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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

In primo Piano

Lampedusa: 200 migranti sono stati soccorsi in mare

E' finita l'odissea di 200 migranti, avvistati in mattinata a bordo di un barcone alla deriva 42 miglia a est di Lampedusa. Le operazioni di soccorso sono state rese difficoltose dalle condizioni del mare, Forza 3 con vento da Nord Ovest, che nella zona è in peggioramento. Tra questa notte e questa mattina sono 47 gli immigrati arrivati a Lampedusa e Pantelleria. Nel frattempo, sono riprese questa mattina le ricerche dei 40 dispersi del naufragio avvenuto circa 10 miglia a sud di Lampedusa nella notte tra venerdì e sabato. Sono di competenza invece di Malta le operazioni relative al secondo naufragio avvenuto ieri pomeriggio a 70 miglia a sud di Lampedusa il cui bilancio al momento è di 10 persone salvate e di almeno 7 morti. Ma la situazione potrebbe aggravarsi considerato che alcuni testimoni hanno dichiarato che sull'imbarcazione erano a bordo 39 persone. Sul fronte delle indagini sembra via via confermarsi l'ipotesi di un urto tra la corvetta della marina "Minerva" e il barcone di immigrati affondato a 10 miglia da Lampedusa. Oggi a Lampedusa è stato indetto un vertice sull'emergenza sbarchi, per fare il punto sul sistema dell'accoglienza degli extracomunitari e sui controlli in mare, con il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Bianchi ha affermato che, per fronteggiare l'emergenza, saranno necessari investimenti per dieci milioni di euro. Il ministro ha sottolineato poi l'esigenza di "impostare una politica comunitaria europea per fronteggiare la pressione dei milioni di persone che vogliono arrivare nel nostro continente" ed ha aggiunto che sarà necessario un vero e proprio giro di vite e un inasprimento delle sanzioni nei confronti degli scafisti. "Cercheremo di fare in modo di convincere il governo libico che quello dei migranti e soprattutto i suoi aspetti drammatici - ha aggiunto il ministro - sono problemi che non possono essere oggetto di discussione sul dare e avere". Alla Libia Bianchi chiede quindi una "più opportuna vigilanza" sulle partenze.

Editoriale

Clandestini per forza

Di fronte alla c.d. "emergenza umanitaria" il governo di centro-sinistra, tramite il ministro dei trasporti Bianchi, ha delineato una straordinaria misura, da attuare convincendo - in cambio di nulla - la Libia a fare la sua parte: si tratta - ha dichiarato - di "un vero e proprio giro di vite e un inasprimento delle sanzioni nei confronti degli scafisti". Dunque, pur prendendo atto che "milioni di persone sono spinte all'emigrazione verso l'Europa e l'Italia", il ministro vuol far credere che la "repressione" contro i traghettatori otterrà il risultato voluto, ossia il respingimento dei suddetti milioni di migranti... E' incredibile che il governo Prodi non metta invece mano nel meccanismo infernale - perfezionato dalla criminale legge Bossi-Fini - che in pratica consente solo a poche migliaia di persone all'anno un ingresso legale in Italia. Visto che il ricco Occidente non sa o non vuole attuare politiche di autentica cooperazione e aiuto verso i paesi africani da dove fuggono i migranti, dovrebbe almeno consentire un'ampia possibilità di ingresso legale in Europa e in Italia. In questo modo la mafia dei "traghettatori" del Mediterraneo non avrebbe più lavoro e non ci sarebbero più queste tragedie annunciate e ripetute. Ma questo è tabù: meglio proseguire con la politica del governo Berlusconi, versando lacrime di coccodrillo e tradendo una volta di più il popolo di sinistra che ha votato Prodi sperando in una politica diversa.

NOTIZIE BREVI

Libano: Bush vuole subito la forza UNIFIL e Israele chiede che la guidi l'Italia

"C'è il bisogno urgente" della nuova forza Unifil nel sud del Libano. Per questo è necessario decidere "il prima possibile" il comando, le regole di ingaggio e quindi procedere al suo dispiegamento. "Servono regole di ingaggio chiare e disarmare Hezbollah", ha affermato Bush in una conferenza stampa alla Casa Bianca. Intanto Israele ritiene che l'invio di soldati italiani in Libano rivesta una importanza «essenziale» per l'attuazione della risoluzione 1701 dell'Onu e auspica un ruolo guida di Roma nella missione internazionale: lo ha dicharato il primo ministro israeliano Ehud Olmert in una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio Romano Prodi.

Iraq: continua la mattanza

I combattimenti e le uccisioni non si fermano. Due marines e un marinaio sono caduti in scontri nella provincia di Anbar, roccaforte sunnita a ovest di Baghdad. Il numero dei militari statunitensi caduti dall'inizio della guerra sale così a 2.609. Il ministero della Sanità iracheno ha annunciato il bilancio definitivo delle vittime delle violenze interreligiose che hanno avuto luogo ieri, durante la celebrazione annuale della morte dell'imam Musa al-Kazim. Il portavoce del ministero Qasim Allawi ha dichiarato che il bilancio degli attacchi è di 25 morti e 306 feriti, cinque dei quali in gravi condizioni. Intanto Bush, come un disco rotto, ha ripetuto oggi che "Gli Stati Uniti non lasceranno l'Iraq sino al completamento della missione".

