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Antiabortisti in USA

Il tribunale di Jacskon, nel Mississippi, ha appena condannato ad una multa sei esponenti di "Operation Save America" che hanno assediato con picchetti e minacce, questa estate, l'ultima clinica rimasta nello stato dove le donne possono abortire, la Jackson Women's Health Organization. E, nel Maryland, il 26enne Robert Weyler è stato condannato ieri a 5 anni di prigione per aver confezionato una bomba con la quale intendeva far esplodere una clinica abortista, dopo essersi procurato un mitra per sterminarne il personale. Il piano del giovane è stato denunciato alla polizia dai suoi stessi genitori, che ne erano venuti a conoscenza. Nel settembre scorso, un uomo che aveva già precedenti per altri attentati ha lanciato la sua macchina piena di gasolio contro l'ingresso di un centro per la salute delle donne a Davenport, nello Iowa, provocando ingenti danni. A gennaio Patricia Hughes, 25 anni, e il suo fidanzato diciottenne Jeremy Dunahoe hanno scagliato una bottiglia Molotov contro l'Hope Medical Group for Women di Shreveport, in Louisiana. Nello stato del Missouri, le cliniche in cui abortire sono rimaste solo due, dopo la recente chiusura di quella di Springfield con la seguente motivazione: "L'ambiente qui è cosi' ostile, che è estremamente difficile continuare".

Sono soltanto alcuni episodi avvenuti quest'anno della vera e propria guerra contro l'aborto che i fondamentalisti cristiani americani stanno conducendo ormai da molto tempo, con mezzi violenti, contro i centri di assistenza e il diritto di aborto, in tutto il paese. Lo scorso anno è stato condannato al carcere a vita Eric Robert Rudolph, responsabile della strage nella clinica delle donne di Birmingham Alabama, oltre che di altri due sanguinosi attentati in un bar gay e al parco olimpico di Atlanta. E 19 anni di carcere sono stati comminati a Clayton Wagner, 48 anni, che ha mandato posta all'antrace a varie cliniche delle donne e organizzazioni femministe. Ma le condanne di questi due veri e propri mostri non hanno dissuaso gli altri "benpensanti".

Alla fine di settembre, il governatore della California Arnold Schwarzenegger ha firmato una legge che ha appunto lo scopo di proteggere pazienti e impiegati delle cliniche per la "salute riproduttiva" dagli estremisti antiabortisti che possono usare violenza contro di loro. La legge impone che nessuno possa divulgare o diffondere via internet indirizzi di casa, numeri di telefono o immagini di impiegati, volontari o pazienti coinvolti nel servizio sanitario, nel tentativo di frenare la violenza o l'incitamento alla violenza verso i singoli individui, che troppo spesso finora sono diventati il bersaglio di attentatori. La National Women's Health Organisation, che gestisce varie cliniche negli Usa, ha chiesto alla Corte Suprema americana di estendere la legge di protezione agli altri stati, "per fermare il regno di terrore instaurato dagli estremisti antiabortisti nelle cliniche di tutto il paese". Gli attentatori sono "fiancheggiati" dai politici repubblicani, che continuano a riproporre nei parlamenti degli stati leggi che metterebbero al bando l'aborto, come nei casi recentissimi del Mississippi e del South Dakota.

ITALIA

comunicato della FAI in seguito all'arresto ed alla denuncia di tre antirazzisti che, venerdì scorso, avevano occupato un locale della Croce Rossa in via Bologna a Torino.

Solidarietà agli anarchici torinesi. I CPT vanno chiusi! Esprimiamo la nostra solidarietà agli anarchici torinesi arrestati e denunciati per aver occupato per alcune ore gli uffici della Croce Rossa della loro città con l'intento di denunciare pubblicamente il ruolo di questa come di altre organizzazioni che gestiscono i Centri di permanenza temporanea per immigrati e spacciano per assistenza umanitaria lo squallido business della segregazione.

Segnaliamo inoltre il particolare accanimento con il quale si è manifestata la repressione poliziesca che non ha esitato ad arrestare e denunciare gli anarchici agitando accuse pesantissime per criminalizzare la libertà di espressione e l'antirazzismo militante che non conosce né padroni né governi amici.

www.federazioneanarchica.org/antirazzista

Incendio fascista alla storica sede di Rifondazione Comunista a Borgo San Lorenzo

Domenica scorsa è stata devastata la sede di Rifondazione Comunista di Borgo San Lorenzo, grosso centro del Mugello sull'Appennino Tosco Emiliano, a 25 km da Firenze, terra di partigiani e oggi della TAV.

Nella notte tra sabato e domenica, è stata sfondata la porta della sezione del PRC di Borgo San Lorenzo, distrutti tutti i computer, le attrezzature da ufficio, sfondate finestre, e distrutto tutto quello che era possibile e quindi è stato appiccato il fuoco.

Sabato 23 dicembre si terrà una manifestazione antifascista a Borgo san Lorenzo per denunciare il clima d'odio e la violenza di matrice fascista che sempre più si diffonde nel paese.

Siparietto


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ITALIA


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gror061222 (last edited 2008-06-26 10:01:10 by anonymous)