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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

SPERIMENTAZIONI PFIZER: GOVERNO FEDERALE DEPOSITA NUOVA DENUNCIA

Il governo federale della Nigeria ha depositato oggi all’Alta Corte una nuova denuncia contro la società farmaceutica americana Pfizer chiedendo circa 770 miliardi de naira (pari a 6 miliardi di dollari). Poco prima, il legale del governo nigeriano aveva annunciato il ritiro della denuncia presentata il 4 giugno contro la stessa multinazionale, accusata di test clandestini su 200 bambini. Anche lo stato di Kano (nord della Nigeria) ha intentato una causa contro la Pfizer, chiedendo 2,55 miliardi di dollari, ma il processo è stato rinviato al 3 ottobre. Nella nuova denuncia - una quarantine di pagine - oltre il risarcimento finanziario, la Nigeria chiede all’Alta Corte di dichiarare che i test realizzati dalla Pfizer erano “illegali e deprecabili” e non avevano “scopi umanitari né filantropici ma meramente commerciali”. Il governo nigeriano accusa il gigante farmaceutico americano di aver approfittato nel 1996 di una grave epidemia di meningite per sperimentare su 200 bambini senza consenso dei genitori né autorizzazioni delle autorità del paese un nuovo farmaco, il Trovafloxacine. Il medicinale avrebbe portato alla morte di quasi il 10 % dei bambini e causato, secondo le autorità nigeriane, danni irreversibili – malformazioni, cecità, danni cerebrali, paralisi – al resto dei bambini.

COMUNITÀ LOCALE DENUNCIA INQUINAMENTO DA PARTE DI NAVI USA

mbarcazioni americane verserebbero “regolarmente prodotti inquinanti nelle acque della Guinea-Bissau”: lo ha dichiarato – citato da un’agenzia di stampa locale - Lawrino Anden, portavoce dei villaggi della regione di Kinara, nel sud del paese, in occasione della visita nella zona del primo ministro Marino Dafa. “Navi appartenenti a una compagnia americana che sfrutta la bauxite nella vicina Guinea gettano ogni giorno prodotti pericolosi nelle acque del fiume Cassini”, ha precisato il portavoce, aggiungendo che questo potrebbe comportare “gravi conseguenze sull’ambiente”. Il capo del governo ha promesso urgenti provvedimenti, attivando il ministero dell’Amministrazione interna e della Difesa. Per il momento non è noto se siano state avviate ricerche per valutare il grado di inquinamento né se le autorità della Guinea-Bissau intendano protestare con il paese vicino, in cui opera la società americana.

ITALIA

BNL-UNIPOL: GUP FORLEO, POLITICI DISPONIBILI IN TOTALE SPREGIO REGOLE STATO

I politici intercettati nell'ambito dell'inchiesta condotta a Milano sulla mancata scalata a Bnl erano "pronti e disponibili a fornire i loro supporti istituzionali in totale spregio delle regole dello stato di diritto e, con esse, delle regole poste e presidio della tutela dei piccoli azionisti e dei medi e piccoli risparmiatori, traditi proprio da chi a tali regole era chaimato per la sua veste istituzionale presidiare". E' questo uno dei passaggi dell'ordinanza con al quale il gup Clementina Forleo ha inoltrato al Parlamento una serie di intercettazioni telefoniche affinche' venga dato il consenso ad utilizzare le intercettazioni nell'ambito del procedimento.

"A prescindere dagli schieramenti politici, destano notevole preoccupazione le parole del Gip Forleo, che invece di restare nell'alveo di un semplice provvedimento giudiziario, esprime giudizi e valutazioni politico-morali che non dovrebbero far parte dei contenuti di un atto processuale". Lo dice Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia.

'Poiche' le intercettazioni le hanno potute leggere tutti, tutti potranno farsi una opinione di quanto sia proporzionata ai fatti la ricostruzione della Dottoressa Forleo. A me pare francamente che non ci sia proporzione alcuna. Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani commentando l'ordinanza del Gip di Milano trasmesso al Parlamento.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Immigrazione: Spagna, naufragio durante soccorsi, 50 dispersi

