo ascoltato poco fa la corrispondenza da BOlogna, ma anche in altre città si sfvolgono manifestazioni diprotesta. A Venezia la celebrazione della Festa del 2 giugno è prevista alle 10.30 e si svolge davanti alla Basilica di San Marco con un picchetto delle forze armate. Verso le ore 9.30 con un blitz è stato occupato lo spazio dove doveva svolgersi il picchetto. Su uno dei pennoni davanti alla Basilica le bandiere ufficiali sono state sostituite dalla bandiera della pace. A Roma la manifestazione è tutt'ora in corso, e al termine del gr sentiremo un primo collegaento.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Iran

Gli Stati Uniti continuano la pressione politica e mediatica sull’Iran, e oggi è la volta di John Negroponte, ex ambasciatore Usa all'Onu, attuale responsabile della neo-istituita Direzione Nazionale americana per l'Intelligence, ma conosciuto soprattutto per gli squadroni della morte in america latina, di creare le condizioni per un intervento a Teheran. Intervistato dalla radio del network pubblico britanico 'Bbc', Negroponte non ha esitato a definire la Repubblica Islamica "lo Stato principale sponsor del terrorismo nel mondo", dopodiche' ha avvertito: "La stima che abbiamo effettuato e' che prima o poi, fra l'inizio e la meta' del prossimo decenio, gli iraniani potrebbero essere in grado di disporre di una bomba nucleare, fatto che costituisce motivo di enorme preoccupazione". Ieri sera a Vienna i Cinque Grandi membri permanenti del Consigflio di Sicurezza delle Nazioni Unite, vale a dire Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina, piu' la Germania, tra i mediatori europei del cosiddetto Eu-3 insieme a Parigi e Londra, avevano raggiunto un "accordo sostanziale" su un pacchetto misto di incentivi e di deterrenti da sottopporre all’Iran affinche' sospenda l'arricchimento dell'uranio

Mentre gli Stati Uniti si preparano a capire come intervenire in Iran, cominciano ad arrivare i primi rifiuti all’opzione militare dai paesi dell’area. L’ultimo in ordine di tempo viene dal presidente dell’Azerbajan, che in una intervista pubblicata oggi sul quotidiano francese le Figaro dice che non appoggierà nessuan azione militare contro l’Iran, perché ogni ulteriore destabilizzazione avrà un effetto devastante sulla regione. L’azerbajan fa parte della cosidetta “coalizione dei volenterosi” che partecipa all’invasione dell’Iraq dal maggio del 2003, con l’invio di un contingente di 151 soldati.

Palestina

Giornata intensa quella di oggi per l’esercito israeliano, che ha compiuto effettuato prima dell'alba un raid all'ospedale palestinese El Anjili di Nablus in Cisgiordania per arrestare un palestinese, Jawa Qaabi. Decine di soldati isrealiani, accompagnati da un medico dell'esercito, hanno prelevato l'uomo, che era rimasto ferito in maggio nel corso di un'operazionedell'esercito israeliano nella città , ha riferito un medico dell'ospedale, il dottor Tarif Abu Salah. L'esrcito non ha commentato l'accaduto, ma fonti hanno riferito che Qaabi è stato portato in una struttura sanitaria israeliana. Il medico dell'esercito israeliano presente all'arresto ha chiesto al dottor Abu Salah dettagli delle condizioni di Qaabi ela sua cartella clinica prima che l'uomo fosse portato via dall'ospedale. Nella notte, raid dell'esercito israeliano sono avvenuti a Nablus secondo testimoni, e sono state udite numerose esplosioni ma nessun palestinese è rimasto ferito. Le incursioni a Nablus avvengono quasi ogni giorno, di solito per arrestare presunti militanti, e terrorizzare la popolazione stremata. La seconda operazione dell’esercito israeliano si è svolta al confine con l’Egitto, dove i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro tre uomini, uccidendone due. Lo ha reso noto una portavoce dell'Esercito dello Stato ebraico, tenente Michal Luft, senza specificare la nazionalita' delle vittime, che indossavano peraltro divise delle Forze Armate del Cairo. Intorno all'alba i tre avevano, secondo quanto afferma il governo israeliano, violato la frontiera tra i due Paesi nei pressi del monte Saguy, in Israele, antistante la localita' egiziana di Bir el-Ma'in.

