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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GERMANIA: MANIFESTAZIONE DEI MIGRANTI, NUOVI SCONTRI CON LA POLIZIA (Onda d'Urto)

Proseguono in Germania le iniziative contro il G8: oggi è la giornata dedicata ai diritti dei migranti. Un grande corteo formato da oltre 15.000 persone ha attraversato le vie del centro storico di Rostock dopo essere partito, con non poche difficoltà per l'ostruzionismo della polizia, dal campo profughi di Satowerstraße. Si manifesta contro l’apartheid globale, per il diritto di soggiorno di tutti i migranti e per la cittadinanza europea. Durante la giornata sono state numerose le provocazioni poliziesche, con alcuni fermi e continue perquisizioni. Un affollato spezzone di manifestanti ha cercato di aggirare il blocco di polizia che teneva fermo da oltre un'ora e mezzo il grande corteo per i diritti dei migranti. I compagni hanno imposto di arrivare fino al porto. La polizia ha fermato 49 manifestanti.

LIBANO: GIUNGONO AIUTI AI CIVILI PALESTINESI DI NAHR AL-BARED

Il Programma d'Emergenza per la riabilitazione, l'occupazione, i servizi e lo sviluppo (Ross) della Cooperazione italiana, ha iniziato a distribuire aiuti a centinaia di famiglie palestinesi fuggite nei giorni scorsi dal campo profughi di Nahr al-Bared, a pochi chilometri dal porto settentrionale di Tripoli, riparate nel vicino campo di Baddawi: lo ha riferito oggi l'ambasciata italiana a Beirut. Le operazioni sono affidate alla sezione italiana dell’organizzaizone non governativa (ong) ‘Terre des Hommes’. Secondo fonti dell’ONU sono ancora almeno 5000 i palestinesi rimasti a Nahr al-Bared che prima dell’avvio dei combattimenti contava una popolazione di 30-40.000 profughi; dove da oltre una settimana mancano acqua potabile ed energia elettrica. A Baddawi, dove normalmente risiedono circa 16.000 civili, se ne sarebbero aggiunti tra i 10 e i 15.000; cinque scuole del campo sono state chiuse e trasformate in centri di accoglienza per oltre 5000 profughi di Nahr al-Bared. Intanto a Sidone, 40 chilometri a sud di Beirut, dopo gli scontri della notte scorsa decine di famiglie del campo di a Ein al-Hilueh, il più grande campo profughi palestinese del Libano con 45.000 persone, hanno cercato riparo presso le strutture dell’amministrazione municipale. Dal 20 maggio a oggi sarebbero oltre un centinaio le vittime dei combattimenti, tra cui 45 soldati libanesi; impossibile un bilancio certo delle vittime civili, stimate in almeno una ventina. Sono proseguiti nella notte i combattimenti iniziati ieri a Haïn al-Hilueh, il più grande campo libanese nei pressi della città meridionale di Sidone, tra i soldati governativi e i miliziani del gruppo estremista sunnita Djum al-Sham. Secondo le testimonianze, almeno cinque persone sono morte – due soldati, un civile e due guerriglieri – e altre cinque – tre soldati e due civili – sono rimaste ferite.

Iraq: Usa; altri sette militari morti nel weekend

La morte di altri sette soldati americani è stata annunciata stasera dal comando Usa a Baghdad, ciò che porta a 14 il totale delle perdite rese note dal Pentagono relative al fine settimana. Quattro delle ultime sette vittime di cui danno notizia le fonti militari sono morte per l'esplosione di un ordigno rudimentale su una strada a nord ovest di Baghdad. Giugno è cominciato con perdite pesanti per gli Stati Uniti, dopo che maggio si è rivelato, con 127 morti, il terzo peggior mese per il Pentagono dall'inizio della guerra e il più letale dalla fine del 2004. Il bilancio complessivo delle perdite americane dall'invasione nel marzo 2003 a oggi è un passo da quota 3.500.

