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Appunti e note redazionali

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ

D'Alema andra' a Baghdad per concordare il ritiro delle truppe. il ministro degli Esteri iracheno, Hoyshar Zebari, ha detto che "Il nuovo governo italiano comprende le difficoltà che sta attraversando l'Iraq ed intende effettuare il ritiro concordemente con noi in modo graduale. Parleremo anche del contributo italiano per offrire sostegno all'Iraq da un punto di vista militare ed economico, e della collaborazione che l'Italia offrirà al nostro governo in una serie di progetti". Continuano intanto scontri, attentati e stragi. Nelle ultime ore, gli episodi più gravi si sono registrati a Baquba a nord di Baghdad, (24 studenti uccisi); mentre nella meridionale Bassora scontro tra forze di polizia e rivoltosi dopo l'esplosione di un'auto bomba: 9 le persone uccise numerosi i feriti. In questa situazione, prosegue anche lo stallo nell'attività politica: in affanno il premier Al Maliki che rimanda la riunione del Parlamento per approvare la nomina dei titolari dei ministeri chiave: interno, difesa, sicurezza nazionale. Intanto le inchieste sulle uccisioni di bambine e bambini da parte dei valorosi marines continua nell'imbarazzo dei comandi statunitensi che hanno dovuto confessare che anche ieri "per errore" hanno ucciso tre civili durante un'esercitazione di artiglieria a nord di Bagdad. Uomini armati in divisa da poliziotto hanno sequestrato oggi a Baghdad 50 lavoratori di diverse aziende di trasporto. Fonti della polizia e del ministero dell'Interno hanno detto che gli uomini armati, in un'azione apparentemente coordinata, hanno prelevato i lavoratori nelle sedi delle loro aziende, in una strada della capitale dove si trovano gli uffici di numerose societa' di trasporti per la Siria e la Giordania.

In merito all'inchiesta sulla strage di Haditha, la moglie di uno dei marine della compagnia ritenuta responsabile de massacro ha affermato al settimanale Newsweek: "Nella compagnia c'erano problemi di droga e di alcool; si facevao violenti riti di iniziazione. Credo - ha aggiunto- che quei ragazzi fossero sotto l'effetto di anfetamenine o di qualcos'altro quando aprirono il fuoco sui civili."

AFGHANISTAN

I soldati britannici in Afghanistan hanno ucciso nella provincia meridionale di Helmand cinque persone ritenute militanti talebani e altre due persone sono state arrestate. Dopo nuovi attacchi dei talebani nel fine settimana – con 12 vittime tra cui quattro in un fallito attentato contro il governatore della provincia di Kandahar e un convoglio di soldati canadesi di scorta - la Nato ha annunciato il dispiegamento di 6.000 soldati, il doppio di quelli attuali. Lo ha detto il generale David Richards, comandante dell’Isaf, spiegando che l’incremento di truppe avverrà il mese prossimo, quando la Forza di stabilizzazione della Nato in Afghanistan (Isaf) rileverà il comando delle operazioni nel sud del paese dalla coalizione guidata dagli Usa. Richards ha ammesso che spesso i convogli statunitensi per evitare attacchi suicidi o bombe sul terreno viaggiano ad alte velocità in mezzo alla folla, esasperando però i locali la cui rabbia la scorsa settimana, ad esempio, è sfociata in intensi scontri dopo l’ennesimo incidente fatale. Il passaggio di consegne avviene proprio durante la più intensa offensiva dei militanti da quando i talebani sono stati estromessi dal potere: più di 400 persone – perlopiù ribelli – sono state uccise a partire dalla metà di maggio.

