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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

GR 061205

MESSICO OAXACA: ARRESTATO CAPO MANIFESTANTI OPPOSIZIONE

Sequestro, lesioni aggravate, saccheggio e danni materiali alle infrastrutture pubbliche e private: sono le accuse rivolte a Flavio Sosa, capo della ‘Asamblea Popular de los Pueblos de Oaxaca’ (Appo) arrestato ieri a Città del Messico con altri dirigenti della sua organizzazione, Ignacio Garcia, Marcelino Coache e suo fratello Horacio Sosa ,che si aggiungono così agli altri 362 militanti dell'Appo, mentre 60 sono "desaparecidos" L’ Assemblea popular raggruppa, lo ricordiamo, circa 200 organizzazioni che dallo scorso maggio protestano per chiedere le dimissioni del governatore conservatore Ulises Ruiz -

SENTIAMO UNA CORRISPONDENZA PRESA DAL SITO DI RADIO ONDA D’ URTO

IRAQ: SANGUINOSA MATTINATA A BAGHDAD

Baghdad, 5 dicembre - In mattinata, una trentina di persone hanno perduto la vita a Baghdad. Nella parte settentrionale della capitale uomini armati hanno aperto il fuoco su un autobus che trasportava impiegati dell'ente sciita che cura i luoghi sacri, uccidendo 15 persone.

Poco più tardi, in un altra zona della città, tre autobombe sono esplose nei pressi di una stazione di servizio, provocando la morte di 15 e il ferimento di 25 persone. Un comunicato del comando Usa ha reso noto che 1 soldato americano è stato ucciso e 5 sono rimasi feriti in un attacco a Baghdad condotto da uomini della resistenza a una pattuglia delle forze occupanti. Un altro militare statunitense ha perduto la vita a nord di Baghdad in un incidente. E nel pomeriggio, c’ è stato anche un Terzo attentato. Sette reclute della polizia irachena sono state uccise e 12 ferite per un'autobomba.

LIBANO: FUNERALI PER IL SOSTENITORE DELL'OPPOSIZIONE UCCISO DA SICARI DELLA MAGGIORANZA PARLAMENTARE

Beirut, 5 dicembre - si sono svolti questa mattina nella capitale libanese, nel cimitero di Rawda as Shahidayn, i funerali del giovane sostenitore dell'opposizione libanese ucciso due giorni fa da sicari della maggioranza parlamentare in un'area a prevalenza fedele al gruppo di Saad Hariri.

Vi ha partecipato una grande folla e l'orazione funebre è stata pronunciata dal Gran Muftì sciita Abdul Amir Qabalan, dopo il quale sono intervenuti un rappresentante del movimento Amal, in cui la vittima militava, e uno del Libero movimento patriottrico cristiano maronita. Tutti hanno fatto appello a mantenere la calma e non cadere nelle provocazioni della maggioranza parlamentare.

Stando all'Ansa, nella notte nuovi scontri sono scoppiati a Beirut tra gruppi rivali che sostengono chi l'oppposizione, chi la squadra di Fouad Siniora che ha espropriato il potere. Ci sarebbero stati una ventina di feriti.

SOMALIA

Molte migliaia di persone, tra cui numerose le donne ed i bimbi, hanno riempito oggi lo stadio di Mogadiscio dando vita ad un'imponente manifestazione contro gli Usa e l'Etiopia. Per l'occasione, le autorità islamiche avevano anche deciso la chiusura di scuole ed uffici. Motivo scatenante, l'appoggio che Washington (malgrado il parere contrario di numerose cancellerie, soprattutto europee, oltre che arabe) sta dando ad una risoluzione Onu che dà il via libera ad una missione di pace africana in Somalia. Tale iniziativa era già stata varata dall'Igad (organismo regionale del Corno d'Africa), ed approvata dall'Unione Africana. Ma non era mai partita poiché l'impressione comune è che tale operazione avrebbe potuto scatenare la guerra in Somalia, e per effetto domino anche in altri Paesi vicini: Etiopia ed Eritrea soprattutto.

