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In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


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In primo Piano

LIBANO

I bombardamenti isrealiani sul Libano hanno provocato finora 350 morti e 1.000 feriti. Lo ha detto in tv il ministro della difesa libanese, Elias Murr, che e' anche viceprimo ministro.

COLPITI CENTRALE ELETTRICA E ZONE BAALBEK BEIRUT - Caccia israeliani hanno colpito con missili la centrale elettrica di Baalbek, che alimenta la rete energetica di una vasta area dell' est del Libano. Ne da' notizia la tv libanese Lbc, secondo la quale anche vari quartieri della citta' e vie di comunicazioni circostanti sono stati obiettivo di una decina di raid aerei.

Intanto da Rmaich, villaggio a ridosso del confine sud con Israele, al centro di una zona di combattimenti di terra, e' giunto un appello per i competenti organi dell' Onu, perche' si provveda ad inviare almeno 5.000 litri di acqua alla popolazione, essendo stata interrotta l'erogazione, probabilmente per danni alle condutture.

CENTINAIA DI SOLDATI IN RAID ANTI-HEZBOLLAH Centinaia di soldati israeliani sono impegnati nel Libano meridionale, a ridosso del confine, nella ricerca e nella distruzione di una estesa rete di bunker e di depositi militari approntata dai guerriglieri Hezbollah all'interno e sotto villaggi di frontiera. Lo ha riferito la radio militare. Aspri combattimenti proseguono nella zona compresa fra Avivim (Israele) e Marun al-Ras (Libano) dove ieri quattro soldati sono stati uccisi dal fuoco dei miliziani di Hassan Nasrallah. Un portavoce militare a Tel Aviv ha detto che nei combattimenti di ieri sono stati colpiti almeno sei commando di sciiti: ma Hezbollah mantiene un black-out totale sulle proprie perdite.

Mentre i combattimenti a terra proseguono con intensita', due elicotteri israeliani di tipo Apache si sono scontrati in aria la scorsa notte sopra alla vicina localita' di Ramot Naftali (alta Galilea). Uno dei velivoli si e' schiantato a terra e breve distanza dalle case del villaggio, l'altro ha cercato di compiere un atterraggio di fortuna in un campo, ma non e' riuscito. Un pilota e' rimasto ucciso, un altro e' ferito in modo grave. Due altri ufficiali sono rimasti feriti. Secondo la emittente in questa fase di presume che si sia trattato di un incidente di volo, e si esclude che gli elicotteri siano stati colpiti da miliziani libanesi.

In Galilea, ha riferito ancora l'emittente, ci sono adesso cinque brigate di fanteria, fra cui la Golani che ha lasciato la striscia di Gaza. Il quotidiano Haaretz scrive che ormai migliaia di soldati israeliani sono entrati in Libano per compiere operazioni anti-guerriglia,anche se la radio militare ritiene stima esagerata e precisa che gli uomini impegnati oltre confine sono per ora centinaia. La radio ha anche precisato che duri combattimenti sono in corso a Marun el-Ras e in due villaggi libanesi vicini. Da stamane l'artiglieria israeliana colpisce quei villaggi con grande forza.

RADIO, 4 SOLDATI MORTI IERI IN SCONTRI CONFINE Sono quattro in totale i soldati israeliani morti ieri nei violenti scontri armati con gli Hezbollah subito dentro i confini libanesi. E' quanto afferma stamani la radio israeliana. L'esercito israeliano aveva finora parlato di due soldati morti ieri in Libano, mentre l'emittente araba 'al Jazira' aveva parlato gia' ieri di quattro soldati dello stato ebraico uccisi. Il portavoce militare interpellato alla radio ha detto che i militari all'interno del confine sono state bersagliati da colpi di mortaio, senza pero' fornire altri dettagli.

COLPITO 4 VOLTE PONTE SU STRADA DAMASCO Caccia israeliani hanno compiuto quattro attacchi stamane su un ponte sulla strada che collega Beirut a Damasco. Gli attacchi sono stati effettuati nella localita' di El Mdairej, ad un incrocio tra due strade, una delle quali porta verso la valle della Bekaa e l' altra verso il sud del Libano, una trentina di chilometri ad est di Beirut.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Diritti umani, retromarcia di Bush Pronta una legge speciale per i detenuti del carcere di Guantanamo

La risposta della Casa Bianca alla recente sentenza della Corte Suprema che ha bocciato i tribunali militari speciali per Guantanamo, sarà una proposta di legge che conterrà solo lievi modifiche al sistema messo appunto dal Pentagono per processare i detenuti. È quanto emerge da un incontro tra i vertici dell'amministrazione Bush e senatori repubblicani. Il ministro della Giustizia Alberto Gonzales e il Consigliere per la sicurezza nazionale Stephen Hadley hanno incontrato alla Casa Bianca tre tra i più influenti senatori del partito di maggioranza, John Warner, John McCain e Lindsey Graham, per aggiornarli sulla proposta che il presidente George W. Bush dovrebbe presentare al Congresso. Si tratterebbe di un passo indietro rispetto alle aperture previste.

CORTI ISLAMICHE CHIEDONO RITIRO TRUPPE ETIOPIA, CRESCE TENSIONE

“Chiediamo all’Etiopia il ritiro immediato delle sue truppe e la sospensione dell’ingerenza negli affari interni somali”: lo ha detto stamani Sheikh Sharif Sheikh Ahmed, presidente del Consiglio esecutivo supremo delle Corti islamiche – che controllano Mogadiscio e ampie regioni del sud - dopo che ieri Addis Abeba ha inviato un numero ancora imprecisato di soldati a Baidoa, sede del governo di transizione somalo. “L’Etiopia ha commesso un atto di violenza che infrange la sovranità della Somalia” ha aggiunto Sheikh Ahmed parlando con l’agenzia ‘Afp’ a Mogadiscio, e ha poi invitato le autorità di Addis Abeba a comportarsi da "buoni vicini". Ieri testimoni oculari hanno confermato anche alla MISNA la presenza di truppe etiopi a Baidoa, circa 240 chilometri a nord-ovest di Mogadiscio. Secondo informazioni citate dall’agenzia ‘Reuters’, sembra che oggi i soldati etiopi si siano avviati lungo l’asse stradale che conduce verso la capitale e avrebbero già raggiunto la località di Buur Hakaba. Stando a informazioni difficili per il momento da verificare, pare che gli etiopi siano entrati in Somalia anche nella zona di Fer Fer, nel centro del paese, che un tempo costituiva uno dei principali passaggi di confine lungo gli oltre duemila chilometri di frontiere comuni. L’Etiopia ha finora smentito di aver inviato truppe in territorio somalo. Il viceministro dell’informazione somalo Salad Ali Jelle stamani ha detto che le milizie “governative” si sono mobilitate dopo che le Corti islamiche si erano avvicinate nei giorni scorsi a Baidoa, anche se ieri avevano in realtà fatto rientro nella capitale. Ha poi aggiunto che la gente si è confusa a causa di nuove divise donate dall’Etiopia alle milizie del governo.

IRAQ: RAID USA A BAQUBA, UCCISI SETTE CIVILI IRACHENI

Almeno sette civili iracheni morti, tutti appartenenti a una stessa famiglia, oltre a numerosi feriti, e' il bilancio di un raid aereo compiuto dai militari statunitensi su Baquba, a circa 60 chilometri da Baghdad, secondo quanto riferito da fonti ospedaliere locali.

ITALIA

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ITALIA


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