PALESTINA

Tra poche ore ci sarà l'annuncio da parte del presidente Abu Mazen di un referendum su un documento elaborato da dirigenti palestinesi detenuti in Israele in cui si enuncia, fra l'altro, la intenzione di costituire uno Stato indipendente accanto ad Israele, lungo le linee di demarcazione del 1967. Hamas continua ad avere forti riserve sul documento e a esprimere totale contrarietà al referendum che, secondo il premier Ismail Haniyeh, sarebbe "non costituzionale". Intanto nuovi scontri ieri a Gaza, tra militanti palestinesi di Hamas e Fatah nei quali almeno cinque persone, tra cui una ragazza di 20 anni in attesa di un bambino, sono rimaste uccise. Quest'oggi una forte esplosione è avvenuto nel campo profughi di Jebaliya, nella striscia di Gaza. A causa della deflagrazione un uomo, un militante di Hamas, è morto e altri due sono rimasti feriti. Non è stata precisata la causa dell'esplosione. Sempre a Gaza è stata occupata per qualche minuto questa mattina una filiale della Arab Bank di Gaza City. A protestare sono stati una trentina di dipendenti dell'amministrazione pubblica palestinese che chiedevano di ricevere gli stipendi arretrati. A causa del blocco economico imposto da Israele, Stati Uniti e Unione Europea, i dipendenti statali palestinesi non ricevono da tre mesi alcun reddito. Dopo l'intervento dela polizia gli occupanti sono stati sgomberati.

TURCHIA

Nuovi scontri tra esercito di Ankara e miltanti curdi. Un soldato turco è stato ucciso ed altri otto feriti in un'imboscata attribuita dalle autorità locali al partito curdo Pkk ed avvenuta sulla strada tra Bingol ed Elazig, nel sud-est la regione kurda. Secondo quanto ha riferito il governatore di Bingol, Vehbi Ahvuc, un convoglio militare è stato attaccato sulla strada con fucili mitragliatori da alcuni membri del Pkk e ne è seguita un'intensa sparatoria. Il Pkk ha intensificato le sue azioni armate negli ultimi mesi, mentre anche i militari turchi hanno in corso una vasta campagna repressiva contro i ribelli. La Turchia ha anche ammassato truppe alla frontiera con l'Iraq, al fine dichiarato di prevenire l'infiltrazioni in Turchia dei membri del Pkk che stazionano in alcuni campi sulle montagne del Nord Iraq.

PERU

L'ex presidente Alan Garcia il vincitore delle elezioni in Perù. Lo ha annunciato la commissione elettorale che ha sancito la vittoria di Garcia contro il candidato nazionalista Ollanta Humala, 55,5 contro 44,5. Garcia ha vinto con il 55,4% dei voti contro il 44,5% andato al nazionalista Ollanta Humala. Il partito nazionalista di Humala, l'Unione per il Perù (Upp), e' comunque diventato la principale forza in parlamento: ha ottenuto 45 dei 120 seggi della Camera, contro i 36 andati al Partito Aprista di Garcia.

TIMOR EST

Bande giovanili dell’est e dell’ovest del paese si sono scontrate anche oggi nella capitale Dili, dove hanno incendiato diversi edifici; le truppe australiane hanno intanto usato gas lacrimogeni per disperdere due gruppi rivali che si stavano affrontando sul Ponte Comoro che porta all’aeroporto, mentre solo 50 parlamentari su 88 si sono presentati alla sessione di stamani convocata per trovare una soluzione alla crisi politico-militare innescata due mesi fa dall’allontanamento di 600 militari dall’esercito. Gli altri non vi hanno partecipato temendo per la loro incolumità. Le violenze proseguono nonostante il dispiegamento di 2250 soldati, per lo più australiani e neozelandesi: il “numero di saccheggi, incendi e di scontri tra gang” è stabile e c’è bisogno di più poliziotti ha detto Mick Slater, il comandante della forza internazionale dislocata nel paese. Nessun dettaglio è stato diffuso riguardo al “buon esito” dei colloqui di stamani tra Jose Ramos Horta, ministro degli Esteri e della Difesa, e Alfredo Reinado, capo dei soldati dissidenti che hanno iniziato gli scontri il 28 aprile, dopo essere stati espulsi dall’esercito dal primo ministro Mari Altakiri perché avevano protestato contro presunte discriminazioni perpetrate da ufficiali dell’ovest contro soldati dell’est. Intanto continuano a essere precarie le condizioni delle circa 100.000 persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni e a rifugiarsi in campi profughi, 66.000 entro la capitale e 30.000 fuori Dili. “I campi sono troppo affollati” ha detto Ariane Rummery, portavoce dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur/Uhncr), che teme che le violenze nelle strade possano presentarsi anche nei campi. Solo oggi sono arrivati i primi aiuti aerei – tende, taniche di benzina, etc – mentre il Programma alimentare mondiale dell’Onu (Pam/Wfp) ha iniziato a distribuire riso, zucchero e altri beni di prima necessità.