FILIPPINE : QUARANTA ANNI PER STUPRO CONDANNATO UN MARINE USA

Un tribunale di Manila ha condannato oggi in primo grado un marine Usa a 40 anni di reclusione per lo stupro di una giovane filippina avvenuto tredici mesi fa, assolvendo altri tre militari che erano accusati di complicità nella violenza sessuale. La sentenza, pronunciata mentre all’esterno del tribunale manifestavano circa 300 persone, costituisce una vittoria per le organizzazioni per i diritti delle donne. Il caso ha fatto da catalizzatore per il malcontento di molti filippini verso la presenza statunitense nell’arcipelago

FIJI, COLPO DI STATO IN SORDINA IL GENERALE BAINIMARAMA ANNUNCIA CHE LO STATO È ORA SOTTO IL CONTROLLO DEI MILITARI

Frank Bainimarama, comandante in capo dell'esercito delle isole Fiji, parlando al Paese in un discorso televisivo ha annunciato che il controllo dello Stato è adesso nelle mani dei militari. Il golpe è avvenuto, pare in modo incruento, dopo che il primo ministro Laisenia Qarase si era visto rifiutare la richiesta d'aiuto all'Australia.

. Dal 1987 in poi, le Figi hanno subito tre colpi di stato e un fallito ammutinamento dell'esercito. I colpi di stato sono stati alimentati da tensioni razziali, con i figiani indigeni che temono di perdere il controllo politico a favore degli indiani etnici, discendenti dei lavoratori importati dalla Gran Bretagna nel periodo coloniale, che dominano l'economia basata su canna da zucchero e turismo.

ITALIA

PIOMBINO- ENNESIMA MORTE SUL LAVORO

All’ acciaieria SEVERSTAL-LUCCHINI si è tenuto ieri uno sciopero, in seguito alla morte, avvenuta domenica pomeriggio, di un operaio, 20 anni di lavoro in acciaieria, investito da un muletto carico di due rotoli di tondino d’acciaio. Il conducente del muletto era dipendente di una ditta esterna, e forse coperto dal carico che trasportava, non ha visto il collega e lo ha travolto. L’ ultimo incidente mortale in Lucchini era avvenuto nell’ agosto del 2005.

IL CASO CARLO GIULIANI ALLA CORTE DI STRASBURGO

Dopo l'esame del caso, la Corte si dovrà ora pronunciare sulla ricevibilità del ricorso e quindi, nel caso, emettere un verdetto nel merito.

La famiglia Giuliani, nel ricorso a Strasburgo, ha invocato, in particolare, l'articolo 2 della Convenzione dei diritti dell'uomo (diritto alla vita), sostenendo che la morte di Carlo "é dovuta ad un uso eccessivo della forza" e considerando che "l'organizzazione delle operazioni per ristabilire l'ordine pubblico non siano state adeguate".

In più, i ricorrenti hanno rilevato che "l'assenza di soccorsi immediati ha comportato la violazione degli articoli 2 e 3", ossia il divieto di trattamenti inumani. La famiglia Giuliani lamenta inoltre di non aver avuto "una vera inchiesta" perché non sono stati ascoltati alcuni testimoni e alti responsabili della polizia.

I ricorrenti sostengono, tra l'altro, come fa sapere la stessa Corte di Strasburgo, che uno degli esperti nominati dal pubblico ministero e che ha sviluppato la tesi di un proiettile "deviato da una pietra lanciata in aria" avrebbe pubblicato poco tempo prima un articolo favorevole alla tesi della legittima difesa. Infine, "benché l'inchiesta abbia interessato due carabinieri, diversi atti investigativi sono stati affidati ai carabinieri". Per questo, la famiglia invoca gli articoli 2, 6 (diritto a un equo processo e 13 (diritto a un reale ricorso) della Convenzione.(ANSA).

ABU OMAR, CHIESTO GIUDIZIO POLLARI RICHIESTA RIGUARDA 34 PERSONE, ANCHE RENATO FARINA

-La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio dell'ex direttore del Sismi Pollari, e di altre 34 persone per il sequestro di Abu Omar. La richiesta riguarda 26 agenti Cia, 5 funzionari del Sismi (tra cui lo stesso Pollari) ed un ex carabiniere del Ros, tutti accusati di concorso in sequestro di persona. E' stato invece chiesto il rinvio a giudizio per favoreggiamento di altri due funzionari del Sismi e del vice direttore di Libero, Renato Farina.

PADOVA

Padova e' la prima citta' nella quale le coppie di fatto, etero ed omosessuali, potranno ottenere il riconoscimento. Lo prevede una mozione approvata dal consiglio comunale con 26 voti a favore (tutto il centrosinistra, esclusi i Verdi, non in giunta), 7 contrari e un astenuto. La norma impegna a istruire l'Ufficio comunale perché rilasci, su richiesta degli interessati, l'attestazione di famiglia anagrafica basata su legami affettivi.

