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Appunti e note redazionali

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Sommario

In primo Piano

Telecom in saldo La riunione del consiglio d'amministrazione di Telecom ha deciso all'unanimità di procedere allo scorporo societario tra Telecom e TIM, confermando le peggiori previsioni della vigilia, la privatizzazione fatta con i soldi pubblici ed avvallata dal precedente governo di centrosinistra capitanato da Dalema si va concludendo nel peggiore dei modi la Tim verra venduta a terzi per fare cassa , la beffa si triplica e la politica casca dalle nuvole: Bertinotti preoccupato, Di Pietro "operazione taglia e cuci" ( Prodi sorpreso dalla ristrutturazione di Telecom: "Circa 10 giorni ho parlato Tronchetti Provera e non mi ha assolutamente detto nulla". Il presidente del Consiglio non nasconde il suo disappunto:"Il governo ha diritto di conoscere", spiega. Sorpreso anche il ministro Di Pietro che si dice anche "preoccupato e sconcertato" per un'operazione che definisce "taglia e cuci". Per il presidente della Camera Bertinotti, infine, quella dei lavoratori del gruppo e' "una preoccupazione condivisibile".

Editoriale

Date a Cesare quel che è di Cesare e Dio è morto

Sembra proprio che i fondamentalismi abbiano deciso di scontrarsi tutti insieme, mentre i tecon USA perseverano nel loro scontro di civilta tra il bene ed il male il pastore tedesco non perde occasione per far capire il probema del mondo contemporaneo non è il fondamentalismo imperante ma anzi la sua difficolta a prevalere contro tutti e contro tutto.Bush e Ratzinger gemelli siamesi dell'intolleranza cosi dichiarano all'unisono : Lotta al terrorismo e' lotta per civilta' la Lotta al terrorismo come 'lotta per la difesa della civilta. E' uno dei punti cardine del discorso che Bush sta per a fare alla Nazione. Il presidente Usa invita all'unione l'intero Paese: 'Combattiamo per mantenere il modello di vita di cui godono i Paesi liberi. La nostra Nazione e' stata messa alla prova e abbiamo davanti a noi una strada difficile'.

I conti sull'uomo e sull'universo, senza Dio non tornano' (ANSA) - RATISBONA, 12 SET - Benedetto XVI definisce 'irragionevoli' le teorie sull'evoluzionismo: 'i conti sull'uomo, senza Dio non tornano'. Davanti a 300mila persone, durante la messa celebrata a Ratisbona, ha invitato i cattolici a porsi la domanda 'che cosa esiste all' origine?'.'E' la Ragione creatrice, lo Spirito che opera tutto e suscita lo sviluppo o e' l' Irrazionalita' che,priva di ogni ragione, stranamente produce un cosmo ordinato in modo matematico e anche l' uomo e la sua ragione?'.ITALIA

Napoli in emergenza la ricetta non cambia Al Viminale Iervolino e Bassolino incontrano Amato (ANSA)-ROMA, 12 set - Piu' forze dell'ordine a Napoli e piu' visibili. E' una delle decisioni scaturite dall'incontro di oggi al Viminale. Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, il presidente della Provincia di Napoli, Riccardo Di Palma e il sindaco della citta', Rosa Russo Iervolino hanno incontrato il ministro dell'Interno, Giuliano Amato. Il ministro andra' a Napoli alla meta' di ottobre.

Immigrazione di tragedia in tragedia Oggi un barcone di quindici metri, con a bordo 6 migranti, è riuscito a raggiungere la costa di Lampedusa senza incappare nelle motovedette della capitaneria di porto che pattugliano le coste dell'isola. I clandestini sono stati fatti attraccare e portati nel centro di prima accoglienza. Da ieri sera gli uomini della capitaneria di porto siciliana sono alla ricerca di un'altra imbarcazione che ha lanciato un segnale di Sos con un telefono satellitare. A bordo pare ci siano circa duecento migranti