Iraq

Secondo un avvocato difensore citato dalla Ap da San Diego in California, la giustizia militare americana si prepara a incriminare per omicidio e altri reati sette marines e un marinaio, per la morte di un civile iracheno in aprile. La vicenda non ha nulla a che vedere con la strage di Haditha, avvenuta nel novembre 2005, ma la notizia esce mentre si attendono le conclusioni dell'inchiesta su quel massacro di 24 civili ad opera di marines. L'omicidio contestato agli otto avvenne il 26 aprile a ovest di Baghdad. L'indagine relativa venne annunciata, senza ulteriori commenti da parte militare, il 26 aprile.

Iraq 2

Un video di cui la BBC e' entrata in possesso dimostrerebbe che 11 civili iracheni, tra cui cinque bambini e quattro donne, sono stati uccisi deliberatamente da militari americani durante un'operazione condotta il 15 marzo scorso a Ishaqi, a un centinaio di chilometri a nord di Baghdad. E' quanto riferisce nel suo sito Internet la stessa radiotelevisione pubblica britannica, precisando di avere ottenuto il nastro da un gruoppo radicale sunnita contrario alla presenza del contingente multinazionale in Iraq. Un portavoce delle forze americane in Iraq ha detto alla BBC che sull'episodio e' stata aperta un inchiesta. Citando fonti americane, l'emittente riferisce che le forze americane erano intervenute a Ishaqi dopo avere avuto la segnalazione della presenza di un esponente di Al Qaida in un edificio della cittadina. Le forze Usa hanno poi ammesso che, in seguito al pesante sbbarrammento di fuoco cui era stato sottoposto, l'edifcio era crollato e che tra le macerie erano stati trovati quattro morti: il presunto membro di Al Qaida, una donna e un bambino. La polizia irachena, pero', aveva subito contestato questa versione dei fatti, affermando che le forze americane avevano deliberatamente ucciso 11 civili, di cui cinque bambini e quattro donne, prima di far saltare in aria l'edificio. Nel video di cui la BBC e' entrata in possesso, secondo il sito dell'emittente, si vedono i corpi di varie persone, tra cui diversi bambini, con chiari segni di colpi di arma da fuoco. Stando alla BBC, il filmato sembra smentire la versione dei fatti fornita dagli americani.

Iraq 3

Il giornalista iracheno Ali' al-Mashhadani, che lavora per l'agenzia Reuters, e' stato rilasciato oggi, dopo essere rimasto per 12 giorni prigioniero dei militari statunitensi nel carcere di Abu Ghraib, alla periferia di Baghdad. Mashhadani, 37 anni di eta', era stato arrestato dai Marines americani nella sua citta', a Ramadi, il 20 maggio scorso, quando si era recato ad una base militare USA per recuperare alcuni telefoni della Reuters, che gli erano stati sequestrati all'inizio della settimana. Nessuna accusa gli e' stata mossa, ma, su sua richiesta, le autorita' americane gli hanno risposto che la sua presenza costitituiva un pericolo. L’associazione dei gironalisti iracheni ha denunciato più volte, sia al governo sia alle associazioni internazionali, gli arresti arbitrari e gli omicidi di giornalisti avvenuti nel paese dal 2003, anno dell’occupazione americana. In tutti quetsi anni, nel rapporto annuale di reporter sens frontiere, l’Iraq è risultato il paese più pericoloso al mondo per i media.

Iraq 4

Due bombe sono esplose oggi in un affollato mercato nel centro di Baghdad, uccidendo almeno quattro persone e ferendone una cinquantina. Lo hanno detto fonti della polizia. Al momento non sono disponibili altre informazioni. In un altri attacco, in un quartiere orientale di Baghdad, una bomba collocata su una strada e' esplosa uccidendo due persone e ferendone quattro.

