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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

' Sommario

In primo Piano

La foto lo mostra con gli occhi chiusi, le labbra gonfie, il segno di una ferita su una guancia. E’ Al Zarqawi, il ricercato numero uno in Iraq, considerato dagli Stati Uniti il leader di Al Qaeda nel paese dei due fiumi. E sono proprio gli Stati Uniti ad annunciarne la morte, avvenuta durante una operazione congiunta con le forze giordane, paese di cui Zarqawi è originario. Il Pentagono diffonde con cautela le notizie: si sa che l’operazione che ha portato alla cattura prima, e alla morte poi, è avvenuta ieri nel pomeriggio, a Baquba, cittadina a nord di Baghdad, più volte teatro di incursioni americane. La casa in cui si presume sia stato rifugiato Al Zarqawi è stata bombardata, causando la morte di almeno altre quattro persone, tra cui una donna e una bambina. Zarqawi è stato consegnato alla polizia irachena, ed è morto poco dopo. L’annuncio è stato dato con molte ore di ritardo: soltanto stamattina, prima attraverso notizie diffuse da una emittente statunitense, poi direttamente dal primo ministro Al Maliki. In seguito, sono arrivate anche le dichiarazioni ufficiali del Pentagono. Il tempo passato dalla cattura fino alle dichiarazioni di oggi ha permesso a Maliki di completare il proprio governo, rendendo finalmente noti i nomi dei ministri della Difesa , dell’Interno e della Sicurezza Nazionale, su cui non era stato trovato un accordo nei giorni precedenti. I prescelti sono il generale Abdul Kader Mohammed al Obaidi, alla Difesa, Jouad al Bolany agli Interni e Sherwan al Waely per il ministero della Sicurezza nazionale. Il generale al Obaidi, sunnita, presenterà le dimissioni dall'esercito poiché il ministro deve essere un civile. Al Bolany, che è sciita e membro dell'Alleanza sciita, era fino al mese scorso membro del partito Fadilha, che ha però lasciato per presentarsi come indipendente alla carica di ministro. Al Waely, ex ufficiale dell'esercito iracheno, è stato il primo governatore di Nassiriya dopo la caduta del regime di Saddam Hussein. Al Maliki può così affrontare la vicenda Al Zarqawi con un governo completo, a quasi sei mesi dalle elezioni legislative del 15 dicembre scorso. Senza questi importanti ministeri , sarebbe stato più difficile gestire le eventuali manifestazioni di piazza e le eventuali rappresaglie che la morte di Zarqawi può scatenare. La scelta di affidare ad un sunnita, ad uno sciita e ad un ex generale di Saddam i tre ministeri dovrebbe, nelle intenzioni del premier, tenere a bada tutte le componenti etniche e poilitiche del paese, ma non è detto che i suoi calcoli siano giusti, e che possano durare nel tempo. Intanto gli Stati Uniti si affrettano a definire il successore dello stesso Zarqawi, indicandolo in Abu al Marsi, egiziano. La morte di Zarqawi e la formazione di un governo definitivo cambieranno la stratgia americana in Iraq? Il portavoce della Casa Bianca, Tony Snow, avverte: “Nessuno si aspetti un cambiamento repentino”. Ma oggi gli Stati Uniti in Iraq hanno una “exit strategy” che prima mancava.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Palestina

Le forze aeree israeliane hanno compiuto dei raid nella notte nella parte settentrionale della Striscia di Gaza su alcune strade, e gettato dei volantini su Gaza che invitano i civili a tenersi alla larga dalle aree in cui vengono sparati i razzi. «La continuazione del bombardamento porterà l'esercito israeliano ad intensificare la sua reazione», si avvisa nel volantino. Ieri notte le truppe israeliane hanno ucciso tre agenti dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) e ne hanno ferito altri 4 nel nord della Striscia di Gaza. Secondo fonti palestinesi la polizia era di pattuglia nei pressi della barriera di protezione confine, allo scopo proprio di prevenire il lancio di razzi in territorio israeliano. Sale così a 5.079 il numero delle vittime della cosiddetta seconda ‘intifada di al-Aqsa’: palestinesi per oltre i due terzi, ebrei per il resto eccetto una cinquantina di stranieri.

