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'''Bloccata esecuzione Troy Davis'''

E' stata bloccata per 90 giorni l'esecuzione di Troy Davis, condannato a morte per l'omicidio di un poliziotto. L'esecuzione era prevista in giornata in Georgia, nel sud-est degli Stati Uniti. A decidere la sospensione e' stato il Board of pardons and paroles (la Commissione di grazia e liberta').

Lo stop all'esecuzione e' arrivato dopo una riunione a porta chiuse della commissione, durata meno di un'ora. Ora, il Board valutera' la richiesta di grazia presentata dalla difesa.

Davis e' stato dichiarato colpevole di aver ucciso un poliziotto, nel 1989, a colpi di arma da fuoco. L'arma non e' mai stata ritrovata e a condannarlo sono state testimonianze poi ritrattate. Ma troppo tardi, secondo una legge in vigore dal 1996.

'''Ucciso candidato alle elezioni del 22 luglio'''
  
Tuncay Seyranlioglu, candidato presidenziale indipendente alle prossime elezioni del 22 luglio è stato ucciso mentre si trovava a bordo della sua auto a Istanbul. Secondo la prima ricostruzione dei fatti pare che alcuni uomini armati abbiano avvicinato la vettura di Seyranlioglu e abbiano poi aperto il fuoco. Insieme a Seyranlioglu sono rimaste ferite nell'agguato altre due persone che si trovavano a bordo della vettura. Seyranlioglu che era il concessionario del quotidiano Tamgun era candidato indipendente per la Zona 2 di Istambul.

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http://www.ilsecoloxix.it/genova/view.php?DIR=/genova/documenti/2007/07/16/&CODE=4b162f6e-33b3-11dc-8783-0003badbebe4


  La Polizia
  in piazza Alimonda

Malabarba (Prc): “La provocazione la dice lunga sulla cultura
democratica delle forze di Polizia”

Anche a sei anni di distanza, il G8 di Genova non smette di accendere
gli animi. Una manifestazione con dibattito pubblico sul tema
“L’estintore come strumento di pace” è stata annunciata dal sindacato di
Polizia Coisp nella genovese piazza Alimonda il prossimo 20 luglio.

Dura la replica della senatrice del Prc, Heidi Giuliani, madre di Carlo,
ucciso dal carabiniere Mario Placanica proprio mentre lanciava un
estintore, proprio in quella piazza e proprio il 20 luglio di sei anni
fa: “Non ci risulta che sia stato dato il permesso alla manifestazione
(in effetti, il permesso ancora non è stato chiesto, ndr). Voglio
ribadire che noi accettiamo qualsiasi confronto sui fatti del G8 a
Genova. Certo, non a piazza Alimonda, non il 20 luglio”.

Il Coisp, intanto, ha chiesto a Trenitalia una tariffa agevolata per chi
vorrà raggiungere il capoluogo ligure per partecipare all’evento. Sarà,
spiega il sindacato, “un sereno e pacifico confronto democratico con
cittadini, istituzioni e categorie economiche locali, in merito ai fatti
di Genova occorsi per il G8”. Nella lettera inviata a Trenitalia, il
segretario generale del Coisp, Franco Maccari, spiega che “è notorio che
Trenitalia ha sempre favorito con prezzi iperscontati la partecipazione
alle varie e più disparate manifestazioni che si sono tenute in questo
Paese, comprese quelle organizzate da no-global e no-qualsiasicosa.
Chiediamo che analogamente possa accadere per coloro che parteciperanno
alla nostra manifestazione, cui certamente non prenderanno parte
teppisti, delinquenti, devastatori, saccheggiatori, criminali, e
terroristi”.

Duro il commento dell’ex senatore ed esponente di Sinistra Critica, Gigi
Malabarba: “La provocazione del Coisp - osserva - la dice lunga della
cultura democratica che alberga tra le forze di Polizia dopo il
settennato di Gianni De Gennaro. Stiamo parlando di uno dei principali
sindacati ed è curioso che il ministro dell’Interno non senta il dovere
di intervenire contro iniziative indicibili come questa, che spero
restino solo scherzi di pessimo gusto”.