Afghanistan: nuovo attacco dei talebani, uccisi 6 poliziotti

Un ordigno è esploso sul ciglio della strada che collega i distretti di Murja e Lashkar Gah, uccidendo tre poliziotti afghani. Quello di questa mattina è l'ennesimo attentato che colpisce la parte meridionale dell'Afghanistan, nel caso specifico la provincia di Helmand. L'esplosione di una mina nella provincia di Kandahar ne ha uccisi altri tre. Ieri, sempre nella provincia di Helmand è morto un soldato britannico mentre altri tre sono rimasti feriti durante gli scontri con sospetti talebani. Sale così a 78 il bilancio delle vittime nelle ultime 48 ore nel sud del Paese, secondo le notizie diramate dalle fonti di sicurezza di Kabul. Prevalentemente - 71 persone -, si tratta di miliziani colpiti dal fuoco della polizia. L'assalto di un commando talebano nel distretto di Panjwayi a un convoglio della polizia potrebbe far aggravare il bilancio. Ancora non sono però arrivate conferme su vittime e ferite.

L'Iran prosegue sulla strada della ricerca nucleare

Mohammad Saidi, numero due dell'Agenzia per l'energia nucleare di Teheran, ha dichiarato che la sospensione dell'arricchimento dell'uranio da parte iraniana è oramai impossibile: "In un futuro molto prossimo - ha aggiunto - verrà messo in funzione un impianto per la produzione di acqua pesante ad Arak, nella regione centrale del Paese". Vicina al completamento, invece, la prima centrale nucleare iraniana, costruita a Busher, sulla costa del Golfo persico, da tecnici russi. Secono Saidi, la centrale è pronta al 93%. La decisione di proseguire con il programma nucleare è stata ribadita in mattinata alla tv di Stato dal supremo ayatollah Alì Khamenei. Le affermazioni di Saidi e Khamenei suonano di fatto come una bocciatura del pacchetto di incentivi offerto quasi due mesi fa dai cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia) e dalla Germania, in cambio della sospensione dell'arricchimento dell'uranio in Iran. Il portavoce del governo di Teheran, Gholam Hossein Elham, ha tuttavia ribadito che la risposta all'offerta internazionale verrà data soltanto domani, 22 agosto. Il 31 agosto scade anche il termine imposto dalle Nazioni Unite a Teheran per bloccare le attività in campo nucleare, pena l'adozione di pesanti sanzioni. A tal proposito il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha esortato l'Onu ad agire rapidamente e a prendere provvedimenti, qualora l'Iran rispondesse negativamente.

Congo: al ballottaggio per l'elezione del presidente

A Kinshasa, la capitale della Repubblica democratica del Congo, ieri notte sono stati annunciati i risultati delle storiche elezioni generali tenute il mese scorso. Le voci allarmanti circolate per settimane sui possibili disordini che avrebbero seguito la dichiarazione dei risultati e la sparatoria di ieri sera hanno portato a un atteggiamento cauto da parte della popolazione; anche le principali ambasciate occidentali ed europee, inclusa quella italiana, hanno suggerito ai propri connazionali di restare in casa ed evitare di circolare in città. In realtà, secondo le informazioni raccolte in vari punti della città, la situazione a Kinshasa è sostanzialmente tranquilla, salvo alcuni gruppi di giovani che manifestano in qualche quartiere della città. Tutta da chiarire, invece, la sparatoria esplosa ieri tra i responsabili della sicurezza dei due candidati (Joseph Kabila e Jean Pierre Bemba) che si dovranno sfidare al ballottaggio del prossimo 29 ottobre per la presidenza del Congo. Secondo le ultime informazioni sarebbe salito a 5 il numero delle persone morte nell’incidente, le cui dinamiche restano per ora oscure.

Brasile: uccisi due dirigenti dei Sem Terra

Due dirigenti del movimento dei ‘Sem Terra’ (Mst) dello stato nord-occidentale del Pernambuco sono stati assassinati a colpi d’arma da fuoco poco fuori la città di Recife da non ancora identificati ‘pistoleros’, come vengono chiamati i killer di professione che, spesso pagati dai latifondisti, spaventano ma non di rado uccidono i più impegnati attivisti del movimento, che chiede una riforma agraria e la restituzione da parte dei ricchi proprietari terrieri delle terre inutilizzate e frodate. Josias Sales e Samuel Barbosa, le due vittime, erano state viste per l’ultima volta ieri in un accampamento di ‘Senza terra’ mentre tentavano di comporre un dissidio tra contadini. Nessun arresto è stato fin qui formalizzato, sebbene rimanga il dato di fatto che in Brasile la violenza agraria è fomentata dalla incredibile disparità tra proprietari terrieri e contadini senza terra: in tutto il paese, il 90% delle terre coltivabili (tutte le migliori) sono nella mani del 20% più ricco della popolazione, e non di rado di aziende o individui stranieri; al 40% più povero della popolazione non resta invece che l’1% di terre spesso marginali.