Li stavano trasferendo dalla barca con cui cercavano di raggiungere le isole Canarie alle imbarcazioni del soccorso marittimo ed erano ansiosi, in piedi, quando una grande onda li ha travolti facendoli cadere in acqua. È avvenuta così, secondo i superstiti del naufragio, la tragedia che si è abbattuta oggi, 90 miglia a sud di Tenerife, su una cinquantina di immigrati provenienti dalla Mauritania. Sono dati per dispersi e si teme di non poterli trovare più in vita. Sul barcone, secondo il racconto dei 48 superstiti, erano ammassati poco più di un centinaio di clandestini. Se verrà confermata la morte dei dispersi nel naufragio di oggi, si tratterà della più grave tragedia, certificata, dell'immigrazione clandestina via mare verso la Spagna. Si sospetta però che tanti immigranti muoiono ogni anno - 5 mila nel 2006 secondo la Mezzaluna Rossa - nel tentativo di raggiungere le coste spagnole senza che mai si venga a sapere. L'imbarcazione è stata avvistata ieri sera in mare, con onde alte fino a cinque metri, dal servizio aereo del pronto soccorso. Dinnanzi al rischio naufragio, ha raccontato il prefetto delle Canarie José Segura, sono stati mandati sul posto squadre del salvataggio marittimo, elicotteri e aerei. Gli agenti della prima nave arrivata hanno trovato gli immigrati "disperati e molto nervosi e anche se gli è stato detto di rimanere seduti, non c'é stato verso, e così, purtroppo, quando stavano per essere trasferiti uno a uno, è arrivata un'onda molto forte che ha preso la barca di lato proprio nel momento in cui tante persone erano in piedi".

Iraq, uccisi 3 militari britannici a Bassora

Alcuni colpi di mortaio sparati contro la 'Contingency Operating Base' delle truppe britanniche a Bassora, nel sud dell'Iraq, hanno ucciso tre soldati inglesi. Lo ha reso noto da Londra il ministero della Difesa britannico, precisando che le vittime sono dei militari della 'Royal Air Force' (RAF). Con questi decessi sale a 162 il totale delle perdite subite dalle forze britanniche dall'inizio dell'invasione militare dell'Iraq (marzo 2003). Truppe britaniche nel mirino anche nella provincia di Helmand, nel sud dell'Afghanistan dove un attentatore suicida si è fatto saltare in aria contro un convoglio militare britannico, uccidendo due civili afghani e ferendo quattro soldati inglesi. Il capo della polizia della provincia di Helmand, Hussain Andiwal, ha riferito alla 'Bbc' che l'attacco è avvenuto nel distretto di Sangeen.

PALESTINESI LIBERATI: ENFATICA ACCOGLIENZA A RAMALLAH

"Saluto gli eroi della libertà” ha enfaticamente detto Mahmoud Abbas (alias Abu Mazen) accogliendo al palazzo della Muqata - sede dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) a Ramallah, in Cisgiordania - i 256 palestinesi liberati stamani dal carcere israeliano di Ketziot nel Neghev, in base agli accordi della scorsa settimana tra lo stesso Abbas e il primo ministro israeliano Ehud Olmert. Nonostante l’enfasi, e la consegna di medaglie al valore, nessuno del gruppo ha mai partecipato alla lotta armata contro l’occupazione israeliana. Le prime immagini della liberazione, riprese dalle telecamere dell’emittente araba ‘Al Jazeera’, mostrano i detenuti in tuta da ginnastica e con i capelli appena tagliati, mentre scendono dai pullman alzando le due dita in segno di vittoria. Alcuni si inginocchiano a baciare il suolo di casa. La decisione di Olmert, seguita ad un incontro con Mahmoud Abbas a Gerusalemme, è stata presentata come un gesto di disponibilità e sostegno nei confronti del governo moderato palestinese, impegnato in un braccio di ferro sempre più logorante con il movimento di Hamas. Il consiglio centrale dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) ha intanto affidato al presidente l' incarico di indire elezioni anticipate, aspramente contestate dal movimento islamico, uscito vincitore dalle urne nel gennaio 2006. Ieri si è anche svolta a Lisbona la prima riunione del ‘quartetto’ (ONU, Unione Europea (UE), Russia e Stati Uniti), la prima dalla nomina dell’ex-primo ministro inglese Tony Blair a inviato speciale, atteso lunedì prossimo a Gerusalemme. Obiettivo del mandato è il tentativo di ridare una prospettiva al processo di pace tra israeliani e palestinesi, dopo che Hamas ha assunto il pieno controllo della Striscia di Gaza.