ANGOLA: EPIDEMIA DI COLERA NON SI ARRESTA

Con un bilancio di 1.625 vittime e 42.562 casi non si arresta l’epidemia di colera esplosa a febbraio in Angola, dove si registrano contagi in 14 delle 18 province: la MISNA lo ha appreso oggi dall’Ufficio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nella capitale Luanda. Nelle ultime 24 ore, si sono registrati 218 casi e 5 decessi, con indice di mortalità del 2,2%. I tassi più elevati si registrano nella provincia di Lunda Norte, dove in questi mesi sono morte 84 persone su un totale di 274 casi (pari a un’incidenza del 31%). L’epicentro dell’epidemia resta la capitale Luanda, a causa soprattutto delle scarse condizioni igieniche e dalla pressoché totale mancanza di acqua corrente nei quartieri poveri e nelle baraccopoli sorte in periferia con l’arrivo degli sfollati della lunga guerra civile (1975-2002). L’agenzia di stampa angola ‘Angop’, cita il responsabile locale del programma di vigilanza epidemiologica José Geremias, secondo cui nella provincia settentrionale di Bengo i casi sono diminuiti grazie a misure di “mobilitazione sociale” compresa la distribuzione di acqua potabile.

ITALIA

MILANO

Continuerà fino a sera lo sgombero del palazzo di via Cavezzali, alla periferia nord di Milano. In quella stessa zona dove il 27 febbraio scorso, una guardia giurata fuori servizio uccise un giovane d'origine maghrebina, provocando la reazione decisa della comunità di immigrati che vive nel palazzo. La polizia ha perquisito i numerosi appartamenti del residence-dormitorio. Una settantina di persone sono state portate in questura, prevalentemente nordafricani e peruviani, e presto potrebbero finire nei famigerati Centri di detenzione per migranti senza documenti, come quello di via Corelli a Milano. Molti appartamenti in quello stabile sono affittati in nero, e non per volontà degli inquilini.

TAV: BRESSO, FORMIGONI, ILLY PREMONO PER FINANZIARE I CANTIERI

I presidenti delle regioni Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, Mercedes Bresso, Roberto Formigoni e Riccardo Illy, in una lettera aperta inviata al presidente del Consiglio Romano Prodi ed al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, intervengono nel dibattito sulla Tav e chiedono che non sia pregiudicata la realizzazione della Torino-Lione ed il promesso finanziamento europeo a suo favore. In particolare, i tre presidenti chiedono che "sia predisposto al piu' presto il calendario della messa in opera del progetto, rispettando le linee guida che emergeranno dai lavori dell'Osservatorio"; che siano "dettagliate le necessita' finanziarie del progetto per il periodo 2007-2013, con espliciti impegni di pagamento secondo una ripartizione annuale" e che "venga messa in campo una reale politica di riequilibrio modale che privilegi l'utilizzo della ferrovia sui percorsi a lunga distanza". In particolare, Bresso, Formigoni ed Illy, nella lettera ricordano che "entro il prossimo mese di giugno la coordinatrice del progetto prioritario n.6 Loyola De Palacio, dovra' riferire alla Commissione europea sull'avanzamento di tale corridoio facendo una proposta per il suo cofinanziamento nell'ambito del budget europeo 2007-2013 per le Reti Transeuropee dei Trasporti".