STATI UNITI: 38 MILIONI DI PERSONE SOFFRONO LA FAME

Il problema della fame non riguarda solo il Sud del mondo: domani 5 giugno si celebra negli Stati Uniti il ‘National Hunger Awareness Day’, ‘Giornata nazionale della consapevolezza sulla fame’, un’occasione per ricordare che oltre 38 milioni di americani, tra cui 14 milioni di bambini, non hanno niente da mangiare o sono vittime della malnutrizione. Numerose le attività in varie parti del paese, organizzate soprattutto da istituzioni come le ‘Banche del cibo’. In Arizona, dove la consistente produzione agricola garantisce cibo abbandonante a buona parte della popolazione, i cittadini sono invitati a donare ai bisognosi le loro quote in eccedenza. In California si attiverà per l’occasione una banca della contea di Solano, i cui abitanti sono particolarmente poveri e soggetti a malnutrizione. Naturalmente sono solo alcune delle molteplici iniziative organizzate in proposito da uno dei paesi più industrializzati del mondo che però, secondo il Dipartimento americano per l’agricoltura (Usda), ha visto crescere del 43% negli ultimi 5 anni il numero di famiglie “che soffrono direttamente la fame o hanno problemi di insicurezza alimentare”. Sempre secondo l’Usda, la crescita è avvenuta in modo proporzionale in quasi tutte le categorie sociali, continuando a colpire maggiormente le madri ‘single’ e le persone povere o sulla soglia della povertà. I livelli più alti di insicurezza alimentare si registrano in California, Texas, Arkansas, Missouri, North Carolina, New Mexico, Oklahoma e South Carolina, mentre l’Oregon, un tempo considerato il più gravato dal problema della fame, ha notevolmente migliorato la propria posizione negli ultimi anni.

ITALIA

ROMA: VIOLENZA POLIZIESCA CONTRO SIT-IN DEI COBAS A MONTECITORIO (Onda Rossa)

ELETTROSMOG: ASSOLTA RADIO VATICANA

Assolti gli ex vertici di Radio Vaticana dall'accusa di getto pericoloso di cose in relazione al presunto inquinamento elettromagnetico nella zona di Cesano, a nord di Roma. Lo ha deciso la prima corte di appello di Roma. I giudici hanno assolto padre Pasquale Borgomeo ed il cardinale Roberto Tucci, già responsabili di Radio Vaticana, perché il fatto non è previsto dalla legge come reato. In primo grado erano stati condannati a dieci giorni di arresto.


Gr 13:00

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NOTIZIE BREVI

ESTERI

DOPO NARAH AL-BARED, NUOVI SCONTRI A HAÏN AL-HILUEH NEL SUD

Mentre nel campo profughi palestinese di Nahr al-Bared, alle porte della città libanese settentrionale di Tripoli, continuano per il sedicesimo giorno consecutivo gli scontri tra l’esercito e i guerriglieri di Fatah al-Islam, sono proseguiti nella notte i combattimenti iniziati ieri a Haïn al-Hilueh, il più grande campo libanese nei pressi della città meridionale di Sidone, tra i soldati governativi e i miliziani del gruppo estremista sunnita Djum al-Sham. Secondo le testimonianze, almeno cinque persone sono morte – due soldati, un civile e due guerriglieri – e altre cinque – tre soldati e due civili – sono rimaste ferite. Gli scontri erano iniziati ieri ma si erano conclusi dopo appena due ore grazie a una mediazione avviata da altri gruppi palestinesi. Sono poi ripresi sporadicamente nella notte per riaccendersi stamani all’alba. “Gli attacchi di gruppi armati dai campi palestinesi contro l’esercito persistono” si legge in un comunicato dell’esercito libanese diffuso ieri, che prosegue: “(L’esercito) invita tutte le fazioni palestinesi e i politici libanesi a prendere una posizione decisiva perché questi campi non diventino una fonte di conflitto civile che mira a colpire la stabilità del paese”.

Gaza: carri Israele nella Striscia

Una quindicina di mezzi blindati israeliani, accompagnati da almeno quattro ruspe, sono penetrati stamane di circa un chilometro nella estremità meridionale della striscia di Gaza, dal valico di Sufa in direzione della città di Rafah. Lo riferiscono fonti locali. Le fonti aggiungono che i militari israeliani sono entrati in un villaggio e hanno ordinato a tutti maschi di eta' compresa fra i 16 e i 45 anni di concentrarsi in una zona aperta. Agli altri abitanti e' stato ordinato di entrare nella case e di chiudere le finestre. Finora non si ha notizia di scontri. Questa notizia non e' stata ancora commentata da parte israeliana.