“Noi ci apprestiamo a presentare in Senato - ha annunciato Heidi
Giuliani - il filmato sull’ordine pubblico a Genova nella giornata del
20 luglio 2001, una ricostruzione degli avvenimenti della mattina, con
le testimonianze e le audizioni in tribunale di testimoni, sia giovani
dimostranti che agenti di polizia. Un altro documento che sostanzia la
nostra ferma richiesta per la commissione parlamentare d’ inchiesta sul G8”.


'''Torino'''

ROMPIAMO IL MURO DEL SILENZIO!

Il 17 luglio riprende il processo contro 10 antifascisti accusati di
"devastazione e saccheggio" per aver partecipato ad un corteo di denuncia
di una grave aggressione fascista.

Martedì 17 luglio ore 9 - aula 3 del tribunale di Torino - Corso vittorio
emanuele 130

Nella notte dell'11 giugno 2005, a Torino una squadraccia fascista armata
di coltelli e bastoni si introdusse nella casa occupata Barocchio: due
anarchici vennero accoltellati. Uno di loro, l'intestino trapassato da un
fendente, dovette essere operato d'urgenza. Solo per un caso non c'è
scappato il morto.
Il 18 giugno un corteo di denuncia venne caricato in via Po dalla polizia.
Durante la fuga dalla carica vennero danneggiati alcuni tavolini e sedie
di bar e una vetrina. 10 antifascisti, dopo galera e domiciliari, sono
accusati di "devastazione e saccheggio": un reato che costa dagli 8 ai 15
anni di reclusione.
Siamo di fronte a una vera e propria torsione politica del diritto:
semplici "danneggiamenti" danno luogo a un'imputazione da tempo di guerra,
da disastro epocale.

Questo processo ha una valenza che va ben la di là della Mole. Il reato
per il quale sono perseguiti e per cui rischiano lunghi anni di
detenzione, è, intrinsecamente, un reato di natura collettiva, poiché
prescinde dalle responsabilità individuali. L'accusa di "devastazione e
saccheggio" palesa la chiara volontà di criminalizzare le manifestazioni
di piazza.
Non c'è uno straccio di prova a carico dei 10 compagni. Ma che importa? A
sentire i PM, basterebbe l'intenzione. E che l'intenzione vi fosse lo
deducono dalle biografie politiche redatte dai funzionari di polizia.
Detto in altro modo: sono colpevoli perché anarchici o antagonisti, al di
là della responsabilità individuale sui fatti loro contestati.
Con questo delirio giuridico si vuole colpire e criminalizzare la mera
partecipazione alle manifestazioni, si vuole attaccare la libertà di
partecipare attivamente alle lotte esprimendo le proprie idee.

NON È IN GIOCO SOLO LA LIBERTÀ DEI 10 ANTIFASCISTI TORINESI
MA LA LIBERTÀ DI TUTTI

Per tutto il 2005 la nostra regione ha vissuto un lungo assedio
preolimpico: sgomberi, arresti, repressione delle rivolte al Cpt, violenza
contro i No Tav… Un assedio che continua. La normalizzazione
chiampariniana va avanti: dagli sgomberi dei campi rom al raddoppio del
CPT.
Legge & polizia è la parola d'ordine che attraversa trasversalmente tutti
gli schieramenti politici, che alimentano e coltivano un clima da guerra
contro chi per scelta o per necessità si trova ai margini del Grande Luna
Park che è Chiampa City, dove si spendono milioni per la festa del padrone
e si portano via le roulotte ai rom rumeni.
In questo clima l'utilizzo di un'accusa come quella di "devastazione e
saccheggio" nei confronti di chi non si arrende alle violenze fasciste fa
il paio con le denunce e i processi che colpiscono i No Tav e gli
antirazzisti che lottano contro il CPT e chi lo gestisce.

In questa città e ovunque nel nostro paese ormai da anni si moltiplicano
le aggressioni di marca fascista, aggressioni gravi, nelle quali per ben
due volte, a Milano e a Roma, ci è scappato il morto. Due giovani
ammazzati a coltellate.
Solo due settimane fa ancora a Roma i fascisti hanno assalito gli
spettatori di un concerto all'aperto, ferendone gravemente uno, mentre le
forze del disordine statale non hanno trovato di meglio che arrestare due
persone che avevano in qualche modo cercato di difendersi dalla furia
squadrista. Qualche giorno dopo nuovo assalto fascista ad un centro
sociale. Non si tratta di casi isolati ma di una pratica violenta che va
avanti mentre politici e media minimizzano riducendo fatti anche molto
gravi a scontri tra estremisti.
Per certa magistratura, per certi politici gli antifascisti sono banditi.
Oggi come durante la lunga Resistenza al fascismo. I giudici e i politici
non vedono le lame fasciste che continuano a colpire e mandano sotto
processo chi i fascisti detesta e combatte con i fatti e non a parole.