Gr 13:00

PALESTINA

Tra poche ore ci sarà l'annuncio da parte del presidente Abu Mazen di un referendum su un documento elaborato da dirigenti palestinesi detenuti in Israele in cui si enuncia, fra l'altro, la intenzione di costituire uno Stato indipendente accanto ad Israele, lungo le linee di demarcazione del 1967. Un membro del Comitato esecutivo dell'Olp, Yasser Abed Rabbo, ha detto al quotidiano al-Hayat al-Jadida che l'annuncio di Abu Mazen potrebbe avvenire "oggi o domani", se prima al-Fatah e Hamas non avranno raggiunto una intesa su quel documento politico. Intanto nuovi scontri ieri a Gaza, tra militanti palestinesi di Hamas e Fatah nei quali almeno cinque persone, tra cui una ragazza di 20 anni in attesa di un bambino, sono rimaste uccise.

Sul piano diplomatico ieri faccia a faccia a Sharm el Sheik tra il presidente egiziano, Hosni Mubarak ed il primo ministro israeliano Ehud Olmert. Un incontro teso a far ripartire il dialogo tra israeliani e palestinesi e rilanciare la Road Map, al termine del quale Olmert ha affermato di essere disposto ad incontrare Abu Mazen.

Quest'oggi una forte esplosione è avvenuto nel campo profughi di Jebaliya, nella striscia di Gaza. A causa della deflagrazione un uomo, un militante di Hamas, è morto e altri due sono rimasti feriti. Non è stata precisata la causa dell'esplosione.

Sempre a Gaza è stata occupata per qualche minuto questa mattina una filiale della Arab Bank di Gaza City. A protestare sono stati una trentina di dipendenti dell'amministrazione pubblica palestinese che chiedevano di ricevere gli stipendi arretrati. A causa del blocco economico imposto da Israele, Stati Uniti e Unione Europea, i dipendenti statali palestinesi non ricevono da tre mesi alcun reddito. Dopo l'intervento dela polizia gli occupanti sono stati sgomberati.

IRAQ

Nelle ultime ore, gli episodi più gravi si sono registrati a Baqùba a nord di Baghdad, (24 studenti uccisi); mentre nella meridionale Bassòra scontro tra forze di polizia e rivoltosi dopo l'esplosione di un'auto bomba: 9 le persone uccise numerosi i feriti. In questa situazione, prosegue anche lo stallo nell'attività politica: in affanno il premier Al Maliki che rimanda la riunione del Parlamento per approvare la nomina dei titolari dei ministeri chiave: interno, difesa, sicurezza nazionale. Intanto le inchieste sulle uccisioni di bambine e bambini da parte dei valorosi marines continua nell'imbarazzo dei comandi statunitensi che hanno dovuto confessare che anche ieri "per errore" hanno ucciso tre civili durante un'esercitazione di artiglieria a nord di Bagdad.

Un commando di persone travestite da poliziotto ha sequestrato questa mattina in Iraq almeno una cinquantina di persone dipendenti di alcune aziende del settore trasporti. L'operazione si è svolta in una strada della capitale irachena in cui sono concentrate alcune compagnie che si occupano dei trasporti verso Giordania e Siria. Tra i sequestrati oltre ad autisti e dipendenti della società vi sarebbero anche alcuni passeggeri.

In merito all'inchiesta sulla strage di Haditha, la moglie di uno dei marine della compagnia ritenuta responsabile de massacro ha affermato al settimanale Newsweek: "Nella compagnia c'erano problemi di droga e di alcool; si facevao violenti riti di iniziazione. Credo - ha aggiunto- che quei ragazzi fossero sotto l'effetto di anfetamenine o di qualcos'altro quando aprirono il fuoco sui civili."

