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'''MOGADISCIO, SECONDO GIORNO DI VIOLENZE'''

Proseguono nel nord e nel sud di Mogadiscio gli scontri iniziati ieri tra i soldati somali fedeli al governo di transizione appoggiati dai loro alleati etiopi e i miliziani fedeli alle Corti islamiche: secondo fonti di stampa locali, sparatorie e scambi d’arma da fuoco sono in corso nei pressi dell’Hotel Ramadan nel quartiere settentrionale Jamhuriya e nella periferia meridionale, mentre carri armati etiopici avrebbero aperto il fuoco contro i guerriglieri dall’ex-sede del ministero della Difesa divenuta il quartier generale dell’esercito somalo. Centinaia di famiglie stanno abbandondo le proprie abitazioni temendo nuove violenze dopo che il primo ministro somalo Ali Mohamed Gedi ha minacciato un attacco contro le milizie islamiche soprattutto nel nord della città. Le violenze si sono estese anche ai villaggi vicini, mentre stamani le forze del governo ad interim originarie del Puntland hanno iniziato a scontrarsi con le milizie locali ad Adado, 500 chilometri a nord di Mogadiscio. Secondo fonti sanitarie, il bilancio degli scontri di ieri – i peggiori da quando alla fine dello scorso anno il governo di transizione (Tfg) ha preso il controllo della città – sarebbe di almeno 22 morti e 150 feriti. Secondo stime fornite alla MISNA da fonti sanitarie internazionali, gli scontri, gli attacchi e le violenze settimane in corso da settimane nel paese, e in particolare nella capitale, avrebbero provocato almeno 200 morti e 600 feriti e – secondo l’Onu – costretto oltre 40.000 le persone ad abbandonare Mogadiscio. Gli scontri tra le milizie e i soldati locali e stranieri proseguono nonostante lo scorso 6 marzo sia stato dispiegato nella capitale un primo contingente di circa 1500 uomini della forza di pace dell'Unione africana Amisom, che ha l'obiettivo di appoggiare gli sforzi di stabilizzazione del governo di transizione somalo (Tfg) con l'invio in totale di 8.000 'caschi verdi' africani.

'''STRISCIA DI GAZA, RIPRENDONO SCONTRI TRA FAZIONI RIVALI'''

Un militante di al-Fatah è morto e altre sette persone sono rimaste ferite negli scontri nella Striscia di Gaza tra i militanti delle due fazioni rivali palestinesi che appena cinque giorni fa hanno costituito un governo di unità nazionale proprio con l’intento di porre fine alle violenze dei mesi scorsi. Al-Fatah, il movimento moderato del presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha accusato le Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, di aver lanciato una granata a Bet Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, contro l’abitazione di un comandante delle Brigate Martiri di al-Aqsa – rimasto illeso – uccidendo uno dei membri della forza esecutiva di al-Fatah. Negli scontri successivi, sarebbero rimaste ferite sette persone, tra cui un passante. Il portavoce delle Brigate sostiene invece che i loro uomini si sarebbero limitati a rispondere al fuoco proveniente dall’abitazione del comandante di al-Aqsa e che il combattente di al-Fatah sarebbe rimasto ucciso nell’esplosione accidentale di una granata che si stava preparando a lanciare. Poco dopo gli scontri nella città di Gaza, è stato sequestrato Ahdam al-Sufi, professore dell’Università islamica di Gaza ed esponente di Hamas, secondo fonti di sicurezza palestinese, mentre Hamas ha denunciato il rapimento di un loro dirigente. La tensione tra le due fazioni è aumentata quando Abbas, dopo l’insediamento sabato del governo di unità nazionale palestine, ha designato come consigliere per la sicurezza nazionale Mohammad Dahlan, suo amico di lungo corso.

'''Pakistan, testato missile a capacita' nucleare'''

Il Pakistan ha effettuato con successo il lancio di un missile in grado di portare testate nucleari. Lo hanno comunicato oggi le forze armate del Paese asiatico.
Secondo quanto riferito da un ufficio che si occupa delle pubbliche relazioni dell'esercito, il missile è in grado di sfuggire ai radar. Denominato Babar oppure Haft VII, il vettore ha un raggio di 700 chilometri e può essere armato con diversi tipi di testate, anche nucleari.
Al test ha assistito il capo di stato maggiore interarmi pachistano, generale Ehsan ul Haq, e il presidente Pervez Musharraf si è congratulato con gli scienziati incaricati del ancio per questo "successo molto importante".
I due precedenti test di missili Babur erano stati effettuati nell'agosto 2005 e nel marzo 2006.

