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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Diritto alla casa

E per una volta invece di parlare di sgomberi parliamo di diritto alla casa difeso! A Magliana è stato impedito lo sfratto di un'anziana coppia, mentre a Centocelle a via dei Castani nasce una nuova occupazione a scopo abitativo. Ascoltiamo le corrispondenze.

Torino: tre giorni di picchetto per il diritto all'alloggio di rom romeni

L'emergenza e' solo il freddo: con l'arrivo della primavera i rom che vivono nelle roulotte messe a disposizione dall'amministrazione comunale devono andar via, arrangiarsi come meglio credono. Ma quest’anno loro hanno deciso di non accettare questa situazione Riuniti in assemblea i Rom di Via Basse di Stura, nel capoluogo piemontese, hanno deciso di mobilitarsi con una tre giorni di picchetti davanti al Palazzo di Città, per chiedere di sospendere l’ordinanza del Sindaco che prevede lo sgombero e la chiusura del centro di accoglienza approntato per l'inverno, di consentire la fine del percorso scolastico primario ai bimbi ed ai ragazzi Rom presenti sul territorio torinese e di aprire uno o più tavoli di discussione con l’amministrazione comunale al fine di definire tempi e modalità atte a promuovere processi di lotta alla discriminazione e di superamento delle barriere culturali, sociali ed economiche presenti sul territorio. Corripondenza

NO Tav, no raddoppio del tunnel del Frejus, no acciaieria; manifestazione sabato 31 marzo"

Il 31 marzo marcia da Trana – Val Sangone – ad Avigliana – Valle Susa, una marcia che sottolineila collaborazione e la solidarieta' tra le due valli che dovrebbero essere c e Torino e la Gronda Ovest, tra tutti i territori minacciati di devastazione e saccheggio dai vari progetti di alta velocità ferroviaria e che già oggi pagano un duro prezzo in salute e spreco di risorse pubbliche per il mero interesse di speculatori e mafiosi sostenuti e difesi dal governo di turno. Corrispondenza.

Ruanda

GENOCIDIO, KIGALI VUOLE CITARE L’ONU DI FRONTE A UN TRIBUNALE

Il governo ruandese “sta prendendo in considerazione” la possibilità di portare le Nazioni Unite di fronte a un tribunale internazionale per non aver messo fine al genocidio compiuto in Rwanda nel 1994. Lo scrive questa mattina il quotidiano governativo ‘The New Times’, citando il ministro dello Sport e della Cultura, Joseph Habineza, intervenuto ieri di fronte al Parlamento per esporre il calendario delle celebrazioni che a partire dalla prossima settimana segneranno l’avvio del 13esimo anniversario del genocidio ruandese. Rispondendo alla domanda di un deputato, il ministro Habineza ha fatto sapere che “Kigali si sta consultando con l’ambasciatore ruandese all’Onu (Joseph Nsengimana) sugli aspetti legali necessari per poter presentare un ricorso contro le Nazioni Unite”. Il parlamentare Polycape Gatete ha criticato il governo per la “riluttanza” dimostrata finora nel prendere provvedimenti nei confronti dell’Onu, “che dovremmo giudicare responsabile della morte di migliaia” di persone, dal momento che “non è intervenuto mentre un milione di ruandesi morivano in 100 giorni di massacri”, scrive il ‘New Times’.

Nigeria

Morte 83 persone mentre prendevano petrolio da un'autocisterna a Kaduna, villaggio nel nord-ovest della Nigeria, a circa 160 chilometri dalla capitale Abuja. Altre 20 persone sono in condizioni critiche. Le vittime stavano prendendo del petrolio dal veicolo, ribaltatosi in un incidente. Il portavoce della polizia locale, riferisce che "l'incidente è avvenuto lunedì notte. Il veicolo si è ribaltato ed ha cominciato a far uscire il petrolio. L'esplosione è avvenuta un'ora dopo e sono morte almeno 80 persone". La maggior parte delle vittime è stata sepolta in una fossa comune, aggiungendo che "solo tre persone sono state riconosciute dai familiari". Questi episodi non sono rari in Nigeria: lo scorso 26 dicembre morirono 300 persone a Lagos mentre stavano cercando di prelevare petrolio da una conduttura danneggiata.