Libano

I leader libanesi rivali, filo e antisiriani, non sono riusciti oggi a mettersi d'accordo sull' opportunita' che il movimento sciita Hezbollah mantenga il suo arsenale come parte di una strategia di difesa contro Israele e hanno aggiornato i loro colloqui al 29 giugno. I maggiori leader musulmani e cristiani hanno tuttavia raggiunto un'intesa su un patto d'onore per porre fine alle reciproche campagne di insulti politiche e mediatiche e per mantenere sotto controllo i propri seguaci, al fine di prevenire la diffusione di tensioni a sfondo confessionale. Dopo l'odierna tornata di colloqui, protrattisi per quattro ore, il presidente del Parlamento, Nabih Berri, ha confermato che i 14 leader rivali libanesi hanno discusso della strategia di difesa, ma senza alcun esito. Berri ha aggiunto che i colloqui, avviati il 2 marzo scorso, riprenderanno il 29 giugno nella sede del Parlamento a Beirut. Guidato da Saad Hariri (sunnita), Walid Jumblatt (druso) e Samir Geagea (cristiano), il blocco antisiriano insiste perche' Hezbollah deponga le armi e integri le sue milizie nell'esercito governativo. Ma Hezbollah ha rifiutato finora il suo disarmo e, nelle precedenti tornate dei colloqui interlibanesi, il suo leader Nasrallah ha presentato un piano in base al quale le milizie del movimento sciita (appoggiato da Siria e Iran) rimarrebbero operative a fianco dell'esercito regolare. Contro i colloqui interconfessionali si sono schierati i partiti laici, che temono che continuare su questa strada significhi non dare mai la pace al Libano.

KENYA Scontri al confine con l'Etiopia, 10 morti

La polizia kenyana ha reso noto oggi di aver ucciso 5 etiopi, sconfinati in Kenya per razziare il bestiame delle comunità pastorali che abitano nei pressi del villaggio settentrionale di Dukana. Durante l'attacco, gli assalitori etiopi avrebbero ucciso 5 persone. Gli attacchi tra comunità pastorali lungo il confine tra i due Paesi sono piuttosto frequenti, tanto che le autorità kenyane ed etiopi si sono accordate nelle ultime settimane per far fronte al problema.

NIGERIA Ribelli del Delta liberano gli ostaggi sudcoreani

In un comunicato, ricevuto stamane da PeaceReporter, i ribelli nigeriani del delta del Niger, riunitisi nel Joint Revolutionary Council, hanno fatto sapere che hanno liberato i 5 dipendenti sudcoreani della Daewoo, rapiti lo scorso 7 giugno nella regione petrolifera del delta. La decisione del Jrc fa seguito a una lettera aperta del leader ribelle Alhaji Mujahid Abubakr Dokubo-Asari, sempre ricevuta da PeaceReporter, in cui si chiede proprio la liberazione degli ostaggi per ragioni umanitarie. I ribelli nigeriani attaccano periodicamente le installazioni petrolifere del delta, lamentando le condizioni miserevoli di vita della popolazione locale, che dei proventi petroliferi non riceverebbe che una minima parte.

SOMALIA Sono in corso trattative tra il governo e le corti islamiche

Una delegazione governativa ha incontrato a Mogadiscio una rappresentanza della corti islamiche. Gli uomini del governo di transizione nazionale cercano di trovare un accordo con i giureconsulti che, di fatto, nei giorni scorsi hanno preso il controllo della capitale somala.

africa

Almeno 800 bambini muoiono ogni giorno in Africa poichè le loro famiglie non possono permettersi di pagare la visita di un dottore o una infermiera o cure sanitarie di base. E’ la denuncia contenuta nel rapporto «Paying with their lives», reso noto oggi da Save the Children, organizzazione internazionale indipendente per la difesa e promozione dei diritti dell'infanzia. Nel summit del G8 del 2005, ricorda Save the Children,i leader del mondo assunsero l'impegno di lavorare con i governi africani affinchè questi ultimi potessero garantire cure sanitarie gratuite nei paesi e nelle aree più povere del mondo. A quasi un anno dalla riunione degli 8 Grandi in Scozia, dal lancio della campagna «Make Poverty History» e dal concerto del Live8, solo uno stato africano ha parzialmente eliminato i costi sanitari, lo Zambia, con l'aiuto del governo della Gran Bretagna. Le promesse del G8 sono arrivate troppo tardi: 250.000 bambini sono morti dacchè gli 8 paesi leader del mondo si sono incontrati.