Milano La giunta si divide sul Leonka «Incommentabile», «improponibile», «assurda»: sono le reazioni dei politici milanesi all’ultima, e quanto mai vulcanica, trovata dell’assessore alla cultura Vittorio Sgarbi che ha deciso di abbracciare la causa del Leoncavallo. Venerdì notte verso le 4 il critico d’arte ha visitato il centro sociale alla ricerca di graffiti, rimanendo stupito dalla tranquillità, almeno apparente, del luogo. «Bisogna fare qualcosa per impedire lo sgombero» aveva detto venerdì. Intenzione che ha ribadito ieri sera: «Parteciperò alla riunione del 14 per discuterne». Il vicesindaco Riccardo De Corato è indignato. Al punto che non ne vuole nemmeno parlare: «No comment, le proposte si fanno nei momenti opportuni e nelle sedi opportune, parleremo del Leoncavallo in Giunta». Sconvolto dall’eversiva proposta anche Pier Gianni Prosperini, assessore a Giovani e tempo Libero della Regione: «Se Sgarbi non si sente a suo agio in una giunta di destra, può tranquillamente andarsene. Il Leoncavallo è il nemico pubblico numero uno della città, ma Sgarbi non conosce Milano - dichiara furibondo -. Non solo, Sgarbi è assessore alla Cultura, non all’Arredo urbano, né alla Sicurezza quindi si limiti a fare ciò che è di sua competenza. Ma l’ha chiesto ai residenti della zona se sarebbero contenti?». Stesso tono Carla De Albertis, assessore alla Salute di palazzo Marino, che rivolge il suo appello indignata: «Chiedo fermamente che il Comune non si pieghi a questa assurda richiesta e che il 15 settembre sia davvero la data ultima dello sfratto più volte rimandato.»

ESTERI

Palestina libano la guerra continua Un palestinese di 13 anni (14 secondo alcune fonti) è stato ucciso oggi dai soldati israeliani a Betlemme, in Cisgiordania, durante un’operazione militare per la cattura di un ricercato. Secondo testimoni palestinesi, i militari sarebbero stati aggrediti da un gruppo di giovani che protestavano lanciando pietre. Come accade ormai dall’inizio della Seconda Intifada nel 2000 - e come spesso si era verificato anche durante la prima ‘Resistenza’ - alle pietre i militari di Israele hanno risposto sparando. Fonti sanitarie locali riferiscono che il ragazzo sarebbe stato colpito al petto nei pressi della piazza della Mangiatoia, vicino alla Basilica della Natività, mentre altre due persone avrebbero riportato ferite. Nessun commento, per ora, da fonti israeliane. Intanto a Gerusalemme, il tribunale militare ha rimandato la scarcerazione di 18 deputati di Hamas arrestati illegalmente alla fine di giugno dopo il rapimento di un sottufficiale israeliano da parte di gruppi estremisti palestinesi nella Striscia di Gaza. Tra loro vi sono tre ministri, il presidente del parlamento palestinese e il suo vice, e altri due deputati di Gerusalemme Est. Il giudice militare ha deciso che anche se scarcerati il processo proseguirà comunque. Israele al momento detiene 4 ministri del governo di Hamas (tra cui il vicepremier Nasser Shaer) e 28 deputati; altri quattro componenti del governo sono stati arrestati ma già rilasciati. I vertici palestinesi sostengono che si tratti di detenzioni illegali ma – malgrado ripetuti appelli anche da deputati del Parlamento europeo – il governo di Ehud Olmert si è finora rifiutato di disporre il loro rilascio. Denuncia di un ufficiale israeliano che ha informato Peretz (ANSA) -TEL AVIV, 12 SET- 'Abbiamo coperto villaggi interi in Libano sparando bombe a grappolo. E' stato mostruoso': e' la denuncia di un ufficiale israeliano.Il riservista ha detto al giornale Haaretz di aver sparato 1.800 razzi Mlrs che contenevano un totale di 1,2 mln di 'piccole bombe' e di aver inviato una descrizione dei bombardamenti direttamente al ministro della Difesa Peretz. Il giornale non fornisce la sua identita' ne' precisa quali localita' siano state colpite dal fuoco dell'unita' dell'ufficiale.