Il processo a loro carico va avanti ormai da mesi. Il silenzio intorno
alla loro vicenda è stato rotto solo a momenti grazie all'impegno di chi
non si arrende di fronte a questa democraticissima barbarie. I devastatori
e saccheggiatori in questa città ed in questo paese siedono nei consigli
di amministrazione delle aziende che producono armi, veleni e inutili
opere pubbliche. I devastatori e saccheggiatori sono quelli che promuovono
interessi privati con soldi pubblici.

L'ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA!
DEVASTATORE è LO STATO!


'''Francia- Deportazioni'''

http://no-racism-news.noblogs.org/post/2007/07/14/deportazioni-di-linea

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

oaxaca

Una cinquantina arresti. Questo il bilancio della giornata di scontri a Oaxaca dove militanti antigovernativi e polizia hanno dato vita a numerosi tafferugli. Oaxaca è stata teatro lo scorso anno di un fortissimo movimento di protesta che chiedeva migliori condizioni per i lavoratori, le dimissioni del governatore dello stato Ulises Ruiz e quelle del presidente Calderon. Durante gli incidenti la polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni contro il gruppo di insegnanti della Appo e i membri delle organizzazioni sindacali che stavano cercando di recarsi presso l'auditorium del Cerro del Fortin per tentare di boicottare la tipica festa di Oaxaca conosciuta come 'La Guelaguetza', dove partecipano tutte le etnie presenti nello stato di Oaxaca.

Hamas respinge proposta Bush

Hamas ha respinto la proposta di Bush di indire in autunno una conferenza internazionale per far ripartire il processo di pace in Medio Oriente. 'Condanniamo questa proposta-afferma il movimento islamico - perche' serve unicamente agli interessi dei nostri nemici sionisti e per separare la Striscia di Gaza dalla Cisgiordania,dividendo tutto il popolo palestinese'. Soddisfazione per il discorso di Bush e' stata espressa dall'ufficio del premier israeliano Olmert, favorevole ad un incontro a novembre.

Israele: Sempre più i giovani che non svolgono il servizio militare

Da un'indagine condotta dall'esercito israeliano pare che quest'anno la percentuale di giovani che riescono a evitare il servizio militare sia arrivata al 25 per cento, un ounto percentuale in più rispetto all'anno precedente. Secondo l'indagine l'11 per cento dei ragazzi che non prestano servizio militare sarebbe ultraortodosso. Il 74 per cento degli esentati avrebbe problemi di salute mentre il 4 per cento sarebbe residente all'estero.. L'indagine ha anche accertato che i giovani volontari che chiedono di servire lo stato nelle unità combattenti si sarebbe abbassato al 67 per cento rispetto al 68 per cento dell'anno precedente.

Autorità indagano per possibile nuova fuga di materiale radioattivo

Le autorità giapponesi stanno indagando sulla possibile nuova fuga di materiale radiottivo dagli impianti di Kashiwazaki-Kariwa, dopo il forte terremoto di lunedì che ha sconvolto il Paese. L'impianto in questione è il più grande al mondo. La notizia è stata riferita dall'agenzia Kyodo. Le autorità giapponesi hanno intanto ordinato alla Tepco (Tokyo Electric Power Co) di sospendere le attività di tutti i reattori nucleari della centrale.

Bloccata esecuzione Troy Davis

E' stata bloccata per 90 giorni l'esecuzione di Troy Davis, condannato a morte per l'omicidio di un poliziotto. L'esecuzione era prevista in giornata in Georgia, nel sud-est degli Stati Uniti. A decidere la sospensione e' stato il Board of pardons and paroles (la Commissione di grazia e liberta').

Lo stop all'esecuzione e' arrivato dopo una riunione a porta chiuse della commissione, durata meno di un'ora. Ora, il Board valutera' la richiesta di grazia presentata dalla difesa.