Angola, il colera non fa notizia

Porto Pesquero è una piccola comunita' di pescatori che sorge all'interno di Boa Vista, una delle più grandi bidonville di Luanda. La spiaggia è completamente coperta da rifiuti ed escrementi. Due piccoli canali fognari la attraversano ai lati. E’ da qui che è partita l’epidemia di colera che ha già colpito più di 40.000 persone e uccise più di 1.500. Circa 32.000 persone vivono in quest’area, priva di acqua corrente, latrine e coperta dai rifiuti. Tutto questo nel disinteresse generale, soprattutto dei media.

LONDRA

Diverse associazioni musulmane ed esponenti del partito pacifista Respect parteciperanno domenica ad una manifestazione contro il raid di venerdì scorso nell'abitazione di una famiglia bengalese nell'est di Londra, nel corso del quale un ragazzo di 23 anni è stato colpito da un proiettile sparato da uno degli agenti. La manifestazione si terrà di fronte alla stazione di polizia di Forest Gate, l'area in cui si trova l'abitazione del giovane. Il malcontento intanto della comunità musulmana inglese sta crescendo e il Muslim Council of Britain e la Muslim Association of Britain - le principali associazioni musulmane del Paese - prenderanno entrambe parte alla manifestazione. Intanto oggi a Manchester un ragazzo di 16 anni è stato fermato dalle squadre antiterrorismo che hanno inoltre perquisito tre abitazioni a Bradford. Thomas Behan, di stop the war coalition

Grecia

Nuova manifestazione oggi di docenti e studenti universitari che lo scorso primo giugno, con una grande manifestazione di piazza nella capitale, avevano dato inizio ad uno sciopero a tempo indeterminato per protestare contro il progetto del governo di consentire la creazione di Universita' private nel Paese. Migliaia di giovani, tra i quali anche studenti delle medie e dei licei, si sono dati convegno oggi verso mezzogiorno nella centralissima piazza Sintagma, davanti al Parlamento, dalla quale - dopo brevi tafferugli con gli agenti di polizia in tenuta anti-sommossa - si sono diretti in corteo verso la sede del Politecnico. E' stato lungo questo percorso che sono scoppiati altri tafferugli piuttosto pesanti tra dimostranti e poliziotti che piu' di una volta hanno fatto ricorso al lancio di candelotti lacrimogeni contro gli studenti. Gli studenti si sono rifugiati nel Politecnico - dove la polizia non puo' fare ingresso se non dietro espressa richiesta del rettore - ed hanno cominciato a lanciare oggetti contro gli agenti per far terminare il lancio di lacrimogeni, ma la polizia ha continuato la sua azione. L'ultima grande protesta di docenti e studenti - proclamata dal sindacato dei professori universitari (Posdel) - era cominciata lo scorso 20 marzo e si era protratta per cinque giorni con manifestazioni, lezioni sospese e occupazioni di una ventina di atenei in tutto il Paese. Tra i motivi alla base della protesta c'e' l'idea - lanciata dal governo di centro-destra guidato dal premier Costas Karamanlis (Nea Democratia, Nd) - di istituire Universita' private per cercare di limitare il continuo esodo degli studenti greci verso atenei stranieri, che era stata una delle proposte di Nd in campagna elettorale. Per far cio', pero', occorre modificare l'articolo 14 della Costituzione greca (che salvaguarda il carattere pubblico dell'Universita'), cosa cui si oppongono sia i professori sia gli studenti. I docenti inoltre protestano non solo perche' rivendicano aumenti salariali ma anche perche' chiedono al governo un incremento dei finanziamenti alla pubblica istruzione almeno sino al 5% del Prodotto Interno Lordo (Pil, attualmente sono al 3,5%) e un analogo aumento dei finanziamenti alla ricerca (oggi allo 0,6% del Pil).