Ucraina

Una nave da guerra russa ha aperto il fuoco per errore contro un paesino a poca distanza dal porto ucraino di Sebastopoli. Lo ha riferito l'agenzia Interfax. Il colpo è partito quando un marinaio della "Tsesar Kunikov" ha sparato da un cannoncino da 57 millimetri in direzione della città dove Mosca ha affittato una base per stazionare la sua flotta nel Mar Nero. Il proiettile ha colpito il villaggio di Sakharna, alla periferia di Sebastopoli, senza provocare danni o vittime. Il ministro degli esteri ucraino ha chiesto a Mosca spiegazioni ufficiali.

Francia

Scontri tra "casseurs" e polizia, avvenuti nella notte al livello inferiore della Gare du Nord di Parigi, hanno provocato nove feriti e portato al fermo di 13 persone, tra cui cinque minorenni. Gli arrestati dovranno rispondere di violenza, degradazione di beni pubblici e privati e furto. Numerose vetrine della galleria al livello inferiore della stazione sono state infrante, mentre cartelloni pubblicitari e macchine automatiche per biglietti sono stati distrutti, e un negozio ha subito dei furti.

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

ESTERI

IRAQ

Nel nord-ovest dell'Iraq, 75 persono, finora, risultano morte nella notte a Tal Afar, dove un gruppo di uomini armati ha assaltato un quartiere sunnita della città in quella che sembra una rappresaglia contro gli attentati esplosivi di alcuni giorni fa in un'area sciita. La città, vicino al confine siriano, ha comunità miste di sunniti, sciiti e turcomanni.

Tre statunuitensi -due militari e una guardia privata in servizio all'ambasciata americana nella 'zona verde', la cittadella fortificata nel centro di Baghdad- sono morti in distinti attacchi della guerriglia. Un soldato e' morto e un altro e' rimasto ferito invece oggi da spari di cecchini contro la 'zona verde'. Una altro soldato americano e' stato ucciso nel corso di un'operazione nella provincia sunnita di Anbar, nell'ovest del Paese. Il bilancio aggiornato, secondo stime del Pentagono, e' di 3.237 militari americani uccisi da marzo del 2003.

Due autobomba sono esplose oggi vicino a un posto di blocco dell'esercito iracheno a Falluja, nell'Iraq occidentale, uccidendo otto soldati. Lo ha riferito la polizia irachena. L'esplosione è avvenuta vicino a una base statunitense. Una ventina di minuti più tardi, tre colpi di mortaio sono stati sparati proprio contro la base, e nei successivi scontri a fuoco tre civili sono rimasti feriti.

PALESTINA

La polizia antisommossa israeliana ha preso possesso oggi di un ex insediamento in Cisgiordania, per rimuovere un gruppo di 300 coloni che ne reclamavano il possesso. Gli agenti hanno fatto sgombrare i dimostranti, che presidiavano da lunedì l'insediamento di Homesh annunciando di volerlo ricostruire. Homesh fu demolito nel 2005 dall'esercito, nell'ambito dell'abbandono unilaterale di vari insediamenti israeliani a Gaza e in Cisgiordania voluto dall'allora governo.

AFGHANISTAN

Due persone sono morte oggi nell'attacco condotto da militanti islamici contro due basi delle forze di sicurezza pachistane nella Provincia nord-occidentale, vicino al confine con l'Afghanistan. Secondo il capo della polizia locale, l'attacco è arrivato in risposta agli scontri occorsi lunedì tra agenti e militanti all'esterno di una scuola, dove questi ultimi stavano cercando di reclutare bambini per la loro causa. Le violenze sono avvenute nella città di Tank nella notte. I militanti hanno attaccato una stazione di polizia e una dei paramilitari, con bombe a mano e altre armi. Gli scontri sono continuati fino all'alba, portando alla distruzione di quattro banche e al danneggiamento di altri edifici. Un paramilitare e una guardia di sicurezza di una banca sono rimasti uccisi.