IRAN

L'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Javier Solana, arriverà a Teheran questa sera per trasmettere domani alle autorità iraniane il pacchetto di proposte approvate giovedi' scorso a Vienna dai cinque Paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu e dalla Germania. Secondo alcuni diplomatici occidentali, l'Alto rappresentante Ue restera' meno di 24 ore a Teheran e dovrebbe consegnare le proposte ai responsabili iraniani questa sera o al più domattina. "Potrebbe consegnare personalmente queste proposte al presidente Mahmoud Ahmadinejad lunedi' sera o martedi' mattina", ha dichiarato un diplomatico. L'incontro dovrebbe essere puramente protocollare e non dovrebbe dare luogo a negoziati, secondo la stessa fonte. Il breve comunicato emesso giovedì dai sei Paesi non fornisce alcun dettaglio in merito alla proposta, e in caso di risposta negativa da parte iraniana si limita ad osservare che "ulteriori iniziative verranno discusse in Consiglio di Sicurezza", senza menzionare dunque il termine "sanzioni".

PAKISTAN

Nella regione pachistana del Waziristan un soldato è stato ucciso e un altro ferito in un attacco condotto da militanti contro una postazione dell'esercito pachistano. L'attacco è avvenuto questa notte.

TURCHIA

Nuovi scontri tra esercito di Ankara e miltanti curdi. Un soldato turco è stato ucciso ed altri otto feriti in un'imboscata attribuita dalle autorità locali al partito curdo Pkk ed avvenuta sulla strada tra Bingol ed Elazig, nel sud-est la regione kurda. Secondo quanto ha riferito il governatore di Bingol, Vehbi Ahvuc, un convoglio militare è stato attaccato sulla strada con fucili mitragliatori da alcuni membri del Pkk e ne è seguita un'intensa sparatoria. Il Pkk ha intensificato le sue azioni armate negli ultimi mesi, mentre anche i militari turchi hanno in corso una vasta campagna repressiva contro i ribelli. La Turchia ha anche ammassato truppe alla frontiera con l'Iraq, al fine dichiarato di prevenire l'infiltrazioni in Turchia dei membri del Pkk che stazionano in alcuni campi sulle montagne del Nord Iraq.

TIMOR EST

Non cessano tensioni e scontri a Timor Est, anche se notevolmente attenuati da quelli dei giorni scorsi. Questa mattina i soldati del contingente internazionale presente sull'isola hanno dovuto far ricorso ai lacrimogeni per mettere fine agli incidenti provocati da bande rivali nella capitale Dili, dove il parlamento è stato convocato per discutere della situazione. E intanto il ministro degli esteri australiano Alexander Downer ha affermato che è "Difficile fermare la violenza a Timor Est". Ammettendo così che le truppe australiane, inviate sull'isola per cercare di fermare gli scontri, stanno incontrando grandi difficoltà ad assolvere il loro compito. Le truppe australiane costituiscono il grosso del contingente internazionale inviato per stabilizzare la situazione a Timor Est e composto anche da truppe malesi e portoghesi.

TUNISIA

Otto persone sono morte e cinque sono rimaste ferite per il crollo di un muro in un affollato mercato a Gabes, 400 chilometri a sud di Tunisi. Lo ha riferito oggi la televisione tunisina, citando testimoni secondo i quali fra le vittime vi sono tre persone della stessa famiglia e commercianti.

INDIA

Altre sette persone sono morte a causa di incidenti provocati dalle piogge monsoniche in India. Le ultime vittime sono state registrate nella regione dell'Uttar Pradesh e portano il totale dei morti a centoquaranta dall'inizio, il mese scorso, della stagione monsonica.

AFGHANISTAN

I soldati britannici in Afghanistan hanno ucciso nella provincia meridionale di Helmand cinque persone ritenute militanti talebani. Lo ha annunciato il ministero della difesa che ha specificato che nell'operazione altre due persone sono state arrestate.