ITALIA

sgomberato l'exemerson a firenze

Firenze non sogna più': ruba, paga, prega, spia, gestisce, controlla. Una mattina come tante, gli sbirri arrivano, l'amministrazione si nasconde, e una famiglia viene sfrattata, uno stabile occupato sgomberato, un centro sociale autogestito distrutto. Ancora uno sgombero, ancora polizia, ancora un'ammimistrazione venduta che sceglie il denaro, finanziando altro cemento privato. Ma la lotta non si ferma. Solidarietà ai compagni del csa ex-emerson. L'ex emerson ha rioccupato a Peretola

Scuola

Manifestazione oggi pomeriggio davanti al ministero dell'Istruzione per sollecitare l'abrogazione della riforma Moratti. La protesta e' stata organizzata dai Cobas. La cancellazione delle norme varate dal precedente Governo e' la condizione essenziale per avviare una trasformazione positiva dell'istruzione pubblica ha affermato il leader dei Cobas Piero Bernocchi invitando tutto il movimento che per mesi ha lottato contro la riforma Moratti a farsi sentire visto che la maggioranza delle forze governative punta solo a modifiche, non meglio precisate.

Nuovo processo a carico della polizia per genova2001

Falso, calunnie, arresto illegale. Sono queste alcune delle accuse più gravi contestate a 4 agenti di Polizia in servizio durante i giorni del G8 a Genova, nel 2001, dal sostituto procuratore Francesco Paolo Cardona Albini. I fatti risalgono al 20 luglio di 5 anni fa allorquando furono fermati due cittadini spagnoli Adolfo Sesma Gonzales e Luis Lorente Garcia perché ritenuti responsabili di aver lanciato alcune molotov e secondo il rapporto stilato dai poliziotti trovati in possesso di un tubolare di ferro. Il successivo procedimento a carico dei due spagnoli ha però accertato che i due non facevano parte dei 'black bloc' gruppo di estremisti che ingaggiò una furibonda guerriglia con le forze di polizia durante il G8. Per questo gli avvocati difensori di Gonzales e Garcia hanno denunciato i 4 agenti che effettuarono l'arresto. Per questo, dopo alcuni accertamenti ed una rogatoria in Spagna Antonio Cecere, Luciano Beretti, Marco Neri e Simone Volpini dovranno rispondere di ipotesi di reato che vanno dalla calunnia al falso.


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Al via negoziati tra ribelli e governo ugandese

Dovrebbero cominciare oggi a Juba, capitale del Sudan meridionale, i colloqui tra una delegazione dei ribelli del Lord's Resistance Army, capeggiata dall'ufficiale Vincent Otti, e alcuni inviati del governo ugandese. L'incontro segue le offerte di pace fatte lo scorso mese dallo stesso leader ribelle, Joseph Kony. I ribelli del Lra, accusati di sistematici massacri ai danni della popolazione del nord Uganda, combattono da 20 anni contro l'esercito ugandese una guerra che ha provocato almeno 25 mila morti.

IRAQ:ZARQAWI IDENTIFICATO CON IMPRONTE DIGITALI .E' stato colpito vicino Baquba Abu Musab al-Zarqawi, il terrorista giordano considerato dagli americani il capo di al Qaeda in Iraq. Secondo la rete televisiva statunitense Abc, l'abitazione del terrorista, nella provincia di Dityala, a 65 chilometri a nord della capitale, e' stata bombardata da elicotteri d'assalto Usa, Zarqawi e' rimasto gravemente ferito e poi, dopo essere stato consegnato agli iracheni, e' morto. Nell'edificio sono state colpite altre sette persone, comprese due donne. Il comandante supremo americano in Iraq, il generale George Casey, ha detto in conferenza stampa che Abu Musab al-Zarqawi e' stato identificato attraverso le impronte digitali.