NIGERIA

Morte 83 persone mentre prendevano petrolio da un'autocisterna a Kaduna, villaggio nel nord-ovest della Nigeria, a circa 160 chilometri dalla capitale Abuja. Altre 20 persone sono in condizioni critiche. Le vittime stavano prendendo del petrolio dal veicolo, ribaltatosi in un incidente. Il portavoce della polizia locale, riferisce che "l'incidente è avvenuto lunedì notte. Il veicolo si è ribaltato ed ha cominciato a far uscire il petrolio. L'esplosione è avvenuta un'ora dopo e sono morte almeno 80 persone". La maggior parte delle vittime è stata sepolta in una fossa comune, aggiungendo che "solo tre persone sono state riconosciute dai familiari". Questi episodi non sono rari in Nigeria: lo scorso 26 dicembre morirono 300 persone a Lagos mentre stavano cercando di prelevare petrolio da una conduttura danneggiata.

USA

Il Senato statunitense ha approvato ieri con 50 voti a 48 una mozione a favore del ritiro delle truppe Usa dall'Iraq a partire dal marzo 2008, qualche giorno dopo che la Camera aveva espresso analoga richiesta di ritiro entro il 30 settembre 2008. I voti al Senato e alla Camera sono arrivati nonostante Bush abbia da tempo avvertito che porrà il veto su qualsiasi legge che blocchi il rifinanziamento delle operazioni militari che fissi una data per il ritiro delle truppe. In caso di veto presidenziale, il Congresso avrebbe bisogno dei due terzi dei voti per rovesciarlo. Ma al Senato i democratici hanno una maggioranza di 51 voti a 49.

Il Congresso Usa valuta una risoluzione che riconosca il genocidio armeno. Ma la Turchia protesta e l'amministrazione Bush frena. L'ombra della strage di armeni durante la Prima guerra mondiale torna sulla Turchia, questa volta provocando tensioni con gli Stati Uniti in un momento già difficile per le relazioni tra i due Paesi. Il Congresso di Washington sta infatti valutando una proposta di risoluzione per riconoscere ufficialmente che quello dell'ex impero ottomano contro la comunità armena fu un genocidio. I parlamentari turchi hanno esortato i loro omologhi statunitensi ad abbandonare il testo. E l'amministrazione Bush sta cercando di convincere il Congresso a lasciare che della questione se ne occupino turchi e armeni.

SRI LANKA

L'esercito dello Sri Lanka ha annunciato oggi di aver preso possesso di Kokkadichcholai, una roccaforte Tamil nell'est dell'isola, nel distretto di Batticaloa. I soldati hanno sequestrato grandi quantitativi di armi, munizioni e mine. L'esercito non ha fornito dettagli sulle vittime dell'operazione. Ieri, i ribelli Tamil avevano ucciso otto persone con un trattore-bomba, introdotto in un campo dell'esercito sempre nel distretto di Batticaloa. Lunedì invece, i ribelli avevano compiuto il loro primo attacco aereo di sempre, bombardando una base dell'esercito viciono all'aeroporto internazionale di Colombo. In 24 anni, la lotta separatista dei Tamil ha provocato oltre 65.000 morti.

ITALIA

BOLOGNA

Anche stamattina i lavoratori delle Fonderie Sabiem di Bologna non sono rientrati al lavoro: arrivano così a quota 13 i giorni di sciopero consecutivo. Per tornare in fabbrica, gli operai chiedono il pagamento degli stipendi arretrati tramite assegni, "ma oggi l'azienda ha detto di potere saldare solo il 50% dell'ultimo stipendio tramite bonifico e che pagherà solo a quanti tornano al lavoro", riferisce Bruno Papignani, segretario provinciale. Di conseguenza "questa mattina è ripartito lo sciopero, contemporaneamente è in corso una discussione con l'azienda" che potrebbe cambiare la situazione.

