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'''In primo Piano'''

'''NOTIZIE BREVI'''
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'''IRAQ'''

Comincerà nelle prossime settimane il ritiro di migliaia di soldati britannici dall’Iraq. L’annuncio ufficiale verrà dato oggi dal premier Tony Blair, che informerà il Parlamento sulle modalità del ritiro. Le prime ipotesi parlano di una riduzione del contingente britannico di oltre 3mila uomini entro il prossimo Natale. Attualmente la Gran Bretagna ha 7.100 militari in Iraq, il contingente più numeroso dopo quello statunitense. Intanto, prosegue l'offensiva antiterrorismo a Baghdad. Il primo ministro iracheno Nuri al Maliki ha ordinato alle forze di sicurezza la linea dura contro gli insorti.

Almeno otto persone sono state uccise stamattina in un attentato con un'autobomba a Najaf a sud di Baghdad.


'''AFGHANISTAN'''

Il governo italiano cerca di attenuare le contraddizioni all'interno della maggioranza sulla politica estera affiancandosi al governo spagnolo in merito all'intervento in Afghanistan. Il comunicato congiunto che ne è scaturito propone di mantenere le truppe sul territorio e lavorare con un vago impegno affinché il conflitto abbia fine. Questo l’intento espresso dai premier dei due Paesi, Prodi e Zapatero, dopo l’incontro di ieri a Ibiza. Intanto, oggi al senato italiano importante voto sul piano di politica estera italiana proposto dal ministro D’Alema.


'''PALESTINA'''

Attesa a Berlino per la riunione odierna del Quartetto per il Medio Oriente, a due giorni dal vertice a Gerusalemme tra il presidente palestinese Abu Mazen, il premier israeliano Olmert e il segretario di Stato americano, Rice.

JENIN - Il capo del braccio militare della Jihad islamica a Jenin, nel nord della Cisgiordania, è stato ucciso oggi da un'unità speciale dell'esercito israeliano. Lo si è appreso da fonti mediche.

'''SUDAN'''

Venti persone sono state uccise e cinque ferite in un attacco di miliziani arabi janjaweed contro una localita' nel sud del Darfur. L'attacco e' stato compiuto ieri da 'centinaia di janjaweed a dorso di cammelli e a bordo di quattro jeep contro la localita' di Um Dhai', ha detto un responsabile di un movimento ribelle del Darfur. Secondo l'Onu, la guerra civile in corso da 4 anni nella regione del Sudan occidentale, ha provocato 200.000 morti e due milioni fra sfollati e profughi.

'''IRAN'''

L'Iran continuera' nel suo programma nucleare, anche se dovesse 'rinunciare a qualsiasi altro progetto'. Lo afferma il presidente Ahmadinejad. 'Anche se dovessimo rinunciare a qualsiasi altro progetto nei prossimi dieci anni perche' il Paese possa avere accesso alla tecnologia nucleare, ancora ne varrebbe la pena', ha detto il presidente iraniano, proprio nel giorno in cui scade un nuovo ultimatum dell'Onu alla Repubblica islamica perche' sospenda l'arricchimento dell'uranio.

'''INDIA'''

Intesa raggiunta a New Dehli tra India e Pakistan per ridurre i rischi di incidenti legati alle armi nucleari. Nella capitale indiana sono iniziati i colloqui di pace, due giorni dopo l'attentato contro il 'treno dell'amicizia'. Il ministro degli esteri pachistano e il suo collega indiano presiedono una commissione mista, messa in piedi nel gennaio 2004, per cercare una soluzione alle divergenze che avvelenano le relazioni tra i due stati da oltre 60 anni.

'''SOMALIA'''

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha votato all'unanimita' una risoluzione che autorizza l'Unione Africana (Ua) a dispiegare in Somalia, per una durata di sei mesi, una propria forza di pace. Le truppe, alla scadenza del mandato, potrebbero essere sostituite da un contingente di caschi blu dell'Onu.
Compiti delle truppe dell'Ua saranno quelli di garantire la sicurezza nella capitale somala, Mogadiscio, e di contribuire alla stabilizzazione del Paese del Corno d'Africa, ponendo le basi per un ampio processo di riconciliazione nazionale a due mesi dalla cacciata delle Corti Islamiche.

