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'''PALESTINA''' Un militante palestinese è stato ucciso e un altro ferito in uno scontro con i soldati israeliani presso Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti palestinesi, aggiungendo che si tratta di due esponenti di Hamas. Un portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato che i soldati hanno aperto il fuoco contro un gruppo di uomini armati che potevano essere in procinto di piazzare ordigni esplosivi. '''LIBANO - ASSASSINIO GEMAYEL''' Le autorità libanesi hanno proclamato tre giorni di lutto nazionale per commemorare la morte del politico cristiano Pierre Gemayel, ucciso ieri a Beirut da tre uomini armati non indentificati. Parole di condanna per l'assassinio sono arrivate da tutto il mondo, in particolare da Washington, dove il presidente George W. Bush ha accusato Iran e Siria di aver organizzato l'attentato. Condanna per il gesto è stata espressa anche da Teheran e da Hezbollah. Intanto l'ambasciatore siriano negli Stati Uniti, Imad Mustafa ha affermato con decisione che la Siria non è assolutamente coinvolta nell'assassinio del ministro dell'Industria libanese Pierre Gemayel. Interrogato in serata dalla Cnn su un eventuale coinvolgimento di Damasco nell'attentato, il diplomatico ha risposto «categoricamente no», accusando per contro i nemici del suo Paese di «cercare di additare la Siria». L'ambasciatore ha rilevato che l'uccisione di Gemayel avviene mentre Damasco mostra la volontà di lavorare per la pacificazione dell'Iraq. «Non è strano che, ogni volta che la situazione diventa un pò meno pesante, sia commesso un assassinio?», si è chiesto. Mustafa ha d'altra parte negato che la Siria appoggi milizie che combattono le forze americane in Iraq. A suo avviso, Washington dovrebbe smettere di chiamare in causa i Paesi vicini per spiegare i problemi incontrati in Iraq. '''USA''' A BORDO DELL'AIR FORCE ONE Bush ha incontrato Maliki e la Casa Bianca in un comunicato congiunto Usa-Iraq, diffuso a bordo dell'aereo presidenziale si afferma che «continueranno le loro consultazioni sul consolidamento della sicurezza e della stabilità in Iraq». Durante la loro permanenza ad Amman, Bush e Maliki incontreranno anche re Abdallah II di Giordania. Il presidente Usa si recherà in Medio Oriente al termine della visita a Riga (Lettonia) per il vertice della Nato. '''CINA''' Il numero di casi di Aids in Cina è aumentato lo scorso anno del 30% : lo ha riferito oggi il ministero della salute. Si tratta - osservano gli esperti - di un'impennata drammatica, che mette a repentaglio del virus non solo i gruppi più a rischio ma l'intera popolazione. I casi dichiarati di Aids sono saliti in ottobre a 183.733 dai 144.089 della fine dello scorso anno. Ma esperti dell' Onu e del ministero della Sanità cinese ritengono che almeno 650 mila cinesi siano portatori, per la maggior parte inconsapevoli, del virus Hiv. Secondo gli studi, il 37 per cento delle nuove infezioni di Aids sono tra chi fa uso di sostanzr stupefacenti, mentre i rapporti sessuali non protetti hanno causato il 28 per cento dei casi, e le trasfusioni con sangue infetto il 5,1 per cento. '''POLONIA''' Si teme per la sorte di 15 minatori rimasti intrappolati in una miniera di carbone della Polonia sudoccidentale, in seguito ad un'esplosione che ha provocato ieri la morte di almeno otto loro compagni. Questa mattina le operazioni di soccorso sono state interrotte, dopo che è stata individuata un'alta concentrazione di gas metano tale da far temere una seconda esplosione. Il sistema di ventilazione della miniera è stato distrutto nell'incidente. Sette corpi sono stati già recuperati e un ottavo è stato individuato. '''INDIA''' Almeno 9 persone sono rimaste uccise a causa di un incendio scoppiato in una fabbrica di pellami nella zona di Topsia a Calcutta, nello Stato del West Bengal. Una ventina i feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, che sono stati trasportati nel più vicino ospedale. Le fiamme sono divampate nella fabbrica intorno alle 3 di stanotte, mentre un gruppo di operai stava svolgendo il turno di notte. '''RUSSIA''' Amnesty International ha denunciato che in Russia torture e maltrattamenti vengono praticati dalla polizia per estorcere confessioni. I sospettati vengono colpiti con pugni, sfollagente, bottiglie di plastica piene d'acqua, libri, secondo un rapporto dell'organizzazione per la tutela dei diitti umani intitolato 'Federazione russa: tortura e confessioni forzate in detenzione. Il rapporto denuncia poi l'uso di elettroshock