palestina Si profilano “dolorose rappresaglie” per i palestinesi che lanciano missili dalla Striscia di Gaza contro Israele. Le ha minacciato Amir Peretz, ministro israeliano della Difesa e segretario del partito laburista, dopo che questa mattina due missili Qassam hanno colpito la città di Sderot, nel deserto del Negev, ferendo almeno una donna. L’artiglieria israeliana è subito entrata in azione colpendo per rappresaglia il nord della Striscia di Gaza. Intanto, nella notte è salito a quattro il numero dei palestinesi uccisi ieri da colpi d’artiglieria israeliana sparati contro una postazione della sicurezza palestinese al confine tra Israele e la Striscia di Gaza. Il precedente bilancio indicava cinque feriti e due vittime, poi salite a tre e infine a quattro quando nel corso della notte sono morti due dei feriti. Sale così a 5.079 il numero delle vittime della cosiddetta seconda ‘intifada di al-Aqsa’: palestinesi per oltre i due terzi, ebrei per il resto eccetto una cinquantina di stranieri.

palestina Sul piano diplomatico, oggi, dopo un incontro negoziato dalla presenza di mediatori egiziani, il primo ministro del governo autonomo Ismail Haniyeh e i funzionari di Hamas e di al-Fatah hanno raggiunto un accordo per evitare il ripetersi di conflitti interni. Haniyeh ha inoltre ordinato che la nuova forza di sicurezza speciale di circa 3.000 uomini armati di Hamas si ritiri al più presto dal centro di Gaza Città e venga incorporata nelle forze di polizia ufficiali. Continua, invece, a profilarsi uno scontro sull’ipotesi di referendum ventilata da Abu Mazen sul documento che potrebbe portare al riconoscimento dello stato di Israele ITALIA

sgomberato l'exemerson a firenze Firenze non sogna più': ruba, paga, prega, spia, gestisce, controlla. Una mattina come tante, gli sbirri arrivano, l'amministrazione si nasconde, e una famiglia viene sfrattata, uno stabile occupato sgomberato, un centro sociale autogestito distrutto. Ancora uno sgombero, ancora polizia, ancora un'ammimistrazione venduta che sceglie il denaro, finanziando altro cemento privato. Ma la lotta non si ferma. Solidarietà ai compagni del csa ex-emerson. L'ex emerson ha rioccupato a Peretola

Italia: mafia, inchiesta riciclaggio; arrestato figlio di Ciancimino

PALERMO - È stato arrestato stamane a Palermo Massimo Ciancimino, il giovane imprenditore figlio dell'ex sindaco Vito Ciancimino, condannato per mafia e morto a Roma il 19 novembre 1992. Il provvedimento cautelare con l'accusa di riciclaggio e altri reati è stato firmato dal gip Gioacchino Scaduto e riguarda anche l'avvocato internazionalista Giorgio Ghiron, 73 anni, che è residente a Roma. L'inchiesta condotta dai carabinieri riguarda il "tesoro" accumulato illecitamente negli anni Ottanta da Vito Ciancimino che secondo l'accusa, dopo la sua morte, sarebbe stato gestito dal figlio e dall'avvocato. Entrambi gli arrestati avevano già ricevuto l'avviso di garanzia lo scorso luglio perché accusati di reimpiego di denaro di provenienza illecita

Sciopero al CdS

Oggi il 'Corriere della Sera' non e' in edicola per uno sciopero proclamato dal comitato di redazione su mandato dell'assemblea dei giornalisti. 'Lo sciopero - spiega una nota del cdr - è stato indetto come risposta ai comportamenti con i quali la Rcs, in linea con quanto persegue a livello nazionale la Federazione degli editori nella trattativa per il prossimo contratto di lavoro, sta mirando sistematicamente a stravolgere la natura e i principi del lavoro giornalistico'. Continua il comunicato: 'L'obiettivo ormai esplicito è quello di trasformare i quadri redazionali in figure manageriali che rendano conto direttamente all'azienda. In questo modo non conterebbero più la libera informazione, l'autonomia e l'indipendenza al servizio dei lettori; il punto di riferimento diventerebbero, invece, gli interessi finanziari, politici, industriali, di marketing e pubblicità che fanno capo agli azionisti'.