'''MESSICO'''

Centinaia di militari e poliziotti fortemente armati e appoggiati da mezzi aerei sono stati inviati negli Stati di Tamaulipas (nord-est) e Nuevo León (nord), alla frontiera con gli Usa, per una nuova operazione contro la criminalità organizzata. “Combatteremo contro chi minaccia la sicurezza e la tranquillità, dobbiamo recuperare le condizioni minime di sicurezza” ha detto il presidente conservatore Felipe Calderón. Analoghe operazioni sono già in corso negli Stati di Guerrero, Michoacán, Chihuahua, Durango e Sinaloa, oltre a che a Tijuana, in Baja California.


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'''IRAQ'''

Comincerà nelle prossime settimane il ritiro di migliaia di soldati britannici dall’Iraq. L’annuncio ufficiale verrà dato oggi dal premier Tony Blair, che informerà il Parlamento sulle modalità del ritiro. Le prime ipotesi parlano di una riduzione del contingente britannico di oltre 3mila uomini entro il prossimo Natale. Attualmente la Gran Bretagna ha 7.100 militari in Iraq, il contingente più numeroso dopo quello statunitense. Intanto, prosegue l'offensiva antiterrorismo a Baghdad. Il primo ministro iracheno Nuri al Maliki ha ordinato alle forze di sicurezza la linea dura contro gli insorti.

'''AFGHANISTAN'''

Il governo italiano cerca di attenuare le contraddizioni all'interno della maggioranza sulla politica estera affiancandosi al governo spagnolo in merito all'intervento in Afghanistan. Il comunicato congiunto che ne è scaturito propone di mantenere le truppe sul territorio e lavorare con un vago impegno affinché il conflitto abbia fine. Questo l’intento espresso dai premier dei due Paesi, Prodi e Zapatero, dopo l’incontro di ieri a Ibiza. Intanto, oggi al senato italiano importante voto sul piano di politica estera italiana proposto dal ministro D’Alema.


'''PALESTINA'''

Attesa a Berlino per la riunione odierna del Quartetto per il Medio Oriente, a due giorni dal vertice a Gerusalemme tra il presidente palestinese Abu Mazen, il premier israeliano Olmert e il segretario di Stato americano, Rice.

JENIN - Il capo del braccio militare della Jihad islamica a Jenin, nel nord della Cisgiordania, è stato ucciso oggi da un'unità speciale dell'esercito israeliano. Lo si è appreso da fonti mediche.

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

ESTERI

IRAQ

Comincerà nelle prossime settimane il ritiro di migliaia di soldati britannici dall’Iraq. L’annuncio ufficiale verrà dato oggi dal premier Tony Blair, che informerà il Parlamento sulle modalità del ritiro. Le prime ipotesi parlano di una riduzione del contingente britannico di oltre 3mila uomini entro il prossimo Natale. Attualmente la Gran Bretagna ha 7.100 militari in Iraq, il contingente più numeroso dopo quello statunitense. Intanto, prosegue l'offensiva antiterrorismo a Baghdad. Il primo ministro iracheno Nuri al Maliki ha ordinato alle forze di sicurezza la linea dura contro gli insorti.

Almeno otto persone sono state uccise stamattina in un attentato con un'autobomba a Najaf a sud di Baghdad.

AFGHANISTAN

Il governo italiano cerca di attenuare le contraddizioni all'interno della maggioranza sulla politica estera affiancandosi al governo spagnolo in merito all'intervento in Afghanistan. Il comunicato congiunto che ne è scaturito propone di mantenere le truppe sul territorio e lavorare con un vago impegno affinché il conflitto abbia fine. Questo l’intento espresso dai premier dei due Paesi, Prodi e Zapatero, dopo l’incontro di ieri a Ibiza. Intanto, oggi al senato italiano importante voto sul piano di politica estera italiana proposto dal ministro D’Alema.

PALESTINA

Attesa a Berlino per la riunione odierna del Quartetto per il Medio Oriente, a due giorni dal vertice a Gerusalemme tra il presidente palestinese Abu Mazen, il premier israeliano Olmert e il segretario di Stato americano, Rice.

JENIN - Il capo del braccio militare della Jihad islamica a Jenin, nel nord della Cisgiordania, è stato ucciso oggi da un'unità speciale dell'esercito israeliano. Lo si è appreso da fonti mediche.