e l'esistenza di sale attrezzate per stupri, con attrezzi per bloccare braccia e gambe. Tutto cio, «in violazione degli obblighi nazionali e internazionali» della Russia, rileva Amnesty, sottolineando la «mancanza di sforzi convincenti» del Paese per eliminare il fenomeno. Secondo Amnesty, organizzazioni non governative russe hanno registrato nel 2005 oltre 100 casi di torture nelle 11 regioni prese in esame, sulle 89 del Paese. Ma il Caucaso settentrionale, «dove la pratica della tortura è ancora più elevata», e la Cecenia non sono stati considerati. Il comproprietario di una piccola banca russa è stato ucciso a Mosca, terzo banchiere in tre mesi a subire tale sorte nella capitale. Lo hanno reso noto fonti giudiziarie. Konstantin Meshceriakov, comproprietario della Spetsetstroibank, è stato assassinato ieri con colpi d'arma da fuoco davanti a un edificio di abitazioni nella zona nord di Mosca. '''AFGHANISTAN''' Presunti taleban hanno attaccato l'auto di una consigliera provinciale nel sud dell'Afghanistan uccidendo suo marito. Lo ha reso noto oggi la polizia di Kandahar. Secondo prime ricostruzioni due uomini in moto hanno mitragliato ieri sera l'auto di Zarghona Kakar, eletta nel consiglio provinciale di Kandahar, quando la coppia si era fermata davanti a una panetteria. Zarghona Kakar è una delle tre donne elette al consiglio provinciale di Kandahar, ex roccaforte dei taleban. Il 25 settembre scorso era stata uccisa Safia Amajan, la responsabile provinciale dei problemi femminili, da due uomini mascherati che l'avevano affrontata alla sua uscita di casa '''SUDAN''' Un portavoce del Sudan Liberation Movement, firmatario assieme al governo di un trattato di pace lo scorso maggio, ha accusato Khartoum di nuovi massacri, condotti dalle milizie Janjaweed due giorni fa presso Um Beyy, nel Darfur meridionale. Nell'attacco, sempre secondo il Slm, sarebbero morti 80 civili, un bilancio che gli osservatori dell'Unione Africana al momento non sono in grado di confermare. L'esercito sudanese ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'azione, dichiarando di non esserne a conoscenza. |
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Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Siparietto
Gr 9:30
ESTERI
PALESTINA
Un militante palestinese è stato ucciso e un altro ferito in uno scontro con i soldati israeliani presso Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti palestinesi, aggiungendo che si tratta di due esponenti di Hamas. Un portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato che i soldati hanno aperto il fuoco contro un gruppo di uomini armati che potevano essere in procinto di piazzare ordigni esplosivi.
LIBANO - ASSASSINIO GEMAYEL
Le autorità libanesi hanno proclamato tre giorni di lutto nazionale per commemorare la morte del politico cristiano Pierre Gemayel, ucciso ieri a Beirut da tre uomini armati non indentificati. Parole di condanna per l'assassinio sono arrivate da tutto il mondo, in particolare da Washington, dove il presidente George W. Bush ha accusato Iran e Siria di aver organizzato l'attentato. Condanna per il gesto è stata espressa anche da Teheran e da Hezbollah.
Intanto l'ambasciatore siriano negli Stati Uniti, Imad Mustafa ha affermato con decisione che la Siria non è assolutamente coinvolta nell'assassinio del ministro dell'Industria libanese Pierre Gemayel. Interrogato in serata dalla Cnn su un eventuale coinvolgimento di Damasco nell'attentato, il diplomatico ha risposto «categoricamente no», accusando per contro i nemici del suo Paese di «cercare di additare la Siria». L'ambasciatore ha rilevato che l'uccisione di Gemayel avviene mentre Damasco mostra la volontà di lavorare per la pacificazione dell'Iraq. «Non è strano che, ogni volta che la situazione diventa un pò meno pesante, sia commesso un assassinio?», si è chiesto. Mustafa ha d'altra parte negato che la Siria appoggi milizie che combattono le forze americane in Iraq. A suo avviso, Washington dovrebbe smettere di chiamare in causa i Paesi vicini per spiegare i problemi incontrati in Iraq.
USA
A BORDO DELL'AIR FORCE ONE Bush ha incontrato Maliki e la Casa Bianca in un comunicato congiunto Usa-Iraq, diffuso a bordo dell'aereo presidenziale si afferma che «continueranno le loro consultazioni sul consolidamento della sicurezza e della stabilità in Iraq». Durante la loro permanenza ad Amman, Bush e Maliki incontreranno anche re Abdallah II di Giordania. Il presidente Usa si recherà in Medio Oriente al termine della visita a Riga (Lettonia) per il vertice della Nato.