Nuovo processo a carico della polizia per genova2001

Falso, calunnie, arresto illegale. Sono queste alcune delle accuse più gravi contestate a 4 agenti di Polizia in servizio durante i giorni del G8 a Genova, nel 2001, dal sostituto procuratore Francesco Paolo Cardona Albini. I fatti risalgono al 20 luglio di 5 anni fa allorquando furono fermati due cittadini spagnoli Adolfo Sesma Gonzales e Luis Lorente Garcia perché ritenuti responsabili di aver lanciato alcune molotov e secondo il rapporto stilato dai poliziotti trovati in possesso di un tubolare di ferro. Il successivo procedimento a carico dei due spagnoli ha però accertato che i due non facevano parte dei 'black bloc' gruppo di estremisti che ingaggiò una furibonda guerriglia con le forze di polizia durante il G8. Per questo gli avvocati difensori di Gonzales e Garcia hanno denunciato i 4 agenti che effettuarono l'arresto. Per questo, dopo alcuni accertamenti ed una rogatoria in Spagna Antonio Cecere, Luciano Beretti, Marco Neri e Simone Volpini dovranno rispondere di ipotesi di reato che vanno dalla calunnia al falso.

Siparietto


Gr 9:30

E STERI

Cile: continua protesta studenti Continua in Cile la protesta degli studenti delle medie pubbliche che da tre settimane paralizza le lezioni nel Paese. I principali leader dell'Aces, l'organismo che gestisce il movimento hanno respinto duramente la proposta del presidente Michelle Bachelet di includere sei loro esponenti, piu' altri sei universitari, nella Commissione di 66 membri che indichera' i problemi del sistema educativo e le soluzioni attraverso una riforma.

TIMOR EST: ANCORA SPARATORIE E INCENDI DOLOSI,PREMIER NON CEDE

Ancora violenze a Timor Est, dove ormai da un mese si susseguono gli scontri e i saccheggi da parte di bande armate. Nella notte sparatorie si sono verificate a Ermera, cittadina situata una quarantina di chilometri a sud-ovest della capitale Dili, le prime registrate dall'arrivo delle truppe straniere, due settimane fa, che formano un contingente multinazionale d'interposizione costituito da circa 2.500 uomini tra portoghesi, australiani, neozelandesi e malesi. Non si fermano le violenze

Iraq: governo, accordo su ministeri Il premier iracheno ha avuto dall'Alleanza sciita l'assenso ai nomi da lui proposti per le cariche di ministri dell'interno e della difesa. 'La scorsa notte l'Alleanza ha dato ad al-Maliki l'autorizzazione a presentare oggi al parlamento i candidati ai ministeri dell'interno e della difesa', ha dichiarato Bahaa al-Araji, della coalizione sciita uscita vincitrice delle elezioni

M.O.:TANK ISRAELE SPARA A GAZA,MORTI 3 AGENTI PALESTINESI

E' di tre morti e quattro feriti il bilancio dell'attacco di carri armati israeliani nei pressi del valico di Karni, al confine tra lo Stato ebraico e la Striscia di Gaza, avvenuto nella tarda serata di ieri. Tutte le vittime sono poliziotti palestinesi: due sono stati uccisi sul colpo dal fuoco delle mitragliatrici di almeno uno dei mezzi corazzati; altri cinque agenti hanno riportato lesioni, per uno dei quali cosi' gravi da provocarne il decesso qualche ora dopo il ricovero all'ospedale. E' cosi' salito a 5.079 come minimo il numero complessivo delle persone che hanno perso la vita nei quasi sei anni trascorsi dalla fine del settembre 2000, quando dilago' la rivolta chiamata 'Intifada di al-Aqsa', tuttora in corso. Tra le vittime la massima parte, oltre i due terzi, erano palestinesi; il resto cittadini israeliani, a parte una cinquantina di stranieri.

