Differences between revisions 5 and 6
Revision 5 as of 2006-06-20 10:39:39
Size: 9504
Editor: anonymous
Comment:
Revision 6 as of 2006-06-20 10:42:40
Size: 9512
Editor: anonymous
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 19: Line 19:
'''Giornata del rifugiato'''

Oggi, 20 giugno, si celebra la Giornata mondiale del rifugiato. Si tratta di una condizione vissuta nel mondo da 8,4 milioni di persone (dati a fine 2005), un numero fra i più bassi degli ultimi quasi 30 anni.Tuttavia, a fronte del calo dei rifugiati è salito a ben 21 milioni la cifra degli sfollati, delle persone cioé costrette ad abbandonare le loro case.
In Italia i rifugiati sono 20 mila. Lo scorso anno le domande d'asilo esaminate sono state oltre 14 mila; solo a 907 persone è stato concesso lo status di rifugiato, mentre 9.175 richieste sono state respinte.
Il Belpaese, inoltre, benché firmatario della Convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati, continua ad essere l'unico paese dell'Ue sprovvisto di una legge organica sull'asilo.
Da più parti si sottolinea la necessità di dare maggiori garanzie in fase di accesso alla procedura di riconoscimento dello status, di garantire assistenza legale durante tutte le fasi del procedimento di riconoscimento (compresa la fase dell'eventuale ricorso), di potenziare il Sistema di accoglienza, con particolare riferimento alle categorie vulnerabili come minori non accompagnati, donne con figli, disabili, vittime di tortura.
Line 40: Line 34:

'''Giornata del rifugiato'''

Oggi, 20 giugno, si celebra la Giornata mondiale del rifugiato. Si tratta di una condizione vissuta nel mondo da 8,4 milioni di persone (dati a fine 2005), un numero fra i più bassi degli ultimi quasi 30 anni.Tuttavia, a fronte del calo dei rifugiati è salito a ben 21 milioni la cifra degli sfollati, delle persone cioé costrette ad abbandonare le loro case.
In Italia i rifugiati sono 20 mila. Lo scorso anno le domande d'asilo esaminate sono state oltre 14 mila; solo a 907 persone è stato concesso lo status di rifugiato, mentre 9.175 richieste sono state respinte.
Il Belpaese, inoltre, benché firmatario della Convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati, continua ad essere l'unico paese dell'Ue sprovvisto di una legge organica sull'asilo.
Da più parti si sottolinea la necessità di dare maggiori garanzie in fase di accesso alla procedura di riconoscimento dello status, di garantire assistenza legale durante tutte le fasi del procedimento di riconoscimento (compresa la fase dell'eventuale ricorso), di potenziare il Sistema di accoglienza, con particolare riferimento alle categorie vulnerabili come minori non accompagnati, donne con figli, disabili, vittime di tortura.
Line 117: Line 119:

Anchor(top)

[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva]

[#appunti Appunti e note redazionali]

[:RorFonti: Fonti]

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

Giornata del rifugiato

Oggi, 20 giugno, si celebra la Giornata mondiale del rifugiato. Si tratta di una condizione vissuta nel mondo da 8,4 milioni di persone (dati a fine 2005), un numero fra i più bassi degli ultimi quasi 30 anni.Tuttavia, a fronte del calo dei rifugiati è salito a ben 21 milioni la cifra degli sfollati, delle persone cioé costrette ad abbandonare le loro case. In Italia i rifugiati sono 20 mila. Lo scorso anno le domande d'asilo esaminate sono state oltre 14 mila; solo a 907 persone è stato concesso lo status di rifugiato, mentre 9.175 richieste sono state respinte. Il Belpaese, inoltre, benché firmatario della Convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati, continua ad essere l'unico paese dell'Ue sprovvisto di una legge organica sull'asilo. Da più parti si sottolinea la necessità di dare maggiori garanzie in fase di accesso alla procedura di riconoscimento dello status, di garantire assistenza legale durante tutte le fasi del procedimento di riconoscimento (compresa la fase dell'eventuale ricorso), di potenziare il Sistema di accoglienza, con particolare riferimento alle categorie vulnerabili come minori non accompagnati, donne con figli, disabili, vittime di tortura.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