'''Nucleare: Corea Nord, negoziatore Pyongyang lascia Pechino'''

Il negoziatore nordcoreano sulla questione nucleare ha lasciato Pechino dopo avere partecipato per quattro giorni ai colloqui multilaterali. Tale decisione sembra configurarsi come una rottura delle discussioni. Lo ha riferito un responsabile della compagnia aerea nord coreana.
"Kim Kye-yuan era sull'aereo ed è già partito" verso Pyongyang, ha detto la fonte chiedendo l'anonimato.
La Bbc ha confermato che il negoziatore era andato all'aeroporto, apparentemente in seguito a una rottura. Questa dovrebbe essere stata provocata dalla richiesta nordcoreana - non accolta dagli Stati Uniti - di sbloccare 25 milioni di dollari congelati su richiesta di Washington in una banca di Macao prima che la Corea del Nord avvii il programma di chiusura delle contestate centrali nucleari.
I colloqui, iniziati sotto il segno dell'ottimismo lunedì, erano stati prolungati fino ad oggi nella speranza di un'intesa definitiva. Invece ci sono stati degli irrigidimenti.

'''Otegi, absuelto después de que el fiscal retirara la acusación'''

Otegi, absuelto después de que el fiscal retirara la acusación

El fiscal Fernando Burgos retiró la acusación contra Arnaldo Otegi, para el que pedía 15 meses de cárcel, lo que supone su absolución. El juicio contra el mahaikide comenzó a las 20:15, después de que la Guardia Civil lo detuviera en su casa, y posteriormete trasladara en un avión de la Policía española a Madrid.

22/03/2007 9:27:00

MADRID-. El juicio contra Arnaldo Otegi comenzó a las 20.15 de la noche. Otegi declaró sobre la muerte de Olaia Castresana en 2001 que "la muerte en esas circunstancias de una persona de 22 años, a mí me parece una tragedia, en cualquier circunstancia, en cualquier latitud geográfica y cualquiera que sea el signo ideológico de quién ha sufrido esa tragedia".

Por otro lado, afirmó que la izquierda abertzale quiere lograr la opción de la independencia por el camino del diálogo.

Detención

A las 16.45 de la tarde cinco vehículos todoterreno de la Guardia Civil tomaron las calles de Elgoibar y cercaron el portal de la vivienda de Otegi obstaculizando el trabajo de los periodistas trasladados hasta el lugar.
Muchos ciudadanos y portavoces de la izquierda abertzale acudieron al domicilio domicilio del mahaikide para mostrarle su apoyo y solidaridad.
Posteriormente, la Guardia Civil trasladó a Otegi en un avión de la Policía española, que aterrizó en el aeródromo militar de Cuatro Vientos (Madrid), a las 19.45 de la tarde.
Rápidamente fue trasladado a la Audiencia Nacional española para ser juzgado.
Tras la declaración durante media hora de Arnaldo Otegi, el fiscal retiró su acusación y quedó absuelto.

Atrapado por la nieve

Arnaldo Otegi no pudo llegar por la mañana a la Audiencia Nacional española a la hora fijada por el tribunal, ya que se vio atrapado en el camino a causa del temporal que azotó Euskal Herria y el Estado español.
A primera hora de la tarde, la Audiencia Nacional ordenó "la inmediata detención y traslado por la fuerza pública" del mahaikide a Madrid.

Testigos
Los cinco testigos propuestos por la defensa tampoco pudieron llegar a Madrid, ya que quedaron atrapados por la nieve en Altube.
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'''DROGHE: DOPO LA SOSPENSIONE, ANNULLATO IL DECRETO TURCO'''

Dopo la sospensione, arriva anche l'annullamento del 'Decreto Turco', ovvero il provvedimento innalza da 500 a 1000 milligrammi il quantitativo massimo di cannabis espresso in principio attivo, che può essere detenuto per uso esclusivamente personale al di là della quale scattano le sanzioni penali. Nelle motivazioni dei giudici del TAR, il provvedimento "deve essere annullato in quanto la motivazione dell'atto, peraltro esclusivamente orientata nell'ambito delle ragioni sanitarie, non spiega le ragioni delle scelte operate, né esse vengono adeguatamente giustificate sulla base di approfondimenti tecnici specifici sugli effetti dannosi delle sostanze stupefacenti in questione". Secondo il Tar, le motivazioni per raddoppiare la quantità di sostanze non sono congrue. Il ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero ha detto che il governo farà sicuramente ricorso contro la sentenza. Ma sentiamo il commento dell'avvocato Elia de Caro.

