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Appunti e note redazionali

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Editoriale

Pop parade il giorno dopo. Dopo un lungo percorso di preparazione, si è svolta ieri a roma la prima pop parade, la festa del precariato metropolitano, che ha attraversato il centro della città di roma anche per ricordare le persone agli arresti domiciliari per i fatti del novembre 2004.

ESTERI

aggiornamenti di meri dalla palestina

Sono in tutto 64 fra ministri, deputati, sindaci e altri funzionari di Hamas letteramente sequestrati durante la notte in Cisgiordania dall'esercito israeliano. Gli arresti, secondo Tel Aviv, sono stati decisi perché sarebbe provato che Hamas è implicata nell'attacco di domenica scorsa nel corso del quale due soldati israeliani sono stati uccisi e un altro rapito. A Gaza e' intanto in corso ormai da oltre 24 ore la rappresaglia militare israeliana. stanotte forti attacchi a Khan younis, colpita l'universita' islamica a gaza city. Non si registrano vittime o forti resistenze da parte palestinese. la gente sta conducendo la solita vita. anche se i movimenti in alcune aree sono limitate. E' invece pesante la situazione per quanto riguarda l'energia elettrica che e' razionata, alle 13.30 levano la corrente e la riaccendono alle ore 20. In questo momento nel nord si sentono bombardamenti, gia' da questa mattina le forze militari di terra hanno cominciato a posizionarsi tutt'intorno a beit lahya, beit hanun e jabalia. Si pensa che attaccheranno forte questa notte. Hanno chiesto alla popolazione del nord di evacuare la zona...ma dove vanno??? Inoltre notizia di adesso e' che israele ha chiesto agli ambasciatori dei paesi arabi di lasciare gaza. Intanto è stato trovato il cadavere di un colono israeliano rapito nei giorni scorsi. I Comitati di resistenza popolare palestinesi ne hanno rivendicato l'uccisione. Un appello per fermare questa guerra aperta contro il popolo palestinese con l'obiettivo di "distruggerne il governo" con l'arresto di ministri e deputati è stato lanciato alla comunità internazionale dal vicepresidente del parlamento palestinese, Ahmed Bahar.

CORRISPONDENZA CON Luisa Morgantini

palestina due

La Siria denuncia il sorvolo «a bassa quota» del suo territorio, «in corrispondenza della costa sul Mediterraneo» da parte di due F-16 israeliani come una «azione aggressiva e una provocazione». Una fonte del ministero dell'Informazione di Damasco citata dai quotidiani ufficiali assicura inoltre che contro i caccia israeliani è stato azionato il fuoco della contraerea che ha costretto gli aerei militari al ritiro. Il deputato siriano Suleiman Hadad ha denunciato l'azione degli F-16 come "una minaccia in violazione al diritto internazionale" e preannunciato a breve "l'adozione di misure diplomatiche". In una conferenza stampa a Damasco insieme al premier giordano, Marouf al-Bkheit, il vice premier siriano, Mohammad Naji Ottari, ha definito l'incursione di ieri dei caccia israeliani «un atto di pirateria e idiozia» lamentando il silenzio con cui la comunità internazionale ha accolto l'azione lanciata per distogliere l'attenzione dall'aggressione in corso contro la Striscia di Gaza. Ottari si è detto certo della solidarietà di tutti gli arabi con Damasco nel caso Israele dovesse «contemplare una nuova avventura», assicurando la capacità del suo paese di «difendersi da nuove aggressioni». Il Premier giordano ha definito l'azione dei caccia israeliana "iniqua e contraria alle norme del diritto internazionale".

Profughi in medioriente

Due dei 198 rifugiati curdo-iraniani bloccati allla frontiera tra la Giordania e l’Iraq dal gennaio 2005 hanno iniziato uno sciopero della fame “permanente” da domenica scorsa - 25 giugno.

L’azione è stata intrapresa per fare maggiore pressione sull’agenzia dei rifugiati dell’Onu, Acnur, affinche vengano trasferiti in un paese terzo, come ha dichiarato Khabat Mohammadi, portavoce dei rifugiati. La decisione è stata presa dopo che la settimana precedente l’intero gruppo di rifugiati – che comprende anche donne e bambini – aveva attuato un giorno di sciopero della fame in occasione della giornata internazionale del rifugiato (20 giugno) per attirare l’attenzione internazionale sulla loro richiesta.

I rifugiati hanno di recente rifiutato l’offerta di aiuto dell’Acnur per ritornare in Iran, a causa della loro condizione di oppositori politici di Teheran. Dal canto suo , il governo giordano rifiuta l’accoglienza nel timore che centinaia di rifugiati si affollino alle sue frontiere. Il gruppo di profughi si trova nella zona di confine di Karama dopo essere stato costretto ad abbandonare il campo di Al Tash, nel governatorato di Anbar, in Iraq, in seguito all’offensiva americana nella zona del gennaio 2005.

La corte suprema su guantanamo da torto a Bush

La Corte Suprema degli Usa ha bocciato le scelte del presidente Bush sui tribunali militari speciali per i detenuti di Guantanamo. I giudici si sono espressi con un voto di 5-3 sul caso dello yemenita Salim Ahmed Hamdan, un detenuto di Guantanamo che e' stato l'autista di Osama bin Laden e ha sfidato la legittimita' delle 'Commissioni militari' create dall'amministrazione Bush. Tra le motivazioni c'e' la violazione della Convenzione di Ginevra.