Cile: prosegue a oltranza lo sciopero dei minatori

“Basta menzogne. Per favore, negoziamo”: con queste parole i rappresentanti sindacali dei minatori della miniera nord-orientale di Escondida, il più grande sito privato in cui viene scavato rame in Cile e nel mondo, con il sostegno unanime dei lavoratori hanno interrotto le consultazioni con la proprietà dell’azienda, l’impresa australiana Bhp-Billiton, annunciando un prolungamento a tempo indeterminato dello sciopero cominciato lo scorso 7 agosto. Sostenuti sul posto dalle mogli, i lavoratori, che avevano accettato di tornare a trattare dopo che la corsa settimana si erano verificati scontri con i Carabineros che avevano costretto la proprietà a chiudere l’impianto, hanno respinto l’offerta di un aumento del 4% degli emolumenti mensili e del pagamento di un’una tantum complessiva di 12,5 milioni di dollari. I minatori chiedono il 10% di aumento (erano partiti dal 13%, la Bhp-Billiton dal 3%) e un’una tantum collettiva di 17 milioni di dollari; inoltre, non accettano la proposta-capestro dell’impresa australiana, che vuole legare l’aumento del 4% a una durata (senza nuovi miglioramenti) di quattro anni del contratto, quello del 3% a un prolungamento senza vertenze di tre anni. Il governo, che sta cercando di mediare per ora senza successo tra le parti, ha chiesto una conferma della decisone dei minatori attraverso una votazione a scrutinio segreto nelle urne. I lavoratori si dicono in ogni caso compatti e annunciano battaglia, mentre il prolungamento dello sciopero rischia, da un lato, di creare forte disagio alle migliaia di impiegati dell’indotto minerario cileno, dall’altro di vanificare almeno in parte il forte utile di quest’anno, con l’azienda che ha visto aumentare del 212% i suoi introiti, con la prospettiva di incassare a fine anno quasi 2,3 miliardi di dollari di utili, senza aver fin qui minimamente condiviso la tendenza positiva del mercato con i dipendenti.

Egitto: tragedia ferroviaria, forse più di 80 morti

Almeno 51 persone, secondo un primo bilancio provvisorio ma ufficiale del governo egiziano, hanno perso la vita stamani nello scontro fra due treni nella regione egiziana del Delta del Nilo, anche se fonti della polizia parlano di almeno 80 vittime e testimoni oculari di oltre 100, oltre ad oltre 160 feriti. L'incidente è avvenuto alle 07:00 locali circa (quando in Italia erano le 06:00 circa), quando un convoglio ha tamponato violentemente un altro fermo alla stazione di Qaliyoub, una cinquantina di chilometri a nord del Cairo. Diretti entrambi alla capitale, si tratta di due treni normalmente usati da pendolari. Le vittime sembrano essere infatti impiegati e operai.

Russia: esplosione in un mercato di Mosca

Il ministero dell' Interno russo ha escluso la pista terroristica per l'esplosione che ha provocato stamattina almeno 10 morti, di cui 3 bambini, e oltre quaranta feriti nell'affollato mercato Cerkizovski. Gli investigatori privilegiano l'ipotesi dello scoppio accidentale di una bombola di gas. Erano circa le dieci e trenta del mattino ora locale, quando è avvenuta l'esplosione. In un primo momento l 'agenzia di stampa Ria Novosti aveva avanzato l'ipotesi che a esplodere fosse stato un ordigno rudimentale, una "bomba fatta in casa".

Spagna: incidente ferroviario, almeno 8 morti

Almeno 8 persone sono morte e 37 sono rimaste ferite nel deragliamento di un treno Intercity in Spagna, all'altezza di Villada, a trenta chilometri da Palencia, nel nord del Paese. All'interno del treno sono intrappolate numerose persone. Pompieri e uomini della Guardia Civil continuano a lavorare per aprire un varco tra le lamiere e liberarli. Le autorità stanno cercando di capire le cause dell'incidente.

ESTERI

ITALIA

Evasione fiscale: facendo i controlli, si scopre

ll 92% dei controlli sostanziali realizzati dagli ispettori dell' Agenzia delle Entrate si concludono con l' individuazione di imposte evase. Ad affermarlo é la Corte dei Conti nel capitolo dedicato al ministero dell' Economia nell' esame del rendiconto generale dello Stato. Per i magistrati contabili, il monitoraggio a consuntivo dei risultati raggiunti ha rilevato nel 2005 "un elevato tasso di positività dei controlli sostanziali, sintomatico indicatore della capacità di selezionare i soggetti da controllare, sulla base di una analisi del rischio evasione".


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Siparietto


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ESTERI

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gror060821 (last edited 2008-06-26 09:55:27 by anonymous)