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

MOGADISCIO, SECONDO GIORNO DI VIOLENZE

Proseguono nel nord e nel sud di Mogadiscio gli scontri iniziati ieri tra i soldati somali fedeli al governo di transizione appoggiati dai loro alleati etiopi e i miliziani fedeli alle Corti islamiche: secondo fonti di stampa locali, sparatorie e scambi d’arma da fuoco sono in corso nei pressi dell’Hotel Ramadan nel quartiere settentrionale Jamhuriya e nella periferia meridionale, mentre carri armati etiopici avrebbero aperto il fuoco contro i guerriglieri dall’ex-sede del ministero della Difesa divenuta il quartier generale dell’esercito somalo. Centinaia di famiglie stanno abbandondo le proprie abitazioni temendo nuove violenze dopo che il primo ministro somalo Ali Mohamed Gedi ha minacciato un attacco contro le milizie islamiche soprattutto nel nord della città. Le violenze si sono estese anche ai villaggi vicini, mentre stamani le forze del governo ad interim originarie del Puntland hanno iniziato a scontrarsi con le milizie locali ad Adado, 500 chilometri a nord di Mogadiscio. Secondo fonti sanitarie, il bilancio degli scontri di ieri – i peggiori da quando alla fine dello scorso anno il governo di transizione (Tfg) ha preso il controllo della città – sarebbe di almeno 22 morti e 150 feriti. Secondo stime fornite alla MISNA da fonti sanitarie internazionali, gli scontri, gli attacchi e le violenze settimane in corso da settimane nel paese, e in particolare nella capitale, avrebbero provocato almeno 200 morti e 600 feriti e – secondo l’Onu – costretto oltre 40.000 le persone ad abbandonare Mogadiscio. Gli scontri tra le milizie e i soldati locali e stranieri proseguono nonostante lo scorso 6 marzo sia stato dispiegato nella capitale un primo contingente di circa 1500 uomini della forza di pace dell'Unione africana Amisom, che ha l'obiettivo di appoggiare gli sforzi di stabilizzazione del governo di transizione somalo (Tfg) con l'invio in totale di 8.000 'caschi verdi' africani.

STRISCIA DI GAZA, RIPRENDONO SCONTRI TRA FAZIONI RIVALI

Un militante di al-Fatah è morto e altre sette persone sono rimaste ferite negli scontri nella Striscia di Gaza tra i militanti delle due fazioni rivali palestinesi che appena cinque giorni fa hanno costituito un governo di unità nazionale proprio con l’intento di porre fine alle violenze dei mesi scorsi. Al-Fatah, il movimento moderato del presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha accusato le Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, di aver lanciato una granata a Bet Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, contro l’abitazione di un comandante delle Brigate Martiri di al-Aqsa – rimasto illeso – uccidendo uno dei membri della forza esecutiva di al-Fatah. Negli scontri successivi, sarebbero rimaste ferite sette persone, tra cui un passante. Il portavoce delle Brigate sostiene invece che i loro uomini si sarebbero limitati a rispondere al fuoco proveniente dall’abitazione del comandante di al-Aqsa e che il combattente di al-Fatah sarebbe rimasto ucciso nell’esplosione accidentale di una granata che si stava preparando a lanciare. Poco dopo gli scontri nella città di Gaza, è stato sequestrato Ahdam al-Sufi, professore dell’Università islamica di Gaza ed esponente di Hamas, secondo fonti di sicurezza palestinese, mentre Hamas ha denunciato il rapimento di un loro dirigente. La tensione tra le due fazioni è aumentata quando Abbas, dopo l’insediamento sabato del governo di unità nazionale palestine, ha designato come consigliere per la sicurezza nazionale Mohammad Dahlan, suo amico di lungo corso.

Pakistan, testato missile a capacita' nucleare

Il Pakistan ha effettuato con successo il lancio di un missile in grado di portare testate nucleari. Lo hanno comunicato oggi le forze armate del Paese asiatico. Secondo quanto riferito da un ufficio che si occupa delle pubbliche relazioni dell'esercito, il missile è in grado di sfuggire ai radar. Denominato Babar oppure Haft VII, il vettore ha un raggio di 700 chilometri e può essere armato con diversi tipi di testate, anche nucleari. Al test ha assistito il capo di stato maggiore interarmi pachistano, generale Ehsan ul Haq, e il presidente Pervez Musharraf si è congratulato con gli scienziati incaricati del ancio per questo "successo molto importante". I due precedenti test di missili Babur erano stati effettuati nell'agosto 2005 e nel marzo 2006.

