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TRADUZIONE MACCHERONICA

La forma in cui ci siamo organizzati in un primo momento, è stata quella di organizzare la lotta, e dopo l'organizzazione abbiamo fatto coincidere le rivendicazioni con i piani, perchè i piani dovevano avere una controprestazione(?) di lavoro all'interno del governo, noi abbiamo iniziato a lottare per una autonomia in questa controprestazione per poter lavorare in spazi comunitari distinti che stavamo costruendo passo passo, spazi comunitari in cui si lavorava, c'era un lavoro sociale per poter avere una mensa per poter poi sviluppare orti comunitari per avere cibo/alimenti per poterci autoalimentare, per poter essere autosufficienti... fare il pane, iniziammo a lavorare in panetterie comunitarie e questo nel corso degli anni è cresciuto sempre più e abbiamo organizzato le cose ed oggi abbiamo impre4se produttive o cooperative, oggi ci sono addirittura cooperative di lavoro, di copagni e compagne che lavorano in maniera egualitaria. I compagni si organizzazno in gruppi di 4 persone fino a 10 compagni e compagne, decidendo tra loro senza un capo, abbiamo organizzato il lavoro su tutti i livelli, dal cambiare le lampapine e mettere la luce , compare i cavi per l'edificio....la differenza con altre organizzazioni è che noi simao autonomi, non dipendiamo da nessun partito politico, decidiamo le cose tramite assemblee, poi abbiamo uno schema organizzativo con assemblee territoriali, con spazi settimanali o quindicinali in cui si prendono le decisioni in assemblea con delegati che ruotano e queste decisioni sono poi quelle che creano il consenso e che portano avanti [i discorsi], all'interno dell'organizzazione. In questi ultimi anni è crescuito molto e è decresciuta l'organizzazione dei lavoratori disoccupati. L'organizzazioen anche è cambiata molto e noi siamo andati crescendo in qualità, crediamo. In unprimo momento facevamo le cose un po' a caso (?) fino ad oggi per poter capire che abbiamo spazi di formazione e di riflessione perché la participazione non basta (?), se non che dobbiamo formarci e riflettere perché siano di più quelli che prendono le decisioni e quelli che possono parlare e che [tutti] possano avere gli strumenti per poter prendere le decisioni e poter decidere quando lottare e quando no, e capire le realtà sociale.Nella congiuntura in cui siamo. Oggi noi da tre anni abbiamo formato uno spazio, una organizzazione che già supare quella dei lavoratori disoccupati, uno spazio che si chiama Frobnte Popolare Dario Santillan. composto solo da lavoratori disoccupati e lavoraotri rurali, che si organizzano nella stessa forma in cui noi stiamo organizzandoci, come lavoratori disoccupati , cioè tramite decisioni assembleari, con uguaglianza tra uomini e donne nella forma di decisione, sia all'università o nei sindacati (non sono sindaca[lizza]ti perché la maggior parte dei sindacati sono lavoratori precari) mantenendo spazi di decisione e di organizzazione uguali, con democrazia di base e con uguaglianza, generando nuovi valori di solidarietà e di rapporti con i compagni , cercando di non riprodurre i valori che ha questo sistema e cercando di di cambiare la realtà di tutti i giorni, senza aspettare che il sistema cambi e per essere diversi inquesti giorni, altrimenti, da ora tutti i giorni contutte le difficoltà che questo comporta....

links per avellaneda e sviluppo processo

http://italy.peacelink.org/latina/articles/art_17025.html

Programma giornate 25-26

CON LUCHA Y ALEGRIA, DECENAS DE ACTIVIDADES…

La movilización, los piquetes y las protestas públicas siguen siendo las formas de lucha que tenemos los de abajo para hacer oir nuestra voz. Por eso reivindicamos el escrache que el viernes 22 realizamos al ex presidente Duhalde –protegido por fiscales y jueces– en el club donde va a jugar al tenis, en San Juan al 600, Capital. Si las vallas lo protegen en su casa de Lomas de Zamora, como a los responsables de la dictadura le decimos "adonde vayan los iremos a buscar".

El lunes 25 a partir de las cuatro de la tarde vamos a estar en la Estación "Darío y Maxi" (ex Avellaneda) comenzando las actividades en homenaje a nuestros compañeros. Teatro, grupos musicales, intervenciones artísticas y la emisión inaugural del canal "Darío y Maxi" serán algunas de ellas que terminarán con una marcha de antorchas hasta el Puente Pueyrredón donde se hará la vigilia hasta el otro día.

Algunos de los grupos musicales que nos acompañarán son Actitud Maria Marta, el Frente de Artistas Víctor Jara, Cumpas del Barrio, Contraviento y el Cabra (Manos de Filippi). Además actuarán Teatro "Los Inconclusos", Grupo de teatro "Brazo Largo", Grupo de teatro "La Toma" y el Grupo de teatro de Madres de Plaza de Mayo. Será la primer emisión canal 4 de TV barrial "Darío y Maxi", con entrevistas y documentales y finalmente se hará una marcha de antorchas alrededor de las 12 de la noche para empezar la vigilia hasta el 26 de junio.

El martes centenares de organizaciones sociales, culturales y organismos de derechos humanos convocamos al acto central marchando de la estación al Punete Pueyrredón donde se leerá un documento unificado de todas las agrupaciones.

A lo largo y a lo ancho del país se harán actividades exigiendo juicio y castigo a los responsables políticos. Desde el Frente Darío Santillán nuestros compañeros de Cipolletti, Rio Negro, realizarán un corte el mismo 26. En Tucumán, la Coordinadora de Organizaciones Barriales Autónomas (FPDS) hará una movilización que saldrá desde Plaza Urquiza a las 17 horas. En Rosario nuestros compañeros del Frente Santiago Pampillón (regional)- el grito (humanidades y artes) y la CTD Aníbal Verón realizarán con la CIS, M.A.Iz. la Casa de la Memoria, entre otros, una jornada cultural de lucha en Plaza Pringles (Córdoba y Paraguay). En Chaco el MTD "17 de julio" realizará un corte de ruta. También habrá actividades en Tandil, Formosa, Córdoba, Mar del Plata y Mendoza .

Este quinto aniversario no es sólo para recordar a nuestros compañeros, sino que es parte de la lucha de todo el pueblo contra las injusticias. La impunidad genera más impunidad. Dentro de pocos días se cumplirá un nuevo mes del asesinato del profesor Carlos Fuentealba. Desde el FPDS sostenemos que la firmeza con que el gobernador Sobisch ordenó el asesinato de trabajadores en Neuquén es consecuencia de la impunidad que gozan los responsables políticos de la Masacre de Avellaneda, y del doble discurso del gobierno de Kirchner respecto a las luchas de los trabajadores y la protesta social.


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