Giappone: mezzo corazzato USA entra in scuola per disabili

Un mezzo corazzato americano è penetrato nel cortile di una scuola per disabili nell'isola giapponese di Okinawa, in un incidente che le autorità locali hanno definito "al di là di ogni buon senso". Avvenuto mercoledì pomeriggio, l'incidente è stato reso noto oggi dalle autorità locali dopo avere raccolto un'ampia serie di testimonianze, alla base di una preannunciata protesta al Comando delle forze armate statunitensi, che hanno a Okinawa alcune delle loro maggiori basi all'estero. Secondo i testimoni, il mezzo corazzato coperto di vernice mimetica è penetrato nel cortile scolastico mentre vi era in corso una prova ginnica: i militari hanno fatto poi marcia indietro e si sono dileguati senza alcuna spiegazione o scusa. Non vi sono stati danni, ma il ministero degli Esteri giapponese ha rivolto una richiesta di delucidazioni all'ambasciata americana a Tokyo. Situata un migliaio di chilometri a sudovest del principale nucleo dell'arcipelago nipponico, Okinawa fu occupata dagli USA durante la Seconda Guerra mondiale e restituita al Giappone nel maggio 1972, mantenendovi una presenza militare che è stata spesso oggetto di contrasti con la popolazione locale.

Auto: Toyota sorpassa GM Su produzione semestrale

L'industria automobilistica giapponese Toyota si è confermata oggi la numero uno al mondo superando per la prima volta la rivale americana General Motors (GM) in termini di vendite semestrali. Secondo un comunicato della Toyota pubblicato a Tokyo, nei primi sei mesi del 2007 tali vendite hanno raggiunto la cifra record di 4.716.000 esemplari.

Il definitivo sorpasso era dato per scontato dopo che lo scorso aprile il colosso giapponese aveva battuto per la prima volta quello statunitense su base mensile.

Il comunicato della Toyota precisa che nello scorso semestre le sue vendite sono aumentate dell'8% rispetto al medesimo periodo del 2006, mentre quelle della GM sono aumentate dell'1,7%, per un totale di 4.674.000 esemplari.

Già lo scorso anno, dopo un serrato testa a testa, la produzione globale nipponica aveva sorpassato quella americana, con 11,48 milioni di veicoli rispetto a 11,26 milioni.

Il Giappone era già stato il primo produttore mondiale di auto dal 1980 al 1993, quando si era imposto mediante una politica aggressiva delle esportazioni verso gli USA. L'attuale sorpasso, invece, si è basato soprattutto sull'ampliamento della produzione degli stabilimenti costruiti negli USA.

Su base trimestrale, tuttavia, la GM è apparsa ultimamente in ripresa e negli ultimi tre mesi le sue vendite hanno sorpassato quelle della Toyota di circa 30.000 esemplari.

ITALIA

19 LUGLIO-ROVINATA LA FESTA ALL’AMBASCIATORE COLOMBIANO A ROMA

In occasione della Festa per l’indipendenza, l’ambasciatore colombiano a Roma, PRETELT de la VEGA, aveva organizzato presso la sua residenza un brindisi con inviti al personale diplomatico a Roma.

Decine di persone in contemporanea hanno realizzato una manifestazione di protesta per ricordare che la classe politica colombiana è da mesi sotto accusa per aver sostenuto, finanziato, coperto, promosso le attività dei gruppi paramilitari che si sono macchiati in questi anni di atroci delitti con lo scopo di tutelare gli interessi delle multinazionali e di sterminare l’opposizione politica e sociale.

Iniziative simili si sono svolte a Parigi e a Berna 4000 sindacalisti uccisi dagli anni ’80 ad oggi, popolazioni indigene in via di estinzione, 3,5 milioni di profughi interni sono alcune delle cifre di questa barbarie.

I manifestanti hanno denunciato anche come in italia abbiano ricoperto incarichi diplomatici personaggi dal dubbio passato come l’attuale AMBASCIATORE SABAS PRETELT DE LA VEGA ideatore della legge “di GIUSTIZIA e PACE” con la quale lo stato colombiano getta la spugna su tutti i crimini commessi dai gruppi paramilitari e chi li ha appoggiati, promettendo la non estradizione negli USA di alcuni dei loro capi militari, di aver avuto relazioni con MANCUSO attuale numero uno delle AUTODEFENSAS UNIDAS de COLOMBIA Questa denuncia pubblica ha evidentemente messo in difficoltà l’Ambasciatore il quale, davanti ai suoi imbarazzati invitati, non ha esitato a sguinzagliare il personale di servizio presso l’Ambasciata che si è esibito in più di una provocazione ed ha anche preteso che le forze dell’ordine defiggessero uno striscione che lo accusava di legami diretti con gli squadroni della morte

Chiediamo alle Istituzioni Italiane, al Ministero degli Esteri di rompere le relazioni diplomatiche con un paese governato da un presidente, Alvaro Uribe Velez, che fu il maggiore sostenitore della diffusione dei gruppi paramilitari in Colombia, e il cui personale diplomatico in Italia e nel Mondo è sotto processo o accusato di collusioni e responsabilità dirette con le attività degli squadroni della morte.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror070720 (last edited 2008-06-26 09:59:59 by anonymous)