Nucleare: Corea Nord, negoziatore Pyongyang lascia Pechino

Il negoziatore nordcoreano sulla questione nucleare ha lasciato Pechino dopo avere partecipato per quattro giorni ai colloqui multilaterali. Tale decisione sembra configurarsi come una rottura delle discussioni. Lo ha riferito un responsabile della compagnia aerea nord coreana. "Kim Kye-yuan era sull'aereo ed è già partito" verso Pyongyang, ha detto la fonte chiedendo l'anonimato. La Bbc ha confermato che il negoziatore era andato all'aeroporto, apparentemente in seguito a una rottura. Questa dovrebbe essere stata provocata dalla richiesta nordcoreana - non accolta dagli Stati Uniti - di sbloccare 25 milioni di dollari congelati su richiesta di Washington in una banca di Macao prima che la Corea del Nord avvii il programma di chiusura delle contestate centrali nucleari. I colloqui, iniziati sotto il segno dell'ottimismo lunedì, erano stati prolungati fino ad oggi nella speranza di un'intesa definitiva. Invece ci sono stati degli irrigidimenti.

Otegi, absuelto después de que el fiscal retirara la acusación

Otegi, absuelto después de que el fiscal retirara la acusación

El fiscal Fernando Burgos retiró la acusación contra Arnaldo Otegi, para el que pedía 15 meses de cárcel, lo que supone su absolución. El juicio contra el mahaikide comenzó a las 20:15, después de que la Guardia Civil lo detuviera en su casa, y posteriormete trasladara en un avión de la Policía española a Madrid.

22/03/2007 9:27:00

MADRID-. El juicio contra Arnaldo Otegi comenzó a las 20.15 de la noche. Otegi declaró sobre la muerte de Olaia Castresana en 2001 que "la muerte en esas circunstancias de una persona de 22 años, a mí me parece una tragedia, en cualquier circunstancia, en cualquier latitud geográfica y cualquiera que sea el signo ideológico de quién ha sufrido esa tragedia".

Por otro lado, afirmó que la izquierda abertzale quiere lograr la opción de la independencia por el camino del diálogo.

Detención

A las 16.45 de la tarde cinco vehículos todoterreno de la Guardia Civil tomaron las calles de Elgoibar y cercaron el portal de la vivienda de Otegi obstaculizando el trabajo de los periodistas trasladados hasta el lugar. Muchos ciudadanos y portavoces de la izquierda abertzale acudieron al domicilio domicilio del mahaikide para mostrarle su apoyo y solidaridad. Posteriormente, la Guardia Civil trasladó a Otegi en un avión de la Policía española, que aterrizó en el aeródromo militar de Cuatro Vientos (Madrid), a las 19.45 de la tarde. Rápidamente fue trasladado a la Audiencia Nacional española para ser juzgado. Tras la declaración durante media hora de Arnaldo Otegi, el fiscal retiró su acusación y quedó absuelto.

Atrapado por la nieve

Arnaldo Otegi no pudo llegar por la mañana a la Audiencia Nacional española a la hora fijada por el tribunal, ya que se vio atrapado en el camino a causa del temporal que azotó Euskal Herria y el Estado español. A primera hora de la tarde, la Audiencia Nacional ordenó "la inmediata detención y traslado por la fuerza pública" del mahaikide a Madrid.

Testigos Los cinco testigos propuestos por la defensa tampoco pudieron llegar a Madrid, ya que quedaron atrapados por la nieve en Altube.

ITALIA

DROGHE: DOPO LA SOSPENSIONE, ANNULLATO IL DECRETO TURCO

Dopo la sospensione, arriva anche l'annullamento del 'Decreto Turco', ovvero il provvedimento innalza da 500 a 1000 milligrammi il quantitativo massimo di cannabis espresso in principio attivo, che può essere detenuto per uso esclusivamente personale al di là della quale scattano le sanzioni penali. Nelle motivazioni dei giudici del TAR, il provvedimento "deve essere annullato in quanto la motivazione dell'atto, peraltro esclusivamente orientata nell'ambito delle ragioni sanitarie, non spiega le ragioni delle scelte operate, né esse vengono adeguatamente giustificate sulla base di approfondimenti tecnici specifici sugli effetti dannosi delle sostanze stupefacenti in questione". Secondo il Tar, le motivazioni per raddoppiare la quantità di sostanze non sono congrue. Il ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero ha detto che il governo farà sicuramente ricorso contro la sentenza. Ma sentiamo il commento dell'avvocato Elia de Caro.

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