ISLAM:COSTITUITO OSSERVATORIO FEMMINISTE MUSULMANE IN ITALIA

- Le donne musulmane in Italia hanno costituito il 30 novembre il comitato promotore del Seminario Permanente delle Femministe Musulmane, alla presenza di donne di tutte le estrazioni politiche e culturali. «Matrimoni imposti, divorzi islamici che si traducono nella mera pratica del ripudio senza nessun genere di garanzia per le donne, allontanamento o addirittura rapimento dei figli minori, donne che vengono costrette a lasciare gli studi, costrette a indossare il velo, donne demonizzate e impossibilitate a trovare un lavoro perchè il velo lo indossano. La situazione delle donne in Italia è gravissima, quella delle donne musulmane ancora di più» spiega Fatma Chemmaoui, femminista musulmana di Napoli. Il Comitato ha stilato il Manifesto dell'Islam delle Donne e lo ha già inviato a tutte le associazioni di donne e femministe d'Italia, al fine di stimolare un dibattito che le veda finalmente soggetti e protagoniste e non più oggetti.


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

Israele sta valutando l'ipotesi di liberare Marwan Barghouti se ciò può aiutare al Fatah a tener testa a Hamas

Il ministro dell'Ambiente israeliano Gideon Ezra ha dichiarato alla Radio israeliana che va presa in considerazione l'ipotesi del rilascio di Marwan Barghouti. Uno scambio di prigionieri, per avere indietro anche il caporale Ghilad Shalit, in mano alla resistenza palestinese, sarebbe anche un'ottima occasione. Ezra ha detto che dipende da che cosa si ottiene in cambio. Ha parlato di questioni tutto sommato secondarie: se l'Anp impedisce il contrabbando di armi verso la striscia di Gaza, se promette di combattere il terrorismo, e via dicendo, allora si può pensare all liberazione di Barghouti, stando a Ezra. In realtà, la questione è un'altra. Se ogni sforzo di governo di unità nazionale palestinese dovesse fallire e il presidente Abu Mazen fosse costretto a convocare elezioni anticipate, al Fatah sarà in grado di competere con Hamas ? Probabilmente no. Salvo che al Fatah venga guidato da Marwan Barghouti. Questo Gideon Ezra non lo ha detto. Non lo poteva dire, ma è il pensiero israeliano. Dipende se Marwan Barghouti si presta al gioco.

Fiji Il Paese nelle mani dei militari

Frank Bainimarama, comandante in capo dell'esercito delle isole Fiji, parlando al Paese in un discorso televisivo, ha annunciato che il controllo dello Stato è adesso nelle mani dei militari. Il golpe è avvenuto, pare in modo incruento, dopo che il primo ministro Laisenia Qarase si era visto rifiutare la richiesta d'aiuto all'Australia.

ANGOLA - IN FUGA DAI CAMPI PROFUGHI PER NON RIMPATRIARE

Alcuni rifugiati angolani, restii a tornare in patria nonostante la guerra civile sia finita quattro anni fa, stanno lasciando illegalmente i campi profughi per insediarsi nelle comunità vicine. Lo ha detto il ministro dell’interno zambiano, generale Ronnie Shikawasha, al quotidiano di Lusaka ‘Times of Zambia’, ammettendo che il programma di rientro dei rifugiati nell’ambito dell’Onu sta incontrando problemi di applicazione. Alcuni profughi, infatti, fuggono perché temono di essere rimpatriati con la forza, ha detto il ministro, il quale ha assicurato che il governo non costringerà nessuno a tornare in Angola ma ha chiesto ai rifugiati il rispetto della legge. Si stima che siano ancora 29.000 i rifugiati angolani in Zambia mentre 64.000 siano finora rientrati in patria dal 2003 con l’assistenza delle autorità zambiane e dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati.

DOPO BLOCCO FARMACO, PFIZER GIU' IN BORSA

ROMA - E' in caduta libera in Borsa in Europa il titolo Pfizer, il colosso statunitense dei farmaci, con un ribasso del 12% a Francoforte, dopo che la società ha comunicato la decisione di interrompere la sperimentazione relativa ad un trattamento per il colesterolo, a seguito dei gravi danni collaterali arrecati ai pazienti.


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gror061205 (last edited 2008-06-26 10:00:31 by anonymous)