DAMASCO Quattro uomini armati hanno tentato di sferrare un attacco con un'autobomba all'ambasciata americana a Damasco, capitale della Siria. Gli attentatori sono scesi dall'auto, sparando all'impazzata e tentando di farla esplodere, ma sono stati fermati dalle forze di sicurezza. Tre di loro sono stati uccisi e uno ferito e catturato. Una colonna di fumo nero, probabilmente partita all'auto fatta esplodere dalla polizia, si è alzata dalla sede Usa, nel quartiere di Abu Remmeneh dove si trovano numerose rappresentanze diplomatiche oltre alle sedi locali dell'Unione Europea e della Croce Rossa. Un agente siriano è rimasto ucciso nell'attentato, mentre i diplomatici americani sono tutti illesi. Un diplomatico cinese sarebbe invece rimasto leggermente ferito. Numerosi i feriti. Il ministro dell'Interno siriano, Bassam Abdel Majid, ha parlato di «attacco terroristico» e le autorità siriane ritengono che l'azione sia stata opera di un gruppo fondamentalista. L'ambasciata è stata circondata in massa dagli uomini delle forze speciali, che hanno isolato l'intera zona con impenetrabili cordoni di sicurezza e bloccato le strade di accesso. Nel quartiere ci sono anche strutture di sicurezza e abitazioni di molti esponenti del governo siriano. Gli Usa da tempo non hanno un proprio ambasciatore di grado a Damasco, ma i rapporti con la Siria non sono stati troncati: Washington vi mantiene infatti un incaricato d'affari.

Irak Sei civili sono morti per l’esplosione di un’autobomba in una via trafficata del quartiere Mansour, nel centro di Baghdad, nell’ennesima giornata di sangue, che fino a questo momento conta un bilancio di 22 vittime, di cui 9 nella capitale. Fonti della sicurezza hanno riferito che l’attentato mirava a una pattuglia statunitense di passaggio, ma che – come spesso accade da ormai tre anni e mezzo – provoca poi vittime tra gli iracheni. Un altro ordigno è esploso nel pomeriggio alla facoltà di tecnologia, provocando due morti, tra cui un poliziotto, e sette feriti. Cinque altri attentanti in diversi quartieri della capitale – in quattro casi con l’esplosione di bombe – hanno provocato la morte di un altro agente e il ferimento di una decine di persone. Nella provincia di Diyala, undici iracheni sono stati uccisi in diversi attacchi armati. A Moqdadiya, circa 100 chilometri a nord-est di Baghdad, il capo della polizia locale Ali Hussein al-Joubour è stato ucciso davanti a casa sua da un ordigno. Nella stessa città, una bomba ha provocato la morte di 4 passanti e il ferimento di altre 24 persone. Al lungo elenco di vittime, in gran parte civili, si aggiungono altri sei iracheni uccisi in violenze in diverse località. E ancora, a Mossul, nel nord a prevalenza curda, un capitano della polizia è stato ucciso a colpi di arma da fuoco, mentre a Samarra – circa 120 chilometri da Baghdad, una bomba è esplosa al passaggio di una pattuglia provocando la morte di in poliziotto e il ferimento di altri due. Intanto, le forze dell’ordine hanno ritrovato cadaveri di sette persone: due nella capitale, altrettanti nella provincia settentrionale di Slaheddine e tre in quella nord-orientale di Diyala. Drammatico bilancio aggiornato dal Pentagono (ANSA) - WASHINGTON, 11 SET - Nella cosidetta guerra al terrorismo, le perdite militari americane sono oltre 3.000, secondo i dati aggiornati del Pentagono. Ieri, nel suo discorso alla Nazione, pronunciato in occasione dell'11 settembre, Bush ha ribadito l'impegno a non lasciare l'Iraq, fino a quando la missione non sara' terminata. Quali che siano gli errori che abbiamo commesso - ha aggiunto - l'errore piu' grave sarebbe di credere che, se noi ci ritiriamo, i terroristi ci lascerebbero tranquilli'.