CATANZARO

Si incatena davanti al Quirinale per avere notizie sul padre malato di tumore e detenuto nel carcere di Cuneo. All'uomo, Michele Franco, reggino,condannato a 10 anni per associazione mafiosa e sottoposto al 41 bis, e' stato diagnosticato un tumore al rene destro. Franco ha gia' subito due operazioni a Cuneo e 15 giorni fa una terza a Pisa. 'E' disumano che ci impediscano di avere notizie su di lui - ha detto la figlia Sonia Franco -. Voglio solo sapere come sta'. Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

IRAQ

Tre statunuitensi -due militari e una guardia privata in servizio all'ambasciata americana nella 'zona verde', la cittadella fortificata nel centro di Baghdad- sono morti in distinti attacchi della guerriglia. Un soldato e' morto e un altro e' rimasto ferito invece oggi da spari di cecchini contro la 'zona verde'. Una altro soldato americano e' stato ucciso nel corso di un'operazione nella provincia sunnita di Anbar, nell'ovest del Paese. Il bilancio aggiornato, secondo stime del Pentagono, e' di 3.237 militari americani uccisi da marzo del 2003.

Intanto nel nord-ovest dell'Iraq, almeno 75 persono sono morte nella notte a Tal Afar, dove un gruppo di uomini armati ha assaltato un quartiere sunnita della città in quella che sembra una rappresaglia contro gli attentati esplosivi di alcuni giorni fa in un'area sciita. La città, vicino al confine siriano, ha comunità miste di sunniti, sciiti e turcomanni.

AFGHANISTAN

Due persone sono morte oggi nell'attacco condotto da militanti islamici contro due basi delle forze di sicurezza pachistane nella Provincia nord-occidentale, vicino al confine con l'Afghanistan. Secondo il capo della polizia locale, l'attacco è arrivato in risposta agli scontri occorsi lunedì tra agenti e militanti all'esterno di una scuola, dove questi ultimi stavano cercando di reclutare bambini per la loro causa. Le violenze sono avvenute nella città di Tank nella notte. I militanti hanno attaccato una stazione di polizia e una dei paramilitari, con bombe a mano e altre armi. Gli scontri sono continuati fino all'alba, portando alla distruzione di quattro banche e al danneggiamento di altri edifici. Un paramilitare e una guardia di sicurezza di una banca sono rimasti uccisi.

USA

Il Senato statunitense ha approvato ieri con 50 voti a 48 una mozione a favore del ritiro delle truppe Usa dall'Iraq a partire dal marzo 2008, qualche giorno dopo che la Camera aveva espresso analoga richiesta di ritiro entro il 30 settembre 2008. I voti al Senato e alla Camera sono arrivati nonostante Bush abbia da tempo avvertito che porrà il veto su qualsiasi legge che blocchi il rifinanziamento delle operazioni militari che fissi una data per il ritiro delle truppe. In caso di veto presidenziale, il Congresso avrebbe bisogno dei due terzi dei voti per rovesciarlo. Ma al Senato i democratici hanno una maggioranza di 51 voti a 49.

ITALIA

Inizia oggi a Palazzo Chigi il tavolo di concertazione sulla cosiddetta modernizzazione della pubblica amministrazione. Il Ministro delle Riforme Luigi Nicolais incontrerà i responsabili del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil e i segretari generali delle categorie, che hanno proclamato uno sciopero generale per il 16 aprile a sostegno della vertenza per il rinnovo dei contratti, scaduti dal 31 dicembre del 2005, con rivendicazioni molto al ribasso. Il MInistro illustrerà il contenuto delle direttive sui contratti pubblici che il Governo si appresta ad emanare e inviare all'Aran.


Appunti e note redazionali

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gror070328 (last edited 2008-06-26 10:01:15 by anonymous)