Turchia

Esplosione questa mattina in una miniera di carbone in Turchia. Su 57 minatori che si trovavano all'interno della miniera al momento dell'esplosione, 40 sono riusciti a scappare, ha spiegato in tv il ministro aggiungendo: Purtroppo abbiamo perduto 17 dei nostri minatori. La tragedia e' accaduta in una miniera gestita da una compagnia privata a Odakoy, nella provincia di Balikesir.

CILE

Il presidente del Cile Michelle Bachelet ha annunciato la notte scorsa nuovi provvedimenti nel settore scolastico, venendo parzialmente incontro alle richieste avanzate dagli studenti delle scuole superiori nelle proteste di massa iniziate questa settimana. In un discorso alla televisione ieri sera tardi, Bachelet, la prima donna presidente del Cile, ha avvertito pero' che non puo' concedere agli studenti tutto cio' che essi chiedono, come ad esempio gli autobus gratis, perche' non ci sono i soldi per tale agevolazione. Tuttavia la capitale continua a essere presidiata dalla polizia in assetto antisommossa. Questa settimana circa 800.000 studenti sono scesi in piazza in tutto il Paese chiedendo piu' fondi pubblici per il settore dell'Istruzione, di cui denunciano la carenza di insegnanti e perfino di strutture igieniche. Bachelet ha detto che il governo, fra le altre misure, puo' al massimo concedere tariffe agevolate agli studenti per i biglietti degli autobus, ma non i trasporti gratis. Un portavoce degli studenti ha detto che il movimento prendera' in considerazione le proposte della presidente oggi in un'assemblea, prima di decidere se proclamare un altro sciopero nazionale per l'inizio della prossima settimana. Prima del discorso televisivo di Bachelet, studenti e professori delle universita' avevano annunciato che si uniranno alla protesta degli studenti delle superiori la settimana prossima, se le loro richieste non verranno esaudite.

Spagna

Otto membri di Batasuna, tra cui il leader ArnaldoOtegi, che sono comoarsi mecoledì scorso davanti ad un giudice dell’Audiencia National per presunte minacce terroriste, sono stati rimessi in libertà senza condizioni. L’unico ad essere costretto all’obbligo di firma è Joseba Permach. Il governo spagnolo ha avviato un “processo di pace” con l’ETA.

ITALIA

Ambiente

Un decreto per fermare al piu' presto l'operativita' della Delega Ambientale e arginare il grave contenzioso tra Stato e Regioni generatosi e l'apertura di un tavolo di confronto permanente: questo il "segnale forte" che 14 associazioni ambientaliste chiedono formalmente al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio, Alfonso Pecoraro Scanio con un documento unitario. I firmatari del documento - tra gli altri, Acli Anni Verdi, Amici della Terra, FAI-Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, WWF Italia - sollecitano tempi brevi anche "per evitare di acuire il contrasto tra l'Italia e la Commissione Europea, viste le numerose disposizioni in contrasto con le norme comunitarie, ad esempio, in materia di rifiuti, contenute nel testo approvato alla fine della scorsa legislatura". Le associazioni ambientaliste "guardano con preoccupazione al caos istituzionale: sempre piu' regioni annunciano di voler ricorrere alla Corte Costituzionale per vedere ristabilite le competenze sottratte illegittimamente con la Delega ambientale". Chiedono, dunque, al Ministro Pecoraro "un forte segnale di discontinuita', rispetto alla politica seguita negli ultimi 5 anni, istituendo un tavolo permanente di concertazione per una migliore definizione delle politiche e delle norme ambientali presso il Ministero dell'Ambiente, composto dalle associazioni ambientaliste, delle organizzazioni di categoria e dei sindacati.

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Gr 9:30

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gror060602 (last edited 2008-06-26 09:59:10 by anonymous)