Afganistan Dopo una battaglia durata otto ore l'esercito afghano, coadiuvato da 40 soldati della forza Isaf-Nato, avrebbe ripreso il controllo della città di Garmser, nella provincia di Helmand. Negli scontri sarebbero morti 20 talebani, secondo quanto riferito dall'ufficio stampa Nato, che non ha comunicato le perdite tra l'esercito. I recenti scontri tra talebani e forze Isaf sono i più aspri dal 2001, anno della caduta del regime talebano ad opera della coalizione guidata dagli Usa. Dall'inizio del 2006, sono più di 2 mila le vittime della guerra.

Cile 11 settembre la democrazia si guarda allo specchio Due rose rosse nel punto in cui morì (forse ucciso): con questo gesto simbolico una emozionata Michelle Bachelet, la prima donna a essere mai stata eletta presidente della Repubblica in Cile, ha ricordato l’ex-presidente Salvador Allende ieri, nell’anniversario del sanguinoso colpo di stato dell’11 settembre 1973, che per quasi un ventennio (1973-1990) lasciò il paese sotto la dittatura di Augusto Pinochet Ugarte. La Bachelet, nel ricordare la figura di Allende, è voluta tornare sui gravi incidenti che hanno sconvolto la capitale tra la sera del 10 e tutto l’11 settembre, il cui episodio culminante è stato il lancio di una bomba molotov e di bottiglie piene di vernice da parte di presunti anarchici incappucciati contro la facciata della Moneda, la sede della presidenza e il simbolo della democrazia cilena: “La Moneda in fiamme come 33 anni fa, sebbene le fiamme siano state prodotte da una molotov… La verità è che stiamo parlando di qualcosa di molto complesso, perché i simboli della patria come la bandiera, come la Moneda, sono simboli della democrazia che appartengono a tutti i cittadini. La Moneda è il simbolo della lotta di molti di noi per recuperare la democrazia. Per questo nessuno ha il diritto di attentare contro questo simbolo e quello che rappresenta” ha detto il presidente. Le violenze però, sia nella capitale sia in altre città, ieri non si sono fermate fino a tardi, con colpi d’arma da fuoco ben distinguibili in molti quartieri e conseguenze tragiche: una bambina di 6 anni che assisteva agli scontri di piazza dalla finestra della sua casa è stata colpita alla testa da un proiettile vagante e ora è ricoverata in fin di vita; almeno sei Carabineros hanno riportato serie ferite, mentre 90 bombe molotov pronte a essere usate sono state rinvenute e sequestrate nell’Università di Santiago, la Usach, segno che dietro gli incidenti delle ultime 48 ore ci sarebbe, secondo le autorità, una regia ben precisa. Infine, almeno 98 persone sarebbero state arrestate ieri, il triplo di quante ne erano state fermate nella nottata del 10 settembre

Kurdistan si spara nel mucchio Circa un migliaio di famiglie curde ha dovuto abbandonare la propria abitazione nell'Iraq settentrionale a causa di un bombardamento congiunto, avvenuto nella notte, dell'artiglieria turca e di quella iraniana. Il governo di Ankara e quello di Teheran hanno agito nella convinzione che i curdi iracheni, che ormai godono di una certa autonomia, foraggino l'irredentismo dei curdi iraniani e turchi

India lo stato del kerala sterza verso Linux Dopo il ritorno al potere in maggio, il governo guidato dal Partito Comunista dell'India ha annunciato un piano di tre anni per abbattere quello che definisce come un monopolio del gigante statunitense del software di Bill Gates, promuovendo la rapida adozione di sistemi operativi open source in scuole e collegi finanziati dallo stato."Col tempo potranno rimanere un po' di persone che continuino ad optare per Microsoft, ma la maggior parte si libererà di questo problema," ha affermato il Ministro dell'Educazione Statale, M. A. Baby. "Non abbiamo vietato Microsoft, ma siamo contro i monopoli in tutti i campi, e incoraggeremo con vigore il software gratuito". All'inizio del mese, il Kerala ha allarmato gli investitori stranieri imponendo un divieto alla vendita ed alla fabbricazione di Coca-Cola e Pepsi, dopo che un gruppo ambientalista di Nuova Delhi aveva affermato che le bibite contengono alti livelli di pesticidi.Altri sei stati hanno proibito la vendita di questi prodotti.Secondo il piano di transizione proposto, i giovani di 12.500 scuole di grado inferiore apprenderanno l'uso di Linux al posto di Windows, il che rappresenta un duro colpo alle ambizioni di Microsoft nell'organizzazione avanzata in materia di educazione di tutta l'India.

