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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ISRAELE-LIBANO: INTENSI COMBATTIMENTI NEL SUD

Intensi combattimenti tra l’esercito israeliano e miliziani di Hezbollah sarebbero in corso da questa mattina nei pressi di Bint Jbeil, capoluogo della regione meridionale (a circa sei km dalla frontiera con Israele). Lo hanno riferito fonti militari israeliane, definendo la località una roccaforte del movimento libanese e precisando che per il momento almeno nove militari israeliani risulterebbero feriti, mentre mancano ancora i bilanci dell’altra parte in causa. Secondo le informazioni in circolazione a Bint Jbeil, cittadina di 40.000 abitanti, si troverebbero asserragliati un centinaio di miliziani Hezbollah. Durante la notte l’aviazione israeliana ha effettuato almeno una quarantina di raid aerei in Libano, colpendo non meno di 270 obiettivi (secondo la stampa israeliana) soprattutto nella zona di Tiro e causando il ferimento di almeno 6 persone. La maggior parte dei feriti si trovava all’interno del campo profughi palestinese di Rachidiyé (non lontano da Tiro) colpito per la prima volta dall’inizio della guerra. Il Libano ospita 12 campi profughi, nei quali la metà dei 380 mila palestinesi registrati nel Paese dei cedri, secondo l'Onu, vive in una situazione precaria. Questi profughi hanno aperto sabato i campi di Sidone e Tiro ai libanesi in fuga dagli attacchi aerei israeliani. Proprio mentre le operazioni terrestri israeliane sembrano estendersi, va registrato il repentino ripensamento del ministro degli Esteri Usa, Condoleeza Rice, che in viaggio per il Medio Oriente ha definito “urgente” un cessate-il-fuoco tra le parti. La stessa Rice, solo 3 giorni fa, aveva definito una tregua “una falsa speranza” , se non ci fossero le condizioni perché ne derivi una pace duratura. Dall’inizio del conflitto, il 12 luglio scorso, 370 libanesi (per lo più civili) e 37 israeliani sono morti.

GAZA: RAID AEREO NELLA NOTTE CONTRO DEPOSITO ARMI

Mentre l’esercito israeliano “espande la sua presenza nel sud del Libano”, come stamani titola l’edizione on line di un noto quotidiano di Tel Aviv, proseguono le operazioni anche nei territori palestinesi con l’aviazione che durante la notte ha condotto un raid su Gaza. Secondo fonti concordi, due elicotteri hanno lanciato alcuni missili contro due edifici nei pressi del campo profughi di Shati, non lontano dalla città di Gaza. I primi bilanci riferiscono di danni, ma di nessun ferito, visto che poco prima dell’attacco una telefonata aveva avvisato dell’imminente azione gli abitanti dei palazzi per evitare vittime civili. Nelle ultime tre settimane, le operazioni militari condotte dall’esercito israeliano nei territori (Gaza e Cisgiordania) hanno portato alla morte di almeno 115 palestinesi, quasi tutti civili. Quasi contemporaneamente un carro armato israeliano ha sparato, nella cittadina di Beit Lahiya a nord di Gaza, vicino a un piccolo ospedale, causando qualche danno all’edificio ma nessun ferito. Sul fronte israeliano, invece, la stampa riferisce che un missile Qassam, sparato dalla Striscia di Gaza, ha raggiunto la città di Sderot (Negev occidentale) senza causare danni né feriti. Sempre secondo la stampa, ieri nove razzi Qassam sono caduti nel sud di Israele provenienti dalla zona di Gaza.