BRASILE

Continuano le rivolte nelle carceri brasiliane. Tra domenica e lunedì cinque istituti penitenziari sono stati teatro di nuove proteste. Nel penitenziario di Viana i detenuti sono in sollevazione da tre giorni, tengono come ostaggi una cinquantina di visitatori e un secondino. In quello di Espirito Santo invece, i corpi di tre detenuti uccisi sono stati esposti sulle mura, appesi a testa in giù. Le rivolte sono iniziate circa un mese fa, quando alcuni esponenti del gruppo PCC (Primeiro Comando da Capital) sono stati trasferiti. Il tribunale di Etica e Disciplina dell'Ordine degli Avvocati del Brasile, sezione di San Paolo, ha, intanto, deciso all'unanimità di sospendere per 90 giorni gli avvocati del gruppo. I due legali sono accusati di aver corrotto un funzionario della Camera dei deputati affinché registrasse la sessione riservata della Commissione parlamentare di inchiesta sul traffico d'armi. Una delle copie della registrazione audio era stata fatta recapitare a Marcola, figura di spicco nell'organizzazione e prigioniero nel penitenziario "Presidente Bernardes" di San Paolo.

Probabile accordo tra Hamas e al-Fatah

  • Hamas e al-Fatah hanno avviato da quasi una settimana trattative per una riconciliazione nazionale a proposito del cosiddetto "documento dei prigionieri", che prevede la creazione di uno Stato palestinese indipendente in Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Orientale. Il portavoce di Al Fatah, Maher Mekdad,ha dichiarato che entrambi i partiti si impegneranno a costituire un governo di unità nazionale, che andrebbe a sostituire il governo del primo ministro Ismail Haniye.

ITALIA

CARCERE

Una settimana di protesta è iniziata ieri nel carcere di Civitavecchia Nuovo Complesso. L'obiettivo è quello di tener alta l'attenzione sul tema dell'amnistia e dell'indulto, provvedimenti quanto mai necessari per evitare il collasso totale delle carceri giunte ad un livello di sovraffollamento mai così alto negli ultimi 60 anni. La richiesta è di mettere in calendario al più presto un disegno di legge che affronti adeguatamente il problema. La protesta consiste nel rifiuto del vitto dell'amministrazione e in altre iniziative che i detenuti comunicheranno di volta in volta. Anche nella Casa di Reclusione di Roma Rebibbia continua la protesta iniziata dieci giorni fa contro le restrizioni e disfunzioni che rendono ancora più insopportabile la condizione di circa 400 detenuti. CORRISPONDENZA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

IRAQ-RITIRO TRUPPE GIAPPONESI

Le truppe giapponesi hanno terminato la loro missione in Iraq, iniziata nel febbraio 2004: lo ha annunciato in diretta televisiva il premier Junichiro Koizumi, confermando quanto era stato anticipato da lui stesso e dal suo governo. Subito dopo l'intervento del capo dell'esecutivo il direttore dell'Agenza Nazionale di Difesa, Fukushiro Nugaka, ha diramato l'ordine di ritiro del contingente, circa 550 uomini di stanza a Samawa, capoluogo della provincia meridionale irachena di al-Muthanna. In televisione Koizumi ha tenuto a precisare che il rimpatrio dei militari inviati nel Paese arabo dal Giappone e' stato deciso "perche' ho valutato che in quella regione la nostra missione umanitaria ha raggiunto determinati obiettivi"; ma che tale risoluzione e' stata comunque adottata "dopo serrate consultazioni con gli Stati Uniti, con le forze della coalizione multinazionale, con la Gran Bretagna e con l'Australia"

PROSEGUONO RIVOLTE NELLE CARCERI IN BRASILE

Continuano le rivolte nelle carceri brasiliane, tra domenica e lunedì cinque istituti penitenziari si sono sollevati. Nel penitenziario di Viana i detenuti sono in sollevazione da tre giorni, tengono come ostaggi una cinquantina di visitatori e un secondino. In quello di Espirito Santo invece, i corpi di tre detenuti uccisi sono stati esposti sulle mura, appesi a testa in giù. Le rivolte sono iniziate circa un mese fa, quando alcuni esponenti del gruppo PCC (Primeiro Comando da Capital) sono stati trasferiti.