INGRESSO BLINDATI 'SOLO ROUTINE', PORTAVOCE ISRAELE Un portavoce militare a Tel Aviv ha confermato che un certo numero di blindati israeliani hanno fatto ingresso stamane nella estremita' meridionale della striscia di Gaza. Si tratta solo di attivita' di routine, ha aggiunto il portavoce. Radio Gerusalemme ha riferito che i mezzi blindati si avvalgono della copertura di elicotteri e sono accompagnati da forze di terra. Secondo l'emittente i soldati hanno condotto diversi interrogatori e hanno compiuto alcuni arresti. L'agenzia di stampa palestinese Maan ha aggiunto che le ruspe israeliane sono impegnate a livellare alcune zone a ridosso del confine. Iraq: Usa; altri sette militari morti, cresce bilancio weekend

La morte di altri sette soldati americani è stata annunciata stasera dal comando Usa a Baghdad, ciò che porta a 14 il totale delle perdite rese note dal Pentagono relative al fine settimana. Quattro delle ultime sette vittime di cui danno notizia le fonti militari sono morte per l'esplosione di un ordigno rudimentale su una strada a nord ovest di Baghdad. Giugno è cominciato con perdite pesanti per gli Stati Uniti, dopo che maggio si è rivelato, con 127 morti, il terzo peggior mese per il Pentagono dall'inizio della guerra e il più letale dalla fine del 2004. Il bilancio complessivo delle perdite americane dall'invasione nel marzo 2003 a oggi è un passo da quota 3.500.

MOGADISCIO: ATTACCO CONTRO FORZE GOVERNATIVE NEL NORD

Due forti esplosioni hanno scosso questa mattina la zona nord della capitale Mogadiscio. Lo riferiscono fonti locali, precisando che le due esplosioni sono avvenute a pochi secondi di distanza l’una dall’altra nei pressi del complesso ‘Sos Kinderdorf’ nella zona nord della città, mentre un convoglio di militari somali stava attraversando l’area. Non ci sono, al momento, notizie di vittime o feriti, anche se si teme che la sparatoria seguita all’attentato possa aver provocato conseguenze. Come accade spesso, subito dopo le esplosioni, i militari hanno risposto aprendo il fuoco indiscriminatamente nella zona. Secondo alcuni testimoni oculari, il convoglio governativo è stato fatto oggetto del lancio di due granate e i responsabili, due uomini in abiti civili, sono riusciti a darsi alla fuga.

FAME: NON C'E' SOLO QUELLA DEL SUD DEL MONDO...

Il problema della fame non riguarda solo il Sud del mondo: domani 5 giugno si celebra negli Stati Uniti il ‘National Hunger Awareness Day’, ‘Giornata nazionale della consapevolezza sulla fame’, un’occasione per ricordare che oltre 38 milioni di americani, tra cui 14 milioni di bambini, non hanno niente da mangiare o sono vittime della malnutrizione. Numerose le attività in varie parti del paese, organizzate soprattutto da istituzioni come le ‘Banche del cibo’. In Arizona, dove la consistente produzione agricola garantisce cibo abbandonante a buona parte della popolazione, i cittadini sono invitati a donare ai bisognosi le loro quote in eccedenza. In California si attiverà per l’occasione una banca della contea di Solano, i cui abitanti sono particolarmente poveri e soggetti a malnutrizione. Naturalmente sono solo alcune delle molteplici iniziative organizzate in proposito da uno dei paesi più industrializzati del mondo che però, secondo il Dipartimento americano per l’agricoltura (Usda), ha visto crescere del 43% negli ultimi 5 anni il numero di famiglie “che soffrono direttamente la fame o hanno problemi di insicurezza alimentare”. Sempre secondo l’Usda, la crescita è avvenuta in modo proporzionale in quasi tutte le categorie sociali, continuando a colpire maggiormente le madri ‘single’ e le persone povere o sulla soglia della povertà. I livelli più alti di insicurezza alimentare si registrano in California, Texas, Arkansas, Missouri, North Carolina, New Mexico, Oklahoma e South Carolina, mentre l’Oregon, un tempo considerato il più gravato dal problema della fame, ha notevolmente migliorato la propria posizione negli ultimi anni.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

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ITALIA


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gror070604 (last edited 2008-06-26 10:07:19 by anonymous)