Davis e' stato dichiarato colpevole di aver ucciso un poliziotto, nel 1989, a colpi di arma da fuoco. L'arma non e' mai stata ritrovata e a condannarlo sono state testimonianze poi ritrattate. Ma troppo tardi, secondo una legge in vigore dal 1996.

Ucciso candidato alle elezioni del 22 luglio

Tuncay Seyranlioglu, candidato presidenziale indipendente alle prossime elezioni del 22 luglio è stato ucciso mentre si trovava a bordo della sua auto a Istanbul. Secondo la prima ricostruzione dei fatti pare che alcuni uomini armati abbiano avvicinato la vettura di Seyranlioglu e abbiano poi aperto il fuoco. Insieme a Seyranlioglu sono rimaste ferite nell'agguato altre due persone che si trovavano a bordo della vettura. Seyranlioglu che era il concessionario del quotidiano Tamgun era candidato indipendente per la Zona 2 di Istambul.

ITALIA


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Appunti e note redazionali

http://www.ilsecoloxix.it/genova/view.php?DIR=/genova/documenti/2007/07/16/&CODE=4b162f6e-33b3-11dc-8783-0003badbebe4

  • La Polizia in piazza Alimonda

Malabarba (Prc): “La provocazione la dice lunga sulla cultura democratica delle forze di Polizia”

Anche a sei anni di distanza, il G8 di Genova non smette di accendere gli animi. Una manifestazione con dibattito pubblico sul tema “L’estintore come strumento di pace” è stata annunciata dal sindacato di Polizia Coisp nella genovese piazza Alimonda il prossimo 20 luglio.

Dura la replica della senatrice del Prc, Heidi Giuliani, madre di Carlo, ucciso dal carabiniere Mario Placanica proprio mentre lanciava un estintore, proprio in quella piazza e proprio il 20 luglio di sei anni fa: “Non ci risulta che sia stato dato il permesso alla manifestazione (in effetti, il permesso ancora non è stato chiesto, ndr). Voglio ribadire che noi accettiamo qualsiasi confronto sui fatti del G8 a Genova. Certo, non a piazza Alimonda, non il 20 luglio”.

Il Coisp, intanto, ha chiesto a Trenitalia una tariffa agevolata per chi vorrà raggiungere il capoluogo ligure per partecipare all’evento. Sarà, spiega il sindacato, “un sereno e pacifico confronto democratico con cittadini, istituzioni e categorie economiche locali, in merito ai fatti di Genova occorsi per il G8”. Nella lettera inviata a Trenitalia, il segretario generale del Coisp, Franco Maccari, spiega che “è notorio che Trenitalia ha sempre favorito con prezzi iperscontati la partecipazione alle varie e più disparate manifestazioni che si sono tenute in questo Paese, comprese quelle organizzate da no-global e no-qualsiasicosa. Chiediamo che analogamente possa accadere per coloro che parteciperanno alla nostra manifestazione, cui certamente non prenderanno parte teppisti, delinquenti, devastatori, saccheggiatori, criminali, e terroristi”.

Duro il commento dell’ex senatore ed esponente di Sinistra Critica, Gigi Malabarba: “La provocazione del Coisp - osserva - la dice lunga della cultura democratica che alberga tra le forze di Polizia dopo il settennato di Gianni De Gennaro. Stiamo parlando di uno dei principali sindacati ed è curioso che il ministro dell’Interno non senta il dovere di intervenire contro iniziative indicibili come questa, che spero restino solo scherzi di pessimo gusto”.

“Noi ci apprestiamo a presentare in Senato - ha annunciato Heidi Giuliani - il filmato sull’ordine pubblico a Genova nella giornata del 20 luglio 2001, una ricostruzione degli avvenimenti della mattina, con le testimonianze e le audizioni in tribunale di testimoni, sia giovani dimostranti che agenti di polizia. Un altro documento che sostanzia la nostra ferma richiesta per la commissione parlamentare d’ inchiesta sul G8”.

Torino

ROMPIAMO IL MURO DEL SILENZIO!

Il 17 luglio riprende il processo contro 10 antifascisti accusati di "devastazione e saccheggio" per aver partecipato ad un corteo di denuncia di una grave aggressione fascista.