Contro la pena di morte

Un appello per l’abolizione della pena capitale nei Paesi arabi e per la ratifica della Convenzione Onu che la proibisce è stato lanciato a Casablanca dai partecipanti all’Assemblea generale della Coalizione mondiale contro la pena di morte, alla quale per la prima volta ha partecipato un locale comitato nato in Marocco. Africa del nord e Medio Oriente sono tra le principali regioni del mondo dove la pena di morte è ancora in vigore. Durante il dibattito dell'assemblea è stato evidenziato che Marocco, Algeria, Tunisia, Bahrein e Mauritania hanno terminato di applicare la pena capitale da oltre dieci anni, mentre il resto dei Paesi arabi continua a pronunciare sentenze capitale e ad eseguirle. Creata nel 2002, la Coalizione contro la pena di morte ha deciso di mobilitarsi nel 2006 per incoraggiarne la sospensione un particolare in Cina, in Africa, negli Stati Uniti e nel mondo arabo.

ITALIA

VICENZA.SCIOPERO DEL VITTO AL SAN PIO X PER L'AMNISTIA

19 giugno 2006

I detenuti della casa circondariale di Vicenza sono da ieri in sciopero del vitto, un atto simbolico per richiedere quell'amnistia di cui molto si parla negli utlimi giorni. I detenuti del San Pio X hanno rifiutato il vitto giornaliero, niente pasti per due giorni e sono decisi a porre la questione con forza, respirando la possibilità di uscire dal

carcere e rifarsi una vita.

SCIOPERO LAVORATORI DELLE FERROVIE

Da questa sera e fino alla sera di domani saranno di nuovo in sciopero i lavoratori delle ferrovie. La protesta e' stata indetta dalle Rappresentanze sindacali unitarie per richiedere ancora una volta il reintegro dei cinque macchinisti licenziati, tra cui Dante de Angelis, che ha ricevuto la lettera di licenziamento dopo essersi rifiutato di guidare treni in cui era stato montato il famigerato dispositivo di sicureza "Vacma"; dispositivo che distrae dalla guida i macchinisti, e che serve a Trenitalia per eliminare la presenza del secondo macchinista in cabina. Gli altri quattro lavoratori sono stati invece licenziati a seguito di una loro partecipazione ad una puntata di Report di due anni fa.

MIgranti piu' istruiti

I migranti senza permesso di soggiorno in Italia sono in media più istruiti degli italiani; lo sostiene uno studio di due universitari italiani e inglesi. La ricerca di basa sull’analisi di 10.000 profili di migranti, che nell’arco di 18 mesi si sono rivolti ad un’associazione di volontariato milanese. Dai dati si evince che nella classe di età tra i 25 e i 64 anni, il 41,1% degli immigrati dichiara di avere un diploma, mentre le statistiche dell’Osce sull’istruzione nel nostro paese rivelano una percentuale del 33%. Lo studio dimostra, senza alcuna sorpresa, che i migranti con un’occupazione, 54% del campione, svolgono lavori di bassa qualifica, non corrispondente alla loro formazione. il 5% di essi, inoltre, nei paesi d’origine faceva l’insegnante. “Il loro livello di istruzione è già alto, ma il tessuto produttivo italiano sembra poco interessato alle loro qualifiche”.


Anchor(appunti)

Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


[#top Torna a inizio pagina]

gror060620 (last edited 2008-06-26 09:59:37 by anonymous)