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Date a Cesare quel che è di Cesare e Dio è morto

Presidente Usa, "Lotta al terrorismo e' lotta per civilta'" (ANSA) - ROMA, 11 SET - Lotta al terrorismo come 'lotta per la difesa della civilta. E' uno dei punti cardine del discorso che Bush sta per a fare alla Nazione. Il presidente Usa invita all'unione l'intero Paese: 'Combattiamo per mantenere il modello di vita di cui godono i Paesi liberi. La nostra Nazione e' stata messa alla prova e abbiamo davanti a noi una strada difficile'.

I conti sull'uomo e sull'universo, senza Dio non tornano' (ANSA) - RATISBONA, 12 SET - Benedetto XVI definisce 'irragionevoli' le teorie sull'evoluzionismo: 'i conti sull'uomo, senza Dio non tornano'. Davanti a 300mila persone, durante la messa celebrata a Ratisbona, ha invitato i cattolici a porsi la domanda 'che cosa esiste all' origine?'.'E' la Ragione creatrice, lo Spirito che opera tutto e suscita lo sviluppo o e' l' Irrazionalita' che,priva di ogni ragione, stranamente produce un cosmo ordinato in modo matematico e anche l' uomo e la sua ragione?'.

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DAMASCO Quattro uomini armati hanno tentato di sferrare un attacco con un'autobomba all'ambasciata americana a Damasco, capitale della Siria. Gli attentatori sono scesi dall'auto, sparando all'impazzata e tentando di farla esplodere, ma sono stati fermati dalle forze di sicurezza. Tre di loro sono stati uccisi e uno ferito e catturato. Una colonna di fumo nero, probabilmente partita all'auto fatta esplodere dalla polizia, si è alzata dalla sede Usa, nel quartiere di Abu Remmeneh dove si trovano numerose rappresentanze diplomatiche oltre alle sedi locali dell'Unione Europea e della Croce Rossa. Un agente siriano è rimasto ucciso nell'attentato, mentre i diplomatici americani sono tutti illesi. Un diplomatico cinese sarebbe invece rimasto leggermente ferito. Numerosi i feriti. Il ministro dell'Interno siriano, Bassam Abdel Majid, ha parlato di «attacco terroristico» e le autorità siriane ritengono che l'azione sia stata opera di un gruppo fondamentalista. L'ambasciata è stata circondata in massa dagli uomini delle forze speciali, che hanno isolato l'intera zona con impenetrabili cordoni di sicurezza e bloccato le strade di accesso. Nel quartiere ci sono anche strutture di sicurezza e abitazioni di molti esponenti del governo siriano. Gli Usa da tempo non hanno un proprio ambasciatore di grado a Damasco, ma i rapporti con la Siria non sono stati troncati: Washington vi mantiene infatti un incaricato d'affari.

Afganistan Dopo una battaglia durata otto ore l'esercito afghano, coadiuvato da 40 soldati della forza Isaf-Nato, avrebbe ripreso il controllo della città di Garmser, nella provincia di Helmand. Negli scontri sarebbero morti 20 talebani, secondo quanto riferito dall'ufficio stampa Nato, che non ha comunicato le perdite tra l'esercito. I recenti scontri tra talebani e forze Isaf sono i più aspri dal 2001, anno della caduta del regime talebano ad opera della coalizione guidata dagli Usa. Dall'inizio del 2006, sono più di 2 mila le vittime della guerra.