CINA Il numero di casi di Aids in Cina è aumentato lo scorso anno del 30% : lo ha riferito oggi il ministero della salute. Si tratta - osservano gli esperti - di un'impennata drammatica, che mette a repentaglio del virus non solo i gruppi più a rischio ma l'intera popolazione. I casi dichiarati di Aids sono saliti in ottobre a 183.733 dai 144.089 della fine dello scorso anno. Ma esperti dell' Onu e del ministero della Sanità cinese ritengono che almeno 650 mila cinesi siano portatori, per la maggior parte inconsapevoli, del virus Hiv. Secondo gli studi, il 37 per cento delle nuove infezioni di Aids sono tra chi fa uso di sostanzr stupefacenti, mentre i rapporti sessuali non protetti hanno causato il 28 per cento dei casi, e le trasfusioni con sangue infetto il 5,1 per cento.
POLONIA
Si teme per la sorte di 15 minatori rimasti intrappolati in una miniera di carbone della Polonia sudoccidentale, in seguito ad un'esplosione che ha provocato ieri la morte di almeno otto loro compagni. Questa mattina le operazioni di soccorso sono state interrotte, dopo che è stata individuata un'alta concentrazione di gas metano tale da far temere una seconda esplosione. Il sistema di ventilazione della miniera è stato distrutto nell'incidente. Sette corpi sono stati già recuperati e un ottavo è stato individuato.
INDIA
Almeno 9 persone sono rimaste uccise a causa di un incendio scoppiato in una fabbrica di pellami nella zona di Topsia a Calcutta, nello Stato del West Bengal. Una ventina i feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, che sono stati trasportati nel più vicino ospedale. Le fiamme sono divampate nella fabbrica intorno alle 3 di stanotte, mentre un gruppo di operai stava svolgendo il turno di notte.
RUSSIA
Amnesty International ha denunciato che in Russia torture e maltrattamenti vengono praticati dalla polizia per estorcere confessioni. I sospettati vengono colpiti con pugni, sfollagente, bottiglie di plastica piene d'acqua, libri, secondo un rapporto dell'organizzazione per la tutela dei diitti umani intitolato 'Federazione russa: tortura e confessioni forzate in detenzione. Il rapporto denuncia poi l'uso di elettroshock e l'esistenza di sale attrezzate per stupri, con attrezzi per bloccare braccia e gambe. Tutto cio, «in violazione degli obblighi nazionali e internazionali» della Russia, rileva Amnesty, sottolineando la «mancanza di sforzi convincenti» del Paese per eliminare il fenomeno. Secondo Amnesty, organizzazioni non governative russe hanno registrato nel 2005 oltre 100 casi di torture nelle 11 regioni prese in esame, sulle 89 del Paese. Ma il Caucaso settentrionale, «dove la pratica della tortura è ancora più elevata», e la Cecenia non sono stati considerati.
Il comproprietario di una piccola banca russa è stato ucciso a Mosca, terzo banchiere in tre mesi a subire tale sorte nella capitale. Lo hanno reso noto fonti giudiziarie. Konstantin Meshceriakov, comproprietario della Spetsetstroibank, è stato assassinato ieri con colpi d'arma da fuoco davanti a un edificio di abitazioni nella zona nord di Mosca.
AFGHANISTAN
Presunti taleban hanno attaccato l'auto di una consigliera provinciale nel sud dell'Afghanistan uccidendo suo marito. Lo ha reso noto oggi la polizia di Kandahar. Secondo prime ricostruzioni due uomini in moto hanno mitragliato ieri sera l'auto di Zarghona Kakar, eletta nel consiglio provinciale di Kandahar, quando la coppia si era fermata davanti a una panetteria. Zarghona Kakar è una delle tre donne elette al consiglio provinciale di Kandahar, ex roccaforte dei taleban. Il 25 settembre scorso era stata uccisa Safia Amajan, la responsabile provinciale dei problemi femminili, da due uomini mascherati che l'avevano affrontata alla sua uscita di casa
SUDAN Un portavoce del Sudan Liberation Movement, firmatario assieme al governo di un trattato di pace lo scorso maggio, ha accusato Khartoum di nuovi massacri, condotti dalle milizie Janjaweed due giorni fa presso Um Beyy, nel Darfur meridionale. Nell'attacco, sempre secondo il Slm, sarebbero morti 80 civili, un bilancio che gli osservatori dell'Unione Africana al momento non sono in grado di confermare. L'esercito sudanese ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'azione, dichiarando di non esserne a conoscenza.
ITALIA
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