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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Paesi Baschi: denunce di torture

La sinistra patriottica basca denuncia 'terribili torture' contro esponenti indipendentisti, in particolare contro Sergio Garcia Lezkano. I rappresentanti del gruppo parlamentare Ezker Abertzalea hanno affermato che Lezkano e' stato 'violentato' con un oggetto in una caserma della Guardia Civil dopo essere stato arrestato durante la recente operazione per smantellare un comando dell'Eta nel paese Basco. Lezkano e' sospettato di legami con l'Eta.

Mo: protesta contro muro, feriti

E' di 12 feriti il bilancio di una protesta contro la costruzione del muro israeliano nei pressi del villaggio cisgiordano di Bil'in. E' accaduto quando reparti dell'esercito hanno disperso la manifestazione, ricorrendo fra l'altro a proiettili rivestiti di gomma e gas lacrimogeni. Altri cinque dimostranti sono stati fermati.

CRIMINI DITTATURA: PER FAMILIARI VITTIME “GIUDICI FAVORISCONO IMPUNITÀ”

“È urgente che i processi per le violazioni dei diritti umani durante l’ultima dittatura avanzino speditamente. In questo momento i tribunali stanno lavorando per garantire l’impunità degli ex-gerarchi”: lo ha detto Graciela Daleo, sopravvissuta al centro di detenzione clandestino della Scuola di Meccanica della Marina (Esma) di Buenos Aires, intervenendo di fronte al Consiglio della magistratura. Insieme alle associazioni dei familiari delle vittime del regime (1976-’83) costituitesi parte civile nei processi, Daleo ha chiesto la rimozione del presidente della Corte di Cassazione penale, Alfredo Bisordi, accusato insieme ad altri tre magistrati di aver “paralizzato le cause”. “Trent’anni senza giustizia creano disagio. Per troppo tempo siamo dovuti rimanere in silenzio, come esiliati nel nostro stesso paese” le ha fatto eco Marcelo Conti, figlio dello scrittore Haroldo Conti, sequestrato e ‘desaparecido’ nel maggio 1976. Per l’avvocato Rodolfo Yazón, che patrocina 62 vittime di crimini di lesa umanità, “la Corte di Cassazione ha oltre 200 dossier che implicano ex-ufficiali della Marina e dell’Esercito e ancora attendono una risposta”. In occasione dell’anniversario del golpe del 31 marzo 1976, il presidente Nèstor Kirchner aveva sollecitato i giudici a portare avanti senza ritardi i procedimenti contro gli ex-gerarchi, innescando la dura reazione della magistratura. Secondo il ‘Centro de estudios legales y sociales’ sono 111 i dibattimenti aperti presso i tribunali argentini nei confronti di 305 imputati; di questi solo cinque sono stati condannati, mentre contro 46 non esisterebbero prove giudicate sufficienti, 44 sono latitanti, 105 sono già deceduti e cinque sono stati dichiarati incapaci.

MOGADISCIO: OLTRE 210.000 SFOLLATI, PROSEGUONO SCONTRI SPORADICI

“Sono circa 213.000 le persone fuggite da Mogadiscio negli ultimi due mesi per le violenze e i combattimenti”: lo ha detto alla MISNA Catherine Weibel, responsabile della comunicazione dell’Acnur Somalia, contattata nel suo ufficio di Nairobi. L’ultimo bilancio diffuso il 5 aprile scorso dalla stesso ufficio Onu parlava ancora di “oltre 120.000 persone”. “Il forte aumento tra i due bilanci si spiega col fatto che non avevamo ricevuto i dati della provincia di Galgadud” dice alla MISNA la Weibel, precisando che l’ufficio dell’Onu sta ancora mettendo a punto gli ultimi numeri ricevuti che verranno diffusi nelle prossime ore. Le stime dell’Acnur sono raccolte sulla base dei dati forniti all’ufficio Onu dalle organizzazioni non governative locali (ong) con cui opera sul territorio. “Oltre alle violente ondate di combattimenti avvenuti nelle ultime due settimane, sono l’insicurezza, il timore di attacchi, la rimozione da edifici pubblici e la violenza diffusa le motivazioni che hanno spinto alla fuga” spiegano alla MISNA fonti umanitarie somale. La gente ha continuato a lasciare Mogadiscio anche dopo la tregua raggiunta la scorsa settimana tra l’esercito etiope e gli anziani del clan Hawiye. Da mercoledì, poi, le partenze sono riprese con più frequenza, a causa dei combattimenti sporadici che da tre giorni proseguono ad intermittenza nella zona nord della città. Anche oggi colpi di artiglieria e di armi da fuoco sono risuonati nella zona compresa tra gli hotel Ramadan e Kaah, nel nord della città non lontano dallo Stadio. Non è ancora chiaro chi siano i protagonisti di queste scaramucce, che comunque finora hanno coinvolto soprattutto le milizie fedeli al governo di transizione e, solo in misura minore i soldati etiopi loro alleati. Secondo un bilancio fornito alla MISNA da fonti sanitarie locali almeno 6 persone sono morte e quasi una cinquantina sono rimaste ferite nelle sparatorie degli ultimi tre giorni. I combattimenti, tuttavia, non sembrano, almeno per il momento, minacciare in modo particolare la fragile tregua raggiunta nei giorni scorsi tra l’esercito etiope e il clan Hawiye, che starebbero proseguendo a negoziare.