SUDAN

Venti persone sono state uccise e cinque ferite in un attacco di miliziani arabi janjaweed contro una localita' nel sud del Darfur. L'attacco e' stato compiuto ieri da 'centinaia di janjaweed a dorso di cammelli e a bordo di quattro jeep contro la localita' di Um Dhai', ha detto un responsabile di un movimento ribelle del Darfur. Secondo l'Onu, la guerra civile in corso da 4 anni nella regione del Sudan occidentale, ha provocato 200.000 morti e due milioni fra sfollati e profughi.

IRAN

L'Iran continuera' nel suo programma nucleare, anche se dovesse 'rinunciare a qualsiasi altro progetto'. Lo afferma il presidente Ahmadinejad. 'Anche se dovessimo rinunciare a qualsiasi altro progetto nei prossimi dieci anni perche' il Paese possa avere accesso alla tecnologia nucleare, ancora ne varrebbe la pena', ha detto il presidente iraniano, proprio nel giorno in cui scade un nuovo ultimatum dell'Onu alla Repubblica islamica perche' sospenda l'arricchimento dell'uranio.

INDIA

Intesa raggiunta a New Dehli tra India e Pakistan per ridurre i rischi di incidenti legati alle armi nucleari. Nella capitale indiana sono iniziati i colloqui di pace, due giorni dopo l'attentato contro il 'treno dell'amicizia'. Il ministro degli esteri pachistano e il suo collega indiano presiedono una commissione mista, messa in piedi nel gennaio 2004, per cercare una soluzione alle divergenze che avvelenano le relazioni tra i due stati da oltre 60 anni.

SOMALIA

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha votato all'unanimita' una risoluzione che autorizza l'Unione Africana (Ua) a dispiegare in Somalia, per una durata di sei mesi, una propria forza di pace. Le truppe, alla scadenza del mandato, potrebbero essere sostituite da un contingente di caschi blu dell'Onu. Compiti delle truppe dell'Ua saranno quelli di garantire la sicurezza nella capitale somala, Mogadiscio, e di contribuire alla stabilizzazione del Paese del Corno d'Africa, ponendo le basi per un ampio processo di riconciliazione nazionale a due mesi dalla cacciata delle Corti Islamiche.

MESSICO

Centinaia di militari e poliziotti fortemente armati e appoggiati da mezzi aerei sono stati inviati negli Stati di Tamaulipas (nord-est) e Nuevo León (nord), alla frontiera con gli Usa, per una nuova operazione contro la criminalità organizzata. “Combatteremo contro chi minaccia la sicurezza e la tranquillità, dobbiamo recuperare le condizioni minime di sicurezza” ha detto il presidente conservatore Felipe Calderón. Analoghe operazioni sono già in corso negli Stati di Guerrero, Michoacán, Chihuahua, Durango e Sinaloa, oltre a che a Tijuana, in Baja California.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

IRAQ

Comincerà nelle prossime settimane il ritiro di migliaia di soldati britannici dall’Iraq. L’annuncio ufficiale verrà dato oggi dal premier Tony Blair, che informerà il Parlamento sulle modalità del ritiro. Le prime ipotesi parlano di una riduzione del contingente britannico di oltre 3mila uomini entro il prossimo Natale. Attualmente la Gran Bretagna ha 7.100 militari in Iraq, il contingente più numeroso dopo quello statunitense. Intanto, prosegue l'offensiva antiterrorismo a Baghdad. Il primo ministro iracheno Nuri al Maliki ha ordinato alle forze di sicurezza la linea dura contro gli insorti.

AFGHANISTAN

Il governo italiano cerca di attenuare le contraddizioni all'interno della maggioranza sulla politica estera affiancandosi al governo spagnolo in merito all'intervento in Afghanistan. Il comunicato congiunto che ne è scaturito propone di mantenere le truppe sul territorio e lavorare con un vago impegno affinché il conflitto abbia fine. Questo l’intento espresso dai premier dei due Paesi, Prodi e Zapatero, dopo l’incontro di ieri a Ibiza. Intanto, oggi al senato italiano importante voto sul piano di politica estera italiana proposto dal ministro D’Alema.

PALESTINA

Attesa a Berlino per la riunione odierna del Quartetto per il Medio Oriente, a due giorni dal vertice a Gerusalemme tra il presidente palestinese Abu Mazen, il premier israeliano Olmert e il segretario di Stato americano, Rice.

JENIN - Il capo del braccio militare della Jihad islamica a Jenin, nel nord della Cisgiordania, è stato ucciso oggi da un'unità speciale dell'esercito israeliano. Lo si è appreso da fonti mediche.

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