Martedì 17 luglio ore 9 - aula 3 del tribunale di Torino - Corso vittorio emanuele 130

Nella notte dell'11 giugno 2005, a Torino una squadraccia fascista armata di coltelli e bastoni si introdusse nella casa occupata Barocchio: due anarchici vennero accoltellati. Uno di loro, l'intestino trapassato da un fendente, dovette essere operato d'urgenza. Solo per un caso non c'è scappato il morto. Il 18 giugno un corteo di denuncia venne caricato in via Po dalla polizia. Durante la fuga dalla carica vennero danneggiati alcuni tavolini e sedie di bar e una vetrina. 10 antifascisti, dopo galera e domiciliari, sono accusati di "devastazione e saccheggio": un reato che costa dagli 8 ai 15 anni di reclusione. Siamo di fronte a una vera e propria torsione politica del diritto: semplici "danneggiamenti" danno luogo a un'imputazione da tempo di guerra, da disastro epocale.

Questo processo ha una valenza che va ben la di là della Mole. Il reato per il quale sono perseguiti e per cui rischiano lunghi anni di detenzione, è, intrinsecamente, un reato di natura collettiva, poiché prescinde dalle responsabilità individuali. L'accusa di "devastazione e saccheggio" palesa la chiara volontà di criminalizzare le manifestazioni di piazza. Non c'è uno straccio di prova a carico dei 10 compagni. Ma che importa? A sentire i PM, basterebbe l'intenzione. E che l'intenzione vi fosse lo deducono dalle biografie politiche redatte dai funzionari di polizia. Detto in altro modo: sono colpevoli perché anarchici o antagonisti, al di là della responsabilità individuale sui fatti loro contestati. Con questo delirio giuridico si vuole colpire e criminalizzare la mera partecipazione alle manifestazioni, si vuole attaccare la libertà di partecipare attivamente alle lotte esprimendo le proprie idee.

NON È IN GIOCO SOLO LA LIBERTÀ DEI 10 ANTIFASCISTI TORINESI MA LA LIBERTÀ DI TUTTI

Per tutto il 2005 la nostra regione ha vissuto un lungo assedio preolimpico: sgomberi, arresti, repressione delle rivolte al Cpt, violenza contro i No Tav… Un assedio che continua. La normalizzazione chiampariniana va avanti: dagli sgomberi dei campi rom al raddoppio del CPT. Legge & polizia è la parola d'ordine che attraversa trasversalmente tutti gli schieramenti politici, che alimentano e coltivano un clima da guerra contro chi per scelta o per necessità si trova ai margini del Grande Luna Park che è Chiampa City, dove si spendono milioni per la festa del padrone e si portano via le roulotte ai rom rumeni. In questo clima l'utilizzo di un'accusa come quella di "devastazione e saccheggio" nei confronti di chi non si arrende alle violenze fasciste fa il paio con le denunce e i processi che colpiscono i No Tav e gli antirazzisti che lottano contro il CPT e chi lo gestisce.

In questa città e ovunque nel nostro paese ormai da anni si moltiplicano le aggressioni di marca fascista, aggressioni gravi, nelle quali per ben due volte, a Milano e a Roma, ci è scappato il morto. Due giovani ammazzati a coltellate. Solo due settimane fa ancora a Roma i fascisti hanno assalito gli spettatori di un concerto all'aperto, ferendone gravemente uno, mentre le forze del disordine statale non hanno trovato di meglio che arrestare due persone che avevano in qualche modo cercato di difendersi dalla furia squadrista. Qualche giorno dopo nuovo assalto fascista ad un centro sociale. Non si tratta di casi isolati ma di una pratica violenta che va avanti mentre politici e media minimizzano riducendo fatti anche molto gravi a scontri tra estremisti. Per certa magistratura, per certi politici gli antifascisti sono banditi. Oggi come durante la lunga Resistenza al fascismo. I giudici e i politici non vedono le lame fasciste che continuano a colpire e mandano sotto processo chi i fascisti detesta e combatte con i fatti e non a parole.

Il processo a loro carico va avanti ormai da mesi. Il silenzio intorno alla loro vicenda è stato rotto solo a momenti grazie all'impegno di chi non si arrende di fronte a questa democraticissima barbarie. I devastatori e saccheggiatori in questa città ed in questo paese siedono nei consigli di amministrazione delle aziende che producono armi, veleni e inutili opere pubbliche. I devastatori e saccheggiatori sono quelli che promuovono interessi privati con soldi pubblici.

L'ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA! DEVASTATORE è LO STATO!

Francia- Deportazioni

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