Indonesia: cresce attivita' vulcano Merapi; 15'000 evacuati

GIAKARTA - Oltre 15.000 persone sono state evacuate nelle ultime ore dalla zona circostante il grande vulcano Merapi, sull'isola indonesiana di Giava, dove grandi nuvole di gas incandescente e cenere annunciano una intensificazione dell'attività vulcanica. Il livello di allerta è stato di conseguenza innalzato al livello più alto dall'eruzione di metà maggio scorso. Il volume della lava all'interno del condotto vulcanico, rivelano i vulcanologi, è raddoppiato e la nuvola incandescente si estende per 4-5 chilometri.

Greenpeace contro l'economia Hitech

La destinazione di molti computer di cui il mondo ricco si sbarazza è nelle campagne dei paesi asiatici, dove sono numerosi i bambini impiegati nell'opera di smantellamento in condizioni di sicurezza pressoché nulle: questa una delle più pesanti rivendicazioni che Greenpeace ha voluto sollevare al Computex, una delle maggiori fiere dell'alta tecnologia che si tiene annualmente a Taiwan. I guerrieri dell'arcobaleno della celebre associazione ecologista ieri si sono allineati dinanzi all'ingresso della fiera spiegando ai visitatori del Computex che i passi avanti compiuti da molte imprese non sono sufficienti, che ancora oggi moltissime tonnellate di rifiuti tecnologici, contenenti sostanze altamente tossiche, finiscono in modo spesso illegale in paesi che non sono attrezzati per uno smaltimento intelligente.

ITALIA

MIGRANTI: UNA CINQUANTINA SU 2 NATANTI AL LARGO LAMPEDUSA

Un gommone con una ventina di migranti a bordo e' stato avvitstato alle prime luci dell'alba a 20 miglia a sud di Lampedusa. Alle 6 di stamane, invece, a 130 miglia a sud-est di Lampedusa è stato intercettato un'imbarcazione con circa 25 migranti a bordo. . Ieri sera a Lampedusa erano sbarcati 18 migranti, tra cui due donne, che erano stati intercettati nel pomeriggio a circa 30 miglia a sud dell'isola.

Sciopero al CdS

Oggi il 'Corriere della Sera' non e' in edicola per uno sciopero proclamato dal comitato di redazione su mandato dell'assemblea dei giornalisti. 'Lo sciopero - spiega una nota del cdr - è stato indetto come risposta ai comportamenti con i quali la Rcs, in linea con quanto persegue a livello nazionale la Federazione degli editori nella trattativa per il prossimo contratto di lavoro, sta mirando sistematicamente a stravolgere la natura e i principi del lavoro giornalistico'. Continua il comunicato: 'L'obiettivo ormai esplicito è quello di trasformare i quadri redazionali in figure manageriali che rendano conto direttamente all'azienda. In questo modo non conterebbero più la libera informazione, l'autonomia e l'indipendenza al servizio dei lettori; il punto di riferimento diventerebbero, invece, gli interessi finanziari, politici, industriali, di marketing e pubblicità che fanno capo agli azionisti'.

Nuovo processo a carico della polizia per genova2001

Falso, calunnie, arresto illegale. Sono queste alcune delle accuse più gravi contestate a 4 agenti di Polizia in servizio durante i giorni del G8 a Genova, nel 2001, dal sostituto procuratore Francesco Paolo Cardona Albini. I fatti risalgono al 20 luglio di 5 anni fa allorquando furono fermati due cittadini spagnoli Adolfo Sesma Gonzales e Luis Lorente Garcia perché ritenuti responsabili di aver lanciato alcune molotov e secondo il rapporto stilato dai poliziotti trovati in possesso di un tubolare di ferro. Il successivo procedimento a carico dei due spagnoli ha però accertato che i due non facevano parte dei 'black bloc' gruppo di estremisti che ingaggiò una furibonda guerriglia con le forze di polizia durante il G8. Per questo gli avvocati difensori di Gonzales e Garcia hanno denunciato i 4 agenti che effettuarono l'arresto. Per questo, dopo alcuni accertamenti ed una rogatoria in Spagna Antonio Cecere, Luciano Beretti, Marco Neri e Simone Volpini dovranno rispondere di ipotesi di reato che vanno dalla calunnia al falso.


Appunti e note redazionali

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gror060608 (last edited 2008-06-26 09:59:11 by anonymous)