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ELEZIONI: CHIUSA LA CAMPAGNA ELETTORALE, LULA FAVORITO

A tre giorni dall’ora zero delle elezioni presidenziali e parlamentari, il Brasile ferma la campagna elettorale e lascia 72 ore di riflessione agli elettori, le cui intenzioni di voto sembrano comunque chiare da mesi. Secondo i sondaggi e gli osservatori, gli ultimi scandali che hanno coinvolto l’entourage di Lula non dovrebbero scalfire l’immagine del presidente-sindacalista (ieri ritratto da un quotidiano dell’opposizione in versione ‘contadina’, con una zappa in mano), che le rilevazioni statistiche continuano a dare intorno al 51,5% delle preferenze di voto. Unica speranza per il principale dei sette sfidanti di Lula, il socialdemocratico Geraldo Alckmin, dato al 27,5%, è riuscire a raggiungere un ballottaggio che comunque si concluderebbe sempre con una netta affermazione del presidente uscente, almeno stando ai rilevamenti. I 126 milioni di brasiliani chiamati alle urne domenica voteranno anche per il rinnovo di 513 deputati e 27 senatori federali, 1.059 deputati statali e 27 governatori in una campagna elettorale record per i costi, calcolati intorno ai 90 milioni di dollari solo per la propaganda elettorale, l’80% dei quali sono stati spesi dai partiti dei due principali sfidanti, il Partito dei lavoratori di Lula e quello socialdemocratico di Alckmin. Complessivamente, al Brasile le elezioni costeranno invece circa 300 milioni di dollari, con le urne che saranno trasportate nei punti più lontani e impervi del paese, dal nord poverissimo alla foresta amazzonica. Al di là del voto presidenziale, c’è grande incertezza e curiosità per come andrà a finire quello parlamentare: uno dei grandi limiti per l’azione di governo di Lula nel primo mandato è consistito nella mancanza di una maggioranza certa e nella necessità di mediare costantemente con i partiti più piccoli dell’assemblea.

CENTINAIA DI MIGLIAIA IN FUGA DALLE VIOLENZE

Negli ultimi sette mesi, i continui attentati e le violenze hanno costretto almeno 240.000 iracheni a fuggire dalle loro case e a iscriversi nei registri dei rifugiati per avere assistenza; lo si apprende dall’ultimo rapporto diffuso oggi dal ministero delle migrazioni. Le famiglie in fuga sono salite a 40.000 rispetto alle 27.000 del luglio scorso, “La ragione di questo aumento è che la situazione della sicurezza in alcune province è peggiorata considerevolmente, spingendo le persone a fuggire dalle proprie case per mettersi in salvo” ha detto il portavoce del dicastero, precisando che la cifra non include tutti quegli iracheni che, pur in fuga, non si sono rivolti al ministero. Oggi un’autobomba e un ordigno piazzato al bordo di una strada sono esplosi a Saadoun, a Baghdad, uccidendo 4 persone e ferendone 38; almeno altri 5 ordigni sono esplosi in altri punti della capitale facendo 3 morti e 30 feriti. Violenze anche nei sobborghi della principale città irachena, dove alcuni colpi di mortaio hanno fatto 4 vittime. Non trova inoltre soluzione il grave fenomeno degli ‘squadroni della morte’. La polizia riferisce di aver ritrovato, nelle ultime 24 ore, i cadaveri di 40 persone, tutte con i segni evidenti di un'esecuzione.

Colombia:ok governo a zona incontro

Il governo colombiano ha accettato l'ipotesi di creazione di una 'zona di incontro' con la guerriglia per uno scambio umanitario di ostaggi. In un comunicato il governo ricorda comunque che tale zona 'non potra' essere una zona di rifugio per delitti' e neppure 'un campo di recupero militare per il terrorismo'. Alcuni giorni fa le Farc avevano sostenuto che il dialogo era 'a pagina zero' e che per il suo inizio era necessaria la creazione di una zona smilitarizzata nel dipartimento di Bolivar.

Francia, aumentano gli stupri

l numero di stupri recensiti dalla polizia francese e' aumentato del 36% dal 1996 al 2004: ogni anno vengono violentate circa 100.000 donne. L'aumento degli stupri denunciati non significa che ne avvengono di piu' ma che sempre piu' donne rompono il silenzio. L'80% delle donne e' infatti aggredito da qualcuno che conoscono: amici, conoscenti, vicini di casa, familiari, ex fidanzati. 'In questi casi e' difficile che sporgano denuncia' dice la delegata ai diritti delle donne Suzanne Leclerc.

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gror060929 (last edited 2008-06-26 10:00:20 by anonymous)