Iraq, ritiro truppe rumene

Mentre il governo italiano stenta a prendere una decisione chiara sul ritiro delle proprie truppe, anche la Romania, dopo il Giappone, annuncia il ritiro del contingente. La Romania intende infatti ritirare entro fine anno le sue truppe in Iraq. Il premier lo ha annunciato oggi un po' a sorpresa, dopo che solo la settimana scorsa il ministro degli Esteri rumeno Mihai Ravzan Ungureanu aveva smentito piani di mobilitazione, al termine del suo incontro alla Farnesina con il vicepresidente Massimo D'Alema. La decisione e' dovuta al costo eccessivo della missione per Bucarest, che deve avere i conti in regola se vuole entrare nell'Unione europea il prossimo anno. Inoltre, la partecipazione a 'Iraqi Freedom' gode di scarsa popolarita' tra la popolazione.

Iraq, una democrazia di morte

Se ne vanno a poco a poco gli eserciti dei paesi stranieri che hanno occupato l'Iraq negli ultimi tre anni. Se ne vanno dopo che la loro sbandierata "democrazia", tra molte virgolette, è stata sconfitta. A Baghdad e nel resto dell'Iraq si muore sempre più, e non solo per l'azione delle forze statunitensi o dell'insurrezione. Le celle frigorifere dell' obitorio di Baghdad non bastano piu' a far fronte al continuo afflusso di cadaveri che sono stati quasi 8.000 nei soli primi sei mesi di quest'anno, contro i meno di 10.000 di tutto il 2005. Lo ha riferito oggi l'ispettore generale del ministero della sanita' iracheno, Adel Muhsin. Citato dal quotidiano 'Al-Sabah', Mushin ha aggiunto che l'obitorio della capitale accoglie quotidianamente una media di 30-50 cadaveri, ma che nelle giornate in cui gli attacchi e gli attentati degli insorti s'intensificano si puo' arrivare anche a 150 cadaveri. Kuwait, per la prima volta al voto le donne

Un anno dopo aver ottenuto i diritti civili, le donne del Kuwait voteranno oggi per la prima volta per eleggere il nuovo parlamento.Secondo la televisione di stato, la percentuale di donne che si sono recate a votare è del 40% nelle prime 4 ore di voto. In tutto a recarsi alle urne saranno 195.000 donne e 145.000 mila uomini. Per questi ultimi, sarà l'undicesima volta, dopo che nel 1962 è stato concesso il diritto al voto. Sui dieci candidati al parlmento, due sono donne.

Europa, Spagna: iniziano le trattative cn l'Eta

Lo ha annunciato il premier Zapatero che, parlando ai giornalisti in Parlamento, ha detto che il processo di pace che "sarà lungo e difficile" si fonderà sul fatto che il governo "non pagherà nessun prezzo politico" per raggiugnere la pace. Zapatero dopo aver sottolineato che dopo tre anni senza uccisioni da parte dell'Eta e sulla base dell'autorizzazione già accordatagli dal parlamento se fosse cessata la violenza, ha annunciato che "il governo inzierà il dialogo" con gli indipendentisti.

Europa, il boicottaggio della cocacola arriva anche in Germania

L'assemblea degli studenti dell'Università di Colonia ha votato per il boicottaggio nelle sue mense e bar della bevanda Coca Cola, accusata di attentato ai diritti umani in Colombia. Anche in questo caso gli studenti accusano la multinazionale statunitense di essere complice dell'assassinio dei sindacalisti da parte di squadroni della morte.

ITALIA

Bologna la rossa

Non basta Sergio Cofferati a Bologna a bloccare ogni iniziativa che possa sembrare men che meno "normale". Anche la destra, che sembra essre la sua alleata naturale, scende oggi in piazza, alle 18, per ribadire no al gay pride che si è svolto ieri, e no alla manifestazione che si svolgerà sabato.

la corrispondenza di francesca di città 103 di bologna

Gay pride a catania

Il concetto di "normalità" propugnato dalla destra parlamentare diventa l'occasione di aggressione da parte della destra sociale, peraltro anche essa rappresentata in parlamento. E così ieri a catania un gruppo di un centinaio di aderentia forza nuova ha tentato di bloccare il corteo cittadini che chiudeva la tre giorni di dibattiti,mostre e concerti iniziata nella settimana. (audio porpora se ce la fai)

Esprimiamo la nostra perplessità sul fatto che Buju Banton, cantante omofobo, possa trovare ospitalità all'interno della manifestazione "Roma incontra il mondo" organizzata da Arci Roma e, cosa ancora più singolare, patrocinata dall'Assesorato Politiche Culturali del Comune di Roma. Questa sera, ore 21 davanti a Villa Ada, il Mario Mieli organizza una manifestazione pacifica per invitare le persone a non dare alcun sostegno all'omofobia di Buju Banton.

Siparietto


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gror060629 (last edited 2008-06-26 09:59:37 by anonymous)