ITALIA

MUORE SCHIACCIATO DA RUSPA

Un operaio di 43 anni, sindacalista della Fillea-Cgil, e' morto schiacciato da una ruspa manovrata da un collega in un cantiere di Concorezzo, vicino Monza. La vittima e' Franco Cirino, 43 anni, residente a Cinisello Balsamo, operaio edile. Mentre stava svolgendo le proprie mansioni all'interno del cantiere, l'operaio, dipendente di una ditta subappaltatrice, non si e' accorto dell'arrivo della ruspa, manovrata da un collega, che lavora per l'azienda che ha l'appalto principale per la costruzione di edifici. Cirino e' rimasto cosi' schiacciato contro un muro di cemento. Descritto da tutti come lavoratore attento ed esperto, Cirino, che era in edilizia da oltre 15 anni, lascia la moglie e due figli.

OPERAIO MORTO IN CANTIERE NEL MILANESE

Un operaio italiano e' morto questa mattina in un cantiere edile in via Ozanam a Concorezzo, nel Milanese. Secondo le prime notizie, l'operaio sarebbe stato investito durante le manovre di una ruspa. Sul posto stanno eseguendo i rilievi i tecnici della Asl, cui competono per legge gli accertamenti per gli incidenti sul lavoro, e gli agenti della Polizia locale.

MORTO PORTUALE GENOVA, SCIOPERO IMMEDIATO

Uno sciopero immediato di oltre 24 ore e' stato proclamato stamani nel porto di Genova dalle segreterie dei sindacati trasporti di Cgil, Cisl e Uil in seguito alla morte di un lavoratore portuale schiacciato stamani da una balla di cellulosa pesante due tonnellate nel terminal Forest a ponte Somalia. L'uomo, un genovese di 34 anni, era sposato ed aveva due figli. Gli operai portuali hanno interrotto tutte le operazioni di carico e scarico delle merci ed hanno bloccato i varchi per impedire il passaggio dei camion. Lo sciopero terminera' a mezzogiorno di domani al terminal container VTE di Voltri ed alle 13 in tutti gli altri terminal genovesi. Sul luogo dell'incidente si sono recati il sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, il presidente dell'Autorita' Portuale Giovanni Novi ed il console della compagnia unica, Paride Batini. Gia' ieri in porto erano state fatte due ore di sciopero a fine turno sul tema della sicurezza dopo il ferimento di due lavoratori portuali ieri e l'altro ieri. Le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore di tutti i lavoratori dei porti italiani per l'intera giornata di domani a sostegno della sicurezza.

Siparietto


Gr 13:00

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NOTIZIE BREVI

ESTERI

SUD WAZIRISTAN: ESERCITO SOSTIENE GUERRIGLIERI TRIBALI, 300 VITTIME

Per la prima volta da quando il 19 marzo scorso sono iniziati i combattimenti nel distretto del Sud Waziristan al confine con l’Afghanistan, il presidente Pervez Musharraf ha ufficialmente ammesso che l’esercito sta aiutando i guerriglieri tribali a scacciare i miliziani stranieri – perlopiù uzbeki e ceceni – filotalebani. “La popolazione del Sud Waziristan è insorta contro gli stranieri. Ne hanno uccisi circa 300 e hanno avuto il sostegno dell’esercito pachistano che avevano chiesto. Ci stanno chiedendo lo stesso nel Nord Waziristan e vi sono segni che anche lì potrebbe succedere lo stesso” ha detto ieri il presidente durante una conferenza militare a Islamabad, fornendo un bilancio degli scontri molto più alto rispetto a quelli diffusi in precedenza da fonti locali e militari. Non vi sono riscontri indipendenti dal momento che l’area degli scontri è inaccessibile a giornalisti e osservatori internazionali. Secondo l’esercito, l’esercito e i guerriglieri locali stanno guadagnando il controllo di numerose postazioni nell’area di Wana, il capoluogo provinciale del Sud Waziristan – Warsak, Kalosha e Tora Gola – e stanno avanzando a Nandran, l’area montuosa al confine con l’Afghanistan. Gli scontri sono iniziati dopo che scorso il capo tribale locale ed ex-comandante talebano mullah Nazir, appoggiando la volontà di Musharraf di espellere i miliziani stranieri dalla zona, ha ordinato di deporre le armi o allontanarsi agli uzbeki al soldo di Tahir Yuldashev, vicino a Bin Laden e capo del Movimento islamico dell’Uzbekistan, fuggiti dall’Afghanistan dopo l’invasione statunitense del 2001 per cercare rifugio tra i pashtun oltre il confine pachistano. Almeno 19 persone erano morte in analoghi combattimenti all’inizio di marzo a Azam Warsak, teatro di una pesante battaglia tra le forze pachistane e gli uomini di Yuldashev già nel marzo 2004. Il Sud Waziristan è una delle sette ‘Aree tribali ad amministrazione speciale’ che godono di una giurisdizione particolare e di una discreta autonomia, più instabili da quando nel 2001 gli Stati Uniti hanno lanciato un’offensiva nella zona confinante del vicino Afghanistan.

Cipro: rissa in convento; due accoltellati, due arrestati'

Due persone sono state accoltellate e due arrestate nella notte in un convento cipriota teatro di una rissa fra due fazioni rivali. Lo ha reso noto la polizia. Testimoni hanno riferito che alcuni preti e alcune suore sono rimaste coinvolte negli scontri nel convento Metamorphosis tou Sotiros, circa 35 chilometri a sud est di Nicosia.

Una disputa è in corso da mesi nel convento per il controllo delle sue presunte immense ricchezze. Gli arrestati e i feriti sono dei laici, secondo la polizia. Il convento osserva l'antico calendario giuliano e non è considerato parte della chiesa ufficiale ortodossa di Cipro.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

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ITALIA


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gror070413 (last edited 2008-06-26 09:57:10 by anonymous)