ITALIA

MILANO

E' in corso da questa mattina un blitz della polizia nello stabile di via Cavezzali (Via Padova) quello, per intenderci, dove qualche mese fa un vigilante ha ammazzato a colpi di pistola un migrante. La via è bloccata e nella piazza vicina ci sono una marea di camionette, macchine, un'ambulanza ecc. Sembra che stiano portando via i migranti senza permesso di soggiorno, però è impossibile verificare per il cordone sanitario che isola la via. Il traffico in via Padova è lentissimo.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

PALESTINA

Nuovi scontri ieri a Gaza, tra militanti palestinesi di Hamas e Fatah nei quali almeno cinque persone, tra cui una ragazza di 20 anni in attesa di un bambino, sono rimaste uccise. E intanto questa sera scade l'ultimatum lanciato dal presidente Abu Mazen per chiedere ad Hamas di riconoscere ufficialmente l'sistenza di Israele all'interno dei confini del 1967; scaduto l'ultimatum il presidente Abu Mazen, utilizzando le prerogative di presidente, proclamerà il referendum tra la popolazione palestinese, cui si oppone il governo a guida Hamas. Sul piano diplomatico faccia a faccia ieri a Sharm el Sheik tra il presidente egiziano, Hosni Mubarak ed il primo ministro israeliano Ehud Olmert. Un incontro teso a far ripartire il dialogo tra israeliani e palestinesi e rilanciare la Road Map, al termine del quale Olmert ha affermato di essere disposto ad incontrare Abu Mazen.

TIMOR EST

Non cessano tensioni e scontri a Timor Est, anche se notevolmente attenuati da quelli dei giorni scorsi. Questa mattina i soldati del contingente internazionale presente sull'isola hanno dovuto far ricorso ai lacrimogeni per mettere fine agli incidenti provocati da bande rivali nella capitale Dili, dove il parlamento è stato convocato per discutere della situazione.

IRAQ

Nelle ultime ore, gli episodi più gravi si sono registrati a Baqùba a nord di Baghdad, (24 studenti uccisi); mentre nella meridionale Bassòra scontro tra forze di polizia e rivoltosi dopo l'esplosione di un'auto bomba: 9 le persone uccise numerosi i feriti. In questa situazione, prosegue anche lo stallo nell'attività politica: in affanno il premier Al Maliki che rimanda la riunione del Parlamento per approvare la nomina dei titolari dei ministeri chiave: interno, difesa, sicurezza nazionale. Intanto le inchieste sulle uccisioni di bambine e bambini da parte dei valorosi marines continua nell'imbarazzo dei comandi statunitensi che hanno dovuto confessare che anche ieri "per errore" hanno ucciso tre civili durante un'esercitazione di artiglieria a nord di Bagdad.

USA

Nuova richiesta di dimissioni per il segretario alla difesa Usa Donald Rumsfeld. Le chiede il senatore democratico Joe Biden che ritiene Rumsfeld responsabile della strage di Haditha, in cui nello scorso novembre ventiquattro civili vennero uccisi a sangue freddo dai marines Usa.

INDIA

Altre sette persone sono morte a causa di incidenti provocati dalle piogge monsoniche in India. Le ultime vittime sono state registrate nella regione dell'Uttar Pradesh e portano il totale dei morti a centoquaranta dall'inizio, il mese scorso, della stagione monsonica.

AFGHANISTAN

I soldati britannici in Afghanistan hanno ucciso nella provincia meridionale di Helmand cinque persone ritenute militanti talebani. Lo ha annunciato il ministero della difesa che ha specificato che nell'operazione altre due persone sono state arrestate.

USA

Nuova richiesta di dimissioni per il segretario alla difesa Usa Donald Rumsfeld. Le chiede il senatore democratico Joe Biden che ritiene Rumsfeld responsabile della strage di Haditha, in cui nello scorso novembre ventiquattro civili vennero uccisi a sangue freddo dai marines Usa.

PERU

L'ex presidente Alan Garcia il vincitore delle elezioni in Perù. Lo ha annunciato la commissione elettorale che ha sancito la vittoria di Garcia contro il candidato nazionalista Ollanta Humala, 55,5 contro 44,5. Lo scrutinio però non è ancora stato completato, mancando ancora circa il 23 percento dei voti. Per questo gli osservatori ritengono che il vantaggio di Garcia possa diminuire visto che mancano all'appello le zone rurali del paese dove le operazioni di spoglio dei voti sono più lente e in cui Humala gode di maggiori consensi.

ITALIA


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gror060605 (last edited 2008-06-26 09:59:10 by anonymous)