EMERGENZA ALIMENTARE, A RISCHIO UN MILIONE DI persone

Sono almeno un milione gli abitanti del Malawi che nei prossimi mesi rischiano di dover affrontare una vera emergenza alimentare, nonostante il buon raccolto di mais di quest’anno. Lo riferisce il principale quotidiano del paese, Nation, citando il rapporto di una Commissione governativa (Malawi vulnerable assessment committee, Mvac). Secondo lo studio, nonostante gli ultimi raccolti, un alto numero di persone resta a rischio denutrizione, mentre urgono provvedimenti d’emergenza per almeno 150.000 cittadini che versano in condizioni preoccupanti. La commissione governativa ha sottolineato che la siccità ha colpito varie zone del paese e che il peggioramento delle condizioni economiche rischia di minare seriamente la possibilità di approvvigionamento di cibo della gente. Secondo lo studio servono 13 milioni di dollari, equivalenti a quasi 58.000 tonnellate di mais, per scongiurare la crisi.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

LIBANO

Tredicesimo giorno dell'aggressione israeliana al Libano. Continuano i bombardamenti al Libano e continuano gli scontri tra militari israeliani e combattenti di Hezbollah, nel sud del Libano. E continua anche l'invasione di terra: dopo l'occupazione del villaggio di Maroun al Ras, gli israeliani stanno puntando verso la città di Bint Jbeil, ritenuta un'altra roccaforte di Hezbollah nel sud del Paese. Scontri armati sono in corso in diverse aree, l'esercito israeliano riferisce di avere distrutto nove postazioni per il lancio di razzi e ha annunciato l'ingresso in Libano di nuove forze di terra, avvenuto questa notte. Si registra la cattura di due esponenti di Hezbollah e il ferimento, in modo lieve, di alcuni soldati israeliani. Bombe israeliane hanno colpito nella notte il capo profughi palestinese di Rachidiye, non lontano da Tiro, provocando quattro feriti, tra cui un bambino. Nel frattempo continuano le trattative politiche per ottenere un cessate il fuoco. Israele ha lasciato intendere di volere almeno un'altra settimana o due di raid sul Libano, mentre il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato che il lancio di razzi su Israele non si fermerà.

Difatti è ripreso anche il lancio di razzi Katyusha da parte dei miliziani libanesi di Hezbollah contro al città israeliana di Haifa. Diversi edifici sono stati colpiti. In uno di essi si è sviluppato un incendio. Ci sono diversi feriti, ma per il momento non si hanno notizie precise.

PALESTINA

Raid su Gaza. Questa mattina all'alba i caccia F16 israeliani sono tornati a bombardare la Striscia di Gaza, dove hanno colpito due edifici che, secondo il Comando militare israeliano, venivano usati come fabbriche di razzi da gruppi militanti islamici sia dalla Jihad islamica, sia da Hamas. Pare che l'esercito israeliano avesse avvisato i residenti delle due zone dell'imminente attacco.

ISRAELE

Gli organizzatori della 'Gay Parade' di Gerusalemme, prevista per il 10 agosto, hanno deciso di annullare la manifestazione a causa della guerra: lo ha riferito oggi l'edizione elettronica Ynet del quotidiano israeliano Yediot Ahronot. "Questo non e' il momento delle celebrazioni" ha spiegato 'Open House', l'associazione che gia' negli anni scorsi ha organizzato la Gay Parade a Gerusalemme - citata da Ynet - precisando che "in considerazione della situazione la Parade, che richiede particolari condizioni di sicurezza non avra' luogo" il 10 agosto. Come per le precedenti edizioni, forti polemiche si erano sviluppate nelle ultime settimane in vista della tenuta della Parade 2006 nella Citta' Santa, contestata in particolare dalle organizzazioni di ebrei ultraortodossi strettamente unite, in questa crociata, alle associazioni islamiche e cristiane.

INDIA

Polizia uccide otto guerriglieri - La polizia indiana ha annunciato di avere ucciso otto ribelli nel corso di un'operazione militare, in una località che non è stata resa nota. Ad essere uccisi sarebbero stati il capo di una cellula di ribelli e sette suoi miliziani.

ITALIA

IMMIGRAZIONE

15 migranti sbarcano a Lampedusa - Questa mattina all'alba, un'imbarcazione carica di migranti è stata individuata e soccorsa, al largo di Lampedusa, da una vedetta della marina militare italiana. Quando è stata raggiunta la barca, con quindici persone a bordo, stava per affondare. I migranti sono stati trasferiti su una scialuppa e rimorchiati sull'isola, dove verranno portati al centro di prima accoglienza per accertamenti.


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