Irak Sei colpi di mortaio avrebbero raggiunto stanotte la moschea sciita di Khan Bani Saad, centro abitato nei pressi della città irachena di Baquba, uccidendo 7 persone, secondo quanto riportato dalla televisione di stato al-Iraqiya. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli sull'accaduto. La guerra in iraq, scoppiata nel marzo 2003, ha provocato più di 46 mila vittime.

Cile Seri incidenti nella capitale, scontri anche a La Frontera (ANSA) - SANTIAGO DEL CILE, 12 SET - Almeno 75 persone,50 delle quali minorenni, sono state fermate ieri dai cabineros cileni nel corso di violenti incidenti. Gli scontri sono avvenuti vicino all'Universita' di Santiago del Cile, al termine di una manifestazione per ricordare il 33/o anniversario del golpe dell'11 settembre 1973. Sequestrate bombe molotov e biglie che venivano lanciate con fionde dai dimostranti. Violenti incidenti sono avvenuti anche nei pressi dell'Universita' di La Frontera.

Palestina RAID AEREI - In mattinata le forze israeliane hanno effettuato un raid aereo contro un edificio di Gaza, che è stato colpito da almeno un missile. Non si hanno notizie di vittime o feriti. Lo hanno riferito fonti della sicurezza palestinese. L'esercito israeliano ha confermato il raid aereo, affermando che l’edificio è utilizzato dai miliziani di Hamas per costruire armi. L'edificio appartiene a un funzionario di Hamas che lavora con il ministro degli Interni Said Siyyam, hanno riferito le fonti. I familiari del funzionario sono stati avvertiti pochi minuti prima del raid che la loro casa sarebbe stata attaccata e sono riusciti a mettersi in salvo. GAZA - Un soldato israeliano è rimasto ucciso nel corso di un furibondo scontro a fuoco ingaggiato insieme a diversi commilitoni con miliziani palestinesi all'interno della Striscia di Gaza, all'altezza del valico di confine di Kissufim, nel settore centrale dell'enclave, dove all'alba truppe dello Stato ebraico appoggiate da diversi carri armati avevano compiuto un'incursione. Lo ha riferito Al Jazira, emittente televisiva satellitare con sede in Qatar, che citava testimoni oculari.

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Milano La giunta si divide sul Leonka «Incommentabile», «improponibile», «assurda»: sono le reazioni dei politici milanesi all’ultima, e quanto mai vulcanica, trovata dell’assessore alla cultura Vittorio Sgarbi che ha deciso di abbracciare la causa del Leoncavallo. Venerdì notte verso le 4 il critico d’arte ha visitato il centro sociale alla ricerca di graffiti, rimanendo stupito dalla tranquillità, almeno apparente, del luogo. «Bisogna fare qualcosa per impedire lo sgombero» aveva detto venerdì. Intenzione che ha ribadito ieri sera: «Parteciperò alla riunione del 14 per discuterne». Il vicesindaco Riccardo De Corato è indignato. Al punto che non ne vuole nemmeno parlare: «No comment, le proposte si fanno nei momenti opportuni e nelle sedi opportune, parleremo del Leoncavallo in Giunta». Sconvolto dall’eversiva proposta anche Pier Gianni Prosperini, assessore a Giovani e tempo Libero della Regione: «Se Sgarbi non si sente a suo agio in una giunta di destra, può tranquillamente andarsene. Il Leoncavallo è il nemico pubblico numero uno della città, ma Sgarbi non conosce Milano - dichiara furibondo -. Non solo, Sgarbi è assessore alla Cultura, non all’Arredo urbano, né alla Sicurezza quindi si limiti a fare ciò che è di sua competenza. Ma l’ha chiesto ai residenti della zona se sarebbero contenti?». Stesso tono Carla De Albertis, assessore alla Salute di palazzo Marino, che rivolge il suo appello indignata: «Chiedo fermamente che il Comune non si pieghi a questa assurda richiesta e che il 15 settembre sia davvero la data ultima dello sfratto più volte rimandato.»

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gror060912 (last edited 2008-06-26 09:55:04 by anonymous)